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LAZIO Avv. Mignogna e lo Scudetto del 1915: “Anche gli ultimi oppositori alzeranno bandiera bianca”

LAZIO L’Avvocato Gian Luca Mignogna è intervenuto all’interno del programma C’mon Lazio in onda su Nonèlaradio. In studio Alessandro “Mozzarella” e Davide Sperati.

LAZIO L’Avvocato Mignogna ha parlato sulle frequenze di Nonèlaradio di alcune questioni legate alla squadra biancoceleste. A partire dalla stagione della Lazio di Inzaghi: “La squadra va sostenuta fino alla fine, ma anche stimolata ad acquisire un pizzico di mentalità in più. Con tutti gli squalificati e infortunati ieri, con un po’ di mentalità vincente in più, i tre punti si potevano portare a casa. Una stagione straordinaria, ma perchè non provarci fino in fondo con un po’ di cattiveria in più? Forse è una questione di appagamento. Ripeto, questo non toglie nulla alla magnifica stagione della Lazio, così come non nega che lo stop per l’emergenza ha avuto un risvolto negativo per la squadra biancoceleste“.

SCUDETTO 1915

“L’iter, come ogni attività in italia, ha subito uno stop a causa del Covid-19. Tra Marzo e Giugno si è fatto poco, dato che in federazione erano in pochi a lavorare. Questo ha provocato qualche danno, dato che in quei mesi molti media anche internazionali si stavano interessando a questa vicenda. Siamo però già ripartiti: il Guerin Sportivo ha messo in discussione l’attribuzione d’ufficio dello Scudetto al Genoa, è la prima volta che accade una cosa del genere da una rivista così autorevole. Noi abbiamo ampiamente dimostrato e documentato che la Lazio aveva gli stessi diritti del Genoa. La delibera dell’assegnazione di quello Scudetto non esiste, c’è poco da fare. Federsupporter? Ha fatto un po’ uno scivolone (“Qualunque trofeo, se non conseguito sul campo non ha senso“, disse il presidente Parisi ndr). Con quell’uscita pro-Genoa ha fatto una figuraccia. Noi punto per punto abbiamo precisato ciò che c’era da ribadire“.

IL TORINO, L’INTER E IL NAPOLI POTREBBERO CHIEDERE LA STESSA COSA?

Possibilità zero che accada questo. Inter e Torino presentarono ricorsi contro quell’assegnazione del titolo settentrionale. Quei ricorsi, del 1919, sono da considerarsi respinti. Quindi non possono presentare nuovi ricorsi, non si può fare. Il Napoli invece, innanzitutto come numero di matricola non è il prosecutore naturale delle squadre dell’epoca. Ma il motivo più importante è che il campionato meridionale nel 1914-1915 era una sfida tra due squadre napoletane. Quelle sfide furono annullate per irregolarità nei tesseramenti. Tra l’altro la gara di ritorno fu giocata a sospensione bellica già adottata, non poteva valere per designare il campione meridionale. Quel titolo in sostanza è rimasto vacante. La Lazio dunque di diritto quell’anno fu campione del centro-sud. Il mattino del 25 Maggio 1915 uscì un giornale con il tabellino che quella partita fu addirittura arbitrata da un tesserato del Naples…. Solo la Lazio può rivendicare quello Scudetto“.

SOSPENSIONE BELLICA

“Qualcuno ha provato a dire che la sospensione bellica del 23 Maggio 1915 valeva solo per il campionato settentrionale. Anche questo è falso: se per il centro-sud il provvedimento di sospensione non fosse stato valido si sarebbe continuato a giocare e la Lazio avrebbe incontrato la vincente del girone meridionale”.

LAZIO E SCUDETTO 1915: LE PROSSIME MOSSE DI MIGNOGNA

“Nei prossimi giorni usciranno tre nuovi comunicati, uno a settimana, con i quali metteremo a puntino gli ultimi tasselli che proveranno come e perchè qualcuno ha dolosamente o inavvertitamente equivocato l’assegnazione di quel campionato trasformandolo da settentrionale a italiano. Quando pubblicheremo questi documenti anche gli ultimi oppositori saranno costretti ad alzare bandiera bianca“.

GIUDICE SPORTIVO Arriva la stangata per Patric

Cattive notizie ma preventivabili dal Giudice Sportivo, che oggi ha deciso in merito alla sanzione da comminare a Patric, reo di aver morso Donati nei minuti finali di Lecce-Lazio.

Il Giudice Sportivo ha diramato le proprie decisioni dopo Lecce-Lazio di ieri. Per Patric, come previsto, è arrivata la stangata. Il difensore è stato espulso ieri dall’arbitro Maresca con l’ausilio del Var per un morso rifilato a Donati nei minuti finali della partita persa dai biancocelesti al Via del Mare. Il calciatore spagnolo è stato squalificato per ben quattro turni.

LAZIO Formello – Seduta di scarico per i ragazzi di Inzaghi

LAZIO Formello – Oggi la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per sostenere la seduta di scarico all’indomani della sconfitta di Lecce 

LAZIO Formello – Seduta di scarico: Inzaghi ha diviso la rosa in due, tra chi ha giocato ieri e chi è rimasto a riposo o è subentrato. L’allenamento è andato avanti su ritmi blandi: riscaldamento in palestra per tutti. Quindi esercizi in campo con il pallone solo per chi non ha giocato a Lecce: Bastos, Vavro, Djavan Anderson, André Anderson, Falbo, Silva, Armini e Adekanye più tre portieri (Proto, Guerrieri e Alia). Da domani si inizierà a preparare la sfida contro il Sassuolo, in programma sabato alle 17.15 all’Olimpico. Complice la squalifica di Patric, in difesa potrebbe tornare Luiz Felipe, entrato ieri a gara in corso dopo quasi un mese di stop causa stiramento. Nelle prossime ore verranno monitorate inoltre le condizioni di Leiva e Cataldi, con il brasiliano che nella migliore delle ipotesi si accomoderà in panchina.

LECCE LAZIO Gli highlights della partita

LECCE LAZIO Gli highlights della partita persa dai biancocelesti

LECCE LAZIO Gli highlights – Nella partita di ieri, è arrivata la seconda sconfitta consecutiva, 2-1 contro il Lecce, i biancocelesti dopo il vantaggio iniziale, si sono fatti rimontare andando a perdere così la partita. Dopo il vantaggio iniziale di Caicedo grazie a un errore del portiere Gabriel, arriva il pareggio di Babacar nel primo tempo. A inizio ripresa invece, è il Lecce a portarsi in vantaggio grazie a un gol da calcio d’angolo di Lucioni. La partita termina 2-1.

LE PAROLE DI IMMOBILE

INZAGHI DOPO LA SCONFITTA

Lazio, cosa ti è successo? 2 sconfitte in 3 match

Lazio, cosa ti è successo? La squadra non riesce più a vincere e a reagire

Lazio, cosa ti è successo? – La Lazio non riesce più a vincere e a segnare. Nelle ultime due gare ha siglato solamente un gol, quello di ieri, realizzato da Caicedo. Tanti, troppi i gol sbagliati, ieri tante occasioni, da Immobile ad Adekanye, tutte occasioni nitide che non sono entrate in rete. Oltre a questo però, è calata la condizione fisica, i giocatori non riescono più a rendere al meglio, spesso gli avversari a fine partite hanno più energie e forza, al contrario dei biancocelesti che si ritrovano senza energie. Nelle ultime cinque gare sono arrivate ben 2 sconfitte, le ultime 2 consecutive, un dato negativo che non si registrava dal 2017. Il sogno scudetto ormai è terminato, la Juve ha perso con il Milan ed è rimasta a -7 ma sembra ormai improbabile continuare a sperare o a crederci, ora invece, bisognerà difendere il secondo posto. Già, perché oggi giocheranno Inter e Atalanta e potrebbero avvicinarsi rispettivamente a -1 e a -2 dalla Lazio cercando di superarla. La squadra era stata preparata per affrontare un match a settimana, per questo in panchina la coperta è corta, ma l’emergenza Coronavirus ha cambiato tutte le carte in tavola e la Lazio ne soffre. La speranza ora è, di poter mantenere il secondo posto perché alla fine del campionato, sarebbe comunque di prestigio considerando l’obbiettivo iniziale della società, con la speranza, che la Lazio torni a fare la Lazio del pre lockdown.

LECCE LAZIO IMMOBILE: “Loro avevano più fame di noi”

Lecce Lazio Immobile molto amareggiato per la sconfitta e la prestazione personale: tanto nervosismo per Ciro che non riesce a rendere al massimo.

Lecce Lazio Immobile a Lazio Style Channel: Questa sosta ci ha penalizzato, non deve essere un alibi ma un dato di fatto. Volevamo la Champions: questo era il nostro obiettivo. Manca una sola vittoria: c’è bisogno di chiudere bene la stagione. Nervosismo con l’arbitro Maresca? Per il Lecce l’attenzione era massima vista la posizione in classifica. Noi potevamo recriminare solo per le perdite di tempo. Abbiamo poco tempo per recuperare con le partite ravvicinate, il nervosismo non serve. Rincorrere ti fa sprecare energie, ora recuperiamo con i 4 giorni a disposizione prima del Sassuolo. Gabriel si è superato su di me, Adekanye e Milinkovic: loro lottavano per non retrocedere, avevano più fame di noi. La squadra gioca sempre per me, io devo essere più sereno perché dopo il lockdown non sono stato più io. Devo ritornare come prima, la squadra ha bisogno di me”.

LECCE LAZIO INZAGHI: “Il sogno non è finito, mancano punti per il nostro traguardo”

Lecce Lazio Inzaghi lucido nell’analizzare la sconfitta dei suoi: il mister sembra non credere più nello scudetto visti gli infortuni e le assenze.

Lecce Lazio Inzaghi a Sky: “Abbiamo iniziato bene, poi la settimana prima dell’Atalanta sono cominciati i problemi che ci hanno impedito le rotazioni. Alcuni giocatori stasera non potevano giocare, ci sarà un motivo se alla ripresa abbiamo perso tre partite. Ai ragazzi posso solo dire grazie per le emozioni degli ultimi 4 anni. C’è dispiacere per quello che stavamo facendo prima della sosta, sono successe cose incredibili. Lazzari ha dovuto fare 5 partite in 15 giorni, la prestazione c’è stata ma alcuni giocatori sono al 50%. Le occasioni ci sono state con Adekanye e Milinkovic su tutti, abbiamo trovato un grande Gabriel. Il sogno non è finito, dobbiamo continuare il nostro campionato. I ragazzi stanno pagando le partite ravvicinate ma non mi sento di far scendere in campo dei primavera. Escalante al posto di Leiva? Parlare del prossimo anno ora è difficile. Leiva ha avuto un’operazione che non gli permette di allenarsi. Ero tranquillo con Cataldi poi a Bergamo è arrivata la distorsione. Sta giocando ma è limitato, ci sta mettendo il cuore e per questo lo ringrazio. Anche Parolo si sta adattando in un ruolo non suo. L’Atalanta ha lasciato il segno? Abbiamo sentito il contraccolpo, siamo andati sul doppio vantaggio: avremmo avuto bisogno di Marusic, Correa, dei nostri cambi. Ora guardiamo avanti, ci mancano ancora dei punti per raggiungere il grande traaguardo”.

Lecce Lazio 2-1, il voto all’arbitro Maresca

Lecce Lazio – Il voto all’arbitro Maresca. Ecco la votazione del direttore di gara signor Fabio Maresca della sezione di Napoli.

Primo Tempo

Una gara viva e piena di spunti interessanti però non sempre gestiti alla meglio dal direttore di gara. Il primo episodio arriva al 22′ quando la “giacchetta nera” rifila la prima ammonizione (giusta) nei confronti di Caicedo per simulazione. Sbaglia però al 39′ perché non concede il rigore alla Lazio per un netto (così pare, perché SKY non ci tratta come la Roma e quindi non fa vedere l’episodio), tocco di braccio di Falco su conclusione di Jony. Sacrosanta invece è l’ammonizione su Donati per un brutto fallo sempre sull’esterno spagnolo. Inevitabile ammonire Stefan Radu sulla fine del primo tempo, mentre proprio nei minuti finali arriva la decisione più importante del primo tempo: Patric in scivolata non commette fallo, la palla colpisce la gamba per poi carambolare sul braccio ma senza particolari conseguenze. Il rigore non c’è, anche perché non ci si può tagliere il braccio, soprattutto in certi contesti di gioco. L’arbitro è coraggioso perché va a vedere la VAR proprio qualche istante prima che Mancosu calciasse il pallone, ma ciò nonostante ritorna ancora convinto della sua decisione. Per fortuna che esiste una giustizia divina e il giocatore del Lecce tira un rigore che più brutto non si può. Stile Zaza agli Europei, roba del genere, con la palla che centralmente va sopra la traversa. Votazione finale del primo tempo 4,5.

Secondo tempo

Primi dieci minuti senza episodi rilevanti. Un’ammonizione a Petriccione al 63′ ma il ritmo è notevolmente calato. Fino al minuto ottanta non c’è nulla da menzionare se non un altro giallo a Ciro Immobile per proteste. Giusta l’espulsione a Patric per il morso al giocatore del Lecce Donati. Nei minuti di recuperi i giocatori della Lazio reclamano per un rigore ma alla fine cosa cambiava? Votazione finale del secondo tempo 6.

Voto finale 5,5

LECCE LAZIO (2-1), LE PAGELLE DI UNA TRISTE SERATA

LECCE LAZIO (2-1), LE PAGELLE

Ecco le pagelle di Lecce Lazio 2-1

  • Strakosha 5,5 – Un’uscita da brividi al 15′ per fortuna senza conseguenze. Incolpevole sulla rete di Babacar. Ipnotizza Mancosu su quel rigore ingiusto. Non può nulla sulla rete di Lucioni.
  • Patric 4 – Purtroppo si ritrova centrale sul gol del pareggio pugliese e di certo lo stacco di testa non è il suo forte. Dal punto di vista agonistico niente da dire, però quel morso all’avversario non è cosa da Lazio. Inqualificabile.
  • Acerbi 5 – Più di qualche responsabilità sul gol dell’uno a uno: il suo intervento timido lancia Falco libero di crossare per Babacar. Inizio molto problematico perché si perde Lucioni sul corner che porta in vantaggio i giallorossi.
  • Radu 6,5 – Continua il suo buon momento di forma. Viene sostituito alla fine del primo tempo sia per farlo rifiatare, sia per non rischiare un altro cartellino giallo. Dal 46′ Luiz Felipe 6 – Un ritorno importante quello del giovane difensore. Minuti importanti per ritrovare la condizione.
  • Lazzari 6,5 – Una continua spina nel fianco per la difesa leccese. Uno dei migliori anche durante la seconda frazione. Dal 84′ Adekanye 5 – Giusto il tempo per mangiarsi un gol di testa sparato addosso al portiere.
  • Parolo 6- – Tanta legna in mezzo al campo. Fa il suo nonostante non si veda molto. Il tempo passa per tutti. Dal 69′ Cataldi 6 – Forze fresche e più qualità rispetto al compagno sostituito anche se ormai la Lazio è cotta.
  • Leiva 5,5 – In ritardo la marcatura su Mancosu dopo due minuti, ma per fortuna il Var ci salva. Ancora deve ingranare. Dal 46′ Milinkovic 6 – Il suo ingresso porta qualità agli uomini di Simone Inzaghi.
  • Luis Alberto 6,5 – Festeggia le cento partite in Serie A, ed è l’unico giocatore della Lazio a non aver calato il ritmo dopo la sosta Covid. Però da solo non basta.
  • Jony 4,5 – Fuori dal gioco, viene sostituito nell’intervallo. Per certi versi è imbarazzante. Giocatore non da Serie A. Lukaku 6,5- Più concreto rispetto allo spagnolo. I suoi scatti portano diversi cross e svariati calci d’angolo.
  • Immobile 5 – Ci crede e da un suo pressing su Gabriel arriva lo sbaglio del portiere da cui scaturrisce il vantaggio capitolino. Due occasioni sprecate durante la prima frazione di gioco. Calo nella ripresa, il tiro al 74′ è senza senso per non parlare della poca convinzione con cui spreca una ghiotta occasione al 84′.
  • Caicedo 6 – In gol dopo sei partite, sfrutta al meglio l’errore di Gabriel portando in vantaggio la nostra Lazio. Nono gol in campionato. Altra ammonizione ingenua rimediata nel primo tempo per una simulazione evitabile. Secondo tempo non pervenuto.

LECCE LAZIO Formazioni ufficiali: Milinkovic a riposo

LECCE LAZIO Formazioni ufficiali della sfida in programma questa sera allo stadio Via del Mare di Lecce alle ore 19:30.

LECCE LAZIO Formazioni ufficiali – Inzaghi deve fare a meno di Correa, ma in attacco tornano Immobile e Caicedo. Turno di riposo per Milinkovic, uscito malconcio al 67esimo di Lazio-Milan. Parolo comporrà il trio di centrocampo con Leiva e Luis Alberto. Liverani sceglie Babacar in attacco con Falco e Saponara in appoggio.

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Donati, Lucioni, Paz, Calderoni; Barak, Petriccione, Mancosu; Saponara, Falco; Babacar.. A disp. Vigorito, Sava, Radicchio, Vera, Shakov, Deiola, Rispoli, Maselli, Rimoli, Majer, Farias. All.: Liverani. 

LAZIO  (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Parolo, Leiva, Luis Alberto, Jony; Caicedo, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Vavro, Bastos, Milinkovic, Cataldi, D. Anderson, Falbo, Lukaku, A. Anderson, Adekanye. All.: Inzaghi.

LECCE LAZIO Leiva: “Non sono al massimo ma darò tutto”

LECCE LAZIO Lucas Leiva è intervenuto in zona mista a poco più di un’ora dall’inizio della sfida del Via del Mare, in programma alle 19:30.

LECCE LAZIO Leiva: “Ci aspetta una gara difficile, contro una squadra che vuole salvarsi. Noi però vogliamo ripartire dopo la sconfitta contro il Milan. La gara di questa sera sarà complicata, ma daremo tutto per tornare a casa con i tre punti. Dobbiamo pensare a partita dopo partita per cercare di raggiungere il nostro primo obiettivo, la qualificazione alla prossima Champions, poi vedremo dove saremo alla fine. Sto recuperando la forma migliore, non sono ancora al massimo ma darò tutto fino alla fine“.

LECCE LAZIO Probabili formazioni – Le scelte di Inzaghi

LECCE LAZIO Probabili formazioni – In vista del match di questa sera, il tecnico biancoceleste sembra aver risolto i dubbi sull’11 titolare

LECCE LAZIO Probabili formazioni – In vista del match del Via del Mare, in programma oggi alle 19.30, Simone Inzaghi dovrebbe confermare la formazione di sabato, con qualche eccezione. In primis, naturalmente, si registrano i rientri dalla squalifica di Immobile e Caicedo, le cui assenze si sono avvertite non poco nella sfida contro il Milan. Nonostante qualche fastidio, a destra dovrebbe agire ancora Manuel Lazzari: se non dovesse farcela, pronto Djavan Anderson. Dalla parte opposta, invece, è ballottaggio aperto tra Lukaku e Jony con il primo, allo stato attuale, leggermente in vantaggio. Di seguito i probabili schieramenti delle due squadre:

LECCE (4-3-1-2): Gabriel; Donati, Lucioni, Paz, Calderoni; Barak, Petriccione, Mancosu; Saponara; Farias, Babacar. A disp. Vigorito, Sava, Radicchio, Vera, Falco, Shakov, Deiola, Rispoli, Maselli, Rimoli, Majer. All.: Liverani. 

LAZIO  (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lukaku; Caicedo, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Vavro, Bastos, Parolo, Cataldi, D.Anderson, Falbo, Jony, A. Anderson, Adekanye. All.: Inzaghi.

 

Luis Alberto: “Giocavo davanti al negozio di mamma. Così è iniziato tutto”

Luis Alberto si racconta. Il fantasista spagnolo ha ripercorso la propria carriera partendo dai primi passi 

Luis Alberto: “Quando ero molto giovane, giocavo spesso a pallone da solo. Sono stato fortunato ad avere qualcuno che mi ha visto e che ha parlato con mia madre in modo da poter far parte di una squadra locale. Nel mio paese, all’epoca, non c’erano di calcio, quindi questa persona è stata molto importante nella mia crescita. Sono andato a Jerez, a circa 30 chilometri da casa mia: avevo 8 anni. Mi hanno dato una palla in modo che potessi fare alcune azioni. Ero abituato a giocare da solo tutto il giorno davanti al piccolo negozio dove lavorava mia madre. Così è iniziato tutto. 

Il numero 10? Il nostro ruolo consiste nell’ottenere due secondi d’anticipo per creare una situazione importante e fuorviare la lettura dell’avversario. La cosa più importante è il momento d’anticipo per trovare uno squilibrio nella squadra avversaria e trarne vantaggio. Quindi, è una questione di scelta: avanzare, passare, orientare. Questa è la cosa più difficile di questo ruolo. Il regista gioca più con la testa che con i piedi, e il motivo è molto semplice: molto spesso siamo più lenti degli altri. È anche una questione di raccolta di informazioni e occhi. La testa rappresenta l’80% di un calciatore. Se la tua testa è libera e pensi solo al campo, riesci a fare cose che nemmeno puoi immaginare. È il 70-80% del nostro gioco e se aggiungi conoscenza, concentrazione, voglia di diventare più forte, è questo tutto ciò di cui hai bisogno per migliorare. Questo è quello che mi è mancato nei momenti difficili del mio viaggio”. Così Luis Alberto ai microfoni di France Football”.

La Lazio cambia la dieta: al centro dell’alimentazione c’è l’avocado

La Lazio cambia la dieta – Gli uomini di Inzaghi dopo il rientro in campo, hanno cambiato le loro abitudini alimentari

La Lazio cambia la dieta – Nuovo regime alimentare per affrontare al meglio il ritorno in campo per le partite estive. Secondo il Corriere dello Sport, la Lazio, ha modificato la sua dieta per permettere ai giocatori di gestire al meglio le forze, sopratutto nelle partite in notturna. La dieta, è stata fornita dal nutrizionista Lader Fabbri e prevede: pranzo a base di toast con avocado, salmone o albume d’uovo e 4 ore prima della partita, è concessa la pasta. Al termine del match in notturna invece, i calciatori possono mangiare pollo e fagiolini per riprendere forze.

LE PAROLE DI LULIC

DOVE VEDERE LA LAZIO IN TV

Anche Zazzaroni attacca l’Atalanta: “Voglio quello che prendono nello spogliatoio”

Anche Zazzaroni attacca l’Atalanta – Ivan Zazzaroni, direttore sportivo del Corriere dello Sport e giudice a Ballando con le stelle, ha parlato del rendimento della Dea

Anche Zazzaroni attacca l’Atalanta – Secondo il giornalista, il rendimento della squadra di Gasperini è troppo alto, specialmente nei secondi tempi dove, la tenuta invece di diminuire, aumenta. Ecco le sue parole:

“Voglio prendere quello che Gasperini dà ai suoi giocatori appena tornano negli spogliatoi e non sto parlando del tè di Caressa. Che sono, noccioline di Superpippo? Spinaci di Braccio di Ferro? Sono stati davvero qualcosa di incredibile per la semplicità nella corsa, rapidità nelle ripartenze, precisione e crudeltà che hanno messo nei secondi tempi contro Sassuolo, Lazio, Udinese e Napoli. La Dea ha conquistato 12 punti su 12 andando a segno 12 volte riuscendo a raggiungere la vittoria sempre nei secondi tempi”.

IL FATTO QUOTIDIANO DERIDE LOTITO

LAZIO IN TV DOVE VEDERLA

Lazio Lulic: “Finale di stagione? Potrei tornare in campo”

Lazio Lulic – Il capitano non è ancora rientrato in campo a causa di un infortunio che lo terrà fuori ancora per un po’ di tempo

Lazio Lulic – Il bosniaco si era infortunato a metà febbraio e da allora non ha ancora fatto il suo rientro in campo. Dovrà attendere ancora qualche settimana e poi, potrà aiutare i suoi compagni nella volata finale. Ha rilasciato delle dichiarazioni al portare svizzero Watson:

LE SUE PAROLE

“Contro il Milan purtroppo, ci sono manca i gol di Ciro e lui stesso, siamo tutti rammaricati per la sconfitta. Il nostro obbiettivo comunque, non è mai stato vincere il campionato ma entrare in Champions League. Ci mancava da tantissimi anni e finalmente, siamo riusciti a ottenerla. Abbiamo un progetto a lungo termine che finalmente dopo qualche anno sta facendo vedere i suoi frutti. Sono stati 4 anni di lavoro intenso sotto la guida di Inzaghi, abbiamo creato un ottimo spirito di gruppo. E’ vero, sono infortunato ma potrei riuscire a tornare per il finale di stagione”.

PETKOVIC E FUTURO

“Lui è stato primario per la mia carriera, senza di lui non sarei chi sono oggi, sono un professionista grazie a lui. Mi disse ‘Tu diventerai qualcuno’. Sì, ho ricevuto alcune offerte di mercato in questi anni, avrei avuto l’opportunità di cambiare squadra, però non riesco mai a trovare un motivo per lasciare questa squadra e andarmene. Ho sempre avuto chiaro che avrei vissuto la mia vita dopo la carriera, qui. Finire la carriera in Svizzera? Solo se riuscirò ancora a tenere il passo”.

LAZIO IN TV, DOVE VEDERE LE GARE

LA NOSTRA STORIA Il centravanti Paolo Bernasconi

LA NOSTRA STORIA Paolo Bernasconi nasce a Uggiate Trevano (CO) il 7 luglio 1938. Cresce nella Snia Varedo.

Inizia la sua carriera in IV serie con il Cantù nel 1958/59. La stagione dopo Bernasconi passa al Fanfulla dove resta per tre campionati prima di essere ingaggiato dalla Lazio nella stagione 1962/63. A fine stagione viene ceduto al Parma. Nella stagione 1964/65 si trasferisce alla Triestina. Dall’anno dopo fino al 1967 milita con l’Arezzo. L’anno dopo gioca con la Ternana. Nel 1968/69 si trasferisce al Nardò prima di chiudere la carriera la stagione successiva con il Pavia.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Arnaldo Lucentini

LA NOSTRA STORIA Arnaldo Lucentini nasce a Tolentino (MC) il 7 luglio 1930. Cresciuto nella società calcistica della sua città nell’estate del 1948 si trasferisce alla Sampdoria dove resta per tre stagioni. Passa quindi un anno alla Fiorentina, prima di essere ceduto alla Triestina nell’estate 1953.

Lucentini è acquistato dalla Lazio nel 1956. Gioca in biancoceleste per due stagioni. Nel 1958 passa al Catanzaro e vi resta per due stagioni. Conclude la carriera nell’Arezzo nel 1962. In Nazionale vanta una presenza. Muore a soli 51 anni cadendo dalla scala mentre fa alcuni lavori domestici nella sua casa di Gela. Si era trasferito diciotto anni prima in Sicilia per allenare. Al momento della sua scomparsa guidava il Licata. La sua prima società, il Tolentino, gli ha dedicato la scuola calcio, mentre la città gli ha intitolato una via. È deceduto a Gela (CL) il 6 agosto 1981.

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LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore biancoceleste Jesse Carver

LA NOSTRA STORIA Jesse Carver nasce a Liverpool, in Inghilterra, il 7 luglio 1911. Dopo essere stato un buon centrocampista nel 1946 inizia la carriera di allenatore alla guida dell’Huddersfield.

Nel 1949 Carver si trasferisce alla Juventus. Con i bianconeri vince il campionato ma la stagione seguente viene esonerato. Torna quindi in Inghilterra per allenare il West Bromwich. Ritorna subito in Italia per andare a guidare il Marzotto Valdagno. Nel 1953 è sulla panchina del Torino. Passa poi alla Roma ma dopo l’esperienza giallorossa torna di nuovo in patria al Coventry City. Nel gennaio del 1956 il dirigente Mario Vaselli lo porta alla Lazio. Nella stagione 1957/58 firma per l’Inter. Successivamente allena il Genoa e poi nel 1961 Tessarolo lo porta di nuovo alla Lazio per affiancare Flamini. I due però non riescono a salvare la squadra biancoceleste dalla prima retrocessione in Serie B. È morto a Bournemouth, in Inghilterra, il 29 novembre 2003.

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Il Fatto quotidiano “deride” Lotito: nuovo attacco alla Lazio

Dopo la Gazzetta dello Sport, il Corriere della Sera arriva un nuovo attacco dalla stampa: il Fatto quotidiano deride Lotito, “colpevole” di aver voluto giocarsi sul campo lo Scudetto.

Il Fatto quotidiano deride Lotito per la sola “colpa” se così si può dire di aver voluto riprendere il campionato. “Lotito, tanto tuonò che perse: tre mesi di pressioni per far riprendere il campionato, 15 giorni per consegnarlo alla Juve. Accecato dai gol di Immobile, dagli assist di Luis Alberto, si è dimenticato che battere la Juventus di Cristiano Ronaldo, per la sua Lazio era già un miracolo sportivo. Difficile in condizioni normali, impossibile in quelle del calcio post-Covid, che proprio i fautori della ripartenza hanno voluto. Con partite ogni 72 ore, ritmi serrati e 5 cambi, era chiaro che ad avvantaggiarsene sarebbero stati i più forti. Cioè i bianconeri, che infatti sono a punteggio pieno. Mentre sono bastati tre match tosti, un infortunio e un paio di squalifiche per tarpare le ali alla squadra dell’ottimo Simone Inzaghi. A due settimane dalla ripresa, la Lazio che sognava di vincere lo scudetto è scivolata a -7, e comincia a guardarsi alle spalle. Ma Lotito non si arrende. In fondo, si può sempre congelare la classifica”. 

ATTACCO GRATUITO

Pochi giri di parole: l’attacco è diretto. Tutti pronti ad aspettare la Lazio al varco dopo le sconfitte con Atalanta e Milan. Forse lo scudetto ha preso la strada di Torino ma non date per morta la squadra di Inzaghi che ha voglia di stupire e lottare con il coltello tra i denti: se sarà secondo posto lo si deciderà solo alla fine. Ma non provate ad intaccare minimamente questa stagione che comunque rimarrà storica con la qualificazione in Champions.