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Cristina Mezzaroma: “Lazio è sempre attiva nel sociale, ma non si vende bene”

Cristina Mezzaroma, presidente della Fondazione SS Lazio 1900, ha commentato un evento da lei coordinato in collaborazione con la Croce Rossa per promuovere valori come l’inclusione. L’evento è stato organizzato grazie al supporto della Mizuno, che ha fornito tutti i materiali tecnici. Si tratta di un progetto finanziato dalla Comunità Europea per la durata di 18 mesi, principalmente rivolto ai giovani migranti.

Mezzaroma ha deciso di coinvolgere la Croce Rossa, che a Torino ha una squadra di rifugiati, insieme alla SS Lazio SpA e ad una squadra speciale adottata dal club calcistico laziale. L’obiettivo principale del progetto è promuovere l’inclusione ed il punto cruciale dell’evento è stato il momento in cui tutti i partecipanti hanno pranzato insieme, condividendo storie ed esperienze.

Il progetto rappresenta un elemento importante del lavoro sociale svolto quotidianamente dalla SS Lazio. La Mezzaroma sottolinea però che forse a causa della modestia o di una mancata pubblicità, la Lazio non riesce a portare alla luce i propri sforzi a favore della comunità. “La Lazio lavora nel sociale tutti i giorni, ma dovrebbe cambiare mentalità e pubblicizzare tutto quello che facciamo”, afferma la presidente della fondazione.

La Mezzaroma è certa che lo sport rappresenti l’antidoto più efficace contro qualsiasi forma di discriminazione e bullismo. Ritiene inoltre che l’esperienza rappresenti un momento di crescita per i ragazzi della Lazio Under 17, che partecipano all’evento non solo per giocare a calcio, ma anche per prendere consapevolezza del proprio privilegio. “È un momento di crescita, riflettere sul mondo in cui vivono su quello che sembra scontato tutti i giorni e per qualcun altro non lo è”, sottolinea Mezzaroma.

La presidente della Fondazione SS Lazio 1900 riflette infine sulle sue motivazioni, affermando che la spinta a organizzare queste attività nasce dal desiderio di offrire ai giovani ragazzi le stesse opportunità di suo figlio. “In questi ragazzi in campo ci vedo mio figlio e capisco a volte quanto sono fortunata. Mio figlio è libero e sano di mente e di corpo, non proviene da una famiglia disagiata con circostanze esterne disagiate. Mi piacerebbe che quei ragazzi che ora giocano avessero le opportunità di mio figlio”, conclude Mezzaroma.

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Lazio, Cinello descrive Tudor: “Fu lui a scoprire il talento argentino”

Gianfranco Cinello, ex giocatore di calcio ed ex collaboratore di Igor Tudor presso l’Udinese, ha recentemente condiviso alcuni pensieri riguardo al nuovo incarico di Tudor come allenatore del Lazio. In un’intervista rilasciata a Radiosei, Cinello ha raccontato la sua esperienza con Tudor dall’Udinese e ha analizzato le qualità del tecnico croato nel contesto biancoceleste.

Nell’intervista, Cinello racconta: “Ero un collaboratore dei tecnici dell’Udinese fino a novembre 2017. Quando Oddo divenne allenatore, mi assegnarono l’incarico di guidare il vivaio bianconero. Poi, nell’aprile 2018, fu la volta di Tudor e fui scelto per supportare il lavoro del tecnico di Spalato.

Non fu un compito semplice, poiché l’Udinese stava attraversando un periodo di sconfitte con l’allenatore abruzzese. Tuttavia, Tudor si comportò sempre con grande disponibilità e apertura. Mi ricordo come, dopo il pareggio a Benevento per 3-3 e la sconfitta interna per 4-0 contro l’Inter, mi chiese dei consigli tecnici, dicendomi: “Non avere timore, dammi i tuoi consigli tanto alla fine la decisione sarà mia”.

Ricordo che espressi dubbi sull’opportunità di continuare a giocare con tre difensori, dato che gli esterni dell’Udinese erano un po’ spremuti. Alla fine, decise di passare al 4-2-3-1.

Tra i meriti di Tudor c’è anche quello di aver schierato De Paul, che era rimasto fuori dalle scelte tecniche di Oddo. Cinello ha poi paragonato Tudor a Gasperini, osservando che i due allenatori presentano similitudini in termini di aggressività in campo e intensità nel lavoro in allenamento. Tudor dimostra la sua presenza anche durante la partita. Tuttavia, Cinello ha sottolineato che l’ex allenatore del Marsiglia, a differenza di Gasperini, è più attento alla fase difensiva, evitando di lasciare i difensori centrali in uno contro uno.

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“Lotito è dal 2004 che riceve minacce, non mi sorprende”

Stefano Mauri ha parlato ai microfoni di tv play commentando le dichiarazioni di Lotito sull’aggressione a Immobile. “Non mi sorprendo delle dichiarazioni di Lotito”, ha affermato.

Dopotutto, dal 2004 è sempre stato al centro delle contestazioni. Nonostante viva sotto scorta, non può raccontare ogni giorno quello che gli succede”. Tuttavia, Mauri ha ritenuto che ci fosse spazio per una difesa della società nei confronti di Immobile. In merito alle voci di un presunto tradimento, ha affermato: “Conoscendo i giocatori della Lazio, non credo che qualcuno di loro abbia tradito Sarri”.

Mauri difende Spalletti sul non convocare Immobile in nazionale

Stefano Mauri, ex calciatore biancoceleste, ha recentemente parlato durante un’intervista con Tvplay. Uno degli argomenti trattati è stata la mancata convocazione di Immobile in nazionale. Mauri ha anche discusso delle affermazioni di Lotito riguardanti l’aggressione al capitano biancoceleste.

Durante l’intervista, Mauri ha espresso le sue opinioni sulle decisioni della nazionale. “Spalletti ha mostrato una grande attenzione per il gruppo”, ha detto. “Mantiene il rispetto delle regole e fa le sue decisioni in modo meritocratico”. Mauri ha inoltre osservato che Immobile non sta attraversando un periodo particolarmente brillante e ha ipotizzato che Spalletti abbia parlato con lui per spiegargli il motivo della mancata convocazione. “Sarà compito di Ciro dimostrare di meritarsi una convocazione per gli Europei”, ha aggiunto. Mauri ha poi parlato delle aspettative circa l’influenza di Tudor sul rendimento di Immobile. “Di solito, l’arrivo di un nuovo allenatore dà una scossa alla squadra”, ha osservato Mauri. “Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane”.
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Lazio in Champions, Pardo e le sue aspettative sui biancocelesti

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Il giornalista Pierluigi Pardo ha condiviso il suo punto di vista sulle squadre italiane che hanno partecipano alle competizioni europee.

Parlando ai microfoni di TMW, l’opinione di Pardo sul calcio italiano è positiva. Tuttavia, ha rivelato di essere rimasto deluso dall’Inter, aspettandosi molto di più dalla squadra nerazzurra nella Champions League. La sorpresa è stata la loro eliminazione.

Era nella sua speranza che almeno uno tra il Napoli e la Lazio riuscisse a passare al turno successivo. Nonostante ciò, Pardo ritiene che il livello generale del calcio italiano sia elevato. Questo è evidente dai risultati raggiunti nelle competizioni dell’Europa League e dalla costante presenza delle nostre squadre.

Secondo il giornalista, ci manca ancora una squadra che possa dominare a livello europeo. Tuttavia, riconosce che l’Italia è attualmente tra le squadre di primo piano. Infine, Pardo menziona l’AC Milan come parte integrante di questo ragionamento, sottolineando l’importanza della squadra nel panorama calcistico italiano.

Calciomercato Lazio, Hysaj rischia la cessione ? Il confronto con Lotito

Calciomercato Lazio, Hysaj rischia la cessione ? Il confronto con Lotito.

Il Corriere dello Sport riporta un importante retroscena in merito al prossimo calciomercato estivo della Lazio.

Nei giorni seguenti l’insediamento di Igor Tudor come allenatore, Hysaj, pupillo di Sarri, ha avuto un incontro con Claudio Lotito, presidente della squadra.

Hysaj, avrebbe confessato di temere di non avere sufficiente spazio in squadra sotto la gestione del nuovo allenatore croato.

Dopo aver espresso a Lotito la sua preoccupazione, il calciatore starebbe considerando la possibilità di lasciare la squadra a giugno, nonostante abbia un contratto ancora in vigore.

Come per Immobile, anche per il terzino albanese le scelte di formazione del neo tecnico Tudor saranno fondamentali per il futuro.

Italia Ecuador probabili formazioni, Spalletti conferma la difesa a tre

Italia Ecuador probabili formazioni, Spalletti conferma la difesa a tre.

Dopo aver ottenuto una vittoria a Miami contro il Venezuela, l’Italia si sta preparando per spostarsi a New York per la seconda amichevole durante la pausa di marzo delle nazionali, domenica sfida all’Ecuador.

Quindi, la prevista formazione dell’Italia sarà la seguente (3-4-2-1): Donnarumma; Mancini, Buongiorno, Bastoni; Di Lorenzo, Jorginho, Barella, Dimarco; Pellegrini, Zaniolo; Retegui, con Spalletti come allenatore.

Per quanto riguarda l’Ecuador (4-2-3-1), la prevista formazione è la seguente: Alexander Domínguez; A. Preciado, Pacho, Hincapié, Estupiñán; M. Caicedo, Cifuentes; Plata, Sarmiento, Paez; J. Caicedo, con Sánchez Bas alla guida.

Calciomercato Lazio, svelato il futuro di Pedro : Tudor è stato avvertito

Calciomercato Lazio, svelato il futuro di Pedro : Tudor è stato avvertito.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la Lazio ha preso una decisione definitiva sul futuro di Pedro. L’esterno spagnolo ha un contratto con il club biancoceleste fino al 30 giugno del 2025.

Le parti avrebbero concordato di considerare la possibilità di una separazione a giugno. Tudor è stato avvertito anticipatamente di questa prospettiva. A meno di clamorose sorprese, sembra che i prossimi mesi saranno gli ultimi di Pedro con la maglia della Lazio.

Inizia l’era Tudor a Roma, ma prima serve una casa : possibile incrocio con Sarri ?

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Inizia l’era Tudor a Roma, ma prima serve una casa : possibile incrocio con Sarri ?

Igor Tudor, è ufficialmente anche dopo la prima conferenza stampa, allenatore della Lazio, ma è ancora impegnato nella ricerca di una nuova casa a Roma.

Come riporta il CDS una possibilità che si è presentata è la villa all’Olgiata, precedentemente appartenuta a Maurizio Sarri. La villa è nota per essere un luogo di lusso, ma non è ancora chiaro se l’allenatore prenderà in considerazione questa opzione.

In attesa di un alloggio definitivo il neo tecnico continuerà a vivere a Formello.

Bianchini sulla Lazio : “Tudor come Gasperini, una nuova aria…”

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Il professor Bianchini ha recentemente espresso il suo punto di vista su la situazione attuale della Lazio, concentrandosi in particolare su Tudor. Le sue riflessioni sono state condivise durante un’intervista con Radiosei.

Secondo Bianchini, Sarri aveva abitualmente affrontato il concetto di “cilindrata mentale”, specialmente in seguito alle partite in cui la Lazio era uscita sconfitta. Tuttavia, quest’idea si ritorceva sempre contro di lui. Si è più volte sostenuto che la Lazio non stava correndo bene. Bianchini ritiene che Tudor, assegnando un area di campo specifica a ciascun giocatore, stia tentando di responsabilizzare ogni singolo membro della squadra.

Quanto al futuro stile di gioco di Tudor, Bianchini lo paragona a quello dell’Atalanta di Gasperini, cosa che potrebbe entusiasmare gli appassionati di calcio. Alcuni giocatori come Luis Alberto e Cataldi, tuttavia, potrebbero non essere in grado di adattarsi a queste caratteristiche. Nonostante Felipe non sia abituato a coprire l’intera fascia, Bianchini ricorda due derby decisi dal pressing di Pedro e Felipe Anderson. Inoltre, si aspetta che il gioco di Tudor richieda meno sforzo fisico grazie a zone di campo meno ampie da coprire e un minor numero di movimenti ad alta intensità.

Per quanto riguarda Sarri, Bianchini spiega che il suo approccio è stato sempre in evoluzione: nel primo anno si è adattato, nel secondo ha fatto miracoli, mentre nel terzo ha introdotto dei dogmi, ma aveva promesso qualcosa di più. Bianchini vede il fallimento di Sarri nel fatto che non sia stato in grado di completare il percorso intrapreso nei primi due anni, portando alla saturazione e conseguente crisi dei suoi giocatori.

Tuttavia, Bianchini rimane ottimista riguardo al futuro. Ritiene che se Tudor riuscirà a fare bene nelle prime tre partite, potrebbe offrire prestazioni di altissimo livello. Allo stesso tempo, anche in caso di crisi, Bianchini non è preoccupato, poiché una situazione simile potrebbe verificarsi anche con Tudor, come è successo a Sarri dopo Inzaghi.

 

Conferenza stampa Tudor :”Guendouzi ? Ecco cosa è successo a Marsiglia…”

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Conferenza stampa Tudor :”Guendouzi ? Ecco cosa è successo a Marsiglia…”.

La Lazio ha organizzato oggi una conferenza stampa di rilievo per presentare il suo nuovo allenatore, Igor Tudor, presso il centro sportivo di Formello.

Tra le molte domande rivolte al nuovo allenatore, una in particolare ha suscitato grande interesse:

Il rapporto con Matteo Guendouzi e quanto accaduto durante il suo periodo a Marsiglia.

“Non leggo i giornali,” ha dichiarato Tudor, indicando la sua volontà di concentrarsi sul lavoro sul campo piuttosto che sulle voci di corridoio. Tuttavia, ha poi affrontato direttamente il tema sollevato : “Marsiglia ? Con Matteo ho un ottimo rapporto”.

Il nuovo allenatore ha descritto Guendouzi come un giocatore sanguinoso, desideroso di giocare sempre e dare il massimo per la squadra. “Siccome non si possono giocare tutte le partite, ogni tanto succedono cose di campo, niente più, niente meno,” ha spiegato Tudor, suggerendo che le controversie o le tensioni sul campo siano parte integrante della vita di un giocatore professionista.

Tuttavia, Tudor ha voluto sottolineare che i contrasti o le difficoltà non devono oscurare il rapporto più ampio tra allenatore e giocatore. “Sono contento che lo ritrovo,” ha affermato con sincerità. “Ha un’esperienza importante, faremo belle cose insieme”.

L’ANEDDOTO | Conferenza stampa Tudor : “Potevo venire alla Lazio da calciatore”

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L’ANEDDOTO | Conferenza stampa Tudor : “Potevo venire alla Lazio da calciatore”.

La Lazio ha ospitato oggi una conferenza stampa di grande rilievo per la presentazione del suo nuovo allenatore, Igor Tudor, presso il centro sportivo di Formello.

Tra le tante parole pronunciate durante la conferenza, una in particolare ha suscitato grande interesse e curiosità:

Un aneddoto da calciatore che ha legato Tudor al club capitolino.

“Sarei potuto venire alla Lazio da giocatore, in prestito,” ha rivelato Tudor, svelando un retroscena intrigante della sua carriera. “Ma non so per quale motivo la trattativa a un certo punto si fermò.” Queste parole hanno illuminato un momento poco conosciuto della storia calcistica di Tudor, evidenziando il legame stretto che ha sempre avuto con la squadra romana.

Il nuovo allenatore ha anche rivelato un altro aspetto del suo rapporto speciale con la Lazio:

L’amicizia profonda che lo lega a un’icona del passato biancoceleste, Alen Boksic.

“Alla Lazio mi lega anche la grande amicizia che ho con Alen Boksic,” ha dichiarato Tudor con un tono di affetto e rispetto. “Qui ha fatto la storia del club. Ho avuto modo di sentirlo, ci messaggiamo, spesso viene a Roma.”

Conferenza stampa Tudor, focus sul nuovo modulo e l’eredità di Sarri

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Conferenza stampa Tudor, la decisione del tecnico sul nuovo modulo.

La Lazio ha ufficialmente presentato oggi il suo nuovo allenatore, Igor Tudor, durante una conferenza stampa tenutasi presso il centro sportivo di Formello. Un momento di grande interesse per i tifosi biancocelesti, desiderosi di conoscere le prime impressioni e le prospettive del nuovo timoniere della squadra.

Le sue parole hanno immediatamente catturato l’attenzione di tutti i presenti, con un focus particolare su due temi chiave:

L’eredità di Maurizio Sarri e il nuovo modulo tattico

“Stimo molto Sarri sotto tutti i punti di vista,” ha dichiarato Tudor, rendendo omaggio al lavoro svolto dal suo predecessore sulla panchina biancoceleste. “Ha fatto un calcio importante, ha vinto tanto. Colgo l’occasione per mandargli un saluto.” Le parole di Tudor riflettono il rispetto e l’ammirazione per il percorso professionale di Sarri, evidenziando l’importanza del lascito tattico e culturale lasciato dall’ex allenatore.

Quanto al modulo tattico che adotterà con la Lazio, Tudor si è mostrato cauto nel fornire dettagli, evidenziando la sua volontà di lavorare a porte chiuse con i suoi giocatori per trovare la soluzione migliore. “Lazio a due punte? Sì, potrebbe succedere,” ha affermato Tudor, lasciando intendere la possibilità di un approccio più offensivo rispetto al passato.

“L’obiettivo è quello di fare il massimo,” ha continuato Tudor, sottolineando l’importanza di concentrarsi sulle prestazioni e sui risultati senza distrazioni esterne. “Non voglio entrare in questioni tattiche, ne parlo solo con i miei giocatori nello spogliatoio e dentro al campo.”

Tudor ha evidenziato la cultura del lavoro e l’organizzazione difensiva già presente nella squadra, sottolineando la sua intenzione di lasciare un’impronta del calcio di Sarri. Tuttavia, ha chiarito che la sua visione tattica e strategica si evolverà gradualmente in base alle esigenze della squadra e agli avversari affrontati.

“I centrali di centrocampo devono avere tutto: intelligenza tattica, inserimento, palleggio, interdizione,” ha aggiunto Tudor, delineando le caratteristiche fondamentali che richiede ai suoi giocatori di centrocampo.

Concludendo la conferenza stampa, Tudor ha sottolineato che non ha ancora deciso il modulo definitivo che adotterà con la Lazio, lasciando intendere la sua flessibilità tattica e la volontà di adattarsi alle situazioni di gioco. “Non ho ancora deciso come giocheremo: 3-4-2-1? Magari giocheremo a tre e mezzo,” ha scherzato Tudor, suscitando sorrisi tra i presenti.

Conferenza stampa Tudor, il nuovo allenatore su Immobile : “Di lui mi è piaciuta una cosa…”

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Conferenza stampa Tudor, il nuovo allenatore su Immobile : “Di lui mi è piaciuta una cosa…”.

La Lazio ha dato il benvenuto ufficiale al suo nuovo allenatore, Igor Tudor, durante una conferenza stampa tenutasi oggi presso il centro sportivo di Formello.

Un momento di grande interesse per i tifosi biancocelesti, desiderosi di conoscere il pensiero e le prospettive del nuovo mentore della squadra.

Le sue prime parole hanno subito catturato l’attenzione dei presenti, con un focus particolare su uno dei temi più scottanti del momento:

Il momento difficile vissuto da Ciro Immobile.

“Immobile? Ciro ha fatto la storia alla Lazio,” ha esordito Tudor, riconoscendo l’importanza e il contributo del prolifico attaccante italiano al successo del club capitolino. Tuttavia, il nuovo allenatore ha affrontato senza mezzi termini il recente periodo di difficoltà vissuto da Immobile, suscitando grande interesse tra i presenti e gli appassionati di calcio in generale.

“Poi succede qualcosina e succede il finimondo,” ha continuato Tudor, riferendosi agli alti e bassi che caratterizzano la carriera di ogni giocatore di calcio. Le sue parole riflettono una consapevolezza della natura effimera e mutevole dello sport, dove i successi possono essere seguiti da momenti di sfida e di critica.

“Tutti i laziali hanno un grande amore per Immobile,” ha sottolineato Tudor, evidenziando il legame affettivo e il sostegno incondizionato che la tifoseria biancoceleste nutre nei confronti del proprio capitano. Tuttavia, l’allenatore ha anche riconosciuto che le difficoltà incontrate da Immobile hanno suscitato un acceso dibattito e un’attenzione mediatica senza precedenti.

“Lo vedo voglioso,” ha proseguito Tudor, manifestando fiducia nel desiderio di riscatto e nell’atteggiamento positivo dimostrato dall’attaccante laziale. Il nuovo allenatore ha citato l’episodio di Frosinone, dove Immobile in panchina, ha esultato per il gol decisivo di Castellanos, come esempio del carattere e della determinazione del giocatore.

Conferenza stampa Tudor, il nuovo l’allenatore spiega la scelta biancoceleste : “Da fuori si vede…”

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Conferenza stampa Tudor, il nuovo l’allenatore spiega la scelta biancoceleste : “Da fuori si vede…”.

La Lazio ha ufficialmente presentato oggi il suo nuovo allenatore, Igor Tudor, presso il centro sportivo di Formello. La conferenza stampa è stata un momento di grande attesa per i tifosi biancocelesti, desiderosi di conoscere le prime impressioni e le prospettive del nuovo timoniere della squadra capitolina.

Tudor, ex difensore della Juventus e della Nazionale Croata, ha fatto il suo ingresso nella sala conferenze con un sorriso sereno e la determinazione tipica di chi è pronto ad affrontare una nuova sfida.

Le sue prime parole hanno subito catturato l’attenzione di tutti i presenti e degli appassionati di calcio in generale.

“La Lazio mi ha lasciato una buonissima impressione,” ha dichiarato Tudor, sottolineando l’entusiasmo e la professionalità che ha riscontrato fin dai primi contatti con il club. “Ci sono bravi ragazzi disposti a lavorare. C’è una cultura del lavoro che ha creato Sarri, e quindi a lui vanno fatti i complimenti.”

L’ex difensore ha mostrato grande rispetto per il lavoro svolto dal suo predecessore, Maurizio Sarri, riconoscendo il valore della fondamenta tattiche e mentali che il tecnico toscano ha instaurato nella squadra. Tuttavia, Tudor ha anche espresso la consapevolezza che c’è ancora margine di miglioramento e che il suo compito sarà quello di costruire su questo solido fondamento.

“Io devo essere intelligente,” ha continuato Tudor, delineando la sua strategia per il futuro. “Devo mantenere le cose che mi piacciono e inserire a poco a poco le novità.” Queste parole riflettono una visione pragmatica e graduale dell’evoluzione tattica della squadra, mirata a massimizzare le potenzialità dei giocatori presenti.

La scelta di Tudor di accettare la guida tecnica della Lazio è stata motivata dalla consapevolezza della grande tradizione e dell’importanza della società nel panorama calcistico italiano e internazionale. “Ho scelto la Lazio perché è una squadra importante,” ha affermato Tudor, evidenziando il prestigio e il valore intrinseco del club capitolino. “Ci sono pochi allenatori al mondo che non accetterebbero la Lazio.”

La conferenza stampa ha anche offerto uno sguardo sulle prime riflessioni tattiche di Tudor. “La tattica? Devo valutare ancora alcune situazioni,” ha dichiarato il nuovo allenatore, evidenziando la necessità di un’analisi approfondita del materiale umano a disposizione. Tudor ha sottolineato la versatilità dei giocatori presenti nella rosa, sottolineando l’importanza di adattare lo stile di gioco alle caratteristiche individuali e collettive della squadra.

Con l’inizio della sua avventura sulla panchina biancoceleste, Tudor si è mostrato consapevole delle sfide e delle opportunità che attendono la Lazio nei prossimi mesi. “Ci sono ancora due mesi, con diverse partite di campionato e c’è la coppa: il risultato è quello che conta,” ha concluso Tudor, sottolineando l’importanza di ottenere risultati tangibili nel breve termine, senza perdere di vista gli obiettivi a lungo termine del club.

Conferenza stampa Tudor, Lotito spiega come è nata la scelta del nuovo allenatore

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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha commentato la recente nomina di Igor Tudor come nuovo allenatore del club durante la conferenza stampa. Il presidente ha spiegato come è nata l’idea di chiamare Tudor.

“Era un po’ di tempo che non ero in vista” ha affermato Lotito. “Volevo personalmente annunciare questa decisone perché non è stata dettata dalla necessità, ma da una riflessione attenta seguita ad un evento inaspettato. Io credo che Tudor sia l’individuo giusto per guidare la nostra squadra, avendo le competenze e le qualità necessarie per trarre il meglio dai nostri giocatori, sia tatticamente che motivazionalmente”.

Lotito ha continuato sottolineando che la squadra ha avuto problemi legati principalmente alla mancata conoscenza e fiducia nelle proprie capacità, problemi che secondo lui Igor Tudor saprà risolvere. “La mia decisione di nominare Tudor non è stata presa per tamponare un’emergenza, ma parte di un nuovo progetto per la Lazio, che ha il potenziale per competere ad armi pari con tutti gli altri team”.

Lotito, precisa che la decisione di nominare Tudor non era stata considerata prima delle dimissioni del precedente tecnico Sarri. “L’ho chiamato solo dopo, a seguito di una valutazione accurata sulla migliore figura per sostituire Sarri. Sono molto soddisfatto della mia scelta. Ho trovato in Tudor una persona di grande integrità morale e comportamentale. Non ha paura di esprimersi apertamente e non ha bisogno di costruirsi un’immagine artificiale. Credo che dimostrerà il suo valore attraverso il suo lavoro.”

 

Eriksson e gli aggiornamenti sulla malattia : “E’ una lotta, ma non piango, mi sento bene”

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Il famoso allenatore di calcio Sven Goran Eriksson sta continuando la sua dura lotta contro il cancro. Nonostante la prognosi del medico, Eriksson afferma di sentirsi bene.

Questo è ciò che ha rivelato in un’intervista con la CNN, presentata proprio prima di un grande evento, l’ex allenatore della Lazio, sarà alla guida delle vecchie glorie del Liverpool in un match contro le leggende dell’Ajax.

“Le mie condizioni? Il medico dice che non sto bene, ma mi sento molto bene. Sono consapevole di avere il cancro e che non può essere curato. È una specie di lotta, ma non sto mica piangendo in un angolo. Vivo la mia vita quasi come prima e tutto va bene. Il trattamento sta procedendo bene; ci sono momenti migliori e peggiori, ovviamente. Ma sto ancora in piedi.”

 

Un club spagnolo in pressing su Sarri : la situazione

Un club spagnolo in pressing su Sarri : la situazione.

Il futuro di Maurizio Sarri, ex allenatore della Lazio, potrebbe riservare interessanti novità. Dopo aver rassegnato le dimissioni che lo legavano alla squadra romana con un contratto fino al prossimo 30 giugno, Sarri sembra pronto a intraprendere una nuova avventura professionale.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la Liga potrebbe essere la prossima destinazione del tecnico. In particolare, sembra che ci sia un interesse da parte del Siviglia per l’allenatore italiano, che potrebbe quindi tornare in pista già dalla prossima stagione.

 

Calciomercato Lazio, il futuro di Immobile legato a Tudor

Calciomercato Lazio, il futuro di Immobile legato a Tudor.

Secondo il Corriere dello Sport, i prossimi mesi saranno cruciali per Lazio per determinare definitivamente il futuro di Immobile. L’attaccante spera di essere rinvigorito dalla cura Tudor.

Se farà bene con il tecnico croato allora potrà pensare di rimanere, se invece fallirà potrebbe valutare un addio anticipato

Tuttavia, ci sono due aspetti che ostacolano il suo possibile addio. In primo luogo, il contratto di Immobile fino al 30 giugno 2026, che ammonta a oltre 4 milioni di euro.

In secondo luogo, il prezzo stabilito da Lotito, che non ha intenzione di svalutare il giocatore e richiede almeno 20 milioni di euro.

 

Il Retroscena svelato: La lite fra Lotito e Sarri è colpa del calciomercato

La figura di Lotito, presidente della Lazio, è spesso legata alla convinzione della sua verità come l’unica. Questa è solo una battuta che è divenuta frequente negli anni di Sarri alla Lazio. Nel periodo del tecnico alla guida del club si è manifestata una fragilità tra le due figure dovuta ai diversi punti di vista sulla crisi del calciomercato della Lazio che ha causato la loro divisione.

Secondo il Corriere dello Sport, Sarri aveva chiesto rinforzi al club per far compiere un salto di qualità alla squadra, richiedendo giocatori come Berardi e Zielinski dopo il secondo posto ottenuto. Lotito, tuttavia, ha difeso le proprie decisioni dai detrattori, ricordando i tentativi fatti per acquistare i giocatori richiesti. Dev’essere notato che per Berardi, valutato dal Sassuolo 35 milioni, Lotito ha sempre ritenuto eccessivo il prezzo fissato per un giocatore di 29 anni. Le ambizioni del calciatore di arrivare alla Juventus hanno contribuito a sancire il diniego. Per Zielinski, il Napoli aveva chiesto la stessa cifra: 35 milioni per un giocatore in scadenza.

Sarri aveva sottolineato più volte la necessità di assumersi le proprie responsabilità in merito al mercato, accennando alla dinamica dell’acquisizione delle risorse riflettendosi sulla propria esperienza. Il tecnico aveva sempre considerato Berardi e Zielinski come le sue principali richieste. Lotito, dall’altra parte, ha risposto alle richieste di Sarri con l’acquisto di Pellegrini, tuttavia quest’ultimo non è mai divenuto un titolare fisso.

Per Lotito, l’investimento di 101 milioni è uno slogan esibito più volte per difendere la sua politica finanziaria. Ora che è terminata ufficialmente la stagione delle schermaglie con la risoluzione dei contratti di Sarri e del suo staff, che percepiranno però lo stipendio fino a giugno; il contratto fino al 2025 è però annullato. Fonte