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CORONAVIRUS Luis Alberto lontano dalla famiglia ma chiede: “Non uscite”

CORONAVIRUS Luis Alberto lontano dalla famiglia – Lo spagnolo non può raggiungere i suoi cari che al momento si trovano a Siviglia

CORONAVIRUS Luis Alberto lontano dalla famiglia – Il mago purtroppo dovrà rinunciare per tutti i giorni della quarantena alla propria famiglia che si trova a Siviglia. Ora però, a causa del Coronavirus non potrà raggiungere il suo piccolo che tra poco compirà 2 anni. Ma nonostante la lontananza, sa che questo non è un gioco e quindi chiede di restare a casa e non uscire, per far sì che il virus termini senza contagiare altra gente. Anche lui non può andare in giro se non per comprare il cibo, ecco il suo messaggio:

“Fra qualche giorno mio figlio Lucas, il piccolo, compirà due anni e io non potrò festeggiarlo con lui perché lui è a Siviglia e io sono a Roma. Non potete immaginare cosa darei per star lì con lui e con il resto della mia famiglia. Però, per via della situazione che abbiamo in Italia, non posso viaggiare…posso appena uscire di casa per comprare lo stretto necessario. È MOLTO importante seguire le raccomandazioni delle autorità finché la situazione non sarà completamente sotto controllo. Per questo vi dico: #stateacasa.
Credo che in questi il calcio debba passare in secondo piano. Non basta giocare a porte chiuse, questo non è sufficiente per i calciatori e per chi lavora nel mondo del calcio o nell’organizzazione di una partita. Anche la nostra salute è importante e credo che tutte le competizioni debbano fermarsi per tutto il tempo necessario. Se io, como tanti altri calciatori, stiamo facendo lo sforzo di non vedere le nostre famiglie, non credo che sia tanto chiedere che vengano rinviate tutte le competizioni finché le autorità sanitarie lo riterranno opportuno.

Infine vorrei ringraziare tutti i medici, gli infermieri e il personale medico che stanno lavorando duramente giorno e notte. Siete voi i veri MVP!!”.

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LA NOSTRA STORIA Guido Mariotti, uno dei primi biancocelesti

LA NOSTRA STORIA Guido Mariotti nasce a Roma in Via Volturno 7 il 12 marzo 1884. Figlio di Leopoldo e M. Eva Durfoe. È stato uno dei primi giocatori della Lazio.

Guido Mariotti ricoprì il ruolo di mediano nella formazione che si aggiudicò il primo derby romano nel 1904 battendo per 3-0 la Virtus a Piazza d’Armi. Valido corridore podista partecipò alle più importanti gare su strada che si organizzavano a Roma. Risulta essere arrivato in tempo massimo il 13 marzo 1904 nel ‘Premio Lazio’, una gara di 20 km che, partendo da Porta Pia e passando per Castel Giubileo, terminava a Porta del Popolo. Risulta nella formazione della Lazio calcio fino al 1907. Nel 1908 passa tra le fila del Roman.

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RUGANI POSITIVO AL CORONAVIRUS. JUVE E INTER IN ISOLAMENTO

Il giocatore della Juventus Rugani è risultato positivo al test del Coronavirus. Juve e Inter in isolamento.

La Juventus è in isolamento e seguirà tutte le prescrizioni mediche del caso tipiche di quando il contagio da Coronavirus colpisce un singolo che fa parte di un gruppo di lavoro. In parole povere tutti i bianconeri (dai giocatori allo staff tecnico, compresi i dipendenti e i dirigenti), che hanno avuto contatti con Rugani andranno in isolamento a casa. Queste secondo quanto ha riportato l’ANSA. Stessa sorte (isolamento domiciliare), per i giocatori dell’Inter che hanno giocato domenica scorsa contro i bianconeri.

CORONAVIRUS – RUGANI POSITIVO AL TEST

ULTIMA ORA . RUGANI POSITIVO AL TEST DEL CORONA VIRUS.

Si tratta del primo calciatore di serie A positivo al coronavirus. Attualmente asintomatico. Nei giorni scorsi, c’erano stati altri casi che hanno riguardato calciatori della serie C.

UFFICIALE – La Lazio ha deciso: i giocatori non possono lasciare Roma

I calciatori non fanno eccezione in questo momento di grave crisi sanitaria a causa del Coronavirus. La Lazio ha deciso: i giocatori non possono lasciare la Capitale.

Come normali cittadini ai giocatori della Lazio è stato consigliato di non lasciare le proprie abitazioni se non per ragioni strettamente necessarie. Il Governo è stato chiaro in questo senso: bisogna evitare assembramenti e ogni occasione che aumenti il rischio di contagio: per questo la Lazio ha deciso che i suoi calciatori non lascino Roma e l’Italia per evitare qualsiasi problematica. Per questo si starà a casa almeno fino al 15 marzo così come detto da Inzaghi questa mattina. Poi si deciderà di riprendere gli allenamenti in quel di Formello.

SOSPENSIONE Diaconale rettifica: “Non ho parlato a nome di Lotito”

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SOSPENSIONE Diaconale rettifica, specificando che quanto dichiarato nel ‘Taccuino biancoceleste’ non è a nome del presidente Lotito.

SOSPENSIONE Diaconale rettifica. Le parole del suo editoriale pubblicato lunedì su Facebook hanno suscitato parecchie polemiche. Già il presidente Lotito (tirato esplicitamente in ballo) se ne era dissociato in forma privata. Adesso il portavoce biancoceleste vi torna in un nuovo messaggio, per chiarire alcuni concetti.

“Tengo a precisare che le opinioni da me espresse sul mio taccuino biancoceleste settimanale sono il frutto di valutazioni strettamente personali che non esprimono, ribadiscano o anticipano le posizioni della S.S. Lazio e del Presidente Claudio Lotito. Quando devo esprimere la voce della società lo faccio attraverso i suoi canali ufficiali e sulla base delle indicazioni del Presidente. Al di fuori di queste occasioni tutte le considerazioni da me espresse vanno attribuite esclusivamente alla mia persona e non agli organismi istituzionali della società biancoceleste. Attraverso il “Taccuino” conto di stabilire rapporti e sintonie con quella parte di tifoseria che ha abbandonato la strada delle vecchie contestazioni ed ha preso atto della validità del percorso e di un progetto portato avanti con la massima determinazione dal Presidente e da tutti i suoi più stretti collaboratori”.

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LAZIO Immobile ai tifosi: “Chiudere la carriera a Roma? Non si sa mai…”

LAZIO Immobile ai tifosi. E incalzato sulla possibilità di chiudere la carriera nella Capitale, risponde lasciando la questione in bilico. 

LAZIO Immobile ai tifosi in diretta su Instagram. A partire dall’emergenza coronavirus: Le misure del governo sono giuste. È una follia accalcarsi davanti ai supermercati a fare la spesa: bisogna uscire uno alla volta, e solo se ce n’è davvero bisogno”.

Nessun pensiero invece per il campionato, al momento fermo: “Ho paura per quello che sta succedendo, ora la Serie A passa in secondo piano. Dobbiamo affrontare problemi più grandi. Non so se il campionato riprenderà. Comunque la Lazio aspetterà e tornerà più forte di prima.

Poi, dopo aver rassicurato sulle condizioni di Lulic (che “sta migliorando”), Ciro lascia spazio ai tifosi. Valencia-Atalanta (le cui immagini scorrono sulla tv alle sue spalle ndr)? In Europa faccio sempre il tifo per le italiane. Chi era il mio giocatore preferito da bambino? Del Piero. Se batto il record di Higuain mi rado a zero? Perché no, ci può stare. La scenografia più bella? Non so scegliere, per me sono tutte opere d’arte. Tengo tantissimo ai tifosi. Se chiuderò la carriera alla Lazio? Penso di sì, ma non si sa mai”.

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LAZIO Inzaghi motiva i ragazzi prima del saluto: “Torneremo più carichi”

LAZIO Inzaghi motiva i ragazzi prima del saluto – L’allenatore ha concesso una settimana di pausa ai giocatori per far sì che il pericolo contagio non li tocchi

LAZIO Inzaghi motiva i ragazzi – Ieri doveva svolgersi l’allenamento pomeridiano per i biancocelesti, ma Inzaghi ha annullato la seduta dicendo ai ragazzi che si ritroveranno in campo lunedì 16 marzo. Visto che il campionato probabilmente riprenderà dal 3 aprile in poi, ha deciso di tenerli al sicuro annullando le sedute di allenamento per una settimana. Prima di lasciarli alle loro famiglie però, ha tenuto un discorso con presenti anche Tare, Peruzzi e tutto lo staff al completo: “Ragazzi, per una settimana stiamo con le nostre famiglie, prendiamocene cura, ma restiamo concentrati. Ci alleniamo a casa, torneremo più carichi di prima!! Ci rivediamo lunedì a Formello”. Questo il discorso prima di salutare i giocatori. Inoltre, ha chiesto ai calciatori di non lasciare la città perché potrebbe esserci il pericolo di non poter tornare.

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VALENCIA ATALANTA CORI REGISTRATI

INTER GETAFE Il Presidente Torres: “La mia squadra non andrà a Milano”

INTER GETAFE Il Presidente Torres della squadra spagnola è stato chiaro, la sua squadra non andrà a Milano per disputare l’andata degli ottavi

INTER GETAFE Il Presidente Torres – La serie A è ferma, ma la Champions e l’Europa League, continuano a giocarsi. Alcune però, sono state annullate per paura di diffondere maggiormente il Coronavirus, Basilea-Francoforte di Europa League e ora anche Manchester City-Arsenal di Premier League sono state annullate per fronteggiare a questa emergenza. Giovedì sera però, è il turno dell’Europa League ed è prevista la partita Inter-Getafe a porte chiuse. Questa partita però a quanto pare, non verrà giocata con la possibile sconfitta a tavolino per la società spagnola che non ha intenzione di dirigersi a Milano. Ecco le sue parole:

“Non giocheremo la partita perché non andremo a Milano, anche se qualcuno pensa che andremo. Non ci qualificheremo per il prossimo turno, pazienza, perderemo a tavolino, ma sicuramente non sarò io a rischiare i miei giocatori riportandoli in Spagna con il pericolo di diffondere il virus”.

Il presidente chiede alla Uefa un’alternativa a Milano, per poter disputare la partita ma non in quella città, se non dovesse avvenire, la sua squadra non si presenterà.

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LA LEGA PRENDE UNA DECISIONE

VIDEO Valencia Atalanta la Uefa mette cori registrati

Valencia Atalanta di Champions League, si è giocata a porte chiuse a causa del Coronavirus, ma il tifo sugli spalti non è mancato

Valencia Atalanta infatti è stata una gara a porte chiuse che ha concesso moltissime emozioni visto i ribaltamenti frequenti di risultato, alla fine è terminata 3-4 in favore dell’Atalanta. Ma a stupire non è stato il risultato pirotecnico, ma gli spalti, vuoti ma… con cori artificiali. Il club per non far sentire la sua squadra sola, ha usato dei cori registrati in precedenza, in un’altra partita giocata al Mestalla per non far sentire il club spagnolo da solo. Non c’era un silenzio assoluto, quei piccoli cori in lontananza facevano pensare a dei tifosi presenti sugli spalti, pronti a sostenere gli spagnoli.

Qui il video con i gol e i cori in sottofondo

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Augusto Ricci

LA NOSTRA STORIA Augusto Ricci nasce a Roma l’11 marzo 1886 in Piazza San Giovanni in Laterano. Figlio di Vincenzo e Fortunata D’Orazi.

Attaccante, Augusto Ricci fu uno dei giocatori schierati nella prima formazione della Lazio che nel 1904 giocò sul campo di Piazza d’Armi il primo derby del calcio romano contro la Virtus vinto per 3-0. Il 19 giugno 1904 vinse un’importante gara juniores di mezzofondo.

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EMERGENZA CORONAVIRUS Terminato consiglio Figc: quattro ipotesi in ballo

EMERGENZA CORONAVIRUS E’ da poco terminato il consiglio della Figc. Presenti fisicamente il Presidente Gravina, il Presidente della Lazio e consigliere fderale Lotito e il Presidente Lega Pro Ghirelli. Gli altri presidenti collegati in teleconferenza.

EMERGENZA CORONAVIRUS Si è tenuto oggi in Via Allegri il consiglio federale straordinario della Figc per discutere della sospensione dei campionati e le conseguenti ripercusioni. Al momento sono quattro le ipotesi più accreditate: recuperare le partite dopo il 24 maggio; fare i playoff; non assegnare lo Scudetto; tenere conto dell’attuale classifica. Il consiglio ha stabilito di riservarsi ulteriori 13 giorni per valutare le varie ipotesi e riorganizzare i calendari. Il 23 marzo quindi la prossima, decisiva assemblea per decidere le sorti della stagione. Lega e Figc sono inoltre in trattativa con la Uefa per la riorganizzazione dei calendari e per le coppe europee. Ogni decisione verrà presa dalle singole leghe (A,B e C) entro il 23 marzo, come specificato all’uscita da Via Allegri dal presidente Lega Pro Ghirelli.

INTANTO LA LAZIO DECIDE LO STOP DEGLI ALLENAMENTI>>>LEGGI QUI

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SS LAZIO : ALLENAMENTI Sospesi

Si ferma anche la Lazio, allenamenti sospesi.

Stop al campionato, stop agli allenamenti.
La Lazio si è incontrata all’interno del centro sportivo di Formello per riprendere la preparazione alle 15 dopo un ulteriore giorno di riposo concesso da Simone Inzaghi. L’allenamento è invece stato annullato, e non solo quello odierno.

La sospensione della Serie A dettata dall’emergenza coronavirus stravolgerà anche i programmi all’interno di Formello.

Probabilmente, alla luce dell’evoluzione dei fatti, le sedute saranno sospese fino a domenica. I calciatori, nel frattempo, porteranno avanti un lavoro individuale per tenersi in forma e farsi trovare pronti per quando riprenderanno le sgambate. L’appuntamento, allo stato attuale, è fissato per lunedì prossimo.

ULTIM’ORA Il Cagliari sospende gli allenamenti

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ULTIM’ORA Il Cagliari sospende gli allenamenti.

ULTIM’ORA Il Cagliari sospende gli allenamenti. Si tratta della prima decisione simile in Serie A dopo l’esplosione dell’emergenza coronavirus. Secondo una norma del Presidente del Consiglio, le squadre avrebbero potuto svolgere le sedute a porte chiuse. Ma poco fa il Cagliari ha deciso la sospensione dei lavori presso il proprio centro sportivo. A renderlo noto, in un comunicato ufficiale, la stessa società rossoblu: “Gli allenamenti della prima squadra saranno sospesi fino al 14 marzo“. 

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SOSPENSIONE Lotito si dissocia dalle parole di Diaconale

SOSPENSIONE Lotito si dissocia dalle parole di Diaconale.

SOSPENSIONE Lotito si dissocia dalle parole di Diaconale. Ieri il portavoce della Lazio, nel suo consueto ‘Taccuino biancoceleste‘, era intervenuto duramente sul sistema calcio italiano. Le sue parole però non rappresenterebbero il pensiero della società. A chiarirlo proprio Lotito, secondo cui Diaconale non avrebbe parlato a suo nome. Eppure, a leggere le parole dell’editoriale, dove venivano esplicitamente tirati in ballo sia il patron che la Lazio, era sembrato il contrario. E invece qualcosa non è andato per il verso giusto. Maggiori dettagli su cosa il presidente pensa dello stop al campionato arriveranno quest’oggi, durante l’intervento in Consiglio federale.

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Campionato sospeso, sposteranno Euro 2020? La FIGC ci prova

Campionato sospeso ma ci sarà modo per recuperare le partite? L’unica soluzione sarebbe il rinvio Campionato sospeso di Euro 2020

Campionato sospeso fino al 3 aprile, insieme a tutte le altre norme per evitare che il Coronavirus si diffonda ulteriormente. La Lazio e Inzaghi stanno già preparando un piano di allenamenti per tenere alta la condizione fisica e mentale. La Serie A si è fermata, presto potrebbero farlo anche le altre Nazioni con i casi in aumento. Mentre la Fifa e la Uefa al momento continuano con le porte chiuse come la partite che si disputeranno tra Siviglia-Roma, Valancia-Atalanta, Barcellona-Napoli… L’unico caso è Basilea-Francoforte che non verrà disputata perché la Svizzera è venuta a conoscenza che alcuni tifosi tedeschi nonostante le porte chiuse, sarebbero comunque venuti fuori lo stadio per tifare la proprio squadra. Fino a quando si potrà andare avanti? Nel caso venissero sospesi diversi campionati ci sarà modo di terminarli?

Non ci sarebbero più spazi visto che dal 12 giugno verranno disputati gli Euro 2020 e al momento, la Fifa non è intenzionata ad annullarli ma al massimo, far sì che non si giochi nei paese contagiati. Però, la Figc sta spingendo per il rinvio di Euro 2020 di almeno una settimana per far sì che le due giornate di Serie A si possano recuperare e completare così il campionato. Se dovessero venire addirittura posticipati in inverno o a giugno 2021, ci sarebbe tutto il tempo per recuperare il campionato senza dover affrettare i tempi. Se invece la Uefa non deciderà di posticipare o spostare gli europei c’è rischio che il campionato non possa concludersi o comunque le partite si dovrebbero giocare ogni tre giorni con le italiane impegnate in Europa che non potrebbero giocare le giornate di Serie A.

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LAZIO Inzaghi studia un piano per mantenere la condizione fisica e mentale

LAZIO Inzaghi studia un piano per non far perdere brillantezza e concentrazione ai suoi giocatori dopo la sospensione del campionato

LAZIO Inzaghi studia un piano – Ieri è arrivato lo stop definitivo per la Serie A. Il Premier Conte ha annunciato in diretta che l’Italia è diventata zona rossa e anche il campionato si fermerà. Così bisognerà anche rivedere il calendario, due giornate di Serie A non si giocheranno e quindi dovranno essere disputate più avanti (qualora il virus verrà controllato). Intanto Inzaghi sta preparando un piano di lavoro personalizzato. Infatti il mister ci tiene che i suoi giocatori, mantengano la condizione fisica e mentale per far sì che alla ripresa del campionato, tutto rimanga così com’è. Ci saranno sicuramente gli allenamenti a Formello intervallati da alcuni giorni di riposo. Poi, sottoporrà i suoi ragazzi a lavoro individuali che dovranno svolgere a casa in attesa che il campionato riparti con la data fissata almeno per ora al 3 aprile.

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SERIE A SOSPESA

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Alberto Fontanesi

LA NOSTRA STORIA Alberto Fontanesi nasce a Castel d’Ario (Mn) il 10 marzo 1929. Inizia a giocare nel Tresigallo, in provincia di Ferrara, dove si era trasferito per lavorare come falegname. Nel 1949 passa alla Bondenese in serie C per 450.000 lire.

Notato da Paolo Mazza per 1.000.000 di lire Alberto Fontanesi passa alla Spal dove resta tre stagioni. Tra il 1952 e il 1953 gioca tre partite in Nazionale segnando una rete. Nel 1953 la Lazio lo acquista per 32 milioni di lire. Gioca due stagioni in biancoceleste. Nel 1955 viene ceduto all’Udinese dove resta fino al 1960. Quindi gioca due stagioni nel Verona e una con la Sambenedettese. In seguito milita due stagioni nel Città di Castello in IV Divisione. Terminata la carriera torna a Tresigallo dove gioca dilettante in squadre della zona (Tresigallo, Taglio di Po) fino a quasi 40 anni. Nel frattempo apre un negozio di abbigliamento. È deceduto a Tresigallo il 1 aprile 2016.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore Edoardo Valenti

LA NOSTRA STORIA Edoardo Valenti nasce a Roma il 10 marzo 1922. Detto ‘Er zagaja’ o ‘Pandoro’.

Edoardo Valenti fu scoperto nel luglio del 1934 da Dino Canestri durante un provino della Lazio in un campetto di Testaccio. Rione dove viveva e dove la famiglia aveva un negozio di abbigliamento. Cresce nelle giovanili biancocelesti. Nel 1940 passa alla BNL per poi tornare alla Lazio. Esordisce nel 1941 e il Littoriale lo proclama miglior giocatore dell’anno. Gioca sei stagioni in biancoceleste. Giocare nella Lazio nel quartiere di nascita di Testaccio. a grande maggioranza romanista, fu considerato un tradimento.

In un derby giocato al campo Testaccio un tifoso giallorosso lo insultò pesantemente per tutto l’incontro finché la madre del giocatore, in tribuna, aggredì lo spettatore fino a farlo precipitare nell’anello inferiore degli spalti. Con i compagni di squadra Amedeo Rega e Aldo De Pierro fu fermato dai Tedeschi dopo l’attentato di Via Rasella. Viene liberato solo dopo aver dimostrato l’appartenenza a una squadra come giocatore professionista. Nel 1947 passa al Perugia. Gioca fino al 1951. Conclusa la carriera aprì un bar a Testaccio che divenne un covo di sostenitori laziali e poi una tabaccheria a Via Nazionale. Muore a Roma il 28 luglio 2009.

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LAZIO CORONAVIRUS SERIE A SOSPESA!

Lo aveva anticipato in giornata Lo Monaco, ora lo ha confermato anche il Coni con Malagò. Per Coronavirus Serie A sospesa

Coronavirus Serie A sospesa fino al 3 aprile. E’ la decisione del Coni giunta quest’oggi dopo una fitta rifessione. La situazione tragica nel Nord Italia ha fatto scattare lo stop a tutto lo sport italiano, calcio compreso. Solamente le Coppe Europee, al momento, andranno avanti, ma non è escluso anche un loro stop. Il Coni ha chiesto un decreto ad hoc al Governo per confermare nero su bianco la sospensione dell’intero movimento sportivo nazionale.

DIACONALE E LOTITO CONTRO LO STOP AL CAMPIONATO