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LA NOSTRA STORIA Tanti auguri ad Abdoulay Konko

Abdoulay Konko è un calciatore francese naturalizzato senegalese. Giocatore in grado di giostrare indifferentemente sia nel reparto arretrato che a centrocampo. È arrivato giovanissimo, all’età di sedici anni, nel nostro paese.

Abdoulay Konko nasce a Marsiglia il 9 marzo del 1984. Inizia a tirare calci al pallone nel Martigues per poi passare nel 2001 al Genoa. Dalla cittadina ligure fa ritorno in Francia per poi tornare nel nostro paese. Entra nella Primavera della Juventus dove gli affibbiano il soprannome di ‘Bubu’. Anche essendo stato spesso aggregato alla prima squadra non riesce ad esordire in Serie A con i bianconeri. Nel 2004/05 passa al Crotone in Serie B. Nella stagione 2006/07 arriva al Siena, dove fa il suo esordio in Serie A. Nel 2006 la società toscana ne acquista la comproprietà ma a gennaio del 2007 l’altra metà, detenuta dalla Juventus, viene ceduta al Genoa. Nell’estate dello stesso anno viene riscattato completamente dalla società ligure, dove ritrova il tecnico Gasperini che già aveva avuto al Crotone.

Nel 2008 passa al Siviglia dove fa il suo esordio anche in Champions League. La società spagnola lo paga 9 milioni di euro e include nel suo contratto una clausola rescissoria di 60 milioni. Nel gennaio 2011 è sempre il Genoa a riportarlo di nuovo in Italia per 6 milioni di Euro. Nella stagione 2011/12 viene acquistato dalla Lazio. Con i biancocelesti ha superato le 100 presenze intervallate tra periodi positivi e momenti bui dovuti a infortuni che lo hanno limitato. Con la maglia biancoceleste vince la Coppa Italia 2012-2013. Ad agosto del 2016 lascia i capitolini e passa all’Atalanta. Di origini senegalesi, madre marocchina e padre nato in Francia, Konko potrebbe giocare in ciascuna delle tre nazionali. Anche essendo stato avvicinato più volte dalle federazioni marocchine e senegalesi, Konko ha sempre respinto le offerte ricevute per non fare un torto ai genitori.

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LA NOSTRA STORIA Francesco Giuseppe D’Amico

LA NOSTRA STORIA Francesco Giuseppe D’Amico, pioniere. Nasce a Roma il 9 marzo 1878 in Via delle Marmorelle 4 da Innocenzo e Clementina Piermaria.

Nel 1904 Francesco Giuseppe D’Amico gioca nella Lazio come centrocampista. Fa parte della formazione che nel 1904 a Piazza d’Armi ha dato vita alla prima stracittadina, Lazio-Virtus 3-0. In tale incontro D’Amico marcava il gigantesco virtussino Cammarota detto ‘Barbarossa’.

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Anche De Rossi può dire di aver vinto lo scudetto

Il Boca Juniors trionfa in campionato e l’ex giallorosso Daniele De Rossi può dire di aver vinto il primo scudetto della sua carriera. De Rossi era giunto in Argentina lo scorso luglio firmando un contratto con lo storico club del Boca Juniors, per poi lasciarlo a gennaio con l’addio al calcio. Come ha sottolineato la testata Olè, pur essendosi ritirato, l’ex capitano della Roma ha comunque raggiunto le cinque presenze necessarie più 345 minuti in campo per potersi guadagnare questo riconoscimento.

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Giroud esce allo scoperto: “La Lazio mi voleva ma mi hanno bloccato…”

Un colpo di mercato che la Lazio era pronta a portare a termine ma che il Chelsea ha bloccato sul più bello. Giroud esce allo scoperto e parla della trattativa con i biancocelesti.

Intervistato da ‘Telefoot’ Giroud ha rivelato che: “Ho ricevuto l’offerta dell’Inter ma tutto è andato per le lunghe. Ci hanno provato anche la Lazio e il Tottenham ma sono stato bloccato. Ho ricevuto anche una telefonata dal presidente del Lione, Aulas: gli ho detto che ero lusingato ma che la mia priorità era l’Inter”.

UFFICIALE – Serie A, si gioca il turno ma fino a quando? Convocato un consiglio straordinario

L’emergenza coronavirus colpisce anche il mondo del calcio. Si gioca il turno odierno oppure no? Dopo un fitto colloquio tra Lega e governo che ha ritardato l’inizio di Parma Spal si è deciso di giocare ma fino a quando?

Non è bastata la rischiesta del Ministro dello Sport Spadafora e di Tommasi di prendere la decisione di sospendere il campionato. La Lega ha deciso di andare avanti con la Serie A almeno per questo turno. Ma fino a quando? Questa la domanda visto che è stato indetto un consiglio straordinario. “Vista la richiesta del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malagò e preso atto della volontà del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull’emergenza Covid19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse, il Presidente della Figc Gabriele Gravina ha convocato un Consiglio Federale straordinario per martedì 10 marzo”. Lo ha dichiarato all’ANSA una fonte della Federcalcio. Vedremo allora cosa accadrà.

LAZIO Salta il ritiro pre Atalanta a Grassobbio?

LAZIO Salta il ritiro pre Atalanta a Grassobbio? La situazione.

LAZIO Salta il ritiro pre Atalanta a Grassobbio? I biancocelesti avevano scelto il paese in provincia di Bergamo per trascorrere le ore immediatamente il match contro i nerazzurri. L’idea era nata per evitare di concentrare troppe persone nella città orobica, ma è stata frenata dagli ultimi provvedimenti del Governo in materia di Coronavirus. Visto l’espandersi dell’epidemia, si è infatti deciso di allargare la ‘zona rossa’ a tutta la Lombardia e ad altre 14 province tra Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche. Il programma è dunque al momento congelato in attesa che le autorità comunichino nuove disposizioni. Grassobbio oltretutto si trova a soli quindici chilometri da Alzano Lombardo e Nembro, le zone maggiormente interessate dai contagi. La squadra dovrebbe partire venerdì pomeriggio. Ieri intanto circolava un’indiscrezione secondo cui la gara avrebbe potuto essere disputata in un’altra sede. Probabilmente dunque verrà effettuato un sopralluogo nella città quartier generale provvisorio.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista João Batista da Silva

LA NOSTRA STORIA João Batista da Silva nasce a Porto Alegre, in Brasile, l’8 marzo 1955. Nazionale brasiliano.

Inizia la carriera nel club brasiliano dell’Internacional, con cui vince tre campionati nazionali e quattro campionati Gaucho. Nel 1980 si aggiudica la Bola de Prata (premio assegnato dalla rivista Placar ai milgiori giocatori del Brasileirao). Nel 1982 João Batista, in disaccordo con la società, si trasferisce alla rivale cittadina del Grêmio. Il CT del Brasile Telé Santana lo convoca per i Mondiali 1982. Nello stesso anno si aggiudica la sua seconda Bola de Prata. Nel 1983 gioca nel Palmeiras.

Quindi si trasferisce in Italia alla Lazio. In maglia biancoceleste gioca due campionati. Per via della grave situazione societaria lascia i capitolini e passa all’Avellino. Nel 1986 decide di mettere fine alla sua avventura italiana per tentare un’esperienza in Portogallo, nel Belenenses, dove resta per una sola stagione. Chiude la carriera nel 1989 in Brasile tra le file dell’Avaí. Nel corso della sua carriera ha indossato per trentotto volte la maglia della nazionale del suo Paese. Attualmente lavora come commentatore sportivo in una televisione del gruppo Globo.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Gaetano Stellone

LA NOSTRA STORIA Gaetano Stellone nasce a Bari l’8 marzo 1950. Nella stagione 1965/66 inizia a giocare nelle giovanili del Barletta. Nel 1967/68 passa in prestito alla Palmese in serie D. La stagione successiva torna a Barletta.

Nel 1969/70 Gaetano Stellone si trasferisce alla Lazio. Va in ritiro con la Prima Squadra e gioca le amichevoli precampionato. In seguito è aggregato alla squadra Riserve che prende parte al campionato De Martino. Nel mercato autunnale passa in prestito al Pescara. Dopo due stagioni in prestito al Messina e al Barletta nel 1972/73 rientra alla Lazio. Riparte di nuovo a novembre per passare alla Salernitana. Nel 1973/74 gioca con il Matera in serie C quindi l’anno dopo ritorna in biancoceleste. Anche questa volta la permanenza nella Capitale è breve. A novembre infatti torna a Matera. Gioca poi con Chieti, Martina Franca, Fermana e Giugliano, prima di chiudere la carriera nel Pomezia. È il padre del calciatore Roberto Stellone. Vive a Ciampino e svolge l’attività di Agente di commercio per la vendita di prodotti parafarmaceutici.

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Coronavirus Lombardia e 11 province zona rossa. La decisione su Atalanta Lazio

Coronavirus Lombardia e 11 province zona rossa. La decisione su Atalanta Lazio.

Coronavirus Lombardia e 11 province zona rossa. Il decreto sarà emanato nelle prossime ore dal governo e sconvolgerà le vite di tanti italiani. Secondo le disposizioni, si potrà entrare e uscire dalla Lombardia e da alcune zone di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte solo per motivi “gravi e indifferibili”. Queste nel dettaglio le province diventate “zona rossa”: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.

Sul fronte calcio, non cambia nulla: restano infatti consentite le gare a porte chiuse (in quanto motivo “indifferibile” di spostamento da e per le zone rosse). Le sfide di Serie A, tra cui Atalanta Lazio, si giocheranno dunque come da programma stilato nri giorni scorsi

Anche Lego ‘tifa’ Lazio — In mostra a Palazzo Bonaparte

Fino al 19 aprile 2020, a Palazzo Bonaparte, sarà possibile visitare la mostra I love Lego dedicata a bambini e adulti di tutte le età. La mostra presenta scenari meticolosamente riprodotti e ambienti realizzati in decine di metri quadrati con i mattoncini più famosi del mondo. Tra questi figura una realizzazione relativa alla rivalità tra Lazio e Roma, dalla quale si evince una particolare simpatia dell’azienda produttrice dei mattoncini per i colori biancocelesti. “Se metti troppo zucchero nel caffè perde l’aroma. Embè, tanto io so’ da’ a Lazio”. Questo il divertente siparietto realizzato dalla Lego. Per tutti coloro che volessero immortalare questa e altre realizzazioni, di seguito gli orari di visita: dal lunedì al venerdì 9–19; sabato e domenica 9–21. Aperture straordinarie: lunedì 6 gennaio 9–21; domenica 12 aprile 9–21; Lunedì 13 aprile 9-21. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://www.mostrepalazzobonaparte.it/ o chiamare lo 06 87 15 111.

Balzaretti: “26 maggio la peggior sconfitta”

A distanza di diversi anni l’ex giallorosso Balzaretti è tornato a parlare della finale di Coppa Italia Roma-Lazio, derby perso dalla Roma il 26 Maggio 2013. Già nel 2016 l’ex difensore si era lasciato andare a qualche dichiarazione in merito all’amara sconfitta subita contro i biancocelesti sulle pagine della testata spagnola AS, ammettendo di aver pianto “per diversi giorni, lo confesso, quando ho perso la Coppa Italia contro la Lazio”. Oggi Federico Balzaretti ha ripreso nuovamente l’argomento: “tra le partite che avrei voluto rigiocare c’è di sicuro la finale di Coppa Italia Roma-Lazio, che è stata la sofferenza sportiva più grande della mia carriera”, ha detto a soccermagazine.it in merito ad una delle vittorie calcistiche più importanti della Lazio.

CORONAVIRUS Gravina: “Stop campionato se giocatore positivo”

La Serie A rischia di essere fermata dal Coronavirus: il presidente della Figc Gabriele Gravina, interrogato sul tema ai microfoni di Rai2, non ha infatti escluso che il campionato possa bloccarsi del tutto. “In caso di giocatore positivo non possiamo escludere la sospensione del campionato, né azzardare ipotesi che ad oggi non riusciamo a prevedere. Dobbiamo essere realisti, il rischio è reale. Adotteremo tutti i provvedimenti necessari”, ha sottolineato Gravina.

Serie A in chiaro, la Lega a Spadafora: “Non possiamo aderire”

Serie A in chiaro, la Lega risponde negativamente all’invito del ministro Spadafora.

SERIE A IN CHIARO – Queste le parole all’Ansa della Lega delle squadre del nostro massimo campionato: “Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A TIM, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire“.

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LAZIO Inzaghi, nuovo rinnovo alle porte?

LAZIO Inzaghi nuovo rinnovo alle porte? Il tecnico e la società pronti a dirsi ancora sì.

LAZIO Inzaghi nuovo rinnovo alle porte? L’ultima volta risale a giugno 2019 e la società vi inserì un bonus scudetto (500mila euro). Ai vertici ci credevano già allora e sono stati ripagati nel migliore dei modi: i biancocelesti non sono obbligati a vincerlo, ma il tricolore è comunque lì, alla loro portata. E per questo devono ringraziare in gran parte proprio il tecnico. Che già da tempo ha attirato su di sè l’interesse di importanti club, quali PSG e Barcellona. Ma la Lazio ormai è casa sua. La nascita a breve di un altro figlio, insieme al record presenze sulla panchina biancoceleste e alla prospettiva di misurarsi nuovamente con i campi Champions League, potrebbero indurlo a continuare ancora il suo percorso a Roma.

Attualmente il suo contratto, stante l’ultimo prolungamento annuale, è in scadenza nel 2021. Ma a fine campionato ne riparlerà con la società: una promessa strappatagli dal presidente Lotito. A prescindere dalla vittoria o meno del titolo. Al momento Simone guadagna 2 milioni di euro, una cifra lontana anni luce da quella percepita dai suoi ‘rivali’ Conte (11 mln) e Sarri (7,5 mln). Il patron dovrà quindi compiere un bello sforzo per trattenere il suo pupillo. Anche se l’eventuale accordo non sarà tanto una questione economica, quanto di motivazioni. Che però, con gli scenari in via di apertura, sono destinate a non mancare.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Pierluigi Ronzon

LA NOSTRA STORIA Pierluigi Ronzon nasce a Gemona (Ud) il 7 marzo 1934. Cresce nelle file del Gemona del Friuli. Nel 1952 si trasferisce alla Sampdoria.

Dal 1957 al 1960 Pierluigi Ronzon gioca nell’Atalanta per poi passare per una stagione al Milan. Gioca una partita in Nazionale contro la Spagna. Nella stagione 1961/62 passa in Serie B al Napoli, dove nel 1962 vince una Coppa Italia ottenendo anche la promozione in Serie A. I tifosi partenopei lo soprannominarono ‘O’ tedesco’. Nella stagione 1965-1966 diventa capitano della squadra partenopea. Dopo gravi problemi con alcuni compagni di squadra, nell’estate del 1967 lascia il ritiro e chiede la cessione. Acquistato dalla Lazio disputa una stagione in biancoceleste dopodiché chiude la carriera.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore Francesco Marrajeni

LA NOSTRA STORIA Francesco Marrajeni nasce a Napoli nel 1889. Fa parte nel ruolo di difensore della squadra che nel 1908, in Toscana, fu costretta dagli organizzatori a disputare tre gare in un solo giorno.

Gare disputate contro squadre toscane di Livorno e Lucca per la finale del primo campionato interregionale. Tutte sfide vinte, 8 le reti segnate senza subirne. Dal dicembre del 1907 nella Lazio Francesco Marrajeni ricopre anche ruoli dirigenziali. Nell’Assemblea generale ordinaria del 30 dicembre 1907 è nominato segretario della Sezione sportiva. Militare di carriera, diventa generale di artiglieria. Nel 1912 è decorato con una medaglia di bronzo per un’azione a Sidi Bilal in Libia. È membro del Ministero della difesa Nazionale della Repubblica di Salò, come Direttore Generale dei servizi logistici, con sede ad Asolo in provincia di Vicenza, con il grado di Generale di brigata. Negli anni trenta scrive due manuali sulla tecnica militare. Muore a Roma il 7 marzo 1979.

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Zeman punta sulla Lazio: “Scudetto? Tifo i ragazzi di Inzaghi”

L’ex Lazio Zeman punta sulla Lazio nella lotta a 3 per lo scudetto. Il boemo non ha dubbi su chi giochi il miglior calcio in Italia stravedendo per la squadra di mister Inzaghi.

“La Lazio è la squadra che gioca meglio in Italia. L’Atalanta gioca un altro calcio, più fisico. La Juventus non gioca bene ma ha la miglior rosa. Spero che la Lazio vinca lo Scudetto. Lotito ha fatto molto più di altri che hanno mezzi più ampi. Se voglio tornare alla Lazio? Dipende dai programmi e da quel che si può fare”. Parola di Zeman.

ULTIM’ORA – Il ministro Spadafora scrive alla Lega Serie A: chieste le partite in chiaro

Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha scritto una lettera indirizzata al Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e per conoscenza al Presidente della Lega Calcio Seria A, Paolo Dal Pino.

Il contenuto del messaggio è volto a valutare eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A almeno della prossima giornata di campionato. L’obiettivo è quello di limitare i forti disagi cui è chiamata la popolazione in questo momento difficile e in ottica di salvaguardia della salute. Il presidente della FIGC ha appoggiato il Ministro. Si attende la risposta della Lega Calcio Serie A e di Sky.

UFFICIALE – Le nuove date di Atalanta Lazio e Lazio Fiorentina

La Lega Serie A ha reso noto le nuove date di alcuni incontri del campionato che riguardano la Lazio. In particolare si tratta delle gare con l’Atalanta e la Fiorentina.

La gara Atalanta-Lazio, valida per la ventisettesima giornata di campionato, si disputerà domenica 15 marzo alle ore 15:00, anziché sabato 7 marzo alle ore 18:00.
Contestualmente, la Lega Serie A ha comunicato che l’incontro Lazio-Fiorentina, valido per la ventottesima giornata di Serie A TIM, si terrà venerdì 20 marzo alle ore 20:45, anziché domenica 15 marzo alle ore 12:30.

FORMELLO Luis Alberto fa sorridere Inzaghi. Mentre Acerbi…

FORMELLO Luis Alberto fa sorridere Inzaghi. Mentre Acerbi… Le ultime dal quartier generale biancoceleste.

FORMELLO Luis Alberto fa sorridere Inzaghi. Ma non solo lui: anche Acerbi, dopo la mattinata in Paideia, lavora a parte in campo. Seduta in gruppo invece per lo spagnolo, di rientro dal suo paese: qui si era infatti sottoposto a protocollo personalizzato per recuperare dal problema all’inguine accusato contro il Bologna. Smentite dunque le voci che lo davano a riposo almeno fino a lunedì. Quando probabilmente si rivedrà l’ex Sassuolo, ormai arruolabile. Il via libera per lui è arrivato stamattina, ma tempo qualche ora era già in campo per esercitarsi con il pallone.

Nel weekend non ci saranno impegni ufficiali: solo domani si giocherà un’amichevole a porte chiuse con la Primavera. Inzaghi e lo staff ne approfiteranno dunque per gestire energie e infortuni. Uno su tutti, Luiz Felipe, reduce dal leggero affaticamento di ieri. Dopo 24 ore però il brasiliano è di nuovo al lavoro coi compagni. Resta ai box invece Lulic, out sicuramente per l’Atalanta. Dubbi su Marusic, complice un problema muscolare al flessore della coscia sinistra. Il montenegrino ha saltato il Bologna e solo la prossima settimana capirà se ce la farà a entrare tra i convocati per Bergamo. A riposo stamattina anche Leiva, fermato ieri un fastidio al ginocchio per il quale ha svolto accertamenti in Paideia. Anche lui potrebbe rientrare in gruppo lunedì, all’inizio della preparazione del match Champions contro i bergamaschi. Stesso discorso per Jony (dolore alla caviglia) e Lukaku (problemi alle ginocchia). 

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