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LAZIO Radu premiato a Formello per il record di presenze: presente anche Favalli

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LAZIO Radu premiato a Formello per il record di presenze: presente anche Favalli.

LAZIO Radu premiato a Formello per il record di presenze. A consegnargli, o meglio a cedergli, lo scettro sarà proprio quel Beppe Favalli precedente detentore del trono. Il romeno, come noto, glielo ha tolto sabato scorso all’Olimpico contro lo Spezia: nell’occasione ha infatti timbrato il cartellino numero 402 con la maglia biancoceleste (uno in più del terzino di Orzinuovi). Un numero che Stefan punta ora ad accrescere ulteriormente nel prossimo futuro: a disposizione avrà non solo le ultime sfide di questo campionato, ma, visto l’imminente rinnovo, anche quelle del prossimo. Intanto per lui è tempo di far festa: per la precisione, questo pomeriggio, al termine della seduta mattutina di allenamento a Formello. Presente, come detto, Favalli, per un suggestivo tuffo nel passato. Ma ci sarà anche il presidente Lotito, oltre alla dirigenza biancoceleste al gran completo. Un riconoscimento doveroso per Radu e per i suoi 13 anni di militanza sempre tra i punti fermi della Lazio.

La Lazio e Acerbi ancora insieme: intesa sul rinnovo

La Lazio e Acerbi ancora insieme, presto il difensore metterà nero su bianco il suo rinnovo con l’aquila sul petto. Secondo il Corriere dello Sport l’incontro decisiva ci sarebbe stato il 10 febbraio quando Francesco ha compiuto 33 anni. Il suo agente Pastorello arrivato a Roma per l’occasione, avrebbe incontrato anche Lotito per decidere del rinnovo del ragazzo e a questo punto avrebbero trovato un accordo. Al termine della stagione “il leone” metterà la sua firma sul contratto e prolungherà fino al 2025 (ora 2023), arriverà a 37 anni e poi deciderà se fermarsi o continuare ancora per un paio d’anni. Nel caso in cui decida di fermarsi, potrebbe ricoprire un ruolo all’interno della società.

CALCIOMERATO LAZIO Borré, dall’Argentina insistono: vuole solo i biancocelesti

CALCIOMERATO LAZIO. Borré è una pista calda in casa biancoceleste. L’attaccante colombiano insiste per approdare a Roma, è in attesa di un’offerta dalla Capitale. In questo momento però, la società è alle prese con la fine del campionato, e, come sappiamo, in base alla competizione che verrà disputata la prossima stagione si deciderà anche il mercato. Secondo il Corriere dello Sport il colombiano classe 95′ dopo aver rifiutato il Gremio avrebbe preso tempo per aspettare la Lazio. Dall’Argentina parlano con insistenza di contatti tra il suo entourage e la società biancoceleste. Ricordiamo che il colombiano a giugno sarà libero di accasarsi in qualsiasi squadra a parametro 0, per questo potrebbe far gola a molti club. Da quanto veste la maglia del River Plate ha realizzato 51 reti e 16 assist in 133 presenze mentre in Coppa Libertadores 5 gol in 8 partite. Dall’Argentina sono sicuri: il calciatore attende la Lazio e farà di tutto per arrivare a vestire la maglia con l’aquila sul petto.

Caso tamponi, le motivazioni del Tribunale Federale: “Responsabilità dei medici”

Si è conclusa la scorsa settimana la questione legata ai tamponi che vide al centro delle discussioni la Lazio a causa dello schieramento di Immobile e Leiva nella partita contro il Torino. Il Tribunale Federale ha deciso che i biancocelesti non meritavano nessun punto di penalizzazione, ma ha inflitto a Lotito 7 mesi di inibizione, ai due medici sociali Pulcini e Rodia 12 mesi e una multa da 150.000 euro. La Gazzetta dello Sport ha tirato fuori la motivazione per cui il Tribunale abbia dato questa sentenza: “Non si può dare la colpa al club su queste questioni, perché qualora dovesse risultare un positivo la procedura deve essere competenza della sanità medica. Inoltre non sembra possa imputarsi a Lotito quanto messo in dubbio in deferimento e, tanto, pur in presenza del suo ingannevole interessamento per la vicenda in oggetto, atteso che, ad ogni buon conto, non è in alcun modo dimostrato, né contestato, che nella sua funzione di presidente, Lotito abbia impedito l’attivazione delle procedure”.

IMMOBILE E ZENIT

“Riteniamo palese la responsabilità della componente medica e stigmatizzata definendolo paradossale il caso del calciatore Immobile che dopo essere risultato positivo al controllo del 26 ottobre, proprio in virtù delle gravissime violazione perpetrate ha potuto disputare la gara entrando in stretto contatto con i compagni di squadra e quelli avversari in virtù di due tamponi negativi effettuati senza alcuna convalida, per poi risultare positivo nuovamente prima dell’incontro dello Zenit”.

Europei 2021, Speranza: ok al pubblico all’Olimpico

Il Governo ha dato l’ok alla Federcalcio; il Cts dovrà però fornire i protocolli di sicurezza

Buone notizie per i tifosi di pallone. Il Governo ha appena dato alla Federcalcio la sua disponibilità ad avere pubblico presente allo stadio Olimpico durante le partite degli Europei di calcio, previsti dall’11 giugno. In una missiva inviata al Presidente della Figc il ministro della salute Speranza ha dato il suo assenso (che verrà immediatamente girato all’Uefa); la parte finale tocca ora al Cts, che dovrà “chiarire i protocolli che consentano di svolgere in sicurezza gli eventi. Il governo italiano ha chiesto parere al Cts, per valutare, sulla base del quadro epidemiologico e dell’andamento delle vaccinazioni, la possibilità di prevedere una presenza limitata di pubblico per gli Europei di calcio che si terranno a partire dall’11 giugno“. L’Italia è uno dei primi paesi a fornire uno spiraglio di apertura sul tema, a differenza ad esempio della Germania, dove ancora si fatica a trovare un’intesa. La speranza è che questo passo segni l’inizio di un possibile ritorno generale allo stadio, anche per altre competizioni o per la Serie A.

Rinnovo Inzaghi – In settimana l’incontro con Lotito

Rinnovo Inzaghi – La settimana appena iniziata potrebbe rappresentare l’occasione giusta per concretizzare la trattativa

Rinnovo Inzaghi – Il tecnico biancoceleste ha sempre ribadito la volontà di rimanere alla Lazio e il presidente Claudio Lotito, dal canto suo, ha già da tempo formulato un’offerta: 7,5 milioni netti per 3 anni più eventuali bonus legati ai piazzamenti europei. Offerta valutata dal tecnico piacentino che, però, avrebbe chiesto al patron uno sforzo maggiore in termini economici. Da qui la situazione di stallo che si protrae da circa 2 mesi. Anche prima della partita contro lo Spezia, nonostante i tanti club sulle sue tracce, Simone Inzaghi ha confermato la propria volontà di voler rinnovare e, questa settimana, è previsto un incontro con Lotito per discutere concretamente della trattativa e cercare di uscire dalla situazione di stallo. I prossimi giorni, dunque, potrebbero rappresentare la svolta decisiva sulla vicenda.

 

Squalifica Lazzari – Il responso del Giudice Sportivo

Nella giornata odierna è arrivato il responso del Giudice Sportivo sulla squalifica di Manuel Lazzari, espulso per rissa contro lo Spezia

Il Giudice Sportivo si è espresso circa i fatti della 29esima giornata di Serie A, che si è disputata sabato 3 aprile. Manuel Lazzari, espulso nel finale del match contro lo Spezia perché coinvolto in una rissa, è stato squalificato per una giornata, alla pari del Tucu Correa, anche lui espulso negli ultimi minuti di partita. I due salteranno dunque la sfida del Bentegodi contro il Verona, in programma domenica 11 aprile alle 15.00. Per Lazzari anche una multa di 10.000 euro: “Al 50′ del secondo tempo, a gioco fermo, avvicinandosi minacciosamente a un avversario ne provocava la caduta appoggiando la testa alla nuca del medesimo” recita il comunicato odierno diramato dal Giudice Sportivo.

Lazio, ancora non definito l’accordo con Macron. Pronta l’alternativa

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Lazio, ancora non definito l’accordo con Macron. Pronta l’alternativa.

Lazio, ancora non definito l’accordo con Macron. Le trattative per il proseguimento della partnership proseguono in questi giorni. L’ultima intesa è stata trovata nel 2017, con scadenza a giugno 2022. C’è ancora un altro anno di contratto, ma le parti stanno già lavorando per il rinnovo. Problemi che abbiano intaccato la comune volontà di andare avanti insieme non ce ne sono. Quello che manca, e che ad oggi ha impedito il sospirato nero su bianco, è l’accordo economico. Per questo, in casa biancoceleste ci si starebbe guardando intorno alla ricerca di alternative. Una in particolare risulta tra quelle più accreditate: l’inglese Castore Sportswear. Nelle scorse settimane si era parlato addirittura di un accordo vicino sulla base di 4 milioni di euro a stagione. Attiva nel settore dell’abbigliamento sportivo di lusso, Castore è stata fondata nel 2016 da due fratelli ex atleti, Tom e Phil Behaon. In questi anni la sua attività si è svolta quasi prevalentemente online: appena due infatti i negozi fisici, uno a Londra, nel quartiere Chelsea, e l’altro a Liverpool. Quest’ultimo funge anche da sede principale dell’azienda. In un primo momento, l’azienda aveva provato ad ‘accasarsi’ alla Roma, che però si è poi accordata con gli americani di New Balance. Castore si è così tuffata sui ‘cugini’ della Lazio, pronta a scalzare Macron in caso di intoppi nella trattativa.

Isola dei Famosi – É derby tra Gazza e Ciufoli: “Non c’è solo la Lazio”

Isola dei Famosi – É derby tra Gazza e Ciufoli durante l’ultima diretta della puntata andata in onda ieri sera

Isola dei Famosi – É derby tra Gazza e Ciufoli a causa… della Lazio e della Roma. Il noto comico, Roberto Ciufoli, è apertamente romanista, non lo ha mai nascosto ma ora, sta soffrendo per via di Gazza e dei continui riferimenti alla Lazio. Già, l’inglese viene spesso chiamato in causa dalla conduttrice o dagli opinionisti e dal canto suo appena gli è possibile nomina la Curva Nord o la Lazio e questo, non piace al comico romano. Durante la puntata di ieri è stato fatto vedere un video in cui Paul “litigava” con alcuni del gruppo a causa della sua mancata partecipazione nelle faccende (ha un tutore al braccio e non può fare sforzi), ma al termine del video l’opinionista Elettra Lamborghini, ha preso le sue parti: “Gascoigne con un braccio fasciato sta facendo più show di voi”. Paul si fa sentire e come, ma non è tutto. Il nuovo naufrago Andrea Cerioli ha riferito all’ex biancoceleste che il marito di sua sorella tifa Lazio e che gli ha chiesto di dirgli: “Hai fatto grandissime cose, ti amano tutti”. A questo punto, Ciufuli dopo che per l’ennesima volta è stata menzionata la Lazio ha deciso di indossare un berretto della Roma durante la puntata, così Ilary ha chiesto: “Come mai indossi il berretto?” e lui ha prontamente risposto: “Per ricordare a Paul che non c’è solo la Lazio”.

Lazio Inzaghi aiuta il fratello di Rambaudi e gli salva la vita

Lazio Inzaghi aiuta il fratello di Rambaudi chiamando immediatamente il medico

Il mister Inzaghi fa miracoli sia in campo ma anche fuori. Già perché grazie al suo intervento il fratello di Roberto Rambaudi è stato operato salvando così la vita. Roberto, aveva chiamato Simone per chiedergli alcuni consigli dopo aver visto il fratello lamentarsi per via di alcuni dolori al petto, così appena sentita la notizia, l’allenatore biancoceleste ha pensato subito di avvisare Michele Morelli, ex medico sociale della Lazio. Grazie al suo intervento si è scoperto che il fratello Cesere aveva una peritonite e andava operato immediatamente. Nella nottata tra Pasqua e Pasquetta, si è recato nella clinica Paideia dove è stato sottoposto all’intervento e ora Cesere sta bene. Roberto ringrazia Inzaghi per la premura, senza di lui non ci sarebbe stato nessun intervento.

Covid – Ancora casi di positività tra i convocati in nazionale

Non accenna a ridursi il focolaio Covid tra i giocatori convocati in Nazionale per gli impegni della scorsa settimana

Nei giorni scorsi era stata riscontrata la positività al Covid-19 in alcuni membri dello staff di Roberto Mancini, in Leonardo Bonucci e in Marco Verratti. Oggi sono risultati positivi altri quattro calciatori presenti nel gruppo dei convocati del c.t. azzurro per gli impegni dell’Italia contro Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania. Si tratta di Alessandro Florenzi, Vincenzo Grifo, Salvatore Sirigu e Alessio Cragno. I giocatori sono stati immediatamente posti in isolamento domiciliare sotto costante monitoraggio degli staff dei rispettivi club.

Caicedo, il giocatore più decisivo della Lazio 2020/2021. Rinnoverà?

La pantera Caicedo continua a stupire e a portare punti decisivi alla Lazio. Il contratto dell’ecuadoregno è però in scadenza: sarà rinnovo o no?

Lazio e Caicedo ancora uniti almeno fino al 30 giugno 2022. Sono tante le voci di mercato attorno all’attaccante biancoceleste che continua a lavorare a testa bassa e a fare gol senza mai alzare la voce. Il panterone non è titolare nella Lazio di Inzaghi ma sta diventando sempre più imprescindibile in questa squadra. Sono 7 i punti portati alla compagine capitolina in questa stagione negli ultimi minuti delle gare della Lazio: 1 con la Juventus e 3 con Spezia, Crotone e Torino. Punti pesantissimi che tengono la Lazio ancora in corsa con un quarto posto che vorrebbe dire qualificazione diretta alla prossima Champions League. Nonostante questo sembra essere sempre sul piede di partenza nelle sessioni di mercato: destinazione soprattutto Emirati Arabi con Lotito che ha rifiutato diverse offerte. Ora il presidente che cosa farà? I laziali sono molto affezionati e non vorrebbero privarsene: il destino è tutto ancora da scrivere.

LA NOSTRA STORIA – Simone Inzaghi, l’allenatore amato dalla gente laziale

Oggi è il compleanno di Simone Inzaghi, allenatore dei biancocelesti. Un rapporto con la società romana che dura da più di venti anni.

Il 5 aprile 1976 nasce a Piacenza Simone Inzaghi. Fratello minore di Filippo, è stato un attaccante dotato di un eccezionale senso del goal. Dopo aver fatto parte di tutte le giovanili della squadra della sua città nel 1993 Simone Inzaghi raggiunge la prima squadra. Nelle due stagioni successive viene ceduto in prestito prima al Carpi in C1 e poi al Novara in C2. L’anno dopo milita nel Lumezzane, sempre in C2. Nel 1997 torna al Piacenza, ma viene subito girato in prestito al Brescello in C1. Dopo tanti trasferimenti il Piacenza lo promuove titolare nella stagione 1998/99. L’attaccante sentendo la fiducia dell’ambiente realizza 15 reti. I tanti gol fatti e le ottime prestazioni suscitano ben presto l’interesse di diverse squadre.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Tra le tante pretendenti è la Lazio del presidente Sergio Cragnotti a spuntarla sborsando 30 miliardi di lire. La stagione successiva Inzaghi è a Roma alla corte di Sven Goran Eriksson. Tra i biancocelesti, nonostante la concorrenza di altri grandi attaccanti, riesce a ritagliarsi uno spazio importante. Gioca 22 gare e segna 7 reti che aiutano la Lazio a conquistare il suo secondo Scudetto. Inzaghi vive stagioni esaltanti, divenendo il miglior realizzatore della storia biancoceleste in tornei europei segnando 20 reti, di cui 4 le segna contro l’Olympique Marsiglia in Champions League. Però il rendimento, a causa di un gran numero di infortuni, pian piano viene meno. Resta alla Lazio fino al 2005, quando passa in prestito alla Sampdoria. A fine stagione rientra alla Lazio, dopodiché passa in prestito all’Atalanta. Nella stagione 2008/09 è ancora alla Lazio. Complessivamente in biancoceleste ha disputato undici stagioni. 133 presenze nelle quali ha segnato 28 reti in campionato, 55 se si considerano tutte le partite ufficiali.

I TROFEI CONQUISTATI DA SIMONE INZAGHI

Con la maglia biancoceleste ha vinto il Trofeo di Amsterdam e la Supercoppa Europea nel 1999, la Coppa Italia e lo Scudetto nella stagione 1999/00, la Supercoppa Italiana nel 2000, la Coppa Italia nel 2008/09 e la Supercoppa Italiana nel 2009. Ha giocato 3 partite nella Nazionale maggiore e 4 nella Nazionale Under 18, dove ha realizzato una rete.

IL RITIRO DI INZAGHI E LA NUOVA CARRIERA DA MISTER

Al termine della stagione 2009/10 si ritira per dedicarsi ad allenare la squadra degli Allievi Regionali, vincendo il Campionato regionale. A gennaio 2014, a seguito della promozione di Alberto Bollini a secondo di Reja in prima squadra, passa a guidare la Primavera biancoceleste. Alla guida dei giovani biancocelesti nella stagione 2012-13 vince la sua prima Coppa Italia Primavera – trofeo che la Lazio non vinceva da 35 anni -, la prima Supercoppa Primavera della storia della società biancoceleste e, il 1º maggio 2015 vince la seconda Coppa Italia Primavera, battendo in finale i rivali cittadini della Roma. Dal 3 aprile 2016 subentra all’esonerato Stefano Pioli sulla panchina della prima squadra. In estate, dopo essere stato vicino alla Salernitana e dopo la telenovela Bielsa, viene richiamato ad allenare i biancocelesti. E’ l’unico, nella storia della Lazio, ad aver vinto la Supercoppa Italiana sia sul campo che in panchina. Con la Lazio ha vinto la Super Coppa italiana battendo la Juventus in finale 3 a 2 e la Coppa Italia contro l’Atalanta il 16 maggio 2019 per 2 reti a zero. Nella scorsa stagione riporta i capitolini in Champions League dopo più di dieci anni di assenza.

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Sconcerti: “Fallimento del calcio italiano. Non si vince da 11 anni”

Il noto giornalista Mario Sconcerti ha posto l’accento su quanto il calcio italiano sia indietro rispetto alle altre leghe

Sconcerti: “L’Inter sta facendo la classica stagione di chi punta al titolo, ma non un campionato eccezionale. Sono le altre che hanno perso il passo e hanno indietreggiato, a parte il Milan che ha mollato nelle ultime partite. Il campionato italiano è fallito, ha 4 miliardi di debiti. In Europa non si vince nulla da 11 anni e ultimamente ai Mondiali la nazionale è andata male”. Così Mario Sconcerti ai microfoni di Tuttomercatoweb.

LAZIO Marchegiani già proiettato al recupero con il Toro: “Conta tanto”

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LAZIO Marchegiani già proiettato al recupero con il Toro: “Conta tanto”.

LAZIO Marchegiani proiettato al recupero con il Toro. L’ex portiere biancoceleste ne ha sottolineato l’importanza, accresciuta dopo la vittoria di ieri sullo Spezia. Queste le sue parole, nel corso della trasmissione di Sky Sport ‘Il Club’: “La Lazio è andata bene. Come sempre nella sua storia, quando può concentrarsi su un solo obiettivo ottiene sempre grandi risultati. Mi sembra strano che Immobile non si sia sbloccato. C’è da dire però che, in questo momento della stagione, la stanchezza pesa tanto. La Lazio comunque è completamente dentro la corsa Champions. Adesso il match da recuperare con il Torino conta tanto“.

Lazio Spezia 2-1: decide Caicedo nel finale. Le pagelle del match

REINA 6: Partita ordinaria per il portiere spagnolo, non particolarmente impegnato nel pomeriggio dell’Olimpico. Incolpevole sull’eurogol di Verde.

MARUSIC 6: Compito non semplice, per il montenegrino, quello di rivestire il ruolo di centrale. Fatica e non poco, ma riesce a cavarsela senza troppe sbavature.

ACERBI 6,5: Solita partita da leader. Lo Spezia non impegna eccessivamente la retroguardia biancoceleste ma lui si fa sempre trovare pronto.

RADU 5,5: Gara mediocre per il difensore rumeno. L’impegno non manca ma la sua esperienza non si fa sentire a dovere.

LAZZARI 6,5: Gol da centometrista, macina chilometri e in più occasioni si affaccia alla porta avversaria. Non perfetto sul momentaneo pari dello Spezia concedendo a Gyasi il cross per Verde, ma per il resto è il solito instancabile motorino. Imprescindibile. Complessivamente la sua partita è da 7/7.5, ma l’errore sul gol ligure e l’espulsione finale per rissa ne condizionano il voto finale, ma non la prestazione più che positiva.

MILINKOVIC 6: Probabilmente affaticato dagli impegni in nazionale, non incide con tutta la sua classe ma fa a sportellate in mezzo al campo e il suo peso si sente. (Dal 72′) Akpa-Akpro: Messo in campo per conferire nuova linfa al centrocampo. Non fa estremamente la differenza ma i suoi muscoli si fanno sentire.

LEIVA 6: Prestazione sapiente del regista brasiliano. La squadra non sempre lo assiste al meglio ma i suoi piedi fanno il loro dovere. Sull’1-1 cala un  po’ e lascia il campo alla freschezza di Cataldi (dal 77′) 6,5: Entra in campo e ha il compito di restituire geometrie alla squadra. Dà l’anima e anche il suo ingresso, alla lunga, contribuisce alla vittoria finale.

PEREIRA 5,5: Partita in chiaro scuro. Sostituire Luis Alberto è compito arduo e lui non fa molto per indurre a pensare il contrario. Niente di disastroso, ma niente di eccezionale. (Dal 52′) Luis Alberto: Non era al meglio, pertanto Inzaghi non lo rischia dall’inizio. Poi lo inserisce perché in campo c’è bisogno di fantasia che, non solo per colpa sua, fatica esprimersi. La condizione fisica non ottimale lo frena un po’ ma l’impegno è encomiabile.

LULIC 6: Non può essere un alibi, ma la lunga assenza non può non essere un fattore. La condizione non è ancora al top e lui ce la mette tutta. La sensazione è che, più di questo, al momento non ci si possa attendere. Sostituito a inizio ripresa proprio per cercare una maggiore spinta sulla sinistra. (Dal 52) Fares 5.5: Il gol di Verde è un capolavoro e sarebbe ingeneroso ridurlo a una distrazione dell’ex Spal che, però, nella circostanza si dimostra poco reattivo e consente all’attaccante dello Spezia di coordinarsi in tutta libertà.

CORREA 6: Anche la sua non può essere considerata una prestazione eccellente. Nella ripresa si sveglia e dai suoi piedi nasce il gol del vantaggio di Lazzari. Semina un po’ di scompiglio e chiude la gara con un espulsione francamente evitabile. Il mezzo voto in meno è determinato da quest’ultima leggerezza.

IMMOBILE 6: Che sia meno killer d’aria della scorsa stagione si è intuito da qualche tempo, ma nell’economia del match la sua presenza si sente. Si sbatte, mette in campo tutto e onora la maglia fino alla sostituzione. (Dal 72′) Caicedo 7: Cos’altro aggiungere? Non ci sono più parole per il panterone ecuadoregno. Ennesimo gol decisivo nel finale di gara e, che non si dica che il rigore sia stato più facile di altre circostanze. Si prende sulle spalle il peso di un pallone scottante e regala ancora una volta 3 punti alla Lazio.

La Roma incontra gli arbitri: il consulente Rocchi a Trigoria da Fonseca & co.

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La Roma incontra gli arbitri: il consulente Rocchi a Trigoria da Fonseca & co.

La Roma incontra gli arbitri. Il summit è avvenuto ieri, nel centro sportivo giallorosso di Trigoria. Presente il consulente delle relazioni istituzionali della CAN, l’ex direttore di gara di Firenze Gianluca Rocchi. A rappresentare la Roma invece il tecnico Fonseca e alcuni dei membri più importanti della squadra: Smalling, Mkhitaryan, Pedro, Dzeko, Cristante e Mirante. Il motivo dell’incontro alcuni episodi che hanno riguardato i giallorossi nel corso dell’anno. Episodi che la società capitolina aveva giudicato dannosi, tanto da chiedere ufficialmente agli arbitri, nelle scorse settimane, di chiarirne gli aspetti. E ieri la richiesta è stata accolta. Le parti riunite si sono soffermate su alcuni oggetti delle lamentele romaniste. Particolare attenzione è stata dedicata alle situazioni che comportano il ricorso al Var. L’incontro, durato 90 minuti, non è stato il primo da inizio campionato: Roma e arbitri avevano infatti avuto modo di effettuarne un altro già lo scorso ottobre.

LA NOSTRA STORIA – “Nonno” Marco Ballotta compie gli anni

Il 3 aprile 1964 nasce a Casalecchio di Reno, in prov. di Bologna, il portiere più longevo che abbia mai giocato in Serie A: Marco Ballotta.

Inizia la carriera nell’interregionale con il Boca San Lazzaro. Nella stagione 1981-82 passa al Bologna dove però non scende mai in campo. La stagione successiva va in prestito al Casalecchio per poi tornare di nuovo nella squadra emiliana. Nel 1984 passa in prestito al Modena che lo acquista a titolo definitivo l’anno successivo. Resta in gialloblu per sette stagioni. Successivamente Marco Ballotta passa per pochi mesi al Cesena dove esordisce nella massima serie. Quindi passa per tre anni al Parma. Con i ducali vince una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Nella stagione 1994-1995 passa al Brescia. Poi alla Reggiana dove, sotto la guida di Carlo Ancelotti, conquista la promozione in A.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Nel 1997 arriva alla Lazio dove conquista due Coppe Italia – la prima nel 1997-1998 e la seconda nel 1999-2000 -, la Coppa delle Coppe 1998-1999, la Supercoppa italiana del 1998, la Supercoppa UEFA nel 1999 e lo Scudetto nel 2000. A 41 anni, torna alla Lazio. Parte come terzo portiere alle spalle di Peruzzi e Sereni. A causa dei tanti infortuni riportati dai due compagni stabilisce il primato di anzianità per un giocatore di Serie A. E’ il giocatore più anziano ad aver mai giocato in Serie A e in Champions League. In tutto in maglia biancoceleste disputa sei stagioni.

IL RITIRO

Al termine del torneo decide di ritirarsi dal calcio professionistico. Appesi gli scarpini al chiodo diventa dg del Modena, dimettendosi però dopo poche giornate dall’inizio della stagione. Ancora non soddisfatto della sua lunga carriera calcistica non si ferma. A novembre 2008 torna a giocare reinventandosi attaccante in Prima Categoria con il Calcara Samoggia. Realizza ben 24 reti in 37 presenze. A luglio 2014 passa al Castelvetro, neopromossa in Eccellenza. All’inizio viene presentato come responsabile tecnico e preparatore dei portieri del settore giovanile, ma nel corso del campionato si ritrova prima temporaneamente come allenatore della squadra e poi, all’età di 50 anni, torna tra i pali ancora una volta titolare.

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Lazio-Spezia: orari, dove vederla e probabili formazioni

Lazio-Spezia, tutte le info sul match di domani all’Olimpico

Serie A Tim. In programma domani la 29° giornata di campionato; i biancocelesti affronteranno in casa la squadra dello Spezia. Il match si giocherà alle 15:00 allo stadio Olimpico. La gara si disputerà a porte chiuse come da misure contenitive anti-Covid decise dal Governo. Sarà possibile seguire la partita in diretta e in esclusiva su Dazn e su Dazn1 (canale 209 del satellite) per i clienti che hanno aderito all’offerta Sky-Dazn. In streaming sarà possibile vedere la partita sull’app Dazn.

Lazio-Spezia: probabili formazioni

Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic Savic, Leiva, Akpa-Akpro, Marusic; Correa, Immobile. All. Inzaghi

Spezia (4-3-3): Zoet; Vignali, Ismajili, Erlic, Bastoni; Pobega, Ricci, Maggiore; Verde, Nzola, Gyasi. All. Italiano

“Il matrimonio con la Lazio può continuare” Parola di Simone Inzaghi

Notizie Lazio – Domani si gioca Lazio Spezia e nella consueta conferenza stampa pregara ha parlato il tecnico dei capitolini Simone Inzaghi.

Naturalmente si parla del rinnovo contrattuale che ancora non arriva ma il tecnico piacentino manda segnali che fanno ben sperare. “Il presidente Lotito lo sa, la Lazio è la mia prima scelta. Per me questo matrimonuio può continuare nel migliore dei modi. Sono contento di quanto abbiamo fatto in questi anni e spero tanto di andare avanti per ancora tanti anni. Come tutte le famiglie, adesso bisogna sedersi a un tavolino e parlare”. Poi un pensiero sulla Champions “Abbiamo fatto meglio di quello che credevamo all’inizio ma l’Atalanta è messa meglio di noi. La corsa per il quarto posto è ancora lunga ma noi vogliamo rimanere nell’Europa che conta”.
Poi sulla gara di domani Inzaghi non si sbilancia “Luis Alberto è out e ancora devo decidere se far partire dal primo minuto Ciro, deciderò soltanto dopo averci parlato”. Infine un pensiero per Daniel Guerini “Ieri e’ stata una giornata triste e dolorosa per tutto il mondo Lazio, mi ha fatto tornare indietro nel tempo con la tragedia di Mirko Fersini”.