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ABBONAMENTI Al via la vendita libera. Canigiani: “Dati importanti”

ABBONAMENTI Scatta oggi la vendita libera, dopo la fine del periodo di prelazione, degli abbonamenti per la stagione 2019-2020. Intanto Canigiani commenta il dato.

ABBONAMENTI Alle ore 10:00 di oggi lunedi 22 luglio è scattata la vendita libera della campagna abbonamenti 2019/2020. Le tariffe della prima fase di vendita rimarrano invariate. Il responsabile del marketing Lazio Canigiani ha commentato i dati della vendita in fase di prelazione: “Oltre 11mila abbonamenti sottoscritti in questa prima fase, è un dato importante e significante. Poi da oggi è anche aperta la vendita libera. Ora attendiamo il calendario del prossimo campionato che dovrebbe essere sorteggiato il 29 o 30 luglio, così in seguito avremo il quadro completo della situazione. Se la Lazio dovesse giocare la prima fuori casa valuteremo se prolungare la campagna abbonamenti”.

SECONDA MAGLIA E SPONSOR

Domani sera verrà ufficializzata la seconda maglia, la si presenterà in piazza. È la prima volta che verrà mostrata in questo luogo. Stiamo lavorando intensamente sullo sponsor della prossima stagione”.

INTANTO GAGLIARDINI RISPONDE AI RUMORS>>>LEGGI QUI

CALCIOMERCATO LAZIO Gagliardini post Milinkovic, l’interista risponde così

CALCIOMERCATO LAZIO Gagliardini post Milinkovic, il centrocampista dell’Inter risponde alle voci che lo vedono coinvolto.

CALCIOMERCATO LAZIO Gagliardini post Milinkovic – In casa biancoceleste continua a tenere molto banco la questione del futuro del serbo. La società attende che arrivi un’offerta da poter valutare e intanto si guarda intorno alla ricerca di un eventuale sostituto. In quest’ottica, Szoboszlai e Yazici restano i profili in pole, ma tempo fa era spuntata la candidatura anche di Roberto Gagliardini. Quest’oggi è stato proprio il centrocampista dell’Inter a commentare quest’eventualità. “Io alla Lazio? – ha dichiarato – Non ci penso“. Ammesso che il Sergente lasci la Capitale, la Lazio deve dunque depennare un nome dalla lista dei sostituti. 

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Lotito porta a cena la squadra – FOTO

Lotito porta a cena tutta la squadra per stare insieme e fare gruppo

Lotito porta a cena la Lazio- La squadra si è concessa una serata di relax. Per i biancocelesti una grande serata all’insegna di risate, insomma una grande festa per tutti, iniziata in pizzeria e continuata al bar lungo il Lago di Santa Caterina. Al termine del match vinto contro la Triestina, il presidente Lotito, ha pensato di portare tutti i ragazzi in pizzeria per godersi una cena dopo le fatiche della giornata. I giocatori sono molto uniti e in questo ritiro stanno legando molto creando un gruppo coeso, nessuno escluso. I giocatori si sono lasciati andare a risate e canti tra le risate di tutti. Tutti sorridenti e disponibili per foto e autografi di ritorno verso l’hotel. Oggi ci sarà una giornata libera per tutti, un po’ di riposo dopo le fatiche di queste settimane.

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ULTIM’ORA – Seconda maglia Lazio: la data della presentazione

Ben presto verrà svelata la seconda maglia Lazio: il direttore marketing Canigiani ha infatti comunicato la data dell’evento.

“La seconda maglia Lazio verrà mostrata martedì quando ci sarà la presentazione della squadra. In quell’occasione sveleremo l’ultima casacca da gioco. Le due maglie svelate stanno riscuotendo un grande successo, soprattutto quando uno le vede dal vivo. Un riscontro molto positivo, il prodotto piace” così Marco Canigiani.

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TUTTO SU LAZIO TRIESTINA AD AURONZO 

LIVE AURONZO — Attimi di tensione per Caicedo

LIVE AURONZO — Nervi tesi, al termine dell’amichevole tra Lazio e Triestina, tra Felipe Caicedo e i tifosi friulani alla luce di un’incomprensione al momento del gol realizzato dallo stesso centravanti. L’ex Espanyol avrebbe dunque risposto a muso duro, provocando l’escandescenza dei tifosi della Triestina (tra i quali figurano anche alcuni sostenitori biancocelesti) che al fischio finale hanno tentato di fare irruzione negli spogliatoi. Nell’immediato post gara, gli stessi hanno avuto un confronto con Lulic e il d.s. Tare. Poco dopo è giunto sul posto anche il patron della Lazio Claudio Lotito. Dopo lunghi attimi di tensione, a seguito dell’intervento di una delegazione di laziali e triestini e di un dialogo con lo stesso Caicedo, la situazione è dunque pienamente rientrata.

AURONZO Lazio Triestina 5-2 — Milinkovic superlativo

AURONZO Lazio Triestina — Nel pomeriggio odierno è andata in scena l’amichevole contro i friulani. La gara si è conclusa sul punteggio di 5-2. Superlativo Milinkovic-Savic. Biancocelesti in vantaggio dopo minuti grazie al sigillo di Ciro Immobile di testa. Al 12′ arriva il raddoppio firmato dal tucu Correa su calcio di rigore procurato dallo stesso ex Siviglia. Trascorrono sedici minuti e Milinkovic, di testa su cross di Immobile, insacca il pallone del 3-0. Al 2′ ripresa arriva il gol della Triestina, firmato Codromaz, sugli sviluppi di un calcio di punizione scaturito da un brutto fallo di Patric. Due minuti dopo, però, la Lazio trova il gol del 4-1 con Felipe Caicedo, che si ripete al minuto 67 finalizzando nel migliore dei modi l’assist di Adekanye. Al minuto 80 i friulani accorciano le distanze trovando il gol del 5-2 con Marzola. Vittoria sontuosa, dunque, degli uomini di Inzaghi e applausi dei tifosi presenti sugli spalti.

AURONZO Grigioni elogia Strakosha: “Fisicamente è perfetto”

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AURONZO Grigioni, preparatore dei portieri biancocelesti, è intervenuto al termine dell’allenamento mattutino ai microfoni di LSC.

AURONZO Grigioni: “I portieri non corrono ma per acquisire resistenza svolgono un lavoro tecnico. Quest’anno cambieremo tipo di allenamento perché con le nuove regole servirà essere più presenti nel gioco della squadra e avere qualità tecnico-tattiche. Servirà tanta concentrazione e sicurezza per prendersi qualche rischio in più, ormai il portiere è parte integrante della squadra, serve una grande capacità di lettura di gioco ed essere attivi.

Alia è il più giovane e si impegna, vediamo come continuerà la sua carriera. Ha potenzialità per fare bene. Guerrieri sono tanti anni che lo alleno, secondo me sarebbe pronto per giocare. Per Adamonis la soluzione migliore invece sarebbe rimanere un altro anno per acquisire i nostri concetti di lavoro, anche per raggiungere un livello molto alto di attenzione, perché in passato è andato a giocare fuori senza allenarsi qui. Proto fa da unione tra Strakosha e gli altri giovani: ha una grande professionlità, si mette a disposizione su tutto, dal campo al fuori. Mi dice sempre che se fosse venuto in Italia a 20 anni avrebbe fatto una carriera migliore.

Strakosha migliora giorno dopo giorno, fisicamente è il prototipo perfetto del portiere. Deve solo essere più padrone dell’area e partecipare di più al gioco, può fare una carriera importante perché è sempre attento e molto disponibile”.

LEGGI ANCHE IL REPORT DELL’ALLENAMENTO MATTUTINO

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LIVE AURONZO – Aspettando la Triestina. Jony in gran spolvero

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LIVE AURONZO – Il report della seduta mattutina del nono giorno di ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo.

LIVE AURONZO – Il primo ad arrivare al campo questa mattina non è un giocatore: alle 9.00 di mattina compare infatti il ds Igli Tare. Alle 9.30 inizia l’allenamento dei portieri, presente anche Strakosha. Intanto la squadra svolge esercizi su un percorso atletico agli ordini dei preparatori.

Assente Leiva: il brasiliano ieri si è sottoposto a nuovi accertamenti clinici, che hanno evidenziato un problema muscolare. L’ex Liverpool sarà dunque costretto a stare fermo ai box per 10 giorni. Non è previsto tuttavia un suo rientro a Roma, ma resterà a curarsi in ritiro.

Alle ore 10 nuovo esercizio per la squadra di mister Inzaghi: divisa in due formazioni, deve partire dalla difesa e costruire l’intera azione fino a finalizzare poi in rete. Alle ore 10.30 il gruppo inizia a provare gli schemi sui calci d’angolo. Insieme, il tecnico fa battere anche alcuni calci di punizione dai 20/25 metri. Si provano anche i calci di rigore, con alla battuta Luis Alberto e Immobile.

Tra coloro che si cimentano con le punizioni, col mancino, anche il neo acquisto Jony. L’esterno ex Malaga dimostra un gran bel piede, sia per le punizioni che per i tiri da fuori area. Lo spagnolo ha impressionato i tifosi grazie alle molte reti messe a segno e a dei gran cross messi in mezzo.

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LA NOSTRA STORIA Il portiere biancoceleste Corrado Giubilo

LA NOSTRA STORIA Corrado Giubilo nasce a Roma il 21 luglio 1921. Cresce nelle giovanili della Lazio dove arriva su consiglio del fratello maggiore Alberto, già mediano nella squadra Boys.

Gioca sette stagioni in biancoceleste. Finita la guerra, combattuta in Croazia con il grado di sottotenente di Fanteria e tornato dalla prigionia in Germania, nella stagione 1945/46 Giubilo rientra alla Lazio. La sua carriera fu ostacolata da tre infortuni molto seri. Si trasferisce poi all’Anconitana dove resta tre anni per poi chiudere la carriera con il Chinotto Neri nel 1951/52. È deceduto a Roma il 6 gennaio 1997.

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LIVE AURONZO — Seduta pomeridiana. Prove tattiche alla vigilia della Triestina

LIVE AURONZO — Si è da poco concluso l’allenamento pomeridiano della Lazio alla vigilia del match contro la Triestina, in programma domani alle 17.00. La seduta si è aperta con una breve riunione tecnica. Rispetto ai giorni scorsi in campo si è rivisto Patric: ancora assenti, invece Durmisi, Wallace e Leiva e Marusic. Inzaghi ha dunque diviso la rosa in due gruppi: passaggi di prima e scarico nelle porticine. Contemporaneamente va in scena l’allenamento dei portieri, al lavoro sui rinvii.

Quindi una partitella 11 vs 11. Fratinati: Guerrieri, Luiz Felipe, Acerbi, Radu, Lazzari, Badelj, Milinkovic, Lulic, André Anderson, Adekanye, Caicedo VS non fratinati: Adamonis, Patric, Vavro, Silva, Farris, Cataldi, Parolo, Luis Alberto, Jony, Correa, Immobile. Obiettivo: perfezionare il pressing e la fase difensiva. Il primo schieramento potrebbe essere la formazione che domani scenderà in campo contro la Triestina per li terzo test amichevole di questo pre-campionato. Il match in famiglia, sotto gli occhi dei tifosi che hanno letteralmente riempito gli spalti dello Zandegiacomo, si è concluso con il punteggio di 1-1: in rete Parolo e Caicedo.

LIVE AURONZO Lotito arriva allo Zandegiacomo

LIVE AURONZO Lotito — Nel pomeriggio odierno, il patron biancoceleste ha raggiunto la sede del ritiro della squadra

LIVE AURONZO Lotito — Arrivato allo Zandegiacomo, il presidente biancoceleste si è concesso un giro di campo prestandosi ad autografi e saluti ai tifosi. I tifosi lo chiamano a raccolta e Lotito risponde presente non astenendosi a risposte circa le domande relative al mercato. Nella fattispecie, alla domanda di un tifoso in merito al futuro di Milinkovic, il patron ha chiosato ironicamente: “Ancora con questa storia”. Quindi, sempre all’insegna del consueto humor, alla domanda: “Quest’anno vinciamo?” ha risposto: “E che ne so io”.

LIVE AURONZO Farris esalta il gruppo e i tifosi. Poi presenta i nuovi

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LIVE AURONZO Farris, vice tecnico biancocelesti, è intervenuto ai microfoni di ‘LSC’ al termine dell’allenamento mattutino.

LIVE AURONZO Farris: La parole entusiasmo mi piace, nello staff in questi giorni avevamo già questa sensazione. Anche i tifosi che ci fermano ci dicono che vedono molto entusiasmo in campo, il gruppo si è compattato ancora di più con il ritorno di Radu. L’entusiasmo della gente ci dà ancora più carica. C’è un approccio diverso, ripartiamo dalla vittoria della Coppa Italia che rimane nella storia del club. Ripartiamo però anche dall’ottavo posto, un piazzamento non in linea con le potenzialità di questa squadra.

Siamo ripartiti dal 3-5-2, utilizzato ormai da 4 anni. Siamo ripartiti prima dai movimenti dei 3 dietro, pensando a copertura e prevenzione, così da capire a che punto è Vavro e permettere ai nuovi di ripassare i movimenti. Avere accanto due difensori che conoscono l’impianto tattico è fondamentale. Denis ha entusiasmo, già conosce alcuni termini italiani per chiamare la difesa: è molto sveglio, sa guidare la difesa e si fa guidare, rendendoci così più semplice il lavoro. Sono cambiati anche gli esterni con Lazzari e Jony, sappiamo che hanno caratteristiche offensive, mentre Lulic è più completo mentre Marusic più difensivo. Stiamo finendo di conoscere i nuovi, vedremo poi chi utilizzare di partita in partita in base alle loro caratteristiche e a quelli degli avversari. Il contatto con Inzaghi è sempre stato quotidiano, la scorsa stagione siamo arrivati stanchi dopo tante partite. A Simone gli accostamenti hanno fatto piacere ma lui ha questi colori dentro. Inoltre ci siamo subito detti che il lavoro qui alla Lazio non era finito e così siamo ripartiti più determinati che mai.

Adekanye è molto giovane, è alla prima esperienza con la prima squadra. Sta imparando la lingua ma ha grande talento e tecnica, speriamo che riesca a inserirsi, noi lo aiuteremo a trovare la sua posizione migliore in campo”.

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LIVE AURONZO – Strakosha c’è, ma quanti assenti per Inzaghi

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LIVE AURONZO – Il report della seduta mattutina dell’ottavo giorno di ritiro dei biancocelesti sulle Tre Cime di Lavaredo.

LIVE AURONZO – L’allenamento, come di consueto, inizia alle 9.30 sul campo dello Zandegiacomo. Primi ad arrivare i portieri, senza però Strakosha. L’albanese, arrivato ieri in Veneto, deve essere ancora valutato: è reduce da un problema al tendine d’Achille della caviglia destra che l’ha tenuto fermo diverse settimane, ma già che sia in ritiro fa ben sperare. Sul campo secondario, intanto, il resto del gruppo è impegnato nel riscaldamento.

ORE 9:50 – Al termine del riscaldamento, gli Inzaghi boys si dirigono verso le sponde del lago Santa Caterina. Assenti Badelj e Wallace, alle prese con un lavoro differenziato in campo.

ORE 10:00 – La squadra viene divisa in 3 gruppi, che svolgeranno diverse ripetute da 1000 metri ciascuna. Solito programma delle uscite intorno al lago dunque, ma con maggiore intensità. Dopo più di una settimana sotto le Tre Cime di Lavaredo la Lazio inizia (senza intoppi) a prendere forma.

ORE 10.30 – Al termine del lavoro, Adamonis, Proto e Guerrieri rientrano negli spogliatoi. Il campo non resta però vuoto per molto: dopo qualche minuto fa il suo ingresso uno dei più attesi, Thomas Strakosha. L’albanese, alla prima in campo in questa stagione, lavora in solitaria con i preparatori Grigioni e Zappalà.

ORE 10:50 – Il resto del gruppo termina la corsa e torna verso gli spogliatoi dello Zandegiacomo. I primi ad arrivare sono Adekanye e Patric insieme allo staff tecnico, seguono tutti gli altri.

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LIVE AURONZO LAZIO – Standing ovation per Strakosha, Alia torna a Roma

Live Auronzo Lazio: la squadra biancoceleste è tornata ad allenarsi sotto le Tre cime di Lavaredo con un uomo in più. In ritiro infatti è arrivato Strakosha.

Live Auronzo Lazio: ecco tutte le news dal ritiro biancoceleste.

Ore 17 – Entrano in campo centrocampisti e attaccanti. Rimangono in palestra i difensori che si sono già esercitati in campo nella seduta mattutina. Assente l’infortunato Leiva che svolge lavoro a parte. Oltre a lui out anche Patric, Marusic e Durmisi.

I giocatori si esercitano su un percorso tattico preparato dallo staff tecnico. Dopo 15 minuti la squadra divisa in gruppi svolge un esercizio con l’obiettivo di mantenere il possesso palla e di finalizzare poi in gol le occasioni create.

Ore 17.30 – La squadra viene divisa in due formazioni. Svolge una mini partitella 6 vs 6 dove possono servirsi per andare in gol anche di due giocatori, utilizzati come sponde, che si trovano accanto le due porte. Assente anche Wallace per problemi fisici post amichevole con la formazione TOP 11 del Cadore.

Ore 18.00 – La squadra si sposta nel campetto adiacente a quello principale per svolgere esercizi di scarico. Strakosha fa capolino sul campo e c’è la standing ovation per lui da parte dei tifosi presenti. Con l’arrivo del portiere albanese, è tornato a Roma il giovane estremo difensore della Primavera Alia.

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LOTITO NON VUOLE VENDERE LA LAZIO

ULTIM’ORA LAZIO LOTITO: “Non vendo! La società la lascio a mio figlio”

Ultim’ora Lazio Lotito non ha dubbi: ribadisce la volontà di non cedere la società e ripercorre i suoi 15 anni alla guida della Prima squadra della Capitale.

Ultim’ora Lazio Lotito ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel: “Domani sarò ad Auronzo di Cadore e stavo vedendo dai monitor di Lazio Style Channel i tifosi presenti in ritiro. La Società ha compiuto uno sforzo importante per allestire una squadra più competitiva rispetto a quella dello scorso anno. La prossima stagione sarà importante e mi auguro che il gruppo abbia la consapevolezza dei propri mezzi e mi auguro che possa esprimere al massimo il proprio potenziale per dare la soddisfazione ai tifosi ed alla Lazio di ricoprire un ruolo sportivo che ci compete nel calcio nazionale ed internazionale”.

IL CENTRO SPORTIVO

“Al termine di alcuni lavori, la Lazio avrà uno dei centri sportivi più belli a livello internazionale: vogliamo far riscoprire l’appartenenza, sono padre di tutti ma ognuno deve svolgere un ruolo in questa grande famiglia. Si deve vincere tutti insieme e solo grazie all’apporto di tutti si raggiungono obiettivi.
Anche ad Auronzo sono cambiate le strutture, così come a Formello, vogliamo fare in modo che i tifosi laziali riscoprano i colori biancocelesti entrando in una famiglia forte economicamente e tradizionalmente”.

LE VITTORIE

“Siamo la Prima Squadra della Capitale ed aver conseguito il maggior numero di trofei dopo la Juventus è per noi motivo d’orgoglio: la differenza tra la Lazio di Ieri e quella di oggi è che oggi i tifosi hanno la certezza del futuro, cosa che in passato non c’era. Oggi abbiamo la certezza di permanere e crescere esponenzialmente per raggiungere un livello internazionale e per entrare tra le squadre che combattono per grandi obiettivi”.

LA LAZIO DI LOTITO

“Oggi sono quindici anni dal mio arrivo alla Lazio, ricordo quel giorno come un fatto di cronaca: la Società era in procinto di fallire, 84 milioni di ricavi a fronte di 86 di perdite. Ho preso il Club durante il suo funerale e l’ho portato prima in coma irreversibile e poi in coma reversibile, è accaduto tutto nel rispetto dei tempi che avevo dato. I primi tre anni furono durissimi perché pagavamo due squadre e quella rosa venne allestita comprando 9 giocatori in un giorno. Abbiamo dato un segnale forte nonostante ci fosse un atteggiamento pessimistico. Ho cercato di far capire alla gente che dovevamo avere una casa fondata sul cemento armato, doveva essere dura. Lanciai idee che sono state prese come modello, oggi non siamo più un vagone rimorchio ma una locomotiva, un punto di riferimento di politica sportiva. La Lazio è divenuta forte economicamente ed è proiettata necessariamente ad una crescita: questo perché sono presidente della mia squadra del cuore e questo è il massimo delle mie aspettative, sono il proprietario del Club e coltivo i sentimenti di tutti, di tutti i laziali ed ho l’obbligo di preservare e tramandare i valori e la storia della Lazio. Per preservare la storia biancoceleste, mi sono fatto carico di centinaia di milioni di debiti ed abbiamo il numero di matricola storico nato nel 1900 ed è per questo che ho messo in campo iniziative per valorizzare la nostra storia, come ad esempio l’aquila. Siamo una società libera. Non dipendiamo da nessuno. Oggi tutti devono bussare alla porta del padrone, ricevere il permesso, e poi sedersi al tavolo nella speranza di portare un vantaggio per la Lazio. Senza di questo non si entra. Prima eravamo una società satellite, oggi rappresentiamo con il nostro operato il passato ed il futuro del nostro club. Non vogliamo rivendicare autorità, ma siamo un punto di riferimento con l’autorevolezza di ciò che abbiamo svolto. Siamo passati da una situazione fallimentare ad una posizione forte tramite investimenti patrimoniali dentro e fuori dal centro”.

LO STORE IN CENTRO

“Nelle prossime settimane apriremo lo store ufficiale a Piazza di Spagna: vogliamo crescere in rapporto alle nostre possibilità per dare ai nostri tifosi i migliori servizi, ma che possano perdurare nel tempo. Noi in quindici anni abbiamo fatto quattro cose: risanato la società, ridato l’orgoglio dell’appartenenza, creato una società forte e credibile a livello internazionale. Le squadre non ci davano ascolto quando sono arrivato, all’estero non ci ascoltavano perché credevano non pagassimo calciatori che selezionavamo. Oggi quando si parla di Lazio si parla di una società ben gestita che porta risultati sportivi ed economici. Devo fare un plauso alla tifoseria che ha compiuto un salto a livello comportamentale anche nei confronti delle istituzioni. Prima tutti si sentivano padroni della Lazio, oggi sono tutti padroni del patrimonio storico-sportivo di una Società gestita al meglio”.

LA GESTIONE LOTITO

“Quando sono diventato presidente ho appagato un sogno ed un desiderio che hanno tutti i tifosi nel cassetto. Abbiamo attraversato momenti duri, di scontri ambientali legati alla mancanza di credibilità che avevo nel mondo del calcio. Tutti pensavano che fossi una meteora. Le condizioni economiche erano altamente critiche. Nessuno pensava che la Lazio sarebbe arrivata ad oggi in questo modo, mi sono definito un artigiano dotato di uno scalpellino in un mondo di grandi industriali. Gli ultimi 15 anni hanno dimostrato che gli industriali non ci sono più, mentre la bottega c’è, esiste, e continua a modellare un processo di crescita funzionale a trasformare in industria mantenendo la mentalità dell’artigiano. Abbiamo organizzazione, potenza e forza economica industriale e mentalità imprenditoriale da artigiano per rimanere immuni da dissesto, preoccupazione centrando un ruolo importante nel calcio internazionale. La squadra oggi ha una potenzialità per ambire ad importanti risultati sportivi a livello internazionale. Dobbiamo far tesoro dell’esperienza e degli episodi negativi che ci hanno negato determinati traguardi per stabilizzarci nei risultati sportivi. Non possiamo mettere a rischio il club per il raggiungimento di un obiettivo sporadico, la crescita c’è stata e tanti campioni oggi ambiscono ad arrivare alla Lazio. Quindici anni fa tutti volevano andare via, oggi tutti vogliono la Lazio. Il merito di questo cambiamento è dettato da tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere quest’obiettivo”.

CAPITOLO RADU

“Radu? Quando una persona si rende conto che la sua casa è la Lazio e lo riconosce pubblicamente nello spogliatoio, mediaticamente e con la società è giusto che venga gli riconosciuta la militanza. Andai in Romania per acquistarlo insieme a Becali, il suo procuratore, ed il presidente della Dinamo Bucarest voleva sapere se avevamo i soldi per comprarlo”.

IL RUOLO DI TARE

“Il Direttore Igli Tare ha costituito un elemento importante al di là dell’aspetto tecnico svolgendo il suo lavoro con grande professionalità e capacità, è stato di stimolo per la mia persona per dare al club una mentalità internazionale. Tanti lavori li ho intrapresi su stimolo di Tare”.

I TROFEI

“I vari trofei vinti, al di là dell’importanza del trofeo, hanno un valore doppio. Aver battuto l’Inter del triplete aveva reso la Lazio l’unica squadra ad aver sconfitto i nerazzurri. Con il senso di appartenenza si possono sfruttare le proprie potenzialità per ottenere il risultato che si merita.

I tifosi questo dovrebbero ricordarlo come tutte le problematiche che aveva la squadra quando c’era il problema di trovare i soldi per pagare ad esempio i conti degli alberghi utilizzati nei ritiri. Quelle umiliazioni le abbiamo riscattate e vogliamo ricordarle per essere il punto di ripartenza. Grazie all’apporto dei tifosi ci troviamo in questa situazione. La Società oggi è forte e stabile e fa il suo mercato con dignità ed autorevolezza senza essere sotto scacco da nessuno. Oggi abbiamo acquistato senza vendere, ma non legheremo nessuno”.

SPOGLIATOIO UNITO

“C’è un bel clima nello spogliatoio, ma se qualcuno volesse coltivare delle ambizioni personali diverse, la società che lo scorso anno ha respinto attacchi, quest’anno avrebbe meno armi per difendersi. Ma questo non rientra nella volontà della società. La rosa al di là delle partenze, quest’anno sarà più forte rispetto alla passata stagione. Quando parlo della crescita organizzativa, parlo anche a livello mediatico. Siamo stati i primi ad avere una radio, abbiamo ancora il nostro magazine ed un canale televisivo. Siamo stati i precursori ed abbiamo lavorato soprattutto per i nostri tifosi. Le persone ambiscono sempre al massimo, così come noi. Dobbiamo avere i piedi piantati per terra per svolgere una crescita che sia di cemento. Arriveremo, impiegheremo più tempo, ma arriveremo con l’orgoglio di esserci arrivati con umiltà e sacrificio. Noi festeggeremo 120 anni di storia, altre squadre rivendicano un numero di anni che non hanno perché hanno avuto dei fallimenti. Conta il numero di matricola, ed il nostro è sempre lo stesso dal 1900. La squadra è come una grande famiglia dove tutti hanno aspirazioni: per avere armonia e rispetto reciproco, il calciatore deve rispettare gli interessi dei tifosi. Il nostro patrimonio è composto proprio dai sostenitori. Per salvaguardare questi interessi dobbiamo comportarci con buon senso e correttezza. Oggi non ci sono situazioni particolari, ma domani qualcuno per coltivare una crescita personale possa avere la possibilità di andare in un club più importante. Per questo dobbiamo entrare tra i 10 club migliori in Europa, per evitare che si creino queste dinamiche. Dobbiamo diventare un punto di arrivo e stiamo raggiungendo questo obiettivo. In passato ci venivano sottratti grandi campioni per pagare le iscrizioni al campionato. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile: se esce una persona ne deve entrare un’altra di pari livello se non più forte. La squadra deve diventare più forte e siamo consapevoli che ciò accadrà. Oggi le persone non devono avere preoccupazioni, ma essere sicuri che se ci saranno uscite ci saranno entrate di livello più alto”.

LO SCUDETTO SOTTRATTO

“Uno scudetto ci è stato tolto in maniera indebita e dovremo riconquistarlo, speriamo che chi vagli i documenti riconosca la legittimità di questo titolo essendo risalente ad un periodo molto delicato. Questo avrebbe una doppia valenza. Siamo un Ente morale e deponiamo al corona d’alloro all’Altare della Patria e questo devono ricordarlo tutti: siamo una famiglia blasonata riconosciuta dal mondo intero. Stiamo lavorando per tornare a vincere trofei importanti a livello internazionale: ci stiamo lavorando, siamo arrivati ai quarti di Europa League piano piano ci stiamo avvicinando ai risultati che meritiamo. Roma è Caput Mundi e la Lazio è la Prima Squadra della Capitale e la società più antica della capitale italiana. Attraverso nuove figure in organico a settembre riorganizzeremo i Lazio Club, centri di aggregazione dei tifosi laziale. La soluzione del magazine, della radio e del canale televisivo servono a mettere il tifoso in contatto con la realtà della squadra. Se non vogliono andare fuori, siamo disposti a giocare a Roma purché ci venga riconosciuto lo stesso importo: non possono più essere calpestati i nostri diritti.

LO STADIO

“La coerenza non mi si può contestare, la mia posizione non è mai cambiata sia nei momenti felici, sia in quelli più difficili. Questo deve far riflettere: la stabilità testimonia la nostra costanza.
Dobbiamo continuare ad avere una prospettiva futura. A livello organizzativo l’obiettivo più grande è la realizzazione dello stadio. Siamo partiti per primi nel panorama italiano ma l’istituzione capitolina dell’epoca ci fermò creando un grande danno ai tifosi della Lazio dimostrando di esser stata miope. I riflessi economici dell’opera sarebbe stata importante con stazione ferroviaria interna, approdo con battello ed uscita autostradale. Speriamo sia stato legato solo ad una spetto temporale e che si possa riscoprire la possibilità di cerare stadio con requisiti patrimoniali necessari per fare un grande salto al Club ed ai tifosi laziali. Avere un punto di riferimento aperto 365 giorni all’anno vuol dire educare i tifosi nel rispetto delle regole e far crescere i giovani con i valori promossi dalla Lazio. La nostra squadra è presente nei centri di riposo e negli ospedali affinché il potere mediatico del calcio possa essere utilizzato costruttivamente e per far sì che noi possiamo rappresentare i valori olimpici.
Da diversi anni abbiamo la radio e questo per me è solo il terzo intervento. Non devo reclamizzare quanto svolto, è importante che parlino i fatti. Voglio trasmettere tranquillità e allacciare rapporto empatico con i tifosi biancocelesti”.

NUOVI INVESTITORI

“Nuovi investitori? Oltre alla capacità finanziaria, serve grande passione per i colori biancocelesti, non c’è solo l’aspetto economico. Si vince anche con l’amore e con tante componenti umane. Oggi siamo qui per dimostrare che un piccolo artigiano come il sottoscritto è presidente da 15 anni mentre grandi industriali non ci sono più. Se la Lazio fosse considerata da me come un elemento economico, mi farei dare più soldi possibile e basta. Io ho in testa un ragionamento diverso: voglio lasciare il Club a mio figlio perché rappresenta la storia e la continuità. Questo non penalizza la Lazio, non è stata statica in termini di posizione, ma dinamica facendo tante cose. Ci sono tante squadre in Italia che sono gestite da gruppi economici stranieri. Tare se fosse andato al Milan avrebbe avuto una remunerazione più importante ma meno soddisfazioni. Se un ragazzo cresce in una famiglia agiata ed un altro in una non agiata, entrambi hanno voglia di studiare, quello con disponibilità economiche ha meno difficoltà, mentre l’altro ha difficoltà perché non ha i mezzi. Alla fine del percorso formativo, chi parte svantaggiato è più contento rispetto all’altro. Bisogna però raggiungere l’obiettivo, non basta la disponibilità economica per centrare dei traguardi. Amatrice rappresenta un punto di riferimento nella mia vita. Mio nonno materno era di questo paese e la Lazio è stata la prima squadra a visitarla dopo il sisma costatando con mano quanto avvenuto. In questo modo abbiamo attenzionato tutti a questa tragedia che ha colpito Amatrice. Il calcio dev’essere un elemento di rilevanza sociale che dev’essere impiegato per il bene delle persone e per portare a termine miglioramenti a livello sociale. Le critiche sono uno sport praticato, ma bisogna capire da chi provengono. Se arrivano da persone autorevoli devono essere motivo d’attenzione particolare, ma se arrivano da persone che tendono a criticare, i giudizi restano dei ragli d’asino che non arrivano al cielo. Accettiamo il giudizio delle persone perché ci serve per migliorarci e per evitare di commettere gli errori del passato. Stiamo lavorando per migliorarci, soprattutto come persone. Noi sogniamo sempre il meglio ma dobbiamo tradurre le ambizioni in realtà. I desideri non devono mancare, soprattutto per i giovani. Noi prendiamo i calciatori che servono sulla base delle scelte del Direttore Sportivo e sulla base delle necessità manifestate dall’allenatore. Non ci siamo mai sottratti dagli investimenti: noi dobbiamo fare le cose oculatamente nel rispetto delle esigenze tecniche e sui parametri che abbiamo sempre tenuto in considerazione. Non trapela l’amore degli addetti ai lavori per questa squadra, noi metabolizziamo le sensibilità e come padre di una grande famiglia abbiamo un portamento rappresentativo nei confronti di tutti per preservare una postura che non scada in situazioni malinconiche. Dobbiamo dare il senso della fierezza, del senso d’appartenenza e dell’empatia. Con il Settore Giovanile stiamo creando punti di riferimento anche al di fuori del contesto romano. I risultati si raggiungono e non si proclamano, noi dobbiamo lavorare per far sì che ciò accada. Crediamo nella possibilità di ottenere risultati migliori rispetto a quelli dello scorso anno ed, infatti, abbiamo inserito dei premi per la squadra”.

IL RICORDO DI MIRKO FERSINI

“La commozione per Mirko Fersini? Fa parte della mia educazione e spero faccia parte del patrimonio dei tifosi laziali”.

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LEIVA PARLA DEL SUO INFORTUNIO

LAZIO AURONZO Lucas Leiva: “Squadra più forte ma dobbiamo crescere”

Lazio Auronzo – Dopo l’infortunio subito il centrocampista brasiliano Lucas Leiva si presenta in conferenza stampa per far luce sulle proprie condizioni. Leiva, questa è una Lazio più forte e da Champions? “Speriamo di sì. Siamo nella prima settimana di lavoro, bisogna restare tranquilli. Ad Auronzo possiamo lavorare bene, con i nuovi arrivi la squadra è già più forte. Ma non voliamo troppo, prepariamoci bene per l’inizio della stagione”. Su Milinkovic: “È importante per noi. Sappiamo che ha fatto la differenza in tante partite. Dobbiamo restare concentrati. Fa parte del gruppo, finché resterà alla Lazio sarà importante per noi. Dobbiamo aspettare. Tante squadre lo vogliono, siamo felice che sia con noi”. Dopo un ottavo posto come si riparte? “L’ho detto alla fine della stagione. L’ottavo posto non era giusto per il valore della squadra. Abbiamo disputato una bella Coppa Italia. Ora dobbiamo crescere in campionato”.  Sulle sue condizioni: “Ho avuto un problema alla coscia destra. Devo aspettare una valutazione dell’infortunio più approfondita ma non credo sia niente di grave. Solo un po’ di fastidio. Speriamo di avere una notizia positiva nei prossimi giorni”. Manca un po’ di esperienza alla Lazio? “No, quello che è mancato sono stati i punti. L’ho detto l’anno scorso. Avevamo la chance di stare tra le prime quattro, due anni fa sappiamo come è andata nell’ultima partita. Non dobbiamo guardare troppo avanti, ciò toglie tante energie. Ora dobbiamo solo lavorare bene fisicamente e mentalmente in un ambiente positivo. Così possiamo iniziare bene il campionato e poi pensare alla Champions. Parlare troppo presto non ha senso”. Contento di essere alla Lazio? “Sì. Dopo 10 anni in un club grandissimo come il Liverpool la Lazio è stata una delle scelte più importanti della mia vita. Mi sono trovato benissimo, e così anche la mia famiglia. È stata una scelta funzionale. Spero lo sia stata anche per la Lazio”. A volte si è detto che alla Lazio sia mancato il carattere. Ti aspetti acquisti alla Leiva? “Stiamo lavorando da 5-6 giorni con i nuovi. È troppo presto per fare un’analisi. L’importante è che si trovino bene, che capiscano il modo di giocare. Se sono qui significa che sono forti. L’anno scorso dopo l’Inter avevamo una grande chance, poi abbiamo sbagliato qualche partita. Il prossimo anno tenteremo di non sbagliare”. Il rapporto tra Leiva e Inzaghi: “Il mister è il simbolo della Lazio. È qui da tanti anni come giocatore e allenatore. Ha creduto in me, mi ha dato la possibilità di giocare. È stato importante. Avere lui anche il prossimo anno significa che possiamo proseguire questo percorso”. Dove può arrivare la Lazio in Europa League? “Ogni anno partiamo per vincere, altrimenti non ha senso cominciare il campionato, la Coppa Italia e l’Europa League. A maggio tireremo le somme. Due anni fa abbiamo fatto un grande percorso. Speriamo di andare il più avanti possibile”. Dove collochi la Lazio? “Dobbiamo aspettare, è troppo presto. Ora pensiamo solo a prepararci. Vedremo quando inizieranno le partite vere. Abbiamo la squadra per arrivare tra le prime quattro o cinque. L’anno scorso non è stato un bel campionato il nostro”.  Quanta rabbia l’Atalanta in Champions? “Rabbia no. L’Atalanta ha meritato, ha fatto meglio di noi. Dobbiamo analizzare, tutti cominciano da zero. Speriamo di fare meglio e fare risultati migliori”. Sei stato premiato per due anni come giocatore dei tifosi: ora i tuoi obiettivi personali? Quali qualità stai scoprendo? “Spero di vincere anche il terzo anno (ride, ndr). Il mio è un ruolo importante. Mi sono trovato bene, l’allenatore mi ha dato fiducia. Anche prima le mie qualità le avevano intraviste altri tecnici”. È una Lazio più spensierata rispetto all’anno scorso? “È importante imparare dagli errori, speriamo di non rifarli. Ogni anno la squadra lavora insieme, quindi migliora costantemente L’anno scorso abbiamo fatto una bellissima Coppa Itali ma in campionato volevamo fare meglio. Cercheremo di iniziare bene e di finire in una posizione più alta in classifica”.

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LAZIO Lotito fa luce sulla situazione relativa a Milinkovic

LAZIO Lotito, nella giornata del 15esimo anniversario di presidenza biancoceleste, ha detto la sua in vista della prossima stagione

LAZIO Lotito ai microfoni di Sportmediaset: “Mi auguro che la società sia altamente strutturata e organizzata dal punto di vista economico patrimoniale, e che combatta per le prime posizioni nel calcio internazionale. L’auspicio è che questo sia l’anno in cui si rafforza la consapevolezza delle nostre potenzialità. Milinkovic? Non è un problema economico, sarebbe riduttivo. Vorrebbe dire sminuire il rapporto che abbiamo io e la società con il giocatore, e lui nei conforti della società. Lo scorso anno ho respinto alcune offerte importanti, mentre in questa stagione, in virtù degli impegni assunti con il giocatore e con il suo staff e per quello che ha dimostrato, avrei meno armi per trattenerlo”

MIHAJLOVIC Striscione a Roma contro Ivan Zazzaroni

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MIHAJLOVIC Striscione a Roma contro Ivan Zazzaroni.

MIHAJLOVIC Striscione a Roma contro Ivan Zazzaroni.Zazzaroni sciacallo e uomo di m…“, questo il contenuto della scritta, nera su sfondo bianco. Al direttore del ‘Corriere dello Sport’ non è stato perdonato lo spiacevole episodio avvenuto la settimana scorsa nei confronti del tecnico del Bologna. Proprio il giornalista, sul quotidiano da lui diretto, ha infatti rivelato in anteprima la leucemia che ha colpito l’allenatore serbo. Così facendo, ha contravvenuto alle indicazioni di quest’ultimo, che avrebbe preferito dare lui stesso la notizia. Un aspetto che l’ex difensore biancoceleste ha poi rimarcato in conferenza stampa, non risparmiando un rimprovero per Zazzaroni: “Per vendere qualche copia in più, ha rovinato un’amicizia di 20 anni”. Sinisa non perdona dunque, e non è certo il solo.

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LIVE AURONZO – Prosegue il lavoro sulla difesa. Un centrocampista ko?

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LIVE AURONZO – Il report della seduta mattutina del settimo giorno di ritiro sotto le Tre Cime di Lavaredo.

LIVE AURONZO – L’allenamento inizia, come di consueto in palestra. Mezz’ora di lavoro, poi tocca ai difensori scendere in campo. Presenti i vari Acerbi, Radu, Luiz Felipe, Vavro, Silva e Wallace. Quest’ultimo sembra dunque aver recuperato dall’infortunio accusato nel test di mercoledì e che ieri lo aveva costretto a restare in palestra. Al sestetto arretrato viene sottoposto un apposito percorso atletico, che li tiene impegnati per mezz’ora. Dopodichè, il gruppetto viene diviso in due terzetti: da una parte, Luiz felipe, Acerbi, Radu; dall’altra, Vavro, Wallace, Silva. Per tutti un esercizio consistente nel difendere sui lanci lunghi mantenendo compatta la linea difensiva. La chiusura dell’allenamento è testimoniata da Inzaghi e Farris che intrattengono il pubblico con una partitella di calciotennis.

Da segnalare infine due cose. La prima riguarda Leiva, rimasto in palestra. Il brasiliano ha svolto dei lavori personalizzati e al termine ha lasciato il centro sportivo confidando di dover verificare l’entità dell’infortunio. Durante la seduta però è apparso tranquillo e sorridente, il che non dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) far presagire nulla di grave.

La seconda riguarda invece Strakosha, che, dopo il problema al tendine d’Achille, questa mattina si è sottoposto alle visite mediche in Paideia. Per la serata di oggi è previsto il suo arrivo ad Auronzo, pronto per tornare al lavoro. L’albanese, arrivato con le scarpe da ginnastica in mano, è apparso sereno, tanto che, prima di entrare in clinica, ha riservato autografi e selfie con i tifosi presenti. Insieme a lui, sono entrati in clinica anche Di Gennaro e Tounkara. Entrambi però resteranno a Formello ad allenarsi con gli altri esuberi. Fuori dal progetto tecnico, la società sta cercando loro una sistemazione. 

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CALCIOMERCATO LAZIO Badelj ai saluti, l’addio è vicino

CALCIOMERCATO LAZIO Badelj ai saluti dopo una sola stagione con la maglia biacoceleste

CALCIOMERCATO LAZIO Badelj ai saluti – L’avventura con il croato è durata una sola stagione. L’acquisto a parametro 0 effettuato un anno fa, non ha dato i frutti sperati perciò la Lazio e il calciatore, hanno deciso di terminare qui l’avventura a Roma. Secondo La Gazzetta dello Sport, Il Bordeaux sarebbe a un passo dal prendere Milan Badelj, dove ritroverebbe anche il suo ex allenatore Paulo Sousa. L’affare dovrebbe concludersi a breve per una cifra di 5 milioni. Rimarrebbero poi altri giocatori da cedere: Wallace e Durmisi.

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STADIO LAZIO A SETTEMBRE L’INCONTRO