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Ravanelli: “La coppia Belotti-Immobile mi riporta indietro nel tempo a quando…”

A pochi giorni dallo spareggio tra Italia e Svezia è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com Fabrizio Ravanelli.

L’ex attaccante biancoceleste ha parlato del reparto avanzato Azzurro. Penna Bianca ha  paragonato la coppia composta da Belotti e Immobile a quella che lui stesso componeva con Gigi Casiraghi. Queste le parole di Ravanelli: Sono due giocatori molto forti fisicamente come lo eravamo noi. Hanno la nostra stessa umiltà e fame. Sono questi gli aspetti che mi piacciono di più. Non dimentichiamoci di Zaza, uno che ha una confidenza con il gol incredibile. Ventura fa bene a portare avanti queste scelte, sono tre giocatori che stanno vivendo un grandissimo momento. Belotti viene sì da un infortunio, ma avrà una carica speciale. Solo lui sa come gestirsi all’interno di questo doppio confronto“.

AMARCORD BIANCOCELESTE: ALMEYDA E COUTO DI NUOVO ASSIEME

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FOTO – Amarcord Lazio: Almeyda e Couto di nuovo insieme

Matias Almeyda e Fernando Couto hanno lasciato piacevoli ricordi tra i tifosi biancocelesti. E i tifosi biancocelesti e la Lazio ne hanno senza dubbio lasciati nei loro cuori.

Ancora un amarcord biancoceleste per la gioia dei sostenitori laziali. A tanti anni da quando indossavano e vincevano con la maglia della Lazio, Matias Almeyda e Fernando Couto, si sono ritrovati ancora una volta uno al fianco dell’altro. A testimonianza dell’avvenimento una foto postata sul profilo Instagram dell’ex centrocampista argentino. Immagine seguita dalla seguente didascalia: Con il mio amico Fernando Couto, ex compagno nella Lazio.

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DUSAN BASTA PAPA’ PER LA QUARTA VOLTA

Farris: “Renderemo onore alle ultime giornate di Europa League”

Mister Massimiliano Farris è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Il secondo del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha parlato dell’Europa League.

Con i biancocelesti già qualificati al prossimo turno il rischio per i capitolini è quello di snobbare i prossimi incontri. Ma non sarà così secondo il vice Farris che, anzi, si dice sicuro che la Lazio saprà onorare i due impegni: “In Europa League ci attendono le ultime due partite del girone. Saranno giocate al massimo perché la Lazio scende sempre in campo per dare il meglio. Ma, visti i tanti impegni e le condizioni atmosferiche che ci aspetteranno in Belgio concederemo minutaggio a chi ne avrà bisogno. In modo da poter così gestire nel migliore dei modi il gruppo”.

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DEL PROCURATORE PECORARO SUL CASO ADESIVI

Il terzino biancoceleste Dusan Basta papà per la quarta volta

Il terzino della Lazio, Dusan Basta, è diventato papà per la quarta volta. E questa volta finalmente ce l’ha fatta. Dopo Mia, Sofia e Lara, finalmente è la volta di un maschietto.

A darne l’annuncio il sito biancoceleste che ha fatto gli auguri al neo papà. Questo il messaggio di auguri della società capitolina: “La S.S. Lazio accoglie con gioia la notizia della nascita del quartogenito di Dusan Basta.

A Dusan ed a sua moglie Dragica le più sincere congratulazioni dal Presidente, dalla Società, dallo staff e da tutti i tifosi per la nascita del piccolo Stefan”.

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BUONE NOTIZIE DA FORMELLO PER SIMONE INZAGHI

ADESIVI – Pecoraro: “Lotito? O sceglie quando essere ascoltato o decideremo noi le sanzioni”

Giuseppe Pecoraro è intervenuto sul caso adesivi in Lazio-Cagliari. Il Procuratore della Figc ha fatto presente di essere in attesa di una comunicazione per una eventuale audizione del presidente Lotito.

Questo il commento del Procuratore Pecoraro: “Oggi il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ci dirà se vuole essere ascoltato. In caso contrario decideremo noi la sanzione. Per quanto riguarda i tempi dipende tutto dal presidente della società biancoceleste. Noi contiamo di avere in una settimana il quadro completo della questione in modo da poter prendere subito una decisione”.

BUONE NOTIZIE DA FORMELLO PER SIMONE INZAGHI

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FORMELLO – Buone notizie per Inzaghi: in campo Felipe Anderson e Wallace

I pochi uomini rimasti a disposizione di Simone Inzaghi nel pomeriggio si sono ritrovati a Formello per la ripresa degli allenamenti. Al tecnico della Lazio il compito di iniziare a preparare il derby senza i tanti giocatori convocati dalle rispettive nazionali.

Ben 9 i biancocelesti in giro per il mondo. Fortunatamente però diversi big sono rimasti a Roma. de Vrij, Leiva, Lulic, Marusic e Nani, hanno lavorato regolarmente in gruppo. Con i compagni finalmente anche Felipe Anderson e Wallace. Con la Roma saranno disponibili almeno per la panchina. Entrambi oggi hanno disputato anche la partitella finale. Chi potrebbe non farcela per il derby sono Caicedo e Di Gennaro, tutti e due fermi per lesioni muscolari. Potrebbero tornare a disposizione di Inzaghi nella prima settimana di dicembre.

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Pancaro: “Roma-Lazio? Credo sarà uno dei derby più belli degli ultimi tempi”

Per parlare della prossima stracittadina romana  Giuseppe Pancaro, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio.

L’ex terzino della Lazio il derby capitolino lo conosce bene. Ne ha giocati e vinti tanti. Belli, brutti, ma soprattutto importanti. Come potrebbe esserlo questo con le due squadre in buona forma e con i risultati dalla loro parte. Tutte e due lanciate verso i piani alti della classifica come non si vedeva da tempo. Lo sa bene Pippo Pancaro che ha dichiarato a proposito: “Sono convinto che sia uno dei derby più belli degli ultimi anni. La Roma in passato è riuscita a fare delle ottime annate. Quest’anno la Lazio è sullo stesso livello, se non forse qualcosa di più dei giallorossi”.

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Caressa: “Derby da scudetto. La Lazio ha giocato meglio ma la Roma…”

Il giornalista sportivo, Fabio Caressa, ha parlato ai microfoni di Sky del derby della capitale. Di seguito riportiamo le sue parole.

Sia Lazio che Roma lotteranno per lo scudetto. I giallorossi – spiega Caressa – sono quelli che più sono cresciuti nell’ultimo mese e mezzo e quelli che possono migliorare di più in prospettiva. La Lazio ha giocato molto meglio finora, ma la Roma come rosa è più attrezzata. È un momento molto importante perché la città si troverà a giocare un derby per lo scudetto come non accadeva da tempo”.

SU INZAGHI E DI FRANCESCO

“Hanno molte analogie i loro percorsi. Sono molto bravi, però hanno un credo opposto: Inzaghi si basa molto sulle caratteristiche dell’ avversario, mentre Di Francesco si basa molto sul gioco della propria squadra. Inzaghi è stato geniale e quello che più si è messo in mostra finora. Per questo credo che diventerà, prima o poi, il nuovo allenatore della Juventus. Io sono un grande tifoso di Inzaghi mi piace moltissimo”.

SULLA TATTICA

“La Lazio gioca sempre di ripartenza e a specchio con gli avversari. Ma questo non vuol dire niente, Come dice Bergomi, in questo momento oltre a loro la differenza la fanno i secondi come Farris. Io sono un grande tifoso di Inzaghi mi piace moltissimo. Nel derby mi aspetto una Roma aggressiva e una Lazio che giocherà di rimessa. Quindi un inizio più della Lazio con un ritorno della Roma”.

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Giorgio Sandri: “Spaccarotella non ci ha mai guardato in faccia, ha fatto una pazzia”

Il padre di Gabriele Sandri, Giorgio, ha parlato ai microfoni de Il Corriere Dello Sport. Di seguito riportiamo le sue parole.

 “Il fatto che ci sia questa attenzione ci fa piacere e ci grati­fica, lui sarà contento. Gabriele controlla e vede tutto, ne sono sicuro, soprattutto vede le partite della sua Lazio. Avrà trovato una nuvoletta e sarà lì a tifare. Gabriele era un ragazzo come tanti altri, gli piaceva ancora giocare, vivere gli amici, fare il dj. Oggi sarebbe stato un papà come lo è Cristiano. E io, anziché avere due nipotini, ne avrei quattro. Gabriele era il cocco della mamma. Cristiano a volte si arrabbiava, c’era sempre una parola in più per Gabriele, era il piccolo. Era un ragazzo generoso, si faceva volere bene da tutti”.

SULL’ULTIMA SERA

 “La sera prima, mentre si preparava per andare al Piper, gli dissi ‘domani non vai a S. Siro a vedere Inter-Lazio vero? E’ una partita che non ha nessun senso, farai tardi, sarai stanco’. Mi rispose ‘no, no, papà, non credo che andrò, farò tardi’. Ci siamo lasciati così. La mattina neanche ho chiamato casa, immaginavo stesse dormendo e invece… Evidentemente aveva un appuntamento. Era scritto che sulla sua strada avrebbe incontrato questo Spaccarotella, che anche lui si rovinasse la vita, ha dei ­ figli piccoli. Speriamo che esista un altrove cosicché Gabriele e tanti altri ragazzi che ci hanno lasciato possano godere di qualcosa di più importante della vita”.

SUL RICORDO

 “Ci sono troppi minuti di silenzio. Chi vuole ricordare Gabriele lo ricorda comunque. Devo dire la verità, ho avuto modo di conoscere anche persone che mi hanno dato la soddisfazione di capire che sarebbe stato punito ciò che era accaduto. Primo tra tutti l’ex prefetto Manganelli, capo della Polizia a quel tempo, lo ricordo con tanto affetto. Prese subito posizione, era un grande uomo. Da dieci anni la domenica vado a trovare Gabriele. Quando la Lazio gioca in casa trovo sempre mazzi di ­ ori portati dalle tifoserie che vengono a Roma. Farsi carico di andare al cimitero di Prima Porta è ammirevole. Ci sono tanti ragazzi che hanno veramente un cuore, a differenza di tanti adulti”.

SUGLI ULTRAS

 “Ancora oggi vengo fermato per strada da tifosi della Roma e della Lazio. Penso di essere stato l’unico ad essere ospitato in Sud con la sciarpa biancoceleste. Essere ricevuto in quel modo, con grande amore e affetto, è stato speciale, mi fa venire i brividi. Gabriele ha unito tutte le tifoserie, quella laziale e quella romanista, ma anche quelle di ogni città d’Italia“.

SPACCAROTELLA

 “Non ci ha mai guardati in faccia. L’unica volta che l’abbiamo incontrato in aula, ad Arezzo, non l’ha fatto. A me non serviva la pena esemplare nei confronti di Spaccarotella, a me serviva il riconoscimento del reato. Spaccarotella potrebbe essere mio ­figlio. Ha fatto una stupidaggine grande quanto tutto il mondo e forse ancora oggi non se n’è reso conto. Cattiveria? Bisogna parlare proprio di stupidità. Ha fatto una cosa che non sta né in cielo né in terra, senza motivo. Non riesco ancora a spiegarmela. Sparare in autostrada, una pazzia”.

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Luis Alberto: “Non mi aspettavo dei tifosi così appassionati. Derby? Bisogna vincere”

Il centrocampista della Lazio, Luis Alberto, è intervenuto ai microfoni di AS. Di seguito riportiamo le sue parole.

 “L’intenzione è quella di non essere chiamato solo una volta – spiega Luis Alberto  voglio consolidare la mia posizione e giocare con la Spagna il più possibile. Sono molto felice perché questo è un sogno che si è realizzato, un sogno che ha ogni bambino da quando inizia a giocare”.

SUL SUO CAMPIONATO

“Sicuramente l’anno scorso sono stato il peggiore! Ho pensato di fare un cambiamento perché ho visto che tutto stava scivolando via. Ho cambiato molto grazie a molte persone che mi hanno aiutato. Questo mi ha fatto avere più fiducia in me, a non pensare a quello che dicono gli altri, ad avere la testa solo per aiutare la mia squadra … Tutto ora sta andando come voglio e sono sicuro che c’è ancora molto che devo fare”.

SULLA FAMIGLIA

 “Mia moglie, soprattutto. Ma avevo bisogno di un po’ di aiuto in più e mi sono affidato a Juan Campillo, un tecnico esperto di sport. Con lui ho lavorato sull’aspetto mentale, pensando come un vincitore. Questo mi ha fatto crescere molto. Lavoro ancora con lui perché so che posso dare di più”.

SULLE ESPERIENZE PASSATE

“Prima non mi rendevo conto che dovevo essere più competitivo. Essere più costante. Non vale la pena giocare bene solo venti minuti rispetto ai 90 totali. Non bastano un paio di giocate, devi essere costante in tutta la partita. Non è stato facile. Molto del lavoro è stato parlare con Campillo, poi mi sono allenato bene, dimenticandomi perché non giocavo, e non ascoltando le persone che dicevano cose negative. Il mio sogno 3-4 anni fa era di giocare in Nazionale, perché buttarlo via? Mi sono guardato indietro e ho visto che avrei potuto farcela. La gente che conosco da quando sono bambino mi ha detto che sarei potuto diventare un grande calciatore. Ora mi rendo conto che questo è vero e penso: ‘Ho gettato 3-4 anni prima di arrivare ad un livello molto alto’”.

SULLA SUA PERSONA

 “Sono molto più maturo. Parlo con i giovani della Lazio che giocano meno e cerco di aiutarli. Gli dico osservare quello che abbiamo fatto io o Milinkovic-Savic, che ora è titolare praticamente sempre. Non bisogna mai arrendersi, non bisogna gettare la spugna. Devi fidarti di te, nessuno ti potrà dire niente… Tutto può essere cambiato”.

SU ROMA E I TIFOSI

“Sì, non mi aspettavo dei tifosi così appassionati. Da quando sono arrivato il primo giorno il tema principale di cui si parlava era il derby. Non importa il campionato, non importa nient’altro… Ma il derby deve essere vinto. Ora non sono a Roma, ma fra 10 giorni affronteremo la Roma. Sono sicuro che in città non si parlerà d’altro”

SUL SUO MODO DI GIOCARE

“Francamente mi piace passare più il pallone: se ho la possibilità di calciare o passare la palla, preferisco il passaggio. Non so se sono pazzo (ride, ndr), ma preferisco essere più partecipe all’azione. Con Ciro Immobile ho un ottimo rapporto e non credo che bisogna guardare solo i numeri, ma quello che facciamo per la squadra”.

SULLA CONVOCAZIONE IN NAZIONALE

 “Eravamo a casa mia, io e mia moglie, stavamo concentrati sulla lista. Prima sentiamo il nome di Alberto Moreno, che è come un fratello, e tre o quattro dopo, il mio. E’ stato un momento di massima euforia, abbiamo lasciato cadere il cellulare, ci siamo abbracciati… Poi ho iniziato a inviare messaggi agli amici, alla famiglia, a un gruppo in cui ci sono diversi giocatori. Sapevo che se non fosse stata questa volta, avremmo dovuto aspettare dopo la Coppa del Mondo. Ho pensato che fosse questa l’occasione in cui il ct poteva provare più cose e cambiare il centrocampo. E’ stata la cosa migliore che mi sia successo nel calcio”.

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Caicedo, ulteriori controlli: “Spero di tornare per il derby”

Caicedo è stato sottoposto oggi a ulteriori accertamenti in merito alla lesione muscolare che lo aveva inserito tra gli indisponibili per la gara con l’Udinese, poi non disputata

Accertamenti per Felipe Caicedo. L’attaccante ecuadoregno è stato sottoposto nella giornata di oggi a ulteriori controlli in merito alla lesione muscolare di primo grado ai flessori. Il centravanti biancoceleste si è infatti recato presso la clinica Paideia per sottoporsi a nuovi esami strumentali. Il giocatore aveva accusato i primi fastidi all’indomani della gara contro il Nizza, vinta per 1-0 nel finale dagli uomini di Inzaghi.

 Lo staff medico della Lazio lo aveva valutato sin da subito escludendolo di fatto dai convocati per la sfida di tre giorni dopo contro l’Udinese, poi rinviata (24 gennaio) causa maltempo. L’obiettivo dello staff è quello di recuperarlo in vista del derby, come conferma lo stesso calciatore all’ingresso della clinica. “Ho avuto un problema fisico ma lo supererò. Sto lavorando per recuperare al meglio. La mia speranza è di esserci per il derby” ha dichiarato Caicedo.

TACCONI ELOGIA INZAGHI 

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Zoff: “La Lazio non dove montarsi la teta. Immobile? Mi ha sorpreso”

L’ex allenatore della Lazio, Dino Zoff, ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olimpia. Di seguito riportiamo le sue parole.

Alla Lazio mi è piaciuto essere sia il presidente che l’allenatore. Forse è andata meglio da presidente ma bello tutto. All’estero non mi chiedevano neanche i documenti alla dogana. All’estero contavo molto La mia Nazionale? Bell’Europeo. Non perdemmo per il Golden Goal – spiega Zoff – ma non realizzando il secondo gol in una gara condotta da noi. Quello che Toldo ci diede contro l’Olanda ci venne tolto”.

SULLA NAZIONALE

“La Nazionale di oggi può dire la sua. Tranne 2-3 squadre non ci sono grandi alternative. L’Italia ha sempre fatto bene tra l’altro quando sembrava una squadra rabberciata. Il modulo di Ventura è fatto di numeri ma soprattutto di movimenti. Il 4-2-4, detto così, è esagerato. Ma credo vedremo un’altra Italia. La Svezia è una buona squadra che nell’ultima sfida ci ha fatto soffrire. Noi dobbiamo affidarci alla fantasia e all’inventiva. Ci possiamo mettere qualcosa di nostro, al di fuori della normalità. Gli oriundi? Sono bravi ma sono molto d’accordo, mi piacerebbe vedere tutti italiani e non doverci affidare a loro. Tuttavia il mondo va in questa direzione e va bene”.

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“Momento straordinario. Sono sincero, mi ha sorpreso. Dopo avventure all’estero che non gli hanno portato nulla, adesso è maturato. Ha un rendimento incredibile. Se vediamo il nostro campionato ci sono cifre in classifica cannonieri roboanti, probabilmente ci sono due fasce di forza nelle squadre. Ce ne sono 4-5 di una certa levatura e il resto di livello inferiore”.

SUGLI OBIETTIVI DELLA LAZIO

“Così su due piedi la Juventus e il Napoli, fin qui, hanno qualcosina in più. Dietro ci sono Roma, Lazio e Inter. Il Milan è distaccata. Quelle tre se la lotteranno. Deve pensare con convinzione ai primi quattro posti senza montarsi la testa. Qualche problemino di gestione di spogliatoio ci sarà ora che torneranno calciatori che vorranno giocare. Sicuramente bei problemini”.

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Tacconi: “Inzaghi sa farsi rispettare. Scudetto? Vi dico che…”

Tacconi ha presentato lo spareggio mondiale con la Svezia. Quindi si è soffermato sul momento della Lazio elogiando Simone Inzaghi e il collega Strakosha

A poco più di 48 ore dalla gara di andata del delicatissimo spareggio con la Svezia, Stefano Tacconi è intervenuto a Radio Incontro Olympia per analizzare il momento della nazionale italiana. L’ex portiere si è poi soffermato sull’attuale percorso della Lazio, spendendo parole importanti per alcuni dei protagonisti. “Quella di venerdì è una partita fondamentale. Impossibile pensare di non andare ai Mondiali. Ventura ha fatto una scommessa cercando di cambiare un po’ tutto. Fare esperimenti in una partita così delicata e decisiva non è di buon auspicio.  

Ci vuole tempo in nazionale per una rivoluzione. Il tecnico ha cercato di dare la sua impronta inventandosi un modulo tutto suo ma non è andata bene. Nel calcio moderno non bisogna inventare tanto. Devi semplicemente avere la possibilità di cambiare in corsa. Con la Svezia bisognerà giocare con la mentalità vincente, con la consapevolezza di chi sa di essere più forte. 

Quindi una parentesi sulla Lazio: “Credo che la squadra abbia trovato il proprio equilibrio. L’allenatore ha trasmesso le proprie conoscenze ai giocatori e la propria idea di far calcio. Si tratta di un tecnico esigente che sa farsi rispettare, e che sa quello che vuole. Lotta scudetto? La favorita è sempre la Juve, ma la Lazio può dire la sua. Strakosha? Finalmente un portiere straniero di livello. Anche Berisha aveva fatto bene alla Lazio. Stanno arrivando sempre più portieri dall’estero. In Italia invece la categoria non se la passa benissimo a mio avviso. Noi siamo coperti. Dopo Buffon toccherà a Donnarumma ma mi rendo conto che non c’è più lavoro sui fondamentali” ha concluso Tacconi.

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Mancini: “Sapevo che Inzaghi avrebbe fatto bene. La Lazio lotterà per…”

Mancini, ex biancoceleste e attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo ha parlato del percorso della Lazio e ha incensato il tecnico Simone Inzaghi

Prima compagni di squadra, poi Mancini in panchina e Inzaghi giocatore. Un legame profondo fatto anche di qualche incompresione, ma sempre all’insegna del massimo rispetto. A questo proposito, è intervenuto ai microfoni di Perform il tecnico dello Zenit Roberto Mancini, che ha poi detto la sua sul magico momento della Lazio. “La Lazio è la vera rivelazione del campionato. Lo scorso anno aveva già fatto bene ma credo che in pochi si aspettassero un salto di qualità di questo livello, e appena un anno dopo.

Inzaghi sta facendo un lavoro straordinario. La squadra ha compreso pienamente la sua filosofia di gioco e i risultati si vedono in campo. Oltretutto la Lazio viaggia a ritmi intensi sia in campionato che in Europa. Sono stato prima suo compagno, quindi suo allenatore. Si vedeva subito che si trattava di un ragazzo a cui piaceva il calcio e che conosceva i giocatori. Sapevo che sarebbe diventato un grande allenatore. Immobile può vincere la classifica cannonieri e non mi sorprenderebbe. I gol li ha sempre fatti. Poi azzarda un pronostico. “Questa Lazio merita di stare tra le prime posizioni, con le squadre che lottano per il titolo. Di conseguenza anche loro lotteranno per lo scudetto” ha concluso Mancini.

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Caputi: “Scudetto? Cinque squadre in cinque punti. E Lazio e Roma…”

Con il mezzo passo falso di Napoli e Inter la Serie A si arricchisce di ulteriore suspence. A parte la Lazio, gara rinviata, Juventus e Roma approfittano della situazione e si rifanno sotto accorciando notevolmente la classifica. Con cinque squadre in cinque punti, e con biancocelesti e giallorossi con una partita da recuperare, ci sarà molto da scrivere nei prossimi mesi. Come sottolineato anche da Massimo Caputi sulle colonne de Il Messaggero.

Questo l’editoriale di Caputi: “Tanto tuonò che piovve. E non solo in riferimento alla pioggia che ha battuto tutti i campi di Serie A, costringendo perfino al rinvio di Lazio-Udinese. Proprio quando pensavamo che le big potessero raramente perdere punti se non affrontandosi tra di loro, ecco gli imprevisti pareggi di Napoli e Inter“.

E ancora: “Per carità, nulla di clamoroso, risultati a sorpresa ne avremo ancora (almeno si spera per il bene del torneo). Ma viene il dubbio che per lo scudetto i giochi siano molto più aperti di quanto si creda. Basti pensare che le prime cinque sono racchiuse in soli 5 punti, e Lazio e Roma hanno addirittura una gara in meno. Sarà dunque per questo che cominciano ad affiorare i primi ripensamenti in merito alla forza delle squadre e la bravura degli allenatori. Non sono certo due pareggi a far cambiare opinione sulla bontà del lavoro/gioco di Sarri e Spalletti. Sta di fatto però che, prima la Lazio e ora la Roma, a suon di prestazioni e vittorie, stanno scalando non solo la classifica del campionato, ma anche quella del gradimento”.

Sulla Nazionale: “Le attenzioni ora si spostano sulla Nazionale e diciamolo senza ipocrisia, se non fosse che ci giochiamo il Mondiale, la pausa sarebbe un’autentica scocciatura. Il calcio italiano, con tutti i suoi difetti, deve rispettare ma certo non temere la Svezia. I calciatori di qualità li abbiamo, con poche invenzioni tattiche e scegliendo i più in forma, possiamo andare a Russia 2018. Al peggio, adesso, meglio non pensarci”.

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Niente da fare per Alessandro Nesta: il Miami fallisce il triplete

Niente triplete per l’ex difensore della Lazio Alessandro Nesta. Il Miami FC, dopo aver alzato i trofei di Spring e Fall Season, è stato eliminato in semifinale dal New York Cosmos.

Dopo 120′ di gara disputati al Riccardo Silva Stadium di Miami e terminati 0-0 ci sono voluti i calci di rigore per avere la prima finalista di NASL 2017. Al termine della girandola ad avere la meglio, 6-5, è stato il New York Cosmos. Decisivo il gol di Starikov dopo l’errore di Trafford a oltranza. Finisce così il sogno di Nesta di alzare il primo Soccer Bowl della storia del Miami FC.

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SVEZIA ITALIA – Eder rassicura Ventura: “Chiunque scenda in campo, noi siamo pronti”

Ancora pochi giorni e l’Italia scenderà in campo. Per parlare della squadra di Ventura è intervenuto ai microfoni della RAI l’autore del gol del pareggio interista nella gara con il Torino Eder.

Venerdì, per la gara di andata nello spareggio play off per il Mondiale di Russia 2018, avversario di turno dell’Italia di Ventura sarà la Svezia. Queste le parole di Eder sulla gara: “Sappiamo che ci troveremo di fronte un avversario complicato. Non c’è più Ibrahimovic ma la Svezia ha diversi giocatori di valore. Io sono pronto a dare il mio contributo, come lo sono Belotti, Immobile e Zaza. Serviranno umiltà e concentrazione”.

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Il presidente del Napoli De Laurentiis indagato per biglietti gratis a tifosi poco raccomandabili

Il Napoli e il presidente Aurelio De Laurentiis sono sotto indagine in merito a dei biglietti gratis finiti a personaggi appartenenti alla camorra. Un caso simile a quello della Juventus.

LA GAZZETTA DELLO SPORT SU DE LAURENTIIS E IL NAPOLI

“Il Procuratore federale Giuseppe Pecoraro sta chiudendo il cerchio sul Napoli e Aurelio De Laurentiis, che ascolterà domani mattina a Roma. Un’indagine fotocopia dell’originale bianconero. Anche qui ci sono frequentazioni e rapporti improvvidi con tifosi un po’ troppo speciali e vengono elargite manciate di biglietti omaggio. Anche qui, purtroppo, si allunga l’ombra inquietante della malavita organizzata. Lì, era la ‘ndrangheta, qui è la camorra. Con una spiacevole novità: a Torino erano coinvolti solo i dirigenti, a Napoli anche i calciatori“.

E ANCORA…

“È da quest’estate che Pecoraro ha aperto il filone napoletano. Ha già ascoltato una decina di soggetti tra funzionari e tesserati del club. Molti sono stati sentiti a Castel Volturno, un modo per tenere spenti i fari dell’indagine. Al setaccio della procura federale, anche i rapporti con i fratelli Esposito, imprenditori nel commercio di giocattoli, arrestati l’estate scorsa per riciclaggio, vicini ai clan di camorra. Personaggi noti non solo per essere tra gli animatori della movida napoletana. Gli Esposito sono imparentati con esponenti del clan Sarno, ai quali – hanno accertato le indagini – hanno garantito sostentamento economico quando erano detenuti”.

DI SEGUITO…

“E collaboratori di giustizia li accusano di aver avuto assidue frequentazioni con altri boss, in particolare con Ettore Bosti, figura apicale del clan Contini. In tante foto sono ritratti con i calciatori del Napoli passati e presenti. Pecoraro vuole appurare se i giocatori oltre ai regali e ai favori ricevuti, e ai biglietti dati in omaggio probabilmente per sdebitarsi, abbiano anche affari in comune con gli Esposito”.

INFINE…

“Sta di fatto – questa è una sintesi a cui il procuratore è già arrivato – che ancora una volta i campioni del San Paolo non hanno saputo riconoscere la camorra. Come, del resto, i dirigenti della Juventus non seppero individuare la ‘ndrangheta. Domani, sarà il turno di Aurelio De Laurentiis, dopo il quale con ogni probabilità Pecoraro chiuderà l’indagine. La sensazione è che rispetto all’indagine torinese in cui è emerso il coinvolgimento consapevole di Andrea Agnelli, qui il grosso dei fatti, probabilmente anche la gestione dei biglietti omaggio, si sia consumato sotto la testa del presidente, al quale – del resto – anche la Commissione antimafia di recente ha dato atto di come abbia fatto da argine all’infiltrazione dei clan”.

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Diaconale: “In caso di sanzioni la Lazio non si farà trovare impreparata”

Diaconale torna sulla decisione della Lazio di aprire gli altri settori dello stadio agli abbonati di Curva Nord.

Queste le parole di Diaconale a Radiosei: “La squadra è in crescita costante, così come la società. Questo probabilmente suscita invidia, tanto da far scattare strumentalizzazioni per scalfire un momento straordinario. Non abbiamo infranto alcuna norma o regolamento permettendo la vendita dei tagliandi ai possessori di abbonamento in Curva Nord. In caso di sanzioni la Lazio non si farà trovare impreparata, ma restiamo fiduciosi e tranquilli in attesa del ‘verdetto’ che arriverà in settimana. De Vrij? Ho buone sensazioni, non mi pare che il ragazzo voglia lasciare Roma”.

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FOTO – I fratelli Inzaghi insieme per una cena in famiglia

Simone e Pippo Inzaghi si sono ritrovati per una cena in famiglia con la Lazio ferma per la sosta delle nazionali.

L’occasione allora è buona per scattarsi un selfie insieme. Simone e Pippo due campioni sul campo ma anche sulle panchine. Venezia in Serie B e Lazio stanno infatti disputando un ottimo campionato. “Finalmente una cena insieme”, scrive Pippo su Instagram sotto la fotografia insieme a SimoneInzaghi senior Lorenzo, il nipotino, figlio dell’allenatore biancoceleste. In attesa del derby c’è bisogno di un attimo di serenità per recuperare le pile e tornare al top con la Lazio.

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