Home Blog Pagina 1528

LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore Roberto Copernico

LA NOSTRA STORIA Roberto Copernico nasce a Malalbergo (BO) l’11 dicembre 1904. Si avvicina all’ambiente calcistico grazie al suo negozio di abbigliamento frequentato da giocatori degli anni quaranta.

Chiamato nel 1939 dal neo-presidente granata Ferruccio Novo nel ruolo di consigliere Copernico lascia la gestione del negozio che aveva nel centro di Torino. Nella stagione 1947/48, nel ruolo di D.T. con Mario Sperone allenatore, vince lo scudetto con il Torino. Continua come D.T. nei granata anche nelle stagioni 1950/51, 1951/52 e 1952/53. È a lui che si deve l’applicazione del sistema che rese la squadra granata il ‘Grande Torino’. Dopo la tragedia di Superga fu chiamato, con Oberdan Ussello allenatore, sulla panchina granata per terminare il campionato con lo scudetto assegnato d’ufficio al Torino. Nella stagione 1954/55 viene chiamato alla Lazio da Mario Vaselli. Nel 1950 dopo le dimissioni di Vittorio Pozzo diventa C.T. della Nazionale. È deceduto a Torino il 15 settembre 1988.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

SUPERCOPPA ITALIANA JUVENTUS LAZIO – Prezzi dei tagliandi e info

Supercoppa italiana Juventus Lazio: la Lega Serie A con un comunicato ufficiale ha veicolato info per l’acquisto dei tagliandi della sfida.

“La Lega Serie A comunica che Sela Sport, partner per l’organizzazione della Supercoppa Italiana 2019/2020, inizierà mercoledì 11 dicembre alle ore 19:00 (ora italiana) la vendita dei biglietti per la sfida tra Juventus e Lazio. La gara si disputerà domenica 22 dicembre 2019 alle ore 19:45 locali, al King Saud University Stadium di Riyadh, in Arabia Saudita”.

I biglietti della Supercoppa italiana Juventus Lazio sono in vendita sul seguente sito:
https://www.sauditickets.sa/en

Per poter entrare in Arabia Saudita ogni tifoso dovrà procedere alla richiesta del visto turistico elettronico, seguendo la procedura indicata nel seguente sito:
https://visa.visitsaudi.com

PREZZI DEI BIGLIETTI —> CLICCA QUI 

LAZIO Luis Alberto instancabile: ieri allenamento ‘casalingo’ per lo spagnolo

0

LAZIO Luis Alberto instancabile: ieri allenamento ‘casalingo’ per lo spagnolo.

LAZIO Luis Alberto instancabile. In campo, in quest’ultimo scorcio di stagione lo spagnolo sta facendo gli straordinari. La manovra di Inzaghi non riesce proprio a fare a meno del suo polmone inesauribile, del suo deposito di smistamento di ogni azione. Ieri il tecnico ha concesso 24 ore di riposo e di recupero ai suoi ragazzi. Il numero 10, però, la spina l’ha tenuta ferma nella presa. Infatti si è allenato a casa sua, insieme al preparatore atletico di fiducia. Ha messo su una palestra e l’ha usata per compiere esercizi di prevenzione anti infortuni. Gli stessi che in questo primo scorcio di stagione si sono tenuti lontani dal suo fisico. Il metodo sembra dunque funzionare. Nei giorni precedenti la gara con la Juventus però aveva avvertito un affaticamento e dopo il match ha applicato del ghiaccio nella zona interessata. Ma ciò non lo ha fatto desistere dal tornare subito al lavoro. Probabilmente Inzaghi gli risparmierà la trasferta europea con il Rennes. Quella successiva a Cagliari sarà infatti durissima e il Mago non può mancare.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

Anna Falchi fa una promessa in vista della Supercoppa

Anna Falchi fa una promessa in vista della Supercoppa italiana che si giocherà il 22 dicembre

Anna Falchi fa una promessa – Dopo la vittoria in campionato sulla Juve per 3-1, la showgirl ha voluto festeggiare insieme ai suoi followers pubblicando una foto ammiccante sul proprio profilo Instagram. “Come godooooo!!!! Calcisticamente parlando! E ora a nanna con la mia divisa preferita! La mia sciarpa portafortuna da cui non mi separo mai! SEMPRE FORZA LAZIO #noilamiamoeperleicombattiamo#sempreforzalazio#sslazio@official_sslazio#imieiattimi#annafalchi#laziojuventus, queste le sue parole dopo il successo di sabato sera a cui lei stessa ha assistito dallo stadio Olimpico.

Ora però, rilancia, durante la puntata del talk show “Un giorno da pecora”, ha annunciato che in caso di vittoria della Lazio contro la Juve nella Supercoppa in programma domenica 22 a Riad, posterà una nuova foto “hot” sul proprio profilo, queste le sue parole:

Ormai regalo questi scatti ai miei tifosi, quella dopo la Juve è piaciuta anche ai non laziali, con grande sportività. L’ho fatta io con l’autoscatto, impostando il timer. Il mio fidanzato? Era al mio mio fianco quando l’ho fatta, lui è juventino. Il giorno prima me l’ero già preparata, di riserva, non si sa mai. Ne ho tutta una serie già pronta perché me le richiedono sempre. Prossima sfida? Intanto aspetto la partita del 22 dicembre, la finale di Supercoppa contro la Juventus. In quel caso spero di poter fare la… Superpoppa“.

Milinkovic Savic ladri nel suo appartamento: svaligiata la casa durante Lazio Juve

Milinkovic Savic ladri nel suo appartamento mentre era alle prese con la partita Lazio Juve dove stava incantando i tifosi all’Olimpico

Milinkovic Savic ladri nel suo appartamento – Una serata strana quella vissuta dal sergente sabato sera. Prima all’Olimpico riesce a battere la Juventus in una serata fantastica, condita dal suo gol, poi al rientro a casa, trova un’altra sorpresa: la casa svaligiata dai ladri. Una scena inaspettata quella a cui il serbo ha assistito insieme ai suoi amici con cui era andato a cena per festeggiare gol e vittoria. Cassetti aperti, gioielli e soldi spariti, questo cioè che si sono trovati una volta aperta la porta di casa.

Nella propria abitazione, il numero 21 ha le telecamere che hanno ripreso i tre ladri che hanno forzato la finestra del bagno e così la telecamere ha iniziato a riprendere anche se, l’allarme sono non è scattato perché sembra fosse disinserito. La casa era deserta e i ladri sembra fossero a conoscenza di questo particolare e si sono diretti nella camera di Serjei dove hanno rubato quattro Rolex e un Hublot per un valore complessivo di 100.000 euro, sono riusciti anche a prendere 5.000 euro in contanti. La polizia è arrivata sul posto e ha preso tutte le immagini della sorveglianza dove si vedono i tre ladri con tutta calma passeggiare per la casa ed esaminarla, tutti ovviamente a volto coperto. Ora partiranno le indagini e non è escluso che si tratti proprio della banda che ha messo a segno ben 12 rapine in tutta Roma.

SEGUICI SU FACEBOOK

SINISA CITTADINO ONORARIO

Il tecnico Sinisa Mihajlovic cittadino onorario di Bologna

Il tecnico felsineo Sinisa Mihajlovic diventerà ufficialmente cittadino onorario di Bologna.

Il Consiglio Comunale della città ha accolto la proposta del consigliere Gian Marco De Biase, già appoggiata in precedenza dal sindaco Virginio Merola e dalla Giunta. La votazione finale si è svolta nel pomeriggio di ieri, dopo che De Biase aveva chiesto la modifica dell’ordine del giorno per discutere la proposta. La richiesta votata all’unanimità dai 30 consiglieri e che consentirà a Sinisa Mihajlovic di diventare cittadino onorario di Bologna. È la prima volta che il riconoscimento è assegnato a un personaggio del mondo dello sport.

SEGUICI SU TWITTER

ACCADDE OGGI 1 maggio 1994, Sampdoria-Lazio 3-4: ciao Zoff con goleada di fine stagione con terzo posto in omaggio

Arrivato nell’estate del 1990 sulla panchina della Lazio, Dino Zoff lascia l’incarico (senza sapere che tornerà al timone in altre due occasioni) quattro anni dopo, con una Lazio cragnottiana ancora senza trofei ma con una consapevolezza completamente diversa rispetto a quando il Mito del calcio italiano si era seduto per la prima volta all’Olimpico.

La Lazio è già pronta ad abbracciare l’utopia zemaniana, ma per Dino l’appuntamento col commiato (a metà, perché resterà in società con la carica di presidente) è una festa finale con un pizzico di rimpianto per ciò che non è stato. Di sicuro quella che chiude un campionato ancora una volta troppo ricco di alti e bassi, seppur già di alto livello, è più che mai la Lazio di Beppe Signori, che in quella passerella a Marassi realizza una doppietta che gli consegna per il secondo anno consecutivo il trono dei bomber.

Partita divertentissima con sette gol e la Lazio che torna ad espugnare la Marassi blucerchiata dopo molto tempo. Un successo che vale il terzo posto, anche se la differenza reti privilegerà la Samp nella graduatoria finale. Ma il massimo della suggestione sarà trovare dall’altra parte quello Sven Goran Eriksson che, con Zoff dirigente, sei anni dopo conquisterà il secondo scudetto della storia della Lazio. Ma questo, davvero, ancora nessuno lo sa.

Fabio Belli

IL TABELLINO

SAMPDORIA – LAZIO 3-4

Marcatori: 21′ Casiraghi, 23′ Corino(aut), 54′ Lombardo, 59′ Dall’Igna (aut), 64′ Signori, 68′ Bertarelli, 70′ Signori.

SAMPDORIA: Pagliuca, Mannini (46′ Dall’Igna), Serena, Gullit, Rossi, Sacchetti, Lombardo, Jugovic, Platt, Bertarelli (76′ Amoruso), Evani. – A disp. Nuciari, Bucchioni, Bellucci. All. Eriksson

LAZIO: Marchegiani, Corino (57′ Luzardi), Negro, Bacci, Bonomi, Favalli, Fuser, Boksic, Casiraghi, Winter (76′ Di Mauro), Signori. – A disp. Orsi, Nesta, Sclosa. All. Zoff.

Arbitro: Treossi (Forlì)

 

ACCADDE OGGI 10 dicembre 2006: Lazio-Roma 3-0 (VIDEO)

Derby del 10 dicembre 2006: Lazio-Roma 3-0. Lo sgambetto dei biancocelesti ai rivali cittadini permette all’Inter di allungare sulle inseguitrici, ridimensionando i giallorossi, ed alla Lazio di spingersi verso la Champions.

10 dicembre 2006: Lazio-Roma 3-0. Ad arrivare meglio alla stracittadina sono i giallorossi, dati in partenza favoriti, ma grazie ai gol di Cristian Ledesma, Massimo Oddo su rigore e Massimo Mutarelli è la squadra di Delio Rossi ad avere la meglio. Il derby inizia tra la commozione generale del minuto di raccoglimento per ricordare la prematura scomparsa del giornalista Mediaset Alberto D’Aguanno avvenuta il giorno prima. Davanti a 61.000 spettatori l’incontro ha inizio con una parentesi di studio da parte di entrambe le squadre timorose degli avversari. La Roma si affida a una manovra alquanto elaborata mentre i biancocelesti cercano soprattutto di spezzettare il gioco dei rivali.

Il primo tiro in porta arriva dopo ben 23 minuti con Totti che da lontano tenta di sorprendere Peruzzi ma senza riuscirci. Passa qualche minuto e la Roma ci riprova con Perrotta, con un tiro dal limite che non impegna più di tanto il portiere biancoceleste sempre ben attento. Dopo i vani tentativi giallorossi è la Lazio a venire fuori. Al 35′ palla da Rocchi a Mauri che spreca l’occasione esitando al momento del tiro. I biancocelesti prendono coraggio e prima su calcio d’angolo da destra Cribari colpisce di testa impegnando severamente Doni, che con una grande parata sotto l’incrocio dei pali evita il vantaggio ai laziali, poi, dopo solo qualche istante, il portiere giallorosso deve inchinarsi per raccogliere il pallone in fondo al sacco. È Ledesma che con un gran sinistro da fuori area porta in vantaggio i suoi.

Al termine del primo tempo si va all’intervallo con gli uomini di Delio Rossi avanti di una rete. All’inizio della seconda metà di gioco ci si attende il ritorno della Roma ma la ripresa inizia subito con Pandev, abile a rubare palla su un errore di Mexes, che entra in area di rigore e viene falciato dal numero uno giallorosso. L’arbitro di gara Rosetti non assegna il rigore ma poi a causa delle proteste laziali consulta il proprio collaboratore e torna sulla propria decisione assegnando il tiro dal dischetto ai biancocelesti ed allontanando dal campo Doni. A protestare questa volta sono i giallorossi e l’arbitro torinese cambia ancora il provvedimento e da rosso il cartellino diventa giallo.

È Oddo a presentarsi sul dischetto e con un tiro preciso spiazza Doni e raddoppia. La Roma tenta una reazione ma incassa la terza rete laziale grazie ad un’azione di Mauri che colpisce la traversa e sul rimbalzo la palla arriva a Mutarelli che segna la rete del tre a zero. Termina così una stracittadina nella quale erano ben pochi i tifosi laziali che si aspettavano un successo così eclatante della propria squadra. Serata di gran festa per tifosi biancocelesti con il tecnico Delio Rossi in testa che nella fredda serata autunnale per mantener fede ad una promessa fatta a Suor Paola, si getta, per un bagno alquanto rigenerante, nel fontanone del Gianicolo.

IL TABELLINO

LAZIO: Peruzzi, Oddo, Siviglia, Cribari, Zauri, Mudingayi, Ledesma, Mutarelli, Mauri (90′ Manfredini), Pandev (72′ Makinwa), Rocchi (84′ Foggia). A disposizione: Ballotta, Stendardo, Belleri, Firmani. Allenatore: D. Rossi

ROMA: Doni, Panucci, Mexes, Chivu, Tonetto (62′ Vucinic), De Rossi, Pizarro, Taddei, Perrotta, Mancini, Totti. A disposizione: Curci, Cassetti, R. Defendi, Rosi, Virga, Montella. Allenatore: Spalletti

Arbitro: Sig. Rosetti (Torino)

Marcatori: 44′ Ledesma, 52′ Oddo (rig), 73′ Mutarelli

Ammoniti: Mutarelli, Cribari, Mudingayi, Zauri e Mauri, Doni e Totti per gioco scorretto.

SEGUICI SU TWITTER

ANTICIPI E POSTICIPI Deciso l’orario di Roma Lazio

La Lega Calcio ha diramato un comunicato con gli orari degli anticipi e posticipi di Serie A, tra cui l’orario e il giorno di Roma Lazio

ANTICIPI E POSTICIPI – Di seguito giorno, orario e copertura TV delle partite dei biancocelesti, tra cui il derby Roma Lazio.

Brescia Lazio domenica 5 gennaio ore 12.30 (SKY)

Lazio Napoli sabato 11 gennaio ore 18.00 (SKY)

Lazio Sampdoria sabato 18 gennaio ore 15.00 (SKY)

Roma Lazio domenica 26 gennaio ore 18.00 (SKY)

Lazio Spal domenica 2 febbraio ore 15.00 (SKY)

Immobile sempre in testa alla classifica della Scarpa d’Oro

Ciro Immobile sempre al primo posto della classifica della Scarpa d’Oro.

Immobile ancora alla guida della classifica della Scarpa d’Oro. Premio assegnato ogni anno al miglior cannoniere della stagione agonistica nei campionati nazionali europei. L’attaccante biancoceleste nonostante l’errore dal dischetto nell’ultimo turno contro la Juventus è rimasto al comando della classifica con 34 punti. Il polacco del Bayern Monaco, Robert Lewandowski, è stato raggiunto al secondo posto dall’inglese Jamie Vardy del Leicester a quota 32 punti. Quarto l’estone Erik Sorga del Flora Tallin con 31 e quinto il tedesco Timo Werner del Lipsia. Leo Messi, capocannoniere della Liga con 12 reti, è settimo con 24 punti, gli stessi del norvegese del Salisburgo, Erling Haalang, e dell’israeliano del Wolfsberger.

SEGUICI SU TWITTER

Tommaso Paradiso: “Entusiasmo alle stelle. Questa Lazio mi ricorda quella del 2000”

“Sono ancora euforico per la vittoria contro la Juventus, ma sono consapevole che bisogna restare con i piedi per terra. Questa vittoria me la sono goduta, per come è arrivata e per il gioco mostrato in campo. Inzaghi ha dimostrato che i suoi uomini sono in grado di giocare un gran calcio. I giocatori sono forti, mi ricordano molto quelli del 2000. Ho ritrovato sensazioni che ho provato con le Lazio del passato. Vincere con la Juventus e con il Milan a San Siro è una gioia immensa. La partita di sabato è stata equilibrata sin da subito e ho avuto la sensazione che potesse essere aperta a qualsiasi risultato. La squadra è maturata, prima era più arrogante. I calciatori mi hanno convinto tutti e penso, così come il tecnico, che si possa ancora crescere. Temo più la Roma che l’Atalanta per la corsa Champions, hanno delle cartucce da sparare nonostante siano poco rodati l’uno con l’altro. La loro rosa è ampia. A noi servirebbe qualche colpo sul mercato. Lukaku vorrei che tornasse a pieno regime, purtroppo ha problemi muscolari che non gli garantiscono continuità. Se dovessimo entrare in Champions vorrei due difensori. Sarebbe un sogno andare in posti come Liverpool a giocarci la nostra partita. Inzaghi? Speriamo rimanga a vita. Uno come lui può allenare ovunque, è un predestinato e penso sia uno dei migliori allenatori della sua generazione”.

Rambaudi elogia la Lazio: “Può e deve lottare per lo Scudetto”

La Lazio può e deve lottare per lo Scudetto. Ha dimostrato di essere superiore ai bianconeri ed è giusto che provi ad ambire a qualcosa di più. La rosa non troppo ampia forse non permetterà di lottare fino in fondo, ma è comunque giusto pensarci anche per una crescita di mentalità dei giocatori. Da anni dico che la Lazio è forte. Il problema è che, arrivata all’ultima curva, è scivolata. Deve migliorare sotto questo aspetto ma sta superando gli esami. Insieme all’Atalanta esprime il miglior calcio in Italia. Milinkovic sta crescendo, prima faceva il centravanti, ora lavora da centrocampista e fa gol da punta vera, con stop e tiro. È in un processo di miglioramento per diventare un top-player” ha chiosato l’ex biancoceleste Roberto Rambaudi ai microfoni di Tuttomercatoweb.

Fuori onda di Simone Pepe sul prezzo di Milinkovic

0

Fuori onda di Simone Pepe sul prezzo di Milinkovic.

Fuori onda di Simone Pepe sul prezzo di Milinkovic. E’ accaduto durante la puntata di ieri di Tiki Taka, su Canale 5, in cui era ospite Claudio Lotito. Il patron biancoceleste ha parlato a tutto tondo del momento d’oro della sua squadra. Campionato, stadio e l’immancabile calciomercato: questi alcuni dei temi affrontati nel colloquio degli opinionisti. Proprio uno di essi, Wanda Nara, ha stuzzicato il presidente su Milinkovic chiedendo quale fosse il suo prezzo. La risposta di Lotito è stata secca: “Quanto costa Milinkovic? Non stiamo al supermercato che paghi uno e prendi due. Milinkovic è un patrimonio della società che sta bene dove sta, nessuno l’ha messo mai in vendita”. Non si sbottona il patron, nonostante la showgirl tenti di rilanciare le sue parole di qualche tempo fa, in cui valutava il serbo almeno 100 milioni. Durante il botta e risposta irrompe ‘involontariamente’ Simone Pepe: forse pensando di avere il microfono chiuso, l’ex giallorosso si lascia andare a un commento proprio sui 100 milioni: “Capirai adesso… 140“. Forse non così tanto, ma comunque le quotazioni di Milinkovic (e i sogni dei tifosi biancocelesti) continuano a crescere.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LAZIO Lotito: “La vittoria dello Scudetto? Niente voli pindarici”

LAZIO Lotito parla del mercato di gennaio, dello Scudetto e della Lazio

LAZIO Lotito è stato ospite del programma su Canale 5 Tiki Taka. Il presidente ha parlato del grande periodo dei biancocelesti e ha risposto alle domande su una possibile vittoria dello Scudetto, ecco le sue parole:

E come facevo a sapere che avremmo vinto, non faccio mica il mago io. La squadra in questo momento ha una condizione atletico-agonistica buona, è un bel gruppo e in questo momento è compatto e unito e spero si mantenga così. Le partite non si vincono solamente con il tasso tecnico, ma anche con l’umiltà, spirito di sacrificio e compattezza. Ieri la squadra ha mantenuto un profilo fino alla fine della partita determinato ed è stata una cosa positiva”.

Scudetto: “Scudetto? Non facciamo voli pindarici che non ci appartengono. Il nostro schema è smeplice, dobbiamo andare partito dopo partita con queste prerogative: umiltà, spirito di gruppo, motivazione, sacrificio e molto lavoro, soprattutto compattezza e coesione partendo dal gruppo, dallo staff e dalla società. Inoltre deve avvenire attraverso i tifosi che ieri sono stati il dodicesimo uomo in campo e ci hanno sostenuto molto. E’ anche vero che in questi ultimi tempi la società sta facendo molti sforzi in termini di iniziative, come sabato che abbiamo effettuato prima della gara dove c’è stato un percorso nuovo. Io da anni provo a legare lo sport e la cultura”.

MERCATO

Quando si parla di rinforzi di gennaio, non si parla di svilire le qualità della squadra che abbiamo e in questo momento sta facendo molto bene. L’anno scorso su alcuni giocatori come Correa e Caicedo si sono dette molte cose e invece ora vengono osannati quando entrano. Non pensate che i giocatori che vengano acquistati riescano subito ad ambientarsi, sopratutto se sono stranieri, hanno bisogno di più tempo per assestarsi”.

Pensate che Luis Alberto da oggi viene da tutti osannato per le grandi qualità che ha, mentre al primo anno veniva criticato il suo acquisto. Io sono presidente da 15 anni della Lazio e anche delle varie categorie, credo di aver acquisito un minimo di esperienza che è composta da logiche diverse. La società è stata sempre pronta e sempre lo sarà ma dobbiamo fare le cose che servono e non tanto per, non dobbiamo mica fare la collezione delle figurine”.

SEGUICI SU FACEBOOK

LE PAROLE DI CAPELLO

LAZIO Capello: “Ha ancora margini e può arrivare in alto”

LAZIO Capello è rimasto colpito dalla grande prova di forza da parte dei biancocelesti che sono riusciti a infliggere tre reti alla squadra bianconera facendole perdere la prima partita stagionale

LAZIO Capello ha parlato così al Corriere dello Sport del grande stato di forma da parte degli uomini di Inzaghi:

Sta diventando sempre di più un punto fermo, ha dei tratti da grande squadra, deve acquisire maggior sicurezza. Sembra una squadra internazionale delle volte e con un po’ di fiducia e convinzione in più potrebbe ancora arrivare ad alti livelli, deve capire che non è arrivata al suo livello massimo. Gioca un calcio facile dei tempi di oggi, anche se ogni tanto ha dei momenti in cui rallenta. Si trova in quella posizione non perché ha vinto contro la Juventus ma perché ha vinto ben 7 partite di seguito”.

Tare ha fatto degli acquisti ottimi in questi anni, lui è stato il principale artefice, grazie al suo intuito sono arrivati diversi giocatori che hanno fatto al caso di Inzaghi, il mister mi piace perché è riuscito a riportare il calcio alle sue origini ovvero: recuperare la palla, passarla in avanti e segnare”.

SEGUICI SU FACEBOOK

LAZIO UN ALTRO RECORD

Lazio un altro record raggiunto: 3 gol in in casa in 6 partite consecutive

Lazio un altro record raggiunto – Questa è la Lazio dei record sotto ogni punto di vista, dopo la sfida contro la Juve, ne piazzano un altro

Lazio un altro record raggiunto – La vittoria contro i bianconeri, ha entusiasmato tutto l’ambiente che ora crede fortemente nell’obbiettivo Champions. Dopo il gol subito, i biancocelesti sono riusciti a ribaltare il risultato non solo realizzando 2 reti, ma sono arrivati ben 3 gol. Allo scadere infatti Caicedo ha insaccato il gol del 3-1 andando così a effettuare un nuovo record: 3 gol in una singola partita giocata all’Olimpico per ben 6 gare consecutive, non era mai accaduto prima nella storia laziale. Nuovo traguardo raggiunto, già perché prima la Lazio aveva realizzato si 3 gol in casa, ma mai per 6 partite di fila e grazie a Caicedo, questo risultato è stato raggiunto.

Lazio-Genoa 4-0
Lazio-Atalanta 3-3
Lazio-Torino 4-0
Lazio-Lecce 4-2
Lazio-Udinese 3-0
Lazio-Juventus 3-1

SEGUICI SU FACEBOOK

LUIS ALBERTO RE DEGLI ASSIST

ACCADDE OGGI 9 dicembre 1973: Lazio-Roma 2-1 (VIDEO)

In una nuvolosa domenica autunnale, nonostante l’austerity vieti la circolazione dei mezzi privati, il 9 dicembre del 1973, sono ben più di 78.000 gli spettatori che si recano allo stadio Olimpico per assistere alla stracittadina tra Lazio e Roma.

Partita combattuta sin dall’inizio tanto che alla mezz’ora del primo tempo già sono tre gli ammoniti: Garlaschelli e Nanni per la Lazio e Rocca per la Roma. L’inizio di gara vede i giallorossi sfiorare più volte il vantaggio, fino a trovarlo al 34′ grazie a una rete di Negrisolo. I biancocelesti accusano il colpo e la squadra dello svedese Niels Liedholm manca più volte il raddoppio. Al ritorno negli spogliatoi il giovane biancoceleste Vincenzo D’Amico, in campo nonostante un disturbo gastrointestinale lo debiliti fino a renderlo un fantasma, ha una crisi di nervi e viene sostituito dal tecnico biancoceleste Tommaso Maestrelli. Al rientro sul terreno di gioco al suo posto il debuttante Paolo Franzoni.

Mossa non fu mai più indovinata. Dopo neanche un minuto di gioco è proprio lui che su un cross dalla destra colpisce di testa spedendo il pallone in rete. Chinaglia, ebbro di gioia, corre felice verso la curva sud puntando l’indice. L’autore del gol viene festeggiato da tutti i compagni. La rete realizzata cambia l’andamento della partita, i biancocelesti si impossessano dell’incontro e sulle ali dell’entusiasmo costringono la Roma in difesa. A forza di spingere la Lazio si porta in vantaggio al minuto 68. Su un cross di Re Cecconi dalla sinistra il portiere giallorosso Paolo Conti, ostacolato in maniera considerata corretta dall’arbitro Lo Bello, da Chinaglia perde la palla. L’attaccante biancoceleste riesce a fermare il pallone e a depositarlo nella porta sguarnita tra le proteste giallorosse verso il direttore di gara che però convalida la rete. La Roma scossa dall’improvviso svantaggio si getta in avanti alla ricerca disperata del pareggio ma la compagine biancoceleste resiste fino al termine dell’incontro assicurandosi la vittoria finale.

IL TABELLINO

LAZIO: F. Pulici, Petrelli, L. Martini, Wilson, Oddi, Nanni, Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, D’Amico (46′ Franzoni). A disposizione: 12 Moriggi, 13 Facco. Allenatore: Maestrelli

ROMA: P. Conti, Negrisolo, Peccenini, Rocca, Santarini, Batistoni, Domenghini, G. Morini, Cappellini, Cordova, Prati (80′ Orazi). A disposizione: 12 Ginulfi, 14 Di Bartolomei. Allenatore: Liedholm

Arbitro: Sig. C. Lo Bello (Siracusa)

Marcatori: 34′ Negrisolo, 46′ Franzoni, 68′ Chinaglia.

Ammoniti: Garlaschelli per proteste; Rocca e Nanni per reciproche scorrettezze; Morini per ostruzionismo; Chinaglia e Domenghini a fine partita per atteggiamento provocatorio verso i tifosi avversari. Angoli 8-3 (pt 3-2) per la Lazio. Esordio in serie A per Paolo Franzoni classe 1948.


SEGUICI SU TWITTER

Lazio Formello — Day after all’insegna dell’entusiasmo: 5 gol alla Primavera

Clima di festa in casa Lazio: a Formello, in una giornata all’insegna dell’entusiasmo, si ripensa ai bei momenti che la serata di ieri ha regalato. Inzaghi è il primo ad arrivare sul campo insieme al suo staff e a ricevere i complimenti del tecnico della Primavera Leonardo Menichini. Sul terreno di gioco si intravedono solo dieci giocatori di movimento: Bastos, Vavro, Jorge Silva, Casasola, Parolo, Cataldi, Minala, Jony, Andre Anderson e Caicedo. L’allenamento di scarico diventa così una partitella contro la Primavera. Due tempi, il primo da 30 minuti, il secondo da 20. Tre doppiette fissano il risultato: Caicedo e Andrè Anderson per la prima squadra e Russo per la Primavera. Il sigillo finale, quello del 5-2, lo mette a segno Minala, con un colpo di testa che batte Peruzzi e stende i suoi ex compagni (è stato aggregato alla Primavera per due mesi).

Chi ha giocato ieri dal primo minuto contro la Juve ha svolto un lavoro blando su un campo adiacente insieme a Fabio Ripert. A partire da martedì (domani verranno concesse 24 ore di riposo alla squadra), si comincerà a preparare la sfida contro il Rennes in programma giovedì. Inzaghi ruoterà gran parte della rosa affidandosi a chi ha giocato meno. Le assenze di Adekanye e Marusic potrebbero costringere a un tour de force uno tra Correa e Immobile, ma anche Lazzari. Troveranno probabilmente spazio Vavro, Bastos, Cataldi, Jony e Caicedo. Da valutare le condizioni degli altri acciaccati Berisha, Lukaku (fuori dalla lista UEFA) ma soprattutto Patric.

Luis Alberto, giù il cappello per il re degli assist!

Una tecnica sopraffina, lanci millimetrici capaci di mettere i compagni davanti la porta. Tutto questo è Luis Alberto, il re degli assist incontrastato in Europa.

Si è preso la Lazio a suon di giocate strepitose. Inzaghi non rinuncerebbe a lui nemmeno per giocare l’amichevole estiva senza punti in palio e gloria. Luis Alberto è il faro di questa Lazio che continua a volare e stupire. Ieri sera sulla strada dello spagnolo c’era niente meno che la Juventus, squadra imbattuta in questa stagione almeno fino a poche ore fa. Luis Alberto non si è lasciato intimorire dalla corazzata guidata da Ronaldo e ha sfornato altri due assist al bacio per Luis Felipe e per Milinkovic che ha realizzato un eurogol. I numeri dello spagnolo parlano chiaro: 11 assist in questa stagione e primo in classifica dei 5 migliori campionati in Europa in questo fondamentale. Un mago davvero: mai appellattivo fu più azzeccato!

Lazio Army – Nelle ultime 10 gare realizzati 29 gol

0

Lazio Army – Nelle ultime 10 gare realizzati 29 gol. Alla faccia della sterilità dello scorso anno…

Lazio Army – La squadra biancoceleste quest’anno sembra davvero un rullo compressore. In particolare, in queste ultime 10 partite, dove si è raggiunta una striscia positiva davvero invidiabile. Non solo dal punto di vista dei risultati (con 8 vittorie e 2 pareggi collezionati), ma anche dei gol. L’abilità sotto rete non ha certo fatto difetto ai ragazzi di Inzaghi, che, con le tre di ieri alla Juventus, hanno timbrato il cartellino ben 29 volte.

Una media di 2,9, quasi 3, a partita. Un dato che, dopo la sconfitta con l’Inter (ultima gara a secco), è stato realizzato in sequenza, senza mai fermarsi. E che sia in casa o in trasferta, fa poca o nessuna differenza. 4 al Genoa, 2 a Bologna e 3 all’Atalanta (foriere di un pari tanto rocambolesco quanto inaspettato). Poi 2 alla Fiorentina, 4 al Torino, altri 2 al Milan (in una notte attesa 30 anni a San Siro) e altri 4 al Lecce. E infine un trittico da sogno: 2 al Sassuolo e 3 all’Udinese, culminando con lo splendido tris di ieri sera firmato Luiz Felipe-Milinkovic-Caicedo. Un ritmo che fa ingiallire ancora di più quello tenuto nel lontano 1936-37: quella Lazio, allenata da Yozsef Viola e guidata in campo da Silvio Piola, che non andò oltre le 8 partite consecutive segnando più di due reti.

Oggi al loro posto ci sono Inzaghi e Immobile, il ‘nuovo Piola’. E i loro numeri sono in linea con una caratteristica che da un pò accompagna i biancocelesti: ovvero, una squadra che o stravince o non vince. Al momento non è dato sapere fin dove questi numeri condurranno. Ma una cosa è certa: se si riuscirà a continuare in questo modo, nessun traguardo, nemmeno il più alto, sarà precluso.

SEGUICI ANCHE SU TWITTER