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FORMELLO – Inzaghi cambia: difesa a tre e fuori uno dei gioielli

Novità a Formello. In vista del derby di domani sera Simone Inzaghi sembra intenzionato a cambiare il modulo tattico. Chiara l’intenzione di cercare nuove strade per contrastare i rivali cittadini. Il tecnico biancoceleste sembra voler puntare su una difesa a tre. E questa non sarebbe neanche l’unica novità.

Il modulo adottato domani sera dovrebbe essere il 3-5-1-1. Se così fosse questo comporterebbe l’esclusione di Keita dalla formazione titolare. In questo modo sarebbe Felipe Anderson a muoversi in appoggio di Immobile. In confronto alla gara con l’Udinese i cambi dovrebbero essere sei. Sette se dovesse rientrare Marchetti, ma sarà difficile visto che neanche oggi era con i compagni.

La formazione che Inzaghi dovrebbe opporre ai giallorossi dovrebbe essere composta da Strakosha in porta. In difesa Bastos, de Vrij e Wallace. A centrocampo sugli esterni Basta e Lukaku a dar man forte al trio Biglia, Parolo e Milinkovic. Quest’ultimo avrà la libertà di avanzare sulla trequarti per aiutare Felipe Anderson e Immobile davanti. L’esclusione di Keita potrebbe rivelarsi la mossa giusta a partita in corso. Fuori per squalifica Lulic, Patric e Radu. Probabile convocazione per i primavera Folorunsho e Spizzichino.

Agostinelli: “Con l’Udinese brutta partita. Ecco come affrontare il derby”

Dopo la gara con l’Udinese la Lazio si appresta ad affrontare il derby di Coppa Italia. Per parlare della gara con i friulani e quella di domani con i giallorossi ai microfoni di Radiosei è intervenuto Andrea Agostinelli.

Sul momento biancoceleste: “La gara con i friulani non mi è piaciuta per niente. Quello dei biancocelesti mi è sembrato più un calo fisico che psicologico. Il lato positivo è aver visto una grande Roma e una Lazio non in forma. I giallorossi sono strafavoriti, per cui i biancocelesti possono fare una bella partita. La Lazio dovrà essere brava, non subire reti è una cosa fondamentale”.

Sul rigore assegnato alla Lazio: “L’arbitro non lo aveva visto ed è stato aiutato. La palla è stata toccata, il rigore ci può stare. Ma se non fosse stato concesso nessuno avrebbe detto niente”.

Sui singoli: “Pochi sono andati oltre la sufficienza. Keita è uno dei pochi. Felipe Anderson e Parolo sono stati deludenti. Invece mi è piaciuto molto Murgia. Da Anderson mi aspetto molto di più. Con me giocherebbe sempre ma uno come lui può fare molto meglio”.

Sulla Roma: “E’ in grande forma. Riescono anche a gestire i momenti difficili delle gare. Sono spensierati e questo potrebbe rivelarsi il pericolo maggiore. Li affronterei con una difesa a tre, che permette meno inserimenti centrali. E poi bisogna tenere d’occhio Nainggolan che può far male anche dalla distanza, quindi va bloccato prima”.

Zoff: “Derby partita da giocare. Io sapevo come affrontarli”

Oggi il mito Dino Zoff spenge 75 candeline. Nel giorno del suo compleanno l’ex portierone è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium.

Questo il suo intervento sulla sfida di domani: “La Roma è favorita. Ma i derby sono da giocare indipendentemente dalla classifica. Sono partite particolari. In questo genere di gare assumono importanza anche dettagli che in altre partite contano meno. Io in tanti anni ne ho fatti diversi. Ne ho vinti pochi ma non ho mai perso perchè sapevo impostare la mia squadra”.

Sgarbi: “Con Totti è finita 3-0 per me. Se questo fosse un paese civile proporrebbe a Lotito…”

Per commentare la diatriba con Totti e parlare delle voci su un eventuale stadio biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Laziali on Air Vittorio Sgarbi.

SULLO STADIO GIALLOROSSO

“Hanno fatto quello che dicevo io. Le mie parole hanno determinato una spaccatura all’interno del gruppo dei grillini. Spaccatura che io ho cavalcato elogiando la Lombardi, visto che un senatore a differenza di quanto dice Grillo ha il diritto di occuparsi della cosa pubblica. Grillo ha dichiarato che non spetta ai parlamentari esprimersi ma nel Consiglio Comunale si sono ribellati. Ribellione nata anche perchè nel 2014 la Raggi era contraria al progetto dello stadio, che riteneva pura speculazione commerciale. Grillo si è reso conto che il Consiglio avrebbe votato contro affermando che lo Stadio della Roma non potesse sorgere in quell’area. Poi però la Raggi ha contraddetto lo stesso Grillo. Confermando così facendo anche quanto da me affermato. Ha eliminato le Torri e tutto ciò che avrebbe snaturato il progetto. Ciò mette la parola fine anche alla mia dicussione con Totti. Io lo avevo criticato perché difendeva il progetto e non solo lo stadio. Per il resto sono d’accordo”.

SULLA DIATRIBA CON TOTTI

“Io non ho mai criticato il Totti calciatore ma l’urbanista improvvisato. Ovvio che lui fosse dalla parte della sua società. La mia critica era rivolta alla sua incompetenza come architetto e urbanista. Questo dimostra che attorno al calcio c’è un clima malato. Giusto essere tifosi di una o dell’altra squadra. Ma bisogna esserlo prima di tutto della città di Roma. Di Totti ho criticato l’incompetenza oggettiva. E’ come se avessi detto che è un asino in latino. Sono stato insultato pesantemente nonostante avessi fatto notare che lo stavano strumentalizzando. Con Totti direi che è finita tre a zero”.

SUL NUOVO STADIO CHE VORREBBE RIPROPORRE LOTITO

Secondo me lo stadio dovrebbe essere unico per tutti. Non riuscire a condividere la stessa area mi sembra segno di inciviltà. Ma è giusto che anche la Lazio abbia il suo stadio. Ciò creerebbe equilibrio tra le due squadre. Ora alla luce della telefonata che Lotito ha fatto alla Raggi sembra che ci siamo”.

SULL’IDEA DEL CAMPIDOGLIO DI OFFRIRE IL FLAMINIO ALLA LAZIO

“Non credo Lotito accetterebbe. Quando ho parlato con lui ha escluso tale possibilità. Sarebbe un segnale di civiltà. Ma, viste le condizioni in cui versa il Flaminio, mi ha detto di non essere in grado di poter sostenere la riqualificazione dell’impianto. Converrebbe costruirne uno nuovo. Se questo fosse un paese civile lo Stato dovrebbe vendere il Flaminio a Lotito per un euro in cambio dell’impegno del restauro. Certo bisognerebbe garantirgli di poter agire sull’area come se si trovasse su in una nuova zona. In questo caso sarebbe decisiva la volontà della pubblica amministrazione. Bisognerebbe permettere di costruire senza vincoli basta che si restauri. Del resto il no al Flaminio deve essere ponderato, non deve arrivare solo per antipatia verso il vecchio impianto”.

CALCIOMERCATO – Nome nuovo per la porta biancoceleste

Arriva dalla Germania il nome nuovo per la porta della Lazio. Con l’addio di Marchetti sempre più concreto la società capitolina si guarda intorno.

PORTE GIREVOLI

Il rinnovo di Strakosha è sempre più vicino. Ma quello che tiene banco in casa Lazio è il caso Marchetti. L’addio del portiere di Bassano del Grappa è un’ipotesi sempre più concreta ed ecco che la Lazio si guarda intorno. Oltre i vari nomi già usciti, come Keylor Navas del Real Madrid, Lafont del Tolosa e Reinholds del Racing Roma, ecco che dalla Germania spunta un nome nuovo per la porta biancoceleste. Si tratta del portiere del Colonia Timo Horn. Ma non solo la Lazio su di lui. Infatti il gigante (193 cm per 90 kg) 23enne è seguito anche da altri club importanti come Roma, Liverpool e Wolfsburg.

UN EX LAZIALE E’ VICINO AL RITORNO IN SERIE A>>>LEGGI QUI

Malagò sullo stadio di Lazio e Roma. E sul derby…

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha parlato degli stadi per le squadre capitoline. Ha parlato anche del derby di domani sera.

STADIO DELLA ROMA 

Ormai lo stadio per le due squadre capitoline è sempre più vicino. A riguardo ha parlato il Presidente del CONI, Giovanni Malagò. Ecco le parole rilasciate, parlando prima dello stadio della Roma: “Siamo molto felici si sia sbloccato lo stadio anche se perderemo un cliente molto importante per lo Stadio Olimpico. Siamo felicissimi della decisione presa. Sulle cubature, gli aspetti urbanistici e la viabilità non voglio dire nulla perché non ci compete. Ricordo che noi siamo i certificatori di qualsiasi impianto sportivo aperto al pubblico. Siamo coinvolti anche negli altri progetti delle altre squadre di calcio”.

STADIO DELLA LAZIO

Poi su quello della Lazio: “Dove farlo lo sceglie lo società. Noi come Coni siamo altrettanto felici che la Lazio possa avere il suo stadio. Sosterremo il progetto, così come fatto per la Roma. Siamo i primi tifosi, a costo di perdere entrambi i clienti ma il futuro è questo. Ci sono molte città i cui stadi sono oggetto di trattative. Servono nuovi impianti, siamo tutti d’accordo. Se la Lazio non è interessata al Flaminio è una scelta da rispettare. Lo stadio del Comune e dovrà trovare una soluzione“.

DERBY DI SERA, BEL TEMPO SI SPERA

Ha parlato anche della semifinale di Coppa Italia di domani sera tra Lazio e Roma: Il match in notturna è una prova di maturità. Pochi tifosi? Le dinamiche che portano poche persone ad andare allo stadio le conoscete. Da una parte per questioni societarie e dall’altra per l’imposizione delle barriere. Questo è il momento di dare fiducia, di non creare problemi ed evitare incidenti. Sarebbe molto importante che entrambe le società possano avere i propri tifosi“.

OLIMPICO

Ha concluso poi con il destino dello Stadio Olimpico: “Il Coni ha dimostrato di essere un’organizzazione capace di valorizzare bene i propri asset. Fino a qualche anno non c’era questo numero di concerti all’Olimpico e molti li dobbiamo rifiutare perché lo stadio è già occupato. Poi saremmo di contenti di ospitare il rugby senza l’ansia di dover montare e smontare in tempo per le partite di calcio. Tante altre manifestazioni sportive non possiamo ospitarle perché lo stadio è tra i più occupati in Europa, considerando anche il Golden Gala, la finale di Coppa Italia. Oggi c’è un mercato entertainment molto florido ed è un mercato forse più interessante della gestione delle squadre di calcio. Quando non ci saranno più né Roma e né Lazio si potrebbe anche fare un accordo con la FIGC. Come succede in Inghilterra, dove Wembley è lo stadio del calcio“.

ECCO LE PAROLE DI INZAGHI IN CONFERENZA STAMPA PRIMA DEL DERBY>>>LEGGI QUI

PREMIER LEAGUE – Chelsea e Tottenham in scioltezza e il Leicester ne approfitta

Ecco un riepilogo dell’ultima giornata di Premier League. Continua la cavalcata trionfale del Chelsea, con il Tottenham che rincorre.

CHELSEA – TOTTENHAM, GUARDIA E LADRI

Il Chelsea di Antonio Conte, continua la sua marcia trionfale verso la conquista della Premier League. I Blues si sono imposti 3-1 contro la Swansea, grazie alle reti di Fabregas, Pedro e Diego Costa. Lo Swansea aveva momentaneamente trovato il pareggio con una vecchia conoscenza dell’allenatore italiano, ovvero Fernando Llorente, ma il Chelsea sembra essere inarrestabile. Al secondo posto insegue Tottenham. Gli Spurs schiantano lo Stoke City per 4-0. Sugli scudi Harry Kane, autore di una tripletta. Il quarto gol è di Alli. La squadra di Londra è a meno 10 dal Chelsea capolista, complice anche il rinvio del derby di Manchetser, visto l’impegno dei Red Evils in coppa contro il Southampton. Quest’ultimo sarebbe dovuto scendere in campo contro l’Arsenal.

LEICESTER SHAKESPEARIANO

Dopo l’esonero di Claudio Ranieri, il Leicester è sceso in campo contro il Liverpool di Jurgen Klopp. Vista la situazione si potrebbe pensare che i Reds abbiano vinto tranquillamente. Invece no. La squadra guidata da Shakespeare si è imposta con un sonoro 3-1. In rete alcuni dei protagonisti della trionfale cavalcata dell’anno scorso. Ovvero Jaime Vardy (doppietta) e Drinkwater. Per gli ospiti in rete Coutinho.

LE ALTRE

Restando in tema Liverpool, l’altra squadra della città dei Beatles, l’Everton, ha sconfitto il Sunderland, per 2-0 grazie alle reti di Gueye e Romelu Lukaku (fratello del Jordan terzino della Lazio). Cade il Middlesbrough in casa del Crystal Palace, grazie alla rete di Van Aanholt. Si sono divise la posta in palio invece WatfordWest Ham e  Hull CityBurnley. Entrambi i match sono terminati 1-1. Nel primo match sono andate a segno Deeney e Andre Ayew. Durante il match c’è stato il terribile infortunio di Zarate che rischia la stagione. Nella seconda partita gli autori delle reti sono stati Huddlestone e Keane.

Bologna, se salta Donadoni pronto un ex laziale

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Il Bologna non vince in campionato da 5 turni. I 3 punti mancano in pratica dalla vittoria casalinga contro il Torino datata 22 gennaio. La dirigenza felsinea continua a dare fiducia a mister Donadoni. Nel frattempo però starebbe sondando altre piste, di cui una porta ad un ex laziale.

SPUNTA PETKOVIC

La stima e la fiducia del patron Saputo per il tecnico Donadoni non sembra scalfita dalla serie negativa di risultati in cui è incappato il Bologna. Tuttavia c’è da registrare un contatto, reale e concreto, con una vecchia conoscenza biancoceleste. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport infatti, la dirigenza rossoblu avrebbe fatto un sondaggio con Vladimir Petkovic, attuale tecnico della Svizzera. L’ex tecnico biancoceleste vorrebbe rituffarsi in un campionato. La sua priorità comunque al momento è  portare la nazionale rossocrociata ai Mondiali. In caso di divorzio da Donadoni o di dimissioni di quest’ultimo (ipotesi remota), il tecnico serbo sarebbe pronto per tornare in Serie A. L’alternativa a Petkovic sarebbe Marco Baroni. L’attuale tecnico del Benevento, che tanto bene sta facendo nel campionato cadetto.

 

INTANTO L’AVV. GENTILE COMMENTA IL DASPO A TOUNKARA

CONFERENZA – Spalletti: “Lazio compatta e abile a ripartire, ma noi vogliamo vincere”

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Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Roma. Un derby valido per la gara di andata delle semifinali di Tim Cup.

Il bollettino medico

Partiamo con il bollettino medico: la situazione relativa a Florenzi la conoscete, sarà un recupero lungo. Ci ho parlato ora, ha sempre il sorriso sulle labbra. Nura sta meglio, Emerson si è allenato e non ha sentito niente: per questo potrebbe essere a disposizione“.

Com’è cambiato la Lazio in questi mesi?

Secondo me è una squadra costruita bene, per avere il successo che sta avendo. L’unico dubbio era l’allenatore ma ha però dimostrato di non essere il rincalzo di nessuno“.

Inter, Lazio e Napoli. Una settimana molto dispendiosa per la Roma?

Sono tre partite che stimolano e non tolgono niente. Volevamo arrivare in questa situazione, questo è il nostro ambiente. È normale che dal punto di vista fisico qualcosa cambierà, ma sono sicuro che la squadra di farà trovare pronta. Siamo maturati molto nel corso degli ultimi mesi e abbiamo la giusta forza mentale per affrontare questo periodo“.

Che atteggiamento si aspetta dalla Lazio?

Dipende tutto da noi, vogliamo uscire bene dalla partita. Loro giocheranno la gara che sono abituati a fare, non cambiano spesso il loro modo di essere, si compattano sotto palla e poi ripartono con la corsa, la qualità e la forza fisica dei loro giocatori. Sono squadra e noi dovremo fare altrettanto perché vogliamo vincere“.

Sarà una sfida tra grandi attacchi. Quel è la forza di Dzeko, Nainggolan e Salah?

Sono diversi tra loro e per questo di completano. Dzeko è fisico, Salah è pungente e velenosissimo, Nainggolan è completo, perfetto, fa qualsiasi cosa gli venga chiesta. Rappresenta l’evoluzione della specie dei calciatore. Se hai 10 Nainggolan viene fuori una squadra fortissima, a prescindere dal ruolo. Il nostro reparto avanzato è fortissimo e trascina la squadra“.

Cosa cambia nel preparare una partita come il derby sapendo che poi ci sarà una gara di ritorno?

Non molto. Quando sei un professionista hai degli obblighi, anche nei confronti dei nostri tifosi. Il derby vale triplo, neanche doppio: vale la partita, l’accesso a una finale che verrà giocata a Roma e vale una grande soddisfazione per i nostri tifosi“.

È vero che nel derby si annullano le differenze tecniche?

Dipende dalle differenze. Dico però che il derby avvicina molto le squadra impegnate, perché è una gara particolare. Tra la Roma e la Lazio c’è meno differenza che tra la Juventus e il Torino, sarà una partita equilibrata. Spesso si è visto che il fattore emotivo conta molto: la paura e il timore possono condizionare ma dobbiamo avere coraggio“.

CONFERENZA – Inzaghi: “Rispetto per la Roma, ma nessuna paura”. Poi sulle assenze e Nainggolan…

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Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dell’attesissimo derby di andata delle semifinali di Tim Cup. La gara Lazio-Roma si giocherà domani sera alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico.

Che Lazio vuoi vedere domani?

Sappiamo a cosa andiamo incontro. Ho tanto rispetto per la Roma, rispetto il loro allenatore e il loro gioco espresso nelle ultime partite. Domani però ho grandissima fiducia, il mio gruppo è forte e compatto. Non siamo in semifinale per caso, così come non siamo a 50 punti per caso. Ho un gruppo unito che mi dà tanta fiducia“.

Servirà un atteggiamento diverso?

Domenica abbiamo fatto una partita sottotono, c’era capitato solo altre due volte. Può capitare alla vigilia di un derby. Ne ho vissuti tanti e so che nella testa di un giocatore questo può capitare. Forse stavamo già pensando alla Roma. L’importante però era la vittoria“.

In casa conta molto non prendere goal…

Noi faremo la nostra partita, sapendo che bisogna ragionare nell’ottica dei 180 minuti. Dovremo essere molto concentrati perchè sappiamo che ci aspetta il ritorno“.

Si aspetta qualcosa di diverso dal punto di vista mentale?

Dovremo fare una partita importante, l’ho già detto. La Roma è favorita, ma io ho grande fiducia in me stesso, nel mio staff e soprattutto nei miei giocatori. Abbiamo fatto 6/7 mesi eccezionali, ma adesso arriva questa semifinale, ho fiducia“.

Cosa ti ha insegnato il derby di campionato?

Tanto. In un derby si paga anche il minimo errore. In campionato contro la Roma abbiamo fatto 50/60 minuti meglio, poi abbiamo commesso errori individuali gravi. Abbiamo analizzato tutto questo e ce lo siamo messo alle spalle“.

Stadio abbastanza vuoto. Ti dispiace?

Questo dispiace, è ovvio. Se però penso alla mia prima partita contro l’Empoli, in cui c’erano 10mila persone, rispetto al derby di andata in cui ce n’erano 40mila, è già stato fatto un grande passo. Sentiamo che la gente ci è vicina, soprattutto in trasferta siamo sempre accompagnati. Ci sentiamo una cosa sola con i nostri tifosi. Domani giochiamo in casa, vogliamo i nostri tifosi vicini e vogliamo una grande prestazione anche per loro“.

Domani difesa a 3? La Lazio ha 3 assenze importanti…

Su questo valuteremo. Abbiamo 3 elementi molto importanti che saranno assenti. Sappiamo comunque che abbiamo altri giocatori. Lukaku ha sempre dato garanzie. E’ arrivato quest’anno, davanti ha Radu e Lulic che per noi sono indispensabili. Per il modulo vedremo, valuteremo anche in base a come hanno recuperato i ragazzi. Oggi e domani vedremo e decideremo con tranquillità“.

Su Nainggolan difesa particolare?

Al di là di Nainggolan la Roma ha una grande rosa. Sappiamo che sono compatti, allenati molto bene. Come ho già detto nessuna paura, giocheremo a testa alta“.

Nainggolan in campionato giocò più avanti. Questo lo tieni in considerazione? Come si può fermare?

Sta facendo cose straordinarie, ma secondo me sarebbe sbagliato pensare solo a lui. Hanno Dzeko capocannoniere, Perotti, Salah…Soffermarsi su un solo calciatore sarebbe un errore. Dovremo stare attenti a tutti. Siamo pronti a tutto. L’unica cosa che chiedo ai ragazzi è l’approccio mentale. Una partita del genere non può essere sbagliata a livello di approccio“.

Bastos potrebbe giocare terzino? Felipe e Keita sbagliano spesso certe partite…

Keita e Felipe sono giocatori straordinari, per noi importantissimi, siamo dove siamo anche grazie a loro. Dovremo tutti fare la partita giusta. Bastos in una difesa a 4 non è il più adattabile dei miei centrali. Credo il più adattabile sia Wallace. Nel caso in cui spostassi Basta a sinistra potrebbe giocare Wallace a destra“.

Marchetti come sta? Come si affronta una gara del genere?

Vedremo oggi e domani. Ieri Federico ha ricominciato a lavorare, le sensazioni sono discrete. Decideremo quando vedremo che garanzie offrirà. La partita dipenderà dall’approccio di tutta la squadra. Dovremo essere compatti cercando di togliere le linee di passaggio alla Roma. Dovremo essere squadra“.

Wallace potrebbe risentire di quel famoso errore?

Non credo, dopo quell’errore si è subito ripreso. Sta facendo cose molto buone, è un ragazzo che si impegna tanto ed è sempre positivo, anche quando non gioca. Sono felice di allenarlo perchè è anche una grande persona“.

Come si può scardinare la difesa della Roma?

Adesso giocano con 5 difensori, con Bruno Peres e Palmieri che aiutano molto. La Roma si sacrifica molto, lavorano tutti indipendentemente dal ruolo. Li rispettiamo, ma allo stesso tempo dico che faremo sicuramente una gara giusta“.

Giulio Piras

 

 

 

 

 

Immobile: “Il calcio, la mia vita. Devo tanto a Klopp e a…mamma”

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14 goal in campionato e la voglia di non fermarsi. Ciro Immobile ha conquistato tutti, anche i più scettici, che non vedevano in lui un vero bomber. L’attaccante della Lazio si è raccontato in una lunga intervista rilasciata alla rivista 11.

CORSA E SACRIFICIO

“Il fatto che non mi fermo mai è merito di mia mamma, l’equilibrio in velocità invece è frutto dell’allenamento. Perché in campo sei sempre in contatto con qualcuno, una spalla, o una mano sulla schiena, se perdi facilmente la forza nelle gambe non è semplice giocare. Quando il centrocampista ha la palla orientativamente puoi farti un’idea di dove potresti correre. Un fattore importante è la coordinazione: devi capire dove correre e come concludere e poi farlo il più velocemente possibile, con i ritmi di oggi è impensabile che tu riesca a stoppare la palla dentro l’area, a guardarti intorno e a calciare. È soprattutto velocità di pensiero: gli attaccanti più forti lo sono per questo, al di là del talento“.

UNA VITA PER IL CALCIO

Quando mi sono iscritto alla scuola calcio avevo  quattro anni, infatti non avrei potuto, ma mi hanno preso lo stesso. Non volevo mai saltare un allenamento, neanche con la febbre. I tanti prestiti non sono una cosa negativa perché ti danno l’opportunità di metterti in mostra. Magari se fossi rimasto alla Juventus non sarebbe andata così perché avrei avuto meno opportunità. L’unica scelta che non ho capito è perché dopo la stagione col Pescara, Verratti va al Paris Saint-Germain, Insigne lo riprende il Napoli, e io sono andato a Genova“.

L’INSEGNAMENTO DI KLOPP

Però alla fine è stata un’esperienza che mi è servita, a Torino l’anno dopo sono riuscito a fare bene ripensando ai momenti negativi che ho passato. Anche lì ho vissuto un momento difficile, nelle sette partite all’inizio in cui non facevo gol e dicevano che non ero pronto per la Serie A, che andavo bene per la B, che ero diventato capocannoniere perché c’era Zeman. Tutte queste cose non mi hanno buttato giù, anzi. Klopp mi ha insegnato che non si molla mai. Non è mai cambiato nei nostri confronti, quando abbiamo vinto la Supercoppa come quando eravamo ultimi in classifica a dicembre. Quando non giochi è difficile, ti abbatte. Anche se io non sono uno che si butta giù facilmente. In questi momenti interviene anche la passione, la voglia di giocare. Non hai molto tempo per farti vedere, la nostra è una carriera breve. Pensi: tra dieci anni smetto, quindi cerco di dare tutto adesso”.

ESCLUSIVA – BUCCIONI: “A NOI IL FLAMINIO INTERESSA!”

Intervista esclusiva al Presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni che fa chiarezza sul Flaminio

IL TEMA STADIO

E’ il tema del momento in casa Lazio e non solo. In tutta la città si parla della questione stadio. Ora, dopo che quello della roma ha avuto il via libera, tocca alla Lazio farsi avanti e rivendicare la sua casa. Tante ipotesi e tante proposte, ma di progetti ancora niente. Lotito vuole fare lo stadio sui terreni di sua proprietà (come non dargli torto), ma è pur vero che la Lazio non è solo una macchina per fare soldi, bensì una società sportiva con una profonda tradizione socio-culturale. Ecco allora che gran parte dei tifosi di fede biancoceleste vede nel FLAMINIO lo stadio dei sogni. A due passi dal centro città, immerso nel cuore del quartiere, già collegato con i mezzi pubblici e disponibile anche per diventare la casa della Polisportiva Lazio. A tal proposito il nostro direttore Sperati ha contattato un altro grande laziale, dieci volte più grande. Antonio Buccioni, Presidente della Polisportiva Lazio, che molto cordialmente ci ha spiegato un bel po’ di cose.

IL FLAMINIO E’ LA STORIA

Innanzitutto dobbiamo scindere gli aspetti e i punti di vista. Da cittadino romano ti dico che il Flaminio è un patrimonio della città di Roma. Va salvaguardato e valorizzato per il bene dell’intera comunità. Io ci sono molto attaccato, perché proprio in quel luogo è avvenuto il mio “battesimo” da laziale. Era il lontano 1965, il diciannove settembre e con mio padre andavamo allo Stadio. Il Flaminio suscita un senso di appartenenza e di storia biancoceleste che riscalda i cuori di tutti noi tifosi della Lazio. Io in quanto presidente della Polisportiva Lazio ti dico che il Flaminio me lo riprenderei subito. Certo però, senza un traino economico importante, come faccio a farlo diventare sostenibile?”.

MA LOTITO…

Ecco che allora inevitabilmente il discorso verte sulla sezione calcio e sul presidente Lotito. “Che Lotito non lo trovi strategico per una serie di motivi è lecito. Diciamo che ci sono un mix di motivi per cui l’attuale presidente non vuole puntare sullo stadio costruito da Pier Luigi Nervi. Noi siamo portatori di valori etico-sportivi, valori tipici della Lazialità dei nostri padri fondatori, anche se il mondo si muove verso aspetti puramente di natura commerciale. Quindi Lotito non è il solo che si muove in una certa direzione. Può sembrare tutto poco nobile e molto commerciale, ma è così”.

L’OPINIONE DI PELONZI (CONSIGLIERE COMUNALE PD)

Ma Pelonzi che dice? “Con Giulio ci sentiamo molto spesso. Lui oltre ad essere un amico, è anche un grande laziale. Il padre infatti fu presidente della Lazio Calcio Femminile e quindi di lui mi fido. In questo caso lui rappresenta l’amministrazione capitolina che vuole dare nuova linfa a una struttura che verte in uno stato di totale abbandono. Lui vuole darlo alla Lazio e siamo tutti molto felici. Ma senza il traino di qualche potentato economico, da sola la Polisportiva non può farcela. Ecco perché sarebbe fondamentale la decisione della sezione Calcio. Lì noi potremo portare 10, 20, 30 sezioni per fare sport a Roma, anche se le sezioni che hanno bisogno di una piscina farebbero, forse, fatica.

TAVOLO IN ARRIVO?

Al Presidente Buccioni chiediamo se e’ previsto un tavolo fra le parti: “Che io sappia no. Vediamo, vediamo, è ancora tutto in evoluzione. Se riuscissimo ad andare al Flaminio ovvio che anche il Museo della Polisportiva Lazio diventerebbe quantomai una concreta realtà. Uno spazio a disposizione di romani e turisti per ciò che la Lazio rappresenta come Entità Morale. Non solo da un punto di vista sportivo, a due passi da Piazza del Popolo. Io non mi perdo mai una trasferta con la Lazio Pallanuoto e trasferte come Genova o Siracusa sono sempre impegnative. Ma i valori della Lazialità li vedo ancor di più nelle sezioni minori. In esse c’è più appartenenza e militanza ai colori e all’ideale Lazio. Il Flaminio, dopo il fallimento legato alla gestione della sezione Rugby nel 2008 che vi preferì lo Stadio Olimpico deve poter divenire un progetto sostenibile e non fine a sè stesso. Ormai la problematica legata alle infrastrutture non è tanto l’edificazione ma quanto la gestione dell’opera. Basti pensare alla Vela di Tor Vergata, un’opera di cui, appena si sono resi conto dei costi per mantenerla in funzione, hanno interrotto i lavori”. 

 

>>> leggi l’intervista del consigliere Pelonzi sul Flaminio <<<

Under 17, al via il Torneo Città di Arco-Beppe Viola: ecco il girone e le avversarie della Lazio

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Avrà inizio dal prossimo 9 Marzo il 46° Torneo Città di Arco-Beppe Viola. Ecco il girone in cui è stata inserita la Lazio e le avversarie che dovrà affrontare.

LA KERMESSE

Torna immancabile nel mese di Marzo l’appuntamento con il Torneo Città di Arco-Beppe Viola. Giunta alla 46^ edizione, la più importante kermesse riservata alla categoria Under 17 andrà in scena dal prossimo 9 al 14 Marzo nella splendida cornice di Arco e Garda Trentino. Tra le partecipanti, ben 16 squadre nazionali ed internazionali: Lazio, Roma, Torino, Chievo Verona, Bologna, Sassuolo, Inter, Atalanta, Napoli, Hellas Verona, Empoli, Nazionale Dilettanti, Rappresentativa Lega Pro, Selezione Trentina, Partizan Belgrado e Nordsjaelland.

Tali compagini saranno divise in quattro gironi eliminatori, le cui sfide avranno luogo nei primi tre giorni della manifestazione. Al termine, le squadre classificate al primo posto di ogni raggruppamento accederanno alle semifinali.

Quanto alla Lazio, la formazione dei classe 2000 guidata Fabrizio Fratini è stata inserita nel girone D e dovrà dunque vedersela con Sassuolo, Rappresentativa Trentino e Partizan Belgrado. Quest’ultima squadra è la novità del torneo, inserita da uno studio internazionale al primo posto della classifica dei migliori Settore Giovanili europei, stilata in base alla quantità di giocatori cresciuti nel vivaio ed oggi diventati calciatori professionisti. Un bel banco di prova dunque per la compagine capitolina. Di seguito, i gironi completi:

– Girone A: Atalanta, Bologna, Napoli, Rappresentativa Lega Pro Under 17

– Giorne B: Roma, Empoli, Chievo Verona, Rappresentativa Nazionale Dilettanti Under 17

– Girone C: Inter, Hellas Verona, Torino, Nordsjaelland

Girone D: Sassuolo, Partizan, Lazio, Rappresentativa Trentino

Daspo a Tounkara: il commento del legale biancoceleste avv. Gentile

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È costata cara a Mamadou Tounkara la difesa di Biglia dalle ingiurie del tifoso Gianfranco. Il giovane attaccante della Lazio è stato infatti sottoposto a provvedimento di Daspo e dunque per un anno non potrà presenziare sulle tribune dell’Olimpico. Per commentare la decisione, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia il legale biancoceleste, avv. Gentile.

LA VALUTAZIONE

Stiamo valutando la possibilità di un eventuale ricorso per il Daspo ricevuto da Tounkara per i fatti accaduti al termine di Lazio-Chievo. Ovviamente, siccome il provvedimento non riguarda la Giustizia Sportiva ma quella Ordinaria, il ricorso stesso della Lazio può essere inoltrato per via Amministrativa o al Tar. Nel frattempo, il giocatore può svolgere regolarmente la propria attività lavorativa, allenandosi agli ordini di mister Inzaghi con il resto del gruppo ed essere convocato per gli impegni che da adesso in poi la squadra dovrà affrontare“.

CALCIOMERCATO – Keita in orbita Milan: ecco chi potrebbe sostituirlo

In casa Milan si sta programmando la squadra del futuro e già si puntano gli obiettivi per la prossima stagione.

L’INTRIGO

Per l’estate, le richieste di Montella, a sua volta vicino al rinnovo, si concentrano sull’attacco, in particolare su due profili. Il primo, tornato di moda, è quello di Manolo Gabbiadini, che al Southampton, dove è sbarcato a gennaio, sta trovando la sua rinascita dopo le poche chances concesse con la maglia del Napoli. Nella prossima sessione di mercato il suo nome potrebbe dunque tornare a ruotare intorno ai club di A e non si esclude che i rossoneri possano farci un pensierino. Anche se il nome in pole resta quello di Keita Balde della Lazio. Quella Lazio che – scrive Calciomercato.it – è interessata anch’essa, al pari dell’Inter, a Gabbiadini. L’ex azzurro è infatti un vecchio pallino di Tare, che potrebbe andare alla carica per portarlo proprio in caso di partenza del senegalese dei capitolini.

ESCLUSIVA – DATO SUI BIGLIETTI IMPIETOSO!

BREAKING NEWS – Aspettando tempi migliori. Potrebbe essere un titolo di un film drammatico e invece è la speranza di rivedere il popolo di Roma allo stadio come ai vecchi tempi. Se la gente non va più allo stadio è perché preferisce guardarsela comodamente in TV, preferendola ai mille problemi inerenti lo stadio. Da dati raccolti in esclusiva da laziochannel.it, ad oggi i biglietti venduti per il derby di domani sera sono appena 18.000. La Curva Sud è quasi vuota e ci sarà un affluenza maggiore sulle tribune.

La speranza è quella di arrivare a quota 25.000…

>>> Inzaghi pronto al rinnovo! <<<

La Notte degli Oscar in casa Lazio… I premi di Laziochannel

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Nella notte di ieri in America è andata in scena la Notte degli Oscar. Laziochannel ha deciso di dare le statuette in casa Lazio. Vediamo insieme le nostre premiazioni

MIGLIOR REGIA: AND THE OSCAR GOES TO…

Il mister Simone Inzaghi è l’artefice di questa stagione superlativa in casa Lazio. 50 punti in 26 giornate sono un bottino che nessuno pensava si potesse raggiungere ad inizio stagione. La sua “regia“, fino ad oggi è stata impeccabile. Ha creato un casting ottimo, scelto alla perfezione gli schemi e i tempi del suo “film“. E’ riuscito a creare un gruppo in cui tutti sono protagonisti. E’ lui il nostro Spielberg di Formello.

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Benvenuto al (Centro) SudCiro Immobile. Sceso da Torino, via Siviglia, lo scugnizzo napoletano è arrivato a Roma, convincendo la troupe guidata da Lotito e Tare, sbaragliando la concorrenza nelle selezioni finali. Immobile è l’attore protagonista del film Lazio. E’ il Rocky Balboa biancoceleste, pronto a mettere ko le difese avversarie. L’unica differenza è che invece di gridare Adriana, grida al mondo interno l’amore per Jessica.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Non ce ne vogliano i vari de Vrij, Milinkovic, Biglia, Parolo ma… è Patric che vogliamo premiare. Lo spagnolo, terzino destro, in questa stagione si è ritagliato meritatamente il suo spazio. Sempre generoso ed ordinato in campo. E’ un pò come Little John, l’amico meno famoso di Robin Hood (versione Disney) che ruba ai ricchi per far felice i poveri. Lui fa il lavoro sporco quando chiamato in causa, per poi gioire ai gol dei suoi compagni. E noi ti vogliamo bene. La statuetta è tutta tua.

Marco Corsini

EDITORIALE – INZAGHI UN GRANDE MISTER PER LA LAZIO DEL FUTURO

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Nessuno come lui. O meglio, solo i più grandi hanno fatto quello che Simone Inzaghi è riuscito a fare con il materiale a disposizione.

50 punti grazie a 15 vittorie in campionato non sono pochi. Soltanto due volte nella storia della S.S. Lazio si è riusciti a fare di meglio a questo punto della stagione. E in entrambe le occasioni è stato scudetto. Non importa se quella contro l’Udinese è stata una gara non bella, l’importante era vincere. Non possiamo pretendere di più da un organico abbastanza limitato per ambire a livelli ancora più alti. Simone è laziale, magari non come noi, ma sono quasi vent’anni che gravita a Formello e quindi un po’ di lazialità l’avrà anche ricevuta.

Domani ci sarà una grandissima semifinale di Coppa Italia, contro i cuginastri della roma. Personalmente non chiedo nulla alla Lazio né tantomeno al suo mister. L’obiettivo è quello di vincere la coppa nazionale e di andare più avanti possibile in campionato. Inzaghi ha già dimostrato di essere all’altezza della situazione in diverse circostanze, grazie anche a una buonissima base tattica. Certo che accedere in finale attraverso la vittoria contro la roma sarebbe bello e per certi versi storico. Ma non dobbiamo nemmeno caricare di responsabilità chi non c’entra nulla. Fra le due squadre c’è un piccolo divario tecnico che va ricordato e preso per quello che è. Poi si sa, il calcio è strano e non sempre vince il più quotato. Per questo dico che, al di là di tutto, la stagione di mister Inzaghi è già da rinnovo. Avanti Lazio.

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Bacci: “La Lazio ha domato un’Udinese insidiosa. Derby, l’insidia per la Roma sarà…”

Ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky, è intervenuto l’ex difensore biancoceleste Roberto Bacci.

“La gara con l’Udinese non era semplice sulla carta e questo è stato dimostrato anche dal campo. L’importante era vincere: i tre punti contano contro ogni squadra, che sia una grande, una piccola o un club si metà classifica. Prima del derby, una vittoria dà sempre entusiasmo e fiducia. I biancocelesti sono stati bravi a non subire gol e soprattutto a non concedere occasioni agli avversari. Mercoledì ci sarà la stracittadina, una gara da affrontare con la consapevolezza che entrambe le squadre sono in salute. È arrivato il momento che tutti aspettavamo.

Ieri non era facile giocare sapendo che dopo tre giorni arriva una partita così importante. Questa squadra è abituata a giocare con ritmo e intensità. È quasi normale che i calciatori pensino inconsciamente a risparmiarsi in vista dell’importante impegno successivo.

Rispetto al solito, la squadra non ha espresso un ottimo calcio ma va anche dato merito all’Udinese, che è venuto all’Olimpico per strappare il punto. Arrivare al derby con una vittoria alle spalle è importante, a prescindere dalla prestazione.

Questa squadra ha finora ottenuto 50 punti in classifica. Merito del tecnico e dei calciatori, che stanno dando il massimo.

Mercoledì mancheranno due giocatori dal grande temperamento come Lulic e Radu. Danno quel qualcosa in più ai compagni di squadra. Chi scenderà in campo al loro posto verrà però trascinato dalla carica della partita stessa e dei tifosi sugli spalti.

I giallorossi hanno un campionato impegnativo tra campionato, TIM Cup ed Europa League, possono pagare qualcosa a livello fisico. Ciò nonostante presumo che schiereranno la formazione migliore. La squadra di Inzaghi ha entusiasmo e deve mettere tutto in campo.

La difesa dovrà essere brava a chiudere tutti gli spazi. Il pacchetto arretrato romanista sta facendo bene ma gli esterni biancocelesti sono molto abili nell’uno contro uno: potremmo quindi provare ad allargare le loro maglie partendo dalle corsie”.

VIDEO – L’ex Roma Osvaldo si dà al Rock ma il suo concerto è un flop

Daniel Pablo Osvaldo, ex attaccante tra le tante di Roma, Bologna, Fiorentina, Inter, ha iniziato una nuova carriera musicale. Ma il suo concerto non ha avuto il successo sperato.

Un personaggio esuberante sia nel carattere che in campo. Daniel Pablo Osvaldo ha iniziato la sua carriera da musicista dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. L’ex centravanti di Roma, Inter e Fiorentina, si è esibito in un festival in Argentina. Ma l’esibizione dell’argentino e della sua band, Barrio Viejo, non è piaciuta moltissimo a pubblico, rendendo l’esibizione un vero e proprio flop.

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