Home Blog Pagina 1564

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Francesco Fonte

LA NOSTRA STORIA Francesco Fonte nasce a Roma l’8 ottobre 1965. Cresce nelle giovanili della Lazio. Il 30 aprile 1977 è chiamato a rappresentare la Società per l’inaugurazione del busto di Tommaso Maestrelli nel Centro Sportivo di Tor di Quinto.

Dal 1983 al 1986 Francesco Fonte gioca per tre stagioni in prima squadra. In autunno passa al Barletta dove trascorre una stagione prima di passare al Monopoli. Nel 1988 milita nel Bari. La stagione successiva è a Foggia. Dal 1990 al 1995 gioca nell’Avellino. Nel 1995 si trasferisce al Benevento. L’anno dopo gioca nel L’Aquila. Dal 1997 al 1999 è alla Battipagliese. Passa infine per una stagione al Martina. Dopo essere rimasto fermo per tre anni dal 2003 al 2005 torna in campo con la maglia del Fasano. Vive a Monopoli, città d’origine della moglie, dove gestisce uno stabilimento balneare.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

IL RAMMARICO Lazio, quanti punti persi per i gol sbagliati

Arriva la seconda sosta causa Nazionali ed un primo bilancio in casa Lazio. Il rammarico per una classifica che poteva essere migliore

Primi bilanci in casa biancoceleste, dopo il pari amaro contro il Bologna. La squadra di Simone Inzaghi è una giostra con alti e bassi che ha mostrato due facce diverse: spumeggiante tra le mura dell’Olimpico, incerta fuori casa. Qual è la vera Lazio ancora non lo sappiamo, il tempo ce lo dirà. Di certo balza agli occhi, analizzando queste prime 7 gare, come la squadra non ha portato a casa i punti e le vittorie che avrebbe meritato. Un po’ per sfortuna, un po’ per meriti delle squadre avversarie. Di seguito le partite “sfortunate”:

LAZIO ROMA 1 – 1 : la squadra biancoceleste ha colpito quattro pali in una partita dominata in lungo e in largo. Gol falliti a tu per tu con il portiere avversario, egoismo e mancanza di cinismo sotto porta. Persi 2 punti

SPAL LAZIO 2 – 1 : una sciagurata trasferta dove la squadra biancoceleste è passata in vantaggio, ha colpito un palo, fallito il raddoppio. Nella ripresa un calo mentale inspiegabile che ha portato gli avversari a ribaltare la partita. Un suicidio perfetto. Persi 3 punti

INTER LAZIO 1 – 0 : Handanovic ha detto di no, parando l’imparabile a Correa. L’argentino ha però sulla coscienza quel tocco sotto andato in curva fallendo un’occasione ghiottissima. Poi l’errore di Jony sul gol di D’Ambrosio. Si poteva uscire indenni dal Meazza. Perso almeno 1 punto

BOLOGNA LAZIO 2 – 2 : Cali di concentrazione in difesa hanno regalato due gol ai felsinei. Immobile l’ha ripresa due volte, ma poi lo sciagurato rigore sulla traversa di Correa ha tolto i tre punti alla Lazio. Peccato. Persi 2 punti

In totale lasciati per strada 8 punti che, togliendo la sconfitta contro l’Inter che ci può stare, fa scendere il bottino dei punti persi a quota 7. Con gli 11 in cascina avremo potuto avere 18 punti in classifica. Secondo posto ad un punto dalla Juventus. Che peccato.

CELTIC LAZIO, NUOVE DISPOSIZIONI PER LA VENDITA DEI TAGLIANDI

LAZIO Giordano: “Due passi avanti e due indietro. Serve continuità”

LAZIO Giordano — Nella giornata odierna, l’ex bomber biancoceleste ha detto la sua sul pareggio di Bologna e ha analizzato il momento della squadra

LAZIO Giordano ai microfoni di Radiosei: “Il pareggio di ieri è il risultato giusto, al di là degli episodi. La squadra fa due passi in avanti e due indietro, bisogna migliorare. Serve quella continuità che al momento manca. Ci sono giocatori come Luiz Felipe che sembrano arrivati a un buon livello e poi si smentiscono. Non si possono alternare cose giuste e sbagliate anche nella stessa partita. Non è ammissibile, questa squadra non regge i livelli importanti”.

Acerbi: “Squinzi uomo di grande valore. Prego sempre per lui”

Questa mattina, Francesco Acerbi ha presenziato alla cerimonia funebre per l’ultimo saluto a Giorgio Squinzi

Queste le parole di Acerbi ai microfoni di Sky Sport: “Dovevo esserci, gli devo molto. Giorgio Squinzi era una persona riconosciuta da tutti per i suoi grandi valori. È il minimo essere qui, non potevo mancare per salutare l’ultima volta il dottore. Ha sempre detto le cose chiaramente e tutti gli hanno voluto bene. Mi è stato anche vicino fin da subito, nonostante non ci conoscessimo benissimo all’inizio. Ho parlato spesso con lui prima di andare alla Lazio. Lui non voleva che partissi, ma come un padre ha lasciato andare il figlio quando ha compiuto di 18 anni. Prego sempre per lui”.

LAZIO Canigiani spiega la novità per la trasferta a Celtic. E non solo…

0

LAZIO Canigiani spiega la novità per la trasferta a Celtic. E non solo…

LAZIO Canigiani spiega la novità per la trasferta a Celtic. Il responsabile del marketing biancoceleste fa chiarezza sugli ultimi sviluppi sulla gara di Europa League, in programma al Celtic Park di Glasgow giovedì 24 ottobre. Queste le sue parole ai microfoni di ‘Lsr’: “E’ stato messo a disposizione un altro blocco di biglietti per la partita contro il Celtic. Quindi c’è ancora possibilità per i tifosi biancocelesti di acquistare il biglietto. Non ci sarà un solo settore messo a disposizione per i tifosi della Lazio, per questo la vendita è a blocchi: per rispettare la volontà della squadra che ci ospiterà“.

Dopo la sosta, il campionato riparte con un big match: “Per quanto riguarda il campionato, ora ci sarà una settimana di sosta e poi si ripartirà con una sfida molto importante contro l’Atalanta.  A breve partirà la vendita dei biglietti per questa partita“. Chiosa infine sullo Store ufficiale nel centro di Roma: “L’inaugurazione del negozio in centro? Siamo molto vicini all’apertura”.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

CELTIC LAZIO Importante novità per i tifosi che vogliono andare in Scozia

0

CELTIC LAZIO Importante novità per i tifosi che vogliono andare in Scozia.

CELTIC LAZIO Importante novità per i tifosi che vogliono andare in Scozia. A renderlo noto la stessa società biancoceleste, in un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale.

La S.S. Lazio comunica a tutti i propri sostenitori interessati alla trasferta in Scozia del prossimo 24 ottobre che, dalle ore 12:00 di oggi lunedi 7 ottobre verranno messi in vendita nel circuito Ticketone ulteriori biglietti per il settore ospiti“.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

ACCADDE OGGI 7 ottobre 2012, Pescara-Lazio 0-3: la caccia alle aquile e la mattanza dei delfini

Il Pescara torna in Serie A dopo 19 anni, nel 2012, e il primo pensiero dei tifosi abruzzesi è sempre il solito, la sfida con la Lazio. Una rivalità sentita quasi a senso unico, ma che nelle partite allo stadio Adriatico si fa più che mai tangibili. Nella settimana precedente al match, vengono diffusi in città dei manifesti con un tipico cacciatore pescarese che punta col fucile il volo di un’aquila. “La caccia è iniziata”, il macabro messaggio.

La Lazio non se ne cura troppo. La nuova gestione del tecnico all’inizio sconosciuto ma poi sempre più apprezzato Vladimir Petkovic comincia a portare i suoi frutti, e la vittoria interna col Siena ha cancellato il primo momento no della stagione, la doppia sconfitta subita contro Genoa e Napoli.

A dispetto dell’ambiente caldo, la Lazio in campo passeggia: prima una punizione da distanza siderale di Hernanes sorprende Perin, poi ci pensa Miro Klose, ispiratissimo in quella che sarà una delle sue migliori stagioni in biancoceleste. Doppietta e partita chiusa già in meno di un tempo. E dalla caccia alle aquile, si passa alla mattanza dei delfini: brutte immagini, ma non abbiamo di certo cominciato noi.

Fabio Belli

IL TABELLINO

7 ottobre 2012, PESCARA-LAZIO 0-3

Marcatori: 5’pt Hernanes, 25’pt Klose, 36’pt Klose.

PESCARA: Perin, Balzano, Capuano, Terlizzi, Bocchetti, Blasi (1’st Jonathas), Colucci, Cascione, Caprari, Vukusic (21’st Abbruscato), Celik (11’st Quintero). Panchina Pelizzoli, Falso, Romagnoli, Soddimo, Bjarnason, Nielsen, Brugman. Allenatore: Stroppa.

LAZIO: Marchetti, Konko (15’st Cavanda), Dias, Biava (40’st Cana), Lulic, Candreva, A. Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Mauri, Klose (27’st Floccari). Panchina Bizzarri, Carrizo, Ciani, Scaloni, Stankevicius, Zauri, Onazi, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic.

Arbitro: De Marco di Chiavari

 

Bologna-Lazio 2-2, gol e highlights: Correa fallisce rigore nel finale

Bologna-Lazio 2-2, gol e highlights: Correa fallisce rigore nel finale

Bologna Lazio 2-2

Con Mihajlovic regolarmente in panchina grazie l’ok dei medici, il Bologna si porta due volte in vantaggio prima con Krejci e poi con Palacio. In entrambi i casi Immobile riprende i rossoblù. Nel secondo tempo cartellino rosso per Leiva (doppia ammonizione) e Medel (fallo da ultimo uomo su Correa).
All’88° Correa fallisce un calcio di rigore.

Bologna Lazio gol e highlights

https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2019/10/06/bologna-lazio-risultato-gol.html

BOLOGNA LAZIO Immobile: “Felice per i gol ma avrei voluto i 3 punti”

Bologna Lazio Immobile a Lazio Style Radio commenta così la sua doppietta di oggi e il titolo momentaneo di capocannoniere

Bologna Lazio Immobile:

“Abbiamo affrontato una squadra ben messo in campo che non ci faceva ripartire, soprattutto nel primo tempo, con l’espulsione di Lucas ci è scattato qualcosa e siamo riusciti a fare meglio nonostante non fossimo in svantaggio ed era positiva come cosa. Sicuramente ho sentito il mister dire che ci manca qualche punto e l’avevo detto anche io tempo fa. Sono contento per i due gol ma non sono soddisfatto, anzi per niente perché avrei voluto e preferito vincere. I tre punti ci sarebbero serviti, ci resta l’amaro in bocca, tocca andare avanti e ora ci sarà la sosta”.

“Quando ci rivedremo tutti, dovremo vedere i punti negativi che ci sono stati. Io sto bene, i miei compagni mi mettono in condizione di esprimermi a meglio, abbiamo vinto la partita importante contro il Rennes e avremmo voluto vincere anche oggi. Ovviamente la partita di giovedì ci ha stressati e questo un po’ ha influito oggi. I tifosi anche oggi ci sono stati vicini, erano in tanti e sono contento. Sono felice di come sta andando, i miei compagni mi stanno aiutando a tornare quello di due anni fa e sono contento. Le ultime due partite in Nazionale le abbiamo giocate io e Belotti, entrambi siamo andati a rete, dobbiamo dare solo continuità, ovviamente era pesante non segnare ma fortunatamente con la Finlandia mi sono sbloccato”.

SEGUICI SU FACEBOOK

BOLOGNA LAZIO Inzaghi spiega la scelta di Correa rigorista

BOLOGNA LAZIO Inzaghi è intervenuto ai microfoni di SkySport al termine della partita giocata al Dall’Ara e terminata con il risultato di 2-2.

BOLOGNA LAZIO Inzaghi: “E’ stata una partita sofferta, ma la squadra ha tenuto bene il campo. Il Bologna ha corso tanto, è una squadra organizzata. Anche in 10 noi non ci siamo disuniti e siamo rimasti in partita, ma c’è rammaico per le ultime due occasioni. Visto ciò che abbiamo creato forse avremmo meritato di più. La fase difensiva? Dovremo analizzare tutto e porre rimedio. Sul primo goal c’è stata anche la loro abilità, sul secondo dovevamo uscire in anticipo. Oggi la prestazione c’è stata, sapevamo che il Bolgona sarebbe partito forte e così è stato. Abbiamo reagito dopo i goal subiti. I ragazzi erano rammaricati per questo riultato. Il rigore di Correa? I rigori li sbaglia chi li calcia. Immobile è il nostro rigorista. Luis Alberto, Correa e Jony si allenano per tirarli in caso di sua assenza. In quel momento il Tucu si è preso la responsabilità, aveva tanta voglia e gliel’ho lasciato tirare, ero fiducioso. In allenamento solitamente sbaglia molto poco, ma purtroppo oggi ha preso la traversa…Correa deve continuare a lavorare su questa strada e sono sicuro tornerà molto presto al goal. Sinisa? E’ stato un bellissimo incontro. Purtroppo non ci siamo potuti abbracciare ma è come se lo avessimo fatto. E’ un’amicizia che dura da vent’anni. Sarà una lunga battaglia per lui ma sono sicuro ne uscirà. Il cambio di Immobile? In dieci dovevo riorganizzare la squadra e Ciro aveva giocato 90 minuti giovedì, ho puntato sulla freschezza di Correa. Questo ciclo di partite è stato dispendioso, ma forse ci manca qualche punto”.

SEGUICI SU TWITTER

Immobile esce sempre. Perché non ha tirato Luis Alberto il rigore?

Immobile esce sempre, così non va. è da poco terminata Bologna Lazio e questo pareggio sa di beffa. Lazio brava nel reagire, recuperando per due volte lo svantaggio, ma il rigore fallito da Correa all’ottantottesimo spiana la strada a due valutazioni. La prima è capire perché il nostro bomber, capoccannoniere del campionato esce spesso? Anche oggi, dopo l’espulsione di Leiva al 59′, il mister ci ha messo appena due minuti per decidere che Immobile andava tolto. Ok il momento critico della decisione d’urgenza, però qui sta diventando una costante. Di solito l’attaccante viene sostituito quando non segna, non quando sta in palla ed ha appena realizzato una doppietta. Di solito lo si fa uscire quando il risultato è in cassaforte e gli si vuole far prendere la standing ovation dal pubblico pagante. Correa ha retto il reparto da solo, ma non ha uno spiccato senso del gol. La seconda valutazione è capire perché il rigore l’ha calciato Correa (che fra l’altro aveva già sciupato una ghiotta occasione appena due minuti prima) e non Luis Alberto che è stato a parlare con Parolo che cercava di convincerlo ad andare sul dischetto. In una grande squadra nulla deve essere lasciato al caso e non si può gestire così un calcio di rigore a due minuti dal termine. Oggi sono stati due punti persi, che potranno essere decisivi nella corsa alla Champion League.

BOLOGNA LAZIO LE PAGELLE – Immobile rimedia ma Correa fallisce

BOLOGNA LAZIO LE PAGELLE della partita giocata al Dall’Ara dove la Lazio va per ben due volte sotto fallendo anche l’opportunità di portare a casa i tre punti con un calcio di rigore

Bologna Lazio le pagelle

Strakosha 6 – Non è sempre sicuro sulle uscite, effettua però un’ottima parata su Sansone evitando il 3-1

Luiz Felipe 5 – Il brasiliano si perde Kreiji sul gol dell’1-0, non lo segue e gli permette d’impattare perfettamente la palla di testa. Inzaghi lo fa uscire per evitare che venga espulso anche lui dopo il cartellino giallo rimediato nel primo tempo. Bastos 6,5 – Non sbaglia niente, copre sempre e impedisce a Palacio di fare quello che aveva fatto in tutto il primo tempo ovvero seminare la difesa

Acerbi 6,5 – Buona prova di Acerbi che riesce a fronteggiare bene l’attacco del Bologna. A fine partita si conquista anche il rigore buttandosi all’attacco che potrebbe far vincere la Lazio ma Correa poi fallisce.

Radu 5,5 – Sulla sua corsia il Bologna spinge molto, in qualche occasione arriva in ritardo e si fa sfuggire Sansone nel primo tempo, per sua fortuna Strakosha para e la partita rimane sul momentaneo 2-1

Marusic 6 – L’esterno non spinge molto ma copre bene, le azioni del Bologna arrivano più dalla parte di Lulic, copre e spinge bene.

Milinkovic 6 – Anche la sua partita sottotono, il serbo a differenza di quanto siamo abituati, non fa nulla di speciale, per tutto il primo tempo, poi arriva il lampo di genio che manda in porta Correa che rimedia l’espulsione di Medel.

Leiva 5 – Non una bellissima partita per il centrocampista che lascia la squadra in 10 commettendo un fallo evitabile che gli costa il secondo giallo. Parolo 6 – entra al posto di Immobile dopo l’espulsione del brasiliano, per lui una buona partita.

Luis Alberto 6 – Lo spagnolo gioca una discreta partita cercando qualche volta il contropiede ma nulla più.

Lulic 6 – Il capitano si fa superare come un birillo da Orsolin che crossa la palla per l’1- di Kreiji. Si fa subito perdonare fornendo l’assist vincente per il gol dell’1-1 a Immobile. Jony S.v

Correa 4,5 – L’argentino nel primo tempo è un fantasma. Dopo l’uscita di Immobile si rende protagonista di un’azione in contropiede in cui Medel si fa espellere. Però poi fallisce l’occasione del vantaggio passando la palla a Skorupski e soprattutto manda al vento la vittoria della Lazio fallendo il rigore guadagnato da Acerbi.

Immobile 7 – Ciro è in un momento d’oro, anche oggi due palle toccate e due gol che hanno portato entrambe le volte al pareggio. Viene sostituito per l’espulsione di Leiva, la sua partita finisce con una doppietta.

Inzaghi 6 – Ottima la scelta di lasciare Correa invece di Ciro (stanco dopo il Rennes) per provare il contropiede, sarebbe stata anche una mossa che avrebbe portato alla vittoria se non fosse stato per il rigore fallito. Intravede il pericolo di un altro cartellino e richiama subito Luiz Felipe per Bastos.

SEGUICI SU TWITTER

Ovazione per Mihajlovic al Dall’Ara

Ovazione per Sinisa Mihajlovic, al momento dell’ingresso in campo. Confermate le indiscrezioni che volevano il tecnico in panchina per Bologna-Lazio. Il tecnico serbo è entrato in campo per ultimo e i presenti allo stadio si sono alzati per tributargli un lungo applauso e cori. Mihajlovic ha ringraziato battendosi la mano sul petto, poi si è diretto verso la curva biancoceleste per salutare anche i tifosi laziali.

Lotito: “Lazio multietnica. Vi spiego la mia frase sul razzismo”

0

Ai microfoni della trasmissione di Rai2 ‘Domenica Ventura’, il presidente della Lazio Lotito è tornato a parlare di razzismo nel calcio.

Le parole di Lotito, a partire dal cammino condotto alla guida della Lazio: “I tifosi non sempre hanno compreso gli sforzi della società: dal mio arrivo ha vinto solo la Lazio, oltre alla Juventus”. Sulla sua frase sul razzismo di qualche giorno fa poi, il patron chiarisce : “Io non parlo da diverso tempo proprio per evitare che le cose vengano fraintese: a volte un termine può risultare improprio, ma non va estrapolato dal discorso. Nel complesso dicevo che lo sport deve stare al di sopra di qualsiasi cosa, ai tempi dell’Antica Grecia anche le guerre veniva sospese per le Olimpiadi. In quel contesto, specificavo che non sempre i ‘buu’ hanno valenza razzista. Quando ero piccolo e c’erano poche persone di colore a Roma, esisteva già quest’atteggiamento e serviva a scoraggiare l’avversario. Non si trattava di dire che chi ha la pelle bianca è ‘normale’, questo termine, chiarito anche nel comunicato, è sicuramente inappropriato dal punto di vista lessicale, ma volevo dare il senso di ‘comune’”.

Lazio multietnica? Assolutamente sì. Il termine ‘normale’ sta a significare, ripeto, ‘comune’”, prosegue Lotito, che poi approfondisce: “La normalità è dare a tutti le stesse possibilità. Per esempio, a chi magari ha delle difficoltà: mi riferisco, in questo caso, alle persone con disabilità. Per esempio, la mia iniziativa per i non vedenti, al fine di farli venire allo stadio, fa capire che questa è la ‘normalità’. Un non vedente non può vedere la gara? I nostri speaker gliela racconteranno. Noi vogliamo che questa sia la normalità, chi esaspera le differenze tra le persone e traccia confini fa un danno alla collettività. Io credo che sia necessario guardare a ogni diversità con gli occhi della normalità. Il calcio unisce tutti i popoli, al di là di tutte le condizioni”.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

ULTIM’ORA Mihajlovic in panchina a Bologna Lazio: c’è l’ok

0

ULTIM’ORA Mihajlovic in panchina a Bologna Lazio: c’è l’ok.

ULTIM’ORA Mihajlovic in panchina a Bologna Lazio. La bellissima notizia è arrivata a poche ore dalla partita, in anticipo rispetto al previsto. Questa mattina l’allenatore serbo si è sottoposto ad alcuni test, che hanno dato esito positivo. Dai medici è arrivato dunque l’ok per poterlo vedere vicino ai suoi ragazzi questo pomeriggio.

Attualmente impegnato in una dura lotta contro la leucemia, Mihajlovic era tornato al suo posto in panchina per la prima di campionato in casa dell’Hellas Verona. Presente anche la settimana successiva, nella vittoria interna del suo Bologna contro la Spal. Oggi sarà dunque la sua terza presenza in campionato.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER 

BOLOGNA LAZIO PROBABILI FORMAZIONI – Gli uomini migliori per Inzaghi

Bologna Lazio probabili formazioni: mister Inzaghi sceglie gli uomini migliori per centrare la terza vittoria consecutiva tra campionato e coppa.

Per la trasferta di Bologna in campo la migliore formazione possibile. Questo il pensiero di mister Inzaghi per la sfida Bologna Lazio prevista domenica 6 ottobre alle ore 15.

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Denswil, Mbaye (Krejci); Poli, Medel (Dzemaili); Orsolini, Svanberg, Sansone; Palacio.

Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Lulic; Immobile, Correa.

BOLOGNA LAZIO Conferenza Inzaghi: “Serve continuità. Sinisa? È un guerriero”

BOLOGNA LAZIO Conferenza Inzaghi — Questo pomeriggio il tecnico biancoceleste è intervenuto in sala stampa e ha presentato la sfida del Dall’Ara

Con quale spirito umano e sportivo va a Bologna? 

Senz’altro il primo pensiero va a Sinisa, che è un guerriero. Sono sicuro al 100% che vincerà la sua battaglia. Un caro amico, ci penso spesso, quando sono arrivato a Roma per me è stato molto importante, era uno dei vecchi, mi ha aiutato a integrarmi, con lui abbiamo condiviso tante vittorie, se non avrò modo di abbracciarlo domani lo farò all’Olimpico”.

Quanto è importante la vittoria domani?

“Deve essere la partita della svolta, della continuità, che poi è quello che ci è mancato non a livello di prestazioni, ma di risultati. Step importante, il Bologna è organizzato, sta bene fisicamente, ha raccolto poco per quello che ha proposto. Troveremo un avversario avvelenato davanti ai propri tifosi”.

Tra quanto tempi i nuovi arrivati potranno incidere in questa Lazio?

“Di questo ne ho già parlato. Non sono qui per caso, sono giocatori voluti, sta a me e al mio staff di metterli nelle condizioni migliori. Devono crescere e ambientarsi, stanno cercando tantissimo di apprendere, va dato del tempo, sono fiducioso perché sono ragazzi che vogliono capire”.

Come sta Correa?

“Sta bene, aveva avuto un indolenzimento con il Genoa. Poi il ragazzo è generoso, voleva esserci già giovedì ma abbiamo preferito preservarlo per averlo al massimo domani”.

Luis Alberto è stato convocato dalla nazionale spagnola

È molto contento, giusto così, l’ha meritato per la continuità avuta in questo inizio di stagione. L’anno scorso si è messo a disposizione anche se non stava benissimo, credo sia stato buono anche nella scorsa giornata. Un professionista serio, merito pure dei suoi compagni che gli permettono di esprimersi al meglio”.

In base a cosa sceglierà uno tra Marusic e Lazzari?

Sto avendo buone risposte da entrambi, li sto alternando, è un ruolo molto dispendioso il quinto di centrocampo. Adam mi dà più fisicità, Manuel viene dentro al campo con più facilità. Ho la fortuna di avere l’alternanza, gli altri anni ne ho avuta meno, c’era l’anno scorso una volta arrivato Romulo”.

La sosta arriva al momento giusto?

Avremo la settima partita in 21 giorni. La squadra ha speso tanto, ma ho alternato i giocatori, quindi sono fiducioso. L’anno scorso i miei erano più stanchi, stavolta ho cambiato. Dovremo sfruttare la sosta con quelli che rimangono a Formello. Sette gare in ventuno giorni sono tante. A parer mio, cominciando il campionato con un paio di settimane di anticipo non ci saranno tutte queste partite ravvicinate. Noi e la Roma non abbiamo quel giorno in più che tutte le altre hanno”.

Non si rinuncia ai big per avere continuità?

Io parlavo di continuità di risultati, adesso serve questo. Sull’alternanza dico che continuirà, dovrò essere bravo a cambiare quando sarà il momento. Con 7 partite in 21 giorni è impensabile giocare sempre con gli stessi”.

A che punto è la Lazio? 

Domani è una partita importantissima in cui abbiamo il dovere di far bene. Abbiamo perso due partite, ve l’ho detto, ero sereno. Poi normale che se ne parli, giusto così. Anni indietro ero più preoccupato per come avevamo perso alcune gare. A Ferrara e Cluj abbiamo commesso errori che dovevamo evitare, ma dal mio punto di vista stiamo sulla buona strada”.

Luis Alberto: “Alla Lazio ho trovato serenità. Questo è il mio miglior momento”

0

Tra Lazio e Nazionale, Luis Alberto si gode il suo esaltante momento.

Così Luis Alberto, in una lunga intervista a ‘Marca’: “Ritorno in Nazionale? Volevo e speravo di tornare a giocare per la Spagna. Sapevo che l’allenatore stava offrendo molte opportunità e che, se avessi giocato bene, avrei potuto avere un’opportunità. Che fortunatamente è arrivata. Il campionato (con la Lazio ndr) è iniziato nel migliore dei modi, è importante perché l’anno scorso ho passato un anno complicato a livello personale. Sono molto felice per me stesso e per tutti quelli che mi sono vicini”.

Tutta un’altra musica rispetto a dodici mesi fa: “L’anno scorso non ho potuto partecipare al ritiro a causa della pubalgia e di alcuni problemi che mi trascinavo dietro dal finire dell’annata precedente. Ho iniziato il campionato (2018/19 ndr) al 20% e ho giocato quasi tutto l’anno infortunato. I tifosi non sapevano cosa stessi attraversando e ho dovuto convivere con le critiche. Questa estate non ho mai smesso di lavorare per poter cominciare la stagione al 100%, e il cambiamento è stato radicale. Questo potrebbe essere il mio miglior momento di forma da quando gioco a calcio”.

Il segreto di questo cambiamento? L’ambiente biancoceleste: “Nella capitale ho trovato serenità, io e la mia famiglia siamo felici a Roma. Qui ho l’opportunità di giocare con continuità, lottare per vincere dei trofei e giocare anche in Europa”.

Grazie soprattutto a Inzaghi: “Il mister mi ha dato quella continuità e fiducia che cercavo con perseveranza e tanto lavoro. Quest’ultima stagione mi ha concesso più libertà con la palla. Vuole che io sia protagonista, e così facendo le cose stanno andando bene sia per me che per la squadra”.

Di recente ha toccato quota 100 presenze in maglia biancoceleste, condite da 20 gol e 31 assist. Ma prima di questa esplosione, era arrivato a pensare anche al ritiro: “È vero, in quel periodo vedevo tutto nero. Ma con il lavoro, la maturità e una mentalità diversa sono riuscito a superare quel brutto momento. Ora sono una persona diversa”.

Merito di una preparazione atletica e mentale diversa: “Parlo di meno con Campillo (mental coach), ma mi dà sempre consigli per continuare a migliorare. Ora lavoro anche con Ruben Pons e ogni giorno con un personal trainer, Pablo, per essere fisicamente sempre in forma e adesso penso che si noti. Ho imparato che bisogna prendersi più cura di se stessi. Una volta recuperato, abbiamo iniziato a lavorare per prevenire infortuni e resistere meglio al carico delle partite. Faccio esercizi di forza ogni giorno. Sono diventato più forte, ma dobbiamo continuare a lavorare per mantenere il livello perché la stagione è appena iniziata. La chiamata della Nazionale premia lo sforzo fatto. Quando sono stato chiamato la prima volta (nel 2017, ndr) non avevo la sicurezza che ho adesso, non mi sentivo così protagonista né avevo questa fiducia” 

Capitolo campionato: “Quest’anno affronteremo nuovamente la Juventus in Supercoppa. L’obiettivo principale, in ogni caso, è quello che è sfuggito negli ultimi due anni: entrare in Champions League. È il desiderio nostro di squadra e del club. Il gruppo è lo stesso, ma la mentalità è cambiata: siamo convinti di ciò che facciamo. I giovani sono cresciuti e non cadiamo negli errori del passato. La scorsa stagione anche Milinkovic-Savic ha avuto una leggero calo, ma quest’anno sta tornando ai suoi livelli. Immobile sta realizzando i gol che ci aspettavamo. Ma ci sono anche El Tucu Correa, Caicedo… Tutti giocatori che ci aiutano davvero tanto”. 

Poi sul futuro“Di nuovo a Siviglia? Dall’esterno c’era più rumore di quanto non ci fosse davvero. Il Siviglia non è riuscito ad accontentare le richieste dalla Lazio”

Chiusura infine con una battuta videoludica: Se gioco a FIFA? Diciamo che sono peggio con le mani che con i piedi (ride, ndr). Nel nuovo aggiornamento che uscirà a breve spero di essere anche nella rosa della Spagna”.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LAZIO Milinkovic ha rinnovato: c’è la firma sul nuovo contratto

0

LAZIO Milinkovic ha rinnovato: c’è la firma sul nuovo contratto. Tutti i dettagli.

LAZIO Milinkovic ha rinnovato. Il Sergente ha fatto dunque nuovamente felice la Lazio, per la seconda volta in pochi giorni. Sempre in pochi minuti: tanto gli è bastato col Rennes per entrare e dare la svolta alla partita. E altrettanto è successo con la firma sul rinnovo di contratto. La terza in due anni e mezzo, arrivata in gran segreto. E che lo legherà ai colori biancocelesti per un altro anno ancora, fino al 2024. Il contratto è già stato depositato in Lega. Il tutto si è verificato in estate, a mercato ancora aperto, segno che le parti, nonostante le offerte choc, non avevano alcuna intenzione di separarsi. Si sono dette invece nuovamente sì, sempre alle stesso ingaggio: 3 milioni più bonus. Una cifra inferiore solo a quella percepita da Immobile (che ha una base fissa più alta). La società ha dunque blindato il suo gioiello. Insieme per tutta l’estate hanno tenuto testa alle voci di addio che rimbalzavano ogni giorno di qua e di là. E ora lo tiene stretto a sè, lo coccola e lo protegge, come solo un campione di alto rango merita. Quanto agli assalitori esterni, per ora sono destinati a sbattere il grugno su una porta sbarrata, chiusa a doppia mandata.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LA NOSTRA STORIA – La voce storica biancoceleste: Gianni Elsner

Il 5 ottobre 2009 si spengeva a Roma Gianni Elsner, voce storica e indimenticabile della lazialità e non solo.

Un grande tifoso della Lazio, uno dei primi anchorman calcistici. Malato da tempo fino all’ultimo ha lavorato dalla sua casa-studio alla Balduina. Pochi giorni prima di lasciarci Gianni Elsner aveva compiuto 69 anni. Nato a Merano il 27 settembre del 1940. Arriva a Roma nel 1965 e due anni dopo inizia l’esperienza radiofonica. Aveva anche fatto l’attore dopo aver frequentato l’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico. Inoltre nel 1992 era stato eletto deputato con la Lista Pannella, per poi passare al gruppo misto per divergenze sui rimborsi elettorali.

Arrivato in radio quasi per caso, raggiunse la popolarità con la trasmissione “Te lo faccio vedere chi sono io”. Il titolo prende il nome da una canzone di Piero Ciampi. L’idea di usarla come sigla gli viene data dal suo grande amico Luciano Re Cecconi. L’impegno, che doveva essere temporaneo, va avanti per oltre trenta anni spaziando in tutti i campi, dalla cultura al sociale. Le letture del professor Trento Morera, le poesie, le adozioni dei suoi “bambuccini” del Paraguay – che continuano ancora oggi grazie all’Associazione Gianni Elsner www.associazionegiannielsner.it/ -, la cartolina per Riccardino, le nonnine della Magliana, le sue battaglie a fianco dei meno fortunati.

Ai suoi microfoni negli anni sono intervenuti campioni e stelle dello sport, esponenti della politica e delle istituzioni e, soprattutto, molta gente comune. Compagno di intere mattinate trascorse ad ascoltare i suoi racconti dal sapore di una radio antica con lui è finita l’epoca romantica dell’etere romana. Molti sono i giornalisti che tentano di imitarlo con scarsissimi risultati. Pochissimi quelli che spiccano per un po’ di personalità ma che risultano imprigionati nella ricerca di una propria dimensione.

LASCIA UN LIKE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER