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EURO 2016 – Dopo la sconfitta con l’Italia arrivano le dimissioni di Del Bosque

A quanto riferito da As il commissario tecnico spagnolo, Vicente Del Bosque, pochi giorni dopo la clamorosa eliminazione agli ottavi di finale di Euro 2016 per mano dell’Italia ha rimesso il suo incarico nelle mani della Federazione iberica. Alla guida della Spagna dal 2008, Del Bosque, ha conquistato un Mondiale e un Europeo, il secondo posto nella Confederations Cup 2013 e le due brucianti eliminazioni nella Coppa del Mondo 2014 e nel torneo continentale in corso in Francia.

A seguito della decisione del tecnico l’ufficialità è arrivata tramite un comunicato della Federcalcio spagnola. Martedì l’allenatore ha comunicato al presidente Villar la volontà di rassegnare le proprie dimissioni. La notizia verrà ufficializzata alla stampa soltanto dopo l’Assemblea generale che la federazione spagnola terrà il prossimo 15 luglio e nella quale sarà reso noto anche il nome del successore: uno tra Caparros, Hierro, Marcelino (tecnico del Villarreal) o l’ex Under 21 Lopetegui. Fra i quattro il favorito è Joaquin Caparros, classe ’55, ex tecnico tra le altre di Granada, Levante, Maiorca, Athletic Bilbao, Siviglia e Villarreal, ha iniziato la carriera di allenatore ad appena 26 anni.

Ranieri: “Complimenti a Conte e ai suoi ragazzi. L’Inghilterra? Sono 50 anni che…”

Che fino ad ora gli azzurri del Ct Antonio Conte stiano facendo qualcosa di fantastico in questo Euro 2016 ormai lo riconoscono tutti. Un coro di elogi che arrivano da ogni parte del mondo sta inondando l’Italia calcistica e a questo coro non poteva non unirsi colui che quest’anno ha insegnato calcio agli inglesi (neo eliminati dall’Europa, in attesa del Brexit). Stiamo parlando dell’allenatore campione d’Inghilterra Claudio Ranieri. Ecco le sue parole riportate da “Gazzetta.it“: “La Nazionale italiana sta facendo un grande Europeo, abbiamo un allenatore bravissimo, si vede che il gruppo è unito, devo fare i complimenti a tutti i ragazzi“. La speranza è che il sogno continui e che non si fermi proprio sabato quando gli azzurri affronteranno a Bordeaux la Germania nei quarti di finale.

ENGLAND OUT — Il tecnico campione d’Inghilterra con il Leicester dice la sua anche sulla clamorosa eliminazione della nazionale dei 3 leoni agli ottavi con l’Islanda. “Il calcio inglese non è in crisi, ma sono 50 anni che non riesce a competere agli Europei o ai Mondiali e questo è inspiegabile. Per l’Islanda è, invece, un’altra bella avventura, stanno facendo un Europeo bellissimo“. Su un eventuale ritorno in Italia, Ranieri ha affermato: “Ora mi vedo solo sulla panchina del Leicester, ho già una maglia azzurra e cerchiamo di portarla sempre più in alto“.

CALCIOMERCATO – Lazio, addio Roncaglia. Accelerata per Rodrigo Caio e Adriano

Giorno nuovo, altro “presunto” obiettivo da depennare. Come riporta la televisione Lig Tv, il difensore della Fiorentina Facundo Roncaglia è a un passo dal Trabzonspor. Il giocatore, infatti, dovrebbe firmare un accordo di tre anni e nelle prossime ore potrebbe già arrivare l’ufficialità. L’immobilismo biancoceleste ha “prodotto” ancora i suoi frutti. Ora sono sono costretti a cambiare obiettivo per la difesa.

Secondo quanto riportato Il Corriere dello Sport, infatti, è il centrale brasiliano del San Paolo Rodrigo Caio il centrale scelto per affiancare Stefan de Vrij nella stagione 2016/2017. La Lazio vuole accelerare per il classe 1993, che ha scalzato Jardel dalla lista degli obiettivi. Il nazionale brasiliano (anche tra i convocati della selezione olimpica insieme a Felipe Anderson), nel caso arrivasse, supererebbe diventerebbe il difensore più costoso dell’era Lotito (De Vrij è stato pagato circa 8 milioni, per il brasiliano ne servirebbero quasi il doppio). Caio è rapido, bravo ad impostare il gioco, ha più 100 presenze con la maglia del San Paolo ed (fondamentale) il passaporto italiano. E’ un profilo più che allettante per la Lazio che avrebbe già messo sul piatto un’offerta di 10 milioni di euro. Il valore del centrale brasiliano è fissato però intorno ai 12, ma gli intermediari laziali stanno lavorando per uno sconto o per ottenere almeno un pagamento rateizzato. La concorrenza sul giocatore non è per niente facile. Su di lui, infatti, avrebbero messo gli occhi anche Juventus, Roma, Siviglia e Atletico Madrid. Accelera la Lazio e intanto proseguono anche le trattative per Gomez del Lanus.

ADRIANO – Potrebbe esserci la svolta per Adriano. Come riporta “Il Corriere dello Sport“, la Lazio avrebbe deciso di riconoscere ai blaugrana un indennizzo di 1,8 milioni di euro. Tare aveva trovato l’accordo con il brasiliano prima dell’arrivo di Bielsa e vuole mantenere il patto.

Occorre darsi una mossa, non possiamo deludere Bielsa ancora prima che arrivi, no?

 

E’ tempo di addii in casa Lazio: Mauri, Konko e Braafheid non sono più giocatori biancocelesti

“Eppur si muove” diceva Galileo Galilei, per descrivere il movimento della terra che, agli occhi di chi non sapeva osservare, appariva invece immobile. Lo stesso concetto può essere trapiantato nel mercato biancoceleste: appartemente immobile ma in realtà, anche se per inerzia, mostra dei movimenti sul fronte “cessioni”. La rivoluzione è effettivamente iniziata: da oggi (primo luglio, giorno di apertura ufficiale del mercato in Serie A) sono ufficialmente svincolati Stefano Mauri, Abdoluay Kongo ed Edson Braafheid.

MAURI ADDIO 2.0 – L’ex capitano biancoceleste già l’anno scorso aveva detto addio ai colori biancocelesti, maMauri l’amore per questi colori e la voglia matta di disputare la Champions (poi mancata clamorosamente) con gli altri compagni della banda Pioli è stato un richiamo troppo forte a cui non poté resistere. Questa volta, dopo 10 anni e 303 presenze, l’addio sembra essere definitivo. L’agente spera fino all’ultimo in una chiamata della società forte di una stretta di mano tra le parti molti mesi fa, ma sappiamo quanto contano a Formello le strette di mano (vedi Prandelli). L’amore per la Lazio non pone dubbi, ma la voglia di sentirsi protagonista (e non una semplice pedina per arginare la regola inerente gli italiani in rosa) è ancora tanta e se non puo’ esserlo nella squadra che ama allora è giusto andare altrove. La delusione però è tanta perché avrebbe voluto per lo meno lasciare in modo decisamente diverso. In ogni caso su Mauri c’è l’interesse del Pescara, in un piccolo club come quello abruzzese può sicuramente dire la sua ancora in Serie A. Quest’anno con la maglia biancoceleste 19 apparizioni e 1 gol. La Lazio perde un leader preziosissimo, uno dei pochi che ci ha sempre messo la faccia sopratutto in una stagione orribile come quella appena conclusa poco più di un mese fa. Ma come si dice sempre? Show must go on…Una cosa è sicura questo è un addio come calciatore della Lazio…ma NON come Laziale. Un giorno potrebbe tornare come dirigente. Nel frattempo la redazione di Laziochannel.it vuole fare i più sentiti ringraziamenti al capitano biancoceleste: Stefano Mauri.

KONKO, CHISSA’ COME SAREBBE ANDATA SE… – E’ finito anche il tempo di Bubù Konko con la maglia
Konko-01biancoceleste. L’anno scorso è stato sicuramente una delle poche note liete della stagione, garantendo anche una continuità “impressionante” di presenze tra campionato e coppe, probabilmente il suo record personale in assoluto. Niente infortuni, prestazioni sempre ottime, totale? 29 presenze di livello. Era sparito dai radar, ma l’infortunio di Basta impose a Pioli di far necessità virtù con la speranza che (vista la facilità di infortunio che aveva) potesse resistere il più possibile. Poi il miracolo, cioè la sua bella stagione personale. Le malelingue sottolineano come sia strano che proprio nell’ultimo anno di contratto Bubù ha fatto la sua miglior stagione alla Lazio, ma sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Visto l’ultimo rendimento (anche se non è più un ragazzino) il rinnovo era più che meritato. La curiosità però sorge spontanea: chissà come sarebbe andato il suo percorso in maglia biancocleeste se fin dall’inizio avesse garantito questa continuità…Purtroppo non lo sapremo mai. In ogni caso buona fortuna Bubù.

BRAAFHEID, UN VERO PECCATO – Il terzino olandese, arrivato tra tanta curiosità e scetticismo, aveva iniziato la sua avventura laziale alla grande. Sopratutto nei primi mesi di Pioli sembrava essere una risorsa preziosissima su cui puntare addirittura da titolare per tutto il campionato. Un brutto infortunio purtroppo stroncò la sua ascesa e da quel momento è misteriosamente sparito dai radar di Stefano Pioli. Appena 5 presenze, soltanto 3 da titolare tra il 2015 e il 2016. Ora a 33 anni, si guarda intorno alla ricerca dell’ultimo contratto della sua carriera.

Marco Lanari

Verso Italia-Germania, Kroos spavaldo: “Ma quale incubo? Vinciamo noi”

La Germania è forte…e lo sa perfettamente, non per niente sono i Campioni del Mondo. Ogni ruolo è pieno zeppo di Campioni (anche se ora c’è un Klose in meno), e insieme creano una macchina praticamente perfetta che con la fine del ciclo spagnolo si appresta a giganteggiare ancora per molti anni. Ma per dimostrarlo dovranno passare anche attraverso un ostacolo che ora come ora andava evitato assolutamente: l’Italia di Antonio Conte. Già l’Italia è ormai da anni un vero e proprio tabù per i tedeschi, poi ora che ha l’indole del guerriero Conte sicuramente qualche amore in più ci sarà nell’affrontarli sabato a Bordeaux. Non sembra però essere preoccupato Toni Kroos, che alla vigilia di Germania-Italia ha dichiarato in conferenza stampa ai media tedeschi. Ecco le sue parole riportate da “Gazzetta.it“: “Perché l’Italia dovrebbe essere un trauma per me? Spiegatemelo. L’ho incontrata una sola volta in un grande torneo. I nostri precedenti con l’Italia non contano, non possiamo cambiare il passato – spiega Kroos -. È importante invece batterli adesso, in modo che il nostro Europeo prosegua. Certo, la vittoria contro la Spagna però mi ha sorpreso, soprattutto nel modo in cui è arrivata. Saranno gli avversari più forti incontrati finora all’Europeo e la cosa mi eccita. Sappiamo come giocano, con una difesa a tre che diventa a cinque in fase difensiva. Sono una squadra incredibilmente compatta e che con calma costruisce l’azione da dietro. Lo fanno da anni e forse è anche per questo che contro di loro non è mai facile. Ma vedrete in campo che tattica useremo per batterli, io sono ottimista“.
La fiducia nasce anche dall’ultimo precedente: il 4-1 di Monaco di Baviera nell’amichevole del 29 marzo: “Credo che metteranno in campo una formazione simile. Allora non c’era Chiellini ma gli altri sì. Dubito, però, che assisteremo a una partita simile a quella di marzo, questo è un quarto di finale di un Europeo. Khedira? Parlerà con Löw, può essere utile ma tutti qui abbiamo affrontato gli italiani in passato. Nell’ultima stagione, per esempio, il Bayern ha affrontato la Juve in Champions. Non sono degli sconosciuti, ma conta come affronteremo i loro punti di forza“.

FOTO – Ibrahimovic svela la sua nuova squadra

E’ finalmente arrivato il giorno atteso per i fans di Ibrahimovic. Oggi 30 giugno, lo svedese ha svelato il nome del club con cui giocherà il prosimo anno. Tramite i suoi profili ufficiali, Twitter, Facebook e Instagram, Ibra ha fatto sapere che indosserà la maglia del Manchester United. Nessun sorpresa quindi. Ci sarà di nuovo il binomio Mourinho – Ibra, che tanto ha vinto ai tempi dell’Inter.

 

Beruatto: “Non mi aspettavo un’Italia così forte”. E su Bielsa…

La vittoria dell’Italia agli Europei con la Spagna ha lasciato a bocca aperta molti addetti ai lavori che non si aspettavano un successo così limpido degli azzurri. La squadra di Conte nell’ottavo contro gli iberici ha dimostrato tutto il proprio valore smentendo così tutti coloro che alla vigilia davano gli azzurri per spacciati.

Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Paolo Beruatto che si è detto piacevolmente stupito: “Il successo degli azzurri sulla squadra di Del Bosque non me lo aspettavo. E’ stata una vittoria importante, che va al di là del risultato, alla vigilia erano in pochi ad aspettarsi una prestazione simile, è stata una grande partita da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare. È stata la vittoria di Conte, ha preparato la partita in maniera eccezionale, gli azzurri hanno pressato la Spagna molto alti. Quello che mi ha sorpreso è che al termine del primo tempo il possesso palla era in parità, non credevo che l’Italia avrebbe potuto tenere testa agli spagnoli nel palleggio, la Spagna non è riuscita a giocare. Gli azzurri sono stati perfetti. L’assenza di Candreva pesa perchè ha perso una pedina importante e un punto di forza perché abbina corsa, quantità e qualità, è al confronto di Florenzi è più offensivo, riesce a trovare più facilmente la rete. Parolo sta dando tutto non gli si può chiedere altro, sta interpretando bene sia la fase difensiva che offensiva. Per Conte rappresenta un’arma in più perchè quando si fionda in area è un pericolo costante per gli avversari, e lo avrebbe potuto già dimostrare. Come stiamo vedendo agli Europei l’allenatore è una figura che ti può garantire quel qualcosa in più”.

Sull’arrivo di Bielsa: “Il tecnico argentino ovunque è andato ha lasciato il segno, quindi lo farà  anche alla Lazio. Sarà curioso vederlo confrontarsi con il campionato. Il nostro è un torneo difficile, oltre ai valori dei singoli giocatori siamo all’avanguardia ed è tutto più complicato. Sono curioso di vedere il maestro in Serie A. Avrà bisogno di tempo per lavorare, certamente avrà carta bianca sul suo operato, il problema è che qui da noi se non arrivano i risultati ci spazientiamo subito ma con Bielsa occorrerà avere pazienza. Il suo è un gioco offensivo e i sostenitori biancocelesti si devono aspettare una squadra che vorrà fare la partita, che attacca in poco spazio ma che lascia anche tanto spazio alla squadra avversaria”.

ACCADDE OGGI – Carl Lewis, il figlio del vento

L’1 luglio 1961 a Birmingham, in Alabama, nel profondo sud degli USA, nasceva Carlton Frederick Lewis. I suoi genitori, William ed Evelyn, erano entrambi atleti tanto che facevano parte della squadra universitaria della locale Tuskegee. La mamma addirittura gareggiò alle Olimpiadi del 1952 di Helsinki negli 80 metri ad ostacoli.

Nel 1963 la famiglia si trasferì a Wellingbro, nel New Jersey, e William ed Evelyn fondarono un Club di atletica leggera. Non avendo una baby-sitter a cui affidare il piccolo Carl, i genitori lo portavano al Club e mentre si allenavano lo lasciavano giocare nella fossa di sabbia della pedana del salto in lungo. Gli inizi della carriera sportiva furono difficili ma la stoffa c’era doveva solo crescere fisicamente. A 14 anni divenne il miglior saltatore in lungo dello stato del New Jersey e grazie ai successi raggiunti il ragazzo iniziava a fare gola a molte università; Lewis scelse la Houston University, spinto dalla presenza di un famoso allenatore di atletica, Tom Tellez. Come dichiarato dallo stesso Carl gran parte dei grandi risultati conseguiti sono stati merito della loro collaborazione.

Nel 1980 si svolsero le Olimpiadi di Mosca: a 18 anni Lewis era riuscito a qualificarsi come componente della 4×100 statunitensi ma dovette rimandare il suo sogno vista la decisione del presidente Jimmy Carter di boicottare i giochi. Ma la ribalta mondiale era vicina e Carl si fece trovare pronto conquistando ai Campionati del Mondo di Helsinki nel 1983 tre medaglie d’oro e diventando per tutti l’erede di Jesse Owens. A 48 anni dalle Olimpiadi di Berlino del 1936 e dal record dello stesso Owens alle Olimpiadi di Los Angeles disputate l’anno dopo eguaglia il primato di vincere quattro medaglie d’oro nelle discipline simbolo dell’atletica: 100 metri, 200 metri, salto in lungo e staffetta 4 per 100. Da quel momento in poi Carl Lewis, come Owens, divenne per tutti il figlio del vento”. Lewis divenne un personaggio popolarissimo, un classico “self made man” ma lo show business non lo distrasse più di tanto visto che continuava a raccogliere successi e record. Nessuno sembrava essere alla sua altezza, nessuno tranne Ben Johnson. I due si sfidarono nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Seul 1988, gara che passò alla storia per lo scandalo doping. Lewis corse in 9’92 ma il canadese Johnson trionfò con il tempo di 9’78. Sembrava dovesse essere l’inizio del declino per Lewis, nonostante la conquista della medaglia d’oro nel lungo e l’argento nei 200 metri. Alcuni giorni dopo Ben Johnson venne però squalificato per uso di droghe e a Lewis venne assegnata anche la medaglia d’oro dei 100 metri.

A 30 anni compiuti, nel 1991, ai Mondiali di Tokyo Lewis partecipò a due gare destinate a restare nella storia dello sport. Nella finale dei 100 metri il figlio del vento mise tutti alle spalle giungendo al traguardo con il nuovo record del mondo in 9’86 (i record di Ben Johnson vennero cancellati dalla IAAF). Nel salto in lungo sia Carl che il connazionale Mike Powell furono protagonisti di una gara incredibile in cui il record più longevo dell’atletica leggera, quello del 1968 del mitico Bob Beamon di 8 metri e 90 centimetri venne superato dopo una serie di salti superiori agli 8,80 m. Al termine della gara ad avere la meglio fu Powell che portò il nuovo record a 8,95.

Nel 1992 Lewis difese per la terza volta il suo titolo nel salto in lungo ai Giochi Olimpici di Barcellona, dove riesce a conquistare un altro oro con la vittoria nella 4×100 USA. Quattro anni dopo, nel 1996 ad Atlanta, a 35 anni suonati Lewis è ancora una volta in pedana nella finale del salto in lungo. A dodici anni dal suo primo successo olimpico nessuno crede in una sua nuova impresa. Prima del sesto e ultimo salto non si trovava nemmeno in zona podio ma, all’ultimo salto della sua carriera, fra lo stupore e il giubilo generale King Carl balzò al primo posto conquistando la quarta medaglia d’oro olimpica consecutiva nel salto in lungo. Da quel giorno si dedicò alle sue fondazioni benefiche (ben quattro), alla sua linea di moda e alla sua innata passione: la recitazione. Il suo palmares finale alle Olimpiadi recita: 9 medaglie d’oro e 1 medaglia d’argento conquistate in 4 diverse edizioni.

 

CINEMA – Il 1 luglio del 2000 ci lasciava il re della commedia americana

Il 1 luglio del 2000 all’età di 79 anni ci lasciava il grande attore americano Walter Matthau. L’attore si è sentito male nelle prime ore della mattina, un infarto gli è stato fatale.

Era da tempo che Matthau soffriva di problemi di salute ma neanche la malattia e la vecchiaia erano riuscite a togliergli quel sorriso scanzonato che lo rese famoso. Nel 1966 il primo violento infarto. Nel 1976 gli fu praticato un bypass cardiaco. Nel 1993 fu colpito da una grave forma di polmonite e finì all’ospedale. Nel dicembre 1995 gli fu rimosso un tumore al colon, che si rivelò benigno. Nel maggio 1999 fu nuovamente ricoverato per polmonite.

Durante la sua carriera cinematografica girò una settantina di film ed inoltre era apparso in moltissime trasmissioni televisive ma la celebrità, quella vera, l’aveva raggiunta con il film “La strana coppia”, girato con Jack Lemmon. Nel 1966 poi arrivò anche l’Oscar come attore non protagonista per la sua interpretazione in “Non per soldi… ma per denaro“. Ebreo-russo dal cognome impronunciabile (si chiamava in realtà Matuschanskaynsky), diventò un eroe della commedia brillante hollywoodiana. Ha interpretato “La strana coppia” nel 1967, “E’ ricca, la sposo e l’ammazzo” e “Appartamento al Plaza” nel 1970, “Prima pagina” nel 1974 e, negli anni ’80, “Due sul divano” e “Come ti ammazzo un killer”.

CRONACA – Roma, aveva rimosso il posto disabili: ristoratore condannato al carcere

I fatti risalgono all’inizio del mese di luglio del 2010 quando nel cuore della notte, Silvestro Romano, ristoratore romano di via Veneto, decise coattivamente di far sparire il palo per disabili che gli toglieva spazio per sviluppare i suoi interessi. E, una volta rimosso il cartello stradale, si  è impossessato di 55 metri quadrati di suolo pubblico.

Secondo il Pubblico Ministero l’imputato creò un dehors abusivo adornandolo con cinque ombrelloni e fioriera e, per tentare di cancellare le prove, stese un tappeto di finto prato verde nel posto dove prima parcheggiavano le macchine dei disabili. Ai vigili urbani però arrivò subito la segnalazione della rimozione del palo e, inevitabilmente, i cinque tavolini finirono sotto sequestro. Ora però il proprietario del ristorante è stato condannato a dieci mesi di reclusione con l’accusa di danneggiamento, invasione di terreni pubblici e violazione di sigilli. Quest’ultimo reato perché l’imputato continuò a utilizzare i posti a sedere nonostante tavolini e sedie fossero stati messi sotto sequestro.

La pena è anche più severa di quella richiesta dal pm che aveva chiesto per il ristoratore il pagamento di una pena pecuniaria di duemila euro. Il giudice ha anche disposto che il commerciante liquidi al Comune, costituitosi parte civile, un risarcimento danni da quantificarsi in separata sede. La decisione è figlia della linea dura adottata dalla Procura per il rispetto del decoro urbano che ha spinto il pm Nadia Plastina a chiudere le indagini per dieci imprenditori accusati di aver piazzato tavolini sul marciapiede.

Klose non si fida dell’Italia: “Sono ancora più forti del 2012”

Italia – Germania è sulla bocca di tutti. La sfida ha un valore altissimo per le due Nazionali e per i loro tifosi. E’ una rivalità storica, ma sempre basata sul rispetto reciproco. E’ la volta di Klose ad analizzare il super quarto di finale di sabato. Klose che era in campo in quel 2012, quando trionfò l’Italia di Prandelli.

Alla Bild l’ex laziale si è così espresso: “E’ un Europeo bello perchè combattuto e pieno di sorprese. Per sabato sono pronto a gustarmi Italia – Germania. I tedeschi non devono sottovalutare gli italiani, perchè per me sono ancora più forti del 2012. L’Italia ha una difesa super e uno spirito di sacrificio ineguagliabile. La Germania deve essere prudente e dovrà avere pazienza“. Questo il pensiero di Re Miro.

Guerrieri e Crecco al Trapani? La risposta del DS dei siciliani

Daniele Faggiano, ds del Trapani ha fatto chiarezza sull’interessamento del club siciliano nei confrotni di Guerrieri e Crecco. I due giovani sono in uscita dalla Lazio, per essere girati in prestito e crescere ancora. Molte le squadre sui due talenti e il Trapani sembra essere in pole.

In conferenza stampa Faggiano si è così espresso: “La trattativa è in piedi, ma per un motivo o un altro non abbiamo ancora concluso. Ci troviamo in una situazione di stand by. Sicuramente il Trapani li vuole per farli giocare, valorizzare, ma dobbiamo avere sicuramente qualcosa in cambio. Vedremo nella prossima settimana”.

Hoedt dispiaciuto: “Braafheid mi mancherà. Mi ha aiutato tantissimo”

Non farà più parte della rosa della Lazio, l’olandese Braafheid. Scaduto il contratto, l’esterno si è svincolato dal club capitolino. Ma c’è chi lo rimpiange. E’ il connazionale Hoedt che a Voetbal International ha confessato: “Mi mancherà. Mi ha aiutato tantissimo quando sono arrivato alla Lazio. Lo reputo un buon calciatore“.

Poi continua: “Quest’anno è stato sfortunato e per via di molti infortuni non ha potuto giocare. ha molte qualità. Gli auguro di raggiungere altri buoni risultati altrove“.

EUROWAGS FOTO – Natalia Siwiec, la polacca che ci stregò ad Euro 2012

In principio fu Larissa Riquelme, che lanciò la moda della tifosa dalle curve abbondanti e messe in mostra durante i match della proprio Nazioale. Lì ci trovavamo in SudAfrica per i Mondiali del 2010. la moda di “mettersi in mostra” sugli spalti poi arrivò in Polonia, durante gli Europei del 2012.

E lì conoscemmo NATALIA SIWIEC. La generosa e splendida modella polacca ci deliziò con il suo LATO A in bella mostra. Anche questa volta ha preso  parte alla manifestazione, facendo il tifo per la sua Polonia. E noi ci gustiamo, allora, le sue FOTO:

Choker @zozodesign_official Tatoo @fanmetallictattoo #eurocup2016 #france #paris

Una foto pubblicata da NATALIA SIWIEC Official❎ (@nataliasiwiec.official) in data:

Mandanda sfumato, firma con il Crystal Palace

AGGIORNAMENTO 30/06 ore 20:00Mandanda ha ufficialmente firmato per il Crystal Palace. la conferma è arrivata anche da Ousmane Dabo, durante un’intervista a Radio Olympia.

AGGIORNAMENTO 30/06 ORE 17:06 – Arriva dalla Francia una notizia che sconvolge i piani di chi aspirava a vedere Mandanda giocare in Italia, magari a difesa della porta dei biancocelesti dato che il portiere è uno dei pupilli di Bielsa e Marchetti è sempre in bilico. A quanto riportato da L’Equipe si sarebbe fatto sotto il Crystal Palace e che ieri i medici del club londinese lo avrebbero sottoposto alle visite mediche all’interno della sede del ritiro francese.

AGGIORNAMENTO 30/06 10:50Mandanda in Italia è più di un’ipotesi. Intervistato da “lalaziosiamonoi“, infatti, l’agente del portiere francese ha confermato i contatti con una squadra del campionato italiano: “È vero, siamo in contatto con una squadra italiana, ma non posso dire niente di più”. Certo, da qui a dire che è un obiettivo della Lazio ce ne vuole, ma, viste le continue voci di un possibile addio di Marchetti, visto che Mandanda è un pupillo di Bielsa…diciamo che se 2 indizi non fanno una prova poco ci manca. Non ci resta che aspettare che sia svelato il mistero

Secondo Sky Sport la Lazio avrebbe messo gli occhi su Steve Mandanda, appena svincolatosi dall‘Olympique Marsiglia con cui non ha voluto firmare il rinnovo di contratto. Il portiere è conosciuto da Bielsa e potrebbe sostituire Marchetti che, come vi avevamo anticipato qualche settimana fa, potrebbe lasciare la Lazio. Mandanda è un buon portiere che vanta 441 presenze con la maglia del Marsiglia ed ha giocato diverse volte nella nazionale francese. A parametro 0 potrebbe essere un buon colpo.

EURO 2016 – Le formazioni ufficiali di Polonia – Portogallo

Iniziano i quarti di finale questa sera con il match Polonia – Portogallo. A Marsiglia  si deciderà la prima squadra che volerà in semifinale. Opportunità clamorosa per entrambe le Nazionali, complice l’agevole calendario. sarà anche la sfida tra Lewandoski e Cristiano Ronaldo. Di seguito le formazioni ufficiali:

POLONIA (4-4-2) Fabianski, Piszczek, Glik, Pazdan, Jedrzejczyk, Blaszczykowski, Krichowiak, Maczynski, Grosicki, Milik, Lewandowski.
PANCHINA: Szczesny, Boruc, Cionek, Jodlowiec, Linetty, Stepinski, Wawrzniak, Peszko, Salamon, Zielinski, Kapustka, Starzynski
ALL: Nawalka

PORTOGALLO (4-1-3-2) Patrício – Cédric, Pepe, Fonte, Eliseu – William – João Mário, Adrien, Renato Sanches – Nani, Cristiano Ronaldo
PANCHINA: Antony, Eduardo, Bruno Alves, Carvalho, Moutinho, Eder, Vierinha, Danilo, Rafa Silva, Quaresma
ALL: Santos

ARBITRO: Brych (GER)

Ecco l’arbitro di Italia – Germania

E’ stato designato il fischietto che dirigerà il delicatissimo Italia – Germania. Sabato alle ore 21 le due nazionali saranno dirette dall’ungherese Kassai. Buon il precedente per l’Italia: con la sua direzione gli azzurri hanno sconfitto la Svezia nella fase a gironi. Gli assistenti saranno: Gyorgy Ring, Vencel Toth, gli addizionali Tamas Bognar e dam Farkas. Il quarto uomo sarà Szymon Marciniak.

Il difensore invita la Lazio a farsi sotto

Federico Barba, centrale dello Stoccarda e obiettivo di mercato della Lazio, trasferitosi a gennaio scorso nella Bundesliga ha manifestato l’intenzione di tornare a giocare nel nostro campionato.

Il ventitreenne difensore, intervenuto ai microfoni di Radio Crc, ha aperto a un suo eventuale ritorno in Italia. L’ex empolese infatti ha dichiarato: “In Germania non sono riuscito a godermi appieno questa esperienza. Ho una grande voglia di tornare in Serie A“.

EURO 2016 – Toni: “I tedeschi partono sempre favoriti ma poi…”

Per presentare la sfida del prossimo turno degli Europei tra gli azzuri di Conte e la Germania è intervenuto ai microfoni di Mediaset Luca Toni. Queste le parole dell’ex Campione del Mondo:

Quella tedesca è una squadra forte, ogni volta che incontrano l’Italia lo fanno da favoriti ma le hanno sempre prese. Lo sanno e se dovesse capitare ancora una volta per loro sarebbe un trauma. La squadra di Conte è molto simile alla nostra del 2006. Anche allora ci davano tutti per sconfitti ma Lippi ha sempre creduto alla vittoria finale e la stessa cosa sta succedendo ora con Conte che, dopo essere partito in sordina, è riuscito a far capire ai suoi uomini che se tutti corrono si può anche raggiungere il successo finale ed entrare a far parte della storia della Nazionale. Assisterò alla partita con i miei familiari senza tedeschi intorno ma se dovessimo vincere non vedo l’ora di uscire a festeggiare per prenderli in giro”.

L’Inter alza la posta per Candreva

L’Inter continua a puntare l’esterno biancoceleste Antonio Candreva ed è pronta a far fronte alle richieste del presidente Lotito per il calciatore.

A quanto riportato da Sky Sport la società milanese si vuole assicurare il giocatore ed è ormai convinta a offrire i 25 milioni richiesti dalla società capitolina. L’offerta di 22 milioni fatta dal Napoli, e subito rispedita al mittente da Lotito, ha messo in allerta la società nerazzurra convinta di poter mettere la parola fine a tutta la storia. Lotito nel frattempo resta in attesa di un’altra proposta ufficiale ma solo a patto che vengano accettate le sue condizioni.