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LAZIO LEIVA: “Ho la Lazio nel cuore, anche la mia famiglia”

LAZIO LEIVA Oggi scenderà in campo per affrontare il match di recupero contro il Verona, per l’occasione, Dazn ha voluto fargli raccontare qualche pezzo della sua avventura biancoceleste

LAZIO LEIVA le sue parole:

“Quando sono libero nei weekend, mi guardo il calcio brasiliano o la Premier, ovviamente anche la Serie A, principalmente questi campionati. Poi io e la mia famiglia ci dedichiamo soprattutto a vedere le squadre con cui ho giocato e che tengo nel cuore, in casa tutti tifano Lazio, Liverpool e Gremio. Mia moglie all’inizio tifava l’Internazionale ma ormai dopo tutti questi anni grazie a me penso tifi il Gremio. Al Liverpool mi sono adattato piano piano, all’inizio non è stato semplice, ma poi le cose sono andate per il meglio. Ho passato ben 10 anni in quella squadra e ho moltissimi ricordi belli. Al momento ho il record per presenze tra i brasiliani ma c’è Firmino che sicuramente riuscirà a scavalcarmi visto che gioca 50 partite a stagione, però sono contento”.

“Qui mi sono al centro del progetto e quindi sono rinato. Sono riuscito a ritrovare me stesso, inoltre alla mia famiglia che è molto contenta e questo mi aiuta. Grazie al lavoro sono riuscito passo dopo passo a dimostrare il mio valore soprattutto per me ma anche per i tifosi che si aspettavano tanto visto che approdavo da un grande club come il Liverpool”.

Sul futuro: “Mi piacerebbe tornare in Brasile perché lì è casa nostra e abbiamo tutti i famigliari, però al momento non è molto sicuro quindi preferiamo non andare. Qui però mi trovo molto bene, ma ovviamente lì ho amici e parenti con cui fare grandi pranzi. Sono molto grato di essere qui dove sono”.

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Il sogno proibito di Kluivert: “Voglio vincere la Champions con la Roma”

L’attaccante della Roma Justin Kluivert svela il suo sogno proibito.

Davanti a una immagine del padre Patrick che alza al cielo la coppa della Champions League l’attaccante giallorosso Justin Kluivert svela quello che è il suo sogno proibito: “Qui non solo papà l’ha vinta, ma ha anche segnato il gol decisivo. Voglio che mi scattino esattamente la stessa foto un giorno con la Coppa tra le mie mani. Quale maglia avrò addosso quando vincerò la Champions? Spero quella della Roma, ma nessuno può leggere il futuro. Il futuro è tutto da scrivere”.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Vincenzo Esposito

LA NOSTRA STORIA Vincenzo Esposito nasce a Torino il 5 febbraio 1963. Cresce nelle giovanili del Torino, dove esordisce in Serie A. Passa al Prato nell’estate 1982 e vi resta quattro stagioni.

Nel 1986 Vincenzo Esposito si trasferisce alla Lazio. In maglia biancoceleste disputa due campionati. L’anno della salvezza dei -9 e quello dopo dove raggiunge la promozione in Serie A. Passa quindi all’Atalanta in Serie B, e nel 1989 al Cesena in A, dove resta fino al 1992. Al termine della stagione torna al Prato, dove nel 1996 chiude la carriera da calciatore e inizia quella di allenatore. Nel 2004 guida il Grosseto e l’anno dopo l’AlbinoLeffe. Dal 2006 al 2009 allena la Primavera dell’Inter. Vince lo Scudetto Primavera nel 2006/07 e il Torneo di Viareggio l’anno dopo. Nella stagione 2009/10 allena il Ravenna. Nel 2011 torna a guidare il Prato per quattro campionati consecutivi.

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LA NOSTRA STORIA Stefan de Vrij compie gli anni

Il 5 febbraio 1992 nasce a Ouderkerk aan den IJssel, in Olanda, Stefan de Vrij. Cresce come centrocampista nelle giovanili del VV Spirit. Squadra olandese allenata dal padre, militante tra i dilettanti, dove resta per cinque stagioni.

Nel 2002 scoperto dagli osservatori del Feyenoord viene tesserato nel loro settore giovanile. Pian piano da centrocampista passa a giocare difensore. Fa della forza fisica e dell’intelligenza tattica le caratteristiche principali. Dotato di buona tecnica guida la difesa in maniera magistrale. Nel 2009 in Coppa d’Olanda Stefan de Vrij fa il suo debutto con la prima squadra. Nello stesso anno esordisce in Eredivisie.

A luglio 2014 si trasferisce alla Lazio per 8,5 milioni di euro con un contratto quadriennale. Alla sua seconda stagione in biancoceleste dopo essersi infortunato in Nazionale si sottopone a un intervento di microfratture del condilo femorale laterale e meniscectomia selettiva laterale in artroscopia del ginocchio sinistro. Fa il suo ritorno in campo 350 giorni dopo l’infortunio. Ad agosto 2017 conquista il suo primo titolo con la Lazio imponendosi sulla Juventus nella Supercoppa italiana 2017. A luglio del 2018 passa all’Inter a parametro zero dove firma un contratto quinquennale fino al 30 giugno 2023.

Debutta in Under-16 nel 2007. Nel 2009 vince la medaglia d’argento agli Europei Under 17 in Germania. Nel 2012 esordisce nella Nazionale maggiore. L’anno dopo ottiene la medaglia di bronzo agli Europei Under 21 in Israele. Nel 2014 partecipa come titolare ai Campionati del Mondo in Brasile. Terzo posto finale e De Vrij eletto miglior difensore dei Mondiali.

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FOTO – Curva Nord ancora protagonista per Lazio Verona: laziali siete pronti?

La parte più calda del tifo biancoceleste è pronta ancora una volta a stupire: Curva Nord protagonista per Lazio Verona. Ecco l’appello alla gente laziale.

Sugli spalti lezioni di tifo a moltissime tifoserie della Serie A e non solo. Curva Nord ancora protagonista per Lazio Verona. Dopo il Napoli, la Juve, il derby pronto un altro spettaccolo nel settore più caldo del tifo biancoceleste per rendere ancora più bella la partita della Lazio fondamentale per continuare a inseguire un sogno. Ecco l’appello della Curva espresso in un volantino sui social:

Laziali siete pronti a vivere un’altra notte da primi della classe per tifo? Non bisogna mancare per nulla al mondo.

LAZIO Formello — Le condizioni di Correa. Ancora novità in difesa

LAZIO Formello — Nella giornata odierna, la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per sostenere la seduta di rifinitura in vista del match contro il Verona, in programma domani alle 20.45 all’Olimpico. Ancora ai box il Tucu Correa: l’argentino tenterà il recupero per la trasferta di Parma, ma domani sarà ancora Caicedo ad agire a supporto di Ciro Immobile. Nel pomeriggio l’ex Siviglia ha svolto un allenamento differenziato con il pallone su un altro campo. Sta gradualmente smaltendo il problema al polpaccio e punta al match del Tardini. L’unica vera novità riguarda la difesa, dove Patric insidia Bastos (titolare contro la Spal) per un posto sul centrodestra. Seconda panchina consecutiva per Luiz Felipe, diffidato e ancora una volta non rischiato per precauzione dal tecnico piacentino. Per il resto Inzaghi sembra intenzionato a confermare l’11 che ha battuto la Spal. Il tecnico biancoceleste può inoltre sorridere per il rientro in gruppo di Jordan Lukaku, in panchina già domani contro il Verona.

LAZIO GIUDICE SPORTIVO — Un altro big entra in diffida

LAZIO GIUDICE SPORTIVO — Questo pomeriggio sono state rese note le decisioni del dott. Gerardo Mastrandrea relativamente alla 22esima giornata di Serie A. Quarta sanzione per Milinkovic-Savic alla luce del cartellino giallo rimediato contro la Spal. L’ex Genk entra pertanto in diffida aggiungendosi a una lista, già ampia, in cui figurano Acerbi, Radu, Luiz Felipe, Cataldi e Immobile. In vista di Lazio Verona, in programma domani alle 20.45 all’Olimpico, si registra la squalifica di Amrabat tra gli scaligeri.

LAZIO VERONA Conferenza di Inzaghi: “3 punti per il secondo posto. Il pubblico ci trascinerà”

LAZIO VERONA Conferenza di Mister Inzaghi alla vigilia dell’importantissima sfida, recupero della 17esima giornata, in programma domani alle 20:45 allo Stadio Olimpico.

LAZIO VERONA Conferenza di Inzaghi da Formello

Un match ball nella corsa Champions?

“Domani è una partita molto importante, sarebbero tre punti fondamentali. Mancano comunque 17 partite, dobbiamo essere bravi a guardare partita dopo partita. Tutte le partite sono difficili, come quella di domani sera”.

La Lazio saprà gestire l’eventuale secondo posto?

“Quello che mi preme è che i giocatori riescano a recuperare energie fisiche e mentali. Ho qualche giocatore con qualche problema, ieri si è fatto solo scarico e avremo solo l’allenamento di oggi per sciogliere gli ultimi dubbi. Chiaramente le vittorie aiutano a recuperare meglio”.

Tre impegni in sette giorni e sei diffidati…

“I cartellini sono un problema, ma le mie scelte non saranno influenzate da quello. Ciò che può influenzarmi sono gli acciacchi e i problemi fisici. Abbiamo bisogno di tutti”.

Quanto sono cresciuti nel feeling Immobile e Caicedo?

“Credo sia uno dei segreti del gruppo. Penso a Caicedo, Immobile e Correa: quando segna uno gli altri due sono sempre i primi ad esultare. C’è una grande intesa tra tutti e tre. Con l’infortunio del Tucu, Felipe e Ciro dovranno dare qualcosa in più”.

Questa partita può cambiare gli obiettivi?

“Gli obiettivi non cambiano per una partita, anche se è importantissima. Vincere significherebbe arrivare al secondo posto”.

Come stanno gli acciaccati? La Panchina d’oro a Gasperini?

“Domani mancheranno sicuramente Correa e Cataldi. Dobbiamo verificare Luiz Felipe che ieri è rimasto a riposo. Per la Panchina d’oro faccio i complimenti a Gasperini, se l’è meritata sul campo per ciò che ha fatto. Il mio voto sarebbe stato un ballottaggio tra lui e D’Aversa”.

Tempistiche per Correa e Cataldi?

“Dobbiamo verificare, sono due problemi simili. Forse abbiamo affrettato i loro rientri. Danilo sembrava prossimo a rientrare, ma ieri non era a posto. Correa è a buon punto ma abbiamo deciso di tenerlo a riposo assoluto. Dopo il Verona decideremo”.

Inzaghi e Lotito di cosa parlano?

“Parliamo della squadra, della crescita. Durante il mercato abbiamo parlato del possibile miglioramento della rosa. C’è un grande dialogo. Noi dobbiamo rimanere concentrati. Io non firmerei per niente, ma firmerei per rimanere così concentrati. Questa settimana è molto intensa”.

Le ha dato fastidio che il Parma ha giocato sabato?

“I calendari sono fatti prima non c’è niente da fare. Dobbiamo essere bravi questa settimana, poi dalla prossima con solo una partita avremo più tempo per recuperare”.

Adekanye?

“E’ un ragazzo giovane che ha tanta voglia di apprendere. Non aveva ancora giocato coi professionisti ma si sta ambientando velocemente. Sa che ci deve aiutare e sia noi dello staff che i compagni lo stiamo stimolando. Ha dimostrato di meritare di stare in una rosa importante come quella della Lazio”.

C’è la consapevolezza di poter andar oltre la Champions?

“Noi abbiamo consapevolezza come squadra. Siamo insieme da quattro anni e conosciamo la nostra forza. Dobbiamo avere sempre la stessa umiltà nel preparare le partite, ogni partita è insidiosa”.

Quali sono le insidie della partita di domani?

“Il Verona è la sorpresa del campionato, ha tanti punti meritati sul campo. Dovremo interpretare un’ottima partita. Corrono, sono una squadra fisica. Sia con l’Inter che con la Juventus avrebbero meritato di più. Noi daremo il massimo e confidiamo nel nostro stadio, il nostro pubblico che anche domenica ci ha trascinato”.

Farai turnover questa settimana?

“Non so ancora come troverò i ragazzi oggi. Ieri li ho trovati abbastanza bene. Bisognerà valutare bene per non correre rischi, sceglierò in base a quello. Sarà una partita dispendiosa”.

Come sta Lulic?

“Sta bene. Prima della Spal lui e Luis Alberto mi preoccupavano, poi hanno fatto un’ottima gara. Lulic l’ho tolto io spontaneamente. Lui come anche Luis Alberto vengono da tante partite e si sacrificano tanto. Vedremo oggi come staranno”.

A questo punto della stagione quanta è la pressione sulla squadra? Quanta la spensieratezza?

“Noi dobbiamo rimanere spensierati e umili, ma su questo sono molto tranquillo, basta vedere la partita di domenica con la Spal”.

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LAZIO CONTRO IL VERONA CON BEN 6 DIFFIDATI>>>LEGGI QUI

LAZIO Cresce il pericolo diffidati in vista dell’Inter

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LAZIO Cresce il pericolo diffidati in vista dell’Inter.

LAZIO Cresce il pericolo diffidati in vista dell’Inter. La roboante vittoria sulla Spal non ha portato in dote soltanto punti preziosi in ottica Champions e Scudetto. A causa di un cartellino giallo, Sergej Milinkovic Savic è entrato nella lista dei giocatori a rischio squalifica. Il Giudice Sportivo lo comunicherà ufficialmente oggi in giornata, ma intanto tra i biancocelesti l’ansia cresce. Mancano infatti solo due partite al big match con l’Inter e questa variabile sarà certamente un grattacapo non da poco per Simone Inzaghi. Il quale ha altri 5 calciatori nella stessa situazione del numero 21: Francesco Acerbi, Danilo Cataldi, Ciro Immobile, Luiz Felipe Ramos e Stefan Radu. Insomma, tra Verona e Parma l’attenzione dovrà essere massima: oltre a gestire oculatamente le energie, andranno evitate cose tipo proteste e falli inutili. La lotta per gli obiettivi stagionali sarà infatti serratissima e dovrà essere affrontata a piene forze.

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LAZIO Correa anticipa il rientro?

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LAZIO Correa anticipa il rientro? Le ultime sulle condizioni dell’attaccante argentino.

LAZIO Correa anticipa il rientro. Buone notizie in vista per Simone Inzaghi. L’argentino, dopo l’infortunio occorso a Brescia, era ritornato giocando uno spezzone in Coppa Italia col Napoli e dal 1′ nel successivo derby con la Roma. Proprio durante la stracittadina era stato però costretto a chiedere il cambio. Fortunatamente tuttavia gli esami hanno spazzato via il timore di una lesione. Il Tucu è rimasto però comunque a riposo per agevolare il recupero dall’indolenzimento. Assente domani con il Verona, potrebbe rivedere il campo già domenica a Parma. Tutto dipenderà da come procederà il lavoro da giovedì in poi, ma una convocazione almeno per la panchina è un auspicio più che fondato. In questo caso, potrebbe poi partire titolare domenica 16 febbraio, nel big match contro l’Inter. In una gara dove si gioca gran parte della propria stagione, la Lazio avrà bisogno anche del contributo del Tucu. Inzaghi e i tifosi ci sperano, attendono e incrociano le dita. 

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Lazio Paolo Rossi: “Immobile potrà superare i 40 gol”

Lazio Paolo Rossi ha parlato di Immobile uno dei migliori bomber italiani attuali che sta incantando tutti i tifosi

Lazio Paolo Rossi – Ormai quando arriva la palla a Ciro Immobile, i tifosi della Lazio aspettando un suo gol già pronti a esultare. Quest’annatta per l’attaccante di Torre Annunziata è davvero fantastica, sta infrangendo ogni record ed è solo a metà campionato. L’ex attaccante della Nazionale e campionato del mondo 82′, Paolo Rossi, ha voluto commentare così il bomber biancoceleste:

“Credo che stia andando a ritmi incredibili. In questo momento ha raggiunto la sua maturità perciò mi domando: dove potrà mai arrivare se continuerà con questo ritmo? Oltre i 40 gol? Questa è certamente una delle opzioni, ma molto dipenderà anche da come verrà sostenuto dalla Lazio. Un Immobile così però, è una garanzia e spero faccia lo stesso anche a Euro 2020. Lo vedo più leggero, come se finalmente si fosse tolto la responsabilità di chi si sente il responsabile di tutto. Per lo scudetto vedo Juve e Inter lottare fino all’ultimo con la Lazio che rimarrà leggermente più staccata. L’Inter si è avvicinata un po’ alla Juve grazie al mercato di gennaio”.

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CALCIOMERCATO LAZIO Retroscena Luis Alberto: l’Inter lo voleva al posto di Eriksen

CALCIOMERCATO LAZIO Retroscena Luis Alberto – Lo spagnolo era finito nel mirino dell’Inter che voleva portarlo alla corte di Conte

In questo calciomercato invernale di riparazione, la squadra più attiva delle squadre che puntano a uno degli obbiettivi più importanti, è stata l’Inter. La squadra milanese ha acquistato ben 3 giocatori in questa sessione invernale: Moses, Young ed Eriksen il colpo più grande. Ma quello che sembra aver colpito di più la dirigenza è un giocatore biancoceleste, Luis Alberto. Lo spagnolo in questa stagione sta sorprendendo tutti per le sue doti da assist man e di livello, infatti presto gli avrà a disposizione un rinnovo con adeguato di contratto allontanando così i tanti club che hanno puntato gli occhi su di lui. Però, come riporta il Messaggero, prima di piazzare il colpo Eriksen, l’Inter di Conte avrebbe chiamato la Lazio per cercare di portare a Milano il talento spagnolo, dalla dirigenza però, sarebbe arrivato un secco no, per questo poi, l’affondo decisivo per il trequartista danese.

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LAZIO TARE: “Scudetto? Ancora prematuro. I tifosi lo meriterebbero”

Lazio tare ha parlato durante il programma Tiki Taka del momento che sta vivendo la Lazio

Il Ds Igli Tare è uno dei protagonisti di questa fantastica annata della Lazio. Molti giocatori li ha portati lui a Roma, grazie a trattative alcune complicate (Milinkovic). Ora i biancocelesti si trovano lì a lottare con l’Inter e la Juve per lo scudetto, anche se il loro obbiettivo è qualificarsi per la Champions. Nella serata di ieri, è intervenuto a Tiki Taka, ecco le sue parole:

“Mi chiedete chi scelgo tra Vieri e Immobile? Beh, Vieri giocava in un’altra epoca e lui aveva un modo di giocare tutto suo, unico, stessa cosa vale per Immobile in questo momento. Noi non guardiamo la classifica, perché abbiamo un obbiettivo prefissato dall’inizio della stagione, qualificarci per la prossima Champions League. Noi ovviamente grazie a questo obbiettivo, sappiamo di avere una squadra forte, altrimenti non cercheremo di puntare questa competizione. In questo periodo ci sono molte cose che stanno andando nel verso giusto. L’ottimo lavoro di Inzaghi e lo staff, l’ottima aria che si respira nello spogliatoio, però tralasciando questo, bisogna ancora rimanere con i piedi saldi, perché davanti a noi abbiamo ancora 17 partite e può accadere di tutto.

Vincere e convincere è qualcosa di importante, al momento parlare di cose superiori alla Champions è prematuro. Per poter parlare di lotta scudetto è ancora presto, ovviamente ci troviamo lì e quindi parlare di questo discorso è normale ma noi sappiamo come vanno le cose, tutto può cambiare da un momento all’altro. Viviamo alla giornata nella speranza di andare il più lontano possibile. Se ci troveremo ancora lì, in lotta a 4-5 giornate dal termine allora inizieremo a sognare tutti quanti. La nostra tifoseria se lo merita, nelle ultime settimane sentiamo il loro tifo e l’entusiasmo che hanno. Questa energia che ci trasmettono ci aiuta tanto, dovremmo essere bravi a mantenerla”.

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Repice sicuro: “Il peggior nemico della Juve è la Lazio”

Repice sicuro che la Lazio potrà lottare fino all’ultimo per lo scudetto

Repice sicuro – Durante l’intervallo di Sampdoria Napoli, nel consueto collegamento di Radio 1 Rai Sport, viene fatta una domanda a Francesco Repice commentatore della gara del Marassi. Un ascoltatore chiede al noto giornalista Rai chi può essere il nemico numero uno per la formazione di mister Sarri nella lotta allo scudetto. La risposta è secca: Il peggior nemico della Juventus nella lotta scudetto è la Lazio. La formazione bianconera deve stare attenta e comportarsi da Juve, però detto ciò, la Lazio può essere il vero pericolo per i campioni d’Italia in carica”. La lotta per lo scudetto inizia a entrare nel vivo e anche per il noto giornalista radiofonico, la compagine di mister Inzaghi può essere la vera antagonista nella corsa al tricolore.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore centrale Jorge Silva

LA NOSTRA STORIA Soares Silva Jorge Filipe nasce a Oporto, in Portogallo, il 4 febbraio 1999.

Inizia a giocare nel ruolo di difensore centrale nelle squadre giovanili del Dragon Porto nel 2012. Poi passa al Porto Under 15. Tornato nella squadra d’origine nel luglio 2015 passa al Benfica dove gioca nelle Under 17 e 19. La Lazio lo acquista ad agosto del 2017 per rinforzare la squadra Primavera. Figlio dell’ex calciatore Jorge Silva senior, ha giocato con Boavista e Coimbra. Nell’estate 2019 è convocato per il ritiro estivo di Auronzo di Cadore. In biancoceleste ha vinto la Supercoppa Italiana 2019/20.

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LA NOSTRA STORIA Humberto Tozzi: il goleador della prima Coppa Italia

Humberto Barbosa Tozzi, meglio noto come Humberto, nasce a Sao Cristovao, in Brasile, il 4 febbraio 1936. È uno dei più grandi giocatori che abbia mai vestito la maglia della Lazio.

Si mette sin da subito in mostra come spietato attaccante nella squadretta del Copacabana. A 15 anni Tozzi passa alla squadra della sua città, il San Cristovao, dove resta dal 1950 al 1953. Viene convocato dalla Nazionale Olimpica per le Olimpiadi di Helsinki del 1952. In Brasile-Olanda 5-1 realizza la prima rete del Brasile nella storia della manifestazione olimpica. Nel 1953 viene acquistato dal Palmeiras e per due volte consecutive vince il titolo di capocannoniere. Compagno di reparto di Josè Altafini, nella prima stagione con la nuova casacca realizza 22 reti. Nella seconda si ripete firmandone 36.

Il 28 febbraio del ’54 esordisce nella Nazionale maggiore a Santiago contro il Cile (vittoria per 2-0). Viene convocato per la Coppa del Mondo in Svizzera. Dopo un’altra stagione al Palmeiras si trasferisce a Roma. Nella stagione 1956-57 viene portato alla Lazio dal presidente biancoceleste Costantino Tessarolo, che riuscì a tesserarlo come oriundo – avendo l’attaccante origini romane – nonostante la resistenza della Federazione italiana che pose obiezioni sull’incerto stato di oriundo del calciatore. Il 16 dicembre finalmente esordisce in Milan-Lazio. La squadra biancoceleste guidata dall’inglese Jesse Carver si dibatte però sul fondo della classifica.

Tozzi però, nonostante ciò, in coppia con Selmosson divenne una delle punte più pericolose del torneo contribuendo al raggiungimento della terza posizione finale in campionato. Humberto indossò la maglia biancoceleste per quattro stagioni, disputando 93 gare di campionato (realizzando in tutto 32 reti) e 11 di Coppa Italia (13 reti). Nel 1957-58 con 10 reti in 9 partite contribuisce alla conquista della prima Coppa Italia vinta dalla società biancoceleste, imponendosi anche come capocannoniere del torneo. Nella stagione 1959-60 la Lazio, retrocessa in serie b, lo cede al Torino. Il giocatore, dopo aver ottenuto un contratto di ben 36 milioni, rifiuta il trasferimento.

IL RITORNO IN BRASILE

Tornato militare entra nel Palmeiras dove vince la Taça Brasil del 1960, equivalente al Campionato brasiliano. Ciò gli permette di disputare la Copa Libertadores del 1961, poi persa in finale con l’Uruguay. Gioca ancora nell’Olaria, nella Fluminense e nel Portuguesa. Il 17 aprile 1980 a soli 46 anni muore a causa di un attacco cardiaco. Nel 1995 la Lazio, nel corso di una tournée in sudamerica, disputa una partita commemorativa contro la squadra brasiliana del Guarani dove viene messo in palio il trofeo “Humberto Tozzi”. Incontro concluso con la vittoria della Lazio per 3-2 con doppietta di Casiraghi e gol di Fuser.

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Zeman e il calcio femminile: “Donne spesso in cucina…”

Il calcio femminile sembra non entusiasmare molto Zdenek Zeman, che ha rilasciato dichiarazioni ambigue al riguardo, con fili polemici

Il bel cammino da parte dell’Italia femminile nell’ultimo mondaile, ha acceso i riflettori del calcio femminile nel Bel Paese. Molti si sono avvicinati a questo settore del calcio, fino a qualche mese fa visto solo come il regno dell’uomo. Ora media e addetti ai lavori stanno dando sempre più spazio al calcio rosa. Ma Zdenek Zeman, ex allenatore della Lazio e della Roma, non sembra essere particolarmente entusiasta. Durate la consegna della Panchina d’oro a Coverciano, il boemo ha così commentato: “Dopo i mondiali estivi sta avanzando il calcio femminile, anche se in Italia è più complicato, ci sono già tanti problemi con quello maschile. Poi è anche una questione di cultura, qui in Italia spesso le donne stanno in cucina. Dichiarazioni gravi? Non credo, l’uomo dovrà pur mangiare…” E Carolina Morace ha già risposto: “Mentalità da ignorante

FOCUS, PER LAZIO VERONA SERVIRANNO 11 LEONI, COME AI TEMPI DI CHINAGLIA NEL 1974

L’importanza di Lazio Verona, con un ricordo al 1974

Mercoledì ci sarà il recupero Lazio Verona, gara fondamentale per il cammino della Lazio per un posto Champios e per sognare lo scudetto

Ci siamo, mercoledì sera allo Stadio Olimpico ci sarà il recupero Lazio Verona, una gara che potrà darci molte indicazioni sul reale cammino biancoceleste in campionato. Dopo la scorpacciata di gol contro la Spal, la squadra di Inzaghi è chiamata a vincere quello che per molti è il crocevia della stagione. Battere il Verona significherebbe scavalcare l’Inter e andare a due lunghezze dalla Juventus, lanciandole il guanto di sfida per lo scudetto. Ma non sarà facile, sarà una partita trappola e intensa. L’importanza del match dovrà portare la concentrazione della squadra a mille, ma allo stesso tempo le viene chiesta l’ennesima prova di maturità in questa stagione.

RICORDANDO IL 14 APRILE 1974

Il Verona ha spesso regalato soddisfazioni alla Lazio, ricordiamoci il famoso 2-0 scaligero sulla Juventus nell’anno del secondo scudetto. Ma il ricordo va al 14 aprile 1974, qella partita che portò la squadra di Maestrelli verso la conquista del primo storico tricolore. L’accostamente alla partita di emrcoledì potrebbe essere inadeguato, ma ciò che vogliamo far capire all’ambiente biancoceleste è che contro la squadra di Juric serviranno 11 leoni come quelli della banda Maestrelli. Vogliamo che Immobile sia il nostro Chinaglia, che Luis Alberto sia il nostro Re Cecconi e che Lazzari dribbli tutti sulla fascia come D’Amico. Insomma vogliamo lo stesso spirito di quella domenica pomeriggio che, anche sotto 1-2, riuscì a vincere 4-2. Vogliamo la vittoria ragazzi, conquistatela, i tifosi sono con voi.

Marco Corsini

LAZIO Tommaso Paradiso: “Va alla grande! Ma il mercato…”

LAZIO Tommaso Paradiso, ex cantante dei The Giornalisti e grande tifoso biancoceleste, è intervenuto su Radiosei per parlare del momento d’oro della squadra di Inzaghi.

LAZIO Tommaso Paradiso: “Ieri mi sono alzato, ho fatto colazione e ho messo Juventus–Fiorentina. Devo dire che ho un po’ rosicato. I viola hanno avuto un paio di occasioni e il rigore sulla Juve non c’era. Rosicare per una partita della Juventus è una cosa stupenda, nel senso che stiamo vivendo un periodo straordinario. Poi la sera speravo nell’Udinese, peccato che non sia riuscita a fermare l’Inter. Bene che non abbiano vinto Roma e Atalanta, ma ora guardiamo anche a chi sta sopra. Il Derby? C’è stato un black out totale, non vedevo l’ora che la partita finisse. Dobbiamo fare una statua ad Acerbi per quello che ha fatto. Mercato? La Lazio va alla grande, non si può dire nulla a questo gruppo. Ma è un peccato non aver investito ancora di più, serviva qualcosa in più. 

IMMOBILE E GLI OBIETTIVI BIANCOCELESTI

Ho finito le parole per Immobile. E’ un giocatore straordinario e merita di essere nell’Olimpo dei grandi attaccanti della storia della Lazio. Obiettivi? Mi piace restare coi piedi a terra, mancano ancora tutti gli scontri diretti, che saranno decisivi. Se la Lazio dovesse andare in Champions, spero che il presidente sappia che ci sarebbe tanto da fare per migliorarci”.

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Diaconale: “La storia, come la classe, non è acqua. La Lazio ha l’una e l’altra”

“Il mancato arrivo alla Lazio di Giroud consente di compiere una riflessione sulla bizzarria della stampa e dei media sportivi del nostro paese. La bizzarria in questione non è relativa ai giornali e ai media del Nord che facevano il tifo affinché Giroud andasse all’Inter. I lettori e gli ascoltatori di questi organi d’informazione sono in gran parte settentrionali e in buona parte interisti, e alla luce di questo c’è un comprensibile motivo commerciale per questo tipo di tifo. La bizzarria, invece, sta in quei media che hanno sottolineato come l’interesse della Lazio per campione del mondo avrebbe dimostrato che la società biancoceleste ed il suo Presidente vogliono sul serio puntare alla Champions League e, magari, anche allo scudetto. Secondo gli opinionisti di questi media, dunque, non sarebbero i risultati ottenuti finora a legittimare e a rendere concrete le ambizioni della Lazio, ma solo il tentativo di compiere un colpo prestigioso nel mercato invernale. Come dire che non conta il lavoro di anni ed anni su un progetto di crescita, ma solo i soldi da spendere sulla roulette del mercato di gennaio.

 Bizzarro un atteggiamento del genere? Certo, ma alle bizzarrie dei media siamo abituati. A dimostrarlo c’è l’indifferenza anche di parecchi giornalisti romani sul numero che spetterebbe all’eventuale primo scudetto dell’era Lotito. Terzo, dopo quelli leggendari del ’74 e del 2000? Oppure quarto dell’intera storia della Società Sportiva Lazio? Relativamente alla questione del terzo e primissimo scudetto biancoceleste, quello della stagione 1914-15, solo pochi e coraggiosi giornalisti hanno mostrato interesse. Eppure tutti i documenti raccolti dall’avvocato Gian Luca Mignogna e presentati alle autorità calcistiche nazionali dimostrano che la rivendicazione della Lazio è assolutamente legittima. Come se fosse indifferente se la società biancoceleste e soprattutto i suoi tifosi potessero vantare la conquista del massimo trofeo nazionale nel campionato che venne interrotto dalla Prima guerra mondiale a cui molti ragazzi con l’aquila sul petto parteciparono con un largo contributo di sangue e di vite. La bizzarria è non riconoscere che la storia, come la classe, non è acqua. E la Lazio ha l’una e l’altra”. Così il portavoce biancoceleste Arturo Diaconale nell’editoriale del lunedì pubblicato sulla propria pagina Facebook.