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BURIONI: “La Lazio? Mi fa agitare troppo, non riesco a vederla”

Roberto Burioni è un medico e ricercatore scientifico, nonché tifoso della Lazio. Ieri è stato ospite a Tiki Taka

Roberto Burioni ieri ha presenziato al programma Tiki Taka e si è espresso in questo modo sulla Lazio:

“Purtroppo non sono riuscito a seguire la Lazio in tutte le partite perché mi agito troppo mentre la guardo. Come Lazio – Inter, non sono riuscito a vederla perché mi è salita l’emozione e non ce l’ho fatta. Non ho neanche visto il secondo tempo del derby di anni fa quando assegnarono quel rigore alla Roma sul tuffo di Strootman. Genoa – Lazio invece non l’ho guardata perché non ho potuto”.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Milan Badelj

Il 25 febbraio 1989 nasce a Zagabria Milan Badelj. Ex centrocampista della Lazio e della nazionale croata, con cui si è laureato vicecampione del mondo nel 2018.

Cresciuto nelle giovanili del NK Zagabria Milan Badelj nel 2007 a 17 anni arriva alla Dinamo Zagabria. Disputa una stagione nella squadra B per passare poi in prestito alla Lokomotiva Zagabria, società satellite. L’anno dopo torna alla Dinamo Zagabria. Al suo ritorno alla NK Zagabria si conquista subito il posto da titolare in prima squadra. Nel 2012 viene acquistato per 4 milioni di euro dall’Amburgo dove milita per due stagioni. Il 1° settembre si trasferisce a titolo definitivo alla Fiorentina per 5 milioni di euro firmando un contratto quadriennale. Ad agosto 2018 firma un contratto quadriennale con la Lazio. In maglia biancoceleste vince la Coppa Italia nella stagione 2018/19. Dopo una stagione ritorna alla Fiorentina in prestito oneroso con diritto di riscatto.

Nazionale

Ha giocato 64 volte nelle nazionali giovanili croate. Debutta con la nazionale croata a maggio 2010. Convocato per le fasi finali dell’Europeo non scenderà mai in campo. Stessa sorte per Brasile 2014. Convocato per gli Europei 2016 in Francia scende in campo in tutte e 4 le gare giocate dalla nazionale. Presente anche ai Mondiali 2018.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Giancarlo Camolese

LA NOSTRA STORIA Giancarlo Camolese nasce a Torino il 25 febbraio 1961. Cresce nell’Unione Sportiva San Mauro per passare poi nel 1974 alle giovanili granata. Nel 1978 esordisce con la maglia del Toro in Serie B. L’anno dopo milita nella Biellese. Quindi due stagioni nella Reggina e una all’Alessandria, dove resta fino al 1986.

Nella stagione 1986/87 Giancarlo Camolese arriva alla Lazio. In maglia biancoceleste conquista la storica salvezza dei -9 nella stagione 1986-87 e la promozione in A nella stagione successiva. Nel 1988 passa al Padova. Dopo due anni si trasferisce al Vicenza per una stagione. Quindi è la volta del Taranto prima di chiudere la carriera dopo due stagioni alla Saviglianese. Appesi gli scarpini al chiodo, inizia la carriera di allenatore guidando proprio la squadra dove concluse la carriera. Quindi passa ad allenare nelle giovanili del Torino arrivando fino alla guida della prima squadra. Vi resta per tre stagioni conquistando la promozione in Serie A.

Nella stagione 2003-2004 subentra alla guida della Reggina in Serie A, conducendola alla salvezza. A fine stagione lascia la squadra calabrese e nella stagione successiva rimane inattivo. Torna a sedersi in panchina nel 2005 guidando il Vicenza. Nel 2007 subentra alla guida del Livorno, ultimo in classifica in Serie A, ma a poche giornate dalla fine arriva l’esonero. Dal 2009 è di nuovo al Torino. Nel 2012, dopo una lunga assenza dalla panchina per motivi familiari, ricomincia ad allenare alla Pro Vercelli in Serie B. Nel 2015 allena il Chiasso, chiude la stagione al settimo posto ma la conferma non arriva. Specializzato docente a Coverciano e all’Università è anche commentatore tecnico.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Alessandro Ferri

LA NOSTRA STORIA Alessandro Ferri nasce a Roma il 25 febbraio 1921. Cresciuto nella Lazio. Era detto ‘Sandro’.

Uno dei più forti difensori che la Lazio abbia mai avuto. Alessandro Ferri esordisce nel derby del 15 gennaio 1939. Incontro che vide i biancocelesti espugnare per la prima volta il campo Testaccio (Roma-Lazio 0-2). La settimana precedente la partita, non ancora diciottenne, aveva cercato invano dei biglietti gratuiti per vedere la gara e il sabato si era recato in sede per chiederli direttamente al presidente Remo Zenobi. Quest’ultimo rispose che non ne avrebbe avuto bisogno in quanto sarebbe sceso in campo.

A fine gara Fulvio Bernardini, capitano della Roma ed ex laziale, abbracciò a lungo il giovane avversario riconoscendo in lui il degno successore. Durante la guerra gioca un anno nell’Audace Taranto in quanto soldato nella città pugliese. Gioca otto stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1948/49, per divergenze economiche, si trasferisce alla Roma per due stagioni in cambio di 8 milioni di lire. Poi passa alla Reggina. È deceduto a Roma il 3 giugno 2003.

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CORONAVIRUS SERIE A Spadafora: “Match a porte chiuse nelle Regioni colpite”

Ormai è quasi ufficiale e nel prossimo turno di Serie A molte partite si giocheranno a porte chiuse. Lo ha annunciato il ministro Spadafora

Causa Coronavirus Serie A a porte chiuse nel Nord Italia, mentre pubblico presente sugli spalti nelle Regioni non colpite. Arrivano le dichiarazioni del Ministro Spadafora: “Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte, ora con questo dpcm abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive, per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse“.

Di conseguenza il big match Juventus Inter verrà disputato senza spettatori sugli spalti, mentre la partita Lazio Bologna forse potrebbe avere solamente il divieto per i tifosi felsinei di raggiungere la Capitale. Ma si attendono disposizioni in merito dal Governo.

QUI BOLOGNA Mihajlovic li recupera tutti

Sabato pomeriggio, Coronavirus permettendo si disputerà Lazio Bologna Mihajlovic può sorridere con il recupero di molti big

QUI BOLOGNA MIHAJLOVIC SORRIDE – Buone notizie per l’allenatore dei rossoblu che nell’allenamento odierno ha potuto riabbracciare molti calciatori precedentemente infortunati. Stiamo parlando di Medel, Sansone, Santander e Soriano. A questi si va ad aggiungere anche Deswil che ha scontato il suo turno di squalifica.

Nel frattempo si attende l’ufficialità da parte del Governo per capire le modalità di svolgimento della gara, a porte chiuse oppure con il solo divieto di trasferta per i tifosi del Bologna.

INZAGHI INVECE E’ IN ANSIA PER ACERBI

Scarpa d’oro 2019/20 — Immobile in testa, accorcia Lewandowski

Prosegue il testa a testa fra Ciro Immobile e Robert Lewandowski nella classifica per la Scarpa d’Oro. Il centravanti del Bayern Monaco, in virtù della doppietta realizzata venerdì sera nell’anticipo di Bundesliga contro il Paderborn, si è avvicinato al bomber campano. Passo in avanti anche per Leo Messi, autore di un poker  contro l’Eibar nel sabato di Liga. L’argentino, senza gol da un mese, risale dunque posizioni. Immobile continua a guidare la classifica con 54 punti, seguito da Lewandowski a quota 50, Cristiano Ronaldo, Timo Werner del Lipsia ed Erling Haaland del Borussia Dortmund a quota 42. Messi raggiunge i 36 punti scavalcando Romelu Lukaku. Di seguito la classifica della Scarpa d’Oro aggiornata all’ultimo turno di campionato:

1- Immobile (Lazio) – 54 punti
2- Lewandowski (Bayern Monaco) – 50 punti
3- Werner (Lipsia) – 42 punti
3- Cristiano Ronaldo (Juventus) – 42 punti
3- Haaland (Salisburgo/Borussia Dortmund) – 42 punti
6- Messi (Barcellona) – 36 punti
7- Vardy (Leicester) – 34 punti
7- Lukaku (Inter) –  34 punti
7- Aubameyang (Arsenal) – 34 punti
10- Aguero (Manchester City) – 32 punti
10- Ben Yedder (Siviglia) –  32 punti
12- Sorga (Flora Tallinn) – 31 punti
13- Ings (Southampton) –  30 punti
13- Mbappe (Psg) – 30 punti

Agnelli: “Lotta scudetto? Temo la spensieratezza della Lazio”

Nella giornata odierna, il patron bianconero Andrea Agnelli ha fatto il punto sulla lotta scudetto che vede coinvolte Juve, Lazio e Inter

Agnelli: “La cosa che più mi preoccupa della Lazio è la spensieratezza: non sono obbligati a vincere, se riescono a superare marzo e aprile questo può diventare un grande vantaggio. Questo può rappresentare però anche il più grande nemico della Lazio, potrebbero essere soddisfatti della qualificazione in Champions e accontentarsi. Simone Inzaghi sta facendo un lavoro eccezionale, bisogna vedere cosa cambierà quando scenderà in campo con l’obbligo di fare il risultato. L’Inter invece non ha questa spensieratezza, con l’arrivo di Conte si è caricata dell’obbligo di vincere”. Queste le parole del patron bianconero Andrea Agnelli ai microfoni di Radio 24.

FORMELLO Lazio già al lavoro verso il Bologna. Senza Acerbi e non solo…

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FORMELLO Lazio già al lavoro verso il Bologna. Assente Acerbi ma non solo…

FORMELLO Lazio già al lavoro verso il Bologna. Il programma è il solito dopo una partita: riscaldamento comune, poi lavoro di scarico tra campo e palestra per i titolari e seduta col pallone per tutti gli altri. Al gruppo si unisce anche Bianchi della Primavera, mentre risulta assente Parolo. Non c’è tempo per riposarsi, la prossima sfida incombe e, visto che si giocherà di sabato, ci saranno meno giorni per prepararla. A tal proposito, i ragazzi di Inzaghi effettueranno una seduta ogni giorno fino a venerdì. Da valutare le condizioni di Acerbi, che oggi non ha preso parte ai lavori. Il centrale ex Sassuolo ieri si è fermato durante il riscaldamento per un problema al soleo. A giorni si sottoporrà ad accertamenti che determineranno entità dell’infortunio e tempi di recupero. per capire l’entità del suo infortunio e i relativi tempi di recupero. Buone notizie invece da Luiz Felipe, di nuovo al suo posto dal 1′ dopo la squalifica. Non ci sarà invece Lulic, alle prese con il recupero dopo l’operazione alla caviglia. Il gruppo biancoceleste tornerà ora ad allenarsi domani alle 15.

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CORONAVIRUS Canigiani rassicura su Lazio Bologna

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CORONAVIRUS Canigiani rassicura su Lazio Bologna.

CORONAVIRUS Canigiani rassicura su Lazio Bologna. Le parole del responsabile del marketing biancoceleste ai microfoni di ‘LSR’:

Al momento non c’è nessuna indicazione, quindi noi procediamo con la solita normalità di vendita. Poi si valuterà se arriveranno indicazioni particolari. Ulteriori rinvii creerebbero non pochi problemi, questo è chiaro. Per ora comunque sono stati venduti 11mila biglietti e siamo quindi vicini alle 35mila presenze, la zona Nord è completamente esaurita. C’è un po’ di disponibilità nei Distinti Sud-Est. Siamo fiduciosi affinché si giochi, ma ovviamente le autorità competenti sanno cosa fare meglio di noi”.

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Lazio Roma under 13: gli aquilotti trionfano nel derby

Lazio Roma under 13 pro – I piccoli biancocelesti riescono a vincere il derby 3-0

Lazio Roma under 13 – Ieri si è giocato il campionato nazionale Under 13 pro, si sono sfidate Lazio e Roma in un derby totalmente a favore dei biancocelesti. La partita valida per la quinta giornata è terminata con un sonoro 3-0 per gli aquilotti che in questa giornata hanno volato più alto dei lupacchiotti. In rete i giovani Ivziku, Mola e Chiucchiuini. Al termine della partita i lazialotti si sono lasciati andare a grandi festeggiamenti sulle note del coro dei tifosi che ormai da qualche mese irrompe nell’Olimpico.

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GENOA LAZIO Rivivi le magie della partita

GENOA LAZIO Rivivi le magie del match terminato 2-3 con tutto batticuore nei minuti finali per i tifosi della Lazio

GENOA LAZIO Rivivi le magie – Un’altra vittoria biancoceleste che questa volta ha trovato davanti a sé, un’avversaria che non si è mai arresa, ha lottato fino all’ultimo secondo. Dopo appena un minuto dal fischio d’inizio, Marusic di potenza fisica supera i due difensori genoani e mette la palla in rete per lo 0-1. La risposta del Genoa arriva con Favilli su colpo di testa che però, si stampa sul palo. Nel secondo tempo, arriva il raddoppio della Lazio con il solito Ciro Immobile, che approfitta di un contrasto tra Caicedo e il difensore e si fionda sulla palla con un destro potente che sorprende Perin. La squadra di casa continua a pressare e alla fine arriva un gol stupendo da parte di Cassata e il Genoa torna in partita. Più avanti però, Cataldi su punizione ristabilisce le distanze. All’88’ viene concesso un rigore per il Genoa che Criscito realizza, la partita termina 2-3 per la Lazio.

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ATALANTA LAZIO Chiesto l’anticipo del match a Lotito: ecco la sua risposta

ATALANTA LAZIO Chiesto l’anticipo della partita in programma sabato 7 marzo alle ore 18.0

ATALANTA LAZIO Chiesto l’anticipo – In questi giorni la Serie A sta vivendo un piccolo momento di difficoltà a causa del Coronavirus che ha annullato diverse partite. Ma non solo, nonostante gli anticipi e i posticipi del campionato siano stati decisi anche in base agli impegni europei delle squadre partecipanti, il presidente dell’Atalanta Percassi ha chiesto di anticipare ulteriormente la partita. Il match in questione, è in programma sabato 7 marzo alle ore 18.00, ma il presidente dell’Atalanta vorrebbe giocare la partita venerdì sera per recuperare energie in vista della partita di ritorno di Champions League contro il Valencia martedì 10 marzo in trasferta. Lotito però dal canto suo, ha risposto di no, non vuole anticipare l’incontro quindi a prendere la decisione finale sarà la Lega di calcio.

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CORONAVIRUS SERIE A Il premier Conte: “Prossima giornata a rischio rinvio”

CORONAVIRUS SERIE A Il premier Conte – Il premier ha parlato della possibilità di un rinvio per la prossima giornata di campionato

CORONAVIRUS SERIE A Il premier Conte – Il premier Giuseppe Conte, ha parlato in diversi programmi del campionato visto il momento di agitazione che si sta vivendo in Italia a causa del Coronavirus che in questi giorni si è propagato della Lombardia, nel Veneto e nel Piemonte. Già nella giornata di ieri, sono state rinviate ben 4 partite che si giocavano in queste regioni e probabilmente verrà rinviata la prossima giornata, le sue parole:

“Non penso sia possibile in una sola settimana risolvere questo problema o per lo meno ritardare il contagio per poter riprendere le manifestazioni sportive. Ovviamente noi ogni secondo controlliamo la situazione, ci sono degli esperti e tecnici che sono a lavoro, poi si vedrà e valuterà il da farsi. Vedremo come andrà la situazione del contagio del virus e in caso se rinviare tutti i match della prossima settimana”.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore Augusto Parboni

LA NOSTRA STORIA Augusto Parboni nasce a Milano il 24 febbraio 1900. Suo padre fu prima ciclista e poi dirigente della Federazione ciclistica e del T.C.I. Augusto.

Giocò nella Lazio tra il 1920 e il 1927. Augusto Parboni si era formato nella Pro Roma. Fu uno dei migliori giocatori biancocelesti degli anni ’20. Fu anche un valente podista, nel 1918 vinse lo Steeple Chase. Nel 1923 fu lui a convincere il quindicenne Andrea Ercoli a entrare nella Lazio come raccattapalle. Dopo il ritiro dal calcio diventa giornalista collaborando con la rivista ‘Lo sport fascista’ e il quotidiano ‘L’Impero’. Nel 1930 fu nominato Ufficiale del Regno. È deceduto a Roma il 12 luglio 1984.

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IMMOBILE COME ANGELILLO. MEDIA GOL IMPRESSIONANTE

L’attaccante della Lazio continua a segnare. Nemmeno Cristiano Ronaldo riesce a stargli dietro.

Re Ciro continua alla grande la sua cavalcata per aggiudicarsi il titolo di capocannoniere del nostro campionato. Nessuno come lui nelle 25 gare sin qui disputate. Ronaldo, Dybala, Dzeko e Lukaku, tutti dietro al bomber della Lazio. Grazie a una media realizzativa impressionante, il biondo attaccante partenopeo sta guidando la Lazio sempre più alto. Grazie alla rete siglata oggi al Ferrarsi, l’attaccante raggiunge un mostro sacro del nostro campionato come Angelillo: ben 27 reti in 25 partite. L’attaccante argentino ci riuscì con l’Inter allenata da Helenio Herrera nella stagione 1958/59, L’attaccante italiano oggi pomeriggio a Genova.

CORONAVIRUS Malagò: “Valutare ipotesi partite a porte chiuse”

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A margine del match Roma – Lecce, il presidente del CONI Malagò ha parlato dell’ipotesi di giocare le partite a porte chiuse nelle aree in cui si sta diffondendo il Coronavirus.

“Fino a tarda sera ho sentito alcuni dei dirigenti coinvolti, l’ultima telefonata con Marotta è stata in piena notte. Il discorso delle porte chiuse è stato preso in considerazione, ma ci sono delle problematiche: la prima è che a cominciare dall’Inter ci sono 70mila biglietti venduti e la società si sarebbe dovuta far carico delle spese. La seconda è che qualche gruppo di tifosi, magari quelli delle curve, potrebbe decidere di andare lo stesso verso lo stadio rappresentando un problema di ordine pubblico”, ha detto Giovanni Malagò ai microfoni di SkySport, sottolineando che “è un tema che riguarda esclusivamente le prefetture”.

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GENOA LAZIO Cataldi: “Sempre uniti verso i nostri obiettivi”

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Al termine della partita contro il Genoa, Danilo Cataldi è tornato a parlare del difficile match che ha portato alla Lazio +3 punti.

Il Genoa si è dimostrato un avversario combattivo, ma grazie al tris a firma di Marusic, Immobile e Cataldi le aquile sono riuscite ad ottenere una grande vittoria.

“L’urlo di una squadra che non molla MAI! Sempre insieme, uniti, dritti verso i nostri obiettivi”, ha scritto il centrocampista biancoceleste sui suoi profili social, “Per non smettere di sognare. Forza Lazio”.

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Mughini parla bene della Lazio

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Al termine della vittoria ottenuta dai biancocelesti contro il Genoa, Giampiero Mughini ha elogiato il lavoro svolto dalla Lazio, a partire dal presidente Lotito fino ai giocatori.

“Cappello dinnanzi al coach Simone Inzaghi, al presidente Lotito, al geniale direttore tecnico albanese Tare”, ha detto Mughini a Dagospia, definendo inoltre “Luis Alberto, il miglior centrocampista assieme a Milinkovic-Savic del torneo italiano”.

“Da juventino dico”, ha proseguito Mughini, “che se la Lazio acciuffasse lo scudetto sarebbe una data straordinaria del calcio italiano”.

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CORONAVIRUS Inzaghi: “Non sottovalutare quello che sta accadendo”

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A margine della partita contro il Genoa, Simone Inzaghi si è detto contrario all’ipotesi di giocare le partite a porte chiuse, una delle misure considerate per far fronte all’emergenza coronavirus. “Assolutamente no. Il succo del calcio sono i tifosi”, ha detto Inzaghi, sottolineando però che “non bisogna sottovalutare quello che sta capitando. Ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Il calcio resta dei tifosi, penso a oggi, con i tifosi del Genoa splendidi e quelli della Lazio impressionanti. E’ giusto vivere il calcio con le tifoserie, per questo bisognerà cercare di porre rimedio a questa grandissima problematica”.

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