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Di Francesco: “Giocheremo come sappiamo fare. So come batterli”

Il derby in questa partita darà certamente tantissime emozioni, non solo ai tifosi ma anche ai due allenatori. Eusebio Di Francesco e Inzaghi sono 2 tifosi in campo.

Si preannuncia uno dei derby più belli degli ultimi anni. Di Francesco ed Inzaghi a confronto, 2 allenatori giovani che stanno facendo molto bene. In più entrambe le squadre sono ai vertici del Campionato ma anche da parte delle tifoserie visto che i biglietti per la partita stanno andando a ruba e si prospettano più di 50.000 presenze.
Queste le parole di Di Francesco al Corriere dello Sport: “Non smonteremo le nostre caratteristiche e la nostra mentalità. Non bisogna adattarsi all’avversario, bisogna rispettarlo. Sappiamo che la Lazio è brava a sfruttare le ripartenze, noi metteremo in atto la nostra strategia per vincere. È bello che sia una partita da vertice. E ci tengo a fare i complimenti a Simone Inzaghi, che conosco bene: sta gestendo il suo gruppo in maniera eccellente”

LEGGI LA SENTENZA SULLA FRASE AL TELEFONO DI LOTITO

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Nessuna conseguenza per la frase di Lotito: ‘Famo ‘sta sceneggiata’. Sugli adesivi invece…

Non costerà nessuna sanzione al presidente Lotito la telefonata in cui si parlava della “sceneggiata” in Sinagoga.

Lotito – Come riporta La Repubblica: “Senza conoscere la fonte certa, impossibile garantire che si trattasse di una conversazione genuina”. Quindi la procura della Federcalcio ha deciso di archiviare il tutto (dopo aver aperto il caso). A breve invece arriverà invece la sanzione per gli adesivi di Anna Frank: certo il deferimento della società per il comportamento dei propri tifosi.

ADESIVI ANNA FRANK

Come scrive La Republica: il club rischia la chiusura dell’intero stadio o delle due curve. Tutt’altro che certo invece che a processo finisca Lotito. Il procuratore Pecoraro indaga per la violazione dell’articolo 1: slealtà sportiva per aver consentito il ‘trasloco’ in curva Sud al prezzo simbolico di un euro a biglietto dei tifosi abbonati alla curva squalificata. Operazione possibile solo forzando il sistema di vendita. Una pratica poco trasparente. Ma allo stato attuale la procura federale non ha individuato una violazione dell’ordinamento sportivo. La società però ritiene di non aver alcuna responsabilità oggettiva e farà ricorso in caso in cui le venisse inferta una squalifica. Tra l’altro i precedenti sono a favore della Lazio, il caso più vicino è quello dell’Hellas Verona che qualche mese fa fece la stessa cosa per i propri tifosi.

GUARDA IL VIDEO DELLA LAZIO PER IL RITORNO DI FELIPE ANDERSON

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VIDEO – La Lazio immortala il ritorno di F. Anderson: “Felipe is back!”

Finalmente ci siamo, Felipe Anderson è tornato ad allenarsi regolarmente in campo

Felipe Anderson infortunatosi il 30 Luglio durante l’amichevole contro il Bayern Leverkusen è rimasto fuori 4 mesi, ora invece è tornato. Infatti sarà nella lista dei convocati per il derby e chissà che Inzaghi in questa settimana e nella prossima riuscirà a far entrare in forma il brasiliano e decida di fare una pazzia schierandolo dall’inizio per fare una bella sorpresa alla squadra giallorossa… Anche se pare molto più realistico che Felipe parta dalla panchina per subentrare nel secondo tempo quando gli avversari saranno più stanchi e con la sua velocità e freschezza potrebbe essere l’arma decisa per cambiare il corso della partita. La società tramite il proprio profilo Instagram ha deciso di pubblicare il ritorno del brasiliano con alcune immagini dell’allenamento svolto seguite da: “Felipe is back”. Insieme a lui è tornato a disposizione anche il difensore Wallace.

@f_andersoon is back! 👏🏻👏🏻 #TrainingSession

Un post condiviso da S.S.Lazio (@official_sslazio) in data:


LEGGI IMMOBILE AL QUARTO POSTO PER IL THE GUARDIAN

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Immobile al quarto posto nella classifica dei giocatori con maggiore crescita

Ciro Immobile sta vivendo una stagione d’oro. L’attaccante ha già timbrato il cartellino per ben 18 volte in questa stagione.

Immobile è il capocannoniere della Serie A ed è al primo posto nella Scarpa d’Oro. Nelle stagioni a Dortumund e Siviglia ha avuto un periodo difficile. Tuttavia ha reagito ed è rinato con la Lazio e sta ripagando la piazza biancoceleste che lo ha amato fin dal suo arrivo. Proprio per il suo impressionante score, 14 gol in 11 partite, il The Guardian lo ha inserito nella classifica dei calciatori che sono migliorati e hanno avuto una maggiore crescita rispetto alle passate stagioni. Anche un altro italiano oltre ad Immobile che occupa il quarto posto ed è Zaza (2° miglior marcatore dopo Messi) che occupa il terzo posto.

Questa la spiegazione del The Guardian: “Andrea Belotti la scorsa stagione ha realizzato 26 gol con il Torino ed era visto come la grande speranza per l’Italia, con i numeri di Ciro Immobile in qualche modo trascurati. Immobile ha segnato 23 gol nella sua stagione del debutto con la Lazio, uno in più rispetto a quelli messi a segno con il Torino nel 2013-14 quando si laureò capocannoniere. I conti sono tornati in questa stagione. Inoltre Immobile non è solo il più prolifico in Serie A ma nei primi cinque campionati europei, con 14 centri su 11 presenze. La Svezia dovrà tenerlo d’occhio nel suo playoff per l’accesso al Mondiale di questa settimana. Voto: 8,12, in salita di: 0,86”.

LA CLASSIFICA 1. Nabil Fekir (Lione); 2. Mikel Oyarzabal (Real Sociedad); 3. Simone Zaza (Valencia); 4. Ciro Immobile (Lazio); 5. Malcom (Bordeaux); 6. Clinton N’Jie (Olympique Marsiglia); 7. Lucas Ocampos (Olympique Marsiglia); 8. Abdoulaye Doucouré (Watford); 9. Pione Sisto (Celta Vigo); 10. Philipp Max (Augsburg).

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Sconcerti: “L’Italia non progredisce. Guardate i giovani della Lazio, sembrava…”

Per parlare dell’Italia e dei giovani del nostro movimento calcistico Mario Sconcerti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3. Il noto giornalista ha parlato in particolare dei ragazzi biancocelesti.

Queste le parole di Sconcerti: “Secondo me è un’Italia che non progredisce, che non ritrova giocatori di grande livello. Forse aumenta la qualità media, si gioca con più tecnica però non ci sono grandi giocatori. La Lazio per esempio ha degli Under 23 interessanti, vedi Murgia, Cataldi, Lombardi, ma poi devi vedere la crescita che hanno. Cataldi e Lombardi stanno rendendo molto meno rispetto a quando stavano alla Lazio o che sembrava rendessero alla Lazio. C’è una crescita faticosa. Non so quanti tra questi ragazzi, a cui dovrebbero appartenere i prossimi quattro anni, riusciranno davvero ad incidere. Non so perché non nascono più i fuoriclasse di una volta”.

Sulla sfida con la Svezia: “E’ comunque una partita che noi dovremo vincere. La Svezia è una squadra molto organizzata, quadrata, ma dal punto di vista della qualità collettiva è dietro a noi. Però il fatto di giocare due sole partite e che loro abbiano il vantaggio di non essere davanti a una svolta storica pone dei rischi”.

Infine sul campionato: “Il campionato sta rimanendo sempre uguale e questo fatto ha rafforzato squadre come la Lazio che poteva sembrare figlia di un momento. E’ cresciuta la Roma, è peggiorata la Juventus che dimostra d’essere altalenante. In questi tre mesi di campionato, più il tempo passa e più si notano squadre che avevano confermato di poter crescere, come la Lazio e la Roma”.

LEGGI ANCHE: PIRLO INSERISCE UN EX LAZIO NEL SUO DREAM TEAM

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Boullier (Nizza): “La Lazio? E’ la classica squadra italiana”

Il dirigente del Nizza, Morgan Boullier, è tornato a parlare della Lazio.

La squadra francese, avversaria dei biancocelesti nel girone di Europa League, ha incontrato due volte i capitolini. E, in entrambe le occasioni, ne è uscita sconfitta. La squadra di Simone Inzaghi, nonostante nei due incontri fosse priva di diversi titolari, si è dimostrata superiore ai rivali. Meritando con pieno merito il primo posto nel girone. Non è però di questa idea Boullier che, presente al WyScout Forum di Londra, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com ha dichiarato: “La Lazio mi è sembrata la classica squadra italiana. In entrambi gli incontri disputati abbiamo avuto un maggior possesso palla ma alla fine hanno sempre vinto loro“.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI FARRIS SULL’EUROPA LEAGUE

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DUSAN BASTA PAPA’ PER LA QUARTA VOLTA

BELGIO – I fratelli Lukaku: Jordan, Romelu e il sogno Mondiale

Il Mondiale è il sogno di ogni giocatore. Giocarlo con al fianco il proprio fratello è il sogno dei sogni. Una fiaba che la prossima estate potrebbe diventare realtà per Jordan e Romelu Lukaku. I due hanno già giocato assieme sei partite con il Belgio, una dell’ultimo Europeo (in totale il giocatore della Lazio ne ha giocate 7, solo una senza il fratello). Poterlo fare in un campionato del mondo sarebbe però tutta un’altra cosa.

UNA NUOVA OCCASIONE PER JORDAN LUKAKU

In questi giorni i due Lukaku sono in ritiro con la loro Nazionale. Nei prossimi giorni la squadra del CT Martinez affronterà in amichevole il Messico e il Giappone. Per Jordan la possibilità di tornare a indossare la casacca del Belgio a poco più di un anno dall’ultima apparizione. Quel giorno si fece male a una caviglia, un infortunio che condizionò tutta la prima parte della sua avventura capitolina. E che lo penalizzò anche in Nazionale facendogli perdere le successive gare di qualificazione. Situazione che ora ne mette a rischio la convocazione per Russia 2018. Le due amichevoli dei prossimi giorni saranno fondamentali. Un’occasione più unica che rara per salire sul treno che porta al Mondiale.

VAI JORDAN, IL MONDIALE È TUO

Treno sul quale, come riporta La Gazzetta dello Sport, ha già trovato posto il fratello Romelu. La sua «sponsorizzazione» per il «fratellino» è una ottima base di partenza. Il resto lo sta facendo Jordan con una serie di prestazioni convincenti in maglia biancoceleste. A cominciare dalla prima stagionale quando fu determinante per conquistare la Supercoppa Italiana. La sua discesa sulla fascia culminata con l’assist per Murgia fu decisiva. Tanto da spingere il fratello a twittare in tempo reale: «Vai Jordan, questa coppa è tua». Quelle sgommate a cercare il fondo campo sono diventate una costante per Jordan. Ora sogna di riuscirci anche in Nazionale e magari servire al fratello Romelu un assist simile a quello fatto a Murgia.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI RAVANELLI

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AMARCORD BIANCOCELESTE: ALMEYDA E COUTO DI NUOVO ASSIEME

Pirlo inserisce un ex Lazio nel suo dream team

Il mondo del calcio è triste per l’addio del maestro Andrea Pirlo.

Fior di campioni in questi giorni l’hanno voluto omaggiare. Pirlo è considerato un campione all’unanime. Rispettato e stimato da tutti, da compagni ma soprattutto dagli avversari. Il regista è stato uno dei migliori giocatori italiani di tutti i tempi e con la Nazionale ha sollevato la Coppa del mondo nel 2006. Incalzato dalla Uefa, gli è stato chiesto il suo dream team per il futsal. Nella lista c’è anche l’ex capitano della Lazio Alessandro Nesta. Tra i palli ovviamente Buffon, mentre accanto all’ex 13 biancoceleste Paolo Maldini. In avanti l’unico straniero della squadra, Luiz Nazario da Lima detto Ronaldo, ossia il Fenomeno.

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Immobile: “Daremo il massimo per arrivare al Mondiale, anche per Buffon…”

Ciro Immobile sta vivendo una stagione magica, a segno già 14 volte in campionato, punta indubbiamente alla classifica capocannonieri. Adesso però pensa solo alla Nazionale che venerdì giocherà contro la Svezia l’andata degli spareggi per il Mondiale.

Intervistato da Uefa.com, Immobile ha dichiarato: “Sapevamo che in Spagna non sarebbe stata una passeggiata. Abbiamo incontrato una delle squadre più forti al mondo e sapevamo che era difficile. Abbiamo dato tutto, sicuramente potevamo fare di più ma quando sono usciti i gironi sapevamo che arrivare secondi era una possibilità perché con noi c’era la Spagna, non proprio una squadretta. Adesso ci prendiamo i play-off e faremo il possibile per passarli e andare al Mondiale, altrimenti sarebbe una delusione. Noi siamo consapevoli della nostra forza. Sappiamo che per noi è difficile vederci solo una volta ogni tanto. Il mister lo conosco bene: ha solo bisogno di un po’ di tempo per passare nelle nostre teste tutto quello che ha in mente. Non è facile, noi cerchiamo sempre di metterci a disposizione e di fare bene”.

Su Buffon: “Con Buffon abbiamo passato bei periodi calcistici insieme e io ho avuto la fortuna di giocare con un grande campione. Sicuramente lascerà un vuoto enorme quando se ne andrà, un’eredità molto pesante. È stato uno dei più grandi nella storia del nostro calcio. Questo sarebbe il suo sesto mondiale, e so quanto ci tiene. Nello spogliatoio fa sentire la sua presenza, la sua personalità, il suo volerci trascinare insieme a lui in questa grande competizione“.

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RAVANELLI PARLA DELLA LAZIO E DI INZAGHI

Ravanelli: “La coppia Belotti-Immobile mi riporta indietro nel tempo a quando…”

A pochi giorni dallo spareggio tra Italia e Svezia è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com Fabrizio Ravanelli.

L’ex attaccante biancoceleste ha parlato del reparto avanzato Azzurro. Penna Bianca ha  paragonato la coppia composta da Belotti e Immobile a quella che lui stesso componeva con Gigi Casiraghi. Queste le parole di Ravanelli: Sono due giocatori molto forti fisicamente come lo eravamo noi. Hanno la nostra stessa umiltà e fame. Sono questi gli aspetti che mi piacciono di più. Non dimentichiamoci di Zaza, uno che ha una confidenza con il gol incredibile. Ventura fa bene a portare avanti queste scelte, sono tre giocatori che stanno vivendo un grandissimo momento. Belotti viene sì da un infortunio, ma avrà una carica speciale. Solo lui sa come gestirsi all’interno di questo doppio confronto“.

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FOTO – Amarcord Lazio: Almeyda e Couto di nuovo insieme

Matias Almeyda e Fernando Couto hanno lasciato piacevoli ricordi tra i tifosi biancocelesti. E i tifosi biancocelesti e la Lazio ne hanno senza dubbio lasciati nei loro cuori.

Ancora un amarcord biancoceleste per la gioia dei sostenitori laziali. A tanti anni da quando indossavano e vincevano con la maglia della Lazio, Matias Almeyda e Fernando Couto, si sono ritrovati ancora una volta uno al fianco dell’altro. A testimonianza dell’avvenimento una foto postata sul profilo Instagram dell’ex centrocampista argentino. Immagine seguita dalla seguente didascalia: Con il mio amico Fernando Couto, ex compagno nella Lazio.

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DUSAN BASTA PAPA’ PER LA QUARTA VOLTA

Farris: “Renderemo onore alle ultime giornate di Europa League”

Mister Massimiliano Farris è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Il secondo del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha parlato dell’Europa League.

Con i biancocelesti già qualificati al prossimo turno il rischio per i capitolini è quello di snobbare i prossimi incontri. Ma non sarà così secondo il vice Farris che, anzi, si dice sicuro che la Lazio saprà onorare i due impegni: “In Europa League ci attendono le ultime due partite del girone. Saranno giocate al massimo perché la Lazio scende sempre in campo per dare il meglio. Ma, visti i tanti impegni e le condizioni atmosferiche che ci aspetteranno in Belgio concederemo minutaggio a chi ne avrà bisogno. In modo da poter così gestire nel migliore dei modi il gruppo”.

DUSAN BASTA PAPA’ PER LA QUARTA VOLTA

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DEL PROCURATORE PECORARO SUL CASO ADESIVI

Il terzino biancoceleste Dusan Basta papà per la quarta volta

Il terzino della Lazio, Dusan Basta, è diventato papà per la quarta volta. E questa volta finalmente ce l’ha fatta. Dopo Mia, Sofia e Lara, finalmente è la volta di un maschietto.

A darne l’annuncio il sito biancoceleste che ha fatto gli auguri al neo papà. Questo il messaggio di auguri della società capitolina: “La S.S. Lazio accoglie con gioia la notizia della nascita del quartogenito di Dusan Basta.

A Dusan ed a sua moglie Dragica le più sincere congratulazioni dal Presidente, dalla Società, dallo staff e da tutti i tifosi per la nascita del piccolo Stefan”.

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BUONE NOTIZIE DA FORMELLO PER SIMONE INZAGHI

ADESIVI – Pecoraro: “Lotito? O sceglie quando essere ascoltato o decideremo noi le sanzioni”

Giuseppe Pecoraro è intervenuto sul caso adesivi in Lazio-Cagliari. Il Procuratore della Figc ha fatto presente di essere in attesa di una comunicazione per una eventuale audizione del presidente Lotito.

Questo il commento del Procuratore Pecoraro: “Oggi il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ci dirà se vuole essere ascoltato. In caso contrario decideremo noi la sanzione. Per quanto riguarda i tempi dipende tutto dal presidente della società biancoceleste. Noi contiamo di avere in una settimana il quadro completo della questione in modo da poter prendere subito una decisione”.

BUONE NOTIZIE DA FORMELLO PER SIMONE INZAGHI

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI PANCARO

FORMELLO – Buone notizie per Inzaghi: in campo Felipe Anderson e Wallace

I pochi uomini rimasti a disposizione di Simone Inzaghi nel pomeriggio si sono ritrovati a Formello per la ripresa degli allenamenti. Al tecnico della Lazio il compito di iniziare a preparare il derby senza i tanti giocatori convocati dalle rispettive nazionali.

Ben 9 i biancocelesti in giro per il mondo. Fortunatamente però diversi big sono rimasti a Roma. de Vrij, Leiva, Lulic, Marusic e Nani, hanno lavorato regolarmente in gruppo. Con i compagni finalmente anche Felipe Anderson e Wallace. Con la Roma saranno disponibili almeno per la panchina. Entrambi oggi hanno disputato anche la partitella finale. Chi potrebbe non farcela per il derby sono Caicedo e Di Gennaro, tutti e due fermi per lesioni muscolari. Potrebbero tornare a disposizione di Inzaghi nella prima settimana di dicembre.

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI CARESSA SULLA STRACITTADINA

Pancaro: “Roma-Lazio? Credo sarà uno dei derby più belli degli ultimi tempi”

Per parlare della prossima stracittadina romana  Giuseppe Pancaro, è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio.

L’ex terzino della Lazio il derby capitolino lo conosce bene. Ne ha giocati e vinti tanti. Belli, brutti, ma soprattutto importanti. Come potrebbe esserlo questo con le due squadre in buona forma e con i risultati dalla loro parte. Tutte e due lanciate verso i piani alti della classifica come non si vedeva da tempo. Lo sa bene Pippo Pancaro che ha dichiarato a proposito: “Sono convinto che sia uno dei derby più belli degli ultimi anni. La Roma in passato è riuscita a fare delle ottime annate. Quest’anno la Lazio è sullo stesso livello, se non forse qualcosa di più dei giallorossi”.

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Caressa: “Derby da scudetto. La Lazio ha giocato meglio ma la Roma…”

Il giornalista sportivo, Fabio Caressa, ha parlato ai microfoni di Sky del derby della capitale. Di seguito riportiamo le sue parole.

Sia Lazio che Roma lotteranno per lo scudetto. I giallorossi – spiega Caressa – sono quelli che più sono cresciuti nell’ultimo mese e mezzo e quelli che possono migliorare di più in prospettiva. La Lazio ha giocato molto meglio finora, ma la Roma come rosa è più attrezzata. È un momento molto importante perché la città si troverà a giocare un derby per lo scudetto come non accadeva da tempo”.

SU INZAGHI E DI FRANCESCO

“Hanno molte analogie i loro percorsi. Sono molto bravi, però hanno un credo opposto: Inzaghi si basa molto sulle caratteristiche dell’ avversario, mentre Di Francesco si basa molto sul gioco della propria squadra. Inzaghi è stato geniale e quello che più si è messo in mostra finora. Per questo credo che diventerà, prima o poi, il nuovo allenatore della Juventus. Io sono un grande tifoso di Inzaghi mi piace moltissimo”.

SULLA TATTICA

“La Lazio gioca sempre di ripartenza e a specchio con gli avversari. Ma questo non vuol dire niente, Come dice Bergomi, in questo momento oltre a loro la differenza la fanno i secondi come Farris. Io sono un grande tifoso di Inzaghi mi piace moltissimo. Nel derby mi aspetto una Roma aggressiva e una Lazio che giocherà di rimessa. Quindi un inizio più della Lazio con un ritorno della Roma”.

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Giorgio Sandri: “Spaccarotella non ci ha mai guardato in faccia, ha fatto una pazzia”

Il padre di Gabriele Sandri, Giorgio, ha parlato ai microfoni de Il Corriere Dello Sport. Di seguito riportiamo le sue parole.

 “Il fatto che ci sia questa attenzione ci fa piacere e ci grati­fica, lui sarà contento. Gabriele controlla e vede tutto, ne sono sicuro, soprattutto vede le partite della sua Lazio. Avrà trovato una nuvoletta e sarà lì a tifare. Gabriele era un ragazzo come tanti altri, gli piaceva ancora giocare, vivere gli amici, fare il dj. Oggi sarebbe stato un papà come lo è Cristiano. E io, anziché avere due nipotini, ne avrei quattro. Gabriele era il cocco della mamma. Cristiano a volte si arrabbiava, c’era sempre una parola in più per Gabriele, era il piccolo. Era un ragazzo generoso, si faceva volere bene da tutti”.

SULL’ULTIMA SERA

 “La sera prima, mentre si preparava per andare al Piper, gli dissi ‘domani non vai a S. Siro a vedere Inter-Lazio vero? E’ una partita che non ha nessun senso, farai tardi, sarai stanco’. Mi rispose ‘no, no, papà, non credo che andrò, farò tardi’. Ci siamo lasciati così. La mattina neanche ho chiamato casa, immaginavo stesse dormendo e invece… Evidentemente aveva un appuntamento. Era scritto che sulla sua strada avrebbe incontrato questo Spaccarotella, che anche lui si rovinasse la vita, ha dei ­ figli piccoli. Speriamo che esista un altrove cosicché Gabriele e tanti altri ragazzi che ci hanno lasciato possano godere di qualcosa di più importante della vita”.

SUL RICORDO

 “Ci sono troppi minuti di silenzio. Chi vuole ricordare Gabriele lo ricorda comunque. Devo dire la verità, ho avuto modo di conoscere anche persone che mi hanno dato la soddisfazione di capire che sarebbe stato punito ciò che era accaduto. Primo tra tutti l’ex prefetto Manganelli, capo della Polizia a quel tempo, lo ricordo con tanto affetto. Prese subito posizione, era un grande uomo. Da dieci anni la domenica vado a trovare Gabriele. Quando la Lazio gioca in casa trovo sempre mazzi di ­ ori portati dalle tifoserie che vengono a Roma. Farsi carico di andare al cimitero di Prima Porta è ammirevole. Ci sono tanti ragazzi che hanno veramente un cuore, a differenza di tanti adulti”.

SUGLI ULTRAS

 “Ancora oggi vengo fermato per strada da tifosi della Roma e della Lazio. Penso di essere stato l’unico ad essere ospitato in Sud con la sciarpa biancoceleste. Essere ricevuto in quel modo, con grande amore e affetto, è stato speciale, mi fa venire i brividi. Gabriele ha unito tutte le tifoserie, quella laziale e quella romanista, ma anche quelle di ogni città d’Italia“.

SPACCAROTELLA

 “Non ci ha mai guardati in faccia. L’unica volta che l’abbiamo incontrato in aula, ad Arezzo, non l’ha fatto. A me non serviva la pena esemplare nei confronti di Spaccarotella, a me serviva il riconoscimento del reato. Spaccarotella potrebbe essere mio ­figlio. Ha fatto una stupidaggine grande quanto tutto il mondo e forse ancora oggi non se n’è reso conto. Cattiveria? Bisogna parlare proprio di stupidità. Ha fatto una cosa che non sta né in cielo né in terra, senza motivo. Non riesco ancora a spiegarmela. Sparare in autostrada, una pazzia”.

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Luis Alberto: “Non mi aspettavo dei tifosi così appassionati. Derby? Bisogna vincere”

Il centrocampista della Lazio, Luis Alberto, è intervenuto ai microfoni di AS. Di seguito riportiamo le sue parole.

 “L’intenzione è quella di non essere chiamato solo una volta – spiega Luis Alberto  voglio consolidare la mia posizione e giocare con la Spagna il più possibile. Sono molto felice perché questo è un sogno che si è realizzato, un sogno che ha ogni bambino da quando inizia a giocare”.

SUL SUO CAMPIONATO

“Sicuramente l’anno scorso sono stato il peggiore! Ho pensato di fare un cambiamento perché ho visto che tutto stava scivolando via. Ho cambiato molto grazie a molte persone che mi hanno aiutato. Questo mi ha fatto avere più fiducia in me, a non pensare a quello che dicono gli altri, ad avere la testa solo per aiutare la mia squadra … Tutto ora sta andando come voglio e sono sicuro che c’è ancora molto che devo fare”.

SULLA FAMIGLIA

 “Mia moglie, soprattutto. Ma avevo bisogno di un po’ di aiuto in più e mi sono affidato a Juan Campillo, un tecnico esperto di sport. Con lui ho lavorato sull’aspetto mentale, pensando come un vincitore. Questo mi ha fatto crescere molto. Lavoro ancora con lui perché so che posso dare di più”.

SULLE ESPERIENZE PASSATE

“Prima non mi rendevo conto che dovevo essere più competitivo. Essere più costante. Non vale la pena giocare bene solo venti minuti rispetto ai 90 totali. Non bastano un paio di giocate, devi essere costante in tutta la partita. Non è stato facile. Molto del lavoro è stato parlare con Campillo, poi mi sono allenato bene, dimenticandomi perché non giocavo, e non ascoltando le persone che dicevano cose negative. Il mio sogno 3-4 anni fa era di giocare in Nazionale, perché buttarlo via? Mi sono guardato indietro e ho visto che avrei potuto farcela. La gente che conosco da quando sono bambino mi ha detto che sarei potuto diventare un grande calciatore. Ora mi rendo conto che questo è vero e penso: ‘Ho gettato 3-4 anni prima di arrivare ad un livello molto alto’”.

SULLA SUA PERSONA

 “Sono molto più maturo. Parlo con i giovani della Lazio che giocano meno e cerco di aiutarli. Gli dico osservare quello che abbiamo fatto io o Milinkovic-Savic, che ora è titolare praticamente sempre. Non bisogna mai arrendersi, non bisogna gettare la spugna. Devi fidarti di te, nessuno ti potrà dire niente… Tutto può essere cambiato”.

SU ROMA E I TIFOSI

“Sì, non mi aspettavo dei tifosi così appassionati. Da quando sono arrivato il primo giorno il tema principale di cui si parlava era il derby. Non importa il campionato, non importa nient’altro… Ma il derby deve essere vinto. Ora non sono a Roma, ma fra 10 giorni affronteremo la Roma. Sono sicuro che in città non si parlerà d’altro”

SUL SUO MODO DI GIOCARE

“Francamente mi piace passare più il pallone: se ho la possibilità di calciare o passare la palla, preferisco il passaggio. Non so se sono pazzo (ride, ndr), ma preferisco essere più partecipe all’azione. Con Ciro Immobile ho un ottimo rapporto e non credo che bisogna guardare solo i numeri, ma quello che facciamo per la squadra”.

SULLA CONVOCAZIONE IN NAZIONALE

 “Eravamo a casa mia, io e mia moglie, stavamo concentrati sulla lista. Prima sentiamo il nome di Alberto Moreno, che è come un fratello, e tre o quattro dopo, il mio. E’ stato un momento di massima euforia, abbiamo lasciato cadere il cellulare, ci siamo abbracciati… Poi ho iniziato a inviare messaggi agli amici, alla famiglia, a un gruppo in cui ci sono diversi giocatori. Sapevo che se non fosse stata questa volta, avremmo dovuto aspettare dopo la Coppa del Mondo. Ho pensato che fosse questa l’occasione in cui il ct poteva provare più cose e cambiare il centrocampo. E’ stata la cosa migliore che mi sia successo nel calcio”.

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Caicedo, ulteriori controlli: “Spero di tornare per il derby”

Caicedo è stato sottoposto oggi a ulteriori accertamenti in merito alla lesione muscolare che lo aveva inserito tra gli indisponibili per la gara con l’Udinese, poi non disputata

Accertamenti per Felipe Caicedo. L’attaccante ecuadoregno è stato sottoposto nella giornata di oggi a ulteriori controlli in merito alla lesione muscolare di primo grado ai flessori. Il centravanti biancoceleste si è infatti recato presso la clinica Paideia per sottoporsi a nuovi esami strumentali. Il giocatore aveva accusato i primi fastidi all’indomani della gara contro il Nizza, vinta per 1-0 nel finale dagli uomini di Inzaghi.

 Lo staff medico della Lazio lo aveva valutato sin da subito escludendolo di fatto dai convocati per la sfida di tre giorni dopo contro l’Udinese, poi rinviata (24 gennaio) causa maltempo. L’obiettivo dello staff è quello di recuperarlo in vista del derby, come conferma lo stesso calciatore all’ingresso della clinica. “Ho avuto un problema fisico ma lo supererò. Sto lavorando per recuperare al meglio. La mia speranza è di esserci per il derby” ha dichiarato Caicedo.

TACCONI ELOGIA INZAGHI 

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