“Bisogna essere presenti. La presenza è indice di presidio, come a dire ‘noi ci siamo, questo è il nostro territorio’. Un territorio, questo, da difendere sia sul campo sia nell’attività di tutti i giorni per rendere la società più forte, più credibile e appetibile. Noi lo facciamo quotidianamente per raggiungere i risultati sportivi, ma soprattutto per far sì che il numero di laziali aumenti. Questa crescita avviene se i tifosi ci credono, così come ci deve credere la squadra. Ovviamente accettiamo anche le critiche, se facciamo male è giusto che qualcuno ce lo faccia notare. Anzi, abbiamo bisogno anche di questo. Ai giocatori dico sempre di scendere in campo con determinazione, spirito di gruppo, umiltà e sacrificio. La stessa cosa vale per i tifosi. Fa piacere vedere tutta questa gente a testimoniare la gioia e l’orgoglio di essere laziali, perché noi ci siamo e vogliamo fare la differenza”. Queste le parole del patron biancoceleste Claudio Lotito a margine dell’evento tenutosi nella serata di ieri presso il Lazio Club Quirinale.
Coppa Italia — Decretato l’avversario della Lazio agli ottavi
Coppa Italia — Nella giornata odierna la Lazio era in attesa di conoscere il nome del proprio avversario in vista degli ottavi di finale della competizione. Il match odierno tra Cremonese ed Empoli ha sancito il passaggio della squadra lombarda che affronterà dunque i biancocelesti, detentori del trofeo, alla luce del successo per 1-0 di questo pomeriggio sulla compagine toscana. La data è ancora da ufficializzare, ma allo stato attuale le soluzioni valutate sono: mercoledì 15 e mercoledì 22 gennaio.
Immobile ricorda la Supercoppa 2017: “Pensavamo di perderla”
Immobile ricorda la Supercoppa 2017. Le parole del bomber biancoceleste nel video della vigilia dell’apertura dello Store in Centro.
Immobile ricorda la Supercoppa 2017. Tra 20 giorni ci sarà una nuova sfida, sempre alla Juventus, stavolta in Arabia Saudita. Nell’attesa, il bomber biancoceleste rievoca il trionfo dell’agosto di due anni fa all’Olimpico. Quel 3-2 firmato allo scadere da Alessandro Murgia.
“La finale di Supercoppa del 2017 è stata una partita davvero emozionante. La preparazione fu dura, eravamo carichi a mille. Partimmo subito forte con una mia doppietta, poi siamo stati raggiunti da due bellissimi gol di Dybala. A quel punto la sensazione era di perderla ai tempi supplementari: non avevamo più energie e forza ma invece… È stata l’apoteosi dell’emozione, del vincere un trofeo. Già assaporavamo la coppa ancor prima che finisse”.
LAZIO Strakosha avverte la Juve: “La rispettiamo, ma daremo il massimo”
LAZIO Strakosha avverte la Juve. Il portiere biancoceleste è intervenuto a margine della serata organizzata dal Lazio Club Quirinale.
LAZIO Strakosha avverte la Juve. Le parole dell’estremo difensore biancoceleste ai microfoni di ‘LSC’:
“L’affetto ci serve e ci dà carica per andare avanti, i tifosi ci sostengono allo stadio ma anche quando li incrociamo nel quotidiano; serate come questa non ci fanno altro che piacere, noi speriamo di dare loro sempre di più, sia in campo sia fuori.
Nessuna parata nelle ultime partite? Meglio, perché significa che non concediamo nulla agli avversari e torniamo a casa più sereni, ovviamente quando invece l’altra squadra riesce ad essere pericolosa io devi sempre farmi trovare pronto così da riuscire a ottenere il maggior numero possibile di clean sheet.
Sabato ci attende una sfida molto importante per il nostro cammino, sappiamo che ogni punto è prezioso ma non abbiamo paura di nessuno. Rispettiamo la Juventus, è una grande squadra, vorranno riscattarsi ma noi pensiamo a proseguire nel nostro cammino e dare il massimo.
Eventi come questo sono veramente belli, regalare un sorriso ad un bambino non è paragonabile con nulla al mondo e consente anche a noi di ricordarci come eravamo emozionati quando incontravamo un calciatore: è qualcosa di fuori da mondo. Stare con loro mi riempie il cuore”.
PALLONE D’ORO 2019 Vince Messi: 6° successo della carriera
A quattro anni dall’ultima affermazione l’argentino Lionel Messi torna a vincere il Pallone d’Oro.
Per Messi è il sesto Pallone d’Oro della carriera. Uno in più di Ronaldo, solo terzo quest’anno. Nessuno come l campione blaugrana. Dopo il 2009, 2010, 2011, 2012 e 2015, è arrivato anche quello del 2019. Il giocatore del Barcellona si è imposto davanti a Van Dijk e Ronaldo.
“Volevo ringraziare tutti i giornalisti che hanno votato, tutti i miei compagni, il club e la Nazionale. Mi hanno fatto passare un anno grandioso al di là di aver vinto o perso le competizioni. Siete parte di questo premio. Quando ho vinto a 22 anni il mio primo Pallone d’Oro era impensabile per me arrivare oggi a ottenere il sesto trofeo. È molto diverso per la mia vita personale con mia moglie e i miei tre figli”, ha detto Messi dal palco di Parigi. “In tutto questo tempo non ho mai smesso di sognare, di migliore, di godermi il calcio, di fare quello che amo. Sono consapevole dell’età che ho e si gustano ancora di più questi momenti. Il tempo vola, passa tutto rapidissimo, bisogna goderselo. Grazie a tutti”, ha aggiunto.
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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista János Kuszmann
LA NOSTRA STORIA János Kuszmann nasce a Budapest, in Ungheria, il 3 dicembre 1938. Noto in Spagna come José e in America come Joe Erwin.
Kuszmann inizia la carriera nel Vörös Lobogó. Nel 1958 per sfuggire all’invasione sovietica dell’Ungheria si trasferisce al Wiener SK dove nel 1957/58 vince la Staatsliga A. Sempre nel 1958 passa al Real Betis. Nell’agosto del 1963 la Lazio lo prende in prestito in occasione del Trofeo ‘Bodas de Oro’. Nel febbraio del 1964 passa all’Espanyol. A marzo del 1966 passa al Plus Ultra in terza serie iberica.
Nel 1966 lascia la Spagna per trasferirsi al Beşiktaş in Turchia. Qui vince la Türkiye 1.Lig 1966-1967 e la Cumhurbaşkanlığı Kupası 1967. Nell’estate del 1967 si sposta negli Stati Uniti d’America al Philadelphia Spartans, società militante in NPSL I. A stagione in corso si trasferisce al Cleveland Stokers. Nel 1968 torna a giocare al Beşiktaş. L’anno dopo passa al Boluspor, nella cadetteria turca, con cui ottiene la promozione in massima serie. Chiude la carriera al Panachaïkī nelle serie inferiori elleniche. È deceduto a Budapest il 20 giugno 2001.
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LA NOSTRA STORIA L’ex mediano Leopoldo Caimmi
LA NOSTRA STORIA Leopoldo Caimmi nasce ad Ancona il 3 dicembre 1906.
Nel 1923 gioca due gare con l’Alba Audace. Nell’ultima stagione prima della fusione dalla quale nascerà la Roma Caimmi passa al Livorno. A fine stagione torna nella capitale per indossare la maglia della Lazio. Con la maglia biancoceleste disputa tre stagioni.
Nel campionato 1929/30 l’Inter offre per il suo acquisto una cifra altissima per averlo ma la Lazio respinge l’offerta. Nel 1931 viene ceduto all’Atalanta dove resta due stagioni. Nella stagione 1933/34 passa con il Casale. La stagione successiva è a Cagliari per chiudere la carriera con il Fanfulla nel 1935/36. È deceduto a Milano nel marzo del 1937.
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FORMELLO Lazio di corsa verso la Juve. Preoccupa un big
FORMELLO Lazio di corsa verso la Juve. Ma preoccupano le condizioni di un big.
FORMELLO Lazio di corsa verso la Juve. Senza perdere tempo, Inzaghi e i suoi si mettono subito al lavoro in vista dell’anticipo di sabato contro i bianconeri. Il tecnico, come al solito, divide la squadra in due: da una parte chi non ha affrontato l’Udinese, dall’altra i titolari, alle prese con allunghi di 50 metri. Assenti Luis Alberto e Leiva. Il brasiliano deve essere valutato dopo il fastidio muscolare che lo ha costretto a uscire a 15′ dalla fine. La speranza è che si sia trattato solo di crampi e non di un infortunio più serio, che ne metterebbe in dubbio la presenza contro Sarri & co.
Inzaghi aggrega i Primavera Furlanetto, Cipriano e Falbo e intanto inizia a recuperare i pezzi. A partire da Marusic, che sembra aver completamente superato la lesione al flessore sinistro rimediata con il Milan. Dopo la corsa differenziata di settimana, potrebbe strappare un posto tra i convocati per la Juve. Sotto osservazione anche Patric: lo spagnolo è alle prese con un problema al polpaccio, accusato dopo i pochi minuti col Celtic e che l’ha costretto ai box con l’Udinese. Box dove continuano a permanere anche Lukaku e Berisha: incerti i tempi di recupero per i due, alle prese rispettivamente con un problema al ginocchio e muscolare.
Lazio in lutto: è morto Franco Janich
Lazio in lutto: è morto Franco Janich, eroe della prima Coppa Italia biancoceleste.
Lazio in lutto: è morto Franco Janich. Aveva 82 anni. Difensore come non ce ne sono più in circolazione, un libero dotato di grande eleganza e tecnica. In poche settimane entrò nella storia della società: appena arrivato, a soli 21 anni, conquistò la prima Coppa Italia del club, quella del 1958. Un trionfo storico, cui, nei due anni successivi, seguirono quelli in Coppa dell’Amicizia e Coppa delle Alpi. Poi, dopo 105 presenze in biancoceleste, l’arrivederci e l’approdo in Emilia. Infine, nel 1980, l’addio, dopo tre anni da Direttore Sportivo della Lazio. In carriera ha militato anche nell’ Atalanta, nel Bologna (con il quale ha vinto uno Scudetto e una Coppa Italia), Lucchese e Italia (6 presenze). 482 le presenze totali in carriera, durante le quali non ha mai preso un cartellino rosso, né subito una squalifica. Un record che gli è valso un premio, nel 1969/70, come Calciatore Esemplare.
Lazio un altro record: quinta vittoria all’Olimpico con almeno 3 gol segnati
Lazio un altro record, tanto per citare qualche numero in questa fantastica stagione che sta infrangendo ogni record precedente
Lazio un altro record infranto dalla banda di Inzaghi. Sono tutti meravigliati dal trend che da qualche mese a questa parte i biancocelesti hanno intrapreso in campionato, infrangendo ogni record precedentemente scritto. Con il successo di ieri contro l’Udinese, è arrivata la quinta vittoria consecutiva in campionato, non solo, il record raggiunto farà piacere i tifosi che ogni volta in casa, vanno a sostenere le propria squadra. Già, perché con i 3 gol di ieri la Lazio per la prima volta nella sua storia segna almeno 3 gol in casa per ben 5 partite consecutive in campionato. Le vittorie con più di tre reti fino a questo momento erano solo di 4 partite nel 1994, 1997 e 1999, mentre ora siamo già a quota 5, superato quindi il record.
Lazio Genoa 4-0
Lazio Atalanta 3-3
Lazio Torino 4-0
Lazio Lecce 4-2
Lazio Udinese 3-0
Lazio torna il clean sheet per due partite ufficiali: non accadeva da tanto
Lazio torna il clean sheet per più di una partita, non accadeva dalla passata stagione
Lazio torna il clean sheet – Nella giornata di ieri, la squadra è riuscita a non subire neanche un gol, mantenendo così la porta inviolata. Anche nella partita di giovedì contro il Cluj in casa, la Lazio è riuscita a non subire gol chiudendo il risultato sull’1-0 e con la vittoria per 3-0 di ieri, sono ben due le partite consecutive senza subire una rete. Questo dato, non avveniva da marzo quando la Lazio prima pareggiò 0-0 a Milan per la partita di Coppa Italia tra Milan Lazio e poi vincendo 3-0 nel derby contro la Roma. Dopo due anni quindi, gli uomini di Inzaghi sono riusciti a non subire gol per ben due partite di seguito. Sabato davanti, si ritroverà la squadra di Sarri, difficile che avvenga la terza partita consecutiva senza subire reti… ma in questa stagione tutto è possibile.
I calciatori della Lazio aiuteranno Suor Paola come camerieri: ecco quando
I calciatori della Lazio aiuteranno Suor Paola nell’appuntamento annuale a cui ormai partecipano da moltissimi anni
I calciatori della Lazio aiuteranno Suor Paola – Ormai è un rito, una tradizione a cui non si può mancare. Alcuni calciatori prenderanno parte alla serata di beneficenza organizzata per l’associazione So.spe di Suor Paola che si occupa di ragazze madri e bambini adolescenti, famiglie disagiate e di vittime di violenze. I giocatori quindi, per questa serata, s’improvviseranno camerieri per rendere la serata ancora più piacevole aiutando così Suor Paola grande tifosa laziale. A partecipare a questa cena che si terrà domenica 8 dicembre saranno Immobile, Parolo, Cataldi (tutti e tre alla loro seconda partecipazione) e Acerbi.
Bergomi Lazio: “Lo Scudetto? Mi sembra troppo per loro”
Bergomi Lazio parla della possibilità per la lotta allo Scudetto dei biancocelesti a cui lui non pensa sia possibile partecipare
Bergomi Lazio – Al Club di Sky Sport, si è parlato dell’ottimo periodo della Lazio e analizzando i prossimi match, si sono trovati di fronte alla partita Lazio Juventis, importantissima per entrambi. In questo momento i biancocelesti si trovano a -6 dai bianconeri e con una vittoria, potrebbero andare a -3 dai campioni d’Italia, “lottando così per lo Scudetto”. Non è di questo parare Bergomi, ecco le sue parole:
“Io alla Lazio ho fatto sempre complimenti, però penso che lottare addirittura per lo Scudetto sia troppo; è vero che nel prossimo turno si incontreranno le prime 4 del campionato e da qui potremmo avere maggiori riposte importanti. I biancocelesti ormai sono anni che esprimono un bel calcio”.
LAZIO UDINESE ANDERSON: “Debutto sensazione incredibile. Juve? Non la temiamo”
Lazio Udinese Anderson entusiasta per l’esordio con la maglia biancoceleste lancia la sfida alla corazzata Juve.
Lazio Udinese Anderson ai microfoni di Lazio Style Channel: “Non mi aspettavo il debutto, è stato una sensazione incredibile, sono felicissimo. Abbiamo dei giocatori molto forti, imparo ogni giorno da loro. Quest’anno ho scelto di rimanere per questo, è importante crescere ogni giorno. Dovevo farmi trovare pronto, mi ha aiutato anche la Nazionale. Ero un po’ teso prima di entrare ma è normale, non ho mai provato una sensazione simile. Ringrazio mia moglie per essermi stata sempre vicino. Juve? Non temiamo nessuno”.
LAZIO UDINESE LAZZARI: “Juve? Non siamo secondi a nessuno”
Lazio Udinese Lazzari ha parlato nel post match della gara che proietta sempre più i biancocelesti come terza forza del campionato.
Lazio Udinese Lazzari a Lazio Style Channel: “Quest’oggi noi ci siamo divertiti insieme al nostro pubblico. Potevamo segnare altre reti, ma siamo contentissimi. Ora penseremo al prossimo incontro con la Juventus, la Lazio non è seconda a nessuno, il valore è sotto gli occhi di tutti. Nella nostra squadra ci sono dei fenomeni, sarà difficile sfidare i bianconeri, ma siamo fiduciosi. C’era poco tempo per preparare la gara di oggi con l’Udinese, una squadra fisica che poteva farci male sui calci piazzati, invece siamo riusciti a gestire bene il pallone facendo correre i nostri avversari che, in questo modo, si sono stancati.
Siamo stati bravi a sfruttare subito le occasioni che abbiamo costruito, è stata una grande partita. Stiamo attraversando un ottimo periodo di forma. Anche all’inizio la prestazione c’è sempre stata, ora abbiamo fatto registrare sei vittorie di fila, dobbiamo continuare a sfruttare ogni occasione e continuando così possiamo fare grandi cose. Non ero abituato alle tre partite in sette giorni, ma alla Lazio si lavora molto bene. Anche chi è all’interno della Società è molto bravo a farti recuperare, non pensavo di svolgere una partita del genere.
Siamo contentissimi per questa grande vittoria, ora dobbiamo pensare alla prossima gara che è importantissima. I tifosi sono splendidi, quando c’è così tanta gente è bellissimo entrare in campo. I tifosi sono il nostro dodicesimo uomo in campo e anche se non la sblocchiamo subito ci incitano, sono un’arma in più e dobbiamo sfruttare la loro spinta. La Nazionale? Per ogni giocatore sarebbe qualcosa di straordinario, ho avuto la fortuna di esordire lo scorso anno e mi porterò dietro questo ricordo. L’Italia gioca anche con un altro modulo, ma io cerco di mettercela tutta. Se verrò richiamato sarò felicissimo, ma prima devo far bene con la Lazio”.
LAZIO UDINESE IMMOBILE: “Grande Lazio. Luis Alberto meritava il gol”
Lazio Udinese Immobile soddisfatto per un’altra grande prestazione della sua squadra e la sua doppietta personale che lo porta a essere sempre più capocannoniere.
Lazio Udinese Immobile a Lazio Style Channel: “È una grande Lazio, sono contento per l’ottimo lavoro non era semplice. Questa partite nascondono insidie ma noi siamo stati bravi a metterla sui binari giusti fin da subito. Il percorso di crescita passa anche da queste partite, non perdere punti qui è fondamentale. Il pubblico se lo merita è stato meraviglioso oggi. Il mancato cambio di Caicedo? Tutti meriterebbero di giocare per quello che stiamo facendo. Felipe ci ha fatto vincere a Sassuolo, ma è stato bello anche che abbia esordito Andrè Anderson, qui si vede la forza del nostro gruppo. Il rigore a Luis Alberto? Non potevo non lasciarglielo, merita per quello che ci da e l’impegno. Ne ho lasciato uno a Caicedo, uno al Tucu ora toccava a lui”.
LAZIO UDINESE INZAGHI: “Ottimo calcio oggi. Dobbiamo mantenere questa posizione”
Lazio Udinese Inzaghi nel post match della partita dell’Olimpico stravinta dai suoi ragazzi che ora sono sempre più terzi in classifica.
Lazio Udinese Inzaghi ai microfoni di Dazn: “La partita di oggi era particolare, la temevo molto. L’Udinese è un’ottima squadra. L’abbiamo approcciata bene ed è venuto tutto più semplice. La prossima gara sarà impegnativa, con la Juve, ma ce la giocheremo con i nostri mezzi. Correa? Sta facendo cose grandissime. Lo punzecchiavo chiamandolo perché volevo che facesse gol. Lo spronavo, volevo un suo gol perché la prestazione lo meritava. Alla vigilia avevo pensato di toglierlo, invece l’ho lasciato titolare perché volevo che segnasse. Obiettivo? Dobbiamo cercare di mantenere questo posto. Non sarà semplice, le altre squadre arriveranno, faranno punti. Noi dobbiamo essere sereni, continuare così. Non sarà semplice, ma ce la metteremo tutta”.
PAGELLE LAZIO UDINESE 3-0 Benvenuti al Ciro e Luis Alberto show, che giocatori!
I voti dei calciatori biancocelesti, al termine del match. Pagelle Lazio Udinese
STRAKOSHA 6.5 – Inoperoso, vista l’inconsistenza dell’Udinese, pomeriggio da spettatore per lui. Compie una paratona su Okaka, nonostante fosse in fuorigioco.
LUIZ FELIPE 6.5 – Il ruolo di difensore di centro destra gli si addice di più e il pacchetto arretrato ne guadagna in sicurezza. Ottima la sua prestazione
ACERBI 7 – Il Leone è il difensore che da centrale nel terzetto a tre rende meglio. Lo ha dimostrato anche oggi con fegli anticipi e senso della posizione mostruosi
RADU 6.5 – Rientro positivo per il rumeno, aiutato anche dalla giornata no de i friulani. Resta il fatto che la sua presenza risulta quasi indispensabile per il terzetto biancoceelste
LAZZARI 7.5 – Una freccia, una Ferrari. Sulla fascia destra si è involato a più non posso lasciando la polvere agli avversari. Ha messo in mezzo de cross magistrali per Immobile e Lulic che però non hanno trovato la via del gol per merito di Musso. Stiamo finalmente osservando il vero Lazzari, quello che conviinse la Lazio ad acquistarlo dalla Spal
MILINKOVIC 6.5 – Sergej si è dedicato al gioco sporco, vista la grande vena di Luis Alberto che si spingeva spesso in avanti. Ha dato sostanza al centrocampo, reparto che ha dominato e ha fatto vincere la Lazio. Sabato serviranno anhce le sue prodezze per battere la Juventus
LEIVA 7.5 – Che sia finalmente tornato a pieno regime? partita sontuosa sotto l’aspetto dell’apporto quantitativo messo a disposizione dei compagni. Il brasiliano non ha perso un contrasto e ha coperto la difesa come il più fedele degli scudieri. Welcome back Lucas. Dal 75′ CATALDI s.v.
LUIS ALBERTO 8.5 – Magia, pura magia. Nasconde il pallone agli avversari con una facilità disarmante. Sforna assist ai compagni come se fosse la cosa più semplice a questo mondo. Ha una visione di gioco a 360 gradi e non gli sfugge nessun particolare. Ed oggi ha siglato anche il penalty, un gol che è la ciliegina sulla torta di questo suo periodo stratosferico. Standing ovation per lui al cambio. Dall’80’ ANDERSON s.v.
LULIC 7 – The Captain sta fascendo gli straordinari. 60 minuti oggi, 20 minuti contro il Cluj, poi il sassuolo ancora prima. Ha bisogno di riposo, ma le alternative, al momento non ci sono. Così si affida a tutta la sua esperienza per trarre sempre il meglio. Anche oggi pomeriggio ha corso tantissimo, sfiorando anche il gol di testa ad inizio ripresa. Dal 60′ JONY s.v.
CORREA 8 – Palla a Correa, fallo del difensore e rigore. Di nuovo palla a Correa, altro fallo e altro rigore. El Tucu ha fatto impazzire la retroguardia friulana e i suoi dribbling hanno fatto venire il mal di testa all’Udinese, ch altro non poteva che stenderlo. Gioca a memoria con Immobile e Luis Alberto, si trovano ad occhi chiusi. Devastante nell’uno contro uno, imprendibile in velocità. Gli è mancato solamente il gol
IMMOBILE 9 – 104 gol. 105 gol. Non si ferma più King Ciro. Gli sono bastati appena 9 minuti per trafiggere con un morbido diagonale di destro, l’incolpevole Musso. Poi corre, fa a sportellate, sigla il penalty del raddoppio. Poi veste i panni da crocerossino e lascia il rigore del 3-0 a Luis Alberto. Bomber e altrusita
AL. INZAGHI 8 – Ha plasmato la Lazio a sua immagine e somiglianza. Oggi ha demolito l’Udinese con una facilità disarmante. Ok il divario con gli avversari troppo netto, ma la squadra ha dimostrato maturità e concentrazione. Ci si avvicina in maniera perfetta al big match contro la Juventus che, in caso di vittoria, farebbe sognare un intero popolo… Forza mister!
CELTIC Lennon gela la Lazio: “Col Cluj tanti cambi”
CELTIC Lennon gela la Lazio. Le parole del tecnico scozzese non fanno ben sperare i tifosi laziali.
CELTIC Lennon gela la Lazio. Manca poco all’ultima giornata dei gironi di Europa League, in programma giovedì 12 dicembre. 90 minuti al termine dei quali conosceremo le squadre che approderanno alla fase successiva dei sedicesimi di finale. La Lazio, dopo la vittoria sul Cluj, tiene accesa una fiammella qualificazione. Adesso Immobile e compagni devono battere il Rennes in trasferta e poi sperare nel Celtic, già qualificato e primatista nel girone E con il 3-1 sui francesi. Inzaghi ci crede e fa leva sulla possibilità per gli Hoops di vendicare l’eliminazione dalla Champions League dello scorso agosto. Il tecnico Neil Lennon, però, nelle ultime ore sembra aver chiuso la porta alle speranze biancocelesti.
“Adesso possiamo concentrarci sui nostri impegni domestici. Giocheremo contro il Cluj molto più rilassati e anche con tanti cambi di formazione. Siamo nel mezzo di un fitto ciclo di partite e credo ci siano molti giocatori che meritino di giocare. Altri invece hanno bisogno di un po’ di riposo”.
LA NOSTRA STORIA L’attaccante Umberto Busani
LA NOSTRA STORIA Umberto Busani nasce a Parma il 1 dicembre 1915. Era detto ‘sogliola’.
Inizia la carriera nell’O.N.D. Chievo nel 1931 per poi passare al Verona nel 1933. Nel 1934 è al Vigevano. Nel 1935 si trasferisce all’Alessandria. L’anno successivo è acquistato dalla Lazio. Busani diventa la spalla ideale di Silvio Piola. Nella stagione 1936/37 sfiora lo Scudetto. Il 15 gennaio 1939 è autore del secondo goal nel derby vinto per 2-0 al Campo Testaccio.
Nel 1940 viene ceduto al Napoli per delle discordanze con dei compagni di squadra. Nel 1948 passa alla Casertana. In seguito allena diverse squadre campane di serie inferiore. Per lui anche due presenze con la Nazionale B. Muore a Napoli, dove si era stabilito ed aveva aperto un esercizio commerciale di articoli sportivi, il 29 ottobre 1957 a soli 42 anni per un’influenza asiatica tardivamente diagnosticata.
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