Dopo una settimana intensa per la squadra bianconera – dove in otto giorni sono arrivate tre vittorie – la società tramite un comunicato ufficiale ha concesso una giornata di riposo agli uomini di Allegri. I bianconeri torneranno in campo domani per iniziare la preparazione in vista dell’incontro con la Lazio di venerdì prossimo. Il tecnico dovrà fare a meno di Pogba che dopo la sanzione di ieri sera a Palermo verrà squalificato. Vista l’assenza del centrocampista juventino il tecnico spera di avere di nuovo a disposizione sia Khedira che Lemina; in caso contrario l’allenatore avrà a disposizione solo Marchisio, Padoin e Sturaro.
Veron: “Momenti meravigliosi in biancoceleste. Un mio ritorno? Sarei…”
Per parlare della Lazio dei suoi tempi e di quella dei nostri giorni è intervenuto ai microfoni di Laziopress.it Juan Sebastian Veron. Queste le sue parole.
Gli anni passati in biancoceleste: “Nella Lazio ho vissuto momenti meravigliosi. Sono stato fortunato ad aver vestito una maglia gloriosa come quella biancoceleste. Nei due anni trascorsi a Roma abbiamo vinto moltissimo. La squadra era formata da persone che oltre ad essere dei campioni sul campo erano uomini stupendi. Sia sul terreno di gioco che in ritiro c’era un’aria vincente. Ognuno di noi aveva la sicurezza di avere al proprio fianco un compagno che avrebbe fatto d tutto per aiutare la squadra e chiunque si trovasse in difficoltà”.
Il trofeo vinto che ricorda con maggior piacere: “Senza dubbio lo Scudetto. Ancora ricordo al termine dell’incontro della Juventus a Perugia le parole del radiocronista quando disse l’ora e poi quelle parole: Lazio Campione d’Italia“.
Arrivasti in Italia grazie ad Eriksson, qual è il vostro rapporto: “Era molto di più di un semplice rapporto fra allenatore e giocatore. Eravamo molto in confidenza tra noi. Ha subito creduto in me portandomi alla Sampdoria. Ogni giocatore argentino in quel periodo sognava il campionato italiano perché c’era stato Maradona. Si incontravano grandi squadre come Inter, Juventus e Milan, squadre piene zeppe di campioni. Allora ero molto giovane, al mio arrivo mi aiutarono molto sia Eriksson che Mancini“.
Si parla spesso di un probabile ritorno in Italia ma qual è la verità: “Nessuno mi ha mai cercato dalla Lazio. Per me i ricordi migliori sono legati a ciò che ho fatto nella Lazio ed il rapporto con i tifosi, due cose che resteranno per sempre. Il rispetto ed il rapporto che ho con i sostenitori biancocelesti è qualcosa di incredibile. Se in futuro le nostre strade si dovessero incrociare di nuovo, io sarò sempre pronto ed entusiasta”.
Vedi in giro un giocatore che possa somigliarti? “Il calcio cambia, ora le caratteristiche dei giocatori sono diverse. Io preferisco i giocatori completi, gente che sia in grado di fare un po’ di tutto. Un calciatore che mi somiglia può essere Pogba. Mi piace molto anche Vidal“.
Malagò: “Molto male le romane. Le aspettative erano diverse”
“Male, molto male. I risultati sono quelli e sono sotto gli occhi di tutti, anche rispetto alle aspettative. Per il calcio romano non è buono, ma il campionato italiano mi sembra molto divertente. Poi è da capire se è livellato in alto o in basso”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta il momento che stanno attraversando la Lazio e la Roma, sconfitte nell’ultimo turno di Serie A. Il capo dello sport italiano, a margine della cerimonia di consegna dei premi Coni-Ussi, non attribuisce pubblicamente però delle responsabilità alla lontananza dalla Capitale del presidente giallorosso James Pallotta. “Ho un ruolo istituzionale che mi impedisce di entrare nel merito di questi discorsi che sono da cittadino e tifoso – precisa -. C’è una struttura di manager, come amministratore delegato, direttore generale, e direttore sportivo tale da integrare le funzioni del presidente. È evidente che qui in Italia siamo abituati a vedere un presidente che ha il suo impegno quotidiano e che vive la società quotidianamente. Qui c’è un discorso di impostazione e filosofia culturale diverso in questo caso, giusto o sbagliato è un dato di fatto”.
Fonte: Ansa
Liverani: “Mancano risultati ed entusiasmo. Ieri il pari sarebbe stato più giusto”
Per parlare del momento che sta vivendo la squadra biancoceleste ai microfoni di Tuttomercatoweb.com è intervenuto Fabio Liverani: “Ieri l’Empoli ha disputato una buona gara, ha approfittato di uno dei soliti infortuni della difesa biancoceleste ed è stato fortunato nelle decisioni prese dal direttore di gara. La Lazio non avrebbe meritato la sconfitta, per quanto visto in campo credo che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. E’ un periodo difficilissimo per i biancocelesti sia per quanto riguarda i risultati che per il gioco. La squadra ora deve arrivare nel miglior modo possibile alla sosta per poi aspettare le mosse della società. L’entusiasmo e la continuità della scorsa stagione sono venuti meno ed inoltre il reparto difensivo non è in grado di sostenere un campionato da primi posti. A gennaio bisognerà intervenire sul mercato se si vuole migliorare”.
PALLONE D’ORO – Ecco i 3 finalisti
Sono Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar i tre finalisti per il Pallone d’Oro 2015. Lo ha annunciato online la Fifa. La cerimonia di premiazione in cui sarà reso noto il nome del vincitore si svolgerà l’ 11 gennaio a Zurigo. Messi ha già vinto 4 volte il premio di miglior giocatore del mondo, Cristiano Ronaldo è invece a quota tre (l’ultimo nel 2014). Neymar non lo ha ancora conquistato.
Fonte: Ansa
Simeone, sguardo interessato in casa Lazio
Contro l’Espanyol il centrocampista dell’Atletico Madrid, Tiago Mendes, ha riportato un grave infortunio. Il giocatore ha subito la frattura scomposta dela tibia della gamba destra, incidente che lo terrà fuori dai campi di gioco per quattro mesi. A causa del grave stop, nel mercato di gennaio, la società madrilena dovrà tornare sul mercato alla ricerca di un degno sostituto che possa essere di aiuto al reparto centrale di Simeone. Al momento, come riportato da As, i nomi sulla lista della spesa sono quelli di Biglia della Lazio, Bonaventura del Milan, Toulalan del Monaco e Tielemans dell’Anderlecht.
De Martino: “Errori che ci danneggiano” Poi si rivolge ai tifosi…
La Lazio è furiosa per i torti arbitrali di Empoli. E il risveglio dopo la sconfitta in terra toscana, non cambia la linea dura della dirigenza. Oltre a Tare e Pioli, a ricordare i vari episodi sfavorevoli, ci pensa anche il responsabile della comunicazione Stefano De Martino, attraverso i microfoni di Lazio Style Channel: “La gara di ieri sera parla da sola, oltre al nostro Direttore Sportivo, tutta la società ha preso una linea netta nei confronti dei troppi errori arbitrali. Gli episodi hanno chiaramente condizionato la gara, non sono così dubbi come ho letto su qualche giornale questa mattina. Nel secondo tempo abbiamo dominato la partita. Non ci nascondiamo dietro le decisioni arbitrali, le colpe sono di tutti, di solito non copriamo i problemi, ad esempio la sconfitta è arrivata anche per il fatto che non si è giocato bene il primo tempo. Tra le gare passate e quella di ieri, si contano troppi errori da parte della classe arbitrale, più di dieci. Come già detto dal mister, non abbiamo una posizione in classifica che rispecchia la nostra forza in campo“. Poi infine lancia un messaggio ai tifosi: “Dobbiamo tornare ad essere uniti, da fuori siamo visti attaccabili, quindi con la pressione dei tifosi sarebbe più difficile commettere errori. Se riusciamo a mettere da parte le polemiche, daremo un’immagine di grande compattezza. Società e tifosi devono mandare un messaggio forte a tutti e far capire che uniti difendiamo la Lazio e i suoi 115 anni di storia. Vogliamo rispetto e lo meritiamo”.
L’ERBA DEL VICINO – Roma, il doppio ko di una brutta settimana
Diciamocelo. Con estrema onestà intellettuale. Non si possono prendere sei goal contro il Barcelona e, contestualmente, perdere tre punti in casa a favore dell’Atalanta. Perché se il parziale tennistico subito contro i blaugrana è umanamente incontestabile, di contro la sconfitta in casa contro i bergamaschi è calcisticamente inaccettabile. Bisognava reagire. Immediatamente. Con orgoglio e intelligenza voltare pagina per cercare di mettersi subito alle spalle una sconfitta completa dal punto di vista tecnico-tattico. Ma cosi non è stato. Anzi. Il crollo di Barcelona si è trasformato contro l’Atalanta in una resa. Ancora più amara, pesante, ingiustificabile. Peraltro accompagnata da una duplice umiliazione: per il coro di scherno al rigore del raddoppio bergamasco, per la bordata di fischi al termine della gara. Inopportuno il primo. Comprensibile la seconda. Si conclude cosi una settimana tutt’altro che facile per i colori giallorossi. Vissuta da semplici spettatori di un teatrino al quale avrebbero certamente voluto fare a meno.
Simone Roselli
Oddi: “Lazio penalizzata” poi sul futuro di Pioli….
Un’altra sconfitta che brucia. L’ennesima partita persa in trasferta. Anche se arrivata in diverso modo da quelle precedenti, ieri ad Empoli contava soltanto vincere, ma per diversi motivi la Lazio esce ancora sconfitta. Ad analizzare l’ennesimo scivolone della banda Pioli è Giancarlo Oddi, intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com: “Adesso serve che il gruppo faccia quadrato e che la società stia accanto all’allenatore. Per uscirne fuori bisognerà lavorare sodo, ma ieri la Lazio è stata penalizzata con i due gol annullati“. Poi continua sulla gara di ieri: “C’è stata un’amnesia difensiva e la squadra l’ha pagata cara, questo capita troppo spesso. La situazione ora è difficile ma credo che Pioli abbia il diritto di continuare a guidare la Lazio, che ieri meritava di più, per quanto espresso in campo le sarebbe andato stretto anche il pareggio“. Sul modulo attuato dal mister dichiara: “Ieri con il 4-4-1-1 la lazio ha dominato l’avversario. Le colpe alla squadra si possono dare per le sconfitte rimediate contro Palermo, Milan e Roma ma ieri non mi sento di colpevolizzare l’atteggiamento“.
SCUDETTO LAZIO 1915 – Ecco la lettera ufficiale inviata alla Figc
Obbiettivo raggiunto. Da quando partì la petizione, per lo scudetto 1914-15, si sperava di arrivare alle 30 mila firme. Da pochi giorni, le adesioni hanno toccato il numero tanto desiderato dal popolo laziale. Traguardo che tutti volevano, per far si che l’impegno dei tifosi servisse ad un ripensamento ufficiale da parte degli organi preposti. Colui che ha portato avanti questa petizione, l’avv. Gian Luca Mignogna, che raggiunto questo grande traguardo, ha inviato nelle ultime ore il testo nella sede della Figc in Via Allegri, per l’apertura del fascicolo. Un passo fondamentale per l’assegnazione ex aequo a Lazio e Genoa. Di seguito la lettera integrale:
C.A. ILL.MO SIG. PRESIDENTE DELLA FIGC
C.A. ECC.MO CONSIGLIO FEDERALE DELLA FIGC
C.A. SPETT.LE UFFICIO LEGALE DELLA FIGC
C.A. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
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IL SOTTOSCRITTO AVV. CASS. GIAN LUCA MIGNOGNA DEL FORO DI ROMA, IN PROPRIO, QUALE PROMOTORE DELLA PETIZIONE IN OGGETTO ED IN NOME E PER CONTO DEI RELATIVI FIRMATARI, CON LA PRESENTE, RIMETTE IN ALLEGATO IL TESTO INTEGRALE DELLA PETIZIONE MEDESIMA, ALLO STATO SOTTOSCRITTA DA OLTRE 30.000 SOSTENITORI SULLA PIATTAFORMA ONLINE CHANGE.ORG, CON LA QUALE SI CHIEDE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO DI VOLER NOMINARE UNA COMMISSIONE AD HOC PER:
– RIESAMINARE OGGETTIVAMENTE IL CONTESTO STORICO, SOCIALE E SPORTIVO IN CUI FU ADOTTATA LA DELIBERA POSTBELLICA CON CUI SI ASSEGNÒ D’UFFICIO LO SCUDETTO 1914/15 AL GENOA, TENENDO DEBITAMENTE CONTO DI QUANTO ACCLARATO IN MERITO MEDIANTE IL DOSSIER ALL’UOPO PREDISPOSTO DAL CENTRO STUDI NOVE GENNAIO MILLENOVECENTO;
– LEGITTIMARE UFFICIALMENTE LA LAZIO QUALE MIGLIOR SQUADRA DEL CENTROSUD ED IL GENOA QUALE MIGLIOR SQUADRA DEL NORD IN QUANTO PRIME IN CLASSIFICA NEI RISPETTIVI GIRONI FINALI AL MOMENTO DELLA SOSPENSIONE BELLICA DEL CAMPIONATO 1914/15, ADOTTATA DALLA FIGC IL 23.05.1915, ALLORQUANDO MANCAVA UNA SOLA GIORNATA AL TERMINE DELLA REGULAR SEASON E SI STAVA PROFILANDO LA PROBABILE FINALISSIMA NAZIONALE TRA QUESTE DUE SQUADRE;
– RENDERE ONORE E MERITO AI NUMEROSI CADUTI DELL’ALLORA SOCIETÀ PODISTICA LAZIO SUL FRONTE AUSTRO-UNGARICO, COSÌ COME ACCLARATO DA LAZIOWIKI NELLA RECENTISSIMA PUBBLICAZIONE “DAL TEVERE AL PIAVE – 1915/1918 – GLI ATLETI DELLA LAZIO NELLA GRANDE GUERRA”
– PREMIARE LA POLISPORTIVA BIANCOAZZURRA PER L’IMPEGNO SOCIO/CULTURALE PROFUSO PER LO SVILUPPO DI CIASCUNA DISCIPLINA SPORTIVA SIN DAGLI ALBORI DEL SECOLO SCORSO E PER AVER FINANCHE DESTINATO I PROPRI CAMPI DI GIOCO AD ORTI DI GUERRA PER LA POPOLAZIONE ROMANA DURANTE IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE;
– ADOTTARE UN PROVVEDIMENTO RIPARATORIO, EQUANIME ED ETICO/MORALE, IN OSSEQUIO ALLA RATIO DEL REGIO DECRETO N° 907/1921, CHE RICONOBBE L’IDEALE SPORTIVO LAZIALE COME ESEMPIO DI RETTITUDINE PER I GIOVANI SPORTIVI DELL’EPOCA;
– PORRE RIMEDIO AD UNA DECISIONE ASSOLUTAMENTE INIQUA, INGIUSTA E LESIVA DEI VALORI DELLO SPORT E DEI PRINCIPI GIURIDICO/SPORTIVI, INTERVENENDO SUL CASO GIUSTAPPUNTO NELL’AMBITO DEL CENTENARIO DELLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE CUI SEGUÌ LA SOSPENSIONE BELLICA DEL CAMPIONATO 1914/15;
– ASSEGNARE LO SCUDETTO 1914/15 A LAZIO E GENOA EX AEQUO, DICHIARARE ENTRAMBI I CLUB CAMPIONI D’ITALIA PER TALE CAMPIONATO E FREGIARE COL TRICOLORE I BIANCAZZURRI PER IL PRIMATO ALL’EPOCA CONSEGUITO NELL’ITALIA CENTROMERIDIONALE ED I ROSSOBLU PER QUELLO CONTESTUALMENTE CONSEGUITO NELL’ITALIA SETTENTRIONALE.
PER RAGIONI DI COMPLETEZZA, INOLTRE, SI TRASCRIVE SEGUITAMENTE IL LINK DELLA SUDDETTA PETIZIONE, SU CUI E’ POSSIBILE VERIFICARE IL FLUSSO DELLA STESSA E GLI ATICOLI, I PARERI, LA DOCUMENTAZIONE E GLI EVENTI PROMOZIONALI CHE SINORA L’HANNO SUPPORTATA MEDIATICAMENTE, SPORTIVAMENTE E GIURIDICAMENTE:
https://www.change.org/p/spettabile-federazione-italiana-gioco-calcio-lazio-1914-15-campione-d-italia-ex-aequo?recruiter=324605918&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink
SI ACCLUDONO, INOLTRE, I SEGUENTI ATTI E DOCUMENTI:
1) FILE PDF DI CHANGE.ORG, CONTENENTE L’ELENCO DEI FIRMATARI;
2) FILE EXCEL DI CHANGE.ORG, CONTENENTE I PROGRESSIVI DELLE SOTTOSCRIZIONI;
3) FILE PDF DI CHANGE.ORG, CONTENENTE I COMMENTI DEI FIRMATARI;
4) FILE PDF DEL DOSSIER DEL CENTRO STUDI NOVE GENNAIO MILLENOVECENTO, CHE COSTITUISCE PARTE INTEGRANTE DELLA PRESENTE ISTANZA;
5) PEC DELL’UFFICIO LEGALE DELLA FIGC DEL 13.07.2015, CON CUI SI CONFERMA L’IRREPERIBILITA’ DI QUALSIVOGLIA DOCUMENTO RELATIVO AL CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA 1914/15;
6) FILE WORD DELL’ARTICOLO DELLO SCRIVENTE “LAZIO 1914/15, ORIZZONTE TRICOLORE!”, CONTENENTE LA STORIA DELLA RECENTE RIVENDICAZIONE DEL TITOLO 1914/15.
RESTANDO IN ATTESA DI UN CORTESE CENNO DI RISCONTRO ED A DISPOSIZIONE PER QUALSIVOGLIA CHIARIMENTO IN MERITO.
DISTINTI SALUTI.
ROMA, LI’ 27.11.2015
AVV. GIAN LUCA MIGNOGNA
Del Nero: “Lazio, è il momento di tirar fuori gli attributi!”
Sugli 88.100 di Elle Radio è intervenuto un ex laziale dell’era di Delio Rossi, Simone Del Nero, con il fantasista che ha commentato l’ultimo ko biancoceleste ad Empoli.
Da ex calciatore della Lazio ma cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli, che idea si è fatto Del Nero della sconfitta di ieri: “E’ stata una partita un po’ confusa, con troppi errori arbitrali che hanno penalizzato la Lazio oggettivamente. Questo non deve essere un alibi ma è comunque un dato di fatto sul quale non si può sorvolare. Mi sembra che la freschezza dei giovani dell’Empoli abbia fatto la differenza.“
Sicuramente l’arbitraggio ha influito pesantemente sull’andamento della partita, ma sembra altrettanto evidente che alla Lazio manchi quell’unione di intenti che nell’anno passato aveva fatto la differenza. Spiega Del Nero: “Ci sono dei periodi in cui è fisiologico avere dei cali di tensione. Basta una piccola scintilla a volte per far ritrovare l’entusiasmo. All’orizzonte c’è una partita fondamentale contro la Juventus, trovare un risultato positivo contro una squadra di questo calibro potrebbe rappresentare la svolta e soprattutto portare chiarezza in questo momento di confusione.“
Al momento per la Lazio è venuto meno anche il rapporto con i tifosi, che era stato fondamentale anche quando la Lazio con Del Nero in squadra aveva conquistato l’accesso in Champions, obiettivo sfumato in questa stagione. “Ricordo che il supporto dei tifosi era fondamentale, perché ti faceva sentire sicuro dei tuoi mezzi. Sicuramente a livello di personalità qualcuno può soffrire le contestazioni: a me personalmente pesavano molto, ci sono giocatori col carattere simile al mio ai quali servono incoraggiamenti nei momenti difficili. Questo può valere anche per calciatori stranieri che non sono abituati alle pressioni che solitamente ci sono a Roma. Purtroppo quando non arrivano i risultati i malumori dei tifosi sono comprensibili: per far cambiare loro idea bisogna tirar fuori i cosiddetti attributi, per far tornare l’amore fra i tifosi e la squadra.“
Sui giovani biancocelesti: “In una squadra come la Lazio è necessario un mix tra giovani di valore ed elementi più esperti. Una squadra come l’Empoli ha la possibilità di puntare su una squadra di soli giovani, la Lazio deve potersi affidare anche a giocatori di spessore per superare i momenti difficili. Il giovane che conosco meglio e mi ha impressionato di più è Keita, a volte mi chiedo perché non giochi più spesso. Deve crescere ma ha enormi margini di miglioramento. La personalità è importante per tutti, non solo per i giovani. Forse le pressioni romane possono essere deleterie per giocatori che ad esempio in questo momento stanno facendo bene con la loro Nazionale, ma qui soffrono: in questi casi si dice che il pallone comincia a scottare.“
Fabio Belli
FORMELLO – Le ultime novità dalla seduta di scarico e dall’infermeria
Niente ritiro, ci si allena normalmente, come da programma. La seduta per la Lazio reduce dal ko di Empoli scatta dunque alle 10 e vede in campo esclusivamente i giocatori che ieri non sono entrati in campo o che lo hanno fatto nel corso del secondo tempo. Per loro lavoro atletico e tecnico con il pallone, mentre i titolari al ‘Castellani’ sono a sudare in palestra. Da domani il gruppo tornerà unico e partirà la preparazione in vista dell’anticipo di venerdì sera all’Olimpico contro la Juventus.
Per il quale mister Pioli non potrà contare su nessuno degli infortunati, a parte forse Mauri, che oggi ha svolto corsa differenziata e che dunque potrebbe strappare una convocazione. Chi invece è sicuro di esserci dal 1′ è Gentiletti, assente ieri per squalifica e che contro i campioni d’Italia si riprenderà il suo posto al centro della difesa, accanto a uno tra Mauricio e Hoedt.
Per quanto riguarda infine l’infermeria, questo il punto a ‘LSR’ del medico sociale dott. Bianchini: “La partita di ieri non ha portato situazioni cliniche importanti. Onazi oggi farà il controllo strumentale per il problema alla coscia: sta migliorando sotto il profilo del dolore, speriamo che l’esame ce ne dia la conferma. Mauri ha iniziato a lavorare più attivamente in campo, anche lui sta rispondendo bene sotto il profilo del dolore. Sulle condizioni di De Vrij, l’unico lungodegente, vi daremo infine informazioni nel corso della settimana”.
Zoff, il messaggio del presidente Lotito
Anche Claudio Lotito si unisce al coro dei messaggi per Dino Zoff, l’ex portiere campione del Mondo 1982 e allenatore della Lazio, colpito nelle scorse settimane da un problema clinico di natura neuro-vegetativa, per la cui guarigione ha tuttavia dichiarato di essere “sulla buona strada“. “Sto seguendo la situazione da giorni – le parole del patron biancoceleste, riportate da ‘Il Messaggero’ – e sono felice che le sue condizioni stiano migliorando. Zoff rappresenta un patrimonio del calcio italiano, un personaggio che ha fatto la storia sia come giocatore che come allenatore. La Lazio gli è vicina e tifa per lui, come tutto il mondo dello sport“.
TEMPI BELLI – Non gioco più, me ne vado…
Deja vu: secondo Wikipedia, che ormai ha preso il posto del dizionario Webster come campionario ufficiale delle definizioni, lo racconta come: “fenomeno psichico rientrante nelle forme di alterazione dei ricordi (paramnesie): esso consiste in fatti totalmente casuali di cose, animali o persone che entrano in contatto con il soggetto, al quale provocano la sensazione di un’esperienza precedentemente vissuta, già vista appunto.“
Empoli-Lazio è stata tutta un deja vu: dal rigore assegnato a Cannavaro contro il Sassuolo alla super performance di Tagliavento nel derby, ora ci si è messo anche Fabbri. Di Ravenna, che con Terni non ha molto in comune in quanto a coordinate geografiche, ma il succo è sempre quello. Gol annullati, rigori negati, episodi che forse offuscano una crisi che invece è reale e tangibile per i colori biancocelesti. Ma il discorso è sempre lo stesso: prima dammi quello che è mio, poi parliamo di quello che mi manca.
Così probabilmente il ritiro non sarà un deja vu. Sbagliato punire i ragazzi dopo la voglia dimostrata nel secondo tempo, hanno affermato all’unisono Pioli e Tare. Peccato che di tempi se ne giochino appunto sempre due, ma anche questo è un deja vu, una situazione già vissuta dalla Lazio dall’inizio di questa stagione. Partite giocate a metà, occasioni perse e intensità a intermittenza. Così non si va granché avanti, in ogni caso.
Ma il deja vu definitivo lo si è vissuto quando il buon Igli ha affermato: “Se continua così, domenica non ci presentiamo.” Aaaah, andiamo bene, andiamo proprio bene! Direbbe la Sora Lella, non per niente laziale. Allora, ricapitoliamo. Prima di tutto, se domenica non vi presentate fate benissimo, perché contro la Juve si gioca venerdì. Speriamo sia stato solo un lapsus, tanto per restare in tema di deja vu e compagnia bella.

Secondo: ok la voglia di protestare che ormai ammanta anche la squadra, però: i tifosi hanno detto che non si presentano. La squadra minaccia di non presentarsi. Pogba ha telefonato e ha detto che non ci sarà perché è squalificato (lui almeno ha la giustificazione). Ok lo stadio vuoto, ma anche il campo vuoto sarebbe un po’ troppo. Facciamo così, noi per sicurezza andiamo, poi chi c’è c’è: Lazio-Juve è sempre Lazio-Juve. E visto come è andata le ultime volte, speriamo davvero non sia l’ennesimo deja vu.
Fabio Belli
Allegri cauto: “Venerdì troveremo una Lazio arrabbiata”
In attesa di conoscere il risultato della Fiorentina e del big match Napoli Inter di stasera, la Juve con la vittoria di ieri si è rilanciata per lo scudetto sfruttando lo stop della Roma. Venerdì per i bianconeri ci sarà la prova del nove all’Olimpico contro la Lazio in crisi. Tuttavia, l’allenatore juventino Allegri non si fida e predica cautela: “Venerdì troveremo una Lazio arrabbiata che giocherà per vincere, noi dovremo fare altrettanto”. Queste le sue parole ai microfoni Sky.
RASSEGNA STAMPA – In tribuna a Empoli un collaboratore di Lippi
La posizione di Pioli non è più così salda dopo la sconfitta della Lazio a Empoli. Nei giorni scorsi sono stati molti i nomi circolati in orbita biancoceleste, tra i quali quello di Marcello Lippi. Proprio l’ex Ct della Nazionale italiana potrebbe essere l’identikit che più affascina Lotito. Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di LazioPress.it, infatti, la società si sarebbe incontrata lunedì sera nei pressi di Viareggio con l’ex tecnico della Juventus per sondare ulteriormente la sua disponibilità a sposare il progetto Lazio.
Un progetto che stuzzica non poco Lippi, voglioso di relazionarsi e allenare giovani di grande talento e prospettiva come Kishna, Felipe Anderson e de Vrij, giusto per citarne alcuni, ma soprattutto di rimettersi in gioco in Italia. Inoltre, quest’oggi un suo collaboratore avrebbe presenziato in tribuna allo stadio Castellani di Empoli per seguire da vicino la gara dei biancocelesti. Non c’è, però, solo la Lazio su di lui. Nei giorni scorsi, infatti, ci sono stati dei sondaggi da parte di altre due squadre italiane e una portoghese. Per questo Lippi non aspetterà all’infinito la Lazio che, intanto, si è presa un po’ di tempo per riflettere. Una cosa è certa, qualcosa intorno a Pioli si muove…
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Pioli e Tare furiosi: ”Risultato condizionato dall’arbitro”
La Lazio non ci sta: Pioli e soprattutto Tare alzano la voce dopo la sconfitta 1-0 a Empoli Ma all’allenatore e al dirigente non vanno giù i due gol annullati a Klose dall’arbitro Fabbri. La rabbia del tecnico: ”Credo che gli episodi siano talmente evidenti che non io debba aggiungere altro. Questi hanno condizionato il risultato finale. E’ sicuro che il nostro errore in avvio di gara è stato grave e che abbiamo permesso a loro di andare in vantaggio dopo pochi minuto. E’ altrettanto sicuro però anche il fatto che abbiamo giocato una buona gara e che non meritavamo assolutamente di perdere. Avremmo meritato la rimonta e a dir il vero l’avevamo anche centrata, con gol regolari”.
”DOBBIAMO ESSERE PIU’ CONCRETI” – C’è spazio però anche per qualche critica da parte di Pioli: ”Anche oggi abbiamo subito poco, ripeto: non meritavamo di perdere. Abbiamo avuto diverse occasioni a nostro favore, questo è vero, ma dobbiamo essere più concreti. La classifica è brutta e dobbiamo fare certamente meglio. Credo tantissimo nel mio lavoro e nella mia squadra. Nelle ultime due gare ho visto cose positive: se restiamo compatti possiamo far bene. Resto dunque fiducioso”.
TARE: ”E’ UNO SCANDALO” – Pioli amareggiato, Tare decisamente arrabbiato per le decisioni arbitrali: ”Secondo me tutti e due i gol annullati alla Lazio oggi erano regolari. Sul primo la palla era in movimento e non in mano al portiere quando è intervenuto Klose. Posso comunque capire interpretazioni diverse dalla mia; quello che è incomprensibile è ciò che è successo in occasione del secondo episodio. La palla viene toccata di testa da Tonelli: è quindi impossibile fischiare il fuori gioco ai nostri giocatori e, di conseguenza, non concedere il gol che era regolarissimo”. Per Tare non è la prima volta: ”E’ l’ennesima partita che subiamo torti arbitrali. Penso che la squadra ha fatto una buona prestazione: ha avuto diverse occasioni per segnare e, ripeto, aveva pure segnato due gol regolari”.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Tare e Pioli contro l’arbitro
Ancora un episodio contrario, ancora una decisione arbitrale che condanna la Lazio. I biancocelesti lasciano altri tre punti a Empoli, nonostante i due gol realizzati da Miro Klose e annullati dall’arbitro Fabbri. «Siamo molto amareggiati, non è la prima partita che subiamo dei torti – sottolinea al termine della partita il direttore sportivo biancocelesti Igli Tare – È successo a Sassuolo, si è ripetuto nel derby contro la Roma e stasera (ieri) sono stati annullati due gol clamorosi. Questa squadra non deve essere trattata in questo modo, gli arbitri non mi hanno dato una motivazione. Il primo gol secondo me era regolarissimo secondo me perché la palla era ancora in movimento ancora sul primo gol. Se dobbiamo continuare così, possiamo anche non presentarci domenica prossima».
Arriva l’ennesima sconfitta, la settima in quattordici partite. La Lazio vive un momento di assoluta difficoltà; nelle ultime cinque sfide ha raccolto solo un punto, e la prossima partita di campionato la vedrà impegnata all’Olimpico contro la Juventus. Il risultato negativo del Castellani in ogni modo non avrà conseguenze, la squadra non andrà in ritiro. «Non siamo qui per punire la gente – continua il diesse laziale – i giocatori sono professionisti e hanno esperienza. Vedendo questa prestazione non possiamo dir nulla alla squadra, la reazione è stata importante. Penso che la sconfitta sia figlia unicamente degli errori arbitrali, non siamo riusciti a fare la partita che volevamo, ma nella ripresa siamo venuti fuori bene, costruendo diverse palle gol. Non è il campionato che volevamo fare, siamo consapevoli di questa situazione ma anche fiduciosi sulla possibilità di uscirne bene. È una questione di mentalità, è una squadra che è stata costruita per lottare per il vertice, ci aspettiamo una grande reazione da questo gruppo, perché ha le qualità per venirne fuori».
Meno feroce, ma comunque critico il pensiero del tecnico Pioli che – oltre all’arbitro – condanna anche l’atteggiamento iniziale della sua squadra. «Gli episodi arbitrali ci sono stati, e sono stati tutti a nostro sfavore – sottolinea il tecnico biancoceleste – io non mi sto attaccando all’arbitro, dico solo che la squadra deve diventare più concreta perché abbiamo commesso una disattenzione troppo grave a inizio partita. Dobbiamo fare assolutamente meglio se vogliamo uscire da questa situazione».
Una situazione difficile che ha fatto scivolare la Lazio lontano dalle posizioni nobili. «In questo momento l’aspetto mentale pesa perché la classifica è brutta – riprende Pioli – e reagire alla difficoltà diventa sempre più complicato. Abbiamo commesso un grave errore che ci ha costretto a rincorrere gli avversari, contro l’Empoli avremmo dovuto almeno pareggiare. Paghiamo le nostre prestazioni fatte in passato, fatte con poca continuità e a volte senza lo spirito giusto – sottolinea l’allenatore – ma questo fa parte del passato perché nelle ultime due partite vedo l’assoluta volontà di venir fuori da un momento difficile. La classifica è brutta, e dovrà esser migliorata il prima possibile. Ma la mia squadra non meritava di perdere, perché la prestazione c’è stata».
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Lazio ko, con l’Empoli finisce 1-0
Lazio, che succede? La luce in fondo al tunnel è impercettibile, i biancocelesti si fermano anche a Empoli. Basta un gol di Tonelli a inizio partita per atterrare la squadra di Pioli, inchiodata a quota 19 punti in classifica, e sfortunata con due gol annullati. Un solo punto nelle ultime cinque partite, quattro sconfitte e un pareggio. Si salvi chi può. Pioli cambia modulo e serve l’inedito 4-1-4-1, Felipe Anderson e Keita non sono al meglio e restano in panchina. Radu torna terzino sinistro, Candreva e Lulic sugli esterni con Djordjevic a guidare l’attacco. Due tabù da sfatare, anzitutto un mal di trasferta da curare. La Lazio non vince lontano dall’Olimpico in campionato dal 27 settembre, due mesi fa l’1-2 rifilato all’Hellas Verona. Poi il mal di vittoria, perché i biancocelesti arrivano al Castellani col magro bottino di tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro partite.
Eppure l’inizio è da incubo e sembra non far dimenticare nessuno dei due tabù, al primo calcio d’angolo concesso l’Empoli strappa subito il vantaggio: l’ex romanista Paredes batte alla perfezione, Tonelli in tuffo beffa Marchetti. La squadra toscana non è più quella guidata dal tecnico Sarri, ma è aggressiva e ha voglia di tenere in pugno il gioco. I biancocelesti sembrano invece ancora alla ricerca del bandolo della matassa, con Milinkovic-Savic il più propositivo. Il serbo ci prova dalla distanza, Biglia su punizione, i quasi 2 mila tifosi laziali arrivati al Castellani non sono affatto soddisfatti: “Attenti a dove andate, so finite le serate”, lo striscione esposto nel settore ospiti. L’arbitro Fabbri comunque sembra in confusione, sorvola sul duro fallo di Livaja ai danni di Hoedt (già ammonito) e sulla gomitata di Tonelli che costa a Djordjevic una vistosa fasciatura alla testa. L’Empoli del secondo tempo è più stanco, la Lazio sa di dover vincere per non rimanere in un tunnel senza uscita. Pioli manda in campo Klose e Felipe Anderson per Radu e Milinkovic-Savic. Il romeno, prima di uscire, ci prova con un tiro di prima intenzione di nulla sopra la traversa. Poi anche Djordjevic sfiora il pareggio, stop e mancino al volo, reattivo il portiere a respingere. E’ una Lazio decisamente più offensiva, ma a poco serve il gol annullato a Klose – spaccata e rete su calcio d’angolo – per fallo su Skorupski. Esplode la contestazione dei tifosi biancocelesti, con cori ripetuti nei confronti della squadra, mentre il pareggio diventa un tabù: ancora l’attaccante tedesco vince un duello aereo e colpisce di testa, solo il miracolo del portiere dice di no. Gli ultimi dieci minuti sono un assedio della Lazio, aggressività e occasioni a ripetizione con la forza della disperazione. Eppure non basta a scacciare una crisi senza fine e a risollevare le sorti dei biancocelesti allo sbando. Che portano al seguito anche tanta sfortuna, con un altro gol – siglato sempre da Klose – annullato per fuorigioco.
Fonte : Il Tempo