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Una discussione Tare Inzaghi alla base dell’addio del tecnico

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Sarebbe stata una discussione Tare Inzaghi la causa dell’approdo del piacentino all’Inter.

La fatale discussione Tare Inzaghi. Se la vicenda fosse una telenovela, probabilmente questo sarebbe il titolo di una delle puntate. A quasi una settimana da che si è consumato, l’addio del tecnico alla Lazio, continua a far discutere. In questi giorni si è molto discusso sul perchè questo matrimonio, dopo oltre 20 anni insieme tra campo e panchina, sia così improvvisamente finito. Molte le voci che si sono rincorse in merito, da un mancato accordo sull’ingaggio al no di Lotito ad alcune precise richieste dell’allenatore (vedi maggiore voce in capitolo sul mercato). Ebbene, nelle ultime ore sarebbero emersi dei nuovi particolari. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata una diversità di vedute con il ds.

VAVRO…FATTO LITIGA’

Le divergenze, riferiscono le fonti, sarebbero culminate in un’accesa discussione nel corso di uno degli ultimi incontri per il rinnovo. Motivo del contendere la posizione di Vavro, difensore slovacco fresco di rientro dal prestito all’Huesca. Tare avrebbe ‘imposto’ a Inzaghi di schierarlo titolare al centro della difesa e contemporaneamente di spostare Acerbi sull’out sinistro. Una ‘richiesta’ che il tecnico avrebbe accolto tutt’altro che di buon grado. Anzi, proprio il mancato gradimento per questa ‘intromissione’ lo avrebbe spinto a prendere in seria considerazione l’idea di migrare altrove. Cosa che poi, non appena si è manifestata la corte dell’Inter, ha effettivamente fatto.

CALCIOMERCATO LAZIO Vavro al Genoa

I motivi di questo diniego sono facilmente comprensibili (a parte forse per il ds). Vavro è un lungagnone, dal fisico massiccio: un giocatore quindi molto abile in fase di corpo a corpo e nel gioco aereo, ma che però pecca decisamente in rapidità. Caratteristiche che lo rendono più congeniale ad una difesa a 4 che non a quella a 3 tra i dettami di Inzaghi. O meglio, lo sarebbe anche in quella, ma a patto di essere affiancato da un compagno in grado di sopperirne le mancanze. Sotto questo aspetto, Acerbi avrebbe costituito il profilo ideale.

Se non fosse per un piccolo dettaglio: l’ex Sassuolo – lo abbiamo visto molte volte nel corso di questa stagione – quando schierato terzino, sfrutta le sue doti nel palleggio per spingersi in avanti fino alla zona offensiva. Ma gli anni passano anche per lui, le forze sono quelle e spesso non riesce a rientrare in tempo per coprire anche la fase difensiva. O se ci riesce, manca della lucidità necessaria per aiutare a togliere le castagne dal fuoco. Risultato, il povero Vavro rimane spesso e volentieri da solo in balia delle folate avversarie. E se si trova davanti dei folletti rapidi e sguscianti, sono dolori.

Ciò detto, capiamo anche che Tare debba spendersi per ‘sponsorizzare’ un minutaggio il più alto possibile per lo slovacco: d’altronde, lo ha pagato 12 milioni ed è anche naturale che sia così. Ma ci chiediamo se ne sia valsa la pena con Inzaghi. Vogliamo dire, un tecnico che in questi anni si è conquistato un posto di primo piano nella storia della Lazio (e chissà fin dove sarebbe potuto arrivare se fosse rimasto), lasciato andar via così, sostanzialmente per un capriccio. Noi crediamo che il gioco non sia valso la candela. Ma sotto questo profilo, il giudice inappellabile sarà solo uno: il campo. Solo i risultati che Inzaghi otterrà sulla panchina dell’Inter diranno infatti se questo ‘scambio’ con Vavro sarà stato un affare oppure no.

INTANTO LA NORD CONTESTA LOTITO

Striscioni contro Lotito. I laziali contestano il Presidente (2 foto)

La tifoseria della Lazio è di nuovo contro il presidente. Striscioni contro Lotito nella capitale.

Sono stati affissi pochi minuti fa due striscioni da parte dei tifosi della Lazio. Uno è contro il presidente Claudio Lotito reo di aver trattato male il rinnovo di Simone Inzaghi. “Lotito carabiniere la Nord ti schifa“. Il secondo invece è a favore di mister Inzaghi “hai dato voce e cuore per la Lazio, in bocca al lupo mister”. Entrambi gli striscioni sono stati firmati “Ultras Lazio” .

Aria di contestazione? Come dare torto ai tifosi della Lazio delusi, non solo dalla vicenda Inzaghi ma anche, e forse soprattutto, da due anni senza calciomercato. La lazio comunque è in questi giorni alle prese con il casting

Striscioni contro Lotito
Lo striscione dei tifosi per mister Inzaghi

Di male in peggio. Il casting della Lazio

In questi giorni nel mondo biancoceleste c’è un nuovo male. Il casting della Lazio.

Ma cosa significa casting? Casting è una parola di origine inglese che viene usata nel mondo dello spettacolo. Nel teatro, nel cinema o nella televisione, un casting è quella pratica di preselezione quando si deve scegliere un determinato tipo di attore per un particolare ruolo o parte di una sceneggiatura.

Ora però c’è anche il casting della Lazio

Infatti è qualche giorno che si ascolta soprattutto nelle radio romane “Che la Lazio sta facendo dei casting“. Ma che vuol dire? Questa cosa, ancor prima di diventare slang, deve cessare il prima possibile.

Una società gloriosa come la Lazio, non può fare “casting”, ne tanto meno colloqui. Ok, giusto magari chiamare uno/due tecnici per capire prezzi, modalità e strategie fra le parti, ma non di più. La dirigenza della Lazio deve sapere a chi affidare la propria panchina.

E non veniteci a dire che la lazio aveva scelto Inzaghi e adesso si trova spiazzata, perché una società che apprezza il lavoro di un proprio dipendente, avrebbe messo nero su bianco il rinnovo contrattuale all’indomani della matematica qualificazione in Champions League. Al massimo durante le festività natalizie. Non più in là, perché poi sarebbe stato sempre più difficile trattenere un mister bravo come Simone Inzaghi.

Questa cosa del casting è proprio segno che non c’è una strategia. Si campa alla giornata e ci viene subito in mente il film di Carlo Verdone, “Un sacco bello”, quando l’attore romano per organizzare un viaggio in Polonia, fa ricorso della propria rubrica telefonica, per trovare chi lo accompagna in quel lungo viaggio estenuante. Così sta messa la Lazio. Che amarezza.

Sarri Lazio, verso la svolta: pronta l’offerta per il tecnico

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Sarri Lazio, Lotito preme sull’acceleratore per portare l’ex Juve alla propria corte.

Sarri Lazio, se non ci siamo poco ci manca. Si prospettano giorni caldissimi sull’asse tra la Capitale e l’allenatore toscano, vicino a diventare l’erede di Simone Inzaghi. La partita si giocherà sul filo degli incontri: il primo, previsto a ore, tra Sarri e il suo agente Ramadani. Quest’ultimo sarebbe stato già protagonista di un summit con la società biancoceleste: al centro, oltre al tecnico nato a Napoli, anche le posizioni di Maksimovic e Boateng, anch’essi assistiti dal procuratore.

Lunedì poi Sarri dovrebbe volare a Roma per vedersi con Lotito. E sarà in quest’occasione che la trattativa vedrà il proprio momento clou. Il presidente biancoceleste ha già pronta la carta della vittoria: un triennale da 3,5 milioni (bonus inclusi) a stagione. Un’offerta che potrebbe allettare il tecnico, desideroso, dal canto suo, di tornare in sella dopo l’anno sabbatico post Juve. E una piazza prestigiosa come quella biancoceleste potrebbe proprio fare al caso suo.

Una piazza dove può contare su un notevole apprezzamento: vuoi per l’esperienza, italiana e internazionale, vuoi per uno stile di gioco tutto votato all’offensiva. Un nome importante, con cui il presidente conta di togliere dalla mente dei tifosi Inzaghi e il suo addio burrascoso. Prima però di vedere se riuscirà a portare a termine l’obiettivo, bisognerà attendere ancora qualche ora.

MA C’E’ ANCHE UN’ALTRA IPOTESI MOLTO SUGGESTIVA

Nesta alla Lazio. Un’idea che si può fare

Solo Nesta alla Lazio potrebbe cancellare tutto.

È già è proprio così. Soltanto Nesta alla Lazio potrebbe far dimenticare l’addio di Simone Inzaghi in un Batter d’occhio. La Lazio oggi è l’unica big della serie A ancora senza mister.

Come lei in questa triste posizione solo il Sassuolo. Non c’è troppa fretta, ma non bisogna nemmeno attendere troppi giorni. Bisogna organizzarsi per tempo anche con il direttore sportivo, per quella che sarà la campagna acquisti più importante degli ultimi anni.

Nesta alla Lazio

Riflettendo sul dopo Inzaghi chi potrebbe essere il prospetto per risollevare l’umore dei tifosi della Lazio? Alessandro Nesta. Si proprio lui potrebbe dare nuova linfa all‘umore dei laziali, feriti e delusi di come sia terminata la faccenda del rinnovo di Inzaghi.

alessandro-nesta
Alessandro Nesta con la maglia della Lazio

Nesta è laziale, romano de Roma e più tifoso di Simone. Certo, rispetto a Inzaghi ha meno esperienza sulla panchina, ma tutto sommato non sarebbe un’ipotesi da scartare. Nato a Roma il 19 marzo del 1976, Alessandro Nesta ha indossato la maglia della Lazio per 196 partite, prima di andare al Milan e vincere tutto, mentre la Lazio di Cragnotti terminava la sua epopea sportiva e finanziaria. Dopo la carriera da calciatore, Nesta è rimasto nel mondo del calcio intraprendendo sin da subito quella da allenatore.

Prima nel 2014, ricoprendo il ruolo di consulente nella squadra di Montreal, poi per due anni consecutivi mister ufficiale del Miami football club, fino al grande ritorno in Italia allenando il Perugia nella stagione 2018-’19. Poi ancora serie B con l’esperienza biennale di Frosinone, terminata a Marzo dopo la sconfitta con il Lecce che gli è costata l’esonero.

Fra i tanti nomi che circolano, fra cui l’ultimo è quello di Villa Boas, bisognerà capire quello che più riuscirà a risollevare l’ambiente con risultati e prestazioni convincenti, sia in campionato che nella prossima Europa League. Nesta non sarebbe male come idea e potrebbe essere una mossa della società per riportare un po’ di fiducia nei tifosi. Giorni delicati questi per Lotito and company.

Lazio Villas Boas, sarà lui il nuovo tecnico?

Tra i nomi usciti in questi giorni si fa largo un nuovo tecnico: Lazio Villas Boas sarà lui il prescelto? Il portoghese potrebbe essere a Roma molto presto per un incontro conoscitivo.

Svolta in serata: Lazio Villas Boas cosa c’è di vero? L’ex tecnico del Marsiglia pronto a sbarcare nella Capitale ma per il momento non c’è nessun incontro segnato in agenda. Il manager del tecnico portoghese è quel Mendes con il quale la Lazio ha effettuato in passato diverse trattative di mercato. Il nome di Villas Boas è sponsorizzato soprattutto dal ds Igli Tare mentre Lotito sarebbe più convinto da Sarri ma la trattativa qui appare più complicata per via delle richieste economiche (almeno 4 milioni a stagione). Seguono aggiornamenti…

LAZIO ANCORA CON IL REBUS PANCHINA

Lotito Inzaghi c’eravamo tanto amati… voltiamo pagina conta solo la Lazio!

Un fulmine a ciel sereno che ha colpito la piazza biancoceleste che ha cominciato a mormorare e a chiedere risposte concrete sul fronte allenatore. Lotito Inzaghi è finito l’amore nel modo peggiore ma ora conta solo la Lazio!

Un epilogo così era difficile da prevedere: la sera prima l’incontro a Villa San Sebastiano e a Formello e clima disteso e Lotito Inzaghi pronti a proseguire insieme. Il giorno dopo Simone che decide di accettare l’offerta dell’Inter e sbarcare sotto la Madonnina. I tifosi laziali ci sono rimasti male, non possiamo negarlo: un po’ per l’atteggiamento di Simone dal quale avrebbero preferito maggiore chiarezza e parte anche per l’atteggiamento della società che continua imperterrita a rimandare incontri e firme facendo gioco su una parola che nel calcio non vale più nulla. E ora vai a prendersela con Inzaghi…

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Lotito Inzaghi, lontani i tempi degli abbracci

LOTITO HA ACCUSATO IL COLPO…

Il Lotito furioso non ha accettato il comportamento di Simone, si è sentito tradito non capendo che si trovava di fronte a un professionista. Questione di stimoli? Sì. Questione di soldi? Anche. Nel calcio non si guarda più in faccia nessuno e dice bene la Curva Nord: non esistono le bandiere. I tifosi sono e rimarranno l’ultimo baluardo inespugnabile di una società calcistica. E’ per loro che la società ora deve fare le scelte tecniche giuste. Soprattutto in una stagione in cui il pubblico potrebbe tornare negli stadi: il clima sarà fondamentale per la squadra e per il raggiungimento dei suoi obiettivi.

LA LAZIO SONO I SUOI TIFOSI

Per loro dunque è il momento di voltare definitivamente pagina. C’è bisogno di una cambio repentino di rotta e la scelta di un nuovo tecnico diventa cruciale. Basta scommesse: ci sarebbe solo il rischio di vederle fagocitate dall’ambiente romano che pretende giustamente di restare in alto. Sarri a questo punto è la scelta più complicata ma anche l’unica possibile: i vari Italiano, Mihajlovic, Mazzari non avrebbero l’appeal giusto. Cara società c’è bisogno di una scelta veloce: basta prendere tempo, non ci possiamo trascinare a luglio così. La stagione va programmata insieme al nuovo allenatore e il mercato in uscita quest’anno sarà fondamentale. Non deludete ancora una volta le aspettative dei tifosi, per favore!

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Sarri sarà il nuovo tecnico della Lazio?

LA PANCHINA DELLA LAZIO E NON SOLO ANCORA SENZA PADRONE

Mister della Serie A – Lazio unica big ancora senza

Ancora non totalmente sciolto il nodo relativo ai mister della Serie A. Negli ultimi giorni Juve, Inter e Napoli hanno trovato il proprio allenatore affidandosi rispettivamente ad Allegri, Inzaghi e Spalletti

Ancora dubbi circa i mister della Serie A 2021-2022. Diverse infatti le panchine del massimo campionato ancora in attesa di un tecnico. Tra queste la Lazio, che nelle ultime ore avrebbe sondato il terreno per Maurizio Sarri tenendo però sott’occhio Italiano, Gotti e Mihajlovic, profili graditi alla società.

L’opzione che porta al tecnico serbo andrebbe di conseguenza ad aprire un posto in casa Bologna: martedì l’incontro decisivo per discutere del futuro. Alla luce della firma di Juric per il Torino anche il Verona si starebbe guardando intorno, con Igor Tudor tra le piste al momento più percorribili.

Il Sassuolo, dopo l’addio di De Zerbi, starebbe spingendo per portare Vincenzo Italiano sulla panchina neroverde. In caso di partenza del tecnico sarebbe lo Spezia a dover trovare una nuova guida. Insomma, un walzer panchine mai così intenso, all’insegna dell’incertezza. La certezza, allo stato attuale, è che la Lazio è l’unica tra le big della Serie A ancora senza un allenatore.

Mister della Serie A
Claudio Lotito, presidente della Lazio

IDEA BOATENG PER LA DIFESA

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Boateng Lazio – Idea low costa per la difesa

Giorni caldi in casa biancoceleste, con la dirigenza alla ricerca non solo del nuovo allenatore dopo l’addio di Simone Inzaghi, ma anche di un difensore: ecco perché Boateng Lazio potrebbe essere una combo di attualità in tal senso

Il calciomercato inizierà tra poco più di un mese e, alla luce della necessità di un difensore di esperienza, Boateng Lazio potrebbe rappresentare il binomio di maggiore spessore nel walzer delle trattative.

La priorità in casa biancoceleste è allo stato attuale la ricerca del nuovo allenatore. Da Sarri a Italiano, passando per Mihajlovic, diversi sono i profili graditi alla società.

A poco più di un mese dall’avvio della sessione estiva, il nome del difensore tedesco stuzzica e non poco l’ambiente laziale. Boateng è in scadenza con il Bayern Monaco e non rinnoverà con il club bavarese.

Pertanto al netto della concorrenza, legittima trattandosi di un campione del mondo con un enorme bagaglio calcistico alle spalle, la Lazio avrebbe chiesto informazioni all’entourage del giocatore.

Le vie del mercato sono infinite e, al netto di una trattativa ancora ipotetica, chissà che il gigante teutonico non opti per una seconda giovinezza all’ombra della Capitale.

boateng lazio

Jerome Boateng

INCONTRO TRA SARRI E LOTITO 

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Sarri Lazio, domani l’incontro con Lotito

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Sarri Lazio, la pista dell’ex tecnico della Juve per il dopo Inzaghi prende sempre più corpo.

Sarri Lazio, dopo le indiscrezioni che vi avevamo raccontato ieri, arrivano le prime conferme. Domani – rivela ‘TMW’ – il tecnico toscano incontrerà il club biancoceleste. Un primo approccio per conoscersi ma soprattutto per capire se esistano o meno i margini per una possibile trattativa.

Le sensazioni della vigilia fanno comunque ben sperare: tra le parti si è infatti registrata una simpatia reciproca. Al presidente Lotito il profilo di Sarri stuzzica non poco, complice un curriculum di primo piano a livello non solo italiano ma anche (e soprattutto) internazionale. Sarri che, dal canto proprio, sembra apprezzare la qualità della rosa biancoceleste e certamente non gli dispiacerebbe poterla allenare.

Ancora 24 ore di attesa quindi e poi sapremo con certezza se davvero l’allenatore nato a Napoli potrà aspirare a diventare l’erede di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste.

PANCHINA PER LA QUALE C’E’ ANCHE UN’ALTRA OPZIONE

Nuovo Allenatore della Lazio – Anche Italiano tra i nomi per la panchina

Archiviato il passaggio di Simone Inzaghi all’Inter, oramai ex allenatore della Lazio, la dirigenza biancoceleste sta sondando il terreno per il tecnico del futuro

Il primo nome è quello di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della lazio, reduce da un anno sabatico dopo la parentesi non entusiasmante sulla panchina della Juventus.

Allenatore della Lazio
Il Presidente della Lazio Claudio Lotito

Tra i profili graditi alla società figurerebbe però anche Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia reduce da una stagione positiva conclusa con la permanenza in Serie A.

Allo stato attuale lo scoglio maggiore sarebbe rappresentato dal contratto che lo lega al club ligure fino al 2022.

Pertanto, qualora si decidesse di percorrere la suddetta pista, bisognerebbe procedere gradualmente a cominciare da un discorso da intavolare con lo Spezia.

Chi sarà il nuovo allenatore della Lazio ?

La sensazione è che la questione allenatore possa prolungarsi ancora per qualche giorno. Inoltre, alla luce dell’addio di un pilastro come Simone Inzaghi, la società è chiamata ad affidarsi a un tecnico ambizioso che incarni i valori del club, al fine di costruire un futuro solido per la prima squadra della Capitale.

In un clima ancora all’insegna dell’incertezza la novità sarebbe rappresentata, stando a quanto riportato da GianlucaDiMarzio.com, proprio dal tecnico dello Spezia che si andrebbe dunque ad aggiungere alla lista di Claudio Lotito.

Allenatore Lazio

INCONTRO INZAGHI LOTITO 

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La Curva Nord saluta Inzaghi: “Grazie mister”

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La Curva Nord saluta Inzaghi : le bellissime parole in un comunicato sui social.

La Curva Nord saluta Inzaghi. L’addio al tecnico, accasatosi all’Inter, non è stato certamente dei più tranquilli. Ma il cuore del tifo biancoceleste preferisce non soffermarcisi. In un comunicato #social, si concentra invece su questi anni vissuti insieme.

Tanti anni, ben 22, tra campo e panchina, vissuti sempre “con l’aquila della Lazio sul petto”. E i risultati non sono mancati: tante le vittorie, le gioie e le sofferenze, godute tutte “con noi”, i tifosi. Gli stessi che del tecnico piacentino sembrano aver apprezzato in particolare una cosa: il fatto che abbia “sempre parlato da tifoso e non da semplice tecnico”.

Questa sua lunga avventura, spiegano, è stata caratterizzata da “attaccamento alla maglia, alla nostra storia e al nostro ideale”. Doti che Inzaghi ha dimostrato quasi come fosse uno di loro, “con orgoglio e spirito di appartenenza”. Ma non solo, con la cosa più importante che un tecnico o un giocatore possa riservare ad un club per il quale è transitato: con il “rispetto”.

Motivi questi che spingono i tifosi a tributare ad Inzaghi un sentito “ti ringraziamo”. Ma soprattutto un “non potremmo mai contestare la tua scelta”: d’altronde, tanti anni vissuti insieme non possono essere cancellati da un colpo di spugna di una scelta. Il messaggio si conclude con un augurio di buona fortuna, “con rispetto e stima”.

Non prima però di aver fatto un ultima considerazione: il fatto che nel calcio l’unica bandiera è “quella che il tifoso porta allo stadio ogni domenica”. Della serie, i giocatori, gli allenatori e i presidenti passano, il club e soprattutto i tifosi restano.

INTANTO IL SOSTITUTO PARE GIA’ ESSERCI

Sarri alla Lazio: è lui il prescelto per il post Inzaghi

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Sarri alla Lazio: Lotito punta forte sull’ex tecnico della Juventus.

Sarri alla Lazio. L’allenatore toscano sarebbe, secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, in cima alla lista per occupare la vacante panchina biancoceleste. Lotito, dopo l’addio burrascoso con Inzaghi, non ha certo perso tempo e si è messo subito alla ricerca di un valido sostituto. Tre i nomi sul taccuino del presidente, e il primo è appunto quello di Sarri. Quest’ultimo sarebbe stato il primo a essere contattato: segno che l’intenzione del patron biancoceleste è quella di far dimenticare al più presto alla tifoseria la separazione con Inzaghi. E come meglio riuscirci se non con un profilo ‘importante’, sportivamente parlando? Un profilo d’esperienza, soprattutto internazionale, data, oltre che dalle stagioni sui campi della Champions alla guida di Napoli e Juventus, anche dallo scudetto vinto in Premier con il Chelsea. E proprio questo sarebbe l’aspetto che maggiormente avrebbe indotto Lotito ad indirizzarsi sulla sua pista. Certo, bisognerà vedere cosa ciò comporterà in termini di esborso economico: in bianconero Sarri, tra ingaggi e premi, si portava infatti a casa quasi 6 milioni annui. Ma, pur di tornare in sella, per giunta in un club rinomato come la Lazio, potrebbe accettare anche meno.

LE ALTERNATIVE

Quello di Sarri non è stato però l’unico profilo sondato. In lizza ci sarebbero anche Pirlo e Mihajlovic. Due opzioni più ‘convenienti’, sia rispetto al tecnico toscano che a Inzaghi, ma anch’esse di gran pregio. L’ex centrocampista azzurro, dopo appena un anno, in cui ha portato una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, è stato congedato dalla Juventus, che ha virato su Allegri. La Lazio potrebbe dunque rappresentare per lui una nuova opportunità per far vedere quanto vale, tra l’altro con minori pressioni rispetto ai bianconeri. Il serbo sarebbe invece la scelta più gradita ai tifosi, per via dei suoi trascorsi (vittoriosi) da giocatore e per il fatto che in più occasioni, anche pubblicamente, si è professato ‘tifoso laziale’.

LOTITO ‘SCOTTATO’

Ventaglio limitato (salvo sorprese, ovviamente) a tre nomi per Lotito. Che non vuole sbagliare la scelta, anche per dare il cosiddetto ‘schiaffo morale’ al figlio ingrato Simone. Non è un mistero che il presidente, al pari di tutto il popolo della Lazio, sia rimasto piuttosto scottato dalla scelta del tecnico. Era sicuro che avrebbero continuato il cammino insieme, avevano persino trovato l’accordo e il presidente ha pensato che ciò bastasse. Dimenticando che, come nella vita, anche nel calcio non bisogna mai dare per scontato nulla. Almeno finchè non sopraggiunge il nero su bianco a suggellarlo. E’ stato poco furbo quindi, ma anche la decisione di Inzaghi non è stata di quelle che possono lasciarti insensibili. Soprattutto ripensando ad alcune scelte poco azzeccate del tecnico. Scelte che hanno tolto soldi alle casse societarie. Si pensi, un esempio su tutti, al trattamento riservato a Strakosha: per il portiere, fino ad un anno fa, Lotito poteva chiedere almeno 25-30 milioni. Oggi la situazione è completamente è cambiata: per decisione di Inzaghi, l’albanese ha trascorso infatti praticamente tutta la stagione in panchina a veder giocare il più esperto Reina. Risultato, il suo valore si è più che dimezzato. Una situazione su cui la società è passata sopra e si sarebbe aspettata come minimo un gesto di gratitudine da parte del tecnico. Così non è stato e allora adesso starà a Lotito far vedere che ha imparato la lezione.

LEGGI ANCHE IL NOSTRO SCOOP SU INZAGHI E LOTITO

Scoop laziochannel.it – Ieri Inzaghi si è visto con Lotito

Inzaghi – Scoop laziochannel.it. Ieri Inzaghi si è visto con Lotito. La notizia di Inzaghi all’Inter è clamorosa. Tutta la città non parla d’altro. Il tecnico della Lazio ha scelto l’Inter campione d’Italia.

Tante polemiche fra chi difende Lotito e chi Inzaghi. Ma cosa è accaduto realmente nella giornata di ieri? Da fonti certe, acquisite in esclusiva dalla redazione di laziochannel.it, la storia è andata così: mercoledì sera Inzaghi esce da Formello dicendo ai giornalisti presenti che hanno trovato un accordo. Tempo di allontanarsi dal centro sportivo che Tinti si sente con Inzaghi e gli dice la proposta dell’Inter. Inzaghi va a casa e parla con la moglie per poi riposare.

La mattina dopo (ieri), Inzaghi si risente con Tinti e subito poco chiama Lotito chiedendogli un altro incontro. Lotito seppur indaffarato, accontenta Simone e si incontrano segretamente di nuovo a Villa San Sebastiano verso le 14. Inzaghi arriva e dice al presidente che non se la sente più di continuare con la lazio perché non ha più motivazioni. Non sappiamo se Inzaghi ha fatto riferimento anche alla proposta dell’Inter. Lotito freddo ma deciso afferma: “Tranquillo Simó, quella è la porta, adesso te ne puoi anche andare”.

Se così fosse qualche piccola responsabilità ce l’avrebbe anche Simone, però presidente, non potevamo chiudere prima questa pratica?

Lotito troppo tardi il rinnovo. Inzaghi già sapeva

Lotito troppo tardi il rinnovo. Secondo alcune indiscrezioni Inzaghi non ha mai detto si. Ha detto soltanto che voleva pensarci pur sapendo che il suo agente stava a Milano per trattare con L’Inter, e questo lo sapeva anche il patron della Lazio.

Il vero problema

Il vero problema è stato che il mister si era stufato degli atteggiamenti da provinciale del suo presidente, il quale sapeva che Inzaghi non sarebbe stato più il tecnico della Lazio. Altrimenti gli avrebbe fatto il rinnovo già a partire da marzo/aprile, come fanno tutte le altre società di calcio. O ancora meglio, il rinnovo di Inzaghi andava fatto lo scorso anno alla fine del campionato, come giusto premio dell’ottima stagione conseguita. Lotito sarebbe passato completamente dalla parte della ragione soltanto in questo caso, e Inzaghi dalla parte del torto.

Il problema qual è stato? È stato che questa Lazio non può andare avanti più di tanto, e di conseguenza sa di non poter offrire contratti importanti, ma sopratutto progetti tecnici stile Atalanta, con Tare che a Formello gestisce praticamente tutte le operazioni, comprese quella della fallimentare squadra primavera.


Allora che si fa per uscirne leggermente più puliti di fronte a una tifoseria in sommossa? Si aspetta l’ultimo giorno, in contemporanea con la proposta dell’Inter per poter dire “Aó, a me aveva detto de sì, poi se ha cambiato idea, la colpa è sua”.
E così tutti a dire inzaghi traditore. E il gioco è fatto. Vecchi trucchetti.

Inzaghi non ha tradito. Semmai è stato tradito da chi non credeva in lui

Inzaghi non ha tradito non è il titolo di una serie su Netflix, ma è il pensiero di un semplice giornalista tifoso.

E’ finita nel peggior modo possibile il rapporto fra la Lazio e Simone Inzaghi, in questo momento a Milano, per definire il contratto con la sua nuova squadra, l’Inter campione d’Italia in carica. Un contratto quasi il doppio rispetto a quello proposto, con eccessivo ritardo da Lotito, ancora una volta sul banco degli imputati, per la cattiva gestione del rinnovo contrattuale del nostro Inzaghino.

Dopo aver scritto ieri notte che Inzaghi aveva firmato (sbagliandoci e per questo vi chiediamo scusa), seguendo tutto il giorno in prima persona, l’incontro fra la Lazio e il tecnico, soltanto adesso siamo veramente certi che Inzaghi invece se ne è andato a Milano. Ieri ci siamo fidati di qualche giornalista più autorevole di noi (Sky, La Repubblica, Il Messaggero), perché noi – come nessuno del resto – può entrare a Formello, e anche la cena nel centro sportivo sembrava dovesse essere una parte di un discorso già ampliamente concluso nella villa sull’Appia. Così pensavamo tutti i giornalisti.

Inzaghi non ha tradito

Certo che, quando ho visto inzaghi dire davanti ai miei occhi “Adesso andiamo a cena“, non mi ero fidato molto, Simone non mi sembrava appagato, non mi sembrava soddisfatto. Però tutti gli altri colleghi, tranne un altro tifoso lì presente (Carmine ndr), erano felici che si concludeva la giornata insieme a cena.

Stamattina addirittura, abbiamo fatto i complimenti anche al vero responsabile di questa commedia grottesca. Perché trattenere “Simoncino” sarebbe stato un grande colpo, con l’Inter alle costole, e invece no. Già verso le dieci, uscivano le prime voci che Inzaghi non aveva firmato un bel nulla, ma stava solo riflettendo su una proposta fatta dalla società.

Ma anche lui però ha le sue colpe, perché sapeva che l’Inter lo corteggiava, e infatti ieri Tinti (procuratore di Inzaghi), stava a Milano.

Allora il dubbio che si sia creata una “tarantella” appositamente per sdeviare – ingannando il popolo della Lazio – e spartire in (quasi) egual misura le responsabilità di questo mancato accordo fra le parti, diventa più che un’ipotesi.

Ma lasciateci dire che comunque Inzaghi è stato trattato malissimo dalla Lazio, intesa come dirigenza sia ben chiaro, e lo dimostra anche la dichiarazione che il mister ha fatto dopo Sassuolo: “Sono l’unico tecnico che è andato agli ottavi di Champions, senza rinnovo che aspetto da 16 mesi.” Ma ci rendiamo conto? Ma ieri Lotito che proposta avrà fatto a Simoncino, “Due noccioline e una fusaia?” Se il presidente sapeva, e lo sapeva che l’Inter poteva farsi sotto, perché non ha alzato ancora di più l’offerta per il nostro grande mister-tifoso?

Il comunicato della Lazio

Il comunicato con cui la Lazio ufficializza l’addio di Simone è proprio una pugnalata al cuore. “Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti.” Come si fa a rispettare un ripensamento? La verità è che Inzaghi non ci ha ripensato. Inzaghi già sapeva che il suo futuro sarebbe stato lontano da Roma.

Inzaghi non ha tradito

Già ieri pomeriggio, quando è uscito da Villa San Sebastiano. La verità, come spesso accade nelle dinamiche sportive o anche politiche, non è chiara e mai nessuno, tranne pochi, sapranno veramente come sono andate le discussioni fra Inzaghi, Lotito e il dirigente albanese.

Ma una cosa è certa: Inzaghi è stato tradito, non certo dai suoi tifosi, ma dal suo presidente che evidentemente non credeva molto in lui. E i laziali, quelli veri, le sanno queste cose. Perché le persone si vedono da come si comportano, non da come parlano.

Davide Sperati

Comunicato di Inzaghi : “22 anni da giocatore e da allenatore”

Inzaghi comunica ufficialmente l’addio alla squadra che ha fatto parte dei suoi ultimi 20 anni di vita

Comunicato di Inzaghi – Il mister lascia la Lazio. Finisce un sodalizio che durava da più di 20 anni, vissuti sia come giocatore che come allenatore. Dopo il clamoroso colpo di scena delle ultime ore, che hanno visto il voltafaccia del piacentino, arriva anche la dichiarazione ufficiale.
Mentre ieri sera sembrava confermato il sodalizio bianco celeste per i prossimi tre anni, 24 ore dopo arriva l’intervento a gamba tesa dell’Inter, che ha piazzato il colpo decisivo. Inzaghi rilascia una dichiarazione ufficiale al riguardo, che segna il suo passaggio definitivo alla guida della panchina nerazzurra: “Con grande emozione voglio informarvi che il 30 giugno si concludera’ la mia meravigliosa avventura con la Lazio. Ringrazio la societa’, il presidente, i giocatori e i tifosi che mi hanno accompagnato in questi splendidi 22 anni da giocatore e da allenatore. Abbiamo lottato e vinto insieme. Questi colori sono e resteranno per sempre nel mio cuore: il bianco e il celeste saranno per sempre parte della mia anima“. 

Tommaso Inzaghi difende il padre: “Amerà sempre la Lazio”

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Dopo la notizia dell’addio di papà Simone, Tommaso Inzaghi interviene per replicare agli attacchi dei tifosi.

Tommaso Inzaghi, attraverso il suo profilo Instagram, rivela di stare ricevendo, in questi minuti in cui la rabbia monta per una separazione inaspettata, messaggi di “persone che si permettono di dire determinate cose”. “Di solito ne sorvolo”, spiega, e lo fa anche stavolta, non menzionandone apertamente il contenuto. Dal rispondere però non può esimersi.

Ribadendo come il padre “ama e amerà sempre la Lazio”. Una squadra cui, spiega, ha dato tutto, restando al suo posto “anche quando nessuno sarebbe rimasto”. E il risultato sono stati 5 anni di vittorie, ottenute in una situazione in cui “nessuno avrebbe potuto vincere”.

Inzaghi jr ammette che la storia d’amore tra suo padre e la Lazio non è finita nel migliore dei modi. Ma a suo parere ciò non può far dimenticare una cosa importante. Che “il sentimento”, soprattutto quando “c’è stato per 20 anni”, “rimane e rimarrà per sempre”.

Inzaghi Inter ci siamo: anche la Lazio saluta Simone

Il pressing nerazzurro sul tecnico della Lazio sembra aver portato i suoi frutti: Inzaghi Inter è tutto fatto. Il piacentino pronto a sbarcare a Milano al posto di Conte.

Colpo di scena in casa Lazio: sembrava tutto fatto sul rinnovo di contratto di mister Inzaghi dopo l’incontro di ieri con Lotito. Invece stasera la frenata e la decisione di scegliere l’Inter: i procuratori di Inzaghi si trovano adesso nella sede dei nerazzurri per la stesura del contratto che legherà Simone all’Inter per due anni a 4 milioni di euro.

Inter
Inzaghi Inter ormai è fatta: è addio alla Lazio

LA NOTA DELLA LAZIO

“Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti”. Con questa nota sul sito ufficiale biancoceleste la società conferma la volontà dell’ormai ex tecnico. Lotito deve quindi cominciare subito a lavorare al piano B: chi siederà sulla panchina della Lazio nella prossima stagione?

RADU VICINO AL RINNOVO

Inzaghi, l’Inter lo vuole a tutti i costi e rilancia l’offerta

L’Inter vuole Inzaghi a ogni costo, e non si arrende malgrado l’intesa di ieri con la Lazio

Inzaghi, Inter e Lazio. Un triangolo pericoloso quello che si sta creando nelle ultime ore. Tornano infatti i dubbi sul futuro di Simone Inzaghi come tecnico biancoceleste. Nonostante l’accordo preso ieri tra il mister e la Società, che doveva essere ufficializzato stamattina, sembra che la partita non sia ancora chiusa.

L’Inter ha fatto di nuovo la sua comparsa. L’indiscrezione arriva dal giornalista sportivo Gianluca Di Marzio. Dopo il costante interesse che ha continuato a manifestare per Inzaghi, la squadra milanese ha deciso di a rilanciare oggi con una nuova offerta.

Inzaghi Inter

Inzaghi-Inter. sarà questa l’accoppiata della prossima stagione?

La proposta arriva in un momento delicatissimo, in quanto il piacentino non ha ancora firmato nulla di ufficiale per proseguire il suo cammino di guida della squadra romana. L’Inter ha tra l’altro fatto un’offerta davvero allettante: un triennale da 4,5 milioni di euro a stagione. Sembra che Inzaghi sia di nuovo a colloquio con il presidente Lotito per parlare della situazione: l’offerta economica che ha ricevuto è decisamente importante, e cala quindi nuovamente il dubbio su cosa accadrà e soprattutto sulla scelta che Inzaghi compirà circa il suo futuro ruolo di allenatore per la prossima stagione.