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Lazio, nel valzer delle punte (ri)spunta un altro nome…

Nella prossima stagione in casa Lazio ci sarà una vera e propria rivoluzione in attacco. Miroslav Klose lascerà i biancocelesti e forse anche il calcio giocato, Alessandro Matri tornerà al Milan per fine prestito, mentre Djordjevic non ha dimostrato di poter essere un titolare.

Ecco che dunque cominciano a circolare nomi su nomi per i probabili innesti in fase offensiva. L’ultimo nome, in ordine di tempo, è quello di Fabio Borini, già in passato più volte accostato ai colori biancocelesti. Secondo quanto riporta il portale gianlucadimarzio.com, ci sarebbero già contatti avviati con l’entourage del giocatore attualmente in forza al Sunderland, ma una trattativa con il club inglese impegnato nella lotta per non retrocedere non sarebbe ancora stata avviata. Il profilo di Borini piace, ma un problema potrebbe essere rappresentato dall’elevato ingaggio dell’ex Roma, che al momento guadagna 3 milioni netti a stagione. Da valutare il prezzo del cartellino, con il Sunderland che ha acquistato il classe ’91 per 12 milioni più 3 di bonus.

Reja: “Domenica per me come un derby. Inzaghi? Umile e capace”

Edy Reja è stato per ben due volte l’allenatore dei momenti difficili della Lazio di Lotito. Prima in sostituzione di Ballardini, con la squadra sulla soglia della zona retrocessione, la seconda volta nel 2014, quando la Lazio decise di separarsi da Vladimir Petkovic.

Domenica alle 12:30, il tecnico goriziano con la sua Atalanta affronterà la Roma, in una partita che lui considera un vero e proprio Derby, come dichiarato al Corriere dello Sport: “Per me è come un Derby, sicuramente. Non posso dimenticare i colori, i tifosi, l’atmosfera di quella partita. Speriamo di fare punti, perché la mia Atalanta ne ha bisogno“. Nella sua lunga intervista, Reja ha parlato anche del suo rapporto con due presidenti della sua lunga carriera, Lotito e De Laurentis: “Personaggi diversi, grandi manager. Ho avuto un rapporto diretto con entrambi. Con De Laurentiis una volta arrivai quasi alle mani ma anche con Lotito ci sono stati confronti accesi“. Un pensiero su Simone Inzaghi, neo tecnico biancoceleste: “E’ un ragazzo umile, capace. In più conosce l’ambiente. Non sarei sorpreso se rimanesse anche nella prossima stagione“. Infine su Miroslav Klose: “E’ un professionista incredibile. Sa cosa faceva prima delle partite? Studiava al video i difensori che dovevano marcarlo, per capirne i punti deboli. Lavorava con la stessa intensità in partita e in allenamento“.

L’ennesima farsa della Tessera del Tifoso

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La decisione è arrivata da pochi minuti: l’Osservatorio delle Manifestazioni Sportive, dopo le valutazioni del CASMS, ha deciso di vietare a tutti i residenti della Regione Lazio, quindi anche ai possessori della fantomatica Tessera del Tifoso, la trasferta di Torino in programma mercoledì 20 Aprile. Niente Juventus-Lazio quindi per i sostenitori biancocelesti, niente settore ospiti, niente spicchio biancoceleste allo Juventus Stadium. La tipica decisione all’italiana, atta a non tutelare chi per la sua squadra del cuore compie dei veri e propri sacrifici, chi per una passione è disposto a spendere denaro e tempo.

Una decisione, questa, che deriva forse dai disordini avvenuti nel prepartita di Palermo-Lazio, in cui tifosi biancocelesti e rosanero sono venuti in contatto nella zona centrale della città siciliana, scontri che hanno portato all’arresto di 8 ultras. Una scelta inspiegabile, un vero e proprio controsenso rispetto a quelle che erano le prerogative della Tessera del Tifoso, fortemente voluta dall’allora Ministro degli Interni Roberto Maroni, e volta a ‘schedare’ tutti quei sostenitori che avessero voluto seguire la propria squadra in trasferta.

Una FARSA, l’ennesima.

Chi non ricorda infatti il divieto di trasferta verso Bologna, dopo che oltre 300 biancocelesti avevano già acquistato il tagliando per assistere alla partita, oltre che il tagliando del treno o del pullman, e furono costretti a farsi rimoborsare il tutto in fretta e furia? La decisione venne presa in seguito ai disordini avvenuti prima e dopo Fiorentina-Lazio, disordini, secondo la Questura, avvenuti tra tifosi biancocelesti e forze dell’ordine nel tentativo di evitare contatti con la tifoseria viola. Nessuno parlò degli agguati subiti dai laziali, nessuno parlò del trattamento subito da questi ultimi. Troppo semplice.

Il calcio italiano è in lento ed inesorabile declino, un declino che ha molteplici cause che sarebbe difficile elencare. Ma una cosa è certa, la colpa non è dei tifosi, come i poteri forti vorrebbero far credere. Stadi fatiscenti, disservizi, difficoltà nel reperire biglietti, prezzi esorbitanti. Nessuna tutela per quella che è la vera anima del calcio, i tifosi. Il vero patrimonio che permette al sistema calcio di continuare ad andare in scena, l’unico patrimonio che permette a questo sistema sempre più ‘economico’ di andare avanti.

Tifosi normali, senza diffide e Daspo, alla quale nonostante la scelta di sottoscrivere la Tessera, viene negata la possibilità di coltivare la propria passione: quella di seguire la Lazio ovunque essa giochi. Chissà se almeno stavolta la società si schiererà dalla parte dei propri sostenitori, chissà se almeno stavolta uscirà un comunicato con una dura presa di posizione a tutela del sostenitore biancoceleste. Ma dalle parti di Formello, e questo è noto, i comunicati escono solo dopo una vittoria, mai dopo una sconfitta sul campo.
Perchè mai dovrebbe uscire un comunicato dopo una sconfitta, l’ennesima per il sistema calcio, fuori dal rettangolo di gioco?

Giulio Piras

 

 

FORMELLO – Due recuperi, un dubbio e una conferma in vista dell’Empoli. E De Vrij…

Allenamento dell’antivigilia dell’Empoli in casa Lazio, con due sorrisi e mezzo per mister InzaghiPatric resta infatti a riposo, mentre Basta Lulic svolgono l’intera seduta con il gruppo e domenica sera potrebbero giocare entrambi dal 1′. Diversamente da Bisevac, alle prese con un fastidio al ginocchio: il serbo viene provato tra i titolari accanto a Gentiletti, ma per il terzo giorno consecutivo non prende parte alla partitella finale. Le sue condizioni verranno monitorate nelle prossime ore, ma, se non dovesse farcela, è pronto Mauricio.

Per il resto, dopo la bella prova di Palermo, Onazi è in vantaggio su Milinkovic come terzo di centrocampo nel 4-3-3. Al nigeriano si affiancheranno Biglia Parolo, mentre Candreva, Klose Keita agiranno nel tridente offensivo. Partirà dunque ancora dalla panchina Felipe Anderson, mentre resteranno ai box gli infortunati Berisha, Radu, Konko, Mauri, Braafheid Kishna, con gli ultimi due che oggi hanno svolto lavoro a parte.

E a proposito di infermeria, giungono novità sulle condizioni di De Vrijil cui percorso riabilitativo potrebbe allungarsi: il centrale olandese soffre infatti ancora di disturbi all’inguine, nella zona operata prima di sottoporsi all’intervento al ginocchio. E nemmeno l’ultima visita ad Anversa dal dottor Lagae ha contribuito a fugare le perplessità del difensore, che a questo punto potrebbe non essere pronto nemmeno per il ritiro estivo di Auronzo.

Champions ed Europa League: ecco l’esito dei sorteggi…

Champions League, l’urna di Nyon ha deciso:
Saranno Real Madrid – Manchester City e Baryern Monaco Atletico Madrid le sfide che si terranno in queste semifinali di Champions. Due sfide molto affascinanti che potrebbero mettere ancora una volta i “Blancos” di Zidane e i “Colchoneros” del Cholo Simeone ancora l’uno contro l’altro per quella che potrebbe essere una rivincita della finale nella stagione 2013/2014.

Semifinali: andata 26-27 aprile / ritorno 3-4 maggio
Finale: 28 maggio a Milano

Europa League:
Poco dopo la conclusione dei sorteggi di Champions League, nella sede UEFA di Nyon, in Svizzera, si sono svolti quelli delle semifinali di Europa League. Valgono le stesse regole della Champions, ovvero sorteggio aperto, senza teste di serie, in cui tutte le squadre presenti nell’urna si possono incontrare. Oltre al sorteggio delle partite, ce ne sarà un altro per decidere quale delle due squadre che si qualificheranno alla finale giocherà in casa la partita conclusiva del torneo. Anche le sfide di Europa League si prospettano essere molto interessanti:
Shakhtar Donetsk sfiderà i campioni in carica del Siviglia, mentre i ragazzi del “Mago” Klopp affronteranno nell’altra semifinale i sottomarini gialli del Villareal.

Semifinali: 28 aprile e 5 maggio
Finale: St. Jakob-Park, Basilea alle 20.45CET di mercoledì 18 maggio

Juventus-Lazio: le disposizioni dell’Osservatorio

L’Osservatorio delle Manifestazioni Sportive ha inviato alle valutazioni del CASMS (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) il quale a sua volta ha dato ieri indicazioni di divieto della trasferta a Torino per la gara Juventus – Lazio di mercoledi 20 aprile per i residenti della regione Lazio e, chiusura del settore ospiti con sospensione dei programmi di fidelizzazione (Tessera del Tifoso).

Bari, Noordin si presenta. E fa una promessa…Champions

Se ci organizziamo, pianifichiamo, crediamo nelle nostre capacità e ci impegniamo, nulla è impossibile“. Si presenta così Datò Noordin Ahmad, l’imprenditore malese che ha firmato un preliminare di acquisto del 50% del Bari e che nella giornata di ieri ha illustrato i suoi progetti sportivi in una conferenza stampa di un’ora e mezza presso il Palazzo della città. “In 5 anni voglio portare la squadra ad essere la migliore tra le migliori, in Champions“, ha aggiunto Noordin.

L’accordo prevede che l’acquisto si completi entro il mese di maggio, ma una parte della cifra sarebbe già stata versata. In attesa di completare nelle prossime settimane l’iter, l’imprenditore ha già iniziato a conoscere la città (in particolare, le sue specialità culinarie) e, a proposito di una futura collaborazione tra Malesia e Puglia, ha precisato: “Abbiamo ottimi sponsor dalla Malesia, grandi società come Petronas. E il governo è felice di promuovere il paese. Ci sono ottime opportunità di investire qui a Bari con i fondi sovrani malesi, presenti finora solo a Londra e in India“.

Il presidente Paparesta ha inoltre rivelato che è stato un avvocato, attivo nello scouting dei calciatori, a metterlo in contatto con il malese, attratto dalla passione e dalle potenzialità della piazza. Noordin ha poi parlato dei suoi problemi di salute, superati con l’aiuto di medici italiani: “Il mio amico ambasciatore mi ha detto che dovevo gratitudine a questo paese, così ho deciso di investire nel calcio, nel Bari, che ha un progetto abbordabile. Tra le mie priorità ci sono la costruzione di un centro sportivo, di una Academy per consentire ai talenti locali di emergere e una sintonia con il calcio malese, che deve tornare ai fasti del passato“.

L’imprenditore, per 20 anni Advisor di Finmeccanica, procederà all’acquisto attingendo dal suo patrimonio personale. L’importo, ha puntualizzato Paparesta, servirà non solo per ripianare i debiti ma anche per aumentare il capitale sociale. “Voglio rendere il Bari indipendente economicamente, finanziabili in maniera corretta“, ha concluso Noordin, che sabato assisterà dalla tribuna autorità del San Nicola alla gara dei biancorossi contro il Como.

LAZIO SOCIAL – Gli auguri della società e della Serie A per Felipe Anderson: “Sono già 23…”

Un gol per ripartire. Con questa frase potremmo identificare il momento di Felipe Anderson, il talento brasiliano non sta vivendo la sua miglior stagione nonostante, dati alla mano, è uno dei migliori realizzatori biancocelesti fino a questo momento (9 gol campionato e coppe). Sa che poteva e doveva fare di più e purtroppo mister Pioli non è riuscito a salvarlo dal peso delle critiche feroci che spesso lo hanno colpito, né lui è riuscito a scrollarsi questo peso di dosso a causa della sua fragilità emotiva. Ora c’è la mano amorevole di Inzaghi che cerca di guidarlo e, vedendo come è nato il 3° gol contro il Palermo domenica scorsa (dove Inzaghino guidava passo dopo passo il talento brasiliano), possiamo dire che la strada presa sembra quella giusta. Sogna di trascinare la sua Lazio in Europa. La testa è già alla sfida di domenica contro l’Empoli, prima però c’è un compleanno da festeggiare. Sulla torta del brasiliano oggi ci sono 23 candeline da spegnere. Inevitabili gli auguri attraverso i social che inonderanno i giocatore da qui fino a stasera. Ad aprire le danze è la società biancocelste che sul suo account ufficiale Twitter scrive: “Dal Presidente, dalla Società, dallo staff e da tutti i tifosi, i più sentiti auguri di buon compleanno!”. Segue a ruota la pagina ufficiale della Serie A Tim: “Felipe Anderson compie oggi 23 anni, con la S.S. Lazio 75 gare e 17 gol in Serie A TIM. Auguri Felipe Anderson!. In attesa di tutti gli altri auguri del mondo Lazio e non solo, anche il diretto interessato dedica 2 parole a questo giorno speciale sul suo account ufficiale: “Un altro anno è passato… Già sono 23“.

 

Per la Lazio un 2016 ‘corsaro’. Ma l’ultimo ko…

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In una stagione non certo da ricordare, in casa Lazio c’è spazio anche per un record: quella biancoceleste risulta infatti l’unica squadra in Italia imbattuta in trasferta nel 2016. A dirlo sono i numeri: in 8 gare disputate lontano dall’Olimpico in campionato nel nuovo anno, la Lazio ha infatti collezionato 2 vittorie e 6 pareggi, cui vanno aggiunti i due segni X ottenuti in Europa League contro Galatasaray e Sparta Praga. Una striscia che in realtà inizia già nel 2015, con il 2-1 inflitto a San Siro all’Inter di Mancini: pertanto, per ritrovare l’ultimo ko esterno, bisogna risalire addirittura allo scorso 29 novembre, quando Biglia e compagni persero 1-0 con l’Empoli, loro prossimo avversario in campionato. Insomma, una bella soddisfazione tra le tante maturate sotto la guida di Stefano Pioli e che Inzaghi ha provveduto a continuare a onorare con lo 0-3 di Palermo.

Del Nero: “Inzaghi farà meglio da allenatore che da giocatore”. Poi su Lotito…

A due giorni dal secondo match di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio, contro l’Empoli, sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, è intervenuto il doppio ex della partita, laziale dell’era Delio Rossi, il fantasista Simone Del Nero, per analizzare il momento della compagine capitolina.

In questa stagione si è vista una Lazio al di sotto delle aspettative: “Sinceramente mi aspettavo una Lazio come lo scorso anno, o perlomeno una Lazio che passasse almeno il turno preliminare di Champions. Una Lazio stile Delio Rossi, come ai vecchi tempi. Adesso è arrivato un allenatore che secondo me può fare molto bene, è giovane e ambizioso, sono convinto possa far meglio da allenatore che da giocatore. Simone Inzaghi è un mio grande amico e gli auguro il meglio“.

E’ difficile spiegare un cambiamento così rapido dopo il cambio di allenatore: “E’ una situazione difficile da spiegare. Quando cambia l’allenatore spesso si rimette in gioco tutto, arriva aria fresca. Anche i giocatori ai margini si risentono al centro del progetto. Credo che Inzaghi abbia responsabilizzato i veterani in modo da fare un finale di campionato dignitoso“.

Obbiettivo sesto posto: “Credo sia ancora tutto aperto. Anche il Milan con il nuovo allenatore può tornare a spingere. Mi auguro possa arrivarci la Lazio, ma credo sarà battaglia fino alla fine“.

Ieri si sono definite le semifinali di Europa League, poteva esserci anche la Lazio: “Personalmente ero convinto che la Lazio contro lo Sparta Praga potesse passare il turno. Il deficit della Lazio rispetto alle altre squadre europee è l’esperienza. I giocatori ci sono, la squadra c’è, ma per arrivare ad una semifinale europea serve molta esperienza, cosa che la Lazio al momento non ha“.

Riguardo i giovani della Lazio: “Quando vedi che i grandi club europei si interessano ai tuoi giovani significa che sono calciatori di valore. I giovani vanno coltivati, come fanno tutti i grandi club, bisogna lavorarci. In questo è importante il ruolo dei veterani, che possono indirizzarli sulla via giusta, i giovani vanno guidati“.

Candreva sta avendo una stagione sottotono: “La società deciderà se trattenerlo o meno. Secondo me è uno degli esterni più forti in circolazione in Italia. Fossi la società continuerei a puntarci ad occhi chiusi. Potrebbe non avere più gli stessi stimoli, soprattutto condizionato dalle voci di mercato“.

Tra due giorni Lazio-Empoli, partita da non sottovalutare: “Una partita molto difficile. Ho rivisto Empoli-Fiorentina e i biancoazzurri hanno molti ragazzi con tanta voglia di dimostrare e far bene. Giocano un ottimo calcio e soprattutto potranno giocare in maniera spensierata. Quasi quasi avrei preferito rigiocare il Derby. Se la Lazio riesce a giocare bene sugli esterni e a fornire buoni cross alla punta centrale, che spero sia Klose, può far molto male all’Empoli“.

Un pensiero sulla gestione Lotito: “Credo che la Lazio abbia grandissimi margini di miglioramento. Sicuramente deve essere gestita meglio dal punto di vista societario, anche in sede di mercato. Lotito nel bene o nel male ha dato tanto alla Lazio, ma adesso è un momento di stand-by. Anni fa disse che la Lazio avrebbe potuto lottare per lo scudetto in pochi anni, spero ciò si realizzi. Ma la Lazio deve puntare su giocatori già fatti e non solo su giovani, serve gente pronta e di esperienza. Al momento comunque vedo difficile che Lotito possa passare la mano, è una persona cocciuta. Il presidente dovrà essere più presente e cercare di gestire meglio determinate situazioni“.

Sul campionato in corso: “Da quanto ho visto credo la Juventus abbia una marcia in più rispetto a tutte le altre e penso andrà a vincere lo scudetto. Per la zona retrocessione vedo Palermo,Verona e Carpi in B. Per la Champions il Napoli e…non vorrei dire quel nome ma mi tocca farlo (ride ndr). Per l’Europa è una lotta aperta con Inter, Fiorentina, Milan e spero anche Lazio“.

Il calcio italiano si sta allontanando dai vertici del calcio europeo: “Ritengo il calcio italiano il più difficile al mondo, ma sicuramente non il più spettacolare. Ci sono tanti fattori che stanno portando al declino il nostro calcio. Servirebbero stadi di proprietà, moderni, pieni e piacevoli. Adesso molte persone preferiscono guardare la partita alla TV, prima questo non succedeva. I tifosi? Fino a che i vertici non si muovono in direzione ed in aiuto dei tifosi non si muoverà niente purtroppo“.

Giulio Piras

 

 

 

 

 

 

 

Snapchat, il nuovo ‘fenomeno’ di comunicazione

Snapchat è un’applicazione molto popolare per Android e iPhone che permette agli utenti di scambiarsi foto o brevi video (della durata di massimo 10 secondi) che dopo la visualizzazione si cancellano automaticamente.

Offre inoltre una funzione per realizzare degli album condivisi in cui caricare foto e video con i propri amici (si chiamano “storie”) e consente di chattare in tempo reale sia testualmente che in video.

Spiegare come funziona per condividere foto o video con i propri amici è quasi superfluo vista la semplicità d’uso della app. Tutto quello che devi fare è scegliere se usare la fotocamera frontale o posteriore del tuo smartphone pigiando sull’icona che si trova in alto a destra e scattare una foto pigiando sul pulsante rotondo collocato in basso al centro oppure realizzare un video di massimo 10 secondi tenendo premuto il medesimo pulsante per la durata desiderata.

Ad operazione completata puoi arricchire foto e video con effetti simili a quelli di Instagram, didascalie o scritte relative alla tua posizione geografica, l’orario e la temperatura locale. Per applicare i filtri e le scritte automatiche basta fare uno swipe da destra a sinistra fino a trovare l’effetto desiderato, mentre per digitare le didascalie bisogna pigiare in un punto qualsiasi dello schermo e trascinare la scritta dove più si desidera.

Tifosi ‘ospiti’ maltrattati? L’Hellas Verona non ci sta e li difende con un comunicato

Abituati a vedere le società sportive italiane come organi a se stanti ‘super partes’ che smorzano, stemperano e non si schierano, il comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società calcistica Hellas Verona, a tutela e difesa dei propri tifosi, ha portato più di umanità tra gli organi competenti, tutelando in essere tutti quei tifosi veronesi che si sono imbarcati per andare a vedere la propria squadra del cuore in Campania, contro il Napoli e che hanno affrontato parecchie beghe.

Ecco il comunicato: Verona – L’Hellas Verona FC, nel ringraziare i propri sostenitori per la vicinanza a squadra e staff in occasione della gara con il Napoli, intende tutelare tutti coloro che hanno seguito la squadra in Campania ribadendo che ancora una volta i tifosi gialloblù, nonostante fossero in possesso di regolare biglietto per il Settore Ospiti e si fossero presentati nelle tempistiche indicate, hanno potuto varcare gli accessi dello stadio ‘San Paolo’ solamente a gara iniziata. Al termine dell’incontro, come troppo spesso accade, i nostri sostenitori sono stati lungamente trattenuti all’interno dello stadio, complicando in tal modo il loro rientro a Verona.

A fronte di questa insostenibile situazione, l’Hellas Verona ritiene opportuno palesare la diversità di approccio all’evento sportivo nei confronti delle tifoserie ospiti che giungono allo stadio ‘Bentegodi’, dove viene assicurato l’ingresso con congruo anticipo e l’uscita in tempi ragionevoli, garantendo la sicurezza e con l’obiettivo di non penalizzare il tifoso ospite. Ci aspettiamo dunque che nell’immediato futuro il medesimo trattamento venga riservato ai nostri supporter. 

Immobile e Tonelli hanno lo stesso procuratore. La Lazio passa all’attacco

Il club biancoceleste cerca di piazzare il colpo Ciro Immobile. A quanto pare il Torino non lo riscatterà e quindi ci sarà una concorrente in meno da affrontare. La cifra da spendere si aggira intorno agli 11 milioni, così da convincere il Siviglia a lasciarlo andare, precisando che il club spagnolo è detentore del cartellino.

Se Cairo si defilerà, potrà essere fatto un tentativo da parte del club laziale. Che Ciro voglia restare in Italia è noto, che sia un obiettivo importante lo è altrettanto. Immobile fa gola a tanti, alla Lazio piace per vari motivi. L’attacco sarà rivoluzionato: andrà via Klose, Matri rientrerà al Milan.

Il giocatore ha parecchio mercato, in quanto italiano e di prospettiva e vista la voglia di rimanere in Italia farà di tutto per trovare un club che lo accolga a braccia aperte. E’ un nome papabile, da seguire con attenzione. C’è uno scenario in più: Immobile è gestito dai procuratori di Lorenzo Tonelli, obiettivo per la difesa biancoceleste. I rapporti sono ottimi, possono favorire più operazioni. Ma prima si dovranno aspettare le mosse del Toro, solo successivamente si potrà trattare con il Siviglia sulla base del prezzo fissato dal riscatto. La Lazio ha interesse a chiudere a 11 milioni. Gli spagnoli hanno ceduto Immobile in prestito per valorizzarlo. Ciro, da gennaio ad oggi, ha segnato 5 gol in 12 presenze.

Maccarone suona la carica: “A Roma contro la Lazio non abbiamo mai vinto ma c’è sempre una prima volta”

Massimo Maccarone domenica sarà la bandiera di quell’Empoli, che dopo la vittoria del derby toscano contro la Fiorentina, ha acquisito padronanza e piena sicurezza nei propri mezzi. Ai microfoni di PianetaEmpoli.it ha parlato dell’imminente sfida contro i biancocelesti: “Questa settimana è tornato l’entusiasmo di sempre, questo è sicuramente buono perché ti consente di giocare meglio. A Roma contro la Lazio non abbiamo mai vinto ma c’è sempre una prima volta. Dobbiamo riscattare la batosta dello scorso anno”.

Sul momento dell’Empoli ha detto: “La squadra risponderà al meglio, io l’ho vista davvero bene questa settimana. Mi aspetto una gara difficile, la Lazio ha una rosa ampia con grandi giocatori. L’ultima partita l’hanno vinta ma in quella prima era arrivata la sconfitta nel derby.Noi dobbiamo andare lì a fare la nostra partita. Vogliamo concludere al meglio la stagione, magari arrivare nelle parte sinistra della classifica”. 

RASSEGNA STAMPA – Biglia, Konko e Berisha sul razzismo: «E’ ignoranza»

uovo appuntamento con “La Lazio nelle scuole”, il tour con i calciatori biancocelesti negli istituti elmentari e medie inferiori di Roma. Oggi è toccato all’Istituto Maria Ausiliatrice, presenti Biglia, Konko e Berisha. I tre si sono intrattenuti con i giovani alunni e hanno dialogato con loro sull’importanza dello sport nella formazione di ogni individuo. «Per diventare campioni serve tanto sacrificio, anche a livello umano. Bisogna lasciare tante cose e mettere la testa al 100% su quello che si fa. Il modo migliore per vincere la partita? Fare bene quello che dice il mister e avere l’approccio giusto». Esordisce così Lucas Biglia, che si sofferma anche sul rapporto tra calciatori e arbitri: «Anche loro possono sbagliare. Bisogna rimanere concentrati, nel calcio può capitare. Commettono errori come noi calciatori. A 5 anni giocavo a calcetto, ero portiere, ma stavo sempre in panchina. Un giorno chiesi di entrare a tutti i costi, ma il mister mi fece giocare fuori dalla porta e da lì ho cominciato a fare il centrocampista Il razzismo? E’ semplicemente ignoranza».

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lulic fuori per l’Empoli. Ma Inzaghi recupera Bisevac

Ancora out Senad Lulic, che rischia sempre di più di dover saltare la prossima partita all’Olimpico con l’Empoli. L’esterno sinistro non si è allenato nemmeno nell’ultima seduta e costringe Simone Inzaghi a valutare tra i giovani le possibile alternative.

LULIC ANCORA OUT: SI SCALDA IL BABY GERMONI – A disposizione del tecnico, infatti, al momento c’è il solo Germoni (oltre all’aggregato alla prima squadra Seck) per sostituire il bosniaco nel ruolo di terzino sinistro, a meno che il nuovo tecnico non decida di optare per il “piano b” descritto alla sua prima conferenza stampa, quindi l’adattamento di Patric o Mauricio sulla fascia sinistra. Per valutare la possibilità di spostare lo spagnolo sull’altro lato, però, molto dipenderà dal possibile recupero di Basta, che ha partecipato solo alla fase del riscaldamento, saltando tutto il resto della sessione di allenamento.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – La Lazio ha scelto De Roon

Tutto fermo, il procuratore di Biglia non si vede e allora la conferma del regista argentino torna in bilico. L’ottimismo delle scorse settimane sta lasciando spazio all’incertezza triste presagio della cronaca di un divorzio annunciato. Chiede tre milioni alla Lazio, Lotito può arrivare fino a due più bonus, in pratica il contratto di Klose che giocherà ancora un paio d’anni ma negli Usa o nella sua Germania.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Marchetti riapre la porta ai sogni: un mese per riprendersi l’azzurro

Ultima chiamata per Marchetti. Un tentativo quasi disperato di riagguantare in extremis la maglia azzurra. Davanti a sé, Federico ha un mese di tempo per convincere Conte e strappare l’ultimo posticino utile per l’Europeo. Il brutto infortunio di Perin, da sempre dietro a Buffon e Sirigu come terzo portiere, può riaprire qualche possibilità per il numero uno laziale. La strada è parecchio complicata, sembra una montagna da scalare. Per dirla tutta, allo stato attuale, per l’estremo difensore laziale arrampicarsi sull’Hymalaya sarebbe molto più agevole che ritornare a vestire la maglia dell’Italia. Tra i candidati principali a sostituire il portiere genoano ci sono Padelli (il quarto in lista), Sportiello dell’Atalanta e il giovanissimo Donnarumma che ora, considerata l’età e l’ottima stagione con il Milan, appare il favorito a partire per la Francia.

Fonte : Il Messaggero

Almeyda e il suo grande amore per la Lazio: “Ho lasciato il cuore qui, voglio tornare da allenatore”

Di Lazio ci si ammala INGUARIBILMENTE diceva Long John Chinaglia. Quando si indossa la maglia della Lazio diventa poi impossibile non amarla per sempre. A confermarlo questa volta è uno degli eroi dello scudetto del 2000: Matias Jesus Almeyda. L’ex centrocampista biancoceleste in questi anni non ha mai nascosto il suo amore immenso per la Lazio e per i suoi tifosi, anzi ha cercato di manifestarlo ogni volta che ne ha avuto occasione e spera un giorno di poter tornare per poter da allenatore portare la Lazio dove l’aveva portata da giocatore…alla GLORIA. Il guerriero argentino è intervenuto su Radio Incontro Olympia, per tornare a parlare di Lazio tra passato e futuro: “Sono contento di allenare il mio club, ma il mio pensiero è sempre alla Lazio, perché lì ho lasciato il mio cuore. Il mio sogno è sempre quello di tornare e poter allenare la Lazio. Seguo sempre la Lazio, la cosa più brutta e triste in questo momento è vedere lo stadio vuoto, soprattutto per me che ho vissuto anni diversi. Io credo che quegli anni siano stati i migliori nella storia del club, tutto il mondo guardava la Lazio. Poi c’è stato un calo e credo che c’è voglia e bisogno di tornare a sognare, tornare a livelli importanti con l’amore dei suoi tifosi di nuovo al suo fianco. Veron ha detto che sogna di tornare alla Lazio da presidente, Mihajlovic non ha mai nascosto il suo desiderio, io penso sempre a quello. La Lazio è rimasta nel cuore a me come a tanti altri compagni di squadra, perché abbiamo vissuto anni straordinari non solo per i risultati ma anche perché abbiamo respirato un aria di purezza. Sono contento per Simone (Inzaghi, ndr), ma mi dispiace per Pioli, non può pagare sempre l’allenatore nel calcio

Botte da orbi a Parma, un sabato di ordinaria follia

In occasione della gara tra Atletico Parma e Ozzano United, due squadre di amatori di provincia, disputata il 2 aprile, un sabato di calcio come tanti altri si è trasformato in un giorno di ordinaria follia.

Tutto si è verificato ancora prima di scendere sul terreno di gioco quando gli allenatori delle due squadre, di 22 e 30 anni, per una parola di troppo rivolto dal tecnico dell’Atletico Parma al collega dell’Ozzano United hanno acceso gli animi dei giocatori presenti. L’allenatore della squadra ospite all’insulto ricevuto ha perso le staffe e ha sferrato un pugno sul naso del collega rivale. Il gesto però non è andato giù ai calciatori dell’Atletico Parma. Decisi a vendicare il proprio allenatore ferito sei suoi giocatori si sono gettati all’inseguimento del tecnico dell’Ozzano, che in fretta e furia è prontamente fuggito raggiungendo l’uscita del campo sportivo portandosi in strada tra il traffico della via Emilia. Vista un’auto ferma con a bordo un pensionato si è lanciato sul mezzo, pregando l’uomo di allontanarsi dal posto.

L’uomo, un 73enne, stupito dalla richiesta, ha ritardato la manovra e in un attimo l’automobile è stata raggiunta dai giocatori che hanno iniziato a colpirla con dei calci, fino a quando l’anziano non è riuscito a mettere in moto fuggendo dai sei scalmanati. La macchina, uscita dal concessionario solo una settimana fa, ha subito gravi danni e solo l’arrivo delle forze dell’ordine, avvisate dal povero conducente, ha calmato gli animi.

La gara poi è stata comunque disputata ma il risultato finale non ha ovviamente valore perché l’Aics, a qualche settimana di distanza dall’episodio, ha usato il pugno di ferro contro i protagonisti della rissa comminando loro complessivamente 21 anni di squalifica. Tre anni per uno ai sei calciatori che hanno inseguito il tecnico, due all’allenatore dell’Ozzano che ha preso a pugni il collega e uno all’altro tecnico colpevole della provocazione iniziale. La società Atletico Parma dovrà scontare inoltre una penalità di 40 punti in classifica perché i dirigenti non hanno fermato l’aggressione, mentre l’Ozzano United dovrà pagare un’ammenda di 500 euro per responsabilità oggettiva. Come spiegano da Aics una punizione esemplare che possa essere anche un monito affinché fatti del genere non vengano più ripetuti. Il Comune di Parma insieme all’assessorato allo Sport ha convocato un tavolo in seduta permanente con l’associazione e gli altri enti sportivi per scrivere un decalogo con regole e sanzioni per evitare che in futuro simili gesti di violenza restino impuniti.