Come ogni capodanno, anche l’ingresso nel 2016 nelle nostre vite viene festeggiato con parenti e amici più cari. Anche i nostri beniamini ovviamente si uniscono alla festa in compagnia delle persone più care e, a testimonianza della serenità ritrovata qualche giocatore biancoceleste ha deciso di festeggiare insieme a un suo compagno di squadra. E’ il caso di Felipe Anderson e di Mauricio che dopo aver passato insieme qualche giorno durante il periodo delle vacanze Natalizie hanno deciso di vivere insieme (oltre ovviamente ai rispettivi parenti) il veglione di capodanno. Il tutto è stato immortalato e immediatamente condiviso sui rispettivi profili di Instagram e Twitter. L’istantanea è accompagnata da un messaggio di auguri: “Desejamos a todos unnovo ano maravilhoso” scrive Felipe; lo segue a ruota Mauricio: “Obrigado Familia #Gomes Por receber eu e meu amigo! Feliz 2016 muita paz e saúde. Deus vos Abençoe“. Buon anno anche a voi ragazzi, che sia pieno di soddisfazioni per tutti…
Eccoci giunti dunque al terzo episodio del pagellone 2015 firmato Laziochannel.it. Dopo portieri e difesa pubblicati ieri, oggi è il turno del centrocampo. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo su Facebook.
Felipe Anderson 7-: Il 2015 di Felipe Anderson è stata l’esatta applicazione del proverbio: “Dopo una grande salita c’è sempre una grande discesa”. Il giocatore verdeoro aveva iniziato il suo 2015 in modo straordinario diventando la vera e propria bomba atomica dell’attacco biancoceleste: dribbling, velocità, grinta, gol di destro, di sinistro, di testa, tiri forti o a giro, assist al bacio… Insomma per quasi tutta la prima metà dell’anno i tifosi hanno potuto ammirare un Dio in terra capace di risolvere da solo le partite. C’è una partita in particolare che raffigura bene tale apoteosi: Lazio-Sampdoria 3-0 il 5 Gennaio 2015. Contro i blucerchiati Felipe gioca una delle sue più belle partite, trascinando letteralmente i suoi compagni alla vittoria con tre invenzioni da incorniciare due accelerazioni con assist e un gol di pregevole fattura, un missile terra-aria da 25 metri che batte inesorabilmente Viviano. Divina sopratutto l’accelerazione in occasione del 3-0. “Sembrava Cristiano Ronaldo…” dichiarerà il mister della Samp Mihajlovic al termine del match dando vita al soprannome FA7. Purtroppo però la seconda parte di questo 2015 non si è rivelata altrettanto esaltante per il talento brasiliano, anzi tutt’altro. Solo se dovesse ritrovare la continuità di rendimento di prima allora la Lazio potrebbe iniziare un nuovo campionato. Di recente ha promesso: “Nel 2016 tornerò a segnare”. Non ci resta che sperare, forza e coraggio Felipe!
Marco Parolo 7: Come tutta la Lazio anche Marco Parolo ha vissuto questo finale di 2015 in fase calante dopo un inizio a dir poco straordinario. Sicuramente è stato uno dei primi nella passata stagione a beneficiare delle idee tattiche di mister Pioli, basate molto sulla capacità di inserimento dei centrocampisti diventando ben presto un elemento imprescindibile del centrocampo biancoceleste. Ora invece lotta per risollevarsi e a tal proposito l’ultima gara dell’anno solare contro l’Inter ha fornito segnali molto incoraggianti. La sua miglior prestazione di questo 2015 è decisamente Lazio-Milan, ma non tanto per la fantastica doppietta realizzata quella notte. Ciò che rimarrà indelebile nel cuore dei laziali è la grinta e la determinazione messa dall’ex Parma per recuperare lo svantaggio del primo tempo. C’è una scena in particolare che racchiude quanto scritto: quando in un nanosecondo, Parolo, dopo aver realizzato il gol del momentaneo pareggio, agguanta il pallone e lo riporta con ferocia immediatamente a centrocampo come per dire: “Questa noi la vinciamo!!!”. Va, inoltre, menzionata l’intelligenza tattica, la duttilità e il valore umano del giocatore: mai una polemica o un segnale di nervosismo contro l’avversario. Lo scorso anno ha realizzato ben 10 gol. E’ impossibile non diventare un idolo dei tifosi quando metti così tanto cuore per la tua squadra. L’augurio è che presto torni ad essere il Marco Parolo che tutti noi ammiriamo, la Lazio e Pioli hanno bisogno di lui.
Senad Lulic 6,5: Non è stato un 2015 esaltante quello di Senad Lulic: tra infortuni, delusioni sportive ed il problema del rinnovo contrattuale. Non tutto però è da buttare in questo anno solare: la sua unica fonte di gioia è stata ancora una volta quella che ormai è di diritto il suo regno da quel famoso 26 Maggio 2013, cioè la Coppa Italia. Indimenticabile infatti il suo straordinario contributo nella semifinale di ritorno disputata contro il Napoli allo stadio San Paolo. In quella partita Senad marchiò di nuovo il destino dell’Aquila, spingendo con tutto il cuore la Lazio in finale. Il bosniaco, entrato nella ripresa al posto di Candreva, prima realizzò l’importantissima rete del vantaggio a 11 minuti dal termine poi compì un vero e proprio miracolo salvando a pochi millimetri dalla linea di porta la conclusione di Insigne all’88’ con Berisha battuto. Grazie a lui, la Lazio approdò ancora in finale. Nonostante le difficoltà di quest’anno Senad non si è mai buttato giù d’animo. Grazie al suo spirito di sacrificio e la sua fantastica duttilità tattica si è sempre rivelato un elemento molto prezioso per lo scacchiere tattico di Stefano Pioli. Il Jolly biancoceleste è un giocatore che sarebbe veramente un peccato perdere, perché di giocatori così poliedrici ce ne sono davvero pochi in giro. L’augurio è di riabbracciarlo presto con l’anno nuovo dopo lo sfortunato infortunio al dito.
Danilo Cataldi 6: Danilo è la Lazio, il futuro della Lazio. Il 2015 è stato l’anno della sua consacrazione calcistica con l’aquila sul petto: esordisce con i colori biancocelesti il 14 gennaio 2015 in Coppa Italia a Torino, per via di infortuni muscolari che lo tengono fuori nella prima parte di stagione. La Lazio sconfigge i granata a domicilio con il risultato di 1-3. Per Cataldi è un esordio col botto: assist per il momentaneo 0-2 firmato da Miroslav Klose. Subito tifosi e critica vedono in lui il futuro del centrocampo biancoceleste. Innamorato di Roma e della Lazio, legatissimo ai colori biancocelesti, riesce a scalare le gerarchie nella mediana di Mister Pioli, ottenendo la fiducia di tifosi e critica. L’esordio da titolare in campionato arriva il 24 gennaio 2015: si gioca Lazio-Milan ed è 3-1 e tripudio biancoceleste. In quella partita il nativo di Ottavia offre una prestazione di assoluto valore, culminata con un lancio millimetrico di prima intenzione per la corsa di Candreva che fornirà l’assist decisivo per Parolo. Indimenticabile per lui e per tutto il popolo laziale il momento in cui, negli ultimi minuti di Lazio-Fiorentina, con l’uscita di Mauri e su decisione di Radu, gli viene affidata la fascia di capitano, a suggellare un amore immenso per i colori biancocelesti. Il resto della stagione scorre tra conferme e ottime prestazioni: geometrie, corsa, tecnica, Cataldi si impone come un centrocampista a tutto tondo. Nella stagione corrente ci si aspettava da lui il definitivo salto di qualità, ma le prestazioni sono state al di sotto delle aspettative: una preparazione precaria e la mancanza di fiducia nei propri mezzi hanno fatto in modo che il giovane centrocampista perdesse posizioni nelle gerarchie di Pioli. In queste ultime partite del 2015 sembra abbia ritrovato gamba e convinzione, riuscendo anche a segnare il suo primo gol in maglia biancoceleste, negli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Udinese. Avrebbe voluto correre sotto la Nord e festeggiarlo con il suo popolo, ma l’assenza dei tifosi per le note polemiche con il Prefetto Gabrielli hanno strozzato in gola le sue grida di gioia. Bilancio finale comunque positivo per un esordiente come lui: l’anagrafe è dalla sua parte, Danilo Cataldi è il futuro del centrocampo della Lazio.
Onazi5,5: Il nigeriano è il centrocampista di scorta di Stefano Pioli, l’uomo di gamba e sostanza che corre e recupera palloni, mostrando però evidenti carenze tecniche. Il 2015 per lui non è stato un anno roseo: tra panchina, tribuna e noie muscolari, ha faticato molto a trovare spazio in un centrocampo laziale le cui prestazioni sopra le righe, soprattutto nel girone di ritorno della scorsa stagione, hanno fatto in modo che ci fosse poco spazio per il turnover. Una stagione anonima quella scorsa, ma culminata nel più inaspettato dei modi. Napoli-Lazio, gara decisiva per l’accesso ai preliminari di Champions League, i biancocelesti dopo un avvio da fantascienza con un 2 a 0 rapido e indolore, subiscono maledettamente il ritorno dei partenopei e Pioli decide di gettare nella mischia il nigeriano, per difendere il momentaneo 2-2. Ed ecco il miracolo: Ledesma recupera un pallone a centrocampo, un rimpallo fortunoso si trasforma in un filtrante preciso per l’accorrente Eddy, piattone di destro e vantaggio Lazio. Per il nativo di Lagos è l’apoteosi, e con lui per tutti i tifosi biancocelesti. Ginocchia a terra e braccia al cielo. In estate si vociferava di una sua cessione, ma Onazi è rimasto alla Lazio, utilizzato in questo primo scorcio di stagione come centrocampista di Europa League. Per lui buone prestazioni, ma un infortunio rimediato in Nazionale che lo ha fermato proprio nel momento di top di condizione. In generale una stagione al di sotto della sufficienza, sperando in un 2016 migliore e soprattutto privo di infortuni.
Milinkovic-Savic 6: L’acquisto più oneroso del carente mercato estivo di Lotito e Tare: circa 10 milioni di Euro per convincere i belgi del Genk e per strapparlo alla concorrenza di altri club europei, tra cui la Fiorentina. La sua parabola biancoceleste parte da un dubbio di base: qual è il suo ruolo? Presentato come vice-Biglia, ammirato in Belgio e con la Nazionale Under 21 del suo paese come mezzala, schierato da Pioli come trequartista. Struttura fisica imponente, condita da un’ottima tecnica e da una buona capacità di inserimento, lo rendono un centrocampista completo. Inizialmente tenuto in panchina, è riuscito con impegno e costanza a guadagnare posizioni nelle gerarchie di Pioli, fino a diventare titolare, dapprima come trequartista e infine come mezzala, come nell’ultima e vittoriosa trasferta di Milano contro l’Inter. Momento top di questo primo scorcio di stagione il primo gol in maglia biancoceleste, nella trasferta ucraina di Europa League contro il Dnipro. La sufficienza per lui è ampiamente meritata, ma da un acquisto da 10 milioni ci si aspetta molto di più. Milinkovic-Savic ha solo 21 anni ed evidentemente ha il futuro dalla sua parte. Si è già dimostrato un giocatore capace di reggere il confronto con colleghi più esperti di lui. Ricordiamo, inoltre, che è stato eletto miglior giocatore del mondiale under 20 come Pogba nel 2013 e Aguero nel 2008. Quando il mister riuscirà a trovargli la giusta collocazione tattica nel suo scacchiere e lui limerà alcuni atteggiamenti troppo irruenti figli dell’inesperienza, siamo certi riuscirà a diventare uno dei migliori nel suo ruolo.
Stefano Mauri 6: “Nel mio cuore sono stato, sono e sarò sempre il Capitano della mia amata Lazio. In questi giorni ho più volte parlato con il Presidente e di comune accordo abbiamo deciso di terminare qui, dopo quasi 10 stupendi anni, il nostro rapporto professionale e di salutarci con il sorriso e tante lacrime. Mi mancherà tutto”. Così scriveva il brianzolo tramite la sua pagina Facebook in una calda mattinata di luglio. Ma dopo poche settimane ecco il dietrofront: dopo che il tribunale di Cremona aveva chiuso le indagini su di lui per quanto riguardava il filone Calcioscommesse, firma sul rinnovo annuale ed è di nuovo pronto ad offrire la sua esperienza e la sua capacità di inserimento alla causa biancoceleste. Un ritorno tra i dubbi generali: Mauri ha evidenziato una notevole pesantezza fisica e nonostante ciò il tecnico lo ha spesso utilizzato da titolare preferendolo a giocatori atleticamente più pronti. Tutto questo non fa dimenticare ciò che il brianzolo ha fatto nella prima parte del 2015: in una stagione da 9 gol complessivi (record per lui in Serie A), Mauri ne ha siglati 3 nell’ultima parte del campionato, il primo dei quali per il momentaneo 0-1 biancoceleste nel derby contro la Roma. Un’operazione per l’ernia del disco lo tiene fuori dai campi da circa un mese, ma onestamente in pochi se ne sono accorti. Il finale di stagione scorsa gli consegna la sufficienza generale per l’anno solare 2015, sarebbe stato un 7 pieno, o forse un 8, se il brianzolo avesse dato seguito alla sua prima decisione di chiudere con il calcio giocato, dopo una storia d’amore con i colori della Lazio lunga e bellissima.
Candreva 7,5: Una certezza. Impossibile prescindere dall’esterno di Tor de Cenci. Quando gira lui, gira la Lazio. Quella fascia da capitano tanto sperata, non è arrivata… Dopo un iniziale periodo di sconforto però Romoletto è tornato a caricarsi la squadra sulle spalle, come sempre, così come nell’ultima uscita di campionato quando con una sua doppietta ha steso la capolista Inter al Meazza. Un epilogo adatto all’annata super che ha disputato. Se chiudessimo gli occhi, seduti davanti ad un camino che ci riscalda in questi ultimi freddi giorni dell’anno, e pensassimo alla sua stagione, cosa ci verrebbe in mente? Napoli-Lazio, ultima partita dello scorso anno: la Lazio è sullo 0-1, basta un pareggio per andare ai preliminari di Champions, il Napoli attacca, ma si scopre. E guai a lasciare spazi al numero 87 biancoceleste. Ed ecco infatti che sul filo del fuorigioco Candreva parte e si invola a tu per tu con il portiere del Napoli. Quella corsa che in realtà dura circa 10″, per tutti i cuori laziali sembra infinita, ma per lui no, lui corre sicuro di se stesso e di cosa sta per fare, e realizza lo 0 a 2. Braccia larghe e corsa ancor più veloce ad abbracciare i compagni, la sua Lazio ha raggiunto il terzo posto ma, risultato ancor più bello, ha fatto innamorare un popolo che aveva bisogno di un gruppo da accompagnare in un lungo cammino!
Lucas Biglia 7,5: Impossibile per uno come lui, che ha giocato da titolare una finale di coppa del mondo, parlare di anno della consacrazione. Il 2015 è però l’anno in cui Lucas ha preso in mano le chiavi del centrocampo Designato capitano da Pioli, si è preso la squadra sulle spalle. Contro la Fiorentina, il 9 Marzo, la Lazio ha giocato probabilmente una delle più belle partite dell’anno. Partita finita 4-0, sbloccata proprio dall’argentino. Al 6′ arriva una palla alta, al limite dell’area, quasi a campanile, una di quelle palle in cui fare una brutta figura non è poi così difficile… La palla arriva, lui la segue con lo sguardo, si posizione e carica il destro. Unarete fantastica che sigilla l’1-0 e apre le danze. La Lazio vola guidata dal suo nuovo metronomo, un giocatore aspettato per tutto il 2014, ma che ora è indispensabile per Pioli. Fascia o non fascia, romano o non romano, Biglia è un patrimonio della Lazio e la società ha rispedito al mittente qualsiasi tipo di offerta. Biglia e la Lazio, un amore nato nel 2015.
Ledesma 6: Il 2015 di Ledesma alla Lazio verrà ricordato, soprattutto, perché è stato l’anno della separazione. Un amore nato 10 anni fa, coltivato e fiorito negli anni. Come ogni amore però, arriva il momento di salutarsi, che non vuol dire dirsi addio, perché chi è laziale come lui, lo sarà per sempre. Un anno pieno di difficoltà, partito con l’alternanza in campo tra lui e Biglia, finito con Lucas titolare inamovibile e lui, senza mai dire una parola, sacrificato per il bene supremo, in panchina. Come ogni addio degno di nota però, proprio nel momento finale, c’è quell’episodio indimenticabile: Ledesma a Napoli. Quando la Lazio sembra soccombere dopo i due gol della rimonta di Higuain, torna a fare quello che per dieci anni ha sempre fatto: prende per mano la squadra. Uno spezzone di gara da antologia, vissuta con il cuore a mille e gli occhi lucidi, perché ogni momento che passa si avvicina il traguardo Champions, ma anche alla fine della sua storia in biancoceleste. Nel finale poi, pennella l’assist per Klose, che ammutolisce il San Paolo e regala alla Lazio il terzo posto. Un anno da gregario, un finale da protagonista, dieci anni da laziale: grazie di tutto Christian Ledesma, laziale vero da sempre, e per sempre.
Oikonomids 6.5: Che 2015 per il giovane australiano! Per un ragazzo così giovane era difficile poter anche solo sperare un’annata migliore! Partito come giovane prospetto di una Lazio primavera che doveva cambiare molto, giunge a questo 2016 con tanti gol, trofei, esordio con la Lazio dei grandi e… convocazione in nazionale maggiore! Si avete capito bene, il suo 2015 non è passato inosservato in patria, tanto che il ct australiano lo ha convocato con la nazionale maggiore a più riprese. Un anno d’oro quindi, ma la ciliegina sulla torta? Quel gol in finale di coppa Italia con la Roma, che lo ha fatto diventare il Lulic della primavera, colui il quale ha, ancora una volta, alzato la coppa in faccia ai cugini. Un salto in avanti deciso per la sua carriera in questo anno solare, ma in fondo, per un australiano, saltare come un canguro, non è poi cosa così tanto assurda. Nella speranza che il 2016 sia l’anno della conferma, ci godiamo questo prospetto con papà greco e mamma australiana, ma con il cuore tutto biancoceleste ormai!
La vittoria contro l’Inter, prima della sosta, ha ridato una boccato d’ossigeno alla Lazio di Stefano Pioli che ora sogna la risalita in classifica. Il direttore sportivo Tare avrà molto da lavorare per ritoccare la rosa. Oltre che in entrata si potrebbe avere anche qualche movimento in uscita ma solo alle condizioni di Claudio Lotito:
KEITA BALDE DIAO– Il classe 95 è uno dei calciatori più interessanti della rosa della Lazio. Keita vuole giocare con continuità e in questo momento Pioli non glielo può garantire. Lotito ha fatto il prezzo: 20 milioni di euro per il suo giovane talento che piace a diverse squadre tra cui Everton, West Ham e Crystal Palace in Premier League e Monaco in Ligue 1. Attenzione anche all’Inter, da tempo vigile sull’attaccante spagnolo.
RAVEL MORRISON- L’ex calciatore del West Ham sta faticando ad ambientarsi a Roma e la Lazio potrebbe anche decidere di cederlo se dovesse arrivare la giusta offerta. L’ipotesi di un prestito, al momento, sembra la pista più percorribile. L’inglese, ha disputato solo tre partite in Serie A, mettendo insieme 53 minuti complessivi.
LUCAS BIGLIA-ANTONIO CANDREVA- Questi due calciatori sono l’anima della Lazio e difficilmente li vedremo lontani da Roma in questo mercato di riparazione. Lotito ha fatto il prezzo: 20-25 milioni per il regista argentino che piace all’Inter, 25-30 per l’ex Juventus che piace sempre ai nerazzurri ma anche al Milan di Mihajlovic.
Si chiude con un’emergenza in difesa il 2015 della Lazio. Nell’ultima sgambata prima di stappare lo spumante a mezzanotte, Pioli ha dovuto fare a meno contemporaneamente di tutti e tre i terzini destri in rosa: Basta, Konko e Patric.
BASTA E KONKO AI BOX – Per quanto riguarda Basta, il serbo soffre ancora per una pubalgia con la quale dovrà fare i conti probabilmente per tutta la stagione: a breve dovrebbe tornare in gruppo, ma questi sono problemi che difficilmente scompaiono definitivamente e il giocatore dovrà per forza di cose gestire le energie. Ai box, ma per un affaticamento muscolare, anche il suo vice Konko, tra i migliori della Lazio prima della sosta natalizia. Pioli conta di recuperare almeno uno dei due per la partita con il Carpi, c’è ancora tanto tempo. Altrimenti potrebbe profilarsi l’esordio stagionale dal primo minuto per il giovane ex canterano Patric (out nell’ultima seduta solo a livello precauzionale).
PIACE IL BABY SAMPER – Proprio nel vivaio del Barcellona, la dirigenza continua a guardare per eventuali innesti futuri: piace, in particolare, Sergi Samper. Si tratta di un centrocampista, classe 1995, del Barcellona B. É un regista, ma sa occupare tutti i ruoli della mediana. È uno dei migliori giovani emergenti in circolazione e su di lui hanno messo gli occhi molti club, dal Porto all’Anderlecht passando per Basilea e Real Sociedad: può partire con la formula del prestito con diritto di riscatto (circa 6 milioni la valutazione) e controriscatto da parte dello stesso Barcellona. La Lazio lo osserva, non sarebbe il primo acquisto pescato nelle giovanili catalane: oltre a Patric, infatti, sono già arrivati da lì anche Tounkara, Keita e Seck. E lo stesso ds Tare, in passato, ammise di averci provato pure per Rafinha Alcantara, che però Luis Enrique bloccò promuovendolo in prima squadra.
Neanche il tempo di brindare che la Lazio tornerà subito in campo. Il 2016 inizierà nel pomeriggio dell’1 gennaio con il primo allenamento dell’anno, poi il 2 alle 15 si giocherà un’amichevole, a porte aperte, contro i dilettanti del Real Carsoli. Appuntamento per tutti al centro sportivo di Formello, stessa sfida dello scorso anno e identiche le modalità. Un modo per riprendere il ritmo partita prima del rientro in campionato con il Carpi ma anche un’occasione per fare pace con i tifosi dopo l’inizio di stagione funesto e con l’Olimpico sempre più deserto.
Oggi doppia seduta di allenamento, nel pomeriggio torello e poi lavoro con gruppo diviso in 4 squadre su reattività e circolazione palla. Nel penultimo allenamento dell’anno sono rientrati anche tutti i sudamericani di ritorno dalle vacanze. Per loro semplice lavoro differenziato, assenti Gentiletti e Mauricio così come i lungodegenti Marchetti, Kishna e Lulic, solo palestra per Konko e Basta.
Per la serie “di Lazio ci si ammala inguaribilmente”: Ormai Ousmane Dabo è a tutti gli effetti ambasciatore laziale nel mondo. L’ex centrocampista biancoceleste non perde mai occasione di ostentare la sua fede per i colori del cielo, in qualsiasi posizione del globo terrestre si trovi. Così anche nell’ultimo giorno del 2015 Dabo ha voluto ribadire tutto il suo amore per la Lazio ed è pronto a rinnovare tale sentimento anche nel 2016 (e oltre). Il suo attaccamento per la Lazio ha sempre fatto un immenso piacere ai tifosi laziali, che ancora oggi lo riconoscono come un lottatore che non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. Un modello da imitare in tanti aspetti. Grazie Ousmane per quello che hai dato alla nostra maglia, Buona fortuna!! Di seguito la foto con le 9 istantanee a tinte biancocelesti:
Intervistato da Fox sport, Mauricio ha rivelato le sue ambizioni future: “Sono molto contento per l’ultima vittoria contro l’Inter. Vorrei rimanere alla Lazio per i prossimi quattro anni.Poi a fine carriera mi piacerebbe tornare in Brasile per stare vicino a mia madre”.
Stamattina si è svolto l’ultimo allenamento dell’anno. Rientrati i sudamericani, Djordjevic e Braafheid. Assenti Basta e Konko, per loro soltanto lavoro in palestra. Out anche Candreva ma le sue condizioni non preoccupano, per il Carpi c’è tempo. Oggi si è svolto lavoro di possesso palla e partitella a campo ridotto. Domani allenamento pomeridiano e il 2 gennaio amichevole al Fersini contro il Real Carsoli a porte aperte. Sarà un modo per iniziare il nuovo anno con i propri tifosi.
“Appena finito l’ultimo allenamento del 2015 con il migliore, Miro Klose. Lui è un esempio per me. Volevo dire grazie a chiunque mi ha supportato in quest’anno, e ringraziare in modo speciale i tifosi della Lazio. E’ stata un anno incredibile, con alti e bassi”. Questo il messaggio di Braafheid su Instagram per salutare il 2015.
Galeotta fu una clausola. Il Monaco non riscatterà El Shaarawy, tutta colpa di quei 13 mln di riscatto che i monegaschi avrebbero dovuto pagare al raggiungimento delle 25 presenze del faraone. Ma raggiunto il 24° gettone stagionale, l’ala italiana non ha più visto il campo. Non ha convinto e dalla Francia hanno fatto sapere che lo rispediranno al mittente. I rossoneri gli stanno cercando una sistemazione ma questa non è una novità. Galliani ha chiamato il suo amico Lotito e gli ha proposto il 2×1: El Shaarawy e Matri in cambio di Candreva ma il patron valuta l’ala romana 35 mln e li vuole cash. Il Faraone è finito nel mirino della Roma e visti gli ottimi rapporti tra i due club potrebbe davvero finire sull’altra sponda della Capitale.
Nessuno avrebbe scommesso un centesimo su Ante Budimir, attaccante croato reduce la scorsa stagione da un campionato anonimo in Germania. Nessuno eccetto il Crotone che a giugno ha deciso di puntare su di lui prendendolo in prestito dal St. Pauli. La squadra calabrese negli anni passati ha già valorizzato giovani come Florenzi, Bernardeschi e Cataldi e quest’anno ci sta riuscendo con Budimir. Il croato ha già realizzato 9 reti attestandosi al secondo posto nella classifica marcatori della serie B dietro al pescarese Lapadula. Inevitabile l’interesse di alcuni club di serie A, tra cui spunta la Lazio che, stando al noto esperto di mercato Alfredo Pedullà, avrebbe già sondato il terreno per prenderlo in estate. Scontato infatti il riscatto del Crotone dal St.Pauli già pattuito a 1 mln di euro. C’è però da battere la forte concorrenza dell’Atalanta.
Se non il più importante, Mino Raiola è comunque tra i procuratori più importanti del nostro calcio. Sulle colonne di Tuttosport l’agente campano ha raccontato della trattativa Kishna alla Lazio: “Se è stata dura con Lotito? Tra il suo latino e il mio dialetto servirebbe un interprete, ma alla fine ci intendiamo sempre. Lotito è intelligente, mi dispiace solo che appoggi Tavecchio”. Poi su Pavel Nedved alla Juve:“Contrattazione durissima. Dissi a Pavel: “Vai alla Juve e vincerai il pallone d’Oro”.
Seconda parte della rubrica dedicata al pagellone di fine anno. Dopo i portieri, l’allenatore e il direttore sportivo, è il turno della difesa. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.
DE VRIJ 8 – La stella della Lazio è il vero top player a disposizione di Pioli. Affianco a lui anche gente come Mauricio e Gentiletti ben figurano. Sulla propria solidità difensiva, non a caso garantita dal forte difensore olandese, i biancocelesti hanno costruito il terzo posto nella scorsa stagione che è valsa la Champions. Era da tempo immemore che la Lazio non poteva contare su un difensore così forte. Un sogno, però, infranto nella seconda parte del 2015, a causa del brutto infortunio rimediato in nazionale contro la Turchia a settembre. Dopo vari tentativi di recupero, con terapie conservative, solo a novembre lo staff medico, in accordo con il giocatore, ha deciso di operarlo. Purtroppo sarà di nuovo abile e arruolabile solo dalla prossima stagione. Una pesante débacle per Pioli testimoniata dai pessimi numeri di questa stagione senza de Vrij: 26 goal subiti in 17 giornate di campionato, la quarta peggior difesa del nostro campionato.
GENTILETTI 5 – Marcatore arcigno e sfortunato, arriva alla Lazio dal San Lorenzo, che lo acquista pagando una clausola di rescissione di 2,5 milioni di euro. Nelle prime uscite alla Lazio, al fianco dell’olandese de Vrij, si intravede un giocatore sicuro dei propri mezzi che si completa con il compagno di reparto. Una coppia difensiva solida e affidabile per la gioia di Pioli e dei tifosi biancocelesti. Ma proprio quando il giocatore comincia ad inserirsi negli schemi e a comprendere il nuovo campionato, dopo appena due partite si infortuna seriamente. La diagnosi è spietata e il giocatore resta fermo per 6 mesi. Dal momento del ritorno in squadra, però, sorgono i primi problemi per il difensore che, nonostante l’impegno profuso, non riesce a tornare se stesso. Anche per lui, pesante più del previsto, si rileva l’assenza del compagno di reparto olandese. Gentiletti perde sicurezza nei propri mezzi e non gli sono certo di aiuto tutti i giocatori che scendono in campo al posto dell’olandese. La sua rinascita tarda ad arrivare ed è il giocatore stesso a rendersene conto, tanto da chiedere di andar via in prestito a qualche club minore in quanto non in grado di sostenere tre gare a settimana. Un vero peccato perché il ragazzo aveva mostrato di poter comporre, con il giovane de Vrij, una coppia difensiva all’altezza della situazione.
MAURICIO 5 – Arriva a gennaio dalla Sporting Lisbona per sostituire l’infortunato Gentiletti. Stile irruento da wrestler e carattere duro da pistolero. Per il prezzo pagato non è che ci si potesse aspettare qualcosa di più. Nella Lazio delle otto vittorie consecutive, accanto ad uno strepitoso de Vrij, fa anche la sua onesta figura, ma gli unici due gol presi dai biancocelesti, contro Palermo e Cagliari, nascono da due suoi errori. In questo inizio di stagione mostra tutti i suoi limiti. Colleziona cartellini ed è proprio a causa della sua espulsione che i capitolini perdono definitivamente la bussola in quel di Leverkusen. Ma poi ecco, come d’improvviso, la buona prestazione contro la capolista Inter a San Siro. Sarà il 2016 a dirci se saprà replicare prestazioni come quelle di San Siro.
HOEDT 5+ – Giovane di belle speranze, ha dimostrato che, se coadiuvato da un compagno di reparto di livello, ha le potenzialità per fare bene e crescere molto. Orfano di un compagno di reparto affidabile, il suo percorso di crescita si è interrotto e sono venuti a galla tutti i suoi limiti. Ha dalla sua parte il tempo per ambientarsi ed acquisire sicurezza.
RADU 5+ – Un’annata piena di alti e bassi. Impossibile dimenticare le sue due dormite nel derby di inizio anno, che permisero a Totti di realizzare un’insperata doppietta e alla Roma di pareggiare una partita che sembrava già persa. Si fa apprezzare maggiormente fuori dal campo come in Lazio-Fiorentina quando insieme a Mauri investì della fascia da Capitano il giovane Cataldi. Quest’estate sembrava vicino il suo addio, ma poi è arrivato un inaspettato rinnovo quinquennale. In questa stagione gli errori sono continuati tanto da costargli il posto da titolare. Tuttavia, Stefan è un lottatore e soprattutto è uno dei pochi che ci mette la faccia nei momenti peggiori come dopo la débacle del Bentegodi contro il Chievo. E proprio a fine anno arriva il parziale riscatto con la prestazione di Milano e con quelle dichiarazioni da vero leader (“Abbiamo lottato. Abbiamo volato come un’aquila”.).
BASTA 6.5 – Nella scorsa stagione è stato uno dei più grandi protagonisti della cavalcata biancoceleste, dimostrando di essere uno dei terzini più forti della nostra Serie A. Il gioco della squadra di Pioli lo esaltava, ne faceva uno dei punti cardine e la fascia destra era per lui una sorta di proprietà privata. In questi mesi è un po’ calato, adeguandosi alla generale involuzione. Il suo punto più basso è stato quello dello sfortunato autogol in quel di Bergamo. Ma sarebbe davvero stupido cancellare dalla mente le sue infinite sgroppate e i suoi meravigliosi cross, come quello per la testa di Felipe Anderson che valse l’1-0 in Lazio-Verona. La speranza è che il biondo serbo ritorni a quei livelli, perché la risalita della Lazio passa anche da questo.
KONKO 5.5 – Discreto giocatore in grado di muoversi sia in difesa che a centrocampo. Nella sua esperienza laziale ha passato più tempo alla clinica Paideia che sul campo di allenamento di Formello. Abile nel ricoprire entrambe le fasce il suo vero handicap è la fragilità fisica. Forse troppo debole caratterialmente spesso dà forfait ed è un vero peccato perché come giocatore, quando è in forma, sa come tenere il campo e come destreggiarsi senza sfigurare. Negli ultimi incontri disputati in questo 2015 ha rappresentato una delle poche note positive di questa Lazio. E’ tornato a correre e a sprintare sulla fascia come nei primi tempi, stupendo positivamente gli addetti ai lavori. Sembrava essere in procinto di lasciare i biancocelesti ma, visti i problemi della retroguardia laziale, è un bene che sia rimasto nella capitale. Ora la speranza è che non si fermi di nuovo perchè un Konko in buone condizioni potrebbe risolvere diversi problemi al tecnico Pioli.
BRAAFHEID sv – L’olandese è un altro dei tanti misteri di Formello. Difficile dare un giudizio: nella prima parte del 2015 il suo contributo alla causa laziale è stato circa del 20%, nella seconda parte è stato nullo (per lui solo panchina o tribuna). A giugno, nonostante tutto, gli è stato rinnovato il contratto in scadenza (a 650mila euro per un anno). Le sue sgroppate sulla sinistra in biancoceleste che ricordiamo sono del 2014 anche perché dopo l’infortunio di Parma (7 dicembre 2014 ndr) è di fatto sparito dal radar di Pioli. Sintomatico il fatto che quando il mister ha avuto bisogno di qualcuno sulla sinistra, ha preferito reinventare altri giocatori in quel ruolo piuttosto che dargli di nuovo fiducia. Il suo nome è entrato nelle cronache di Formello per notizie che non riguardano il campo, come agli inizi di settembre quando ha avuto un grosso litigio con Radu.
PATRIC sv – Inseguito a lungo dalla Lazio, Patricio Gabarrón, meglio conosciuto come Patric, è uno dei tanti punti interrogativi della retroguardia biancoceleste. Difensore spagnolo della cantera del Barcellona, dove è rimasto per sette stagioni, nella scorsa estate è arrivato a Roma per rinforzare il reparto arretrato che aveva bisogno di rinforzi nonostante l’ottima stagione appena conclusa. Patric però, ad ora, è rimasto un oggetto misterioso. Nonostante tutti i problemi avuti in difesa dalla squadra di Pioli non ha mai trovato spazio a parte i 44 minuti disputati contro il Chievo Verona. Poi per lui niente più, solo panchina e tribuna. Il ragazzo si impegna negli allenamenti settimanali ma è ancora acerbo per il nostro campionato, per lui il terreno di gioco resta un’oasi in un deserto triste e desolato. Non è sua la colpa per la situazione che sta vivendo ma è in società che dovrebbero porsi determinati quesiti.
CANA 5 – L’albanese a giugno rappresentava uno dei tanti esuberi della rosa extra-large della Lazio, per giunta con un contratto pesante. Ha poca tecnica alla quale sopperisce con una grande foga agonistica, permettendogli spesso di figurare sul taccuino del direttore di gara. Negli ultimi mesi del 2015 era considerato un rincalzo e pertanto ha deciso di lasciare la Capitale il 31 agosto 2015 con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto. La sua partenza, col ritorno in Francia (non all’amato Marsiglia ma al Nantes), è stata ben vista dai tifosi e anche da Pioli. Arrivò alla Lazio nel 2011 dal Galatasaray, nella trattativa che portò Fernando Muslera in Turchia, con le credenziali del grande trascinatore. In biancoceleste ha giocato dapprima da centrocampista finché Petkovic decise di utilizzarlo come difensore centrale, lo stesso ruolo ricoperto in Nazionale. Con la maglia della Lazio ha disputato 111 incontri ufficiali conditi da 4 goal.
CIANI 5 – Roccioso dal fisico possente ma non propriamente un difensore su cui far affidamento. I primi sei mesi del 2015 sono stati gli ultimi di un contratto triennale. Più che un rincalzo, per Pioli è stato un esubero. Nell’ultima stagione, infatti, ha collezionato solo 12 presenze. A giugno ha lasciato la Lazio dopo aver collezionato 72 presenze e due reti in tre anni, ora veste la maglia dell’Espanyol. Il goal più pesante della sua avventura nella Capitale l’ha siglato di testa il 19 dicembre del 2012 a tempo scaduto contro il Siena, riportando in partita la Lazio in una gara dove la qualificazione ai quarti di Coppa Italia sembrava ormai persa. Da quel goal è partita la cavalcata trionfale della Lazio, culminata con la storica vittoria sulla Roma del 26 maggio 2013.
CAVANDA 5.5 – Uno dei tanti misteri di Formello. Ha sempre alternato cose buone a cose inguardabili. Orribile la sua prestazione contro il Napoli all’Olimpico, dove, oltre a mangiarsi un goal semplicissimo davanti al portiere, non diede alcuna garanzia in fase difensiva. Meravigliosa invece la sua partita contro l’Empoli, dove realizzò due assist. Era nelle gerarchie di Pioli il vice di Basta. Ma ecco che, un po’ a sorpresa, quest’estate è stato ceduto al Trabznospor. È la cifra di circa 2 milioni a far riflettere. Un po’ pochi a dirla tutta. Anche perché la società pareva puntarci. Appunto, pareva….
Oltre al concerto del Circo Massimo, sono in programma le iniziative “Notte di San Silvestro in periferia”, che l’Amministrazione capitolina ha promosso tramite avviso pubblico, e che prevedono quattro eventi presso le aree adiacenti le stazioni della metropolitana di Anagnina, Rebibbia, Laurentina, Battistini.
Nella zona adiacente la fermata della metropolitana Anagnina (Municipio Roma VII), presso l’area tra la stazione e via Vincenzo Giudice, di solito adibita a parcheggio bus turistici, si terrà l’iniziativa “Chromosphere Nye Rome”, dalle 18 del 31 alle 2 del 1° gennaio. La serata a cura della Flyer Communication Srl prevede attività con musica, performance audio-video, installazioni interattive, teatro, mapping, intrattenimento e arti digitali. Dalle 18 alle 20 il programma proposto è dedicato ai bambini e alle famiglie con attività ludico didattiche curate dal FLxER Team che prevedono la realizzazione di vere e proprie performance dal vivo. Dalle 20 alle 22 spettacolo teatrale con “I was there” di Francesca Fini a cura di Ondadurto. Dalle 22 alle 2, giovani e adulti saranno invitati a festeggiare il Capodanno grazie al programma di spettacolari performance Fulldome Mapping del collettivo brasiliano United Vjs.
Nella zona adiacente la fermata metropolitana Rebibbia (Municipio Roma IV), presso il parcheggio si svolge l’Iniziativa “Tra e cielo e terra 2015 – Street art Street Theater”, dalle 18 del 31 alle 2 del 1° gennaio. La serata a cura dell’Associazione Culturale Alcatraz prevede attività con musica, teatro di strada, performance di intrattenimento e danza. Dalle 18 alle 21 attività per ragazzi: Macchine sceniche, Street dance e Teatro di strada; dalle 21 alle 2 Dance contest, Videomapping, Teatro urbano e Dj set.
Nella zona adiacente la fermata metropolitana Battistini (Municipio Roma XIII), presso il parcheggio di via Lucio II, si tiene l’iniziativa “Notte di San Silvestro a Primavalle, dalle 18 del 31 dicembre alle 2 del 1° gennaio La serata prevede attività con musica, performance intrattenimento, videomapping e streetart. Dalle 18 proiezione di un video mapping dal titolo Roma Segreta, che creeranno l’illusione di camminare sopra le rovine di Roma. Gruppi itineranti composti da Akuna Matata e Tammurriarè, accompagneranno il pubblico e i passanti dall’uscita della metro al parcheggio di scambio Battistini nel quale si animerà un mondo fantastico con il teatro di strada di Abraxa Teatro, spettacoli circensi, attività di strada e street art per bambini e famiglie con i Pittori e Poeti Anonimi del Trullo. I poeti intratterranno il pubblico (bambini e adulti) mentre i pittori dipingeranno delle tele a tema sul Capodanno che saranno donate al quartiere. Alle 21,30 concerto di Enrico Capuano e la sua Band Tammurriata rock. Gran finale con il dj set.
Nella zona adiacente la fermata metropolitana Laurentina (Municipio Roma IX) si tiene l’iniziativa “InStreet – Capodanno a Laurentina”, nel tratto di viale dell’Aeronautica compreso tra viale dell’Arte e viale delle Montagne Rocciose, dalle 18 del 31 dicembre alle 2 del 1° gennaio. La serata prevede attività con musica, intrattenimento, cabaret/stand up comedy-performance. Alle 18 si aprirà la porta magica con i pirotecnici spettacoli per bambini: le acrobazie di Mistral Palo, le clownerie di Mr Bang, le avvincenti canzoni di Pier Cortese. Spettacolo anche per i più grandi messo in scena da Sbazzing project con il loro “I camerieri”, gruppo specializzato in performance e flash mob. Stand up comedy di Daniele Fabbri e Velia Lalli. Dalle 22 esibizioni dei Badara Seck e Le penc, in un concerto con Ismaila Mbaye. Sul palco anche la cantante rumena Roxana Ene, il percussionista indiano Rashmi Bhatt e la scuola di danza africana di Barbara Mousy. Poi sarà la volta di Gennaro Cosmo Parlato con il suo spettacolo “Cocktail d’amore”. Dopo la mezzanotte si esibiranno i Karma B.
WOJCIECH SZCZESNY: E’ ancora impresso negli occhi dei tifosi romanisti l’intervento prodigioso con il quale ha negato il pareggio della Juventus sul colpo di testa di Bonucci. Ma le undici reti subite in tredici presenze risultano comunque essere tante. Discontinuo.
MORGAN DE SANCTIS: Sette reti in quattro presenze: l’avventura a Roma per l’ex numero uno giallorosso è giunta al termine. In attesa di un sostituto.
MAICON: Lontano parente del brasiliano apprezzato nella stagione d’esordio in maglia giallorossa (2013/14, ventotto presenze e due reti). Saudade.
ALESSANDRO FLORENZI: La spettacolare rete realizzata contro il Barcelona rimarrà nella storia della Roma e della Champions League. Corsa, grinta, adattabilità. E’ una pedina inamovibile per il presente ed il futuro della compagine giallorossa. Orgoglio e vanto.
KOSTAS MANOLAS: Il centrale greco non si tira mai indietro. Tecnicamente non è un fuoriclasse ma il suo compito lo svolge sempre con diligenza risultando spesso (e volentieri) il migliore del reparto arretrato. Affidabile.
LUCAS DIGNE: Fortemente voluto da Garcia, l’esterno sinistro francese non ha disatteso le aspettative. Bene sia in fase di copertura sia in fase offensiva. Alla distanza potrebbe aver necessità di tirare un po’ il fiato. Bienvenue à Rome.
ANTONIO RUDIGER: L’assenza forzata di Castan lo ha catapultato tra i titolari. Non dà sicurezza al reparto arretrato. Rimandato.
LEANDRO CASTAN: Tifosi e compagni di squadra attendono il ritorno a pieno regime del loro guerriero. Forza e onore.
RADJA NAINGGOLAN: Il livello di rendimento del Ninja è sempre alto e costante. In fase di interdizione continua ad essere tra i migliori dell’intero campionato: si batte sempre su ogni pallone, tallona l’avversario, corre e recupera. Continua sempre cosi!
MIRALEM PJANIC: Inizio di stagione da leader, prende per mano la squadra realizzando dei veri e propri capolavori balistici sui calci piazzati. Cala vistosamente con l’andamento negativo della squadra. Altalenante.
DANIELE DE ROSSI: Sulla linea mediana non si tira mai indietro, adattandosi per necessità anche come centrale difensivo. Tenace.
KEVIN STROOTMAN: L’auspicio e la speranza è di rivederlo al più presto in campo. Forza Kevin, non mollare.
SEYDOU KEITA: Per il gruppo la sua esperienza è un valore aggiunto. Importante.
WILLIAM VAINQUEUR: Quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto dimostrando una buona personalità. Tecnicamente e tatticamente sembra avere delle buone potenzialità. In fase di valutazione.
IAGO FALQUE: Non è il fuoriclasse che con una giocata ti risolve la partita ma è una pedina fondamentale per l’equilibrio della squadra. Sorpresa positiva.
SALIH UCAN: Ha una buona visione di gioco ma le presenze in campo sono davvero poche. Fin troppo. Oggetto misterioso.
GERVINHO: Partente in estate. Inamovibile d’inverno. Per il gioco/non-gioco di Rudi Garcia l’ivoriano è un elemento dal quale non si può fare a meno. Migliora anche sotto rete. Bene cosi!
MOHAMED SALAH: Quando parte in progressione è imprendibile. Cinque reti in tredici presenze è un buon bottino. Che Salah Salah…
EDIN DZEKO: Ha disatteso le aspettative di inizio stagione: tre reti in quindici presenze è un bottino scarno. Ma il campionato è ancora lungo ed il bosniaco ha tutto il tempo per potersi riscattare. Negativo. Almeno per ora.
JUAN ITURBE: Sarebbe stato meglio venderlo questa estate. Sopravvalutato.
FRANCESCO TOTTI: La rete del pareggio siglata contro il Sassuolo è stata la trecentesima in Serie A. Tutte indossando un’unica maglia: quella giallorossa. Immenso.
RUDI GARCIA: Il Presidente Pallotta avrebbe già voluto esonerarlo trovandosi però la strada sbarrata dal Direttore Sportivo Sabatini. La sua esperienza a Roma sembra essere giunta al termine. A meno che il tecnico non vinca il campionato. In bilico.
JAMES PALLOTTA: Un Presidente troppo assente da Roma non fa bene alla Roma.
CURVA SUD: Sta portando avanti una protesta pacifica e democratica contro alcune decisioni della Prefettura che ha imposto delle divisioni strutturali del settore. Forse è arrivato il momento di tutelare anche il tifoso, ascoltando le voci del dissenso e cercando di trovare una soluzione. Eroica. Mai domi.
Contrariamente agli anni precedenti, sempre su indicazione del Commissario, Atac ha potenziato i servizi di trasporto pubblico per la notte di San Silvestro e in particolare per la prima volta ha attivato 16 linee bus che effettueranno servizio straordinario dalle ore 21,00 alle ore 2.30, in zone non servite della metropolitana lungo i percorsi che da e per i quartieri della periferia permettono l’interscambio con le linee A, B/B1, C della rete metro, anche in sostituzione delle ferrovie concesse.
Attive fino alle 2.30 le tre linee metro. Le tre linee della metropolitana A, B/B1 e, per la prima volta in tale circostanza la metro C effettueranno l’ultima corsa dai capolinea di Battistini, Anagnina, Ionio, Rebibbia, Laurentina, Lodi e Pantano/Montecompatri alle ore 2.30 del 1° gennaio 2016.
(dettagli sugli orari di tutti i trasporti su www.atac.roma.it). La fermata della metro B Circo Massimo sarà chiusa dalle 21. Il servizio di trasporto pubblico, metropolitane comprese, riprenderà alle 8 del 1° gennaio.
Tutti i taxi per l’occasione potranno prestare servizio dalle ore 21 del 31 fino alle ore 3 del 1° gennaio.
Ama ha predisposto un piano operativo straordinario per assicurare il decoro nelle aree della città interessate dalle manifestazioni per l’arrivo del nuovo anno e i servizi di pulizia, spazzamento, raccolta differenziata, oltre al regolare funzionamento del ciclo impiantistico a disposizione per la selezione e il trattamento dei rifiuti durante il primo gennaio. Gli operatori ed i mezzi saranno impegnati a partire dalle ore 3,00 del mattino con l’obiettivo di permettere la riapertura della viabilità interessata entro le ore 6,00 del Primo dell’anno. L’Ama posizionerà, inoltre, 130 bagni chimici (di cui 23 per disabili). Previsti anche tre presidi sanitari di primo soccorso con personale medico e infermieristico, la presenza di 11 mezzi di soccorso, 18 squadre di soccorritori a piedi e di un presidio della Protezione Civile. Si ricorda che il numero verde della Protezione Civile è 800854854.
I costi per i provvedimenti e i servizi assicurati dal Campidoglio su sicurezza, salute pubblica e igiene urbana, sono sostenuti da Roma Capitale e Camera di Commercio di Roma.
Sono passati 4 mesi da quando Laziochannel.it è comparso sul web. Vi ringraziamo perché crescete di settimana in settimana a testimonianza che stiamo lavorando bene. Oggi vi proponiamo il pagellone di fine anno, una rubrica a 4 puntate che analizzerà il rendimento totale dei giocatori biancocelesti da gennaio 2015 a dicembre 2015, ovvero da Lazio Sampdoria della scorsa stagione a Inter Lazio giocata 10 giorni fa. Oggi si parte con portieri, allenatore e direttore sportivo. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.
MARCHETTI 5: “Paro o non paro? Questo è il dilemma”. Diciamo che in questa frase c’è tutto il 2015 di Federico Marchetti. Come spesso abbiamo sottolineato in questi mesi, Federico non è più il portierone di due/tre anni fa. Eppure il nostro “Superman” ci aveva illuso iniziando alla grande la stagione. Con lui in porta l’Olimpico era rimasto inviolato per molti match consecutivi grazie ai suoi salvataggi contro Genoa e Udinese. Ma poi ha deciso di togliere la corazza blu e il mantello rosso per vestire gli abiti di un qualunque portiere medio. Gravi i suoi errori al derby (gol Gervinho sul suo palo) e contro la Juventus (dormita sul gol di Dybala). Oltre alla fiducia persa e i numerosi infortuni il suo voto finale è condizionato (in ribasso) dalle poco eleganti frasi nei confronti dei tifosi laziali rei, secondo lui, di lasciare lo stadio vuoto influenzando e pregiudicando i risultati della squadra.
BERISHA 4,5: “Dottor Jekyll e Mister Hyde” deve essere probabilmente il film preferito di Etrit. Il portiere non ha mai fatto dormire sonni tranquilli alla squadra. Ogni sua presenza da titolare viene vissuta crea panico nei laziali che incrociano le dita affinché non ne combini una delle sue. Il suo 2015, tra campo e panchina è stato negativo. Se in Europa League si trasforma in Jekyll, essendo perfetto e risultando decisivo con parate e buone prestazioni, in campionato è spesso “pessimo e cattivo” come Hyde. Nel primo scorcio del 2015 è stato decisivo (in negativo) in finale di Coppa Italia. Colpevolissimo sul gol decisivo di Matri con il pallone che si è infilato in mezzo alle gambe e addio ai sogni di gloria. Per par condicio errore clamoroso anche a fine anno contro la Samp. Uscita in stile Wrestling su Muriel: fallo, ammonizione, punizione, gol, pareggio Samp al 93esimo.
TARE 5: “Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100″ parafrasando Antonio Conte. Tare lo sa bene e da 8 anni ormai è come uno chef in cerca di ostriche e champagne nei fast food di tutto il mondo. Per questo motivo il suo voto è condizionato dalle acclarate poche risorse economiche messe a disposizione dal presidente Lotito. Il d.s. albanese ha spesso ottenuto applausi per aver portato giocatori come Klose ed Hernanes in biancoceleste, ma non ha ricevuto lo stesso consenso in questo anno solare, acquistando diverse comparse (vedi alla voce Patric, Morrison e Perea). Buco nell’acqua la campagna acquisti 2015, compreso l’acquisto a gennaio di Mauricio. Da valutare Milinkovic-Savic e Kishna che fin qui hanno mostrato prestazioni altalenanti. Oltre al mercato, il problema del direttore sportivo è la poca influenza a livello “politico”e l’incapacità di comunicare coi tifosi.
PIOLI 6,5: “(Ri)Eccoti sai ti stavo proprio aspettando, ero qui ti aspettavo da tanto tempo, tanto che stavo per andarmene e invece ho fatto bene…” Avrà intonato la canzone di Max Pezzali il mister Pioli al termine dell’ultima partita vinta contro l’Inter, vedendo ritornare la sua squadra, quella di un anno e mezzo fa, nata cantando l’inno della Lazio in allenamento. La scorsa stagione infatti aveva ottenuto un insperato terzo posto, la finale di coppa Italia e la supercoppa italiana. A conti fatti nessun trofeo alzato, ma il riconoscimento dei laziali e dell’Italia intera come squadra più bella da vedere. Poi d’improvviso tutto pareva finito: giocatori svogliati, confusioni tattiche, sconfitte pesanti e rischio esonero. Prima della sfida contro l’Inter il tecnico sembrava pronto a svuotare l’armadietto visti i risultati negativi in campionato. Ma i tifosi (o perlomeno buona parte di essi) riconoscono in lui la caparbietà, la tenacia e la voglia di uscire dai momenti difficili e per questo l’hanno sempre esentato da colpe. Ha portato la Lazio al primo posto nel gruppo G dell’Europa League e la vittoria del Meazza ha riportato la serenità in quel di Formello. Ora può brindare e mangiare il panettone tanto desiderato. Buon anno Mister.
Neanche il tempo di brindare che la Lazio tornerà subito in campo. Il 2016 inizierà nel pomeriggio dell’1 gennaio con il primo allenamento dell’anno, poi il 2 alle 15 si giocherà un’amichevole, a porte aperte, contro i dilettanti del Real Carsoli. Appuntamento per tutti al centro sportivo di Formello, stessa sfida dello scorso anno e identiche le modalità. Un modo per riprendere il ritmo partita prima del rientro in campionato con il Carpi ma anche un’occasione per fare pace con i tifosi dopo l’inizio di stagione funesto e con l’Olimpico sempre più deserto. Oggi doppia seduta di allenamento, nel pomeriggio torello e poi lavoro con gruppo diviso in 4 squadre su reattività e circolazione palla. Penitenza finale dettata da Stefano Pioli: «Chi perde, domani porta lo champagne per il brindisi». Nel penultimo allenamento dell’anno sono rientrati anche tutti i sudamericani di ritorno dalle vacanze. Per loro semplice lavoro differenziato, assenti Gentiletti e Mauricio così come i lungodegenti Marchetti, Kishna e Lulic, solo palestra per Konko e Basta.
Non solo mercato in entrata, la prossima sessione invernale servirà alla Lazio anche per sistemare alcune questioni in sospeso in uscita: due in mediana, una in difesa.
ONAZI VERSO L’ADDIO: IL LEICESTER CI PROVÒ GIÀ IN ESTATE – Per quanto riguarda il reparto di centrocampo, si lavora per la cessione di Onazi. Il nigeriano, tra i migliori a inizio stagione, è stato man mano accantonato da Pioli. Complice anche un infortunio muscolare agli adduttori, il mediano cresciuto nel vivaio biancoceleste ha racimolato appena 839 minuti in questa stagione, di cui solo 350 in campionato. Prima dell’ultima partita con l’Inter c’è stato un confronto tra lui e Pioli per valutare il futuro. Il ragazzo vuole giocare con più continuità, il tecnico ha altri programmi e non può garantirgliela: da qui la decisione di entrambi di dividere le strade qualora dovesse presentarsi l’occasione giusta. Le squadre interessate non mancano: nonostante lo scarso impiego nella Lazio, Onazi resta un punto fermo della Nigeria. Ha molto mercato, in particolare in Premier League. Già in estate il Leicester di Ranieri si fece avanti, ma tutto svanì di fronte alla richiesta di 10 milioni da parte della dirigenza biancoceleste. A distanza di mesi l’interesse non è scemato, e si aggiunge a quello di Stoke City, Everton, Watford e Crystal Palace. Il campionato inglese è quello che Onazi sogna da tempo, ma ci sono estimatrici pure in Bundesliga (Bayer Leverkusen, Hannover e Ingolstadt) e Turchia (Besiktas e Trabzonspor). La Lazio spera si possa creare una sorta di asta per incassare più possibile dall’eventuale cessione.
REBUS MORRISON, GENTILETTI VALUTA VARIE OFFERTE – Altra situazione da sistemare a centrocampo è quella di Ravel Morrison. Il giovane inglese ha creato non pochi problemi in questi primi mesi in Italia, ma la società è ancora convinta di poterlo recuperare e mettere il suo talento a disposizione di Pioli. Un’impresa non semplice, anche perché Morrison vorrebbe tornare a casa e squadre inglesi disposte a scommettere di nuovo su di lui non mancano, come Bournemouth, Crystal Palace, Watford e Qpr. A quest’ultima, in particolare, Morrison tornerebbe di corsa, ma la Lazio non ha alcuna intenzione di concedergli la risoluzione del contratto. Chi lo vuole, insomma, deve pagare, almeno un milione. Difficile si muova già a gennaio: visti i precedenti del ragazzo, al momento si tratta di una scommessa da fare solo a costo zero. Infine resta da piazzare Gentiletti, che ha manifestato al club la sua volontà di giocare in un contesto meno impegnativo, per non dover affrontare la tripla competizione e riprendersi una volta per tutte dai problemi fisici che lo affliggono da tempo. Per lui si sono fatti avanti Frosinone, Chievo ed Empoli in Italia, ma anche Boca Juniors ed Estudiantes in Argentina, Leon in Messico. La Lazio vuole 2 milioni, ma valuta anche l’ipotesi di un prestito.
MAURICIO: “VOGLIO RESTARE ALLA LAZIO PER ALTRI 4 ANNI” – Chi invece resterà sicuramente in questa sessione di mercato è il brasiliano Mauricio, che dal Brasile fa sapere i suoi programmi futuri: “Sono molto contento per l’ultima vittoria con l’Inter. Il mio desiderio è rimanere alla Lazio per i prossimi 4 anni e rispettare il mio contratto (fino al 2019, ndr). Poi a fine carriera mi piacerebbe tornare in Brasile per stare vicino a mia madre”.
Manca solo la firma sul nuovo contratto, dovrebbe arrivare a gennaio, Federico Marchetti è a un passo dal rinnovo con la Lazio. L’accordo è stato trovato mesi fa, l’ufficialità è dietro l’angolo e verrà comunicata la prossima settimana. Tutto fatto (salvo clamorosi colpi di scena), il portiere sogna di chiudere la carriera a Roma, potrebbe prolungare fino al 2019 e ricevere un leggero adeguamento economico. Marchetti ha sposato il progetto biancoceleste nel 2011, è diventato uno dei leader dello spogliatoio, nelle ultime ore ha ricevuto e rifiutato proposte interessanti. Nel giorno di Santo Stefano si è fatto avanti il Liverpool, in Italia è seguito con attenzione da Inter e Juventus, la Nazionale di Conte non ha mai smesso di monitorarlo. I prossimi europei in Francia restano un obiettivo concreto, non sarà semplice strappare la convocazione, Marchetti per il momento penserà solo a rialzare la Lazio. Salterà la gara con il Carpi, è fermo per una lesione muscolare, al suo posto giocherà Berisha. Il portiere albanese è destinato a partire (Verona e Club Brugge in pressing), a fine stagione saluterà Formello, la società si è cautelata con l’acquisto di Kalinic dall’HajdukSpalato. In realtà non è ancora chiusa (balla un milione di euro tra richiesta e offerta), ma le sensazioni sono positive e alla fine l’affare andrà in porto.
Capitolo difensore: ne arriveranno due, difficilmente per il 6 gennaio, il primo dovrà sostituire De Vrij. Occhi puntati in Ligue1: N’Koulou del Marsiglia, Bakary Koné del Lione, Mandi dello Stade Reims, Basa del Lille e Perrin e Pogba del Saint Etienne. Attenzione sempre a Douglas del Dnipro, Gil del Corinthians e Hubocat della Dinamo Mosca. In Italia piacciono invece Heurtaux, Zapata e soprattutto De Maio del Genoa.
Il secondo centrale dovrà rimpiazzare Gentiletti: l’argentino ha chiesto la cessione in prestito, interessa a Frosinone, Chievo Verona, Boca Juniors, Estudiantes e Leon in Messico. A centrocampo rischia di partire Onazi, ha bisogno di giocare con continuità, ne ha parlato con Pioli prima di Inter-Lazio, l’addio è sempre più vicino. Il Leicester di Ranieri ha avviato i contatti, c’è anche lo Stoke City. In Premier League potrebbe tornarci Morrison: Bournemouth, Crystal Palace, Watford e Qpr alla finestra, ma Lotito pretende almeno un milione di euro. Su Keita c’è sempre il Monaco, offerti qualche settimana fa 15 milioni di euro, la dirigenza proverà a trattenerlo. Non partiranno nemmeno i big: Biglia, Candreva e Felipe Anderson resteranno fino a giugno, aiuteranno la squadra a raggiungere l’Europa. Sul brasiliano però insiste il Manchester Utd, è tornato alla carica e dall’Inghilterra giurano che a breve verrà presentata una maxi-proposta: dipenderà esclusivamente dal futuro di Van Gaal.