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Pulici: “Vittoria di classe nonostante l’arbitro. Rinnovo Keita? Ecco cosa farei…”

L’ex portiere della Lazio del ’74 Felice Pulici è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com per commentare la vittoria biancoceleste di ieri nel derby. Inoltre ha parlato di Immobile e Keita.

DERBY

“Intanto vanno fatti i complimenti alla squadra di Inzaghi. Nonostante gli errori dell’arbitro e dei suoi collaboratori, che possono capitare, la squadra ha vinto un derby bellissimo. E’ stata una vittoria di gran classe. Certo, ancora la stagione deve finire e questo non va dimenticato. C’è anche una Coppa Italia in cui la vittoria può starci. Il quarto-quinto posto è assicurato. I discorsi sul terzo posto li lascio ad altri”.

SALTO DI QUALITA’

“L’acquisto di una prima punta di rilievo. La struttura della squadra c’è, Inzaghi ha gestito il gruppo molto bene. Trovando un centravanti magari attraverso qualche sacrificio può esserci un salto di qualità”.

IMMOBILE E KEITA

“Immobile è un punto fermo. Ma cercherei una punta nel vero senso della parola. Quanto a Keita non mi pronuncio. E’ un risolutore, però il suo sacrificio può far arrivare qualche contropartita importante. Proverei ma se trovo una resistenza mi fermo. E’ un vantaggio che si esprima su questi livelli e aspetterei offerte che potrebbero essere anche oltre misura”.

INTANTO LULIC TORNA SULLA SPLENDIDA VITTORIA NEL DERBY>>>LEGGI QUI

Lulic: “Non avevamo nulla da perdere. Ora puntiamo alla Coppa Italia”

Il jolly biancoceleste, l’eroe del 26 maggio, l’assistman del definitivo 1-3 di ieri pomeriggio. Tutto questo ha un nome ed un cognome: Senad Lulic. Il bosniaco è intervenuto ai microfoni dell’emittente svizzera Argauer Zeitung per commentare brevemente la stupenda vittoria nel derby andato in scena ieri allo Stadio Olimpico.

PAROLA CHIAVE? SACRIFICIO

“La chiave della partita è stata la serenità e il sacrificio. La Lazio non aveva nulla da perdere. Loro dovevano invece vincere per forza e questo gli si è ritorto contro. Per il terzo posto non credo ci siano possibilità, dobbiamo concentrarci sul quarto posto e sulla finale di Coppa Italia”.

NEL FRATTEMPO LIPPI INCENSA LA LAZIO DEL DERBY>>>LEGGI QUI

Incredibile a Cardiff: prezzi da capogiro per un posto letto!

Il 3 giugno Cardiff diventerà il centro del mondo, almeno per gli appassionati di calcio. La capitale del Galles ospiterà infatti la finale di Champions League. I prezzi degli hotel sono schizzati alle stelle: davvero fuori mercato e da ogni logica.

Cardiff è una città piccola e accogliente, dall’affascinante sapore medievale. L’unico problema è che non dispone di moltissime strutture alberghiere. Come prevedibile, già a distanza di un mese, è difficilissimo trovare anche solo un posto letto. I pochissimi hotel che hanno ancora disponibilità di camere stanno sparando prezzi fuori mercato. Ad esempio, per un mini-appartamento con angolo cottura il Cwrt Sofia chiede per la notte dei campioni 4.154 euro anziché gli 89 abituali. Per chi si accontenta non resta che il campeggio, ma anche in questo caso mettere mano al portafogli sarà sanguinoso. Conquistare una tenda da dividere con più soci possibili per ammortizzare la spesa costa infatti almeno 2.134 euro!

SISTEMAZIONI FUORI CITTA’

Con Cardiff “off limits” i supporter stanno assaltando anche gli hotel delle città limitrofe che, fiutato l’affare, stanno a loro volta ribattendo i listini con prezzi incrementati anche del 2000%. Così, per accaparrarsi una camera per la notte tra il 3 e il 4 giugno nello Student Village di Newport, a venti chilometri dalla capitale, oggi occorre pagare 1.015 euro invece di 59, mentre nel campeggio poco distante “bastano” 356 euro (abitualmente se ne spendono meno di un terzo) per poter disporre di una tenda standard per due persone.
Ma una via d’uscita c’è. Trovarsi una sistemazione in un luogo relativamente distante da Cardiff e poi recarsi con treni e bus ad assistere al match. Le autorità locali stanno infatti lavorando per predisporre un forte incremento dei mezzi pubblici.

FOTO – Caro De Rossi, la sconfitta non ti va proprio giù!

Il caro De Rossi, durante il derby, è stato protagonista di un gesto non proprio “ortodosso” nei confronti della panchina della Lazio. Non si riesce a capire come, da più parti, questo giocatore venga preso ad esempio di moralità anche da alcuni tifosi biancocelesti. Eppure non è la prima volta che accade (vedasi dito medio indirizzato alla Curva Nord).

Infatti anche ieri De Rossi non ha esultato semplicemente per un gol del pareggio della sua squadra. Ci può stare la gioia per aver segnato un rigore sotto la Curva Nord, seppur inesistente. Ci può anche stare andar ad esultare vicino alla panchina della Lazio, prima di tornare a centrocampo. Anche noi lo abbiamo fatto. Ci piace ricordare quella corsa sfrenata di Lulic al gol storico del 26 maggio sotto gli occhi spiritati del malcapitato Andreazzoli. Quello che non ci sta è indicare le parti intime al secondo di Inzaghi, mister Farris. Caro De Rossi, non si dimostra di essere uomini in questo modo: saresti stato più apprezzato se a fine partita ti fossi andato a scusare con il diretto interessato. Noi intanto ci teniamo il nostro capitano Biglia, elegante e mai sopra le righe, e tutta la nostra squadra che, anche nella vittoria, si comporta sempre in maniera impeccabile.

 

Risultati immagini per gestaccio de rossi

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi condottiero di altri tempi

A guardarlo sarebbe il caso di scomodare Simeone, un guerriero, suo amico nella Lazio scudettata di Eriksson. Oggi alla guida dell’Atletico Madrid e semifinalista di Champions. Torna in mente Conte, tre scudetti con la Juve ed ex ct azzurro. Anima del Chelsea, capace di infiammare Stamford Bridge. Simone Inzaghi nella Lazio, per il modo in cui vive certe partite a bordo campo, lo ricorda. Un vero e proprio trascinatore, non solo uno stratega della tattica. E’ come se in panchina avesse portato l’adrenalina di suo fratello Pippo. Quando era centravanti si diceva non avesse la stessa fame ma, in realtà, era stato penalizzato da problemi alla schiena e forse aveva un senso del gioco più compiuto. Vedeva e masticava calcio con la stessa freddezza analitica che gli consente di intervenire durante la partita quasi fosse alla lavagna o sul campo di Formello.

IL DERBY

Ieri, però, si è superato. Aveva studiato il derby nei dettagli, lo aveva visto e immaginato. Come dichiarato da Biglia da lunedì stava martellando i suoi uomini per prepararli dal punto di vista psicologico. Temeva quel senso di appagamento che aveva invaso l’ambiente dopo l’eliminazione della Roma e che avrebbe potuto intaccare la ferocia della sua squadra. Perciò, da bordo campo, ha caricato e trasmesso un’energia infinita ai suoi giocatori ormai senza respiro. Erano scariche di tensione e rabbia. Ha iniziato quando si è messo a urlare per svegliare Strakosha. Lukaku stava zoppicando, aveva il polpaccio indurito, a bordo campo era pronto Anderson ma la palla non usciva. Inzaghi ha chiamato e strillato al suo portiere di mettere fuori il pallone per poter effettuare la sostituzione. Dzeko ha protestato platealmente e il tecnico laziale gli ha risposto per le rime. Ma, quando Orsato si è avvicinato, ha avuto la accortezza di fermarsi. Poco prima dell’intervallo il rigore del pareggio che avrebbe potuto dare una svolta in negativo.

IL SECONDO TEMPO

Al rientro negli spogliatoi, guardando lo schermo, Inzaghi ha avuto la certezza che si trattasse di un errore. Una svista clamorosa come poi avrebbe confessato lo stesso Orsato a Biglia. Quel torto invece ha scosso la Lazio. Ogni volta che il gioco si fermava l’allenatore lanciava l’acqua ai suoi giocatori. Il tecnico temeva l’orario e il caldo di mezzogiorno. Voleva che i suoi resistessero fino al termine. Ha strillato anche contro il massaggiatore perché preparasse i rifornimenti, fondamentali per combattere la fatica. Quella che provavano Lulic e Milinkovic, in preda ai crampi. Inzaghi correva dietro a tutti i suoi. Avrebbe voluto spingere in rete quel pallone di Anderson tirato tra le braccia del portiere giallorosso. Lo aveva inseguito come fatto con Immobile in Coppa Italia. Quando ha segnato Keita è esploso. E’ corso fino alla bandierina sotto la Nord. Una liberazione: 3-1 alla Roma e nono successo in trasferta del campionato. Eguagliato il record di Pioli.

EUROPA E CONTRATTO

L’Europa ora è a un passo. Mancano appena 5 punti, forse i tre con la Samp se il Milan non batte la Roma. E, una volta centrato il traguardo, si potrà pensare alla finale di Coppa Italia. Nel contratto di Simone Inzaghi c’è una clausola che prevede il prolungamento automatico. Come riporta Il Corriere dello Sport, Lotito però ha promesso il rinnovo. In settimana si sono svolti i primi veri colloqui con il presidente. Sarebbe il caso di premiarlo. Inzaghi merita fiducia piena. E la Lazio ha l’obbligo di varare un progetto Inzaghi.

UFFICIALE – La Figc chiede la prova tv per Strootman e non solo

Il capo della procura della Figc Giuseppe Pecoraro, come riportato dall’Ansa, ha deciso di inviare al giudice sportivo la segnalazione per la prova tv nei confronti di Kevin Strootman. L’episodio incriminato è quello del rigore concesso da Orsato. Penalty concesso anche se tra il giocatore della Lazio Wallace e il romanista non c’è stato contatto.

Il procuratore federale analizzerà anche audio e video di due altre vicende, entrambe legate al razzismo. La prima riguarda i cori che hanno spinto il pescarese Muntari ad abbandonare il campo di Cagliari. La seconda per i ‘buu’ all’uscita dal campo di Rudiger espulso nel finale di partita nel derby capitolino.

SERIE B – I risultati dei posticipi: il Verona vince in rimonta

Nel primo posticipo del pomeriggio in Serie B è il Benevento ad aggiudicarsi il derby campano con l’Avellino. Il Verona batte in rimonta il Vicenza. Questa sera alle 20.30 Salernitana-Frosinone.

BENEVENTO-AVELLINO 2-1

MARCATORI: 50′ Ceravolo (B), 65′ Falco (B), 70′ Eusepi (A)

Giallorossi in vantaggio al 5′ della ripresa con un colpo di testa di Ceravolo. Raddoppio di Falco, che ruba palla al limite dell’area a un distratto Omeogna e mette alle spalle di Radunovic. Per gli ospiti accorcia le distanze Eusepi con un colpo di testa su cross di Bidaoui. Con questi tre punti il Benevento scavalca il Cittadella e si porta con 58 punti al quinto posto, a due sole lunghezze dal Perugia.

VERONA-VICENZA 3-2

MARCATORI20′ Siligardi (V), 33′ Bellomo (VC), 59′ Esposito (VC), 88′ Bessa (V), 95′ Romulo (V)

Partita per cuori forti al Bentegodi di Verona. Ritmi alti, battaglia a tutto campo, belle giocate ma anche numerosi errori. Incontro combattuto fino al triplice fischio finale, dopo il quale si è verificato un parapiglia che ha portato alle espulsioni di Pucino e Valoti.

Lippi: “Ho visto una Lazio saggia, la Roma non mi è piaciuta”

Marcello Lippi, attuale ct della Cina, nonostante la lontananza segue sempre la nostra Serie A. Per parlare della sfida tra Roma e Lazio il tecnico toscano è intervenuto ai microfoni di Radio Uno Rai:

“Seguo quasi tutte le partite del campionato italiano. In televisione in Cina trasmettono molto la Serie A. Ho visto anche il derby di ieri. La Roma non mi è piaciuta, la Lazio invece ha fatto una gara saggia. Il livello del campionato è buono. Alcune squadre di bassa classifica, come il Crotone, fanno un buon calcio. Il problema è che la Juventus che è la più forte di tutti”.

Agostinelli: “Keita e Biglia straordinari! Bene Felipe Anderson ma deve crescere”

L’ex centrocampista della Lazio, Andrea Agostinelli, è intervenuto ai microfoni di RadioSei per commentare il derby di ieri 

Andrea Agostinelli, ex giocatore della Lazio, ha commentato il derby di ieri. L’ex centrocampista, per farlo, ha utilizzato i microfoni di RadioSei. Ecco le sue parole all’interno della trasmissione ‘Lazio Sempre’ : “Biglia e Keita sono stati i migliori in campo. Il centrocampista ha fatto una delle sue migliori gare con la Lazio. Anche Parolo, Senad Lulic, Bastos, Strakosha e tutti gli altri hanno fatto grandissime cose. Felipe Anderson non ha giocato male ma deve migliorare il suo carattere, ha potenzialità incredibile ma deve uscire fuori dal punto di vista caratteriale, gli serve una svolta!“.

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FINALE TIM CUP – Allegri perde i pezzi. Oltre Pjanic out anche Rugani

CI si avvicina alla finale di Tim Cup tra Lazio e Juventus. Allegri perde i pezzi, infatti, oltre allo squalificato Pjanic dovrà rinunciare anche a Rugani

Lazio e Juventus sono due tra le squadre più in forma del campionato. E sono le due squadre che si sfideranno per la conquista della Coppa Italia. La data del match resta ancora un mistero. Se gli juventini conquisteranno la finale di Champions League sarà il 19 maggio, altrimenti il 2 giugno. Poche certezze insomma. Se non fosse che Massimiliano Allegri stia perdendo pezzi. Infatti per quella giornata dovrà rinunciare non solo a Miralem Pjanic (squalificato) ma anche a Daniele Rugani. Il giovane difensore, infatti, si è sottoposto a una TAC. I risultati hanno evidenziato l’infrazione della corticale della testa del perone. Infortunio importante per il giocatore, ma la certezza è che uno tra Bonucci, Barzagli, Chiellini o Benatia, non farà rimpiangere la sua assenza

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Ma vogliamo parlare dello speaker della roma ?

Ieri dopo il momentaneo pareggio di Daniele De Rossi abbiamo assistito, o meglio ascoltato uno spettacolo patetico

“Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi”, Daniele de Rossi.” Qualcuno fermi lo speaker della società giallorossa. Se qualcuno lo dovesse vedere per le strade di roma (ipotesi rara), magari strillando ancora, invano, il nome del giocatore della squadra uscita con le ossa rotte dal derby. Capiamo la gioia, capiamo il fomento, capiamo lo stile aggressivo, la rivincita, gli scarpini di totti, la scritta abusiva sulla vostra maglia, ma ieri al gol dell’illusione, per giunta arrivato grazie a una simulazione completamente antisportiva, ascoltare lo speaker strillare istericamente per circa  sette otto volte il nome del giocatore, ci è sembrato un “tantino esagerato” e poco poco professionale.

Inoltre è doveroso dire che l’audio delle casse presenti allo stadio è troppo alto e dà fastidio. In qualità di consumatori è giusto sottolinearlo. Senza dimenticare che anche la formazione, i marcatori e le sostituzioni della Lazio sono state annunciate “troppo” a mezza bocca. Ciò detto oggi, ripensando a certe sfumature, tutto assume un tono più magico alla vittoria di ieri. Per alcuni un sogno, per altri un incubo.

 

ROMA LAZIO – Ecco i numeri del derby di ieri pomeriggio

Ieri alle 12:30 è andato di scena il primo derby della Capitale all’ora di pranzo. Aggiungendo anche la coppa Italia questa è la quarta stracittadina di quest’anno.

Ieri pomeriggio la Lazio si è imposta sulla Roma di Luciano Spalletti, dimostrando una prova di forza da parte di tutto il gruppo di mister Simone Inzaghi. Una vittoria meritata come si evince dai numeri del match

ECCO I NUMERI

Esaminando le occasioni da gol prodotte dalle due formazioni, è evidente che sia stata la compagine allenata da Simone Inzaghi quella più pericolosa in fase offensiva. I biancocelesti, in particolare, hanno effettuato 10 tiri creando, attraverso quest’ultimi, ben 9 occasioni da rete a fronte delle 3 totalizzate dalla Roma. Tra i calciatori che hanno preso parte alla sfida, nessuno si è reso pericoloso quanto Keita Balde Diao: il senegalese è stato protagonista di 3 occasioni da gol per la Lazio.

Le trame offensive della compagine di Simone Inzaghi si sono particolarmente focalizzate sull’out di sinistra. Dalla corsia occupata prevalentemente, nell’arco della sfida, da Lukaku, Felipe Anderson e Lulic sono state sviluppate 10, delle 23 totali, azioni d’attacco.

INZAGHI, IL PRESTIGIATORE

Il forfait di Ciro Immobile ha costretto mister Inzaghi a trovare una soluzione tattica. E Lulic a preparare un nuovo ruolo ed un nuovo compito tattico. Soffermandosi sulle posizioni medie registrate dai biancocelesti nella prima frazione, in fase di possesso, i due esterni di centrocampo hanno allargato le maglie della retroguardia giallorossa. La difesa di Spalletti ha dovuto far fronte in diverse circostanze ad un’inferiorità numerica, soprattutto sugli esterni.

Anche sotto il punto di vista atletico, la formazione biancoceleste ha reso decisamente di più. Mentre la Lazio ha percorso 105,778 chilometri, la Roma ne ha totalizzati appena 99,644. Da sottolineare è il sacrificio e l’abnegazione messa in campo dagli uomini di Inzaghi. Delle caratteristiche che hanno permesso alla Prima Squadra della Capitale di macinare così tanti chilometri.

MVP

Al termine del match, Keita Balde Diao è stato eletto come il Most Valuable Player del match. Oltre ad aver messo a segno una doppietta, il numero 14 biancoceleste ha preso parte ad 8 azioni d’attacco. Creando in queste 3 occasioni da gol. Il senegalese è riuscito ad andare alla conclusione in tre circostanze, recuperando in fase di non possesso anche due palloni.

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D’Amico: “Inzaghi sta facendo qualcosa di incredibile”. Poi bacchetta i tifosi

Vincenzo D’Amico aveva inizialmente criticato la scelta di Inzaghi di accettare la panchina della Lazio dopo la tiritera Bielsa. Ma adesso è il suo fan numero 1 e non perde occasione per elogiarlo.

Queste le parole di D’Amico a Radiosei: “Quello che sta facendo Inzaghi è incredibile, sia come gestione del gruppo che di gioco. Quando da bambino ho iniziato a giocare a pallone ed il mister mi stava simpatico correvo di più, questo è quello che succede nella Lazio di ora. Grazie ad Inzaghi e ai giocatori che si sono calati al massimo nel suo lavoro. Oltretutto mi ha fatto rivalutare giocatori che prima criticavo. L’esempio lampante è Strakosha che ieri ha fatto un’ottima prova. P0chi laziali allo stadio? Anche a me Lotito non sta simpatico ma questa squadra merita di essere supportata”.

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ITALIA UNDER 17 – Manolo Portanova convocato per gli Europei

Dopo l’ultimo test che l’Italia Under 17 ha sostenuto ieri con i pari età del Forlì (1-1), il tecnico Azzurro Emiliano Bigica ha scelto i 18 giocatori che dal 3 maggio affronteranno gli Europei di categoria in Croazia.

L’Italia  farà il suo esordio nell’Europeo mercoledì 3 (ore 17.45 – diretta su Eurosport 1) contro i padroni di casa della Croazia allo Stadio ‘Rujevica’ di Rijeca (Fiume), che ospiterà anche le altre due sfide della prima fase il 6 maggio con la Spagna (ore 17.45, diretta su Eurosport 1) e il 9 maggio con la Turchia (ore 12). Passano ai quarti di finale le prime due squadre dei quattro gironi. ​Infine, in questa edizione, il Torneo Continentale riserva alle prime cinque classificate, l’accesso ai Mondiali di categoria che si svolgeranno in India il prossimo ottobre.

L’elenco dei convocati
Portieri: Marco Carnesecchi (Cesena),  Simone Ghidotti (Fiorentina);
Difensori: Matteo Anzolin (Vicenza), Raoul Bellanova (Milan), Gabriele Bellodi (Milan), Davide Bettella (Inter), Axel Campeol (Milan), Antonio Candela (Spezia);
Centrocampisti: Roberto Biancu (Cagliari), Fabrizio Caligara (Juventus), Hans Nicolussi Caviglia (Juventus), Manolo Portanova (Lazio), Andrea Rizzo Pinna (Atalanta), Emanuel Vignato (Chievo), Elia Visconti (Inter);
Attaccanti: Davide Merola (Inter), Pietro Pellegri (Genoa), Bioty Moise Kean (Juventus).

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Problemi in attacco per Giampaolo in vista della sfida contro la Lazio

La Lazio vince e convince nel derby contro la Roma. Inzaghi ha concesso due giorni di riposo ai ragazzi per smaltire l’euforia post derby. Domenica c’è la Sampdoria e i biancocelesti devono vincere per consolidare il quarto posto. Se a Roma sponda biancoceleste si sorride, lo stesso non si può dire a Genova sponda blucerchiata. Giampaolo rischia di dover rinunciare al suo uomo migliore.

La sorpresa Schick, che anche ieri si è messo in mostra con un gran gol, ha subito una lussazione alla spalla sinistra. Stesso problema per Budimir. La società ligure fa sapere che i due hanno iniziato il protocollo riabilitativo, ma ad oggi è difficile fare una previsione di recupero per la gara di domenica. Giampaolo rischia davvero di giocare senza attaccanti visto che sono da valutare anche le condizioni di Muriel, che ancora non ha recuperato dalla lesione al bicipite femorale. In dubbio anche il terzino Bereszynski che ha un fastidio al ginocchio.

PAROLO CONSIGLIA KEITA>>>CLICCA QUI

Parolo su Keita: “Da un mese il suo atteggiamento è cambiato. Ecco cosa gli abbiamo detto”

Ieri, finalmente, si è visto un Keita decisivo in una partita importante. Una doppietta pesante che sommata alla tripletta col Palermo fanno 5 reti in una settimana. Un bottino niente male per chi è da sempre biasimato di essere poco incisivo.

Qualcosa è cambiato nella sua testa, come rivelano le dichiarazioni di Parolo in zona mista: “E’ forte e quando si sacrifica per la squadra diventa un campione totale. Noi glielo diciamo da tempo e da un mese a questa parte ha cambiato la testa. Lo sta facendo e le prestazioni lo dimostrano. Ha trovato il suo ruolo, perché come seconda punta accanto a Ciro è più pericoloso. Toccherà a lui e alla società discutere sul su futuro. Dovrà decidere se vuole essere un trascinatore anche la prossima stagione. E’ un punto di riferimento per noi ma tutto dipende da lui: se ha voglia di combattere per la squadra è un Keita forte altrimenti non va da nessuna parte”. Un consiglio fraterno che speriamo il numero 14 biancoceleste ascolterà.

MARIA SENSI CRITICA PESANTEMENTE LA ROMA>>>LEGGI COSA HA DETTO

Maria Sensi critica pesantemente la Roma ed elogia la Lazio

La moglie dell’ex presidente della Roma, Maria Sensi intervistata da Radio Radio, ha criticato l’atteggiamento dei giocatori giallorossi nel derby.

Queste le parole della Sensi: “La Lazio ieri non avrebbe mai potuto perdere perché la Roma è stata una nullità. La Lazio è una bellissima squadra e le ho fatto i complimenti perché ha giocato benissimo. Non sarebbe stato giusto pareggiare la partita per un errore arbitrale, perché i biancocelesti hanno meritato di vincere. All’intervallo della partita ho parlato con molti romanisti che la pensavano come me, perché il romanista è così: non voglio vincere per forza, voglio vincere con le mie forze”.

MONTEPAONE ELOGIA BIGLIA SU TWITTER>>>LEGGI QUI

Ag. Biglia, Montepaone elogia il Principito su twitter

Protagonista in campo con una prestazione superlativa, Lucas Biglia è da considerarsi l’uomo partita del derby.

I complimenti arrivano anche dal suo agente, Enzo Montepaone che su twitter ha scritto: “Storia di un leader silenzioso”. Biglia ha dimostrato a tutti il suo valore. Ora sotto con il rinnovo contrattuale, la Lazio non può perderlo.

LEGGI GLI ELOGI DI VOCALELLI

Il direttore Vocalelli: “Spalletti a lezione da Simone Inzaghi”

La Lazio si è aggiudicata per 3-1 il derby capitolino. Una gara senza storia se non fosse stato per degli sbagli pacchiani dell’arbitro Orsato. Errori che hanno rischiato di rovinare una festa biancoceleste meritata dal primo all’ultimo minuto. Per parlare della stracittadina è intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport il direttore Alessandro Vocalelli.

SULLA GARA

“La Roma è stata surclassata dalla Lazio. I biancocelesti hanno vinto due derby in uno. Un rigore negato sull’1-0 e uno inesistente contro sul finire del tempo. Dal possibile 2-0 all’1-1. La pazzesca serie di errori arbitrali non ha impedito a Inzaghi di andare a riprendersi ancora una partita che aveva perfettamente in testa, con l’impiego di un fenomenale Keita – incubo per Fazio – e la mossa a sorpresa di Lukaku al momento dell’indisposizione di Immobile. Uno svolgimento perfetto, un capolavoro, senza mai una esitazione”.

SULLA ROMA

“Esattamente il contrario di una Roma confusa. Specchio del continuo ondeggiare del suo allenatore. Partito con una difesa a quattro, contraddetta a inizio ripresa per inserire un evanescente Bruno Peres per poi ripensarci nuovamente. Fino a sbilanciare definitivamente una squadra privata di qualsiasi punto di riferimento. Un’autentica débacle tecnica e tattica. In linea con gli altri due derby che hanno portato all’esclusione dalla Coppa Italia. E senza neppure gli alibi dei troppi impegni. Grottesco che, anche stavolta, Spalletti abbia cercato di arrivare con le parole dove non gli è riuscito con i fatti. Così – dopo essere passato a ottobre dai giocatori senza personalità all’sms destabilizzante (!) di marzo in un crescendo di giustificazioni – stavolta ha spiegato che in fondo la Roma ha pagato episodi sfortunati, dimenticandosi le clamorose sviste di Orsato. Si tratta adesso di difendere il secondo posto, che comunque non basterebbe in quella che solo lui considera una stagione positiva”.

SU SPALLETTI

“Tra mille cose in libertà, Spalletti ci ha fatto sapere di amare tanto la Roma (non abbastanza però per rinnovare il contratto quando le cose andavano discretamente e cantavano le sirene) e di essere tornato anche per suo figlio, grandissimo tifoso giallorosso. Ecco: dall’eliminazione in Champions, a quella in Europa League, dai cocenti derby di Coppa Italia fino a questa amarezza di campionato che Garcia in due anni e mezzo non aveva mai conosciuto, chieda a lui, a suo figlio – non ai cattivi cronisti di Trigoria – se reputa soddisfacente il bilancio della Roma e l’operato del suo allenatore. E si fidi, almeno in famiglia: non c’è nessun complotto”.

Panucci ammette: “Lazio superiore, senza se e senza ma!”

La Lazio vince meritatamente il quarto e ultimo derby della stagione. I complimenti arrivano anche da un grande ex rivale come Christian Panucci.

Panucci a Premium Sport: “La Lazio è stata più forte, la Roma ha sbagliato completamente la partita. Può capitare una partita no. Per grinta e voglia di vincere i biancocelesti sono stati superiori bisogna ammetterlo. Non si sono mai fermati, hanno lottato su ogni pallone”.

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