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ULTIME LAZIO FORMELLO Testa alla semifinale: via alle prove tattiche

ULTIME LAZIO FORMELLO Squadra in campo alle ore 11:00 al Fersini di Formello. Testa alla semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan in programma mercoledì a San Siro.

ULTIME LAZIO FORMELLO Tutto sulla Coppa Italia. Dopo l’allenamento pasquale, biancocelesti in campo anche nel giorno di Pasquetta per preparare l’importante semifinale di ritorno a San Siro contro il Milan. Giocatori in campo al Fersini alle ore 11: iniziale riscaldamento tecnico ed aerobico con squadra divisa in due gruppi. Successivamente gli uomini sul campo hanno dato vita ad un’ampia fase tattica. La seduta è terminata con una serie di cross e di tiri in porta.

FORMAZIONE

A Milano mancherà lo squalificato Radu, tra l’altro alle prese con un nuovo problema alla caviglia rimediata contro il Chievo. In difesa ai lati di Acerbi probabile l’inserimento di Bastos e Luiz Felipe. Lucas Leiva tornerà in cabina di regia: ai lati del brasiliano agiranno Luis Alberto e Milinkovic. Sulle fasce spazio a Romulo e Lulic, dopo le pessime prove di Marusic e Durmisi domenica contro i clivensi. Dubbi in attacco, dove ad affiancare Immobile (sicuro del posto nonostante il periodo difficile), è ballottaggio tra Correa, favorito, e Felipe Caicedo, bomber in più di questo 2019. Domani è in programma la seduta di rifinitura

E’ CAICEDO IL BOMBER DEL 2019>>>LEGGI QUI

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LAZIO E’ Caicedo l’arma in più per il rush finale?

LAZIO E’ Caicedo l’arma in più per il rush finale? Con Immobile fuori giri, l’apporto in zona gol dell’ecuadoregno può essere determinante.

LAZIO E’ Caicedo l’arma in più per il rush finale? Immobile sta attraversando un periodo di appannamento, allora tocca all’ecuadoregno trascinare la squadra sul piano offensivo. L’ultima scossa il ragazzo l’ha fornita contro l’Udinese: un movimento tra le linee cui, dopo un controllo un pò difettoso, è seguita una staffilata sul palo interno da posizione defilata per l’1-0. Una rete insomma non delle più facili, con cui il Panterone sta cercando di scacciare dalla mente sua e del popolo biancoceleste quell’erroraccio a Crotone. Unico neo durante tutta la stagione passata, ma tanto (forse) bastò per salutare alla fine amaramente l’obiettivo più ambito. I tifosi di certo non gliel’hanno perdonato, e allora è toccato a lui rialzarsi e ricominciare da capo.

Ce n’è voluto però: in mezzo, un’estate con la valigia in mano, mentre la Lazio si affannava alla ricerca di un vice-Immobile. Un ruolo pesante, come l’ombra di un bomber tanto grande: forse troppo per lui. Ma ecco che all’improvviso arriva inaspettato il colpo di scena: più che pesante, infatti, il ruolo forse era diventato troppo comodo. Troppo facile. E Felipe ci si è adagiato praticamente senza colpo ferire. Come se non ambisse togliersi di dosso l’etichetta di ‘sostituto di’ e trasformarsi in una prima scelta. E così, mentre Ciro si prendeva il trono dei cannonieri, lui rimaneva lì, nel limbo, ad aspettare la sua occasione a risultato acquisito e dunque senza pretese.

La prima volta che era stato responsabilizzato, complice l’infortunio di Immobile a Torino, aveva retto appena due gare, crollato miseramente in quel di Crotone. Ma una nuova occasione per disfare quella valigia già pronta e superare i dubbi dell’ambiente era lì dietro l’angolo. A fornirgliela stavolta è lo stentante Luis Alberto: contro il Genoa, alla prima da titolare in campionato, mette a segno il gol vittoria, uscendo poi fra gli applausi dell’Olimpico. È l’inizio di qualcosa, il ribaltamento di una storia: ora Inzaghi gli dà fiducia, schierandolo spesso titolare in coppia proprio con bomber Ciro.

E con il botto si chiude anche il 2018, con il graffio al Marsiglia, il raddoppio in una delle partite più belle della stagione. Poi, nell’anno nuovo, la conferma di un cambiamento. Chiamato in causa per l’emergenza infortuni, il Panterone non si fa pregare: FrosinoneEmpoliRoma e infine Udinese, le ‘vittime’ messe in fila. Segnando contro ognuna il gol che apre e chiude (con i tre punti) la gara. Un dato che lo erge a vero e proprio talismano della rosa di Inzaghi. Come l’araba fenice, l’ecuadoregno è risorto dalle proprie ceneri e ora il peso dell’ultimo passo della stagione può essere messo anche sulle sue spalle. Merito di gol pesanti, segnati in un momento di estremo bisogno della squadra, ma anche di un’importanza primaria a livello tattico. Di lui ora Inzaghi può servirsi per cambiare le partite e creare gioco, sfruttando il suo lavoro in sinergia con tutto il potenziale offensivo. Doti quasi più da regista che da semplice boa. Sono state loro a riconsegnargli le chiavi della Lazio e dovranno essere ancora loro a dargli forza per il grande compito che l’attende. Sopperire all’appannamento di Immobile e tingere di quante più soddisfazioni possibili queste ultime settimane di competizione.

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LAZIO CAICEDO Nel 2019 sei tu il bomber

LAZIO CAICEDO Nel 2019 ha segnato più gol di Immobile

LAZIO CAICEDO Nel 2019 per l’attaccante ecuadoregno, è stato per il momento un anno importante. Infatti si sta affermando con maggior continuità con la maglia della Lazio conquistato i tifosi biancocelesti a suon di gol. Se per il resto della squadra fioccano critiche dopo le brutte prestazione, per lui i complimenti invece arrivano sempre. Nella sconfitta vergognosa contro il Chievo, El Panteron è riuscito comunque a mettere a segno il gol dell’1-2 con l’unica occasione in attacco che gli è capitata.

E’ il miglior marcato dall’inizio del 2019 della Lazio. Infatti ha superato anche Ciro Immobile. Nella passata stagione il suo score a fine campionato segnava quota 6 gol di cui 3 in Serie a e 3 in Europa League, ora invece può vantare già 7 gol e ben 6 arrivati in campionato. Le sue vittime sono state: Frosinone, Empoli, Roma, Udinese e Chievo, in 5 di queste partite poi, la Lazio è riuscita a conquistare ben 12 punti grazie alle sue reti, purtroppo la rete contro il Chievo non ha portato nessun punto. Ha superato Immobile, fermo a quota 4 reti, Luis Alberto e Lulic a quota 2 da gennaio alla partita contro il Chievo.

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Amorvolley, torna l’evento ideato da Giorgio D’Arpino

Presentata a Roma, alla presenza di grandi personaggi del mondo dello sport e delle istituzioni, la XVIII Edizione di Amorvolley-Un bambino aiuta un bambino, tradizionale manifestazione riservata agli studenti delle scuole romane, ideata e curata per anni dallo storico presidente della S.S.Lazio Pallavolo Giorgio D’Arpino, scomparso nel dicembre 2017, ed oggi portata avanti da sua figlia Chiara, dalla Polisportiva Lazio A. Pacinotti, in collaborazione con la S.S. Lazio Pallavolo.

Fra i tanti ospiti presenti a Amorvolley un mito del calcio italiano, Gianni Rivera, gli ex giocatori biancocelesti Michelangelo Sulfaro e Pietro Ghedin, il campione del Mondo di scherma Stefano Pantano, Riccardo Viola Presidente del Coni Lazio, Antonio Buccioni, presidente della SS Lazio Polisportiva, Andrea Burlandi, Presidente del CR Lazio della Fipav, Claudio Martinelli, Presidente del CT Roma della Fipav, Luciano Cecchi, uomo di spicco del volley nazionale già vice presidente nazionale, Patrizia Nostini, figlia di Renzo Nostini, uno dei più grandi atleti italiani di tutti i tempi e per anni presidente della Lazio Polisportiva.

Per le istituzioni presenti Svetlana Celli, per Roma Capitale, Roberto Tavani, in rappresentanza del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, Emiliano Monteverde Assessore del 1° Municipio di Roma.
Non sono mancati momenti di emozione e commozione quando sono scorse le immagini delle precedenti edizioni di Amorvolley con Giorgio D’Arpino insieme ai giovani protagonisti della manifestazione.

LA PALESTRA DI VIA CASSIODORO INTITOLATA A GIORGIO D’ARPINO

Proprio da Roberto Tavani è arrivata la sorpresa più bella della giornata. Il rappresentante della Regione Lazio ha annunciato che la palestra della scuola Dante Alighieri dove la Lazio Pallavolo svolge le proprie attività sarà ufficialmente intitolata a Giorgio D’Arpino.
“Insieme a Giorgio abbiamo lavorato per mesi per restaurare e rendere funzionale quella struttura. Intitolarla a lui è un atto dovuto per la passione e l’impegno che ha sempre messo in tutto quello che ha fatto a favore della diffusione dello sport di base”. A giugno una cerimonia renderà ufficiale il nuovo nome della palestra.

L’EVENTO

Amorvolley – Un bambino aiuta un bambino, anche nella corrente edizione, è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, da sempre a fianco delle associazioni che coniugano l’amore per i sani valori dello sport, sostenendo l’aiuto concreto alle categorie meno fortunate, nel segno di una sempre maggiore inclusione sociale.

L’appuntamento è per il prossimo 16 maggio nel consueto scenario dello Stadio della Farnesina di Roma dove verranno allestiti, sull’intera area del prato, campetti di S3, messi a disposizione dal CT Roma della Fipav dove, insieme ai loro insegnanti, centinaia di bambini potranno cimentarsi e divertirsi per l’intera mattinata, dalle 9.30 fino alle 12.30, con un’ininterrotta serie di partite che rappresentano una vera e propria festa dello sport, nella quale gli obiettivi sono la socializzazione e l’inclusione con la presenza attiva anche di ragazzi portatori di disabilità. Nel contesto dell’edizione 2019 di Amorvolley – Un bambino aiuta un bambino, per la prima volta, saranno organizzate partite di sitting volley.

PREMIO GIORGIO D’ARPINO

Una delle novità più importanti di quest’anno è l’istituzione del “Premio Giorgio d’Arpino: metti in campo la tua creatività”, rivolto ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, che potranno partecipare tramite un disegno, un logo, un componimento, uno slogan, o una foto sulla pallavolo, rappresentando i valori che hanno animato il Presidente. Una qualificata giuria giudicherà e premierà gli elaborati migliori.

RACCOLTA FONDI PER AIDAI

Anche nell’edizione 2019 Amorvolley sarà l’occasione per una raccolta fondi che verranno devoluti all’Associazione AIDAI REGIONE LAZIO, nata nel novembre del 2003, da un piccolo gruppo di professionisti dediti alla riabilitazione, formazione e ricerca nell’ambito dell’ADHD e delle patologie correlate, in particolare i DSA.
Il progetto, nato con Amorvolley, ha come obiettivo quello di diffondere l’attività dell’associazione al fine di migliorare i percorsi didattici e favorire un cammino scolastico ottimale anche in presenza di difficoltà.

RICORDO DI ANNA TINA MIRRA

Anche quest’anno Amorvolley ricorda la figura di Anna Tina Mirra, l’amica giornalista scomparsa qualche anno fa, legata da profonda amicizia con famiglia d’Arpino, che ha seguito, nel corso della sua carriera professionale, le vicende della S.S. Lazio 1900 riuscendo a trasmettere la sua grande passione per i colori biancocelesti sottolineando le imprese di tutti coloro che scendono in campo con l’Aquila sul petto.

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Inzaghi e giocatori indifendibili: Spal, Sassuolo e Chievo 1 punto!

Inzaghi e giocatori indifendibili: inaccettabile la sconfitta con il Chievo già retrocesso. Ciliegina finale di un aprile terribile: dopo la vittoria con l’Inter un solo punto con Spal, Sassuolo, Milan e Chievo!

Vergogna assoluta: la sconfitta con il Chievo ha lasciato tutti senza parole! Senza dimenticare le colpe di Lotito e Tare che non hanno allestito una squadra con ricambi all’altezza, anche squadra e tecnico hanno le loro colpe. Inzaghi e giocatori indifendibili! Il mister continua a propinarci Marusic e Durmisi, calciatori impresentabili. E Romulo? In panchina visto che abbiamo il nuovo Roberto Carlos della fascia. Con il Chievo di nuovo 5 difensori. A che serviva mister? Si fa male Radu: ecco allora che bisognava inserire Correa e non un altro stopper.

Una squadra che non riesce a protestare e perde la testa. A Milano nessuno ha accerchiato l’arbitro Rocchi in occasione del rigore di Milinkovic. Chi difende i laziali e la maglia? Questi giocatori pronti solo a chiedere l’aumento dell’ingaggio? Milinkovic prende a calci un giocatore del Chievo senza motivo. Luis Alberto applaude l’arbitro e si fa cacciare. Questa è la personalità? Per niente! Ora a Milano per prenderci la finale di Coppa Italia ma con un altro spirito. I 4.000 laziali in trasferta meneghina pretendono giustamente un altro passo!

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LAZIO CHIEVO LE PAGELLE: CHE FOLLIA!

ULTIME LAZIO Formello — Confronto Inzaghi – squadra a tre giorni dal Milan

ULTIME LAZIO Formello — Questa mattina, all’indomani della sconfitta casalinga contro il Chievo, è andato in scena un lungo confronto tra Simone Inzaghi e i giocatori

ULTIME LAZIO Formello — Il lungo confronto è partito questa mattina intorno alle 10.30 per poi concludersi circa un’ora dopo. Quindi al via la seduta di scarico post Chievo: sgambata blanda e partitella in famiglia contro la Primavera di Bonacina. Inzaghi ha diviso la squadra tra chi è sceso in campo ieri pomeriggio e chi è rimasto a riposo. Tra questi figura anche Lucas Leiva, assente per squalifica nel match contro i gialloblu. Il brasiliano tornerà in cabina di regia mercoledì, in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan. Allo stato attuale Milinkovic e Luis Alberto dovrebbero agire ai suoi lati, alla luce, oltretutto, delle espulsioni rimediate ieri che li escluderanno dalla prossima sfida di campionato con la Sampdoria. Sarà decisivo, in tal senso, il responso del giudice sportivo in merito alle giornate di squalifica del serbo e dello spagnolo.

A San Siro non ci sarà Radu, infortunato (con il Chievo si è fermato dopo appena un quarto d’ora per una nuova distorsione alla caviglia) e squalificato. Il romeno era stato espulso nei quarti con l’Inter e i 4 turni di stop iniziali erano diventati, a seguito del ricorso, due: tornerà dunque a disposizione per l’eventuale finale.  Migliorano le condizioni di Correa: dalla rifinitura di sabato ha smaltito il dolore alla caviglia, ma questa mattina non è stato utilizzato nella partitella finale con la Primavera. Soltanto dieci uomini contro la selezione di Bonacina: Proto tra i pali, Wallace, Patric e Bastos in difesa, Romulo, Leiva, Milinkovic (visti i soli 34’ giocati) e Lulic a centrocampo, Cataldi a supporto di Neto davanti. La partitella si è conclusa con il punteggio di 3-2: doppietta di Milikovic e Lulic (due reti di Cesaroni per la Primavera). Ai box i lungodegenti Lukaku e Berisha, per i quali la stagione è ormai praticamente conclusa. Da domani, al via la preparazione in vista della semifinale di Milano.

Marocchi su Lazio Chievo: “Correa e Immobile non possono giocare insieme”

Al termine della gara ai microfoni di Sky Sport ha parlato l’ex centrocampista della Juventus Gianluca Marocchi su Lazio Chievo. Di seguito riportiamo le sue parole.

Gianluca Marocchi su Lazio Chievo: “Sono uno di quelli che era favorevole ad arretrare Luis Alberto e far giocare Correa titolare, ma quello che ho capito è che Immobile e Correa non si sposano, L’anno scorso la Lazio era meravigliosa, segnava con una semplicità pazzesca, le bastavano due passaggi per andare in porta. Correa per quanto è bravo è un grande portatore di palla, mentre Immobile è uno che vuole la palla in profondità, quindi se il Tucu non gliela passa diventa inutile. Così i biancocelesti attaccano con molti uomini ma senza riuscire a fare male. Quello che è successo è che anche mettendo in campo uno dei più bravi, come Correa, i risultati non siano arrivati. Inzaghi comunque qualcosa avrebbe dovuto fare ugualmente, la Lazio non era più la stessa dell’anno scorso”.

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MILAN LAZIO Gattuso: “Testa ai biancocelesti. Ci saranno tanti tifosi”

MILAN LAZIO Gattuso torna a parlare di Milan Lazio e lancia la sfida ai biancocelesti. Di seguito riportiamo le sue parole.

MILAN LAZIO Gattuso, al termine della gara con il Parma, ha parlato ai microfoni di MilanTv del match di mercoledì sera. La gara sarà molto importante, poiché decreterà quale squadra andrà ad affrontare una tra Fiorentina e Atalanta in finale di Coppa Italia. Nonostante il brusco stop con il Parma, Gattuso è consapevole della forza della sua squadra, queste le sue parole: “Dobbiamo pensare gara dopo gara. Ora testa alla Lazio, so che ci saranno più di 55mila tifosi. Non possiamo fare il primo tempo di oggi contro il Parma“.

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Lazio al palo…Biancocelesti secondi per legni colpiti

E’ una Lazio al palo…Questione di centimentri, millimetri, ma spesso le conclusioni dei biancocelesti si sono infrante sui legni delle porte avversarie.

Una Lazio al palo…Non solamente in senso metaforico, ma anche letterale. I biancocelesti infatti sono in seconda posizione nella classifica dei legni colpiti in stagione. Anche ieri, la Lazio ha trovato l’ennesimo palo stagionale, con il tiro di Correa a colpo sicuro nel primo minuto di recupero. Si tratta del legno numero 13. Solo il Napoli è avanti in questa speciale classifica: sono 16 le i pali colpiti dai pertenopei. Tra i biancocelesti il più “sfortunato” è Immobile (6). Seguono Correa (2). Poi Acerbi, Badelj, Leiva, Parolo e Wallace, che sono fermi ad uno.

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LAZIO CHIEVO I numeri della debacle dell’Olimpico

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LAZIO CHIEVO I numeri della sfida persa malamente ieri dai biancocelesti di Inzaghi contro i già retrocessi scaligeri di Mimmo Di Carlo.

LAZIO CHIEVO I numeri del match disputato ieri allo Stadio Olimpico pubblicati dal sito ufficiale biancoceleste. Il ChievoVerona ha chiuso il match con una vittoria per 2-1. Gli uomini di Simone Inzaghi hanno sviluppato il 55% del proprio possesso palla nella metà campo occupata dalla formazione clivense. Complessivamente, infatti, la Lazio ha manovrato ben 26 azioni, riuscendo in 16 occasioni a trovare la conclusione: in 8 circostanze i capitolini hanno centrato lo specchio della porta. Offensivamente, i biancocelesti hanno costruito 54 iniziative: 27 di queste sono state sviluppate sulla corsia di sinistra, 18 centralmente e le restanti 9 sul binario di destra.

ACERBI MARATONETA, CAICEDO MVP

Individualmente, il maratoneta dei biancocelesti è stato Francesco Acerbi: in particolare, il numero 33 della Lazio ha macinato 10,847 chilometri. Lo scatto più veloce della sfida, invece, è stato fatto registrare da Riza Durmisi, capace di frecciare a 32,96 Km/h. Al termine della gara, Felipe Caicedo è stato eletto come il Most Valuable Player della partita. Il numero 20 biancoceleste ha giocato 22 palloni nel corso del match di ieri pomeriggio, riuscendo a costruire un’occasioni da gol che è poi quella che ha consentito ai biancocelesti di dimezzare lo svantaggio. Sotto il punto di vista fisico, la punta ecuadoriana ha percorso 9,689 chilometri sul terreno di gioco.

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CALCIOMERCATO LAZIO Adekanye sempre più vicino: le ultime

CALCIOMERCATO LAZIO Adekanye sempre più vicino: le ultime sulla trattativa.

CALCIOMERCATO LAZIO Adekanye sempre più vicino. Un segnale concreto in tal senso è arrivato dallo stesso giocatore, sbarcato anche lui a Roma, preceduto pochi giorni prima dal suo procuratore Junior Minguella. Un’occasione di cui il classe ’99 ha approfittato anche per far visita al centro sportivo di Formello. Sembra dunque ad un passo la chiusura per l’acquisto del giovane attaccante esterno, in scadenza con il Liverpool. Voci parlano addirittura di un contratto già firmato fino al 2022 da 1 milione d’ingaggio annuo. Insomma, tutto lascia pensare che sarà lui il primo regalo che Inzaghi riceverà dalla sessione estiva di mercato per rimpolpare la sua rosa in vista della prossima stagione. Durante la visita a Formello, Adekanye si sarebbe intrattenuto a colloquio con il direttore sportivo Tare, ed il tutto l’avrebbe lasciato entusiasta. Adesso dunque non resta che attendere che le indiscrezioni si trasformino in realtà e consegnino una nuova freccia all’arco offensivo della Lazio.

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MILAN LAZIO Esodo biancoceleste a San Siro: presenti più di 3.000 tifosi

Esodo biancoceleste a San Siro per Milan Lazio: i dettagli

Nonostante le ultime uscite indecenti dei ragazzi di mister Inzaghi, ci sarà un esodo biancoceleste a San Siro mercoledì sera. Non bastano sconfitte pesantissime per distaccare la Lazio e i suoi tifosi. A Milano, infatti, ci saranno più di 3000 laziali pronti a sostenere la propria squadra. Sicuramente questo non è un segno di attaccamento ai giocatori, ma, anzi, un segno di attaccamento alla maglia, che, soprattutto in momenti come questo, è l’unica che davvero non tradisce mai i suoi tifosi. C’è da conquistare una finale: questa è l’unica gara che può davvero salvare questa stagione.


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LAZIO PRIMAVERA – Ecco quando giocheranno i play-off

LAZIO PRIMAVERA – La squadra di Bonacina dovrà affrontare i play-off

LAZIO PRIMAVERA – La Lazio primavera oggi è riuscita a vincere ma purtroppo nonostante la vittoria, si è qualificata seconda. Il Pescara è riuscita a concludere il girone B come prima ed è andata direttamente nel campionato A di primavera, stessa sorte del Bologna vincitrice del girone A. Ora i biancocelesti dovranno ottenere il pass per il passaggio al campionato A tramite i play-off. Si partirà dai quarti e la Lazio affronterà la quinta del girone B visto che si è qualificata come seconda, ovvero il Verona che verrà a sfidare i biancocelesti al Fersini. Si giocherà il 4 maggio e la Lazio avrà a disposizione due risultati su tre, visto che il pareggio, le permetterebbe di passare visto il miglior piazzamento in classifica.

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LE PAROLE DI INZAGHI

LAZIO Con Badelj titolare solo 2 vittorie

LAZIO Con Badelj titolare sono arrivate solamente due vittorie

LAZIO Con Badelj titolare solo 2 vittorie – Tutte le volte che Lucas Leiva ha dato forfait per squalifica o infortunio, al suo posto ha giocato da titolare l’acquisto estivo Milan Badelj. L’ex fiorentino è stato preso proprio per queste occasione, ovvero dare fiato al centrocampista brasiliano dopo la passata stagione giocata ad altissimi livelli. Però quando gioca lui, la Lazio non riesce a vincere, quando ha iniziato un match da titolare, i biancocelesti hanno guadagnato solo 2 vittorie. Sono ben 11 le partite da titolare condite da 5 sconfitte, 4 pareggi e ben 2 vittorie avvenute entrambe fuori casa contro l’Udinese all’andata per 0-2 e contro il Frosinone al ritorno per 0-1. Senza Leiva, la Lazio fatica, il croato, non riesce a dare la stessa stabilità alla squadra e con lui il bilancio in campo è negativo.

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LE PAROLE DI PAROLO

LAZIO CHIEVO PAROLO: “Chiediamo scusa: non siamo una grande squadra”.

Lazio Chievo Parolo mastica amaro per questa sconfitta impronosticabile. Il centrocampista chiede scusa per lo spettacolo fornito oggi in campo.

Lazio Chievo Parolo a Lazio Style Channel: “Ci siamo svegliati solo dopo i due schiaffi: non abbiamo reagito prima. Oggi c’è solo da chiedere scusa. Per essere una grande squadra devi mettere tutto fin dalle prime battute della gara. Devi sapere di dovertela sudare con tutti poi sul 3-0 puoi rilassarti. E’ un limite di questa squadra che pensavo che avessimo superato: così non è stato. Milan Lazio? E’ una partita che vale una finale: dobbiamo concentrarci e dare tutto sul campo accettando tutto quello che ci verrà detto fuori. Luis Alberto? E’ il nervosismo per aver perso con una retrocessa. Non è colpa delle decisioni dell’arbitro. C’è molta delusione: non siamo stati lucidi nello spogliatoio. Domani analizzeremo meglio la sconfitta”.

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LUIS ALBERTO ESPULSO NEL FINALE!

LAZIO CHIEVO Conferenza Inzaghi: “Dobbiamo pensare alla semifinale”

Dallo Stadio Olimpico di Roma, Lazio Chievo conferenza Inzaghi dopo la brutta sconfitta

Il risultato di oggi sembra dire definitivamente addio alla Champions per i biancocelesti

“Con i ragazzi ho parlato e ho detto di mantenere la concentrazione alta, non abbiamo approcciato bene, però è stata una partita marchiata dall’espulsione, abbiamo provato a riaprirla con gli episodi come il palo di Correa. E’ stata un’ingenuità che è costata la gara”.

Dove ritieni di aver sbagliato?

“Io sono a capo della squadra, le responsabilità maggiori sono le mie. In casa contro il Cheivo le devi vincere. Abbiamo fatto una mezz’ora non bella, il primo caldo, mancanza dei nostri tifosi. Ma secondo me la partita sarebbe stata diversa senza l’espulsione, ho dovuto fare il secondo cambio per esigenze tattiche. Dobbiamo essere bravi e lucidi perché mercoledì ci dobbiamo giocare la semifinale nel migliore dei modi”.

Il secondo tempo è stato approcciato male

Dovevamo rientrare in un altro modo, il primo gol è stato una grande azione del ragazzo, sul secondo una lettura mancata. Sappiamo che 9 volte su 10 quand’è così, perdi, . Avevo detto di tenere nei primi minuti che il tempo sarebbe bastato. Sapevo che sarebbe stata una partita che avrebbe causato insidie. Ma ora dovremo ritrovare forza e voglia in questi 3 giorni perché ci starà la semifinale a Milano”.

Obbiettivo Europa League ora?

“Le cose create sono state fatte ed è stato difficile in 10 compreso il palo e altre 2-3 occasioni non sfruttate. Adesso dobbiamo lasciare un attimo il campionato perché ora avremo questa partita mercoledì, poi normale che abbiamo un calendario difficile e cercheremo di arrivare almeno in Europa”.

Milikovic e Luis Alberto ora saranno assenti nelle prossime partite

“Saranno assenze importanti però quello che penso è la partita di oggi. L’ingenuità di Milinkovic è stata grande, li avevo avvisati prima della partita che avremmo dovuto rispettare gli arbitri e gli avversari per non perdere la calma, come sempre nel calcio quando commetti l’ingenuità la paghi sulla tua pelle”.

LAZIO CHIEVO baraonda finale: Luis Alberto espulso!

Peggio di così non si può: sconfitta con una retrocessa e due rossi. Lazio Chievo baraonda finale: non solo Milinkovic con il rosso oggi ma anche un altro laziale.

Si tratta di Luis Alberto: lo spagnolo è stato espulso a fine partita dall’arbitro Chiffo. Tanto nervosismo in campo per i laziali vista la sconfitta con il Chievo ormai retrocesso. Luis Alberto ha applaudito il direttore di gara al triplice fischio: gesto polemico non tollerato dall’arbitro che lo ha allontanato. A Genova la Lazio si ritroverà senza Milinkovic e lo spagnolo e a questo punto si complica anche l’obiettivo Europa League.

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LE PAGELLE DI LAZIO CHIEVO: GIOCATORI IMBARAZZANTI!

LAZIO CHIEVO Inzaghi: “L’espulsione ha cambiato la partita”

Lazio Chievo Inzaghi parla al termine della partita

LAZIO CHIEVO Inzaghi- La partita finisce 1-2 per il Chievo che a campionato finito (ormai in Serie B) riesce a vincere la sua seconda partita del campionato. Prova davvero orribile per i biancocelesti che ora dicono addio al sogno Champions. Le parole del mister a Dazn:

“Abbiamo trovato un Chievo che ha fatto la sua partita ma è stata determinata dall’espulsione. Non abbiamo fatto gran ché fino a quel momento ma neanche il Chievo. Avrei avuto diversi cambi che avrebbero cambiato la partita poi ho avuto l’infortunio all’inizio. Il calendario non sarà semplice per noi ma dovremo mantenere la calma, questa è stata una brutta sconfitta, dovremo preparare la semifinale di Coppa Italia e poi pensare al campionato. L’espulsione di Luis Alberto al termine della partita era da evitare, anche se quando si è nervosi non è facile evitare certe reazioni. Bisogna subito voltare pagina, anche se questo è un ko importante, tenere e rimanere tranquilli pensando a mercoledì che sarà importante. I nostri tifosi qui in casa e in trasferta sono sempre un fattore, oggi c’è stato questo sciopero non so perché ma ha influito sui ragazzi”.

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LE PAGELLE DEL MATCH

LAZIO CHIEVO LE PAGELLE – Follia all’Olimpico: la Champions non la meritiamo!

Lazio Chievo le pagelle: atteggiamento indecente della squadra che cede a una retrocessa. Nel finale una reazione che ha portato a un pugno di mosche. Champions non meritata: quest’anno non bisogna parlare di arbitraggi ma le colpe sono solo nostre.

LAZIO (3-5-2)

Strakosha 5 – Sul primo gol clivense non poteva fare nulla, sul secondo è molto goffo e accompagna la palla in rete. In confusione come il resto dei compagni.

Patric s.v. – Lascia il campo quando Inzaghi è costretto a mettere una pezza alla sciocchezza di Milinkovic che si è fatto cacciare. Al 38′ Parolo 5,5 – Chiamato in campo da Inzaghi a dar sostanza fa il suo ma in 10 non era facile.

Acerbi 6 – Ha provato fino all’ultimo ad aiutare la squadra: si getta in avanti e si procura anche delle punizioni. I suoi compagni però non lo aiutano.

Radu s.v. – Il romeno non è al meglio e deve alzare subito bandiera bianca. Al 16′ Luiz Felipe 5,5 – Il brasiliano si destreggia nella difesa a 4: un po’ svagato come tutta la retroguardia laziale sui gol degli avversari.

Marusic 5 – Altra topica del montenegrino: si lascia scavalcare sul cross che porta al secondo gol del Chievo. Giocatore non all’altezza.

Milinkovic 4 – Imperdonabile, inaccettabile, senza senso chi più ne ha più ne metta. Il fallo di reazione del serbo lascia la squadra in 10 nel primo tempo. Perché Sergej?

Badelj 5,5 – Il suo passo è la fotografia della Lazio di oggi: lento, compassato e senza geometrie. Al 57′ Correa 7 – Una vera spina nel fianco per la difesa del Chievo: propizia il gol di Caicedo, prende un palo nel finale.

Luis Alberto 5,5 – Pochi lampi per lo spagnolo che non riesce ad accendere le due punte Immobile e Caicedo.

Durmisi 5 – Un giocatore né carne né pesce: cross sbagliati e poco altro. Il suo apporto alla squadra è stato nullo.

Caicedo 6,5 – Il migliore dei suoi in attacco, peccato che il suo gol non serva ad evitare la sconfitta.

Immobile 5,5 – Ci ha provato oggi ma con scarsa precisione. I suoi gol mancano tanto alla squadra. Involuzione ormai preoccupante.

Simone Inzaghi 5 – Perdere con il Chievo era l’ultima cosa che i laziali potevano aspettarsi: la sua squadra è troppo nervosa con Milinkovic in primis. Blackout dopo il primo gol del Chievo: la Champions si allontana per demeriti nostri. Basta alibi degli arbitraggi!

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LAZIO CHIEVO Curva Nord lascia le gradinate: ecco il motivo

Parte della Curva Nord ha lasciato le gradinate durante la gara in corso tra Lazio e Chievo. Alla base della scelta ci sarebbe uno striscione.

Curva Nord fuori in attesa di aggiornamenti: è questa la decisione di una parte del tifo organizzato biancoceleste. Il motivo scatenante la non entrata di uno striscione in ricordo di Carlo, un vecchio Irriducibile scomparso in settimana. Non sarebbe stato fatto entrare dalla polizia: ecco allora che alcuni hanno deciso di non seguire il primo tempo al loro posto. I ragazzi avevano ricordato Carlo sulla pagina Facebook La Voce della Nord con un post.

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LA CARICA DI BADELJ PER IL CHIEVO