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LAZIO WOMEN – Le parole del Mister De Cosmi

Le parole dell’allenatore della Lazio Women De Cosmi sul periodo no della sua squadra.

L’INTERVISTA

“Da cinque gare non riusciamo a trovare punti. Mercoledì, contro l’Apulia Trani, la partita è stata molto particolare. L’atteggiamento però è stato giusto, è un peccato non aver finalizzato al meglio le occasioni create. Abbiamo subito gol sugli sviluppi di un tiro dalla distanza. Ho schierato la Pezzotti come difensore centrale: Arianna aveva già ricoperto il ruolo lo scorso anno.  Nella seconda parte della partita si è alzata e abbiamo costretto la formazione pugliese nella propria metà campo senza, però, riuscire a trovare la via del gol.

Le occasioni più eclatanti sono state registrate dalla Sciarretti e dalla Pezzotti, ma l’estremo difensore dell’Apulia Trani aveva delle qualità particolari e ha neutralizzato al meglio le conclusioni. Nel match contro il Carpisa Napoli, invece, ci siamo fatti sorprendere dalla compagine partenopea: l’errore che ha portato al gol degli avversari è stato nostro, commesso peraltro in fase di disimpegno. La partita è stata diversa perché il Carpisa ha provato a fare la partita, giocando anche in casa, l’Apulia Trani, invece, spesso è stata succube del nostro gioco.

Il 26 giocheremo contro il Domina in casa: sapevamo che all’andata abbiamo conseguito un ottimo risultato, è una buona squadra che ha sempre raccolto buoni traguardi. Ringrazio l’Apulia Trani per l’ospitalità in occasione del match. La Coletta è stata espulsa contro la formazione pugliese e salterà il prossimo match; sarà un’assenza importante, ha esperienza ed è fondamentale per il nostro gruppo.

La Sarnataro è stata spesso brava a leggere le traiettorie delle varie conclusioni; con lei ho lavorato sulla gestione del pallone con i piedi. La apprezzo molto perché lavora con molta passione e serietà. Sta facendo dei sacrifici, deve fare esperienza e deve capire che crescerà. La Zytko è indisponibile, è fuori da 15 giorni e la stiamo aspettando. Abbiamo tante giocatrici infortunate, la Sarnataro, la Sette e la Santoro sono tornate a pieno regime. Dobbiamo guardare avanti e lottare in ogni partita, è l’unica medicina per trovare nuovi punti e salire in classifica.

Contro la Pink Bari non ci sarà nemmeno la De Luca. E’ cresciuta tantissimo anche sotto il profilo dell’atteggiamento. Le più giovani si stanno impegnando al meglio per crescere. Non ci abbattiamo mai, abbiamo lo spirito giusto per combattere fino alla fine. Giocare al ‘Mirko Fersini’ per noi è motivo di grande soddisfazione. Quest’anno moltissime gare sono state equilibrate, spesso non abbiamo raggiunto il risultato a causa di episodi. Non dobbiamo perdere però professionalità e voglia, sono dei fattori che ci serviranno per portare avanti al meglio la stagione.

Contro il Carpisa la Angelini è entrata in campo nel migliore dei modi, si applica sempre al meglio a prescindere dal ruolo che interpreta. Le partenopee ci hanno contenuto bene, sfruttando al meglio l’occasione avuta. Avevamo preparato bene la sfida contro l’Apulia Trani; avevo detto alle ragazze di non abbassarsi troppo. In occasione del gol c’è stata un’indecisione generale che ha permesso al centravanti della compagine pugliese di andare in rete. La Corradino aveva un minutaggio limitato, ha calciato senza sentire dolore e si è sacrificata, come il resto della squadra, per cercare un risultato positivo. Ho fatto parte ad un incontro molto importante tra gli addetti ai lavori nel calcio femminile finalizzato alla diffusione del movimento”.

CALCIOMERCATO – Spunta un nuovo nome per la Lazio

Tare starebbe tenendo d’occhio il giocatore già da un pò. Si chiama Max Meyer ed è dello Schalke 04.

TENTATIVO PER GIUGNO

La notizia è apparsa sul sito si calciomercato.it secondo il quale il tedesco potrebbe sostituire Keita. E’ un trequartista ed è dotato di buona tecnica. 21 anni ed ha già esordito con la nazionale maggiore in un’amichevole. Sembra essere il profilo cercato dal ds laziale ma, ovviamente, per giugno. A favorire la sua candidatura è il contratto a scadenza nel 2018 che fa abbassare il prezzo a 15 milioni di euro. Tare starebbe lavorando nel silenzio per riuscire ad aggiudicarselo senza scomodare la concorrenza.

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Out un giocatore della Lazio per sfida di lunedì contro il Milan

Alle numerose assenze del Milan risponde sfortunatamente anche la Lazio. L’unico biancoceleste a rimanere in infermeria lunedì sarà Patric. 

FEBBRE

La notizia è di pochi minuti fa. A riportarla è Sky Sport sul proprio sito web. Il difensore spagnolo Patric è stato colpito da un’influenza ed è da mercoledì che non si allena e neanche oggi si è visto a Formello. Recuperati invece Luis Alberto e Lombardi, probabilmente partiranno entrambi dalla panchina. Aggregati al gruppo anche Spizzichino e Mohamed in vista della sfida col Milan, tutti e due classe 1999.

ANCHE I ROSSONERI IN EMERGENZA. POCHI MINUTI FA IL COMUNICATO DEI ROSSONERI SULL’ENNESIMA ASSENZA>>>CLICCA QUI

 

Rambaudi: “Lazio più forte del Milan”. Poi duro sulle parole di Nainggolan

L’ex centrocampista biancoceleste Roberto Rambaudi ha parlato ai microfoni di Radio Sei sulla partita di lunedì contro il Milan. Per lui sfida dura ma facilitata dalla tante assenze rossonere. Infine commenta le parole di Nainggolan.

SCONTRO EUROPA

Il Milan è segnato dalle tantissime assenza. L’ultima resa pubblica dai rossoneri solo qualche minuto fa. Ma non è un match scontato per Rambaudi: “Mi aspetto una partita difficile. Tra le due squadre al 100% la Lazio ha qualcosa in più. Il Milan ha un limite importante, quello di andare spesso sotto nel risultato ma anche un merito quello di non darsi mai per vinta. Ha un’identità ben precisa ma ripeto, la Lazio secondo me è più forte“. Tra le tante assenza, la più pesante è sicuramente quella di Bonavenura. Il centrocampista milanista sarà fuori gran parte del finale di stagione: “L’infortunio di Bonaventura gli ha tolto tantissimo. Se mancano Paletta o Kucka non fanno gran differenza. Ma Jack è fondamentale per il Milan. La Lazio deve andare avanti con il proprio sistema di gioco con l’identità e di modulo, la Lazio è questa e sono gli altri che devono adeguarsi a noiad esempio come nei quarti di finale di Coppa Italia – Il messaggio lanciato a San Siro con l’Inter deve essere un monito per continuare a fare bene anche in campionato contro le grandi”.  Infine conclude commentando le parole del centrocampista giallorosso. Il belga ha fatto parlare di se:“Quella di Nainggolan è stata una leggerezza troppo grande, è stata un’uscita infelice, i giocatori spostano tanto a livello comunicativo. Parlare di odio, di “aiutini” alla Juventus è al limite del deferimento”.

Ledesma: ecco un altro derby. L’argentino suona la carica

L’argentino è da poco un giocatore della Ternana. Ma si trova subito di fronte ad una grande sfida: il derby con il Perugia. Attualmente la squadra del capoluogo umbro si trova sesta, mentre i rosso verdi della Ternana ventunesimi. Ma, Ledesma lo sa, sarà il campo a decidere.

SUONA LA CARICA

Domenica il match si giocherà a Terni, in casa per la squadra di Ledesma. Di derby ne ha giocati tanti, molti dei quali finiti in maniera imprevedibile. E anche questa volta 15 posizioni di distanza sembrano ininfluenti sull’esito del match. Ai microfoni di Sky Sport il centrocampista argentino ha dichiarato: “Penso che in tutti i derby le classifiche si azzerano perchè sono partite diverse dalle altre e sarà così anche il quello tra Ternana e Perugia”

 

UOMO DERBY

L’argentino ha giocato molte stracittadine, alcune anche con la fascia al braccio. Di sicuro ricorda il suo primo gol in biancoceleste, proprio nel derby. Quasi in segno per un giocatore così poco prolifico là davanti (solo 12 gol con la Lazio). Quasi un’investitura. Era il 10/12/2006. Un anno tutto particolare per il calcio italiano. A giugno calciopoli, a luglio la Coppa del Mondo. E poi una Serie A consegnata ai neroazzurri dell’Inter che se la terranno stretta per 5 anni. Anche la Roma provò a ritagliarsi uno spazio ma anche in quella occasione arrivò seconda. Cristian Ledesma aprì le marcature con il suo primo gol durante il suo primo derby. Una bordata da fuori area che Doni riesce a stento a seguire con lo sguardo. Seguono Oddo e Mutarelli e la Roma vede spegnersi le ultime speranze di recuperare l’Inter.

LEGGI LE PAROLE DELL’ARGENTINO SUL 26 MAGGIO>>>CLICCA QUI

Pancaro: “Sono legatissimo a tutto l’ambiente laziale”. Ma contro il Milan…

Parla Giuseppe Pancaro. Il doppio-ex d’eccezione ha rilasciato a IlMilanista.it un’intervista qualche giorno prima del match Lazio Milan. Lunedì sera all’Olimpico la partita sarà decisiva per la lotta all’Europa.

L’INTERVISTA

Giuseppe Pancaro ha passato la sua carriera forse nei momenti migliori degli ultimi per entrambe le squadre. Ad oggi la distanza da quei traguardi è decisamente lontana. Ma quest anno Lazio e Milan sono in corsa per l’Europa. Ma la concorrenza è serrata:“Gli obiettivi delle due squadre? Credo che entrambe debbano ambire ad un posto in Europa League, perché onestamente Juventus, Napoli, Roma ed Inter hanno qualcosa in più a livello di organico”. Lunedì la partita è posticipata per Italia-Irlanda di Rugby:“Pronostico? E’ difficile sbilanciarsi, penso che questa sia una partita da tripla. Per chi tifo? Onestamente tifo per entrambe perché sono stato troppo bene sia alla Lazio che al Milan. Sono rimasto legatissimo a tutto l’ambiente laziale ma anche a quello rossonero, non posso scegliere – infine conclude sui top player –  Nel Milan mi è piaciuto molto Deulofeu. Per quanto riguarda la Lazio dico Felipe Anderson, loro due possono decidere la partita.”

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ESCLUSIVA CALCIOMERCATO- La Lazio lavora a fari spenti per Vincent Thill

A gennaio la Lazio era stata vicinissima a portarlo a Roma ma non è riuscita a convincere il Metz. Si tratta di Vincent Thill, classe 2000 di nazionalità lussemburghese. E’ considerato uno dei maggiori talenti della sua generazione. Tanto da aver esordito in nazionale maggiore a soli 16 anni (record). La Lazio sta lavorando a fari spenti per portarlo in biancoceleste in estate.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Vincent Thill è una seconda punta/trequartista, dotata di una buona tecnica di base, bravo nelle conclusioni dalla distanza e soprattutto abile nel dribbling nello stretto ed anche in piena corsa. Pur essendo un giocatore a cui piace avere la palla tra i piedi, in campo non è mai egoista, ma anzi sa offrire assist deliziosi per i suoi compagni di squadra, sfruttando la sua spiccata intelligenza tattica e visione di gioco periferica. Il suo punto di forza sono i calci di punizione. Il suo punto debole è il fisico, non molto strutturato, che lo penalizza fortemente nel duello corpo a corpo e la sua statura minuta, è alto solo 168 cm, lo rende praticamente nullo nel gioco aereo.

IL NUOVO PJANIC

L’allenatore delle giovanili del Metz l’ha definito il nuovo Miralem Pjanic. “Ci sono somiglianze per talento ed intelligenza con la palla tra i piedi – ha detto Olivier Muet -. Ero lì quando Pjanic è arrivato a Metz. Ho visto i suoi progressi. E io vi dico che abbiamo il diritto di fare un confronto”. Il centrocampista della Roma in merito a questo, tempo fa ha detto: “I miei amici del Metz mi hanno parlato di Thill. Ne ho sentito parlare molto bene. Ora deve solo dimostrare di avere la determinazione, la mentalità e l’atteggiamento giusti. Il Metz è perfetto per esordire e conosco anche la sua famiglia: suo padre ha giocato contro di me!”.

Thill pur avendo giocato solo 8 minuti in Ligue 1, ha già attirato su di se gli occhi delle big d’Europa. A Ottobre il tecnico del Real Madrid Zidane ha chiamato il ragazzo per dirgli di raggiungerlo alla cantera dei blancos. Su di lui ci sono anche il Bayern Monaco e il Psg.

Futuro al Tianjin per Felipe Anderson? Cannavaro fa chiarezza

Era circolata negli ultimi giorni la notizia del Tianjin di Cannavaro su Felipe Anderson. La notizia aveva preoccupato i laziali consci che contro i milioni cinesi c’è poco da opporsi.

Tuttavia, il tecnico del club cinese Fabio Cannavaro, presente a Pisa per trovare il suo amico Cannavaro, ha rivelato ai cronisti presenti: “Felipe Andersono e Kalinic sono due profili che non ci interessano”. Una risposta breve ma chiara che mette a tacere le voci di un futuro cinese per Felipe.

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Alvaro Gonzalez al veleno: “Vi dico cosa mi ha fatto la Lazio”

L’amore tra la Lazio e Alvaro Gonzalez si è interrotta di colpo e senza preavviso. Il centrocampista uruguaiano da titolare inamovibile con Reja, è diventato riserva con Pioli. Da quel momento in poi il giocatore è finito in prestito in diverse squadre finché un mese fa non ha rescisso con la Lazio.

Ai media uruguaiani, Alvaro Gonzalez è tornato sul suo addio alla Capitale: “La prima cosa che dovevo fare era sciogliere il mio contratto con la Lazio, e firmarne uno nuovo con il Nacional. La Fifa non mi ha ancora dato il permesso di giocare. Spero possa essere pienamente a disposizione della squadra a marzo. E’ una data approssimativa, la Lazio deve prima valutare la mia richiesta e la documentazione. Se la risposta sarà quella che mi aspetto, allora interverrà la Fifa. Quando non hai la possibilità di giocare non stai bene. Specialmente se durante la settimana non sei nemmeno preso in considerazione durante gli allenamenti. E’ sempre stato così da quando sono tornato a Roma dal Messico.

Sentivo l’obbligo di cambiare la mia situazione e il Nacional era la migliore destinazione per farlo. Prima di rescindere unilateralmente il mio contratto, molti club erano interessati ma hanno lasciato perdere a causa di questa situazione. A gennaio la Lazio chiedeva tanti soldi. Una cifra che, vuoi l’età, vuoi i mesi di inattività, vuoi la scadenza contrattuale ormai vicinissima (giugno 2017, ndr)non rendeva possibile una mia cessione. Quando ho finalmente rescisso, un paio di club brasiliani erano interessati a me, ma sono felice di aver firmato con il Nacional”.  

Il tecnico dell’Inter Pioli: “Occhio alla Lazio per la Champions”

Il tecnico dell’Inter Stefano Pioli in conferenza stampa ha parlato della corsa alla Champions League, includendo anche la Lazio.

Queste le parole di Pioli: “Mancano 15 partite, dobbiamo vincerne tante se vogliamo sperare di essere in una posizione in cui l’Inter merita di essere anche per la sua storia. Determinanti saranno gli scontri diretti. Quota terzo posto? Davanti corrono moltissimo, dentro vanno messe anche Lazio ed Atalanta. Il Napoli credo che possa perdere punti solo negli scontri diretti, altrimenti sarà difficile, anche se avrà Champions e Coppa Italia. Dobbiamo fare tanti tanti punti, pensando una partita alla volta. Mi aspetto molto dalla mia squadra”.

Bruno Peres: “Se non vinciamo qualcosa quest’anno la vedo male”. Poi sul derby

Mancano poco meno di 3 settimane al derby, ma i giocatori della Roma sembrano non pensare ad altro. Dopo Naingollan (vedi il video qui), anche Bruno Peres ha parlato della stracittadina.

Queste le parole di Bruno Peres a gol.com: “I nostri tifosi ci chiedono di battere Lazio e Juventus e conquistare lo Scudetto. La Roma ha vinto l’ultimo Scudetto quasi 20 anni fa. La concorrenza è molto alta, ma anche la nostra fiducia lo è. Dobbiamo battere la Lazio, vincere con la Juventus, e fare di tutto per aggiudicarci il titolo. Bisogna conquistare dei titoli in questa stagione, altrimenti la situazione potrebbe diventare difficile”.

CALCIOMERCATO – The Sun sicuro: il Real Madrid offre Keylor Navas alla Lazio

Dall’Inghilterra arriva una bomba di calciomercato: il Real Madrid offre Keylor Navas alla Lazio.

L’indiscrezione arriva dal The Sun, secondo cui i galacticos vorrebbe cedere il portiere per acquistare De Gea o Courtois.

Ufficiale l’assenza di un big rossonero per Lazio-Milan

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La notizia era nell’aria da giorni, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità da parte del Milan. Vincenzo Montella dovrà fare a meno di Alessio Romagnoli per la sfida di lunedì sera allo Stadio Olimpico tra Lazio e Milan.

IL COMUNICATO

Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale della società milanese. “AC Milan comunica che Alessio Romagnoli si è sottoposto oggi ad esami medici che hanno evidenziato una lesione ad un muscolo flessore della coscia destra“. Ancora da stabilire i tempi di recupero. Il nome di Romagnoli si aggiunge alla giù lunga lista di assenti per Vincenzo Montella in vista di Lazio-Milan. Oltre al difensore romano, mancheranno gli infortunati Bonaventura, Calabria, Antonelli, De Sciglio e Montolivo, e gli squalificati Paletta e Kucka.

 

Radja Nainggolan e una “coerenza” tutta romanista…

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Ha fatto scalpore il video postato ieri sui vari canali social in cui Radja Nainggolan parlava a ruota libera ed apertamente contro la Juventus.

IL VIDEO

Sguardo sfacciato e sfrontato, parlantina fluente e tanta sicurezza. Si presenta così Radja Nainggolan, al volante della sua auto, ad alcuni tifosi che lo incalzano con domande sulla Roma, il suo futuro e i derby. “Odio la Juventus (…) riesce a vincere solo con qualche rigore o punizione, non andrei mai lì! (…) I derby? Li vinciamo tutti e due, fidatevi di me” – conclude il centrocampista della Roma accendendosi una bella sigaretta. Ma se per quanto riguarda i risultati dei derby il suo pronostico è opinabile seppur lecito, le dichiarazioni sulla Juventus sembrano abbastanza incoerenti.

EPPURE AI TEMPI DEL CAGLIARI…

Il Ninja sembra infatti avere la memoria abbastanza corta. O perlomeno sembra aver cambiato opinione sui colori bianconeri dopo non proprio troppo tempo. Ai tempi del Cagliari infatti, il centrocampista non sembrava disdegnare un eventuale trasferimento a Torino, sponda bianconera. “Io alla Juve? C’è già un accordo (…) La Juventus è il top!” – dichiarava Radja ai tempi del prepotente interessamento dei bianconeri e prima di passare alla Roma. La coerenza, evidentemente, non fa parte del suo modo di essere. O forse c’è solo un problema di memoria corta…

 

Failla (Rai): “La Lazio di Inzaghi mi diverte, merita un plauso”. Poi sul derby…

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Giornalista Rai tra i più esperti nel panorama sportivo e calcistico italiano, Fabrizio Failla è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air. Ha parlato del momento della Lazio di Simone Inzaghi a pochi giorni dalla fondamentale sfida di campionato contro il Milan.

Quale parere sulla Lazio di Simone Inzaghi?

A me diverte molto, sta convincendo attraverso il bel gioco e sta mettendo in mostra un allenatore giovane forse poco considerato dai media come un tecnico già pronto per misurarsi con la panchina di una squadra che ha una storia e ambizioni importanti. Inzaghi si è trovato un po’ per caso sulla panchina della Lazio dopo i tanti colpi di scena estivi. Non si è presentato con tanti proclami ma utilizzando la forza dell’umiltà, ed ha saputo sapersi imporre con la stima del gruppo che ha saputo costruire intorno a te. Senza nomi altisonanti, si è fatto valere con le carte del gioco e dello spettacolo. Il tecnico merita un grande plauso per aver portato la Lazio dove non tutti avrebbero scommesso che la squadra sarebbe arrivata“.

Tre nomi della rosa laziale che hanno maggiormente impressionato

Secondo me sarebbe ingiusto fare singoli nomi, perché tutti gli elementi della rosa della Lazio in questo momento funzionano nel contesto di un collettivo perfettamente organizzato. Alcuni ragazzi finendo troppo sotto la luce dei riflettori potrebbero avere problemi. Ragazzi come Keita ed anche Onazi l’anno passato non sono stati sempre all’altezza delle grandi aspettative. Gli entusiasmi di ragazzi giovani sono normali ma vanno fatti sbollire al momento giusto. Non bisogna mettere nomi particolari sul piedistallo perché troppa attenzione può essere controproducente per dei giovani talenti“.

Ormai il quadro del campionato e della Coppa Italia ha chiarito che le prime sei classificate andranno in Europa. Chi potrebbe spuntarla nella corsa verso queste posizioni?

Credo che la classifica sia ormai ben strutturata. Ci sono le incognite degli infortuni e degli impegni infrasettimanali nelle Coppe e con le Nazionali. Le grandi squadre sono comunque strutturate per reggere l’urto di questo stress. Certo l’intasamento del calendario non aiuta il pubblico ad affezionarsi, ma gli infortuni e le defezioni vanno messi in preventivo. Ci sono realtà emergenti come l’Atalanta che stanno viaggiando sulle ali dell’entusiasmo. Credo che il Milan libero dalle Coppe possa avere sicuramente l’ambizione di ritornare almeno in Europa League. Credo invece meno nella Fiorentina accartocciata sui suoi problemi difensivi e sui problemi di un allenatore che di fatto è un separato in casa. Anche la Fiorentina inoltre sta mettendo in mostra giovani, come Bernardeschi e Chiesa. L’epilogo però sembra quello di una cessione a suon di milioni in futuro. Credo dunque che nella corsa europea la Lazio debba temere maggiormente Atalanta e Milan. Nelle prime tre posizioni la corsa mi sembra ormai indirizzata, vedremo in quale ordine alle spalle della Juventus. La Lazio ha il merito di sbagliare molto raramente l’approccio alla partita, facendo sistematicamente punti nelle partite alla portata“.

Il derby di Coppa Italia può essere più un peso o un’opportunità?

Per molte squadre giocare partite di così alto livello è un’occasione importante per riuscire a far maturare il proprio gruppo. Sicuramente la Coppa Italia richiama alla Roma brutti ricordi. I giallorossi dovranno ora affrontare un periodo di impegni continui con la necessità costante di vincere per tenere sotto mira la Juventus in campionato ed avanzare nelle Coppe. A livello psicologico la Lazio dovrebbe scendere in campo con la forza dei nervi distesi. Con la voglia di togliersi un po’ uno sfizio che potrebbe impreziosire non poco la stagione, scaricando il peso dello stress del match sugli avversari. Sarà una gara equilibrata in cui potrà succedere di tutto. La Lazio deve pensare di poter raggiungere l’obiettivo perché è sicuramente nelle sue possibilità.


Immobile e Parolo sono al momento i grandi protagonisti in casa Lazio…

Inizialmente ero un po’ scettico su Immobile. Temevo che non potesse tornare ai grandi livelli di due anni fa. Qualcuno diceva fosse Cerci il segreto del suo essere così prolifico ai tempi del Torino. Il suo grande merito è stato quello di aver ritrovato la forma migliore ma soprattutto aver saputo superare il momento in cui non riusciva più a fare gol. In Parolo non tutti vedevano un calciatore in grado di posizionarsi in modo stabile tra i più grandi giocatori italiani contemporanei, anche in chiave azzurra. Non credo sia stata la quaterna a Pescara il momento più alto della sua carriera. Non è il suo mestiere dover fare quattro gol a partita. Il suo merito è la capacità di dare il massimo per la maglia. E’ capace di essere utilissimo e prezioso anche a fari spenti non solo per la Lazio ma anche per la Nazionale.

Gregucci: “Vi spiego come la Lazio può battere il Milan”

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L’ex difensore biancoceleste Angelo Gregucci, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Ha parlato del momento dei ragazzi di Inzaghi in vista della delicata sfida di lunedì contro il Milan di Montella.

LA STRANA GARA CONTRO IL CHIEVO E IL RISCATTO CONTRO L’INTER

Bisogna andare al di là dei giudizi e guardare ai numeri. Contro il Chievo i biancocelesti hanno avuto il 60% di possesso palla e hanno calciato 28 volte verso la porta gialloblù poi, per il fascino di questo gioco, i clivensi vincono con il tiro ciabattato. Questo risultato, però, ci ha fatto ricompattare e andare a Milano per fare un risultato ancora più importante, eliminare l’Inter e accedere alle semifinali di TIM Cup. Giocando come contro il Chievo, perderemo poche partite”.

I MERITI DI INZAGHI E DELLO STAFF

“Inzaghi e il suo staff stanno facendo un grande lavoro negli allenamenti e nel dare convinzioni ai giocatori. Dietro a tutto questo c’è un enorme lavoro psicologico per dare convinzione alla squadra. Un grande applauso al tecnico, al suo vice, ai collaboratori tecnici, ai preparatori atletici, a mister Grigioni e ad Angelo Peruzzi. Angelo è elemento di grande equilibrio, lucidità e una fonte di informazioni distaccata, equilibrata ma anche prepotente. Noi non vediamo tutto questo ma solo la squadra che gioca: in questa rosa ci sono 4-5 eccellenze del campionato italiano“.

IL CAMPIONATO DELLA LAZIO

Nessuno si aspettava un campionato così degno da parte dei biancocelesti. Tra luglio e agosto scorso gli umori della gente erano diversi. Per me de Vrij è un fuoriclasse, Felipe Anderson non sa nemmeno lui stesso quanto sia forte. Keita è un grande giocatore, Biglia è il miglior centrocampista centrale della Serie A. Milinkovic sarà il prossimo oggetto del desiderio dei grandissimi club europei. Hoedt e Patric hanno compiuto ampi passi in avanti: è un patrimonio che sta crescendo”.

I PROBLEMI CONTRO LE BIG

“Dobbiamo colmare il gap di maturità nelle partite semplici e nelle gare secche contro le grandi, dove dobbiamo crescere perché se andiamo in finale di Coppa Italia dobbiamo battere necessariamente una big. Contro questo tipo di avversario, c’è ancora un divario di personalità. In Italia i bianconeri, ad esempio, vincono le partite già sotto al tunnel. Nel calcio non esiste la fortuna ma solo delle componenti nelle quali un episodio può sorridere o meno ma, alla lunga, emerge sempre il reale valore. I biancocelesti devono essere più sfrontati. Vorrei vedere partite più combattute contro avversari di blasoni. Si può perdere, ma sempre mettendo in campo la voglia di provare a fare male all’avversario. A questa squadra, però, c’è solo da fare i complimenti“.

LAZIO-MILAN

Contro il Milan non è importante se verrà schierata la difesa a tre o a quattro ma che vengano espressi principi solidi, frutto di una corretta lettura di calcio nei confronti di una squadra che propone un calcio di buon livello ed è molto abile nelle ripartenze. A inizio stagione i rossoneri hanno vinto gare particolari, come ad esempio quella d’andata contro di noi, ma andare a vincere in trasferta 9vs11 non è mai semplice. Il Milan ha un portiere che è un predestinato e un esterno come Deulofeu che in questo momento è in forma smagliante, è devastante nel passo. La squadra di Montella ha una buona costruzione di gioco e ragazzi interessanti. Il gruppo è giovane ma già ben qualificato. I giovani italiani si stanno facendo largo con onore. Ha tutto per costruire un buon futuro. È un avversario pericolosissimo. Il Milan perde tanto senza Bonaventura e Kucka. La Lazio può attaccare in campo aperto, è veloce, ha esterni di gamba. Quando crossa ha le due mezzali migliori del campionato italiano in fase realizzativa. Parolo ha sempre fatto gol e in pochi possono contendere la palla aerea a Milinkovic“.

Di Battista: “Vi dico la mia sullo stadio della Roma”. E sulla Lazio…

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Il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, ha detto la sua riguardo la polemica riguardante lo stadio della Roma. Ha dato anche un consiglio alla Lazio, squadra di cui è simpatizzante.

LO STADIO DELLA ROMA SI FARA’

“Lo stadio della Roma si fa, quando il Movimento dice che una cosa si fa, si fa. Sono sicuro che si metteranno d’accordo e troveranno una soluzione. Personalmente, non posso tollerare che il progetto stadio sia una minima parte di un progetto di un enorme quartiere”. Queste le parole riportate da calciomercato.it.

E LA LAZIO?

Di Battista, da buon politico, parla anche della sponda Lazio, a cui dà un consiglio: “La Lazio dovrebbe prendere lo Stadio Flaminio e ristrutturarlo“. Chissà se il suo appello avrà un seguito, o rimarrà, come spesso accaduto in questi ultimi tempi, inascoltato.

LEGGI LE PAROLE DI NERVI SULLO STADIO FLAMINIO

FORMELLO – Due rientri, un’assenza, e tanti dubbi di formazione…

La compagine biancoceleste si è ritrovata questa mattina alle ore 10 a Formello per uno degli ultimi allenamenti in vista della sfida di lunedì contro il Milan di Montella.

LA SEDUTA

Apertura di seduta con riscaldamento tecnico-atletico agli ordini del prof. Ripert. Successivamente i biancocelesti hanno svolto delle prove tattiche su tre quarti di campo sotto lo sguardo attento di mister Inzaghi. Lavoro specifico per i portieri agli ordini di Grigioni, mentre la squadra ha svolto corsa intermittente. L’allenamento si è poi concluso con la consueta partitella a campo ridotto, conclusasi con uno spettacolare gol in rovesciata di Milinkovic-Savic su assist di Alessandro Murgia.

DUE RIENTRI E UN’ASSENZA

Due rientri per mister Simone Inzaghi questa mattina. Lombardi sembra aver smaltito definitivamente la contusione al ginocchio che lo ha tenuto fuori contro Inter e Pescara. Presente anche Luis Alberto, pienamente recuperato dopo la febbre avuta nei giorni scorsi. Unico assente Patric: lo spagnolo, colpito da un attacco influenzale, non ha svolto nemmeno oggi l’allenamento con il gruppo. E’ in forte dubbio per la gara contro il Milan. Aggregato con la prima squadra il giovane Spizzichino. Stabilmente in gruppo l’ultimo arrivato, Abukar Mohamed.

DUBBIO MODULO E FORMAZIONE

Con l’infermeria praticamente vuota tanti i dubbi di formazione per Inzaghi. A cominciare dal modulo: verrà confermata la difesa a 4 o si tornerà al modulo a 3? In caso di prima opzione ballottaggio aperto in attacco, con Keita e Lulic a contendersi una maglia al fianco di Immobile e Felipe Anderson, sicuri di un posto. Possibile dirottamento del bosniaco sull’out difensivo di sinistra, con lo spostamento di Radu al fianco di de Vrij. In caso di 3-5-2 spostamento di Felipe Anderson sulla fascia destra, con Keita al fianco di Immobile in attacco. In difesa si aprirebbe un ballottaggio tra Bastos e Basta. La presenza del serbo sarebbe utile anche per un eventuale cambio di modulo in corsa. Ha già giocato come terzo centrale nel secondo tempo contro il Napoli e avrebbe il compito di contrastare le folate di Deulofeu, in gran spolvero contro il Bologna.
Domani si torna in campo in mattinata e si avranno ulteriori lumi su modulo e formazione.

 

 

 

 

Tim Cup – Ufficiale l’orario di Lazio-Roma

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La notizia era nell’aria da giorni, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità della Lega Calcio riguardo l’orario della sfida di andata della semifinale di Tim Cup, il derby Lazio-Roma.

SI TORNA AL SERALE

La Lega di Serie A ha reso noto che la semifinale di andata di TIM Cup Lazio-Roma, si giocherà mercoledì 1 Marzo 2017 alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico di Roma. E’ arrivato dunque anche l’ok del Prefetto di Roma, Paola Basilone, dopo il parere favorevole dell’Osservatorio di qualche giorno fa. A distanza di quasi quattro anni dunque, il derby di Roma tornerà a disputarsi di sera. Una vittoria per il calcio e per la città, ma anche per la Rai…

Lotito fa pace con i tifosi…almeno a Salerno!

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Getta acqua sul fuoco di Salerno, Claudio Lotito. Le sue dichiarazioni dopo il pareggio con il Novara non erano piaciute per niente ai tifosi granata, che avevano letto in quelle parole una chiara provocazione al loro forte desiderio di tornare in Serie A dopo anni di limbo. Intervenuto telefonicamente nella trasmissione “Tifosissimi”, in onda su Telecolore, il co-patron ha manifestato la sua riconoscenza alla Curva e il suo attaccamento per la piazza campana.

“STIMO I TIFOSI, MA BASTA DESTABILIZZARE”

Secondo voi io investirei fior di milioni per una piazza che non stimo? È evidente che abbiamo puntato su Salerno perché conosciamo le potenzialità della tifoseria. In sei anni non ho mai parlato male della curva. E’ la nostra forza, dà la carica giusta ai calciatori e ci fa scendere in campo come fossimo dei tori pronti ad azzannare l’avversario. Ringrazierò per sempre quelle persone che sono ripartite insieme a noi dal campionato di Eccellenza, rappresentando in ogni stadio il dodicesimo uomo in campo. Non ho mai offeso la storia, anche se qualche giornalaio si diverte a creare una contrapposizione continua tra me e la tifoseria. Solo uniti si vince, solo insieme potremo ambire a traguardi sempre più prestigiosi. Io critico coloro che fanno i denigratori di professione. C’è gente che non viene allo stadio, non sostiene la squadra, non dà una mano di nessun tipo. Però vuole sempre parlare male per destabilizzare. Personaggi da cui tutti dovremmo prendere le distanze da questi personaggi”.

OBIETTIVO SERIE A

Che io non voglio la A sono leggende metropolitane. Tutti sono bravi a costruire squadre forti, poi salgono e riscendono immediatamente. Io invece voglio costruire un progetto equilibrato, ma per farlo ci vuole un tempo fisiologico, non serve fretta. Siamo al secondo anno di serie B e credo fortemente nella possibilità di qualificarci ai play off. Se ciò non dovesse avvenire, nella prossima stagione faremo un ulteriore salto di qualità grazie ai tanti giocatori di proprietà che abbiamo in organico. Certo, l’erba del vicino è sempre più verde, ma mi tengo stretti Odjer, Bernardini, Coda, Rosina, Donnarumma, Improta, Zito e tanti elementi che possono fare la differenza in questa categoria. Io non vendo sogni, ma solide realtà. Io la serie A la voglio per davvero. Mi piacerebbe moltissimo restare a vita a Salerno ed esaudire i desideri di quei tifosi che ci seguono dappertutto. E’ un piacere, per me, vedere quelle 2-300 persone che girano l’Italia pur di non lasciarci soli”.

GIOVANI E MERCATO

Quando ripercorro i sei anni precedenti, non lo faccio per rinfacciare ma per ricordare con orgoglio da dove siamo partiti. La società non aveva neanche un pallone o una scrivania. Mi sono ritrovato insieme ai tifosi sui campi di Budoni e Pontedera, ho preso un aereo privato pur di seguire la Salernitana contro l’Arzanese. Non è manifestazione di grandissima stima? Io e mio cognato non ci siamo mai tirati indietro. Ci sentiamo salernitani d’adozione, ma anche noi abbiamo bisogno di sentire la spinta della città. Si lamentano del settore giovanile, ma tutti pensano che le cose si risolvano con la bacchetta magica. Ci siamo concentrati sulla prima squadra e piano piano faremo crescere in casa i campioni del futuro. È nel nostro interesse, non siamo mica masochisti. Sul calciomercato, dico solo che non voglio fare la collezione delle figurine Panini. Riteniamo di avere una rosa completa in tutti i reparti, Bollini è un ottimo allenatore e ci ha chiesto di mantenere quest’organico senza cedere i migliori, richiesti dalle prime della classe e anche da qualche club di categoria superiore. Prendere tanto per prendere serviva solo a rompere gli equilibri dello spogliatoio”.

NIENTE ILLUSIONI E AMBIENTE POSITIVO

A Salerno ho preso parte anche alla cerimonia per il Santo Patrono, ho ripreso la storia dimostrandovi che la rispetto tanto. Quando sottolineo i tanti anni di serie C lo faccio per rendere ancora più merito a chi, insieme a noi, in cinque anni ha vinto tre campionati e due coppe. Cos’altro dobbiamo fare per farvi capire quanto ci teniamo? Siamo ambiziosi quanto voi, ma per rispetto cerchiamo di tenere i piedi per terra senza illudere nessuno. L’appetito vien mangiando, insieme potremo raggiungere grandi risultati. Per ora consolidiamoci in serie B, la seconda categoria calcistica nazionale. È la base di partenza, non un punto d’arrivo. Domani ci aspetta una partita difficile a Vicenza, speriamo che anche i fattori imponderabili siano dalla nostra parte una volta tanto. Questa squadra ha enormi potenzialità, purtroppo in parte inespresse. Con l’aiuto di tutti e l’entusiasmo della città possiamo scalare posizioni in classifica. Per costruire un progetto per la serie A serve un ambiente positivo, che spinga tutte le componenti”.