Home Blog Pagina 2277

Strakosha in Nazionale: per gli albanesi un piacevole salto indietro nel tempo. E sul contratto…

Tra i pali dell’Albania ci sarà Strakosha. Per molti sarà come fare un salto indietro di venti anni. Quando, tra i pali del Paese delle aquile, uno Strakosha difendeva la porta della nazionale. Anzi, ne era il capitano. Era il mitico Foto Strakosha. Un vero personaggio, oltre che discreto portiere. Pioniere del calcio albanese all’estero. Negli anni ’90 molti suoi connazionali cercavano fortuna in Europa ed anche i calciatori albanesi emigravano. Foto si sistemò in Grecia. Il legame con la patria però non si interruppe. Settantatre partite in Nazionale tra il 1990 e il 2005, sesto per presenze nella storia dell’Albania.

L’ESORDIO PROPRIO CONTRO L’ITALIA

Venerdì, proprio contro l’Italia, a difendere la porta dell’Albania ci sarà il figlio di Foto, Thomas. Ventidue anni compiuti domenica scorsa. Per la prima volta difenderà i pali della squadra albanese. Una storia incredibile, favorita oltre che dalla sua bravura anche da circostanze che ne fanno un vero predestinato. Vicende che hanno come denominatore comune la Lazio. Strakosha, a parte la parentesi dello scorso anno alla Salernitana, è a Roma dal 2012. È cresciuto nelle Primavera di Bollini e Simone Inzaghi, con cui ha vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Poi è arrivata la prima squadra. Prima terzo portiere, poi secondo dopo aver scavalcato Vargic, e ora quasi primo. I malanni di Marchetti lo hanno di fatto promosso titolare. Investitura fortuita ma ampiamente meritata. Nelle 15 partite giocate tra campionato e Coppa Italia il portiere albanese è rimasto per sette volte imbattuto. Ha incassato in tutto 10 gol. La media è di 0,66 reti subite a partite. Nelle gare con lui in campo la Lazio ha raccolto 11 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.

IL CONTRATTO CON LA LAZIO

Come riporta La Gazzetta dello Sport la sua esplosione non è passata inosservata. Il tecnico dell’Albania De Biasi nei mesi scorsi lo ha convocato per la prima volta. Ora, complice l’infortunio di Berisha, lo lancerà titolare. Sugli spalti a Palermo ci sarà anche il papà a seguirlo. Già lo fa abitualmente quando gioca con la Lazio. Lui vive ad Atene, dove fa il preparatore dei portieri nelle giovanili dell’Olympiakos. Con il figlio però è sempre in contatto. E’ anche il suo procuratore. Con l’amico Igli Tare (vecchi compagni di nazionale) ha già raggiunto l’intesa per il rinnovo fino al 2022. Venerdì saranno accanto al Barbera. Anche per loro sarà come se il tempo tornasse indietro di una ventina d’anni. Con uno Strakosha tra i pali dell’Albania.

Dal prossimo campionato una Serie A in stile Premier League

Sembra finalmente che la decisione sia stata presa. Dalla prossima stagione avremo, salvo ripensamenti, una Serie A in stile Premier League. La novità sarà il Natale in campo.

Le società, soprattutto le grandi, già dalla stagione in corso avrebbero voluto il cambiamento. Non se ne fece nulla per via del Napoli di De Laurentiis. Il timore del numero uno partenopeo è quello di ritrovarsi le sale cinematografiche vuote proprio nei giorni di festa. Ma ora sembra che ci siamo. Si giocherà anche il 26 e il 30 dicembre, oppure una sola giornata a Santo Stefano. Per poi tornare in campo il 18 gennaio. La decisione ora spetta al Consiglio di Lega. C’è però un piccolo problema. La Lega ancora non è formata e se i club non eleggono i propri organi entro il 28 maggio scatterebbe il commissariamento. E, come riportato da La Stampa, probabilmente sarebbe lo stesso Presidente Tavecchio a ricoprire l’incarico.

 

Il noto giornalista Giancarlo Dotto difende Spalletti e spara a zero sull’ambiente romano

Continua senza tregua la diatriba tra l’allenatore giallorosso Luciano Spalletti e i giornalisti romani. Le due parti non si stanno risparmiando colpi bassi spesso trascendendo oltre i limiti consentiti. Ma non tutta la categoria dei giornalisti la pensa allo stesso modo. Il giornalista Giancarlo Dotto intervenuto ai microfoni di Dagospia si è schierato apertamente dalla parte dell’allenatore. E non solo, per la serie quando la classe non è acqua, ha anche lanciato un duro attacco all’ambiente romano.

SU SPALLETTI

“Meno male che c’è Luciano Spalletti. E’ due spanne sopra tutti. Lo dico subito: io sto con lui. Non abbiamo mai preso un caffè assieme e neanche so se ce lo prenderei. Lui gode di più a farsela con i detrattori. Fino a un paio di settimane fa gli avrei detto di tenere duro, di non mollare. Ora invece, come probabilmente penserà anche lui, gli direi scappa. Metti più distanza che puoi tra te e Roma”.

SULL’AMBIENTE ROMANO

“Userò un delicato eufemismo per farmi capire. Roma non è un ambiente difficile, è un ambiente di m… E sottolineo proprio m… In questa città ogni mattina si alzano e prendono il volo decine di mosche stercorarie. Chi o cosa possiamo sm… oggi? Ma non sono cattivi, sono dei boriosi caz… in eterna luna di miele con se stessi. Il peggio della romanità boriosa, cafona e caz… Davanti a un microfono o una tastiera non si contengono. Si confondono tra gli altri ma sono quelli che si notano di più. Rumorosi e disinibiti. Ma non perché hanno sconfitto l’inibizione”.

 

 

 

Gran bel gesto dell’ex attaccante biancoceleste Sergio Floccari

Sergio Floccari cuore d’oro. L’ex attaccante della Lazio, attualmente alla Spal, è tra i principali sostenitori della donazione al reparto di Pediatria dell’Ospedale di San Marino di uno strumento digitale per favorire un più rapido e migliore accesso venoso sui piccoli pazienti. Si tratta di un dispositivo elettronico che permette di rivelare e visualizzare in tempo reale la struttura venosa superficiale. Il macchinario è particolarmente utile quando le vene risultano molto difficili da rilevare a occhio nudo.

Floccari, residente a San Marino, è cofondatore della Onlus FOR OTHERS. La Onlus è nata per aiutare i bambini utilizzando lo sport come mezzo di trasmissione dei valori educativi. Già sono state sostenute diverse iniziative. La creazione di una degenza in un Hospice oncologico pediatrico a Torino, la ristrutturazione di spazi ricreativi in un Oratorio a Nicotera e una donazione a So.Spe. (Associazione Solidarietà e Speranza). Ora si aggiunge anche la donazione a San Marino, proprio all’Ospedale dove sono nati i suoi due figli.

Ieri pomeriggio il giocatore ha visitato il reparto di Pediatria, come già fatto il 4 luglio scorso. Ha potuto constatare con i suoi stessi occhi l’utilizzo della nuova strumentazione, in funzione da fine anno. Molto sensibile al tema della educazione alla salute il noto calciatore si è reso disponibile anche come testimonial alle prossime iniziative rivolte ai più giovani promosse dall’Istituto Sicurezza Sociale.

Lavezzi fuma marijuana? Biglia non parla. E con lui l’Albiceleste

Tutto ebbe inizio da un tweet di un giornalista argentino che dichiarò che Ezequiel Lavezzi sarebbe stato escluso dalla lista dei convocati della Nazionale perchè scoperto dal tecnico a fumare marijuana durante il ritiro. Una notizia che in Argentina suscitò nuove accuse per lo scarso impegno dei giocatori della loro nazionale. L’Albiceleste inoltre sta attraversando un momento difficile. I risultati raccolti ne stanno mettendo a rischio la qualificazione ai prossimi mondiali.

Nella gara vinta con la Colombia per 3-0 a novembre Lavezzi era stato escluso dai convocati del CT Edgardo Bauza. L’allenatore aveva parlato di scelta tecnica. Ma Gabriel Anello, il suddetto giornalista, sostenne che l’esclusione era stata motivata dall’abitudine del giocatore di fumare cannabis.

L’attaccante ex Napoli si difese dall’accusa tramite un comunicato. In cui dava la sua versione e annunciava anche l’intenzione di agire per vie legali contro il giornalista. In seguito Lionel Messi, in veste di capitano, annunciò che nessuno dell’Argentina avrebbe più parlato. E così è stato. I nazionali argentini ieri sono sbarcati in Patria per prendere parte alla doppia sfida contro Cile e Bolivia. I cronisti presenti hanno intercettato il centrocampista della Lazio Lucas Biglia, in compagnia di Aguero e Romero. I tre però non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Anzi hanno affermato che per solidarietà di gruppo nessun giocatore sarebbe intervenuto ai microfoni della stampa fino a tempo indeterminato.

Oddi: “A Cagliari non mi è piaciuto l’atteggiamento ma non bisogna fare drammi”

Quello di domenica scorsa, con il Cagliari di Rastelli, è stato un mezzo passo falso. Un piccolo contrattempo nella corsa all’Europa di cui la Lazio deve tener conto ma senza fare drammi. Il Sant’Elia del resto è pur sempre un campo ostico per tutti. Per i biancocelesti solo un pari a reti inviolate che ha deluso l’ambiente laziale. Ma che deve diventare un trampolino di lancio per la squadra di Simone Inzaghi in quest’ultima parte di campionato. Per commentare la gara in terra isolana è intervenuto ai microfoni di Radiosei Giancarlo Oddi.

SULLA PARTITA

“L’incontro di Cagliari non mi è piaciuto ma sarebbe sbagliato e ingiusto fare drammi. Conosco il Sant’Elia, ci ho giocato anche io. Quando tira vento è un problema. Sicuramente avrà creato difficoltà, ma sarà stato così anche per la squadra di casa. Non mi è piaciuto l’atteggiamento della Lazio. Sono mancati i nostri elementi migliori. Sulle corsie laterali abbiamo lavorato poco. Alla fine abbiamo anche corso il rischio di perdere. Un pari non è la fine del mondo, ma così si da modo a chi sta dietro di avvicinarsi. Come il Milan ad esempio. E’ un peccato. Chi non vince si può trovare quinto da quarto. Per l’Europa League non credo ci siano problemi, ma per la Champions sono troppi i punti da recuperare”.

SULLE PROVE DI LULIC E HOEDT

“Il primo è stato devastante, ha fatto tutto. Mi è piaciuto moltissimo. Non si risparmia mai. Ha contrastato, corso, crossato. Quando commette qualche errore viene subito sottolineato ma se non capitasse non sarebbe umano. Hoedt? Si è comportato bene. E’ bravo a impostare il gioco. Mi piace, così come Wallace, anche se il secondo mi sembra più difensore. La mia coppia preferita di centrali è de Vrij-Wallace“.

SUI CAMBI EFFETTUATI DA INZAGHI

“La rosa della Lazio è corta. Se arrivano i risultati alle cose negative non ci fai caso. Ma se pareggi o perdi cambia tutto. Se mancano i titolari le difficoltà aumentano. La società ha fatto molte cose buone ma altre non riesce a farle. Ogni volta che è il momento di alzare l’asticella la società non lo fa. Djordjevic e Luis Alberto sono scesi in campo con un atteggiamento superficiale. Con troppa sufficienza e senza mettere in campo la cattiveria che serviva. E’ stato un peccato, avrei preferito vedere Murgia o Lombardi. Djordjevic lo apprezzavo ma ora sembra completamente estraneo al contesto attuale. Prima dell’infortunio, appena arrivato, fece benino. Adesso penso sia giù di morale. Inzaghi ha fatto bene a fare quelle sostituzioni. Lui i giocatori li ha sotto gli occhi tutti i giorni. Ma per quel che si è visto sembravano due che se non fossero scesi in campo sarebbe stato meglio. Devono essere più incisivi e vogliosi. Poi se sbagliano pazienza”.

 

Petagna su Immobile e Belotti: “Devo imparare tanto da loro”

Andrea Petagna è intervenuto in conferenza stampa, nella sua prima convocazione con la Nazionale maggiore

PUNTE D’ITALIA

Era destinato a partecipare a questa spedizione Andrea Petagna. Inizialmente fuori dai convocati. Ma l’infortunio di Gabbiadini ha costretto Ventura a correre ai ripari. Il Commissario Tecnico non ci ha pensato due volte ed ecco che chiama la punta dell’Atalanta. L’ex Milan è oggi intervenuto in conferenza stampa insieme agli altri “esordienti” Verdi e Spinazzola. L’attaccante di Gasperini si è soffermato sulle altre punte azzurre: “La concorrenza non si vince, sono alla prima convocazione, ci sono due mostri davanti, attaccanti molto forti. Belotti ha già fatto una caterva di gol. Ho notato la cattiveria, ogni palla che toccava la metteva dentro. Pure Immobile sta facendo benissimo con la Lazio, così come Eder. Devo imparare da loro“.

ECCO LE SENTENZE DEL GIUDICE SPORTIVO>>>CLICCA QUI

GIUDICE SPORTIVO – Ecco le sentenze dell’ultima giornata di campionato. Lazio e Sassuolo salve

Ecco le sentenze del Giudice Sportivo riguardo l’ultima giornata di campionato. Lazio e Sassuolo salve

GIUDICE SPORTIVO: LE SENTENZE

Sono state rese note attraverso il comunicato ufficiale n°166 della Lega le decisioni del Giudice Sportivo Gerardo Mastrandea in merito all’ultima giornata di campionato.

Due le giornate all’indirizzo di Alessandro Diamanti “per condotta gravemente antisportiva durante un’azione di giuoco, al 29° del secondo tempo”.

Un turno invece a Costa e Diousse (Empoli), Pulgar (Bologna), Gonzalo Rodriguez (Fiorentina), Strootman (Roma) e Danilo (Udinese).

SITUAZIONE LAZIO E SASSUOLO

Nessuna squalifica per i giocatori di Lazio e Sassuolo, avversarie nel 30esimo turno di campionato. Biglia (multato di 1500 euro in quanto capitano) ha rimediato la sesta sanzione, de Vrij la terza. Entra in diffida Peluso (nono giallo), primo cartellino infine per Letschert.

ECCO LE PAROLE DI SUPERPIPPO SU SUO FRATELLO>>>CLICCA QUI

Continuano gli elogi di Pippo Inzaghi a suo fratello Simone

Pippo Inzaghi ha elogiato suo fratello Simone per quanto sta facendo con la Lazio

SUPERPIPPO SU INZAGHINO

Il Venezia di Filippo Inzaghi ha conquistato tre punti fondamentali per il suo campionato contro il Bassano all’ultimo minuto. Lo stesso Pippo nel post partita ha rilasciato un commento sull’operato di suo fratello Simone. Ecco le parole dell’ex Milan: “Faccio i complimenti a Simone che sta facendo una grande stagione con la Lazio, se me parla troppo poco“.

INTANTO CIRO IMMOBILE CERCA UNA SQUADRA>>>CLICCA QUI

VIDEO – Immobile alla ricerca di una squadra… di calcetto

Ciro Immobile, ha preso parte al nuovo video del gruppo comico/calcistico degli Autogol.

CIRO CERCA SQUADRA

Chi di noi non ha mai giocato a calcetto con amici, colleghi o semplici conoscenti? E tutti sanno quanti problemi comporta organizzare una partita. Raggiungere 10 uomini, prenotare il campo, il post partita, ecc. Sono dello stesso avviso gli “Autogol” un gruppo di comici che spesso legano l’ilarità con il calcio. Spesso alcuni calciatori intervengono nei loro video. Per esempio il Papu Gomez (vero e proprio fenomeno social), Javier Zanetti ecc. Stavolta è toccato anche al laziale Ciro Immobile. L’attaccante napoletano era stato chiamato come decimo, per poi scoprire che invece sarebbe stato undicesimo è quindi restato fuori. A fine video il napoletano ha fatto un appello per trovare una squadra in cui giocare.

 

ECCO LE CLAMOROSE DICHIARAZIONI DI JAMIE VARDY>>>CLICCA QUI

L’Australia chiama, Oikonomidis non risponde. Ecco il motivo

Chris Oikonomidis era pronto a scendere in campo con la propria Nazionale, l’Australia. I Socceroos saranno impegnati nelle gare di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 contro Iraq ed Emirati Arabi. L’esterno però non potrà rispondere alla chiamata del suo paese…

SPALLA LUSSATA

Era già pronto a riasaporare la maglia della Nazionale australiana, Chris Oikonomidis, ma questa volta di mezzo si è messa la sfortuna. Già perchè l’esterno, dopo aver convinto il Ct Ange Postecoglou ad inserirlo nella lista dei convocati grazie alle buone prestazioni con la maglia dell’Aarhus, sarà costretto a rinunciare alla trasferta. Il motivo? Una lussazione alla spalla, subita in occasione della penultima sfida in campionato della compagine danese, contro il Randers. Secondo quanto riportato da fourfourtwo.com, ora il nativo di Sidney dovrà star fermo per circa un mese. Un guaio per la sua Nazionale e per il suo club, che sarà impegnato prossimamente nei delicati playout per rimanere nella Superligaen danese.

Vardy-Ranieri, dichiarazioni shock: “Dopo il suo esonero…”

Da idolo indiscusso dei tifosi del Leicester a traditore il passo è stato veramente breve. Jamie Vardy ha raccontato ai media inglesi quanto gli è accaduto dopo l’esonero di Claudio Ranieri dalla panchina delle Foxes.

DA CAPOCANNONIERE A…TRADITORE

Dal’esonero di Claudio Ranieri dalla panchina del Leicester è passato poco più di un mese. Jamie Vardy, capocannoniere nella fantastica cavalcata delle Foxes della scorsa stagione, era stato additato come uno degli “ammutinati” dello spogliatoio che avevano spinto all’allontanamento del tecnico romano. Una voce falsa, secondo l’attaccante del Leicester, che si è diffusa presto in tutto il mondo. Con conseguenze preoccupanti per lui: “Sono stato minacciato di morte, sui social e mentre camminavo per strada“.

MINACCE ALLA FAMIGLIA

Vardy ha raccontato che le minacce sono arrivate anche alla sua famiglia. Più di una volta, sostiene il calciatore, qualcuno ha cercato di buttare fuori strada la moglie Rebekah. “La storia ormai si è diffusa, e la gente la sente e la cavalca. E così si arriva alle minacce di morte a te e alla tua famiglia, ai tuo figli. Cerco di andare avanti ma quando ci sono delle persone che cercano di speronare tua moglie in macchina con i tuoi figli non è facile. È successo tante volte ormai. È terrificante“.

INTANTO IN ITALIA UN ALLENATORE DELLE GIOVANILI ARRESTATO NEL TORINESE. ECCO PERCHE’…

Roma fuori dall’Europa, Sky non si arrende e denuncia un episodio contro il Lione

L’eliminazione della Roma in Europa League non è proprio andata giù a quelli di Sky… Sulla pagina ufficiale di Sky Sport infatti, ieri sera è apparso un articolo di denuncia su un episodio avvenuto nei minuti finali dell’ottavo di finale della seconda competizione europea.

Non se ne è accorto nessuno, ma soprattutto non se ne sono accorti l’arbitro Kassai e i suoi collaboratori“. Inizia così l’articolo di SkySport, riguardante i minuti finali del match vinto (inutilmente) dai giallorossi contro il Lione per 2-1.

I FATTI

Procediamo con la descrizione dei fatti. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Manolas mette un pallone verso l’area di porta avversaria, pallone che trova però soltanto il portiere del Lione Lopes. Quest’ultimo, fuori dallo specchio della porta, controlla il pallone con la mano, lascia che cada a terra, poi lo tocca di nuovo di piede e infine attende l’arrivo di Dzeko per bloccarlo a terra con le mani guadagnando qualche altro secondo. Nessuno fa una piega, Lopes rilancia lungo e qualche secondo dopo arriva il fischio finale.

LA DENUNCIA

A termini di regolamento – secondo gli eccellenti studiosi del calcio dell’emittente – l’arbitro avrebbe dovuto assegnare una punizione indiretta in area in favore dei giallorossi. Punizione che “sicuramente” gli uomini di Spalletti avrebbero tramutato in goal, ottenendo 3-1 e qualificazione ai quarti. Cita la regola 12: ““Un calcio di punizione indiretto è assegnato se un portiere, all’interno della propria area di rigore, tocca il pallone con le mani dopo essersene spossessato e prima che lo stesso sia stato toccato da un altro calciatore. Si considera che un portiere abbia il controllo del pallone quando  lo tocca con qualsiasi parte delle braccia o delle mani, salvo che il pallone non rimbalzi accidentalmente su di lui o abbia effettuato una parata”.

MONDO DEL CALCIO SCONVOLTO…

L’articolo di denuncia di Sky ora fa tremare il mondo del calcio, con i vertici della Uefa sotto accusa e pronti alle dimissioni…Niente di tutto ciò. Questo articolo dell’emittente satellitare, l’ennesimo in favore dei giallorossi, tira fuori un episodio di cui nessuno si è accorto. Un articolo inutile, che non cambierà in alcun modo le sorti di una gara morta e sepolta. Dopo le telecronache faziose di Caressa e le iniziative pro-Roma di Sky, quest’ultima trovata non farà altro che alimentare le polemiche e confermare la simpatia dell’emittente satellitare per la seconda squadra della Capitale.

 

CARESSA IERI SFOTTUTO DA LEONARDO SULLA SUA FEDE GIALLOROSSA>>>LEGGI QUI

Eugenio Fascetti: “Per Inzaghi parlano i risultati. Immobile? Fin troppo generoso”

Eugenio Fascetti, il tecnico della Lazio dei -9, è intervenuto stamane sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air.

Che idea si è fatto Fascetti di Inzaghi e del suo sistema di gioco?

“Inzaghi è un allenatore che varia abbastanza – spiega Eugenio Fascetti – ed è un lato positivo. Comunque sono i risultati a parlare per lui, penso che non potesse fare meglio di così”. 

Le vere sorprese del campionato sono Lazio e Atalanta?

“Assolutamente sì, ora le aspettiamo alla riprova, perché giudicare un allenatore al primo anno è difficile. Bisogna vedere se saprà confermarsi anche la prossima stagione e nell’arco dei prossimi anni. Per adesso a Inzaghi do 8 come voto”.

Crede che i giovani mescolati ai più esperti siano la chiave che faccia la differenza? Inzaghi ha lanciato tanti prodotti del vivaio dandogli fiducia.

“La Lazio è una squadra che con Pioli sarebbe arrivata quarta o al massimo terza, quindi non credo sia cambiato molto con l’arrivo di Inzaghi che si sta rivelando un allenatore molto attento a lanciare i giovani, del resto li conosce molto bene visto che ci lavora dai tempi degli Allievi. In particolare mi piacciono Milinkovic-Savic e Murgia, sugli altri non mi esprimo”. 

Eugenio Fascetti su Immobile

“Immobile è un giocatore fin troppo generoso: corre tantissimo, fa reparto, va sempre a caccia del pallone, apre varchi. Si è rivelato sicuramente una piacevole sorpresa. Peccato non sia riuscito a sfondare all’estero, ma la Lazio è stata brava a prenderlo e a rilanciare la sua carriera”.

Lei ha avuto a che fare con un giocatore molto estroso come Antonio Cassano. Come avrebbe gestito Keita?

“Averne di giocatori come Cassano, Keita e Felipe Anderson! Basta con questi ragionieri che giocano facendo solamente tic-toc. Se non sei un allenatore in grado di gestire degli elementi un po’ turbolenti fai prima a mandarli via, anche se sarebbe un vero peccato”.

Quest’anno è un campionato particolarissimo, molto avvincente soprattutto per quanto riguarda la corsa all’Europa. Le due milanesi che hanno avuto problemi nel corso dell’annata possono riuscire a strappare un posto?

“In Champions League sicuramente no, qualche chance ce l’hanno per l’Europa League esattamente come Lazio, Atalanta e Fiorentina”.

Per quanto riguarda la nazionale sta nascendo un nuovo ciclo con tanti giovani di talento.

“Secondo me tra un paio d’anni avremo una grossa nazionale. I presupposti per creare un gruppo di campioni ci sono tutti, siamo coperti su ogni reparto e la coppia d’attacco Belotti-Immobile può far sognare. Messi insieme si completano e possono mettere paura a chiunque perché sono cattivi agonisticamente, sempre affamati di gol”.

Dei giovani alla ribalta chi l’ha impressionata di più?

“Dell’Atalanta sono quasi tutti stranieri. Mi ha impressionato Gagliardini che nel giro di pochi mesi è passato all’Inter diventando uno dei titolari inamovibili con estrema disinvoltura, dimostrando tanta personalità”.

L’Italia ed il calcio europeo, divario incolmabile secondo Eugenio Fascetti?

“Non mi sembra, l’Inghilterra ha solamente il Leicester in Champions e il Manchester in Europa League, per cui… E non dimentichiamoci che due anni fa la Juventus arrivò in finale e lo scorso anno venne eliminata dal Bayern Monaco uscendo a testa altissima, sfiorando il passaggio del turno”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI FABRIZIO RAVANELLI

Hoedt: “Orgoglioso di essere nell’Olanda dei ‘big’. Alla Lazio…”

0

Dopo la convocazione nell’Olanda dei ‘big’, Wesley Hoedt esprime ai media del paese tutta la sua euforia. E ringrazia la Lazio…

Queste le parole del difensore biancoceleste a ‘Algemeen Dagblad’: “Ho dovuto lottare duramente per questa opportunità. Voglio battere me stesso in questa settimana. Alla Lazio sto facendo molto bene. La scorsa stagione non è andata come volevo, questa invece voglio che sia la migliore. Quando penso all’Olanda mi viene subito in mente la finale del Mondiale 2010. Sono molto orgoglioso di essere qui, voglio restarci a lungo“.

Djordjevic da ‘record’ nell’era Lotito. E c’è chi ha fatto peggio…

0

Può sembrare paradossale, ma nella lista dei ‘record’ dell’era Lotito è entrato anche Filip Djordjevic.

LA STATISTICA

Contro il Cagliari, il centravanti serbo è sceso in campo al 67′, a distanza di un mese dall’ultima apparizione, da quei 12 minuti finali in cui aveva calcato il manto erboso nella sfida con l’Empoli. Tra i maggiori indiziati infatti a lasciare la Capitale nella finestra invernale di mercato, alla fine è rimasto a Roma, ma, avendo davanti un ‘collega’ del calibro di Ciro Immobile, si è dovuto accontentare di guardare le partite dalla panchina. I minuti in campo, così come le occasioni, sono andati sempre più scarseggiando, portando l’ex Nantes a siglare una sola rete in 1.476 minuti in serie A. Un dato che costituisce un record, ovviamente in negativo, tra gli attaccanti biancocelesti nell’era Lotito: con una sola rete segnata in 37 presenze, il serbo si piazza infatti al penultimo posto tra i centravanti passati a Formello dopo il 2004, davanti all’attuale ds Igli Tare (autore anch’egli di un solo gol, ma in 45 apparizioni).

Roma, Pallotta carica: “La stagione non è ancora terminata, con la Lazio…”

0

Prendersi la rivincita contro la Lazio e accedere alla finale di Coppa Italia: una doppia missione a cui la Roma crede moltissimo.

LA CARICA DI PALLOTTA

A testimoniarlo le parole del presidente giallorosso James Pallotta, che ha cercato di caricare l’ambiente in vista della semifinale di ritorno contro i ‘cugini’: “Per me la stagione non è ancora terminata, proseguiremo con questa linea e saremo ancora più competitivi. La Juve deve ancora incontrare noi e il Napoli e noi possiamo farcela con la Lazio in Coppa Italia. L’obiettivo è raggiungere la Champions, per cui adesso dobbiamo continuare a vincere le partite“.

Pancaro immerso nei ricordi della Lazio dello scudetto

Il 14 maggio del 2000 una data che ogni tifoso laziale porta nel cuore. A tale proposito, Pancaro, terzino destro della Lazio campione d’Italia, ha ricordato quella stagione

Queste le parole di Pancaro a Sportitalia:“Sono stato fortunato perché ho giocato in una delle Lazio migliori della storia in una società forte. Oggi vivo ancora a Roma, quindi la Lazio ha un posto nel mio cuore. Abbiamo vinto poco per quello che realmente potevamo vincere, forse non eravamo abituati a farlo e i problemi societari successivi hanno smantellato la squadra. La vittoria dello scudetto, un sogno da quando ero bambino e riuscire a vincerlo a Roma è stato il punto più alto nella mia carriera”.

RAVANELLI SPINGE LA LAZIO IN CHAMPIONS LEAGUE>>>CONTINUA A LEGGERE

Fabrizio Ravanelli: “Lazio credici alla Champions League!”

Col pareggio a reti bianche di Cagliari, la Lazio ha detto addio ai sogni Champions. Recuperare 6 punti al Napoli terzo pare velleità, anche se la matematica dà ancora speranze ai biancocelesti. Ne è convinto Fabrizio Ravanelli, che ha vestito la maglia della Lazio proprio nell’anno  dello scudetto.

Queste le parole di Ravanelli alla Gazzetta dello Sport: “La Lazio può ancora andare in Champions League. Anche nell’anno dello scudetto riuscimmo a recuperare 9 punti alla Juventus”. Certo, provarci non costa nulla. Anche perché dopo il Sassuolo, ma soprattutto dopo il derby di Coppa italia, la Lazio sfiderà il Napoli. In caso di vittoria all’Olimpico, si potrebbe davvero riaprire il discorso. D’altronde proprio grazie alla vittoria sui campani i biancocelesti arrivarono terzi due stagioni fa sotto la guida di Pioli.

LEGGI LE PAROLE DI TARE SU STRAKOSHA>>>CLICCA QUI

Gomez: “Europa League? Una battaglia con grandi squadre”

La corsa verso l’Europa League è ancora aperta. Gomez lascia una dichiarazione a Premium Sport.

Gomez: “Ci crediamo anche se sarà una lotta con grandi squadre. Giocheremo tante partite in casa e dobbiamo sfruttare il fattore campo.”

L’attaccante dell’Atalanta in un’intervista fa capire che questo finale di stagione sarà infuocata. Al termine della ventinovesima partita di campionato, si è delineato in modo chiaro chi lotterà per l’Europa Leaugue. Mancano nove partite da giocare e sarà una finale intensa. Vedremo impegnate in questo “duello” l’Inter con l’Atalanta, che in questo periodo hanno dato buoni risultati, la Lazio e da domenica è tornato anche il Milan in corsa per l’Europa. La squadra di Simone Inzaghi dovrà custodire con cura la posizione in classifica ad oggi conquistata. Dalla partita con il Sassuolo non potrà più commettere errori. Un altro importante trofeo che potrebbe aiutarli in questa corsa, sarebbe vincere la Coppa Italia, il quale darebbe automaticamente accesso in Europa Leaugue.

LEGGI LE PAROLE DI TARE SU STRAKOSHA>>>CLICCA QUI