Da ultimo dei rincalzi dalla panchina a prezioso jolly difensivo per Simone Inzaghi: il riscatto di Patricio Gabbarron Gil, detto Patric.
LAZIO Le prestazioni di Patric con la maglia biancoceleste stanno migliorando di giorno in giorno. Lo spagnolo classe ’93, arrivato in sordina nell’estate 2015, si sta rivelando una pedina preziosa per Simone Inzaghi. Nella stagione in corso ogni qualvolta il tecnico biancoceleste lo ha chiamato in causa lui si è fatto trovar pronto. Soprattutto da centrale di destra della linea difensiva a tre, ma anche come esterno a tutta fascia del centrocampo a cinque. In quest’ultimo ruolo, contro la Cremonese in Coppa Italia, per lo spagnolo è arrivata anche il primo goal italiano. Ieri sera contro il Verona Inzaghi ha deciso di rimetterlo tra i titolari e Patric non ha tradito le aspettative del tecnico: in difesa è stato perfetto, almeno statisticamente, l’unico dei 28 giocatori scesi in campo in Lazio-Verona a vincere il 100% dei duelli, 6 su 6. Nello 0-0 dell’Olimpico si è ben comportato sia nell’1vs1, non esitando a spazzare palla in tribuna nei momenti critici. Il suo crescendo sta coincidendo anche con il suo cambio di look: da un appariscente biondo platino a un più classico castano. Che il riscatto di Patrc nasca anche da questo?
QUI PARMA D’Aversa, tecnico degli emiliani, a tre giorni dalla sfida casalinga contro la Lazio deve fare i conti con le tante assenze nel reparto offensivo.
QUI PARMAD’Aversa con il rebus attacco per la sfida che vedrà i suoi gialloblu affrontare la Lazio di Inzaghi al Tardini domenica alle 18. Il tecnico degli emiliani, oltre alle già note assenze di Inglese, Gervinho e Kulusevski, non potrà contare infatti nemmeno su Cornelius, fermato da una lesione muscolare. Probabile spazio in avanti per l’ultimo arrivato, l’ex Roma e Sampdoria Gianluca Caprari. Con lui dovrebbero agire Siligardi e Kucka, anche se non è del tutto da escludere l’utilizzo di Sprocati, passato anche da Formello. Ma i problemi per D’Aversa non finiscono qui: una contusione al costato ha costretto Gagliolo ad un allenamento differenziato. Rimane comunque possibile un recupero del difensore per la sfida del Tardini.
SCUDETTO 1915 — La questione relativa all’assegnazione del titolo 1914/15 sta cominciando a prendere piede anche al di fuori dei contesti laziali. L’avvocato Gian Luca Mignogna è da tempo in prima linea in questa direzione, ma l’immobilismo della Federcalcio a tal proposito ha reso tutto più complicato. La petizione online “Lazio 1914/15 campione d’Italia ex aequo” ha superato le 36500 adesioni. Si tratta di una battaglia che il mondo Lazio, con i suoi legali e con i mezzi di comunicazione, sta conducendo ormai da diversi anni. L’obiettivo è quello di rendere giustizia e di assegnare il primo vero Scudetto della Capitale. Le istituzioni calcistiche però non hanno mai prestato la giusta attenzione all’argomento. Pertanto prende forma l’ipotesi di organizzare un corteo con sit-in finale davanti alla sede della FIGC, in Via Allegri a Roma.
LAZIO GIUDICE SPORTIVO — Nel pomeriggio odierno sono state rese note le decisioni del dott. Gerardo Mastrandrea in merito alla gara di ieri tra i biancocelesti e il Verona, valida per il recupero della 17esima giornata. Alla luce delle ammonizioni ricevute nel corso del match dell’Olimpico, Milinkovic-Savic e Radu (già diffidati) salteranno per squalifica la trasferta di Parma, in programma domenica alle 18.00. Il difensore romeno e l’ex Genk torneranno dunque a disposizione di Inzaghi per la sfida contro l’Inter del 16 febbraio.
Formello Lazio – Dopo il pareggio interno di ieri sera con il Verona, biancocelesti di nuovo al lavoro in vista della trasferta di Parma.
FORMELLO LAZIO – Rosa come al solito divisa in due, con i titolari in palestra e le riserve in campo. Presenti tra queste ultime anche Cataldi e Correa, che vedono ormai la linea del rientro. Il regista lavora in gruppo, il Tucu invece a parte (corsa) con il preparatore atletico. Entrambi però svolgono le esercitazioni di possesso palla: indosso hanno il fratino da jolly, così i contrasti pericolosi si tengono alla larga. Tra i due è Cataldi quello più avanti: il classe ’94 ha svolto tutto il programma previsto, compresi gli allunghi finali di 50 metri.
Entrambi potrebbero strappare una convocazione per la gara di domenica prossima. Una buona notizia per Inzaghi, che compensa le squalifiche di Radu e Milinkovic. Il tecnico ha in mente novità in difesa, dove potrebbero essere Luiz Felipe e Bastos ad affiancare Acerbi. A centrocampo invece spazio a Parolo, reduce dai minuti finali contro il Verona. Le prove tattiche inizieranno da domani: ci sarà da capire come sta Caicedo, uscito ieri sera dallo stadio leggermente zoppicante. Nulla di grave, dovrebbe trattarsi di un crampo al polpaccio.
Lazio tanti punti dopo 22 giornate, non ci riuscì neanche la Lazio di Maestrelli e di Eriksson
Lazio tanti punti dopo 22 giornate – Nonostante il pareggio contro il Verona abbia messo un piccolo freno al cammino biancoceleste, facendo interrompere qualche record, c’è un dato che risulta ancora positivo. Dopo 22 giornate, la Lazio ha ottenuto ben 50 punti, questa è la prima volta che tocca questo numero, neanche la Lazio di Maestrelli che vinse lo scudetto nel 1973/4 ci riuscì. Infatti a questo punto della Serie A, si trovava a quota 46 vittorie. Questa è una Lazio che nonostante gli intoppi, riesce comunque a superare record e difficoltà
Lazio 17 risultati utili consecutivi i questa stagione per inzaghi e la squadra
Lazio 17 risultati utili consecutivi – Con il pareggio di ieri è arrivato un altro punto che ha permesso alla Lazio di portarsi a -11 da Roma e Atalanta. Con il pareggio di ieri contro il Verona, la Lazio ottiene un altro record. Ora salgono a 17 i risultati utili consecutivi in campionato agganciando Eriksson che fece lo stesso risultato nella stagione 1998/99, superando Mancini 2002/03 a quota 16 e Delio Rossi in terza posizione con 15 risultati utili nel 2015/16. Se la Lazio non dovesse perdere contro il Parma, arriverebbe il 18imo risultato utile e Inzaghi supererebbe il suo maestro.
Lazio si interrompe il record d’Europa – I biancocelesti sono costretti a rinunciare alla loro striscia positiva
Lazio s’interrompe il record d’Europa – Immobile, Caicedo… con uno dei due la Lazio trovava sempre il gol, se non c’erano loro, ci pensava qualcun’altro, ieri non è successo e così si è interrotta una striscia. Già, la striscia più lunga d’Europa di partite senza lo 0-0 che apparteneva proprio alla Lazio. Prima della partita contro il Verona, la Lazio non terminava una partita sullo 0-0 da ben 65 partite e in Europa era la prima, superando pure il Psg che ora però, ha trovato il primo posto con 61 partite. Quella di ieri è stata una partita sfortunata, la palla non è entrata grazie a un ottimo Silvestri e i palli che hanno fermato Luis Alberto.
65 Lazio 61 PSG 55 Manchester City 55 Werder Brema 50 Fortuna Düsseldorf
LA NOSTRA STORIA Renato De Censi nasce a Roma il 6 febbraio 1893. Nell’atto di nascita si trova iscritto come De Cenzi, negli altri documenti figura come De Censi. Studente, come molti altri pionieri, dell’Istituto Leonardo da Vinci.
Renato De Censi gioca nella squadra riserve che, in previsione del 1° campionato ufficiale della Federazione disputato tra 1909 e 1910, giocò contro la Juventus Romana perdendo 3-1 in quanto la squadra titolare riteneva di essere troppo superiore ai bianconeri. Nel 1911 passa proprio alla Juventus Romana. Nel 1912 è tra le file della Pro Roma. Durante il primo conflitto mondiale fu marinaio cannoniere sulla R.N. Regina Elena. Morì in seguito all’affondamento del piroscafo San Spiridione su cui prestava servizio il 27 marzo 1919 nel canale delle Zattere a Venezia.
Il natante, diretto a Pola con un carico di benzina e botti di vino, saltò in aria per cause sconosciute appena lasciati gli ormeggi nel molo di San Baseggio. La deflagrazione fu tale che alcuni corpi furono ritrovati sui tetti degli edifici di fronte al molo. Il piroscafo, avvolto dalle fiamme, affondò subito e i molti che si tuffarono in acqua finirono bruciati dalla benzina che aveva preso fuoco. Fu decorato con una Medaglia d’Argento e due di Bronzo al Valor Militare.
LA NOSTRA STORIA Dario Pighin nasce a Maiano (UD) il 6 febbraio 1951. Cresce nelle giovanili dell’Udinese, con la quale esordisce e resta fino al 1973 quando passa al Palermo.
Nella stagione 1976/77 Dario Pighin si trasferisce alla Lazio. Il 7 gennaio 1979 resta stordito da un petardo sparato all’ingresso delle squadre in campo al San Paolo di Napoli con il compagno Manfredonia. I due giocatori non possono scendere in campo e sono trasportati prima in infermeria e poi all’ospedale per accertamenti. La gara terminata 1-1 è vinta dalla Lazio a tavolino per decisione del giudice sportivo. Nel 1982 passa al Taranto in serie C1. Dopo una stagione si trasferisce alla Spal dove termina la sua carriera. In seguito ha portato avanti un allevamento di trote e una produzione di vini a San Daniele del Friuli.
La partita non va oltre il pareggio, porte inviolate sul risultato di 0-0. La Lazio non supera l’Inter e rimane al terzo posto a -4 dalla Juventus
Lazio Verona Acerbi ai microfoni di Lazio Style:
“Anche la Juve non le ha vinte tutte, ha perso contro di noi, ogni tanto capita. Abbiamo fatto 17 risultati utili consecutivi, più di pensare al rammarico della non vittoria, penserai al bicchiere mezzo pieno, siamo a -1 dall’Inter. Abbiamo preso 4 pali, il portiere loro ha parato su Luis Alberto, hanno meritato il pareggio, atleticamente sta molto bene e si sono aiutati molto. Il calcio è così, non abbiamo perso, non abbiamo subito gol che aiuta anche nell’autostima, vedo più cose positive che negative. Sapevamo che avrebbero giocato così, sono come l’Atalanta, hanno interpretato bene la partita, entrambi l’abbiamo iniziata bene. Si sarebbe decisa su un episodio, due occasioni di Ciro, le parate su Luis Alberto, c’è un po’ di rammarico ma ovviamente giocano anche loro. Abbiamo dimostrato che volevamo vincerla, purtroppo ci sono anche gli avversari che vogliono vincerla, i pali, dobbiamo continuare così e andare a Parma a vincere”.
“Una bella coreografia da parte del pubblico, sono stati al nostro fianco per tutta la partita, ora ci servirà il loro aiuto per tutte queste partite che saranno tutte finali. Volevamo vincere però è andata penso discretamente bene.Avremo due diffidati e poi giocare con l’Inter, ma non penseremo a quella partita perché ci serviranno i 3 punti anche a Parma, se dovessero venire ammoniti non sarà un problema, abbiamo anche gli altri che quando sono subentrati hanno dimostrato di saper essere molto utili. Andremo a Parma con gran fiducia giocando come sappiamo fare”.
LAZIO VERONA Inzaghi:”Ho fatto i complimenti alla squadra. Abbiamo giocato un’ottima partita contro una squadra che ha messo in campo la massima intensità. Abbiamo provato a vincerla fino alla fine, dispiace non esserci riusciti ma è andata così. Ho cambiato i due esterni perché è stata una partita di enorme sacrificio, ho inserito Jony e Marusic perché in allenamento ho ricevuto da loro segnali positivi. Rivedrò la partita ma ho avuto l’impressione che la Lazio abbia giocato un’ottima gara e non posso che essere soddisfatto della prestazione dei miei. Giroud? Abbiamo provato ma non ci siamo riusciti. Sicuramente con Caicedo e Immobile costretti agli straordinari non è facile. C’è rammarico per il pareggio ma sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto contro un avversario di valore. Da domani inizieremo a preparare la gara di Parma”. Così Simone Inzaghi ai microfoni di Dazn al termine del match dell’Olimpico.
Pagelle Lazio Verona recupero giornata di Serie A. Ecco i voti dei biancocelesti
Pagelle Lazio Verona
STRAKOSHA 7 – Il portiere salva il risultato nel primo tempo con due bellissime parate e replica nel finale su un diagonale di Borini salvando il risultato
PATRIC 6 – Lo spagnolo sempre attento sulle ripartenze degli attaccanti veronesi, gara normale
ACERBI 6 – Anche lui come tutta la difesa fa un ottimo lavoro bloccando i tre attaccanti
RADU 6- Il difensore mancino tiene bene in difesa, partita standard per lui.
LAZZARI 5,5 – L’esterno oggi non va, domenica sembrava un motorino mentre oggi non riesce a dare il meglio, poche cavalcate e incisioni. Ha la possibilità di mandare in porta Immobile ma sbaglia il passaggio
MILINKOVIC 6 – Il centrocampista cerca di fare le sponde per i due attaccanti ma spesso viene fermato dai centrocampisti del Verona, tutto sommato una buona partita, anche se al 90′ spreca una distrazione del difensore gialloblu, stoppando male la palla in area completamente da solo, un attaccante al suo posto, avrebbe tirato al volo.
LEIVA 7 – Un muro, dove non arrivano i compagni, arriva lui. Riesce a intuire i passaggi degli avversari e a dare il via agli attacchi
LUIS ALBERTO 7,5 – Il migliore della Lazio. 2 pali e 2 gol sfiorati grazie a grandissime parate di Silvestri che oggi gli ha negato il gol. L’unico a cercare di tirare in porta, peccato per la sfortuna
LULIC 6,5 – Il capitano prova a dare un po’ di grinta sulla fascia, contiene bene Faraoni. Prova normale
CAICEDO 6 – Il panterone oggi ha fatto sportellate come al solito. Ottimo assist per Luis Alberto che non è riuscito ad andare in rete grazie al portiere del Verona, tante tante sponde ma poche chance per segnare.
IMMOBILE 6 – Ciro oggi non trova la porta. Sbaglia due occasioni che avrebbero portato la Lazio in vantaggio, i fraseggi con Caicedo oggi non funzionano.
INZAGHI 6,5 – Il Verona l’ha messo in difficoltà, Juric ha studiato la squadra e ha bloccato quasi sempre le azioni della Lazio. Ha cercato di cambiare la squadra con alcuni cambi ma in panchina non aveva grandi opportunità
VERONA 7 – La squadra gialloblu è venuta a Roma disputando un’ottima partita. Silvestri migliore in campo per il Verona, ha impedito a Luis Alberto la rete. Benissimo anche la difesa che spesso ha anticipato le intenzioni dei biancocelesti.
LAZIO VERONA Saranno 45mila o forse più i presenti stasera allo Stadio Olimpico per spingere i biancocelesti di Inzaghi verso una vittoria importantissima.
LAZIO VERONA Pubblico delle grandi occasioni stasera allo Stadio Olimpico per caricare la squadra biancoceleste verso una vittoria che significherebbe spodestare l’Inter dal secondo posto della Serie A. Curva e distinti esauriti, sono più di 13mila i biglietti staccati per il recupero della 17esima giornata. Sommati ai circa 20mila abbonati, il conto è presto fatto. Nonostante si tratti di un turno infrasettimanale i supporter biancocelesti non faranno mancare il loro incessante apporto ad Inzaghi e ai suoi ragazzi. La Curva Nord, anche stasera, è pronta a stupire. C’è tempo fino a stasera per acquistare i tagliandi.
LAZIO INTER Biglietti, a breve il via alla vendita: le info.
LAZIO INTER BIGLIETTI – A renderlo noto la stessa società biancoceleste, con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale.
“La S.S. Lazio comunica che, dalle ore 12:00 di venerdi 7 febbraio, saranno messi in vendita i tagliandi per la gara di campionato LAZIO – INTER in programma domenica 16 febbraio alle ore 20:45.
TUTTI COLORO CHE SONO IN POSSESSO DELLA FIDELITY CARD MILLENOVECENTO E NON SONO
ABBONATI, POTRANNO RICHIEDERE AL MOMENTO DELL’ACQUISTO CHE, IL TITOLO D’INGRESSO VENGA
CARICATO ELETTRONICAMENTE SULLA STESSA.
I tagliandi si potranno acquistare presso:
– I nostri punti vendita Lazio Style 1900 vedi elenco
Il presidente del Torino Urbano Cairo snobba la Lazio nella lotta per lo Scudetto.
Cairo snobba la Lazio. Queste le parole del patron granata durante la conferenza stampa di presentazione del neo tecnico Longo: “Noi abbiamo praticamente la stessa rosa dello scorso anno, quella che è arrivata quattro punti sopra la Lazio. Ora la Lazio è terza, pur cambiando pochissimo. Magari può capitare che se confermi tutti c’è qualcuno che non è troppo felice, è anche giusto per la gente vedere nuovi giocatori e avere rinnovamento”.
“Sono quasi 15 anni che sono presidente – prosegue Cairo –, al Torino ho dedicato una marea di tempo e impegno. Questo è un mondo difficilissimo e complicatissimo. Negli ultimi 27 anni hanno dominato Inter, Juve e Milan. Mentre Roma e Lazio hanno vinto una sola volta (oltre a più di 10 trofei ndr). Complimenti ai biancocelesti e all’Atalanta: ma l’anno scorso la Lazio è arrivata dopo di noi, mentre prima di Gasperini siamo arrivati sempre davanti a loro”.
IMMOBILE CAICEDO La coppia d’oro che si trova benissimo e si cerca durante la partita. Con loro la Lazio trova la via del gol
IMMOBILE CAICEDO La coppia d’oro – Ciro è in lotta per la Scarpa d’Oro e il titolo di capocannoniere della Serie A, questa sera, cercherà di allungare le sue reti nel recupero contro il Verona. Inoltre i tre punti sarebbero molti importanti per la classifica, allontanerebbero la Roma e l’Atalanta dalla terza posizione con un netto +13. Ciro lotterà per la squadra e cercherà di fare gol ma non sarà l’unico, già, perché in coppia con lui ci sarà il panterone Caicedo, autore di una doppietta domenica scorsa.
Immobile è a quota 25 gol dopo 21 partite, ma anche il suo partner d’attacco non scherza, è arrivato a quota 7 gol in 16 presenze, segno di grande importanza per un giocatore che dovrebbe subentrare dalla panchina ma che piano piano, anche grazie all’assenza di Correa, si sta ritagliando un ruolo importante.
Insieme la coppia Caicedo-Immobile, è una delle migliori, anzi al momento la migliore in Europa. Già, sommando le loro reti si arriva a una cifra di 32 gol messi a segno e al secondo posto dietro di loro c’è la coppia Lewandowski–Gnabry a 29 reti. Mentre al secondo posto con 27 gol troviamo tantissime coppie: Aguero-Sterling, Mbappè-Neymar, Sabitzer-Werner e Lukaku-Lautaro. Tutti nomi molto importanti e di squadre europeo di primo livello, però al primo posto c’è la coppia biancoceleste che continua e speriamo, continuerà a far sognare tutti i tifosi.
Inter Eriksen è stato l’acquisto più importante del mercato invernale della Serie A e quasi di tutto Europa
Inter Eriksen ha lasciato il Tottenham per aiutare Conte a vincere lo Scudetto. Ha parlato della lotta per vincere la Serie A menzionando anche la Lazio:
“Io e la squadra crediamo nello Scudetto, ci troviamo ancora lì a pochissimi punti. La Juve è da tanti anni che vince, ha una certa costanza che ti permette di vincere, ma io sono arrivato per poter cambiare questa cosa e spero di farlo. Alla fine vedremo cosa succederà. Inoltre c’è anche la Lazio in lotta con noi”.
LAZIO LEIVA Oggi scenderà in campo per affrontare il match di recupero contro il Verona, per l’occasione, Dazn ha voluto fargli raccontare qualche pezzo della sua avventura biancoceleste
LAZIO LEIVA le sue parole:
“Quando sono libero nei weekend, mi guardo il calcio brasiliano o la Premier, ovviamente anche la Serie A, principalmente questi campionati. Poi io e la mia famiglia ci dedichiamo soprattutto a vedere le squadre con cui ho giocato e che tengo nel cuore, in casa tutti tifano Lazio, Liverpool e Gremio. Mia moglie all’inizio tifava l’Internazionale ma ormai dopo tutti questi anni grazie a me penso tifi il Gremio. Al Liverpool mi sono adattato piano piano, all’inizio non è stato semplice, ma poi le cose sono andate per il meglio. Ho passato ben 10 anni in quella squadra e ho moltissimi ricordi belli. Al momento ho il record per presenze tra i brasiliani ma c’è Firmino che sicuramente riuscirà a scavalcarmi visto che gioca 50 partite a stagione, però sono contento”.
“Qui mi sono al centro del progetto e quindi sono rinato. Sono riuscito a ritrovare me stesso, inoltre alla mia famiglia che è molto contenta e questo mi aiuta. Grazie al lavoro sono riuscito passo dopo passo a dimostrare il mio valore soprattutto per me ma anche per i tifosi che si aspettavano tanto visto che approdavo da un grande club come il Liverpool”.
Sul futuro: “Mi piacerebbe tornare in Brasile perché lì è casa nostra e abbiamo tutti i famigliari, però al momento non è molto sicuro quindi preferiamo non andare. Qui però mi trovo molto bene, ma ovviamente lì ho amici e parenti con cui fare grandi pranzi. Sono molto grato di essere qui dove sono”.
L’attaccante della Roma Justin Kluivert svela il suo sogno proibito.
Davanti a una immagine del padre Patrick che alza al cielo la coppa della Champions League l’attaccante giallorosso Justin Kluivert svela quello che è il suo sogno proibito: “Qui non solo papà l’ha vinta, ma ha anche segnato il gol decisivo. Voglio che mi scattino esattamente la stessa foto un giorno con la Coppa tra le mie mani. Quale maglia avrò addosso quando vincerò la Champions? Spero quella della Roma, ma nessuno può leggere il futuro. Il futuro è tutto da scrivere”.