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LA NOSTRA STORIA Il difensore biancoceleste Luigi Cassano

LA NOSTRA STORIA Luigi Cassano nasce a Litta Parodi il 26 marzo 1920.

Cassano inizia la carriera nell’Alessandria. Nel 1937 passa al Liguria, dove resta per due stagioni. Nel 1939 si trasferisce al Napoli. Nella stagione 1942-43 passa al Torino, con il quale diventa Campione d’Italia e vince la Coppa Italia. Nel 1945 è si nuovo in forza all’Alessandria. La stagione successiva passa alla Lazio e poi alla Sampdoria.

Mentre gioca con la squadra ligure contrae il tifo per aver mangiato delle cozze avariate a Bari durante una trasferta e spirò il 5 febbraio 1948 a 28 anni non ancora compiuti. In sua memoria istituto un trofeo calcistico denominato Coppa Cassano. L’affermazione finale della competizione andò al Genoa che superò la Sampdoria dopo cinque sfide precampionato iniziate nella stagione 1948/49 e concluse in quella 1952/53. È deceduto a Genova il 5 febbraio 1948.

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LA NOSTRA STORIA L’ex portiere Maurizio Moscatelli

LA NOSTRA STORIA Maurizio Moscatelli nasce a Cesena il 26 marzo 1955. Cresce nel vivaio del Cesena.

Nel 1974 Maurizio Moscatelli fa il suo esordio tra i professionisti passando in prestito al Piacenza in Serie C. Dopo due stagioni passa ancora con la formula del prestito allo Spezia. Nella stagione 1977-1978 torna al Cesena per poi trasferirsi per due anni alla Pistoiese. Nel 1980 si trasferisce alla Lazio. In maglia biancoceleste gioca per tre stagioni per poi passare alla Cavese.

Nella stagione 1984-1985 torna alla Pistoiese. L’anno dopo gioca nell’Ancona. Dal 1986 al 1988 difende la porta della Vis Pesaro. Infine un anno a Riccione dove conclude la carriera. Terminato di giocare lavora per diciotto anni con il Cesena: dieci come allenatore dei portieri e otto nel settore giovanile. Ora si trova in pensione.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Attilio Ferraris

LA NOSTRA STORIA Attilio Ferraris nasce il 26 marzo 1904 a Roma. Quando nel 1934 fu acquistato dalla Lazio era già un mito sia nella sua squadra, la Roma, sia in Nazionale dove aveva appena vinto il Mondiale.

Attilio Ferraris nasce in una famiglia di origini piemontesi. Cresciuto nella Fortitudo, nel 1927 si ritrova alla Roma, nuova società appena nata dalla fusione con altre squadre della capitale. Uomo dal cuore d’oro. Sempre il migliore in campo anche se nella vita era un grande fumatore, bevitore e amante dell’altro sesso. Nonostante i vizi Vittorio Pozzo lo volle ai Mondiali del 1934, dove fu uno dei protagonisti della vittoria del II° Campionato del Mondo.

Pochi giorni dopo il suo clamoroso passaggio alla Lazio provocò una sommossa popolare. La Roma, per placare le acque e cautelarsi, impose nel contratto una clausola con una forte penale nel caso in cui fosse stato schierato in un derby. Pochi giorni prima del derby successivo un fattorino consegnò un assegno e un biglietto che ne annunciava la convocazione per la stracittadina, nella quale risultò tra i migliori in campo.

Nella seconda stagione, durante un Lazio-Triestina giocato alla seconda giornata e terminato 3-2, riportò un serio infortunio. Tornò a giocare il 26 gennaio 1936 disputando un incontro con la Lazio III e poi altri cinque con la Lazio II. Il rientro in squadra avvenne il 5 marzo 1936. La Lazio credendolo finito lo cedette al Bari dove, ristabilitosi, saltò solo una gara. In Puglia rimane due stagioni poi, dopo una apparizione alla Lazio per disputare una amichevole, nella stagione 1938/39 ritorna alla Roma.

Lasciati i giallorossi passa al Catania. Termina la carriera nel 1944 nell’Elettronica. Morì a Montecatini l’8 maggio 1947, su un campo di calcio, durante una partita tra vecchie glorie. La sua tomba al cimitero del Verano riporta Attilio Ferraris – Campione del Mondo. Ai funerali sulla sua bara ci fu la maglia della Nazionale di Bernardini. Invano se ne cercò una sua e non trovandola fu proprio il fraterno amico a porgere la sua.

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Lazio Lotito spinge per la ripresa: non solo Scudetto, c’è un motivo in più

L’emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio l’Italia e le sue aziende. Il calcio da questo punto di vista non farà eccezioni: Lotito lo sa e spinge per la ripresa del campionato.

La Lazio rischia di perdere per mancati incassi del botteghino, diritti tv e sponsor circa 30 milioni. Uno scenario che non andrà ad intaccare la solidità della società vista l’amministrazione oculata di Lotito ma si deve guardare in prospettiva. La Lazio perderebbe i proventi della Champions League, denaro che sarebbe necessario per cercare di non perdere terreno dalle antagoniste Juve e Inter e quindi rinforzare la squadra. Lotito ne è fermamente convinto così come Atalanta e Napoli. Non è quindi solo una questione di scudetto: sul piatto balla la possibilità di rendere la Lazio sempre più competitiva.

Ferrero: “Finiamo così il campionato, mi dispiace per Lotito che mi odierà”

Il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha voluto dire la sua sul campionato e come dovrebbe andare a finire, parlando anche di Lotito

Ecco le parole di Ferrero:

“Che Serie A avremmo l’anno prossimo? Per quanto mi riguarda, il campionato finisce qui. L’anno prossimo si potrebbero avere 22 squadre. Scudetto? So che in questo momento non andrò genio a Lotito che mi odierà, ma così va la vita. Per me finisce qui, con le posizioni ottenute fino a questo momento. Questa è la direzione da prendere. Anche perché, ipotizzando che ci diano un mese di preparazione, dal 4 aprile arriviamo al 4 maggio e dovremmo giocare poi 12 partite, arriveremmo così ad agosto. Con il campionato successivo poi? Ormai bisogna parlare del dopo, non del prima”.

Altro scontro tra Lotito-Agnelli

CORONAVIRUS Pep Guardiola, importante donazione alla sua terra

Altro scontro tra Lotito-Agnelli: “Ora sei anche un virologo?”

Altro scontro tra Lotito-Agnelli, i due spesso hanno idee contrapposte e anche nella giornata di ieri, in cui si è parlato del campionato, i due, hanno litigato

Altro scontro tra Lotito-Agnelli – Nella giornata di ieri, si è svolto un incontro di Lega tramite videochamata, dove tutti i presidenti erano coinvolti per decidere il futuro del campionato. Purtroppo senza una data certa su quando terminerà questo periodo di crisi, non si può determinare se il campionato verrà ripreso e quando. I presidenti del Nord, credo che il campionato ormai debba finire così e che nel periodo estivo, i contagi potranno terminare.

Però c’è stata anche una lite, una delle tante tra i due presidenti di Lazio e Juventus, Lotito e Agnelli sempre in conflitto per via di come si sta trattando la situazione, hanno dato via a un vero e proprio battibecco, avrebbe iniziato Lotito con: “Avete visto i dati? Si sta ritirando, ho parlato con i medici luminari, quelli che si occupano in prima persona di tutto, non con quelli delle squadre” e il presidente juventino Agnelli avrebbe immediatamente risposto: “Certo, ora sei diventato anche un virologo…”

CORONAVIRUS Anche Sportiello è positivo

LAZIO Correa

CORONAVIRUS Pep Guardiola, importante donazione alla sua terra

CORONAVIRUS Guardiola cuore d’oro, importante donazione alla sua terra. L’allenatore del Manchester City ha aderito alla raccolta fondi promossa dall’Università di Medicina di Barcellona e dalla fondazione Angel Soler Daniel donando un milione di euro per aiutare a comprare forniture mediche per la lotta al coronavirus in Catalogna.

Come riportato da BBC Sport l’ingente donazione fatta da Guardiola servirà per acquistare “attrezzature mediche che serviranno a fronteggiare il coronavirus nella sua terra. Macchinari dei quali i centri sanitari in Catalogna sono sprovvisti”. Parte del denaro sarà usato per produrre ventilatori polmonari e tute protettive. Anche Lionel Messi ha fatto una donazione di cui non è stata fornita la cifra ma secondo la stampa avrebbe anche lui donato un milione di euro. In Spagna al momento sono registrati quasi 40.000 casi e 2.696 morti.

CORONAVIRUS – ANCHE SPORTIELLO POSITIVO

LA NOSTRA STORIA L’allenatore austriaco Walter Alt

LA NOSTRA STORIA Walter Alt, allenatore di origine austriaca nato a Saitz, in Cecoslovacchia, il 25 marzo 1890. Guida la Lazio nelle stagioni 1934/35 e 1935/36.

Vince diverse partite con un gran numero di reti ma ne perde altre rovinosamente portando la Lazio al 5° posto. Alla 28^ giornata del campionato 1935/36 Alt si trasferisce al Vicenza sostituito da József Viola. In tutto sedette sulla panchina della Lazio per 57 partite collezionando 22 vittorie, 14 pareggi e 21 sconfitte. Ha guidato anche SPAL e Vicenza.

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CORONAVIRUS Anche Sportiello è positivo

Anche il portiere Marco Sportiello è risultato positivo al Coronavirus: si tratta del primo giocatore dell’Atalanta ad essere stato contagiato. A renderlo noto è stata la società stessa, che ha riferito di essere stata informata dalle autorità locali. Sportiello, stando alla nota diramata dal club, “è attualmente asintomatico” e “la quarantena preventiva, a cui erano stati sottoposti Marco e tutti i tesserati della prima squadra, terminerà in data 27-03-2020”.

LAZIO Correa: “Il mister ci tranquillizza, siamo lontani ma vicini”

LAZIO El Tucu Correa ha parlato ai microfoni di SkySport del difficile momento che si sta vivendo. Lo stop forzato del campionato a causa del Coronavirus ha cambiato anche le abitudini calciatori.

LAZIO Correa: “Adesso dobbiamo stringere i denti, allenarci bene e ripartire alla grande appena possibile. La ripresa sarà dura per tutti, è strano fermarsi due mesi, come iniziare una nuova stagione. Ho la famiglia lontana, i miei genitori e la mia ragazza. Sono preoccupati, è brutto, vedo la loro preoccupazione. La mia routine? Mi alzo presto, organizzo le cose in casa, prendo il mate tre o quattro volte al giorno (sorride), mi alleno. Al mattino faccio un po’ di tapis roulant, cerco di cucinare ogni volta qualcosa di diverso. Nel pomeriggio faccio palestra, leggo, gioco alla playstation, mi vedo qualche film. Con i miei compagni ci sentiamo sempre, il mister ci tranquillizza. Ci scrive infondendoci tranquillità e serenità, dicendo di resistere. Siamo lontani ma anche vicini. Stavamo tutti bene, anche quelli che non giocavano. Io venivo da un infortunio, ma la vera forza era il gruppo che ha fatto la differenza”.

INTANTO RINVIATI I GIOCHI DI TOKYO 2020>>>LEGGI QUI

CORONAVIRUS – UFFICIALE: RINVIATI I GIOCHI OLIMPICI

Nella giornata odierna il Cio ha ufficializzato, mediante un comunicato ufficiale, la decisione anticipata dal premier giapponese Abe di posticipare di un anno l’evento: “Le Olimpiadi sono rinviate al 2021, non oltre l’estate, per garantire la salute degli atleti e di tutti i partecipanti. L’evento manterrà comunque il nome di Giochi olimpici e paralimpici Tokyo 2020”. La fiamma olimpica resterà in Giappone.

EMERGENZA CORONAVIRUS MACRON: “Produrremo mascherine e guanti”

Grande spirito di solidarietà e di collaborazione: le aziende italiane in prima linea per supportare le persone nella crisi sanitaria. Emergenza Coronavirus Macron comincerà a produrre mascherine e guanti.

L’azienda bolognese Macron, leader nell’abbigliamento sportivo e sponsor tecnico della Lazio, ha deciso di cominciare a produrre materiale sanitario. Il CEO della società Gianluca Pavanello stesso ha comunicato la volontà dell’azienda a il Corriere di Bologna: “Siamo in contatto con le autorità che censiscono le richieste di materiale sanitario mancante perché in Cina siamo pronti a produrre in alcune fabbriche mascherine di ogni genere, ma anche grembiuli, guanti, calzari e quanto occorre, usa e getta e non. Abbiamo una trentina di dipendenti là che possono operare per reperire prodotti certificati. I primi materiali potrebbero arrivare già in settimana, centinaia di migliaia di pezzi”.

Lazio in ritiro estivo si farà? Auronzo e Marienfeld in dubbio

Lazio in ritiro estivo si farà? Le due tappe estive dei biancocelesti, potrebbero saltare se il campionato dovesse riprendere a giugno

Lazio in ritiro estivo si farà? – In questo momento il campionato è fermo a causa del Coronavirus e non si sanno i tempi di ripresa e sopratutto se verrà ripreso una volta che la pandemia se ne andrà. Tra le soluzioni, ci sarebbe anche l’inizio a maggio con la conclusione del campionato al 30 giugno o nel caso non si potesse iniziare a maggio, si slitterebbe a giugno, questo però complicherebbe l’inizio della prossima stagione. Oggi ci sarà l’assemblea di Lega – Lotito sarà presente – e si cercherà di capire meglio la situazione, definendo qualche dettaglio in più. Nel frattempo, la Lazio e i giocatori sono sempre in contatto tramite video chat, dove parlano e si tengono allenati sulle loro condizione fisiche.

Se il campionato dovesse slittare, la Lazio potrebbe rimandare l’arrivo estivo ad Auronzo e Marienfeld, per il primo posto c’è stata già una prenotazione dall’11 al 25 luglio, ma con il sindaco e la Media Sport Event il rapporto è ottimo, se non dovessero essere rispettati i tempi, la località potrebbe comunque concedere lo slittamento, mentre il ritiro in Germania potrebbe non avvenire, visto i tempi lunghi. Tutto dipenderà dalla ripresa del campionato.

Bruno Pizzul sul campionato

Ledesma: “Non capisco va in giro senza motivo. Il calcio? Poi si vedrà”

Ledesma è stato il capitano della Lazio per moltissimi anni e ora ha aperto un’accademia di calcio a Roma

Anche Ledesma ha voluto parlare del momento che stiamo vivendo, ecco le sue parole

“Io praticamente non esco da 15 giorni, non sono andato neanche a fare la spesa, ci ha pensato mia moglie a quella, ha trovato tantissima fila fuori al supermercato, all’interno invece pochissima gente. Ritengo che tutte quelle persone che in questo momento escano tanto per, senza avere un motivo valido, manchino di rispetto a tutti coloro che sono morti e che magari fanno tanti sacrifici in questo momento. Resto a casa e mi concentro sullo studio, inoltre passo del tempo allenandomi, guardando serie tv e film insieme alla famiglia. Non ho toccato i fornelli, mia moglie lì è molto brava, magari più avanti potrà fare qualche barbecue”. 

“Un pochino mi sono spaventato, nel nostro comprensorio è arrivata l’ambulanza un paio di volte, quindi ci siamo spaventati sopratutto perché il virus non sempre manifesta dei gravi sintomi. Il calcio ora è fermo e c’è gente che aspetta la ripresa? Questo ora bisogna metterlo in secondo piano, la salute viene prima di tutto. Il governo ci dà delle indicazioni e bisogna rispettarle sperando che tutto ciò, finisca al più presto. Il calcio ci ha messo un po’ a fermarsi, all’inizio non si pensava che il problema potesse essere così grave. Mentre credevo che la Serie A avesse fatto bene a far recuperare quelle partite che mancavano, ora invece penso sia stato un rischio. Però ha evitato tutte le polemiche per i possibili rinvii”.

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Bruno Pizzul sul campionato

Bruno Pizzul: “Campionato? Non credo riprenderà. Nessun vincitore”

Bruno Pizzul ha parlato della possibilità che il campionato riparta appena tutto sarà terminato, secondo lui, questa ipotesi sarà scartata

Bruno Pizzul è intervenuto per parlare del campionato di Serie A dopo lo stop a causa del Coronavirus che sta contagiando tutto il Mondo:

“Bisognerà essere molto ragionevoli sulle date in cui il campionato potrà ricominciare. Ad esempio, in questo momento non si può dare un giorno certo per la ripresa. Tutti stanno parlando e decidendo, ovviamente ognuno cerca di dire la propria pensando all’esigenza della sua squadra. Credo sia molto difficile che il campionato venga terminato, la soluzione alla fine potrebbe essere quella di non assegnare nessun titolo”.

LAZIO Diaconale

LA NOSTRA STORIA Tito Masini

LA NOSTRA STORIA Tito Masini, detto ‘er Pizzarda’, nasce il 24 marzo 1876 a Roma. Figlio di Girolamo e di Regina Paccagnella.

Sin dal febbraio 1900 è uno dei primi a gareggiare con i colori biancocelesti. Podista di valore. Quando Seghettini portò il primo pallone a Roma divenne calciatore. Masini inoltre, aveva l’incarico di scoprire nuovi talenti. Fra i tanti fece tesserare il sedicenne Olindo Bitetti. Giocò difensore la prima partita di calcio, mai giocato prima a Roma, la partita Lazio-Virtus vinta per 3-0. Giuseppe Pedercini, il primo presidente della Lazio, nel 1902 promosse la prima riunione di consiglio della Società.

Fra i componenti Ancherani, Baccani, Bitetti e Masini. Sportivo a 360° apprese le regole di un nuovo sport chiamato pallanuoto. Introdusse questa disciplina con Bitetti, Forlivesi, Mestorino, Ottier, Tofini. Il campo di allenamento fu la piscina delle Acque Albule, sotto Tivoli. Nel 1904 fu eletto vicepresidente della S.P. Lazio. Per la seconda volta vinse nel 1907 la Coppa Tosti battendo la Virtus per 5-0. Nel 1908 vinse la prestigiosa Coppa Viscogliosi-Baccelli.

Nello stesso anno divenne segretario della Federazione Italiana Sport Atletici (FISA). Diplomato in Ragioneria alternò l’impegno agonistico al ruolo dirigenziale dimostrando doti sportive ma anche grandi capacità organizzative. Ancora nel 1910 fece parte della formazione della Lazio che prese parte al primo campionato ufficiale organizzato dal comitato romano della Federazione Calcio. Nel biennio 1911/12 fu segretario della Federazione Podistica Italiana. Nel 1943, sotto la presidenza Zenobi, la Società con la città occupata dai nazisti decise di sciogliere il Consiglio Direttivo affidando la propria sopravvivenza ai fondatori e ai pionieri.

Questi riuscirono nell’impresa di gestire la società fino a quando, ristabilita la normalità, ritornarono tra i ranghi. Ogni 9 gennaio Masini partecipava alle celebrazioni organizzate per festeggiare l’anniversario della fondazione della Lazio. Nel 64° anniversario ricevette una medaglia d’oro per i meriti acquisiti al servizio della Lazio. Nel 1963, per la sua figura solenne e ieratica, fu scelto da Federico Fellini per interpretare il ruolo di un cardinale nel famoso film “8 e 1/2”. Muore a Roma il 10 febbraio 1966.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Francesco Brignani

LA NOSTRA STORIA Francesco Brignani nasce a Drizzana (CR) il 24 marzo 1948. Cresce nelle giovanili dell’Inter.

Nel 1968 gioca nel Padova. L’anno dopo passa al Varese dove fa il suo esordio in Serie A. Dopo due anni passa al Cesena dove resta quattro stagioni. Nella stagione 1975/76 Francesco Brignani arriva alla Lazio. Nel 1976 passa al Palermo dove resta fino al 1980. Gioca poi con Novara, Siracusa e Spezia. Terminata la carriera di calciatore inizia quella di allenatore. Nel 1991 guida per poche gare il Catanzaro ma è costretto a dimettersi per problemi familiari. È deceduto prematuramente a Cervia (RA) il 27 agosto 1993 stroncato da una trombosi coronarica mentre stava facendo footing.

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LAZIO Diaconale: “Su ripresa allenamenti decidano i club”. Poi la risposta a Cellino

LAZIO Il portavoce biancoceleste Arturo Diaconale è intervenuto a Radio Punto Nuovo per parlare del difficile periodo che si sta vivendo anche a livello calcistico.

Vanno ripresi nella più assoluta garanzia della salute dei giocatori. La tutela della salute dei giocatori è maggiore se vengono lasciati nelle proprie case seguendo le indicazioni mandate per email oppure è maggiore in un ambiente sanificato, dove c’è il massimo controllo medico? Non per polemica, è chiaro che la Juventus, con una serie di giocatori che si sono allontanati da Torino, quando tornano devono sottoporsi ad un periodo di quarantena obbligatorio. Anche altre squadre si trovano in situazioni analoghe. Credo sia più che legittimo lasciare la responsabilità alle singole società. La Lazio aveva fissato la ripresa oggi rimandandola a data da destinarsi. In un momento di sacrifici, ognuno deve fare il suo”.

“IL CAMPIONATO VA CONCLUSO”

“Il rischio che adesso grava sul calcio è che rinviando la conclusione o stabilendo che il campionato non finirà, può innescare un meccanismo che porta al fallimento. Sono stato pesantemente aggredito da altri tifosi perchè difendo la Lazio. E’ una cosa assolutamente legittima per chi ha a cuore i colori della propria squadra. Essere tifosi non vuol dire perdere il lume della ragione, ma che il campionato va concluso evitando ulteriori disastri. E’ logico che in questa situazione ognuno persegua i propri interessi“.

LA RISPOSTA A CELLINO

Cellino? Ognuno badi a se stesso sia responsabile di quello che fa e dice. C’è un vecchio detto che dice ‘Il bue dà del cornuto all’asino’?”. Poi sul suo ‘Taccuino Biancoceleste’ prosegue: “Chi pensa che ipotizzare la ripresa dei campionati sia un attentato alla salute pubblica non tiene conto che accanto alla salute fisica dei giocatori e dei tifosi c’è anche la loro salute mentale da tutelare e, soprattutto, c’è da preservare la salute economica di un settore che rischia di essere devastato in maniera indelebile dall’emergenza coronavirus. Senza riapertura dei campionati le perdite del settore, da distribuire tra tutte le società, potrebbero superare il mezzo miliardo di euro”.

INTANTO LAZIO SU LOVREN>>>LEGGI QUI

CALCIOMERCATO LAZIO Lovren è più di una suggestione: si tratta

Calciomercato Lazio Lovren è davvero un obiettivo credibile per la prossima sessione di mercato. Il Liverpool infatti ha aperto alla cessione e il club di Lotito è fortemente interessato.

Un rinforzo Champions per la difesa di mister Inzaghi. Questa l’idea della società che vuole a tutti i costi prepararsi al meglio per affrontare l’anno prossimo la massima competizione europea. Calciomercato Lazio Lovren del Liverpool è più di un’idea. Il difensore centrale di piede destro dei Reds non rientra più nei piani tecnici di Klopp e la Lazio potrebbe tentare l’affondo decisivo. Il classe ’89 ha un contratto in scadenza a giugno del 2021 e Lotito e Tare potrebbero anche avere uno sconto sul prezzo vista la volontà delle parti di dividere le proprie strade. Il calciatore percepisce uno stipendio netto di 5 milioni di euro l’anno ma un contratto a più anni potrebbe convincerlo ad arrivare alla corte di Lotito che ha sempre chiara la volontà di non superare i 3 milioni l’anno per i suoi top players. Chissà che questa possa rivelarsi un’altra intuizione come quella di Luis Alberto: la Lazio e i suoi tifosi ci sperano.

Serie A Criscitiello sentenzia: “Scudetto all’Atalanta, lo merita più di tutte”

Situazione ingarbugliata quella del calcio italiano e non potrebbe essere altrimenti vista l’emergenza Coronavirus che stiamo vivendo. Sulla Serie A Criscitiello però non ha dubbi e, se non si potesse riprendere il campionato, lo Scudetto andrebbe assegnato all’Atalanta.

Serie A Criscitiello sentenzia: se il campionato non riprende Scudetto all’Atalanta. Ecco le parole del giornalista di Sportitalia e direttore di tuttomercatoweb: “La classifica, se non si può riprendere, va congelata al momento del blocco. In Champions l’Italia può portare le prime 4: Juventus, Lazio, Inter e Atalanta. In Europa League, Roma e Napoli (…) Quindi il tricolore andrebbe alla Juventus (63 punti). Per il campionato che stava disputando lo meriterebbe la Lazio (62). L’Inter ha una partita in meno ma, dopo il ko di Torino, sembrava fuori dai giochi da vertice. E allora cosa fai? Se lo dai alla Juve viene giù il mondo. Se lo dai a Lotito viene giù il palazzo e la Juventus giustamente non lo potrebbe mai consentire. All’Inter non lo puoi dare ma ad una squadra FIGC e Lega lo dovrebbero assegnare…. Atalanta Campione d’Italia. Questo scudetto lo meritano loro. Lo merita la squadra che ha segnato 70 gol in 25 partite (20 più della Juve). Questo scudetto lo meritano loro per il percorso che stavano facendo in Champions League e non finire quella cavalcata sarebbe la più grande ingiustizia del fato e della storia. Lo meritano loro che ce l’hanno già sul petto dei ragazzi Primavera. Lo meritano loro… lo merita la città di Bergamo perché, per una volta, quello scudetto non avrebbe solo la valenza calcistica ma anche sociale, solidale e umana. Bergamo e l’Atalanta Campioni di Italia. Nessuno avrebbe nulla da dire”.