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LAZIO BOLOGNA Canigiani: “La Sud? Non credo si aprirà”

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LAZIO BOLOGNA Canigiani scettico sull’apertura della Curva Sud. Poi aggiorna il dato sugli spettatori e fornisce le ultime sulla presenza degli ospiti.

LAZIO BOLOGNA Canigiani: “Ancora c’è qualche biglietto per i Distinti Sud-Est, ci stiamo avvicinando alle 40mila presenze che credo raggiungeremo oggi. A questo punto, non credo che si aprirà la Curva Sud perché la vendita in quella zona di stadio non sta procedendo alla grande. Devo dire che in molti hanno scelto la Tribuna Tevere, ci sono diverse promozioni per le Tribune, quindi è comprensibile. Tifosi ospiti? Non ci sono indicazioni, quindi penso che a questo punto saranno presenti“.

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Patric e Luis Alberto l’ex tecnico spagnolo li racconta

Patric e Luis Alberto l’ex tecnico spagnolo li racconta – Eusebio Sacristan Mena è stato il loro allenatore ai tempi del Barcellona B e ha voluto raccontare il loro passato e il modo di giocare.

Patric e Luis Alberto l’ex tecnico li racconta – I due spagnoli in questo campionato stanno facendo molto bene, se il primo a gran sorpresa piano piano è diventato uno dei difensori su cui fare affidamento, aiutato Inzaghi quando era in difficoltà, sul secondo le cose sono diverse. Luis Alberto aveva già dato prova di grande tecnica, nelle ultime due stagioni, ma in questa si sta davvero superando, il ‘Mago’ sta incantando tutti con i suoi assist e le sue magie. Ecco le parole dell’ex tecnico:

Patric

“Lui giocava nelle giovanili, però all’epoca a centrocampo. Aveva tantissima energia e vitalità, questo lo sta dimostrando anche oggi. Per questo ho deciso di averlo in squadra. Tutta l’energia che aveva però, non riusciva a gestirla e quindi alcune volte la usava non in modo appropriato. Sapevo però, che avrebbe potuto giocare come laterale destro, bastava solo che dosasse la sua forza e nel momento giusto dar via alla sua corsa veloce quando l’azione richiedeva la sua presenza”.

Ha fatto tutta la trafila e ha anche esordito in prima squadra, però purtroppo nel 2015 ha deciso che doveva cambiare squadra e andare a giocare con più continuità perché nel Barcellona c’era Dani Alves. Poi è arrivata la Lazio, un’ottima squadra che avrebbe fatto al caso suo, soprattutto il campionato italiano viste le sue doti tecniche e fisiche. Ora gioca come terzo da centrale, lì è aiutato dai due compagni, quindi condivide la responsabilità con loro e questo gli permette di poter aiutare la squadra in avanti con la sua tecnica. Devo dire che questo cambio ruolo è stato molto azzeccato, sta giocando molto bene”.

Luis alberto: “La sua prima annata in Segunda Division lo vedi terminare con ben 11 reti e 18 assist, lui è sempre stato un talento infinito. Ha una gran tecnica, capacità di fare gol e anche di effettuare assist perfetti che ti portano alla rete, è semplicemente fantastico. Lo abbiamo richiesto perché ci serviva uno come lui, era perfetto. Su di lui avevamo un diritto di 8 milioni, eravamo pronti a esercitarlo ma la società non ha voluto spendere quei soldi perché nel suo ruolo giocava già Messi, quindi lo trovavano un investimento inutile. Poi arrivò l’offerta del Liverpool e lui accettò, anche se nel calcio inglese non è mai riuscito a esprimersi, non è uno stile adatto a lui”.

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PAIDEIA LAZIO Acerbi in clinica per gli esami

PAIDEIA LAZIO Acerbi questa mattina è andato alla clinica per svolgere ulteriori controlli al polpaccio

PAIDEIA LAZIO Acerbi – Il leone non è abituato ad andare in clinica per effettuare dei controlli visto la sua impeccabile tenuta fisica che lo tiene in campo praticamente sempre. Però per lui prima delle partita contro il Genoa è arrivato un piccolo infortunio che lo ha fatto fermare dalle presenze consecutive. Francesco sta svolgendo dei controlli per capire la situazione, salterà anche la partita di domani con il Bologna e questi test valuteranno il suo rientro sul campo. Inzaghi e la Lazio sperano di riaverlo già sabato prossimo contro l’Atalanta. Intanto lui pur di recuperare nel più breve tempo possibile, si è trasferito a Formello per lavorare in una full immersion tra terapia e piscina.

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Malagò sullo Scudetto: “La Lazio lo può vincere? C’è una favorita”

Malagò sullo Scudetto – Il presidente del Coni ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato anche della lotta per la vittoria del campionato

Malagò sullo Scudetto – Il presidente è stato intervista dal Corriere dello Sport su vari argomenti che sono attualmente importanti in Italia come il Coronavirus, ecco le sue parole:

Scudetto: “Beh possiamo ben notare che ormai la dittatura della Juventus è terminata. Chi reputo favorito nella vittoria? Faccio una sorta di ragionamento che si basa su un criterio ovvero chi è libero di giocare concentrandosi solamente su una competizione può sicuramente metterci tutto se stesso impegnando la mente e il fisico, dando tutto. Questa è la condizione della Lazio. Invece non vorrei stare nei panni di Conte, per l’Inter, in questo momento oltre al problema del calendario c’è anche il problema del Coronavirus”.

Olimpiadi: “Vogliamo portare a casa più medaglie dei giochi di Rio. Sappiamo che non sarà semplice anche perché ci sono delle nuove Nazioni che hanno atleti specializzati nelle singole discipline e potrebbero guadagnare quelle medaglie libere”.

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Lazio Lulic infortunio più lungo del previsto? Il giocatore è all’estero

Lazio Lulic infortunio più lungo di quanto inizialmente si auspicava. Ancora non si hanno notizie sul suo rientro

Lazio Lulic infortunio più lungo – Il capitano manca ormai da Formello da ben 2 settimane. Contro il Verona si fece male e quella per lui fu l’ultima apparizione prima di effettuare l’intervento in artoscopia per rimuovere quel dolore alla caviglia che ogni volta si gonfiava. Non si è mai parlato di un vero tempo di recupero preciso, però più o meno si prevedevano 40 giorni di stop, ma a questo punto, potrebbero essere anche di più.

Senad è partito all’estero per incontrare uno specialista, probabilmente in Germania dal professor Müller Wohlfahrt, medico a cui Klose si affidava ogni volta. Anche in passato Lulic ha richiesto spesso il suo aiuto e potrebbe essere volato direttamente da lui per recuperare al meglio. Non si sa nulla di preciso, però il bosniaco potrebbe rimanere fuori dal campo di gioco ancora a lungo.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Claudio Sclosa

LA NOSTRA STORIA Claudio Sclosa nasce a Latisana il 28 febbraio 1961. Inizia a giocare nel Torino nel 1979. Nell’estate 1982 passa al Bologna in Serie B, restando una stagione. L’anno dopo passa al Como in Serie B.

Nel 1984 Claudio Sclosa torna a Torino. Quindi una stagione al Bari. Nel 1986 si trasferisce al Pisa, dove gioca due anni contribuendo al ritorno in Serie A. Lasciato il Pisa passa alla Lazio dove resta sei anni. A 33 anni gioca in prestito con la Cremonese per un anno. Smette di giocare nel 1996 con la Pistoiese. Durante la carriera ha vestito la maglia della Nazionale Under-21. Terminato di giocare diventa procuratore sportivo. Nel 2011 diventa prima capo-osservatori in Italia della Juventus, poi capo scout in Piemonte. Nel 2017 diventa nuovo responsabile degli osservatori dell’Inter.

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LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore biancoceleste Luis Vinicio

LA NOSTRA STORIA Luis Vinicio nasce a Belo Horizonte, in Brasile, il 28 febbraio 1932. Dopo una buona carriera da calciatore con Napoli, Bologna, Lanerossi Vicenza e Inter, inizia la carriera da allenatore con Internapoli e Brindisi.

Nel 1973/74 Luis Vinicio diventa allenatore del Napoli. L’anno dopo lotta con la Juventus per lo Scudetto perdendolo. I campani terminano al secondo posto. Nella terza stagione arriva quinto e conquista la Coppa Italia.

Il 29 giugno 1976 diventa l’allenatore della Lazio. La squadra ottiene un ottimo quinto posto qualificandosi per la Coppa UEFA. Nel 1978 lascia la società biancoceleste e torna al Napoli. Guida i partenopei anche l’anno successivo. Successivamente allena Pisa, Avellino e Udinese prima di chiudere la carriera da allenatore nella Juve Stabia.

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LA NOSTRA STORIA L’attaccante biancoceleste Petar Manola

LA NOSTRA STORIA Petar Manola nasce a Jaice, in Bosnia Erzegovina, il 28 febbraio 1918.

Inizia la sua carriera nel JSK Slavija Sarajevo per poi passare al BSK Belgrado. Nel 1939 Petar Manola vince il campionato jugoslavo. Il 1 gennaio 1943 l’attaccante passa alla Lazio. Resta in maglia biancoceleste fino al 1946. Dopodiché decide di trasferirsi in Francia all’Olympique Lione e poi al Red Star Parigi.

Nel 1948/49 è al Napoli e quindi alla Cavese, al Benevento e alla Turris. Inoltre ha giocato sette partite con la Nazionale jugoslava. È deceduto a Roma nel 2004. Oltre ad essere un ottimo calciatore fu anche un atleta brillantissimo sui 400 metri, piani, a ostacoli e sugli 800 metri piani. Partecipò a numerose gare nel 1944 e nel 1945.

Nell’aprile del 1942 durante il periodo al BSK Belgrado, dato che la società aveva anche una sezione di basket, in un giorno giocò due partite. Una come cestista e l’altra come calciatore. Al termine della carriera, dopo essersi laureato, divenne dentista a Napoli.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Giovanni Terrile

LA NOSTRA STORIA Giovanni Terrile nasce a Genova il 28 febbraio 1895. Ha giocato nel 1914 e nel 1915 nella Lazio probabilmente perché militare a Roma.

Difensore, in coppia con Bona ha formato una discreta linea di terzini ma il passaggio di Cecè Saraceni in difesa ne frenò la carriera. Giovanni Terrile arriva alla Lazio dopo essere stato titolare dell’Andrea Doria di Genova. Partito per la guerra non risulta più in formazione.

Nel 1921 lo si ritrova in squadra nella Spes, forte squadra ligure. Nel 1923 è all’Internazionale. In seguito allena il Napoli per due anni, per poi tornare a giocare nell’U.S. Genovese. Nella stagione 1929/30 allena l’Avellino.

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Milinkovic-Savic: “Mille di queste vittorie per l’armata biancoceleste”

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Il Sergente della Lazio Milinkovic-Savic ha spento oggi 25 candeline e per questo ha voluto ringraziare i suoi fan pubblicando sui social un simpatico fotomontaggio.

“Il Sergente ringrazia tutti per auguri”, ha scritto il corazziere serbo, aggiungendo: “mille di questi giorni e mille di quelle vittorie per l’armata BIANCOCELESTE”.

Si attendono intanto aggiornamenti in merito alle condizioni di Felipe Caicedo, arrivato alle 14:30 presso la clinica Paideia.

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LAZIO Caicedo in Paideia: le condizioni del Panterone

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LAZIO Caicedo in Paideia in questi minuti. L’ecuadoregno si è presentato nella struttura di riferimento biancoceleste dopo l’allenamento mattutino.

LAZIO Caicedo in Paideia. Felipe Caicedo è arrivato alle ore 14:30 presso la clinica Paideia per dei controlli strumentali alla caviglia destra. L’ecuadoregno ha rimediato infatti un pestone durante l’allenamento di questa mattina a Formello. Per il momento non sembrano esserci allarmismi i vista della gara in programma sabato contro il Bologna. In caso di forfait comunque è pronto ed arruolabile Correa. Si attendono aggiornamenti a riguardo.

INTANTO DESIGNATO L’ARBITRO DI LAZIO-BOLOGNA>>>LEGGI QUI

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LAZIO FORMELLO Torna Milinkovic. Dubbi in difesa

LAZIO FORMELLO Milinkovic presente al Fersini a 48 ore dalla sfida contro il Bologna. Dopo i due giorni di riposo per affaticamento il serbo torna a lavorare con la squadra.

LAZIO FORMELLO C’è Milinkovic nell’allenamento mattutino a due giorni dalla gara dell’Olimpico contro il Bologna di Mihajlovic. Altro recupero importante per Inzaghi dopo il ritorno di Immobile di ieri. Riscaldamento atletico in apertura per i biancocelesti che hanno poi svolto esercitazioni sul possesso palla. Al termine di un ulteriore blocco atletico, la squadra ha concluso la seduta con un’ampia fase tattica in vista del match di sabato.

DUBBI DIFENSIVI

Fermi Lulic e Acerbi, i quali non saranno disponibili per l’anticipo di sabato. In dubbio anche Marusic, ieri in Paideia per dei controlli strumentali. In campo Jony, fermo ieri a causa di una contusione alla caviglia. Dovrebbe essere lo spagnolo a presidiare la fascia sinistra, con Lazzari sulla fascia opposta. I dubbi riguardano difesa e attacco. Con Acerbi fuori, è Radu l’unico sicuro di una maglia sul centrosinistra. Al posto del centrale ex Sassuolo sfida Vavro-Luiz Felipe. In caso di impiego del brasiliano sarà Patric a presidiare il centrodestra. Con lo slovacco in campo Ramos scalerebbe di posizione relegando lo spagnolo in panchina. In avanti solito ballottaggio Caicedo-Correa su chi affiancherà il capocannoniere Immobile. Domani la rifinitura scioglierà gli ultimi dubbi di Inzaghi.

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LEGGI ANCHE IL COMUNICATO DEGLI IRRIDUCIBILI>>>CLICCA QUI

LAZIO BOLOGNA Arbitro, la designazione ufficiale: i precedenti

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LAZIO BOLOGNA Arbitro, la designazione ufficiale: i precedenti.

LAZIO BOLOGNA ARBITRO – A comunicare il nome del prescelto la stessa società biancoceleste, in una nota sul proprio sito ufficiale.

“La 26ª giornata di Serie A TIM Lazio-Bologna, in programma sabato 29 febbraio 2020 alle ore 15:00 allo Stadio Olimpico di Roma, sarà diretta dal signor Rosario Abisso (sez. di Palermo).

Assistenti: Liberti – Bottegoni IV uomo: Robilotta V.A.R.: Rocchi A.V.A.R.: Del Giovane”

PRECEDENTI

Otto gli incroci tra l’arbitro siciliano e i biancocelesti: il primo il 20 agosto 2017, esordio degli uomini di Inzaghi nel campionato 2017-2018. In quell’occasione arrivò un pareggio allo Stadio Olimpico di Roma contro la SPAL.

Il secondo è datato invece 21 gennaio 2018: di scena sempre tra le mura amiche, la Lazio sconfisse per 5-1 il ChievoVerona. Altro campionato altra vittoria: dirigeva l’arbitro siciliano lo scorso anno, in occasione del match vinto per 4-1 all’Olimpico con il Genoa. Sorrisi da Abisso anche in Coppa Italia: lo scorso 31 gennaio, nella gara dei quarti a San Siro contro l’Inter, i biancocelesti si imposero per 5-4 dopo i calci di rigori. Altri due precedenti, nel finale della scorsa stagione, sono la gara casalinga con il Sassuolo ed il match esterno con il Torino che concluse l’ultimo campionato.

L’esordio nell’anno in corso risale, invece, a Lazio-Parma, 4ª giornata: la gara è terminata 4-0 per la squadra di mister Inzaghi. Infine, l’ultimo precedente con Abisso è datato 5 febbraio 2020, recupero della 17ª giornata di campionato contro il Verona: la gara si concluse pareggiando a reti bianche.

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Curva Nord – Il comunicato degli Irriducibili

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Curva Nord – Il comunicato degli Irriducibili.

CURVA NORD – Finisce un’era. Dopo quasi 33 anni, il nome ‘Irriducibili’ scomparirà dal cuore del tifo biancoceleste. La notizia era già nell’aria da qualche giorno, ma adesso a confermarla è arrivato anche una nota ufficiale del gruppo. Il cambiamento avverrà dal termine di Lazio – Bologna di sabato: da quel momento ad identificare la falange sarà la sola denominazione “Ultras Lazio“. Di seguito il testo della nota.

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Lenzini, dal nipote una petizione per intitolargli una via di Roma

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Lenzini, dal nipote una petizione per intitolargli una via di Roma.

Intitolare una via di Roma ad Umberto Lenzini, storico presidente della Lazio. Se ne parla da diverso tempo, ma finora nulla è stato fatto di concreto. Ingiustamente, oseremmo dire, nei confronti di un uomo capace in pochi anni, con l’aiuto di una banda scatenata guidata sapientemente da Tommaso Maestrelli, di portare i biancocelesti dalla Serie B al primo scudetto della loro storia. Ebbene, ora sembra che qualcosa si stia muovendo in concreto. Merito del nipote di Lenzini, Andrea, che, in coincidenza con l’anniversario della morte del nonno (avvenuta il 22 febbraio 1987), ha deciso di lanciare una petizione in tal senso tramite la piattaforma change.org. “Umberto – si legge nella presentazione dell’iniziativa – merita una via importante Romana. Quando dico importante dico importante e Romana dico di Roma“. La richiesta, indirizzata al sindaco di Roma Virginia Raggi, conta al momento circa 700 adesioni. Ma ne occorreranno molte di più per convincere la prima cittadina a realizzare (finalmente) questo sogno. Perchè Lenzini, con il suo operato, ha portato in alto il nome non solo della Lazio, ma anche quello di Roma, di cui la squadra biancoceleste è la primogenita in ambito calcistico. E oggettivamente crediamo che meriti che la Città Eterna gli tributi un simile riconoscimento.

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LAZIO Acerbi non dovrebbe farcela contro il Bologna: la situazione

LAZIO Acerbi non dovrebbe scendere in campo per il match di sabato 22 febbraio contro il Bologna

LAZIO Acerbi non dovrebbe giocare neanche la prossima partita di campionato. Francesco Acerbi non saltava una partita per infortunio da almeno 4 anni. Purtroppo contro il Genoa ha dovuto alzare bandiera bianca lasciando il posto a Vavro a causa di un problema fisico. Probabilmente però, quella contro il Genoa non è stata l’unica partita saltata dal leone che dovrà rimanere a riposo anche nella partita di sabato contro il Bologna. Ha un problema di pre-stiramento al polpaccio, tra pochi giorni si saprà se il problema potrebbe essere uno stiramento, cosa che in casa Lazio sperano di no. Inzaghi lo aspetta per la partita contro l’Atalanta.

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Lazio Immobile da bomber in campo a testimonial per One Million

Lazio Immobile da bomber di razza a giocatore modello per lo stilista Paco Rabanne

Lazio Immobile da bomber a testimonial pubblicitario. Sta vivendo un momento d’oro, capocannoniere della Serie A, primo nella classifica della Scarpa d’Oro, secondo in campionato a ridosso di un punto dalla Juve, diventato nuovamente papà del piccolo Mattia e ora è stato scelto come testimonial per la campagna del noto profumo One Million. Come riporta Il Messaggero, lo stilista spagnolo Paco Rabanne ha voluto fortemente Ciro come testimonial per la pubblicità del famosissimo profumo da uomo One Million. L’attaccante, dopo la partita Lazio Inter, sarebbe voluto direttamente a Barcellona per completare lo shooting da da testimonial.

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Lazio i rigori non ti hanno reso molti punti, Juve e Inter ne hanno di più

Lazio i rigori non ti hanno dato molti punti in classifica, al contrario Inter e Juve con i rigori realizzati hanno ottenuto più punti

Lazio i rigori non ti hanno aiutata molto – C’è ancora chi parla con un certo scettiscimo sulla Lazio. Molti puntano il dito per i troppi rigori assegnati ai biancocelesti, anche se, sono tutti nettissimi. Probabilmente in quella posizione, la società romana disturba e non poco. Ma la Lazio sta andando avanti sopratutto grazie alle sue performance che incantano i tifosi e gli appassionati di calcio.

Se andiamo a vedere tutti i rigori assegnati, 14, possiamo notare di come la Lazio di questi ben 14 rigori, solo 5 sono valsi alla conquistata di punti. Un numero basso se andiamo a vedere chi comanda questa classifica. Immobile ha realizzato la doppietta contro l’Atalanta su rigore che ha portato dei punti decisivi, così come quelli contro il Brescia (valido per il pareggio) e quello contro l’Inter (per il momentaneo 1-1), tutto il resto, non è stato necessario per la vittoria della Lazio. Mentre se andiamo a vedere nel dettaglio, la Juve ha ottenuto ben 8 punti grazie ai rigori, l’Inter 7. Quindi facendo chiarezza la Juve ha in classifica 8 punti in più dai rigori realizzati, l’Inter 7 e la Lazio 5. Senza tutti questi rigori, i biancocelesti sarebbero primi in classifica.

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LAZIO Vavro: “Ambiamo al primo posto. Inzaghi ha fiducia in me”

LAZIO Vavro ha esordito da titolare in Serie A e si avvia alla sua seconda partita consecutiva tra gli 11 iniziali

LAZIO Vavro nell’ultima partita contro il Genoa è stato scelto per giocare da titolare dopo che Acerbi ha dato forfait poco prima del riscaldamento. Per il giocatore slovacco, è stata la prima volta da titolare in campionato con la maglia biancoceleste. Ha disputato un’ottima partita e anche se ha caratteristiche diverse da Acerbi, la sua assenza non ha pesato grazie alla sua prestazione. In patria ha parlato di alcuni argomenti:

“Vero, non sono titolare, ma appertengono comunque a una grande squadra. In questo momento stiamo facendo davvero bene. Siamo usciti da entrambe le competizioni, Coppa Italia ed Europa League, quindi ora abbiamo un solo obbiettivo, il campionato.

Esordio da titolare: “Sapevo che se Acerbi non ce l’avesse fatta, avrei giocato io come titolare, era questo che ogni giorno mi diceva il mister Inzaghi. Acerbi fino all’ultimo ha provato a giocare, anche nel riscaldamento ma qui ha sentito un problema muscolare e ha rinunciato. E’ stata una situazione particolare. Alla fine stavo per fare la mia prima partita in Serie A dopo essere stato sempre in panchina, all’ultimo minuto, ormai stavamo vicini al fischio d’inizio. Fino a quel momento, avevo giocato qualche spezzone di gara subentrando, a Genoa invece era una situazione molto diversa, però quando stavo sul pullman il mister mi ha aiutato perché diceva di avere molta fiducia in me. Anche durante gli allenamenti settimanali mi ha trasmesso questa cosa, quindi mi ha reso molto felice. Mi ha detto di fare quello che abbiamo preparato tutta la settimana, mi ha chiesto di fare il mio meglio e mi ha augurato buona partita”.

Sulla partita: “Siamo stati una settimana pensando che questa non sarebbe stata una partita facile. Anche se il Genoa è in basso alla classifica, non sarebbe stata comunque una passeggiata perché nel loro stadio giocano sempre bene dando il massimo. Abbiamo dovuto lottare fino all’ultimo per ottenere la vittoria. Gli avversari hanno segnato l’1-2, ma siamo stati bravi dimostrando grande forza segnando il gol dell’1-3. Però alla fine abbiamo rischiato, pensavano di non portare a casa i tre punti, invece ce l’abbiamo fatta”.

Cena: “Mi hanno fatto tutti i complimenti. Alcuni con toni scherzosi mi hanno detto che ora dovrò invitarli a cena. Lo farò sicuramente, già lo avevo fatto al mio arrivo a Roma. Questi compagni di squadra per me sono un’altra famiglia. Sono pronto per giocare da titolare. Mi alleno nel modo giusto e questo inizia a farsi notare e i miei sforzi vengono ripagati. Devo crescere di allenamento in allenamento”.

Lotta scudetto

“Abbiamo fatto ben 20 partite senza sconfitte e questo è diventato il nuovo record del club, superando quello precedente. Però non bisogna dimenticare il nostro obbiettivo, andare di passo in passo. Nessuno si aspettava di vedere una Lazio così in alto, vicino la Juve. Però manca ancora molto alla fine del campionato. Abbiamo ancora 13 partite di campionato, con in palio moltissimi punti. Continuando su questa strada, potremmo raggiungere un grande traguardo. Noi e la Juve abbiamo tantissime partite difficili, avremo anche lo scontro diretto, vedremo alla fine della stagione come andrà. Ambiamo anche al primo posto visto che stiamo così in alto. La nostra priorità è andare in Champions League“.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista biancoceleste Flavio Cecconi

LA NOSTRA STORIA Flavio Cecconi nasce a Verona il 27 febbraio 1923. Prodotto del vivaio scaligero.

Nel 1946/47 viene ceduto alla Maceratese in serie C. La stagione dopo Flavio Cecconi arriva alla Lazio facendo il suo esordio in serie A. Nell’estate 1948 passa all’Atalanta ma al termine del campionato torna in biancoceleste. Resta a Roma per altre due stagioni. Gioca una partita con la Nazionale B. Nel 1951/52 viene ceduto al Napoli dove resta una stagione. Gioca poi con il Palermo, di nuovo con il Verona e con la Pro Patria. È deceduto il 3 dicembre 2001.

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