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TORINO LAZIO RADU: “Darò sempre tutto per la Lazio”

TORINO LAZIO RADU – Finisce 1-2 per i biancocelesti che grazie alle reti di Immobile e Parolo ribaltano il risultato

TORINO LAZIO RADU Ecco le sue parole a Sky Sport: “E’ dall’inizio del campionato che tutti quanti noi giochiamo da squadra, abbiamo fatto vedere che abbiamo carattere vincendo tante partite alla fine. Anche oggi, la storia non è cambiata, lottiamo per 90′ minuti per ottenere la vittoria. Subire subito il gol ha un po’ cambiato tutto, è stata dura. Loro si sono chiusi, ci concedevano pochissimo, abbiamo sofferto per ribaltare il risultato. All’inizio non dovevo continuare, poi però, ho raggiunto il gruppo tardi e mi sono fatto trovare immediatamente pronto. Ho promesso che darò tutto per la Lazio. Chi gioca in attacco contro il Milan? Sarà molto difficile, però abbiamo dimostrato di saper sopperire alle assenze, vogliamo giocare nonostante manchi qualcuno. Poi c’è sempre il Tucu”.

LE PAROLE DI FARRIS

L’UOMO GOL, PAROLO ECCO LE SUE PAROLE

TORINO LAZIO Moreno Longo: “Presi due gol evitabili”

TORINO LAZIO Il tecnico granata Moreno Longo a fine partita: “Presi due gol evitabili”.

Le parole di Longo al termine di Torino-Lazio: “Prestazione positiva per dedizione e impegno. Abbiamo dato il 110%. Bisogna evitare sbavature come quelle che hanno portato ai gol presi. Gol evitabili nati dalla qualità della Lazio e dalla nostra ingenuità. Senza questi errori un risultato positivo poteva arrivare. Il Toro ha fatto una partita di grande dedizione e sacrificio contro una grandissima squadra come la Lazio. Questo nuovo format di campionato ci mette di fronte a difficoltà nuove come giocare ogni 3-4 giorni, che chiamano in causa energie non solo fisiche ma anche nervose. Un dispendio importante e un recupero difficile. Per questo all’interno della stessa partita ci sono più partite, su tutto il campo. Dovevamo fare una gara come quella che abbiamo fatto. Servono le energie per andare a prendere la Lazio più alta e noi non le avevamo. Avrebbe significato concedere profondità a una squadra capace di attaccare gli spazi e fare ancora più male”.

TORINO LAZIO – LE PAROLE DI FARRIS A FINE GARA

LA NOSTRA STORIA L’allenatore biancoceleste Mario Sperone

LA NOSTRA STORIA Mario Sperone nasce a Priocca, in prov. di Cuneo, il 1 luglio 1905. Chiamato alla Lazio dal presidente Giovanni Mazzitelli e confermato da Remo Zenobi.

Sperone guida i biancocelesti nelle stagioni 1948/49, 1949/50 e 1950/51. Alla fine di quest’ultima stagione è sollevato dall’incarico e sostituito da Bigogno. Torna alla Lazio di Costantino Tessarolo, prendendo il posto di Notti, nella stagione 1953/54. Viene esonerato a poche giornate dalla fine del campionato sostituito da Allasio. Guida la Lazio per 128 partite, riportando 54 vittorie, 35 pareggi e 39 sconfitte. È morto a Torino il 17 febbraio 1975.

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LA NOSTRA STORIA Il portiere Lucidio Sentimenti

LA NOSTRA STORIA Lucidio Sentimenti nasce a Bomporto (MO) il 1 luglio 1920, Era soprannominato ‘Cochi’. Fu il quarto di cinque fratelli tutti calciatori: Ennio, Arnaldo, Vittorio, Lucidio, Primo. Uno dei portieri più famosi del calcio italiano. A quindici anni era apprendista calzolaio.

L’amore per lo sport portò Lucidio Sentimenti a scrivere una lettera alle società calcistiche della zona offrendosi per qualsiasi ruolo in campo. Venne chiamato dal Modena dove fu schierato anche in attacco. Nel 1938/39, anno in cui esordisce in Serie A, l’allenatore Caligaris decise di schierarlo in porta. Per quattro stagioni contribuì alla permanenza della squadra nella massima serie, con un’unica parentesi in B. Il 17 maggio 1942, in Napoli-Modena, Lucidio fu incaricato di battere un calcio di rigore per il Modena. Il portiere avversario era suo fratello Arnaldo e lo superò spiazzandolo.

I due per due anni non si parlarono. Anche perché Lucidio prima del tiro aveva detto ad Arnaldo di non tentare di mettere la mano sulla traiettoria altrimenti gliela avrebbe spezzata con la potenza del tiro. Solo l’intervento del padre convinse i due fratelli a riappacificarsi. Nel 1942 passò alla Juventus. Gli inizi non furono positivi. In un derby di campionato prese cinque gol e fu accantonato per qualche domenica. Una volta riconquistato il posto non lo lasciò più e divenne uno dei punti fermi della squadra. Nel campionato di guerra 1944 a causa di una frattura alla mano giocò diverse gare all’ala destra segnando quattro reti. Finita la guerra esordì in Nazionale dove giocò nove volte: cinque partite mentre era alla Juventus e quattro alla Lazio.

Alla fine della stagione 1948/49 ritenendolo in fase discendente la Juventus lo cede alla Lazio assieme al fratello Vittorio. Lucidio in biancoceleste trovò nuovi stimoli e divenne, insieme a Vittorio, il vero leader della formazione. Nei primi tre campionati la Lazio conquistò il quarto posto e divenne una compagine ammirata in tutta Italia. La sua avventura a Roma ebbe termine nel 1954 quando fu ceduto al Vicenza, in Serie B, dove contribuì fortemente alla promozione in Serie A. Nel 1957 lascia il calcio ma poi cede alle richieste del Torino Talmone e torna a giocare a trentotto anni. L’ultima uscita pubblica di Lucidio Sentimenti si è verificata nel 2006 a Torino, quando ha sfilato in campo in occasione del 109° Anniversario della Juventus sotto braccio a Del Piero. È deceduto a Torino il 28 novembre 2014.

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TORINO LAZIO FARRIS: “Ho parlato con Ciro a fine primo tempo”

Ha sostituito Inzaghi squalificato per questa partita: Farris ha visto la Lazio rimontare ancora. Torino Lazio Farris racconta la sua partita da primo allenatore per un giorno.

Torino Lazio Farris a Sky: “Mi dispiace per il giallo a Immobile ma è il regolamento e dobbiamo accettarlo. Siamo penalizzati, perché il rigore ci stava ma l’ammonizione ci ha distrutto. Oggi il gruppo ha avuto un grande spirito di abnegazione, ci siamo aiutati tantissimo e la qualità è venuta fuori alla distanza. Ciro era rammaricato per le occasioni sprecate nel primo tempo ma gli ho detto che sarebbe arrivato il suo momento. La condizione fisica sta crescendo, abbiamo ribaltato Fiorentina e Torino, l’Atalanta è stata brava alla rimonta. A livello mentale stiamo bene, la rimonta ci ha caricato. Non possiamo recuperare nessuno per il Milan: Marusic e Cataldi hanno dato disponibilità per oggi ma non erano pronti. Vediamo se riusciamo a recuperarli per sabato sera. Senza Immobile e Caicedo proveremo con Correa altrimenti cambieremo modulo. Leiva? Il menisco esterno è complicato, c’è stato un piccolo intoppo ma speriamo di averlo presto con noi. Inzaghi? E’ un grande, sa gestire spogliatoio e staff. Sta portando avanti un lavoro di 4 anni, è un passionale, ha spaccato una porta per l’esultanza. E’ molto umano, conosce nell’intimo i giocatori: la crescita di Immobile. Luis Alberto e Milinkovic è anche merito suo”.

TORINO LAZIO PAROLO: “E’ il momento di tifare Genoa”

Ha fatto tutto lui: dalle stalle alle stelle, prima il rigore regalato poi la rete decisiva. Torino Lazio Parolo pronto a tifare Genoa dopo il gol che ha regalato la vittoria ai biancocelesti.

Torino Lazio Parolo a Sky: “Abbiamo giocato la partita per vincere. Il nostro primo obiettivo è la Champions ma continuiamo con il nostro sogno. Abbiamo un po’ di ruggine per la sosta, ma giocando ogni tre giorni stiamo recuperando. Vincere aiuta a vincere. Il Genoa ha bisogno di punti per salvarsi, è il momento di tifare Genoa. Il nostro obiettivo è la Champions ma se stiamo lì dobbiamo crederci”.

Torino Lazio (1-2) pagelle – Avanti Lazio, la marcia continua

Torino Lazio (1-2) pagelle –

Torino Lazio (1-2) pagelle

Torino (3-5-2)

Sirigu 6; Lyanco 6, N’Koulou 6, Bremer 6 (dal 80′ Millico sv); De Silvestri 6 (dal 58′ Ansaldi 5,5), Lukic 6 (dal 80′ Djidji sv,) Rincon 6, Meité 6,5, Aina 5,5 (dal 70′ Edera 5,5); Belotti 6,5, Verdi 5 (dal 58′ Berenguer). All. Longo 6

Lazio (3-5-2)

  • Strakosha 6 – Non può far nulla sul rigore di Belotti. Per il resto è praticamente inoperoso per tutti novanta minuti.
  • Patric 6,5 – Ordinato e senza sbavature, disputa un buonissima gara. (Dal 89′ D. Anderson sv).
  • Acerbi 7 – Sul finire della prima frazione, realizza di testa ma la sua posizione è in fuorigioco. Per il resto, solita gara pressoché perfetta.
  • Radu 7 – Buona la condizione atletica. Sicuramente il migliore del primo tempo. Tiene botta anche nella ripresa.
  • Lazzari 6 – Difficile il duello contro il veloce Aina. Ciononostante gioca tutti i novanta minuti a livelli importanti. (Dal 89′ Bastos sv)
  • Milinkovic 7 – Primo tempo un po’ nascosto ma tanto lavoro sporco, nella ripresa risulta essere più aggressivo sul versante offensivo. Che classe, che giocatore!
  • Parolo 6,5 – Sbaglia sul calcio da fermo che porta il Toro in vantaggio. Parte male ma poi la sua esperienza risulta essere importante. Il gol del 2-1 ci fa esultare come matti!
  • Luis Alberto 7,5 – Play basso, da lui passano quasi tutte le giocate dei romani. Propizia il gol del pareggio. La luce.
  • Jony 6 – Giocatore generoso però non salta mai l’uomo. Dal 58′ Lukaku 7 – Innesto importante. Da un suo dribbling arriva il gol del sorpasso.
  • Immobile 6,5 – Sfortunato sull’episodio del rigore. La palla gli sbatte sul braccio a distanza ravvicinata. Ammonito, salterà la gara contro il Milan. Al 22′ e al 36′ calcia alto da buona posizione. Nella ripresa parte subito alla grande realizzando al 47′ il gol del pareggio.
  • Caicedo 5 – Poco in mostra durante la prima mezz’ora di gioco, prende un giallo evitabile e anche lui sarà assente domenica sera contro il Milan. Dal 58′ Correa 6 – Da’ movimento alle manovra biancocelesti. Bene così.

Arbitro – Davide Massa della sezione di Imperia 6

Primo tempo con due episodi importanti: il primo è subito il rigore concesso al Toro senza nemmeno pensarci un attimo. Il secondo episodio accade verso la fine del primo tempo quando Milinkovic viene sbattuto a terra ma l’arbitro ligure preferisce far proseguire l’azione. Nella ripresa nulla di particolarmente importante.

UFFICIALE – LAZIO E ARMINI

LAZIO Ufficiale il rinnovo di Armini

LAZIO Con un comunicato apparso sul sito del club biancoceleste, la società ha ufficializzato il rinnovo del giovane Nicolò Armini.

LAZIO Arriva finalmente il nero su bianco sul contratto che legherà il giovane difensore Nicolò Armini alla società biancoceleste per altri tre anni. Questo il comunicato apparso sul sito biancoceleste: “La S.S. Lazio rende noto di aver prolungato il contratto economico del calciatore Nicolò Armini sino al 30 giugno 2023“.

TORINO LAZIO Formazioni ufficiali. Un solo cambio per Inzaghi

TORINO LAZIO Formazioni ufficiali della sfida in programma questa sera allo stadio Olimpico di Torino alle ore 19:30.

TORINO LAZIO Formazioni ufficiali. Poca scelta per mister Inzaghi che deve ancora far fronte all’emergenza. Solo un cambio rispetto alla vittoria contro la Fiorentina: in difesa torna Radu al posto di Bastos. In avanti invece sarà di nuovo Caicedo ad affiancare Immobile. Nel Torino Verdi a supporto di Belotti.

TORINO (3-5-2): Sirigu; Lyanco, Nkolou, Bremer; De Silvestri, Meitè, Rincon, Lukic, Aina; Verdi, Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Izzo, Djidji, Ghazoini, Singo, Ansaldi, Greco, Berenguer, Millico, Adopo, Edera, Zaza. Allenatore: Longo.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Caicedo, Immobile. A disposizione: Proto, Guerrieri, Vavro, Armini, Jorge Silva, Bastos, J.Lukaku, Marusic, Falbo, Cataldi, D.Anderson, A.Anderson, Correa. Allenatore: S. Inzaghi.

TORINO LAZIO Probabili formazioni – C’è Radu

TORINO LAZIO Probabili formazioni – In vista del match di questa sera, in programma alle 19.30 all’Olimpico Grande Torino, Inzaghi recupera Radu in difesa 

TORINO LAZIO Probabili formazioni – Stefan Radu torna dunque nel terzetto difensivo andando a completare un reparto già composto da Acerbi e Patric. Ancora Jony sulla sinistra e Parolo in regia, mentre a supporto di Immobile agirà il Tucu Correa, anche lui recuperato. Di seguito i probabili schieramenti:

TORINO (3-5-1-1): Sirigu; Lyanco, Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Lukic, Rincon, Meité, Ansaldi; Verdi; Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Izzo, Singo, Djidji, Ghazoini, Aina, Freddi Greco, Edera, Adopo, Berenguer, Millico. Allenatore: Longo.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Correa, Immobile. A disposizione: Proto, Guerrieri, Vavro, Jorge Silva, Bastos, J.Lukaku, Marusic, Falbo, Cataldi, D.Anderson, A.Anderson, Caicedo. Allenatore: S. Inzaghi.

 

LAZIO Diaconale: “Nessun complotto per favorirci”

LAZIO Diaconale – Nella giornata di oggi, il portavoce del club è intervenuto a proposito delle teorie, circolate negli ultimi giorni, circa ipotetici complotti in favore dei biancocelesti 

LAZIO Diaconale: “Voglio inviare una raccomandazione ai tifosi deboli di fede. Non ascoltate le voci dei gufi, che stanno sugli alberi con gli occhi rivolti sempre a terra alla ricerca dei sorci di cui sono ghiotti e non guardano mai per aria senza rendersi conto che le aquile volano sempre in alto nel cielo e non hanno alcuna intenzione di scendere. A loro, poi, la seconda preghiera di non badare alle strampalate teorie di chi ipotizza un complotto in atto per favorire la Lazio e tenere ancora aperto il campionato. Si tratta di balle che per un verso dimostrano quanta paura possa incutere una squadra come quella biancoceleste ed un presidente a cui, benché oggetto di continue campagne di denigrazione, vengono attribuiti poteri incredibili ed una ciclopica capacità di manovra. Per l’altro rappresentano una sorta di rito esorcizzante ed un tentativo di guerra psicologica, allo scopo di creare ostacoli alla rincorsa della Lazio sulla Juve, rincorsa che poggia sulla volontà dei nostri ragazzi e sul cuore dei nostri tifosi”. Così Arturo Diaconale nel consueto appuntamento con “Il Taccuino Biancoceleste”.

Lazio D’Amico: “Lazio, concentrati con il Torino, risultato non scontato”

Lazio D’Amico parla della lotta scudetto che vede coinvolti i biancocelesti e anche della partita che si giocherà oggi

Lazio D’Amico ai microfoni di TMW: “La partita di oggi sarà molto strana, ci sono in ballo due obbiettivi, il Torino giocherà per togliersi di mezzo dalla zona critica che lo vede risucchiato verso gli ultimi posti, mentre la Lazio per continuare la lotta scudetto. In pratica, è una sfida difficile per entrambi. Quando si punta o si gioca per lo scudetto hai una foga maggiore, però anche le avversarie che stanno lottando per non finire troppo in basso nella classifica hanno le stesse motivazioni. Entrambe saranno al massimo per cercare di raggiungere l’obbiettivo, la Lazio provare a vincere lo scudetto e il Torino doversi salvare, nessuna delle due a inizio stagione avrebbe mai pensato a questi due obbiettivi”.

CONTINUA SU TORINO LAZIO

“La Lazio non ha veri punti deboli, in fin dei conti sta lottando per lo scudetto. Ogni tanto Strakosha commette qualche errore, però non sarà né il primo né l’ultimo, tutti i portieri ogni tanto sbagliano, quindi neanche lui lo considero un punto debole. Sono tutti compatti, lasciano poco agli avversari. Nella partita di questa sera, il risultato non è scontato, non si deve dire che la Lazio vincerà sicuramente, ad esempio siamo stati in difficoltà contro la Fiorentina, ora è tutto cambiato. Non è più come tre mesi fa, sono cambiate tantissime cose”.

CALCIOMERCATO LAZIO KUMBULLA VICINISSIMO

L’ARBITRO DEL MATCH

Lazio senti Hernanes: “Juve o Lazio? Preferirei vincesse la Lazio

Lazio senti Hernanes – L’ex biancoceleste parla della lotta scudetto e di chi preferirebbe vedere trionfare al termine della stagione

Lazio senti Hernanes – I biancocelesti si trovano a -4 dalla Juventus e, avranno anche lo scontro diretto da disputare. Questo duello sta tenendo incollati molti tifosi e giocatori che vogliono vedere come andrà a finire. Uno di questi, è Hernanes, arrivato alla Lazio e poi passato prima all’Inter e infine alla Juve stessa. Ecco le sue parole sulla lotta scudetto: “La favorita ovviamente è sempre la Juventus, ha da sempre la mentalità vincente e una rosa di ottima qualità. Però, se dovesse vincere lo scudetto la Lazio, sarebbe molto bello, non solo per i propri tifosi, ma per tutti, perché dopo 8 anni di fila come vincitrice dello scudetto, la Serie A, ne avrebbe un’altra. Alla Lazio poi, manca dal 2000 quindi sarebbe ancora più bello se lo vincesse”.

LEGAME E RAPPORTI

“Ho avuto sempre dei bellissimi legami a Roma, sia con i compagni che con la società, anche se, alla fine ci sono stati alcuni fraintendimenti. Con Lotito ho avuto qualche screzio e ogni tanto è un po’ polemico, però anche lui mi ha lasciato un segno positivo. Inoltre ha portato la Lazio a grandi livelli, sa gestire bene il club”.

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla vicinissimo: nella trattativa giocatore a sorpresa

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla vicinissimo, a breve potrebbe arrivare l’annuncio, presto sarà un nuovo calciatore biancoceleste

CALCIOMERCATO LAZIO Kumbulla vicinissimo all’ufficialità – A breve potrebbe arrivare la notizia ufficiale del passaggio del giocatore del Verona alla Lazio. La trattativa è in fase di definizione, mancherebbero alcuni dettagli e poi potrebbe arrivare già l’annuncio in giornata. I biancocelesti sono gli unici rimasti in corsa per il difensore dopo che il Napoli e la Juve si sono defilati e l’Inter ha dovuto mollare a causa dell’acquisto di Hakimi. Il presidente Setti, ha fatto scendere la valutazione del cartellino, non costa più 30 milioni ma sui 25 complessivi.

OFFERTA

In giornata, ci sarà l’assemblea di Lega e i due presidenti, limeranno gli ultimi dettagli. Come riporta il Corriere dello Sport, dopo le varie contropartite indicate: Durmisi, Berisha, Wallace, Lombardi e Maistro, il giocatore ad andare al Verona, dovrebbe essere Andrè Anderson, fino a questo momento, mai inserito nella trattativa. La squadra gialloblu, ha scelto il brasiliano classe 99′ come rinforzo per il centrocampo. L’offerta si dovrebbe concludere sulla base di 20 milioni cash più il cartellino del ragazzo valutato intorno ai 4-5 milioni. Manca davvero poco e Kumbulla presto, dovrebbe diventare un calciatore biancoceleste.

CONFERENZA INZAGHI

LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore biancoceleste Maino Neri

LA NOSTRA STORIA Maino Neri nasce a Carpi, in prov. di Modena, il 30 giugno 1924. Cresce nel Modena dove resta per undici anni dal 1940 al 1951.

Poi Maino Neri passa all’Inter, dove vince due scudetti. Nel 1955 si trasferisce in Serie B al Brescia dove resta per tre campionati. Durante la sua carriera disputa otto gare con la Nazionale.

Terminato di giocare intraprende la carriera di allenatore. Prima alla guida dei ragazzi dell’Inter, poi per quattro anni come secondo di Helenio Herrera. Nel 1964 passa sulla panchina del Modena. L’anno dopo è ancora a Modena ma viene sostituito dopo poche giornate. Il presidente Umberto Lenzini lo chiama alla guida della Lazio il 7 novembre 1966, in sostituzione di Umberto Mannocci, dopo sette partite della stagione 1966/67. Conclude la stagione alla guida dei biancocelesti ma non si accorda per l’anno dopo e la squadra è affidata a Renato Gei. In seguito allena Como, Reggina e Lecce. È deceduto a Modena l’8 dicembre 1995.

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DA ZERO A 10 Polemiche, opinionisti faziosi, lotta scudetto e plusvalenze

La 28esima giornata ha lasciato strascichi polemici, critiche social dei faziosi e plusvalenze dubbie. Da Zero a 10

Ma c’è anche il calcio giocato nei nostri numeri di giornata “Da Zero a 10”, oltre allo schieramento e alle coalizioni anti Lazio. Un turno all’insegna della polemica arbitrale e di qualche parola di troppo fuori posto.

0 – Alla crociata del giornalista Marcello Chirico che da sabato sera continua a twittare contro la Lazio per il rigore di Caicedo. Un episodio determinante ai fini del match, ma non così scandaloso come possa sembrare. Rizzoli anche ha confermato che il 99% degli arbitri lo fischierebbe. Non capiamo questo astio del giornalista contro i biancocelesti, quando nulla disse sul contatto Barrow – De Sciglio.

1 – Come la prima sconfitta della Roma con l’arbitro Giacomelli. C’è sempre una prima volta…

2 – Come Pradè e Commisso, i due dirigenti della Fiorentina che a fine partita hanno sottolineato solo il penalty di Caicedo, non ricordando il colpo di mano di Badelj e il placcaggio in area di Pezzella su Milinkovic. Speriamo abbiano poi dormito…

3 – I tre fattori voglia, cuore, grinta, che sta ha utilizzato la Lazio “laddove non sono arrivate le gambe” (cit. Immobile).

4 – Come i punti di distacco dalla vetta. Resta invariato il distacco dalla Juventus, nonostante le assenze e gli infortuni che stanno pesando in casa biancoceleste. La Lazio andrà a Torino con la consapevolezza che può ancora dire la sua.

5 – Come il voto di Bastos nelle nostre pagelle. L’angolano ha rischiato grosso con uno dei suoi scoordinati interventi. Meno irruenza e più concentrazione, grazie.

6 – Il numero totale composto da Giulia Mizzoni, Simone Tiribocchi, Pierluigi Pardo, Ciccio Graziani, Teleradiostereo e i tifosi romanisti che non si danno pace per la vittoria della Lazio e gridano allo scandalo per il rigore su Caicedo. Però dimenticano il tuffo di Strootman…

7 – Come i milioni che sborserà l’Atalanta per acquistare Simone Muratore dalla Juventus. Una plusvalenza che ha fatto storcere il naso agli altri club.

8 – Come il voto che merita il post di Milinkovic al termine di Lazio Fiorentina: “Ehi amico, ricordati una cosa: Lazio non molla mai, parola di Sergente”.

9 – Al nostro mister Inzaghi che ha raggiunto Sven Goran Eriksson con 106 vittorie sulla panchina della Lazio.

10 – Come il numero che porta sulle spalle Luis Alberto. Lo spagnolo ha risolto una gara difficile con l’estro e la giocata del grande campione.

Marco Corsini

TORINO LAZIO – Designato l’arbitro del match

TORINO LAZIO – Nella giornata odierna è stato designato l’arbitro che dirigerà il match, in programma domani alle 19.30

Sarà Davide Massa a dirigere Torino Lazio. Il fischietto ligure sarà coadiuvato dai guardalinee Schenone e Longo e dal IV uomo Abisso. Al Var Nasca, assistito da Tegoni. Massa ha diretto la Lazio in 15 occasioni: 6 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. L’ultimo match dei biancocelesti arbitrato dal fischietto di Imperia risale al 21 gennaio, quando il Napoli si impose per 1-0 sugli uomini di Inzaghi nei quarti di finale di Coppa Italia disputati al San Paolo.

TORINO LAZIO Conferenza Inzaghi: “Carattere e cuore. Andiamo avanti”

TORINO LAZIO Conferenza Inzaghi – Nella giornata di oggi, il tecnico è intervenuto in sala stampa e ha presentato il match di domani contro i granata

Che Lazio è stata nelle prime due partite?

“La partita con la Fiorentina era piena di insidie, abbiamo affrontato una squadra che meriterebbe più punti in classifica. Non era semplice rimontare dopo il loro gol. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, abbiamo dimostrato carattere. Dobbiamo migliorare la condizione, lo faremo giocando. Dobbiamo recuperare qualche giocatore, solo il tempo ce li potrà restituire”.

Situazione infermeria?

Gli stessi discorsi pre-Fiorentina. Giocheremo a 48 ore dalla sfida coi viola. Cataldi verrà con noi, è un ragazzo generoso, vuole esserci ma non è pronto per giocare. Vedremo se lo potrà fare per una parte di gara. Marusic anche non è ancora pronto per scendere in campo dall’inizio. Valuteremo Correa, si è mosso meglio. Vedremo anche le condizioni di Caicedo e Immobile. Qualcun altro speriamo di recuperarlo per il Milan”.

Stasera il Benevento può centrare la promozione matematica in A. Ha sentito Pippo?

“Gli faccio i complimenti, stanno ottenendo vittorie e record, un plauso a lui e al suo staff. Stasera possono festeggiare in casa contro la Juve Stabia, non hanno i tifosi con loro, ma gli vanno fatti i complimenti”.

Servono soprattutto grinta e cuore per rincorrere la Juve?

I ragazzi hanno dimostrato il cuore e la voglia di rimanere lì. La vittoria di sabato ci avvicina molto al nostro grandissimo obiettivo che era la Champions e che manca da tantissimo tempo”.

André Anderson può fare la seconda punta ed essere l’alternativa di Correa?

Penso di sì, sta migliorando. Deve migliorarsi. All’occorrenza può fare la mezzala o la seconda punta, ora ci mancano anche Adekanye e Moro e quindi dovrà darci una mano in attacco”.

Quante cose in comune con l’inizio della stagione?

Giocando miglioreremo senz’altro. Speriamo di recuperare energie fisiche e mentali, il calendario per noi è stato maligno. Non c’è tempo per recuperare, vale per noi e per le altre squadre. Con la Fiorentina abbiamo dimostrato spirito di sacrificio, speriamo di contare presto anche su altri giocatori che ora sono fuori e che mi permetteranno maggiori rotazioni”. 

Conta più la testa o le gambe?

Se non hai la testa, le gambe non girano. Dobbiamo essere lucidi, sempre in partita, abbiamo dimostrato lucidità contro la Fiorentina, abbiamo fatto le scelte giuste e per questo abbiamo vinto”. 

Cosa può spingere di più la Lazio: l’ambizione scudetto o la serenità di aver quasi già raggiunto la Champions?

Penso che siano due grandissimi obiettivi. Sappiamo il nostro percorso, 4 anni fa abbiamo iniziato cercando di migliorare anno dopo anno. Abbiamo vinto dei trofei. L’obiettivo è la Champions, ci manca poco, prima centriamo quel traguardo, poi ragioneremo anche per il resto”.

LAZIO FIORENTINA Jacopo Mastrangelo e le sue note colorano il prepartita

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LAZIO FIORENTINA Jacopo Mastrangelo e le sue note colorano il prepartita.

E’ stato indubbiamente tra i protagonisti di Lazio Fiorentina Jacopo Mastrangelo. Almeno nei minuti che hanno preceduto il fischio d’inizio della gara. Appena 19 anni, il musicista romano è salito agli onori della cronaca durante il lockdown: salito sul terrazzo della sua abitazione a Piazza Navona, chitarra elettrica al braccio, ha infatti iniziato a suonare ‘Debora’s Theme’ (colonna sonora di “C’era una volta in America”). Un’esibizione che Jacopo ha immortalato in un video pubblicato sul web e che gli è valso importanti riconoscimenti, tra cui quello della Sindaca Virginia Raggi. Ma non solo: anche la Lazio, la sua squadra del cuore, ha voluto unirsi al coro. L’appuntamento è stato fissato per sabato sera all’Olimpico, prima della sfida con i viola. Anche stavolta il pubblico non c’era, ma Jacopo non ha voluto mancare di parola. E anche stavolta si è fatto ‘aiutare’ dal maestro Ennio Morricone, di cui ha intonato la celebre colonna sonora di “The Mission“. Un live struggente e a tratti commovente, che, insieme alle altre iniziative messe in campo dai biancocelesti, ha donato un tocco di colore e di vita all’atmosfera. E, visto il risultato finale della partita, forse anche di calore e carica ai ragazzi di Inzaghi.

Roma, scoppia il malcontento dei tifosi in radio: la Lazio non li fa dormire…

“Mai una gioia”… Questo il motto che più sembra avvicinarsi alla situazione che stanno vivendo i nostri “cuginetti”. Eppure non è passato così tanto dall’esultanza per la sconfitta della Lazio con l’Atalanta ma il karma si sa ti aspetta e ti punisce quando meno te l’aspetti.

E così scoppia il malcontento dei tifosi in radio: i tifosi della seconda squadra di Roma si ritrovano sull’orlo di una crisi di nervi. Zero trofei per i Pallotta boys dal 2008, mercato di plusvalenze e trading finanziario, conti in rosso, forbice di indebitamento in costante crescita, cessioni inevitabili per cercare di rientrare, cambi tecnici, zero progetti. L’ennesima battuta d’arresto è arrivata con il Milan, una squadra anch’essa in crisi e in ricostruzione. Per non parlare dei risultati sportivi della Lazietta di Lotito (così come da loro apostrofata). Lotito resisti”, “portali in B” e invece continuano a buttare giù bocconi amari: perché questa società, che paga quasi un terzo del loro monte ingagg,i ha vinto 6“coppette” e ora si appresta a un testa a testa per lo scudetto con la Juve. Magari il tricolore resterà a Torino anche quest’anno ma, nell’ottica della costruzione mattoncino dopo mattoncino, nei prossimi anni ci si può issare in alto in classifica lottando costantemente per la Champions e il primo posto.

LA RABBIA IN RADIO

Tutta questa situazione ha portato stamane all’esplosione della rabbia dei tifosi giallorossi che, non sopportando più la situazione, chiedono a gran voce una nuova presidenza. Pallotta e gli americani che avevano promesso una “Roma regina d’Europa” non rientrano più nelle grazie della tifoseria che spera in un colpo di coda di Friedkin nella trattativa per la cessione della società. Con la Champions sempre più lontana e l’Atalanta in fuga si prospetta un’estate calda sul fronte calciomercato: cessioni dolorose del parco tecnico saranno inevitabili. Che debbano tifare per lo scudetto della Lazio per muovere un po’ le acque? Ah saperlo… Nel frattempo continueranno a preoccuparsi del rigore di Caicedo e delle partite della Lazio: anche perché per quali altri obiettivi concorrono?