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Roma 2024 – Le conferenze della Sindaca Raggi e di Malagò

“E’ da irresponsabili dire sì a questa candidatura”, con queste poche parole Virginia Raggi ha spento definitivamente le residue speranze di vedere a Roma le Olimpiadi del 2024.

Le ragioni del NO del Campidoglio sono arrivate nel corso della conferenza stampa tenuta dalla Sindaca Raggi, ma l’atto ufficiale che metterà la parola fine al progetto olimpico è stata annunciato per la settimana prossima, quando il consiglio comunale dovrà votare la mozione per il ritiro ufficiale della candidatura. Le parole della Raggi sono arrivate dopo che è saltato l’incontro con il presidente del Coni Giovanni Malagò. Colloquio atteso da giorni e poi saltato perché il primo cittadino ha dato buca. E Malagò, dopo 35 minuti di attesa, ha preferito abbandonare il Campidoglio, visibilmente contrariato.

“La sindaca non è venuta, non si è presentata”, ha detto il numero uno del CONI. E così ora non sono saltate solo le Olimpiadi ma anche i rapporti con il Foro Italico.

La versione ufficiale del M5s è che il portavoce della Raggi, Teodoro Fulgione, avrebbe chiesto a Malagò di attendere ancora ma il presidente constatato l’orario di convocazione della conferenza stampa della sindaca si è offeso e ha lasciato il Campidoglio insieme al presidente del comitato Paralimpico Luca Pancalli. Versione confermata dallo stesso Malagò in conferenza stampa, dove ha sottolineato che avrebbe auspicato “maggiore attenzione e un maggior rispetto nei confronti del mondo che rappresentiamo”.

La Raggi ha poi spiegato che l’incontro con Malagò non è avvenuto perché lei ha avuto un contrattempo ed è arrivata in ritardo: “Poi appena sono entrata in Campidoglio ho chiesto di avvisare il presidente, ma lui ha preferito andarsene. Vi assicuro che non erano 40 minuti di attesa”.

Primavera Tim Cup – La Lazio supera la Ternana e passa il turno

Si è disputato nel pomeriggio allo Stadio Centro D’Italia M. Scopigno di Rieti il primo turno della Primavera Tim Cup. La Lazio di Bonatti dopo 120′ di gioco supera il turno vincendo 3-2 con la Ternana dell’ex biancoceleste Sebastiano Siviglia.

Il Tabellino

LAZIO (4-3-3): Borrelli; Spizzichino, Miceli, Dovidio, Ceka; Bari, Folorunsho (55′ Portanova), Bezziccheri (91′ Al Hassan); Javorcic, Rossi (72′ Ennali), Rezzi

A disp.: Alia, Spiezio, Spurio, Beqiri, Muzzi

All.: Andrea Bonatti

TERNANA (4-3-3): Fontebuoni; Tinti, Masi, Maestrelli (72′ Tabella), Flavioni; Massarucci, Bellini (57′ Marrocco), Tascone; Sandu (61′ Vittori), Pelosi, Argento

A disp.: Vitali, Sabatini, Pinsaglia, Buono, Novello, Olivetti

All.: Sebastiano Siviglia

Marcatori: 32′, 97′ rig. Rezzi (L), 45′ Maestrelli (T), 92′ Tinti (T), 113′ Ennali (L)

Arbitro: Vincenzo Fiorini (sez. di Frosinone).
Ass.: Parrella-Mansi
Recupero: 2′ pt; 3′ st; 1′ s.t.s.

Pruzzo: “Il mercato dei biancocelesti non mi convince, quella di Inzaghi è una squadra piatta”

Dopo la gara di ieri a Milano conclusasi con la vittoria dei rossoneri di Montella per parlare della squadra biancoceleste l’ex giallorosso Roberto Pruzzo è intervenuto ai microfoni di Radio Radio:

Quella di Inzaghi è sicuramente una squadra da rivedere. Ieri sera nel 3-5-2, il modulo proposto dal tecnico biancoceleste contro il Milan, i giocatori laziali mi sono sembrati tutti fuori posto. In questo momento nella Lazio c’è un’appiattimento generale. Il mercato che è stato fatto non mi convince. Anche il tecnico dovrebbe metterci un po’ più del suo per valorizzare i giocatori che ha a disposizione. Giocare con il doppio centravanti non ha senso dato che Immobile deve avere più spazio”.

Roma 2024 – Arrivata la risposta definitiva del Campidoglio alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024

AGGIORNAMENTO 21/09 ORE 16,40: Si è tenuta questo pomeriggio in Campidoglio la conferenza stampa della Sindaca Virginia Raggi relativa alla questione delle Olimpiadi di Roma 2024. Queste le parole del Primo Cittadino della Capitale che di certo non faranno felici coloro che erano interessati alla candidatura: “E’ da irresponsabili dire sì a questa candidatura. Non permetteremo che lo sport venga usato come pretesto per nuove colate di cemento”.

E’ saltato l’atteso incontro tra la sindaca di Roma Virginia Raggi e il presidente del CONI Giovanni Malagò per discutere delle Olimpiadi di Roma 2024.

La Raggi infatti, a sorpresa non si è presentata all’incontro con il presidente Malagò. Lo ha fatto sapere Diana Bianchedi, coordinatrice del comitato Roma 2024, lasciando il Campidoglio dove avrebbero dovuto incontrare la sindaca di Roma. Raggi avrebbe dovuto incontrare alle 14.30 Malagò per chiarire la sua posizione e quella della sua coalizione sulla candidatura della Capitale a ospitare le Olimpiadi nel 2024. Confermata invece la conferenza stampa della sindaca per spiegare quello che, salvo sorprese, sarà il suo “No” a ospitare i Giochi. Il Coni aveva inoltre chiesto che l’incontro in Campidoglio fosse trasmesso in streaming. Per la prossima settimana è prevista la discussione della mozione per ritirare il sostegno alla candidatura. Malagò, che pure si era detto pronto a rivedere ogni aspetto del dossier purché gli eventuali cambiamenti rispondano alle richieste del Cio, ha rilasciato all’Ansa le prime, stizzite dichiarazioni: “Ce ne andiamo perché 35 minuti di attesa sono troppi! Abbiamo stravolto le nostre agende per essere puntuali e per più di mezz’ora abbiamo aspettato…è troppo“. Malagò, Pancalli e Diana Bianchedi terranno una conferenza stampa alle 16.30 al Foro Italico.

LAZIO SOCIAL – Bastos: “Testa alta, andrà tutto bene”

Dopo la brutta prestazione di ieri sera al Meazza contro il Milan, dove addirittura è stato sostituito dal tecnico Simone Inzaghi al termine del primo tempo, il centrale brasiliano Bastos ha voluto rassicurare i tifosi biancocelesti, spiegando che il suo è stato solo un incidente di percorso, postando sul proprio profilo Instagram una foto della gara di ieri sera: “Testa alta, andrà tutto bene”.

 

Cabeça erguida vai dar tudo certo 🙏🏾🇦🇴

Una foto pubblicata da Bastos Quissanga (@bastosquissanga) in data:

FOTO e VIDEO – Presentato a Londra il logo di Euro 2020

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Sono stati presentati oggi a Londra gli Europei del 2020, manifestazione che, giunta al suo 60esimo anniversario, non si disputerà in una sola nazione ma in 13 città diverse, tra cui Roma.

Simbolo e logo della manifestazione è il ponte, figura che celebra il potere del calcio di unificare popoli e nazioni. Londra ha scelto il suo e non poteva che essere il famoso Tower Bridge. Adesso non rimane che scoprire quale ponte sceglieranno tutte le altre città ospitanti.

 

TIM CUP PRIMAVERA – Le formazioni ufficiali di Lazio-Ternana

Tra poco meno di mezz’ora la Lazio Primavera scenderà in campo allo Stadio Scopigno di Rieti (Stadio Fersini ancora non disponibile), contro la Ternana per il primo turno eliminatorio della Tim Cup Primavera.

Ecco le formazioni ufficiali dell’incontro:

LAZIO (4-3-3): Borrelli; Spizzichino, Miceli, Dovidio, Ceka; Bari, Folorunsho, Bezziccheri; Javorcic, Rossi, Rezzi.

A disp. Alia, Spiezio, Portanova, Spurio, Beqiri, Muzzi, Al Hassan, Ennali

All. Andrea Bonatti

TERNANA (4-3-3): Fontebuoni; Tinti, Masi, Maestrelli, Flavioni; Massarucci, Bellini, Tascone; Sandu, Pelosi, Argento.

A disp. Vitali, Sabatini, Pinsaglia, Tabella, Buono, Vittori, Novello, Marrocco, Olivetti.

All. Sebastiano Siviglia

 

 

Arbitro: Vincenzo Fiorini (sez. di Frosinone). Ass.: Parrella- Mansi

 

Hoedt e Kishna convocati con l’Olanda Under21

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Nonostante le poche apparizioni in campionato con la maglia della Lazio, Wesley Hoedt e Ricardo Kishna sono stati convocati dal Ct dell’Olanda Under21 Reynierse per le due partite che la nazionale giovanile olandese giocherà contro Turchia e Cipro.

Il difensore è fermo ad una sola apparizione stagionale, condita da un gol contro l’Atalanta, mentre l’esterno offensivo è partito due volte nell’11 titolare, sempre contro i bergamaschi e nella sfida di Verona contro il Chievo.

L’insostenibile pesantezza dell’essere…Filip Djordjevic

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Giorgio Chinaglia, Bruno Giordano, Giuliano Fiorini, solo per citarne alcuni: la maglia biancoceleste numero 9 è sempre stata sulle spalle di giocatori simbolo, bomber di razza, uomini di grande carisma prima che calciatori di livello.

Da tre anni a questa parte la gloriosa casacca numero 9 è indossata da un giocatore serbo, arrivato a parametro zero nell’estate del 2014: Filip Djordjevic. Classe ’87, 186 centimetri per 80 kg, 6 anni di prestazioni alterne tra Ligue 1 e Ligue 2 in Francia con il Nantes, dopo l’esordio nel calcio che conta con la maglia della squadra più blasonata di Serbia, la Stella Rossa di Belgrado. Il Ds Igli Tare aveva puntato forte su di lui per il ruolo di vice-Klose, considerando il serbo un calciatore in grado di prenderne l’eredità una volta che il tedesco avesse appeso gli scarpini al chiodo. Così, nel mese di gennaio, anticipando la concorrenza (quale concorrenza?), gli aveva fatto firmare un contratto di 4 anni con la Lazio. Un vero affare, o forse no: 63 presenze e 15 reti il suo score biancoceleste, numeri non da capogiro, media gol mediocre. Non così mediocre però secondo coloro che la Lazio la gestiscono. In estate infatti per lui è arrivata la conferma, quando dopo il ritiro di Klose e l’approdo in biancoceleste di Ciro Immobile, la Lazio ha deciso di puntare ancora su di lui come bomber (?) di scorta. Ancora.

Ciò che veramente manca allo pseudo centravanti serbo sono le prestazioni: lento, impacciato, tecnicamente limitato e avulso dalla manovra. Aspetta palloni giocabili, il buon Filip, fermo nella metà campo avversaria o impegnato in un pressing tanto macchinoso quanto inconcludente. L’impegno di certo non manca, e ci mancherebbe, ma quando i mezzi tecnici sono carenti c’è poco da inventarsi. La maglia numero 9 della Lazio, quella maglia che fu di Long John, merita ben altri interpreti.

La Lazio in questo momento necessita dei gol e di un bomber vero da affiancare a Ciro Immobile, attaccante di movimento bravo ad attirare su di sè le difese avversarie e ad aprire gli spazi per gli altri. Alla Lazio serve un uomo in grado di buttarla dentro grazie al gioco di squadra, ma capace anche di inventarsi occasioni da solo quando la squadra non gira. Tutto questo Filip Djordjevic non è, e non potrà mai essere. In realtà sarebbe troppo semplice puntare il dito contro di lui, quando la colpa sarebbe da attribuire a chi lo ha scelto come centravanti della Lazio, consegnandogli ad occhi chiusi la gloriosa numero 9. Simone Inzaghi continua comunque a dargli fiducia, secondo non si sa quale criterio o gerarchia, assecondando forse la volontà di chi questo giocatore lo ha portato a Roma. Acquisto a parametro zero, si diceva, ma il suo valore effettivo non sembra essere poi così lontano da quella cifra…

Giulio Piras

FORMELLO – Quanti acciaccati per Inzaghi alla ripresa! Biglia…

Ripresa degli allenamenti per pochi intimi quella andata in scena stamattina nel quartier generale della Lazio a Formello. Al lavoro sul campo ci sono infatti solo i giocatori che non hanno preso parte alla gara contro il Milan, impegnati in esercizi di possesso palla, in un breve lavoro atletico e infine in una partitella a campo ridotto. Insieme a loro suda anche Djordjevic, rimasto in campo per 45’ prima di essere sostituito all’intervallo. Assente invece Biglia, fermato da un risentimento muscolare alla vigilia del Pescara e il cui dubbio circa l’impiego per domenica sarà sciolto nei prossimi giorni.

Keita svolge invece una corsa di scarico insieme al preparatore atletico Fonte, mentre il resto della rosa effettua una seduta in palestra. In queste ore ci saranno da valutare i numerosi infortuni che la trasferta di Milano ha lasciato in dote: in particolare, quello di Marchetti (per il quale si teme una lesione muscolare), di Bastos (uscito dal campo a inizio ripresa a causa di una contusione), di Basta (vittima, con tutta probabilità, di uno stiramento) e di Milinkovic (che ha accusato un problema ad un pollice). Infine, già domani o al massimo venerdì dovrebbero scattare le prove tattiche in vista della gara di domenica pomeriggio (ore 15) all’Olimpico contro l’Empoli.

Romania, il vice ct Badea su Radu: “Capisco che tenga alla sua salute, ma noi lo aspettiamo ancora”

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La Romania prosegue il pressing su Stefan Radu. La Nazionale guidata da Christoph Daum ce la sta mettendo davvero tutta per convincere il terzino della Lazio a rientrare tra le proprie fila. A ribadirlo, ai microfoni di DigiSport, il ct in seconda Ionut Badea:

Le nostre porte sono sempre aperte per Stefan, in passato abbiamo fatto diversi tentativi per convincerlo a reindossare la maglia della Nazionale. Io stesso ho avuto un colloquio con lui in tal senso e anche l’ex ct Iordanescu è andato a parlargli di persona. Mi ha detto che gioca tante partite con la Lazio e che pensa tanto alla sua salute. Durante la stagione gli capitano vari infortuni, soprattutto di tipo muscolare. Questo lo capisco, ma gli ho risposto, e glielo ribadisco ancora, che lo aspettiamo”.

La delusione di Orsi: “Lazio squadra normale che ha avuto paura di affrontare il Milan. La gestione societaria…”

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All’indomani di Milan-Lazio, Fernando Orsi è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Radio’ per commentare il ko subito dagli uomini di Inzaghi, il secondo in cinque partite: Quella di ieri sera non è stata una grande partita. A prevalere è stata la squadra che ha sfruttato meglio gli errori degli avversari“.

L’ex portiere biancoceleste ha poi aggiunto,con tono decisamente polemico: “Dal punto di vista calcistico sono molto deluso dalla Lazio. Penso sia una squadra normale che ha avuto paura di affrontare il Milan. Una delusione che non è figlia solo del risultato di ieri, ma arriva da lontano, anche da quel mercato estivo i cui effetti ieri in campo non si sono visti. Al di là della sconfitta, è il modo in cui la società sta gestendo la situazione che ormai sta spegnendo, o forse ha spento del tutto, una storia gloriosa come quella della Lazio“.

Tavecchio: “Serie A a 18 squadre e serie B…”

Il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport e ha rilanciato il progetto di riduzione dei campionati: “Il numero ideale delle squadre per i campionati sarebbe 18 per la Serie A, 20 per la Serie B, e riportare la Lega Pro a due gironi da 20 squadre ciascuno. Il motivo è che non si possono avere 102 società professionistiche”.

Secondo il presidente della FIGC in questo modo si potrebbero suddividere gli introiti televisivi tra meno club rilanciando così la competitività delle società italiane. Inoltre un campionato meno diluito e più competitivo porterebbe a stadi più pieni e magari maggiori investimenti in stadi moderni e di proprietà dei club. Ci vorrà però ancora un po’ di tempo e Tavecchio lo sa bene: “Il tutto non può essere modificato in un anno ma serve un piano quadriennale o quinquennale in modo da riportare il calcio dilettantistico e professionistico al proprio posto”.

 

LA MOVIOLA DI MILAN LAZIO – Cesari: “Massa direzione perfetta. Il rigore era netto”

L’ex arbitro Graziano Cesari, oggi opinionista Mediaset Premium ha commentato così l’arbirtraggio di Milan Lazio: “Massa ha diretto bene: il gol di Bacca è regolare perché il giocatore parte da prima della metà campo quindi non è in fuorigioco anche se è oltre i difensori biancocelesti. Al 48′ giusto annullare il gol a Kucka che commette fallo su Strakosha. Al 56′ Massa si supera quando vede correttamente l’intervento di Paletta su Keita. Al 73′ rigore evidente, la mano di Radu si apre quando atterra, questa è la caratteristica principale che si tiene presente per valutare se c’è il rigore. Collina ha spiegato che il braccio deve essere in perpendicolare quando si va in scivolata. Voto a Massa 7″.

MILAN LAZIO – Galliani: “Sofferto il primo quarto d’ora poi abbiamo giocato bene”

Queste le parole di Adriano Galliani a Milan Tv dopo la vittoria dei rossoneri contro la Lazio: “Siamo stati un po’ contratti all’inizio, poi dopo il primo quarto d’ora abbiamo fatto molto bene e abbiamo avuto tante occasioni da gol. Fare 6 punti in quattro giorni cambia la classifica. Il calcio è così, lo sappiamo da tanti anni. Non esaltiamoci, ma siamo soddisfatti perché abbiamo giocato bene. C’è un’idea di gioco. Preferisco essere cauto, pensavo che sulla carta quella con l’Udinese fosse la meno difficile e invece è stato il contrario. Sulla carta abbiamo affrontato squadre forti, ma se poi perdi con l’Udinese in casa hai buttato via tutto”.

TEMPI BELLI – Cercasi leader astenersi prendisoldi

Milano, sii buona almeno tu“, cantava Alberto Fortis. Difficile trovare una serie negativa simile a quella della Lazio sul campo del Milan. E’ vero che se neanche la Lazio Cragnottiana aveva rotto questo tabù, anzi lo aveva alimentato, un pizzico di maledizione c’è davvero. Ma è anche vero che oltre ad essere un’altra Lazio, era anche un altro Milan. Quello di stasera era battibilissimo, invece al primo soffio di vento la casa di marzapane di Inzaghi è stata spazzata via dal Lupo Cattivo Montella.

A ben guardare, la Lazio a San Siro ha sbagliato un numero di passaggi tale che, unendone idealmente le trame, si potrebbe fare la fine del protagonista di “A Beautiful Mind“. Non conviene impazzirci dietro: Inzaghi ha provato a fregare Montella con un 3-5-2 tutto sostanza in contropiede, ha fatto la fine dei musicanti di Brema tradito da un Parolo, tu quoque, ormai capace di inanellare un errore da Monthy Python a partita.

Paradossalmente, la Lazio ha perso nella zona nevralgica quando tutti erano pronti a puntare il dito su Strakosha (bravo il giovane portiere albanese all’esordio) o sul solito Djordjevic comunque nettamente insufficiente per l’ennesima volta. Ma a costo di ripeterci, la partita non l’abbiamo persa per causa sua: viene da pensare sul perché si debba rinunciare contemporaneamente a Felipe Anderson e Keita quando la squadra non ha altre frecce nel suo arco per far male agli avversari. Inserirli a partita in corso col Milan già in vantaggio è troppo comodo, come a voler dire: “Visto? Con loro abbiamo giocato addirittura peggio!” No, non si può buttare la croce sempre addosso ai soliti.

Viene da ridere a pensare come gli errori siano sempre quelli: mancanza di alternative, tecnico non all’altezza in determinati frangenti, per quanto giovane e volenteroso e animato anche da alcune buone idee, ma soprattutto la mancanza di un leader che può essere in parte Lucas Biglia, capitano ma non certo quel trascinatore di cui avrebbe bisogno questa squadra.

Aver perso contemporaneamente Klose, Mauri e Candreva su questo piano potrebbe essere stato un colpo ferale: purtroppo questi profili presentavano problematiche come anzianità o carenza di stimoli che andavano però curiosamente a collimare anche con gli stipendi più alti della rosa, più o meno. Come più o meno sicuramente si alzeranno gli stipendi di Biglia e De Vrij, per carità. Ma il punto è che l’annunciata rivoluzione estiva sembra naufragata su un punto più importante della telenovela-Bielsa: non sono arrivati quei giocatori in grado di garantire peso e personalità in partite come quella di ieri sera.

D’altronde, pagare moneta, vedere cammello, come diceva qualcuno: e nella Lazio quest’anno le gobbe scarseggiano, non c’è che dire.

Fabio Belli

FORMELLO – Seduta fissata per le 10:30, da valutare Marchetti e Basta

Archiviata la sfortunata sconfitta di San Siro contro il modesto Milan i ragazzi di Inzaghi tornano a Formello per riprendere subito gli allenamenti in vista della partita contro l’Empoli. Bisogna reagire subito e fortunatamente il calendario sembra venire in contro ai biancocelesti. Da capire il modulo che sceglierà mister Inzaghi contro i toscani ma sopratutto gli uomini…

A quanto pare infatti, il mister piacentino contro l’Empoli non potrà contare su Marchetti e Basta:  il portiere ha accusato un problema durante l’ultima sgambata prepartita, il terzino si è fermato a pochi minuti dalla fine del match (lasciando la squadra in 10 con le tre sostituzioni già effettuate). Gli accertamenti strumentali chiariranno l’entità degli stop di Marchetti e Basta. La lesione muscolare è più di un sospetto o almeno sono queste le voci ansiose che girano (come fu per Biglia…). In caso di forfait pronti Patric e Strakosha (sarebbe la prima all’Olimpico). Da valutare anche le condizioni di Milinkovic-Savic che si è fatto male al pollice in uno scontro aereo con Niang. Fortunatamente Inzaghi dovrebbe recuperare il capitano Lucas Biglia, fuori per un risentimento al polpaccio dalla gara con il Pescara. Bastos invece ieri è uscito per una botta, potrebbe essere controllato in Paideia dove stamattina si dovrebbero recare il capitano, il portiere ed il terzino serbo. In ogni caso la seduta mattutina fissata per le ore 10:30. Il gruppo verrà diviso tra chi ha affrontato il Milan e chi non è stato utilizzato. Le prove tattiche scatteranno tra giovedì e venerdì. Con l’Empoli probabile ritorno al 4-3-3.

MILAN LAZIO – De Sciglio: “Vittoria importante in una gara difficile”

Al termine di Milan Lazio, Mattia De Sciglio ha commentato la vittoria dei rossoneri a Sky Sport: “È una vittoria molto importante, stasera era una partita difficile. Questa è la giusta mentalità come contro la Sampdoria, ma questo bisogna che diventi la normalità nel nostro campionato. Questo Milan ha grandi margini di miglioramento, ci sono le potenzialità per fare bene. Dobbiamo migliorarci partita dopo partita, giorno dopo giorno. Da domani dobbiamo iniziare a pensare già alla partita di Firenze””.

Roma – Rinviato lo sciopero ATAC del 27 settembre

Scongiurata l’astensione dal lavoro dei dipendenti di bus, metro e ferrovie urbane in programma il 27 settembre prossimo. Lo sciopero del trasporto pubblico previsto per il 27 settembre a Roma è stato rinviato“. A darne  l’annuncio è l’assessore alla Città in Movimento Linda Meleo che tramite una nota ha comunicato:

“Oggi ho incontrato i sindacati che lo avevano proclamato, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Mi hanno illustrato numerose criticità e una forte preoccupazione per il futuro di Atac e di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Ho ribadito loro che l’amministrazione vuole mantenere Atac pubblica e trovare risorse per rilanciarla. Per noi è importante anche la costituzione di tavoli di confronto tra sindacati e nuovo management Atac al fine di affrontare tutte le criticità. Per questo abbiamo deciso di condividere un percorso di collaborazione con i sindacati per rilanciare l’azienda e offrire alla città un servizio di trasporto pubblico affidabile e di qualità”.

SOCIETA’ – Bonus Famiglia: il Comune deve versarti 1883 euro. Ecco a chi spetta

Gli assegni per il nucleo familiare e di maternità che vengono erogati dai comuni in base alla soglia del modello ISEE, un documento che raccoglie tutte le informazioni economiche della famiglia e indica lo stato di ricchezza della stessa, hanno subito nell’ultimo anno una serie di modifiche.

Gli assegni per il nucleo familiare e di maternità possono essere richiesti da:

– i nuclei famigliari la cui composizione sia formata da almeno un genitore e tre figli minori (con certificazione anagrafica della famiglia stessa che attesti che i figli siano del genitore richiedente dell’assegno o del coniuge oppure che i genitori si trovino in situazione di affidamento pre-adottivo);
– madri non lavoratrici che possono richiedere entro 6 mesi dall’ingresso dei minori nel nucleo famigliare al proprio Comune di residenza un’integrazione dell’assegno al reddito per la nascita, l’adozione o l’affidamento dei propri figli;
– madri lavoratrici possono chiedere l’assegno famigliare qualora non abbiano diritto ad un’indennità di maternità all’INPS oppure alla retribuzione per il periodo di maternità.

Dall’1 gennaio 2015 le soglie del modello ISEE prevedono:

– un assegno per il nucleo familiare per l’anno 2014 pari a 141,02 euro qualora il valore ISEE famigliare non superi gli 8.538,91 euro;
– un assegno di maternità, per le adozioni senza affidamento avvenute in un periodo che va dall’1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2014, le nascite e gli affidamenti pre-adottivi per un importo pari a 338,21 euro per cinque mensilità (con un conseguente complessivo totale pari a 1691,05 euro). In questo caso il valore ISEE famigliare non deve superare i 16.921,11 euro annuali.

Per effettuare la richiesta gli utenti si potranno recare presso il comune di residenza o l’ufficio INPS (a seconda dell’organizzazione della regione) con l’apposita documentazione.