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Pisa batte il colosso cinese. Cannavaro, Pato e Witsel ko contro Gattuso

I toscani battono il Tianjin per 3-2. La partita amichevole non è stata quasi mai spettacolare ma è il risultato finale a fare notizia. Gli incassi saranno devoluti alle popolazioni del centro Italia colpite dal sisma.

IL MATCH

La squadra cinese passa in vantaggio nel primo tempo che si conclude 2-0. Assist per il belga sul primo gol mentre la seconda rete porta la firma di Pato. Nella prima metà anche un rigore sbagliato dal Pisa. Ma negli ultimi 45 minuti Gattuso sconvolge la formazione e accorcia le distanze al 35′ dopo mezzora di occasioni sbagliate. Ma al 42′ cambia la partita. In tre minuti il Pisa pareggia e passa in vantaggio con due gol su punizione.

LE INTERVISTE

A fine partita parlano i due allenatori Campioni del Mondo. Il primo è Cannavaro: “Volevo ringraziare Rino ed il Pisa per l’ospitalità e per la partita che ci hanno permesso di disputare, ai ragazzi servirà senz’altro. Il Pisa si vede che è una squadra di Rino : grande grinta e voglia di giocare a calcio. Non è semplice fare calcio nelle condizioni che ha vissuto il Pisa, per questo faccio i complimenti a Rino ed ai suoi giocatori”. Poi il turno di Gattuso:” Io e Fabio ci sentiamo spesso su una chat che abbiamo dei campioni del mondo ; è stato un vero capitano, per me è sempre stato un esempio. La bravura calcistica non la scopro io, ma vi dico che la sua grandezza è il lato umano”.

Esclusiva Laziochannel – Ecco la nuova maglia della Lazio

È di ieri la notizia dell’accordo chiuso fino al 2022 fra la Lazio e la Macron. Naturalmente è già partita la curiosità su quale sarà la maglia della prossima stagione.

RITORNO AL…PASSATO

Da fonti indiscrete raccolte in esclusiva dalla redazione di Laziochannel la prima maglia della Lazio avrà un sapore vintage. Il colore sarà un celeste spento, che richiama la maglia degli anni ’30 stile Silvio Piola. Un vero e proprio ritorno al passato che farà felici tanti appassionati e nostalgici dei colori biancocelesti.

IL LOGO

Ma la vera novità riguarda un altro aspetto, ed è quella del logo. A quanto pare infatti, la Lazio dovrebbe sostituire quello classico con quello a rombo. Quest’anno è stato proposto su alcuni prodotti della collezione Macron. Per chi non lo sapesse il logo a rombo è diviso in due segmenti: nella parte superiore troviamo l’aquila stilizzata e la scritta Lazio; sotto un colore celeste di riempimento. Questo è il logo utilizzato dalla SS Lazio nella stagione ’83/’84, stagione in cui i biancocelesti fecero il loro ritorno in Serie A dopo 3 anni di purgatorio in serie cadetta successivi allo scandalo calcioscommesse. La sfortuna volle che dopo appena due stagioni la compagine biancoceleste retrocesse nuovamente…

Come al solito il reparto marketing della società capitolina continua a far parlare di sè con iniziative piene zeppe di fantasia. Vediamo se queste indiscrezioni saranno confermate e a questo punto non ci resta che aspettare la nuova maglia con il logo a rombo, molto anni ’80.

Pulici parla del Presidente Lenzini e della petizione per la via a suo nome

Sono di qualche giorno fa le parole del nipote del presidente del primo scudetto laziale. Laziochannel.it si è fatto promotore della petizione (clicca per firmarla) sulla via a suo nome. Anche Felice Pulici si aggiunge al coro.

L’INTERVISTA

Felice Pulici ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Un presidente come Lenzini merita molto di più di una strada, ma si può partire da questo per fare qualcosa di più grande”. Non un uomo qualunque per Pulici ma anche per tutti i tifosi laziali. Lui lo ricorda cosi:”E’ stato l’artefice di quella squadra che vinse lo scudetto del 1974. Lui aveva un rito con me, calciava un rigore dentro lo spogliatoio prima della partita. Ho una foto con lui dentro lo stadio mentre lo prendo per mano. Era un grande uomo, lo porto nel cuore”.

LEGGI LE PAROLE DEL NIPOTE ANDREA LENZINI>>>CLICCA QUI

Morrison, il ds del QPR: “Essere qui è una grande opportunità per lui, ma se non va…”

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“Le porte per lui non sono chiuse, ma bisogna valutare alcune cose. Non so cosa accadrà, vedremo”. Così parlava, ad inizio settembre, Les Ferdinand, ds del QPR, a proposito del possibile arrivo al club londinese di Ravel Morrison. Ebbene, quelle valutazioni, durante il mercato invernale, sono state fatte e hanno dato esito positivo, decretando l’approdo a Loftus Road dell’ex centrocampista della Lazio. Proprio di quest’ operazione lo stesso Ferdinand ha parlato nuovamente in un’ intervista al Times.

“RAVEL HA UN ENORME TALENTO. LA LAZIO, CON LUI…”

Sappiamo che lui ha un enorme talento, ma a volte la pressione che si crea quando si lascia un club come il Manchester United può pesare. La Lazio lo ha portato in Italia con la chiara convinzione di poter fare con lui la stessa cosa che ha fatto la Juventus con Pogba. A volte cambiare drasticamente cultura e ambiente può migliorare un giocatore, ma purtroppo questo non è avvenuto con Ravel, per un motivo o per un altro. Il suo desiderio era quello di tornare a giocare nel Regno Unito, per cui questa per lui è una grande opportunità: qui può tornare in pista e noi, dal canto nostro, potremo valutare se è cambiato e vuole fare le cose nel modo giusto. È in prestito, quindi, se le cose non andranno come devono andare, non sarà la fine del mondo, anche se spero davvero che diventi un giocatore importante per la squadra. Lui è un talento eccezionale“.

Roma, disavventura ‘hot’ sui social per Szczesny – FOTO

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Brutta disavventura ‘social’ per Wojciech Szczesny. Sul profilo Instagram del portiere giallorossi sono infatti comparse alcune foto hot, opera di un hacker.

“SONO DISPIACIUTO”

Dopo la gioia per il netto successo casalingo sulla Fiorentina, Wojciech Szczesny ha avuto una brutta sorpresa: il suo profilo Instagram, infatti, è stato violato da un misterioso hacker, che è riuscito a pubblicarvi una serie di foto di donne in topless ed in pose sconvenienti. Il sabotatore ha inoltre modificato la descrizione del profilo, inserendo come nome un enigmatico ‘Amanda’. Poco dopo la pubblicazione dei post a luci rosse, lo stesso Szczesny ha rimosso il tutto, pubblicando un messaggio di scuse rivolto ai suoi followers.

Come avrete notato, il mio account è stato hackerato. Sono molto dispiaciuto per le foto che sono state pubblicate. Ora sono riuscito ad accedere di nuovo ma anche l’hacker ha ancora accesso. Sono al lavoro con i tecnici per risolvere questo problema prima possibile“.

FOTO – La Macron rinnova ma… che nostalgia della Umbro

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Nel giorno del rinnovo della Macron come sponsor tecnico della Lazio, abbiam voluto dare uno sguardo al passato e ricordare la mitica Umbro. Tra le più amate dei tifosi

L’APPRODO DELLA UMBRO

Correva l’anno della stagione 1989-1990 ed era la Lazio dei vari Fiori, Bergodi, Sclosa, Di Canio e Ruben Sosa. I biancocelesti svoltano con un look british e si affidano alla Umbro. Storica casa di stampo inglese si presentò con una maglia in stile “old England“, richiamando quella del Manchester City. Ed eccola con dei triangoli blu su sfondo celeste. La stessa maglia fu ripresentata nella stagione 1990-1991 per la Lazio di Dino Zoff e Riedle.

ANNI 90, ANNI D’ORO

Con l’inizo degli anni 90, la Umbro regala soddisfazioni ai tifosi. le maglie sono una più bella dell’altra. Ogni anno una sorpresa che mandano in visibilio i collezionisti. La Umbro attua una rivoluzione nel design, mantenendo comunque i colori tradizionali e l’eleganza. Indimenticabile la maglia Away della stagione 1994-1995. Blu notte intervallata al centro dal celeste storico della Lazio. Fu ripresentata anche in versione grigia. Sono gli anni dei bomber: Signori, Boksic, ma anche dei grandi centrocampisti come Winter e Di Matteo, poi Fuser e Rambaudi. Cragnotti inizia a gettare le basi della Lazio vincente del futuro. La Umbro battezza anche Nesta nella stagione 1995-1996, la prima da titolare.

LA VITTORIA DELLA COPPA ITALIA E LA FINALE UEFA DI PARIGI

Gioie e dolori hanno accompagnato il binomio Lazio – Umbro. La vera gioia arriva con la vittoria della Coppa Italia nella stagione 1997-1998. Lazio targata Eriksson, Jugovic, Mancini, Casiraghi. Nella stessa stagione arriva la prima finale europea della storia biancoceleste. Coppa Uefa, finale, persa, a Parigi contro l’Inter di Ronaldo. Questa è anche l’ultima stagione targata Umbro. Dalla stagione successiva la Lazio si affiderà alla Puma, con la quale ottenne i suoi successi più importanti. La Umbro è stata spesso indicata come tra i migliori sponsor tecnici avuti dalla Lazio. Grazie Umbro per le tue splendide maglie.

Petrelli: “Lazio, contro il Milan farà la differenza la voglia di vincere”

L’ex difensore biancoceleste Sergio Petrelliè intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio: 

“La Lazio si è ripresa benissimo. Non considero la gara contro il Chievo una partita persa, ma una sfida stregata. I biancocelesti potevano vincerla con un risultato molto largo, ma alla fine è arrivata una sconfitta. Poi gli uomini di Inzaghi hanno disputato la loro miglior gara della stagione contro l’Inter. I nerazzurri di fronte ai capitolini sembravano dei calciatori sprovveduti, ma nonostante la vittoria i biancocelesti hanno concretizzato poco.

La concentrazione del Pescara è durata appena 20 minuti. Gli abruzzesi non giocano male, ma per ogni errore che commettono prendono gol. Per la squadra abruzzese era fondamentale Lapadula. La fortuna bisogna cercarla, Oddo è un signor allenatore e mi è dispiaciuto vederlo sconsolato. La Lazio all’Adriatico ha avuto almeno 10 occasioni per segnare. La continuità delle prestazioni biancocelesti sono un buon segno, possono competere per obiettivi importanti.

Parolo sa giocare in ogni zona di campo, è sempre pronto e a disposizione. E’ un calciatore molto intelligente, si vede dalla sua concretezza. Il centrocampista di Gallarate può essere importante anche in Nazionale. Felipe Anderson sta migliorando, ultimamente è più disteso e di conseguenza si sta esprimendo bene in campo. Gli avversari devono sempre raddoppiare la marcatura su di lui. Contro il Pescara ha servito un assist perfetto a Parolo in occasione del gol del vantaggio; un cross calibrato al centimetro.

Il Milan non è una squadra di primo livello, va affrontata con decisione. Nel 1973, nel match contro i rossoneri, l’Olimpico era pieno di tifosi. Sugli spalti c’erano circa 80 mila spettatori. In quel match sono stato espulso insieme a Benetti; dopo la mia uscita dal campo segnò Re Cecconi. Mi diedero tre giornate di squalifica. Invito i sostenitori biancocelesti a seguire anche lunedì la Lazio”.

Importante riconoscimento europeo per Parolo

E’ il calciatore della settimana. 4 gol, 3 di testa e gioia incontenibile per il Gerrard di Gallarate. Per Parolo arrivano i riconoscimenti anche fuori dai confini nazionali

PAROLO NELLA TOP 11 EUROPEA

Come ogni settimana, il portale whoscored.com, ha stilato le statistiche dei maggiori campionati europei. Tra queste spicca la squadra settimanale europea. Ovvero i top 11 di, divisi per ruoli, di tutti i campionati del Vecchio Continente. Nella Top 11 europea spicca la presenza di Marco Parolo. Il centrocampista è risultato il migliore nel suo ruolo. Di seguito gli undici titolari: (4-4-2) Asenjo; Cuffaut, Konè, Papadopoulos, Mendy; Tello, Parolo, Hamsik, Neymar; Papu Gomez, Mertens.

TANTA LAZIO NELLA TOP 11 SERIE A

Lo stesso portale whoscored.com, ha stilato anche la top 11 della Serie A. Tanti Lazio presente, complice il 2-6 ai danni del Pescara. In difesa troviamo De Vrij. A centrocampo conferma per Marco Parolo con l’aggiunta di Felipe Anderson.

Veltroni – Lega Calcio, ecco la risposta dell’ex PD

Si era vociferato nei giorni scorsi della candidatura di Walter Veltroni come possibile nuovo presidente della Lega Calcio. Arriva la pronta replica dell’ex Pd

VELTRONI DECLINA

In questo momento non esistono le condizioni oggettive e personali per le quali io possa aderire all’ipotesi, allo stato solo tale, della presidenza della Lega Calcio. Ringrazio chi ha voluto parlarmene e auguro al calcio italiano, motivo di passione e di impegno per milioni di cittadini, di trovare la necessaria unità e lo scatto di innovazione, di indirizzi e organizzativi, indispensabili per far crescere ancora e rendere più moderno, popolare e internazionale il nostro sport più seguito“. Queste le parole di Walter Veltroni, che chiude la porta alla lega Serie A.

Poli rassicura: “Lunedì contro la Lazio ci sarò. Vogliamo vincere”

Un Milan coriaceo è riuscito ad espugnare il Dall’Ara con un gol di Pasalic. Tuttavia, la squadra rossonera lunedì affronterà la Lazio senza almeno 5 titolari (leggi qui il perché). Andrea Poli non teme i biancocelesti e lancia la sfida.

Così Poli a Premium Sport: “Un applauso a tutti quanti, soprattutto a chi ha giocato meno. Abbiamo dimostrato attributi. Siamo molto contenti, ma dobbiamo analizzare il perché ci siamo ritrovati in nove. C’è un buono spirito e una partita così ricca di adrenalina non me la ricordo. Lunedì dobbiamo andare a Roma a vincere. Questo è un gruppo che ha l’obbligo di far bene per la maglia che indossa. Io sto bene, ho preso una bella botta, ma fa parte del gioco”.

Montella sorride amaro: “Lazio Milan? Mi hanno detto che..:”

Il Milan perde i pezzi in vista della gara contro la Lazio. Sono almeno 5 i sicuri indisponibili per lunedì, ma il numero potrebbe crescere (leggi qui). Sarà un bel grattacapo per Montella fare la formazione.

Il tecnico del Milan Montella ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine della rocambolesca vittoria contro il Bologna. Queste le sue parole: “Nelle ultime tre partite è successo di tutto e stasera non meritavamo di perdere. Questa vittoria va al di là dei tre punti. I ragazzi hanno giocato con la voglia di vincere vera, intima e messa a disposizione degli altri”. E sulle tante assenze contro la Lazio ha ironizzato: “Ma non è stata rinviata la partita?” (ride, ndr). 

Totti, le parole che non ti aspetti: “Canterei l’inno della Lazio se…”

Ospite al Festival di Sanremo, un’altra volta dopo 11 anni, Francesco Totti ha scherzato con Carlo Conti e Maria De Filippi.

Quando a Totti gli è stato chiesto se scoprisse la sciarpa della Lazio nel cassetto del figlio ha risposto: “Se ha fatto questa scelta di vita lo rispetto. Ma è impossibile che abbia una sciarpa della Lazio. Guarda che ti sta sentendo, non la starà prendendo benissimo”. Poi Conti l’ha stuzzicato chiedendogli se fosse disposto a cantare l’inno di Fiorentina e Lazio per far vincere lo scudetto alla Roma: “Tutti. Se canto quello della Fiorentina? No non posso, ma poi chi me lo dice che vinco lo scudetto. Su questo foglietto c’è scritto ‘Grazie Roma’, canta Antonello Venditti. Per rispetto dei viola non la canto, la potrei rovinare”.

LEGGI COSA HA DETTO MATUZALEM DI TOTTI>>>CLICCA QUI

Un mercoledì di ordinaria follia: il Milan perde altri titolari per la gara con la Lazio

Non solo Montolivo, De Sciglio e Bonaventura, Montella perde altri 2, forse 3 titolari per la gara di lunedì dello’Olimpico contro la Lazio.

BOLOGNA MILAN

Di certo il Milan non immaginava di trovare un Bologna così pimpante dopo il 7 a 1 col Napoli. Invece, i felsinei hanno dato filo da torcere fino alla fine. Ala fine Pasalic ha regalato i 3 punti ai rossoneri salvati da uno strepitoso Donnarumma e dai tanti errori di Destro. La squadra di Montella è apparsa nervosa, probabilmente incattivita dalla sconfitta contro la Sampdoria. Durante la gara si sono fatti cacciare dal campo prima Paletta e poi Kucka, mentre Romagnoli è uscito alla mezzora per infortunio. Il difensore romano è in dubbio per la gara di lunedì, così come Calabria. Il Milan rischia davvero di giocare all’Olimpico con la squadra Primavera.

MONTELLA SORRIDE AMARO PER LA GARA CONTRO LA LAZIO>>>LEGGI QUI

PARTE II – Matuzalem sulla Lazio di Inzaghi, su Zarate e sui brasiliani biancocelesti

Dopo aver parlato di Baronio, Totti e Nesta, Francelino Matuzalem ha parlato della Lazio tra passato e presente.

L’ASSIST A KLOSE

Sull’assist a Klose nel derby: “A Roma i tifosi laziali mi ringraziano sempre per quell’assist a Miro. Mai per il gol in Supercoppa. E’ stato il gol più brutto della mia carriera ma anche il più importante. Tornando all’assist nel derby: vidi che Cissè stava tagliando in area e liberava lo spazio a Klose e gliela passai. Miro che è un fenomeno stoppò tra 3 avversari e con la calma del campione realizzò la rete decisiva al 95′. I laziali mi ricordano per quell’assist e per la scarpata in faccia a Totti (ride, ndr)”. Sui derby di Coppa Italia: “E’ sempre un derby, mi auguro che la Lazio vinca”.

INZAGHI E LA LAZIO

Sul tecnico biancoceleste: “Simone ha iniziato con gli allievi, ma già si vedeva la sua bravura. E’ un bravo ragazzo e sono felicissimo che la Lazio stia andando bene. Mi piace come fa giocare la squadra. Ha un attacco fortissimo e fa divertire. Obiettivo Lazio? A parte la Juve che vincerà lo scudetto, ci sono Roma e Napoli per la Champions. La Lazio può arrivare dietro queste. L’inter è forte ma non gioca bene, il Milan ha troppi alti e bassi. La Lazio può arrivare in Europa League se continua così. Stadio vuoto? Non è bello per la società e per i giocatori. Peccato perché è splendido vedere lo stadio bianco e celeste…”.

I BRASILIANI E BIGLIA

Matuzalem descrive Felipe Anderson: “Mi pare timido in campo. Ha tutto per diventare un fuoriclasse ma è discontinuo. Mi sembra che non sia convinto di se stesso. Poi per un periodo non giocava sempre e magari non si impegnava al massimo. Ha bisogno di un allenatore che gli dia sempre fiducia. Deve capire che è superiore agli altri. Quando è in giornata è devastante. Mi ricorda Hernanes che faceva 5 gare da fenomeno e poi spariva”.

Su Wallace: “E’ sicuramente meglio di Mauricio. Ha grandi capacità di crescita. Sta facendo bene, mi è spiaciuto per quell’errore nel derby. Non aveva ancora capito il valore della stracittadina. Se avesse commesso quell’errore contro ad esempio Milan o Inter, nessuno gli avrebbe detto nulla”. Su Biglia: “E’ un ottimo centrocampista. Quando non c’è la Lazio va in difficoltà. Chi è più forte tra me e lui? Io. Biglia ricorda Ledesma, ma Cristian faceva degli assist incredibili a Rocchi”. 

PASSATO E ZARATE

“Come mi sono lasciato con la Lazio? Bene. Ho sbagliato io. Me ne sono andato in vacanza invece di andare in ritiro. La società era arrabbiata. Perché non tornai? Stavo troppo bene in Brasile (ride, ndr). Questo è il motivo principale, poi ho scoperto altre cose… Ma lasciamo stare, ormai è passato. Il mio ruolo preferito? Davanti la difesa. Da mezzala non mi trovavo bene. Delio Rossi mi dava libertà di muovermi vicino a Ledesma. Ballardini? Ho avuto dei problemi con lui perché mi voleva far giocare mezza punta. Quando l’ho ritrovato al Genoa mi voleva di nuovo far giocare mezza punta ma io gli chiesi di non spostarmi.

Dove mi sono divertito di più? A Brescia, era una bella squadra. Con lo Shakhtar ho fatto la Champions League e ho fatto belle cose. Ho segnato il gol più bello della mia carriera segnando col colpo dello scorpione alla Ibrahimovic. Ricordo che a San Siro andai testa a testa con lui e poi a mente fredda mi chiesi ‘ma che ho fatto?’ (ride, ndr)”. Infine su Zarate: “Il suo primo anno alla Lazio è stato più forte di Felipe Anderson. Ha fatto tante cose sbagliate: ha cambiato il suo atteggiamento in campo. Ha avuto problemi contrattuali. A un certo punto non era più tranquillo…”. Questa la seconda parte dell’intervista di Matuzalem a Radio Incontro Olympia.

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Matuzalem show: prima attacca Baronio, poi sminuisce Totti

E’ stato uno dei centrocampisti più forti dell’era Lotito. Parliamo di Francelino Matuzalem che qualche anno fa fece le fortune della Lazio di Delio Rossi.

IL PUGNO A JIMENEZ

Matuzalem è intervenuto su Radio Incontro Olympia per raccontarsi: “Mi sono calmato con gli anni, sono diventato più maturo. Nella mia carriera ho fatto cose belle, ma avrei potuto fare di più. Potevo essere più tranquillo dentro e fuori dal campo. Non si può tornare indietro, sto cercando di trasmettere queste cose a mio figlio”. Sul suo pugno a Jimenez in un Lazio Cesena: “Tutta colpa delle tv (ride, ndr). Per fortuna in categoria non ci sono le telecamere. Jimenez cercò di darmi una gomitata, non mi prese, io reagì con un pugno e glielo diedi bene. Mi è dispiaciuto tanto perché stavo giocando su alti livelli, poi mi diedero 3 giornate di squalifica. Gesto esagerato? Quando arrivai al Napoli in serie B mi spaventai perché vedevo di tutto in campo. Però ho imparato molto da quell’esperienza”.

LA POLEMICA CON BARONIO

Matuzaelm torna sul tackle che costrinse Brocchi a lasciare il calcio: “Non ho nulla da nascondere. Nel calcio ho pochi amici ma con Brocchi non ho mai avuto problemi né prima né dopo. E’ un bravo ragazzo. Dopo la partita l’ho chiamato per chiedergli come stava, lui mi rispose che non c’erano problemi. Il problema ci fu con quell’ex giocatore della Lazio, Baronio che scrisse su twitter quella stronzata. Divenne titolare in quel periodo in cui Ledesma e Pandev erano fuori rosa. Io e Lichtsteiner chiedemmo alla società di reintegrare quei giocatori. Forse per questo motivo mi prese in antipatia. Nello spogliatoio non mi ha mai detto nulla, ma al computer ha fatto il coatto. Con Brocchi non ho problemi. Mi spiace si sia fatto male dove si era già infortunato, ma non volevo fargli male”.

Sui rapporti con gli ex compagni: “Sento ancora Foggia e Sculli. Alla Lazio andavo d’accordo con tutti, specialmente con Dias, Biava e Rocchi. Con Baronio non avevo problemi, ma non si era creato un rapporto tra di noi perché lui pensava dovesse andar via e non aveva legato con nessuno inizialmente. Mi piacerebbe sentirlo per chiarire, ma da parte mia non c’è nessun rancore. Penso solo alla mia famiglia”. 

NESTA LAZIALISSIMO

Su Nesta che l’ha allenato al Miami: “E’ una parte della storia della Lazio. Quando io arrivai in Italia era lui il capitano dei biancocelesti. Con lui ho parlato della Lazio: è dispiaciuto per com’è andato via ma lui è tifosissimo laziale. Io ero emozionato di essere allenato da un campione del mondo come lui. Ha fatto bene a scegliere una squadra così lontana per allenare. Liverani per esempio non era pronto per il Genoa, aveva bisogno di fare gavetta. Nesta ha tutto per allenare in Italia in futuro”.

TOTTI, BAGGIO E KLOSE

Su Baggio con cui ha giocato al Brescia: “Ho avuto la fortuna di giocare con lui. Mi ha dato tanti consigli, magari lo avessi ascoltato. E’ stato l’ultimo grande numero 10 italiano. Totti è un ottimo giocatore ma non un fenomeno. Ha fatto la storia della Roma, ma non c’è paragone con Baggio. Così come Del Piero. Il più forte con cui ho giocato alla Lazio? Klose. Mi ha impressionato perché nonostante l’età faceva ancora la differenza”.

IL RITORNO IN ITALIA

Sulla sua nuova esperienza al Monterosi: “Ho scelto di tornare in Italia per stare vicino a mio figlio. Dopo Miami volevo smettere ma lui mi ha chiesto di giocare con lui. Lui sta nel settore giovanile ma spero che faccia bene per arrivare in prima squadra. Lo consiglio sempre perché gioca nel mio stesso ruolo. Lui è meno tecnico, rende meglio da difensore.

Si impegna al massimo, vuole arrivare. Può fare una buona carriera. Lui ha iniziato nelle giovanili della Lazio, ma ho capito che era meglio che andasse da un’altra parte… Volevo che camminasse con le sue gambe e non che giocasse alla Lazio perché è mio figlio. Mi hanno chiamato da Verona per fargli fare un provino, ma io ho rifiutato. Se è bravo arriverà comunque”. Sul futuro: “Carriera da ds? No, sono tutti esauriti (ride, ndr). Mi piacerebbe allenare i ragazzini. Ora penso a salire in Lega Pro col Monterosi”. 

Fabrizio Piepoli

LEGGI IL RESTO DELL’INTERVISTA IN CUI PARLA DELLA LAZIO DI IERI E DI OGGI>>>CLICCA QUI

 

CROTONE JUVENTUS – I bianconeri spietati contro i calabresi

Il Crotone resiste un’ora, poi la Juventus accelera e chiude la pratica con le reti di Mandzukic dopo la respinta di Cordaz su Asamoah e Higuain (assist di Rincon) e si porta a più sette sulla Roma e a più 9 sul Napoli. Calabresi praticamente mai pericolosi.

L’amico del cuore di Parolo: “Vi racconto Marco”

Marco Parolo ha fatto molta gavetta militando nelle categorie minori. Ha raggiunto la Serie A a 25 anni. Domenica scorsa a Pescara grazie ai quattro gol realizzati è entrato di diritto nella storia del calcio italiano.

Per parlare del centrocampista biancoceleste è intervenuto ai microfoni de La Provincia di Varese, Cesare Zanotto, suo amico di infanzia:

“Quando gioca è come se giocassi anche io con lui. Quando fa gol ed esulta sono contento anche io. E’ riuscito a farmi tifare Lazio o altre squadre in cui ha militato. Succede anche quando gioca contro l’Inter che è la mia squadra del cuore. Sono fortunato ad averlo come amico. E’ sempre la stessa persona pur avendo giocato Champions, europei e mondiali. E’ sempre lo studente che ho conosciuto al liceo. Mi sembra strano pensare che lui che non ama apparire ora sia sotto tutti i riflettori per questi quattro gol. Secondo me lo merita perchè ha sempre lavorato duro. Non si è mai risparmiato e ciò che ha ottenuto lo ha avuto grazie al lavoro duro”.

POI PROSEGUE

“Senza fare proclami ma ottenendo grandi risultati. È arrivato in A faticando. Accettando anche situazioni difficili come quando faceva panchina in Lega Pro alla Pistoiese. Giocava poco ma ha insistito, anche quando chiunque avrebbe mollato. Lui dalle difficoltà ha trovato la spinta per andare avanti. Il bello è che dopo ogni stagione è sempre migliorato. Ha compiuto 32 anni, quattro gol nella stessa partita non li aveva mai fatti. Ciò significa che la sua carriera è ancora in parabola ascendente e che il meglio deve ancora venire. Dopo la gara di Pescara ci siamo sentiti per messaggio. Era felicissimo per aver segnato quattro reti ma anche rammaricato per non aver segnato contro il Chievo la partita precedente, quando la Lazio ha perso uno a zero in casa”.

Canigiani: “Con Macron tante nuove sorprese per i tifosi biancocelesti”

La Lazio tramite il proprio sito ha annunciato di aver rinnovato il rapporto di collaborazione con la Macron.

Per commentare l’accordo è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il responsabile del marketing biancoceleste Marco Canigiani:

“E’ stato appena ufficializzato il nostro rinnovo contrattuale con la Macron: un matrimonio che durerà almeno 10 anni, siamo molto felici per questa notizia. Da oggi quindi verranno sviluppati nuovi progetti con l’azienda bolognese.

Ci saranno delle sorprese in futuro riguardo le maglie della squadra biancoceleste. Ci sarà una chicca, in una delle maglie della prossima stagione, che piacerà ai nostri tifosi. Non possiamo svelare nulla, ma la nuova collezione sarà molto bella.

Questo contratto ha già portato qualche trofeo e qualche finale al club. Le statistiche e le percentuali registrate in questi anni vissuti con la Macron sono molto positive. Questo accordo prevede ulteriori sviluppi sulla nostra rete commerciale e sulla distribuzione del nostro prodotto. Abbiamo in programma l’apertura di nuovi punti vendita nella città per rinforzare la nostra presenza con il coinvolgimento di Macron. Ci sarà un restyling dei nostri punti vendita e verranno effettuati ulteriori investimenti sulla nostra rete vendita.

Il vantaggio è quello di operare con un’azienda di dimensioni come quelle di Macron; ci permettono di personalizzare il nostro prodotto. Alcune aziende, invece, standardizzano il prodotto per vari club. In questo modo, invece, riusciamo a produrre a seconda delle necessità del mercato e del club. In tutti questi anni le maglie della Lazio hanno riscosso successo perché rispecchiavano i gusti dei nostri tifosi. Quelle del prossimo anno saranno altrettanto apprezzate, saranno innovative pur mantenendo elementi legati alla tradizione”.

Lazio-de Vrij: accordo difficile ma non impossibile. Le ultime

Sono sempre di più le squadre interessate a Stefan de Vrij. In prima fila il Chelsea di Conte e il Manchester United di Mourinho, dato come favorito. Forse anche perché un emissario della Seg – proprio colui che gestisce il centrale olandese – è stato visto qualche giorno fa a Manchester. Ma la verità è che per ora nessuna squadra prevale sull’altra. Nelle ultime settimane però si sarebbero accodati anche il Bayern Monaco e il Psg.

Tutto ciò non fa che aumentare il valore di de Vrj. Nonostante la scadenza del contratto nel 2018 Lotito lo valuta oltre 30 milioni di euro. Per ora però alla società biancoceleste non sono arrivate richieste ufficiali per il giocatore. Come riportato da Il Messaggero la Lazio resta in attesa e lavora con la Seg per tentare il rinnovo. Ipotesi ritenuta difficile ma, come si sa, la speranza è l’ultima a morire. Anche perché l’olandese non ha chiuso le porte ai biancocelesti. Una sua permanenza a Formello la prossima stagione appare comunque complicata. Anche perchè la società ha investito molto sul reparto difensivo e a gennaio ha detto no a un’offerta di 12 milioni di euro per Hoedt da una squadra inglese.

FORMELLO – Biancocelesti al lavoro: ancora fermo Lombardi

La Lazio dopo i due giorni di riposo concessi da Simone Inzaghi è tornata al lavoro. Nel pomeriggio i biancocelesti si sono ritrovati in campo a Formello per iniziare a preparare il posticipo di lunedì sera con il Milan.

Ancora fermo Cristiano Lombardi per il problema al ginocchio. Il calciatore ha già saltato Inter e Pescara. Nei prossimi giorni verrà valutato e solo allora si saprà se potrà tornare disponibile per il prossimo turno. Oltre all’esterno fermi anche Luis Alberto, Marchetti e Patric. In gruppo anche i giovani della Primavera Adamonis (’97) e Spizzichino (’99). Prima volta tra i grandi per Abukar Mohamed (’99). Il centrocampista finlandese (di origini somale), acquisto dell’ultimo giorno di mercato, farà avanti e indietro tra la Primavera e la prima squadra.