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LA NOSTRA STORIA Il portiere biancoceleste Franco Carrus

LA NOSTRA STORIA Franco Carrus nasce a Roma il 18 novembre 1938. Dopo gli esordi con il Chinotto Neri gioca con la Pro Cisterna.

La Lazio prova Carrus nel corso di una amichevole nel giugno del 1962. Tesserato funge da terzo portiere alle spalle di Idilio Cei e Giuseppe Rossi non venendo mai utilizzato in incontri ufficiali. Nel 1963/64 passa in prestito all’Empoli. Gioca solo quattro incontri in serie C prima di tornare alla Lazio durante la stagione. All’inizio del 1964/65 prende parte ad alcune amichevoli che vedono impegnati i rincalzi di prima squadra. Nel 1968/69 gioca con il Frosinone. Nel 1979/80 allena i portieri della Lodigiani. È deceduto il 18 agosto del 2019 a Roma.

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LA NOSTRA STORIA L’allenatore ungherese Géza Kertész

LA NOSTRA STORIA Géza Kertész nasce a Budapest, in Ungheria, il 18 novembre 1894. Nel 1914 gioca nella Nazionale del suo paese.

Nel 1924/25 è al Ferencvaros e l’anno dopo allo Spezia dove è allenatore-giocatore. Conclude la carriera nella Carrarese nel 1926. Come allenatore Kertész guida diverse squadre. Nel 1927/28 la Carrarese, nel 1928/29 il Viareggio, dal 1929 al 1931 la Salernitana, nel 1931/32 la Catanzarese, nel 1935/36 il Catania, dal 1936 al 1938 il Taranto, nel 1938/39 l’Atalanta, dal 1939 al 1941 è alla Lazio. Nel 1941/42 è ancora a Salerno mentre nel 1942/43 allena la Roma, poi il Littorio. Richiamato dall’esercito ungherese come riservista torna in patria e guida l’Ujpest. Con l’ex compagno di squadra Toth costituisce una organizzazione resistenziale e riesce a salvare più di cento ungheresi ed ebrei dai campi di sterminio tedeschi. Arrestato dai collaborazionisti ungheresi alleati dei nazisti per una soffiata, dopo 14 mesi di pene e torture, viene fucilato il 6 febbraio 1945. È morto a Budapest il 6 febbraio 1945. Riposa nel Cimitero degli Eroi della capitale d’Ungheria.

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Lotito inarrestabile: ora vuole un altro club

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Lotito inarrestabile: ora vuole acquisire un altro club, il terzo dopo Lazio e Salernitana.

Claudio Lotito inarrestabile. Dopo quelli di Lazio e Salernitana, ora sarebbe intenzionato ad acquisire il timone anche del Trapani. Nel recente passato ci aveva provato con il Bari, finito poi nelle mani di De Laurentiis. Quest’oggi resta al sud, ma dalla Puglia si sposta giù sulle coste della Sicilia. Dove alla bellezza della città e all’importanza del porto non si accompagnano fortune calcistiche: la squadra locale infatti attualmente naviga nei bassifondi della Serie B. L’ultima posizione in classifica e gli scarsi margini di miglioramento sembrerebbero aver tolto alla dirigenza la voglia di investire. Anzi, il presidente Fabio Petroni starebbe pensando di lasciare la guida del club. Per la successione – riporta Repubblica – in lizza ci sono tre papabili acquirenti: l’ex patron Bulgarella, un gruppo misterioso e, appunto, Claudio Lotito. Il quale, rivela il quotidiano, avrebbe già confezionato e spedito in Sicilia un’offerta, per cui starebbe aspettando una risposta in tempi brevi. Già nella scorsa giornata di campionato due emissari del patron sarebbero stati inviati ad assistere alla partita dei siciliani a Cosenza. L’interesse prende dunque sempre più forma.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore biancoceleste Leandro Remondini

LA NOSTRA STORIA Leandro Remondini nasce a Verona il 17 novembre 1917. Cresce nelle giovanili del Verona, squadra con cui esordisce tra i professionisti.

Dal 1937 al 1942 si trasferisce al Milan. Milita poi per una stagione in successione con Modena, Varese, Casale e di nuovo Modena. Remondini arriva alla Lazio nel 1947. In biancoceleste disputa tre stagioni. Gioca tre partite (una rete) con la Nazionale B. Con i compagni di squadra Sentimenti IV e Furiassi, venne chiamato dal ct Ferruccio Novo a disputare i mondiali del 1950 in Brasile. Nel 1950 venne ceduto al Napoli dove resta una stagione.

L’anno dopo passa alla Lucchese. Giocatore di qualità, poteva essere impiegato in tutti i ruoli difensivi e persino in attacco. Prestante fisicamente, duro, veloce e dotato di un calcio potentissimo, generosissimo, è stato uno dei giocatori più amati di tutti i tempi dai tifosi laziali. Giunto a Roma ebbe problemi ad ambientarsi. Si capì in seguito che soffriva fortemente per la mancanza della famiglia.

Per questo furono fatti immediatamente arrivare a Roma i suoi. Fu anche trovato un appartamento a Monteverde Vecchio dove la famiglia Remondini stette benissimo. Da allenatore ha allenato Besiktas, Nazionale turca, Sambenedettese, Palermo, Trapani, Catanzaro, Modena, Livorno, di nuovo Modena, Taranto, Perugia, Messina. Nel 1948 interpreta la parte di se stesso in un film intitolato ‘Undici uomini e un pallone’. È deceduto a Milano il 9 gennaio 1979.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Camillo Bona

LA NOSTRA STORIA Camillo Bona nasce a Roma il 17 novembre 1893. Esordisce con la Lazio il 2 novembre 1913 nell’amichevole Pro Roma-Lazio 1-10.

Bona gioca in biancoceleste dal 1913 al 1919. Finalista nazionale nella stagione 1913/14. Fa parte della formazione che batte l’Internazionale di Napoli per 8-0 sul campo di Agnano. Il campionato seguente è titolare fisso nella squadra che fu estromessa da una decisione iniqua dalla finale nazionale con il Genoa.

Partito per la guerra con il grado di Sergente del 13° Artiglieria. Al ritorno anche se non riuscirà a tornare ai vecchi livelli contribuirà a far vincere alla Lazio nel 1919 il Trofeo Alberto Canalini. Nella stagione 1920/21 passa al Roman. Muore a Roma il 26 dicembre 1962.

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FORMELLO LAZIO – 8 reti alla Primavera. Le condizioni degli infortunati

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FORMELLO LAZIO – 8 reti alla Primavera. Le condizioni degli infortunati.

FORMELLO LAZIO – La settimana di lavoro biancoceleste si chiude con un test con la Primavera. Inzaghi mette così benzina nelle gambe dei suoi in vista della prossima settimana, quando, col rientro dei nazionali, si inizierà a preparare la trasferta di Sassuolo. Il test dura 53 minuti, 30 il primo tempo e 23 il secondo. Sugli scudi Felipe Caicedo, autore nella prima frazione di una tripletta e autentico padrone dell’area di rigore avversaria. Doppietta invece per Correa, seguito sul tabellino da Parolo, Leiva e Djavan Anderson. Quest’ultimo parte con i baby per poi aggregarsi ai big nella ripresa. Quando, proprio all’inizio, arriva il momentaneo 4-1. Lo segna Adekanye, su assist al bacio di Raul Moro. 

In ottica infermeria, buone notizie da Luiz Felipe. Il difensore brasiliano, ieri in Paideia per un controllo alla caviglia, stamattina era regolarmente in campo nel terzetto difensivo con Patric e Jorge Silva. Ancora a riposo Luis Alberto, che ha assistito all’amichevole da bordo campo. Un leggero affaticamento gli ha fatto saltare i lavori nei giorni precedenti, ma al rientro dovrebbe esserci. Marusic è invece ancora alle prese con una lesione muscolare e verrà valutato nei prossimi giorni. Vede il rientro Radu, oggi a riposo dopo la corsa differenziata di ieri. Già col Sassuolo tornerà al suo posto in difesa. Assenti anche Lukaku e Cataldi. Ora 48 ore di riposo, poi si tornerà a fare sul serio. 

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LAZIO Immobile incensa i tifosi: “Con loro è stato amore a prima vista”

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LAZIO Immobile incensa i tifosi biancocelesti. Il racconto del bomber di Torre Annunziata.

LAZIO Immobile incensa i tifosi. In una lunga intervista rilasciata al canale YouTube della Lega Serie A, il bomber biancoceleste ripercorre le tappe della sua carriera.

Gli inizi sono stati molto belli, perché ai miei tempi era più semplice dedicarsi a questo sport: c’erano tanti spazi dove poter giocare, e dove non c’era spazio lo creavamo noi, con borse e maglie messe a terra a fare da porte. Ho dei bellissimi ricordi. Quando ho iniziato la scuola calcio, una volta terminati gli allenamenti andavo in oratorio e anche lì c’erano dei campetti: ti offriva un po’ più di situazioni dove potevamo goderci i momenti più belli, perché alla fine quando si stava tutti insieme in amicizia e si giocava, era bellissimo. I miei genitori mi hanno fatto diventare l’uomo che sono, mi hanno cresciuto sempre con dei valori”

QUESTIONE DI SPAZI  

“Lo spazio per me è una questione importante, perché quando non lo trovi, quando ci sono delle partite con pochi spazi… è ovvio che si va un po’ in difficoltà. È anche il mio modo di giocare: andare nello spazio, cercare la profondità, riuscire a infilarsi tra la difesa e la porta. Questo è il punto fondamentale”

CITTA’ E AMBIENTE CALDISSIMI

“Devo dire la verità: coi tifosi è stato amore a prima vista da entrambi i lati. Di questo ne sono orgoglioso perché alla fine si lavora per dare soddisfazione e gioia a tutte le persone che seguono questo sport. Sono felice perché la mia famiglia si è adattata bene a Roma, la gente è a modo, ci trattano alla grande, viviamo in un bel posto, quindi è ovvio che con le mie prestazioni in campo e i gol sono diventato sempre di più idolo: alla fine uno lavora per questo. Le soddisfazioni più grandi te le prendi dopo che hai vinto una partita, hai vinto un trofeo, hai segnato qualche gol e la gente per strada ti ringrazia per quello che fai in campo”

LAZIO 100

“Sono soddisfatto, davvero orgoglioso di questo traguardo, che va diviso per buonissima parte con tutti i miei compagni. Perché gioco in una squadra che mi mette nelle condizioni di fare benissimo, di sfruttare le mie caratteristiche. Davvero una grande soddisfazione”

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LAZIO Leiva: “Obiettivo Champions. In EL errori ma non solo”

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LAZIO Leiva raggiante per il buon momento dei biancocelesti, condiviso anche con il ‘suo’ Liverpool.

LAZIO Leiva in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Mio figlio è felicissimo e lo sono anch’io. Il Liverpool sta andando fortissimo. La Lazio, dopo qualche assestamento, ha trovato il passo giusto”. C’è euforia in casa del brasiliano, e non solo per il suo passato. Anche il presente, soprattutto nell’ultimo periodo, non se la sta cavando affatto male. E ora vuole dare il suo contributo per portarlo sempre più in alto: dalla Supercoppa fino ad arrivare alla tanto ambita Champions League.

“Liverpool campione d’Inghilterra? È quello che spero. Meritava lo scudetto già l’anno scorso, anche se poi si è “consolato” con la Champions League… Klopp sta facendo un lavoro incredibile. È stato bravissimo a calarsi bene in quell’ambiente così particolare. La Champions è il nostro obiettivo. In questo momento abbiamo una buona classifica, ma siamo solo all’inizio. Dobbiamo continuare così, evitare di perdere l’equilibrio quando arriveranno le difficoltà che inevitabilmente ci saranno”.

QUANTI RIMPIANTI IN EUROPA

“Non sono d’accordo sul fatto che sia un vantaggio uscire dalla competizione. Alla Coppa tenevamo molto e lo abbiamo dimostrato. Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo certi errori. E siamo anche stati poco fortunati. Col Celtic abbiamo perso due volte all’ultimo minuto, col Cluj l’abbiamo buttata via noi”.

VERSO RIYAD

“Sarebbe fantastico portare a casa la Supercoppa dopo la Coppa Italia di maggio. Per me sarebbe il terzo trofeo in poco più di due anni”.

FRATELLI BIANCOCELESTI

Luis Alberto lo conoscevo dai tempi di Liverpool, ha piedi brasiliani, può ancora migliorare. Per Ciro (Immobile, ndr) parlano i numeri, pazzeschi. Correa è esploso, ma non è una sorpresa. Ha qualità notevoli, è migliorato anche nella testa. È completo, ha davvero tutto. Deve solo imparare a gestire meglio la pressione che ha addosso. Tutti si aspettano sempre da lui un rendimento altissimo. Non è facile. Con Milinkovic Luis Alberto che sono centrocampisti offensivi devo stare più attento, avanzare di meno. Ma ci si sacrifica volentieri per il bene della squadra”.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Bruno Bedosti

LA NOSTRA STORIA Bruno Bedosti nasce a Felegara, in prov. di Parma, il 16 novembre 1912. Nella stagione 1928/29 inizia la carriera nella Vis Pesaro. Poi nel 1930 passa all’Alma Juve Fano.

Dal Fano Bedosti nel 1933/34 passa alla Lazio. Non è mai stato utilizzato in partite ufficiali della prima squadra. Ha preso parte solo a incontri amichevoli e a partite di campionato di I^ divisione con la squadra riserve.

Nella stagione 1934/35 passa all’Anconitana. A fine campionato torna al Fano dove resta fino al 1938. Quindi passa alla Vis Pesaro. Nel 1939 si trasferisce a Padova e l’anno dopo a Verona. Chiude la carriera nel 1941/42 dopo essere tornato alla Vis Pesaro. È deceduto a Pesaro il 19 aprile 1954.

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LA NOSTRA STORIA Il Presidente biancoceleste Nicolò Maraini

LA NOSTRA STORIA Il Presidente Nicolò Maraini nasce a Roma il 16 novembre 1892. Avvocato di professione.

Maraini fu Consigliere per il Calcio e l’Atletica nel Consiglio Direttivo del 1925. Il 19 giugno 1926 è eletto Presidente Generale della S.P. Lazio. Nella riunione del luglio 1927 nominato Presidente della Sezione Calcio. Ricoprì tale ruolo fino al 1929. In precedenza era stato Presidente dell’Alba e del Roman. Uomo molto legato al regime fascista, membro del sindacato provinciale di Frosinone.

Dal gennaio 1926 segretario politico della federazione provinciale di Roma. Fu anche procuratore del Consiglio di Disciplina dei procuratori di Roma. Valente pilota di rally e presidente della casa editrice Pinciana. Scrisse numerosi libri sulla tecnica di gestione dell’amministrazione statale. Durante la guerra era ufficiale di cavalleria. Ferito gravemente perse un braccio. Per i suoi atti di coraggio decorato con due Medaglie d’Argento e due Medaglie di Bronzo al V.M.. Deceduto a Roma nell’agosto 1975.

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LA NOSTRA STORIA L’ex portiere Guglielmo Bompiani

LA NOSTRA STORIA Guglielmo Bompiani nasce a Roma il 16 novembre 1890. Figlio di un generale, Giorgio, fratello di Valentino, che fonderà la Casa Editrice omonima, e Giorgio.

Bompiani era un portiere. Fece parte della squadra, guidata da Sante Ancherani, che nel giugno del 1908 in Toscana vinse tre partite in un giorno nella finale del campionato interregionale. Nelle tre partite non subì nessun goal e risultò tra i migliori in campo.

Nello stesso anno vinse il Campionato romano e la Coppa Viscogliosi-Baccelli. In seguito si trasferì a Venezia. Durante la 1^ guerra mondiale fu maggiore dei bersaglieri. Muore nel 1970 a Verona.

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LAZIO PATRIC: “Il mio contributo migliore nella costruzione di gioco”

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Lazio Patric ha parlato della squadra e del momento all’inaugurazione del Lazio Style di Valmontone. Ecco le parole del difensore tuttofare di Inzaghi.

Lazio Patric, le parole del terzino alla stampa: “Mi trovo bene come centrale di destra, spero di migliorare e crescere ancora di più. Il contributo più importante che posso dare è nella costruzione del gioco. Sosta posistiva o negativa? Penso che non cambi tanto una settimana di pausa, ci stiamo allenando forte, chi è in nazionale ha impegni importanti, adesso bisogna continuare così fino a Natale. Champions? Non ci poniamo obiettivi. Siamo una squadra forte, vediamo come va la stagione e puntiamo più in alto possibile” promette.

Tagliavento: “Io simpatizzante della Roma? Una leggenda”

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Tagliavento simpatizzante giallorosso? L’ex arbitro risponde così.

L’ex arbitro Paolo Tagliavento torna sulla storia della sua presunta ‘simpatia’ per la Roma. Un argomento che ha avuto sempre molto eco tra i tifosi della Lazio, che non hanno mai mancato di sottolinearlo, soprattutto in occasione delle stracittadine. Ebbene, quest’oggi l’attuale vicepresidente della Ternana ha deciso di rispondere a queste illazioni. Ecco le sue parole ai microfoni di Radio Cusano:

Questa è una leggenda, probabilmente legata ad un fattore statistico. Io ho avuto la fortuna e il piacere di arbitrare 4 derby di Roma, che ritengo la sfida più bella del campionato italiano. In questi 4 derby la Roma ha vinto 3 volte. Quindi per una questione di statistica sono diventato quello che fa vincere i derby alla Roma“.

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FORMELLO LAZIO Radu va sempre meglio. Due assenti per Inzaghi

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FORMELLO LAZIO Radu va sempre meglio. Due assenti per Inzaghi.

FORMELLO LAZIO Radu va sempre meglio. Il romeno, oggi in campo, corre a grandi passi verso il pieno recupero. Lo fa lungo il perimetro del terreno di gioco, poco distante dai compagni alle prese con il penultimo allenamento settimanale. L’andamento è piuttosto sostenuto, segno che la lesione muscolare di primo grado al flessore della coscia sinistra è ormai superata. Il via libera al reintegro, d’altronde, era già arrivato mercoledì mattina, dopo i controlli in Paideia. Dall’inizio della prossima settimana Radu ricomincerà a lavorare in gruppo, in tempo per essere arruolabile per il Sassuolo. Inzaghi non vuole affrettare i tempi, soprattutto in periodo di sosta, per cui domani gli risparmierà il test con la Primavera.

Resta invece in palestra Adam Marusic, ai box per uno stiramento al flessore sinistro. Le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni, con la speranza di recuperare anche lui per la trasferta di Reggio Emilia. Mentre Luis Alberto, affaticato, si concede il secondo giorno di riposo consecutivo. Assente lo spagnolo, al pari di Cataldi. Inzaghi, per rimpolpare la rosa priva dei nazionali (Strakosha, Vavro, Bastos, Acerbi, Berisha, Milinkovic, Immobile e André Anderson), aggrega nuovamente gli “esuberi” Casasola e Djavan Anderson e i due baby Cipriano e Moro. 

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S.S. Lazio Motociclismo a Montebuono

S.S. Lazio Motociclismo a Montebuono

S.S. Lazio Motociclismo a Montebuono – Domenica 13 Ottobre con il secondo posto a Vallelunga nel Trofeo del Centauro si è conclusa la stagione della Sezione Agonistica gestita dal team Manager Luca Lommi, da allora è tornata protagonista la Sezione Turismo gestita da Giovanni Lando Fioroni che condurrà i motociclisti biancocelesti sulle strade del Lazio ed oltre per tutta la stagione invernale. Domenica 10 Novembre i nostri bikers hanno partecipato a Montebuono, in provincia di Rieti, ad “Andar per Olio e Cultura” un motoraduno organizzato dal 2009 dall’Associazione Motociclisti Sabinacci.

Un evento come recita il depliant di presentazione: “dedicato al mondo del mototurismo di qualità e che propone visite guidate a monumenti del territorio e gastronomia con olio DOP Sabina direttamente nei frantoi, oltre ad altre eccellenze del territorio stesso.” I Sabinacci ci hanno portato in visita ai frantoi Sapora e Minicucci, dove è stato possibile degustare bruschette condite dai loro prodotti, ed in visita alla Villa Romana “Aurelii Cottae” di Cottanello dove degli studi recenti hanno evidenziato l’importanza del sito nella produzione e conservazione dell’olio d’oliva già in epoca romana. Nell’occasione è stato presentato il nuovo gruppo di bikers Etrurian di Tarquinia che ha già debuttato Domenica 29 Settembre nell’organizzazione del “1° Motoincontro Città di Tarquinia”.

Una bella giornata con tanti amici motociclisti con cui abbiamo avuto modo di scambiare opinioni, esperienze ed attività organizzative sui prossimi eventi in particolare con i motoclubs: Amici in Moto, Born Free, Bikers Sabini, Desmo Ducati Tuscia, HP Bikers e Scoordinati. “Sono felice di come è andata la giornata – ci dice il Presidente Attilio Di Mario – malgrado il maltempo dei giorni precedenti molti motociclisti hanno accolto l’invito. Il nostro intento di organizzare un evento che abbina Cultura e Gastronomia piace a molti e la Sabina si presta benissimo a questo. Sono contento anche di aver presentato ufficialmente il nuovo Gruppo Etrurian dei nostri amici di Tarquinia con cui, in futuro, organizzeremo certamente molte cose insieme. Ringrazio tutti i partecipanti e, se permettete, un po’ di più grazie a tutti i Sabinacci che si sono adoperati in questi giorni affinchè tutto filasse liscio come… l’Olio.” Bello, bravo e simpatico il Presidente… ma come dargli torto tutto è andato nella maniera migliore, alla prossima edizione.

Amici Sabinacci!
Giovanni Lando Fioroni

www.sslaziomotociclismo.it

LA NOSTRA STORIA Il portiere biancoceleste Alberto Nunzi

LA NOSTRA STORIA Alberto Nunzi nasce a Roma il 15 novembre 1910. Prima di arrivare alla Lazio milita nel Messina e nel 1927/28 nell’Ardens Roma.

Nunzi disputa una sola stagione con la Lazio, nel 1933/34, collezionando in tutto due presenze. Sfortunatissimo nella seconda e ultima partita da titolare si infortuna gravemente. Cessata l’attività agonistica guida una squadra del quartiere San Lorenzo. Quindi è ingaggiato dalla squadra della Banca D’Italia. Qui ottiene anche un posto di lavoro sia per lui che per alcuni giocatori fatti arrivare dalla sua ex squadra. Deceduto il 25 novembre 1997 riposa nel cimitero Flaminio.

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LAZIO Correa si racconta: “Kakà il mio modello, voglio vincere trofei”

Lazio Correa si sta riscoprendo bomber. Alla radio ufficiale della società ha raccontato i suoi sogni e i suoi obiettivi

Lazio Correa si racconta a Lazio Style Radio: “Sono nato trequartista ma in biancoceleste sto giocando come punta. Mi piace perchè mi permette di fare tanti gol. Io bomber? Mi piace segnare e il merito è anche di Immobile, con cui ho una grande sintonia. Il mio idolo però è sempre stato il brasiliano Kakà, anche se lui era un puro trequartista.In questi due anni ho sempre cercato di migliorare e in questa stagione mi sento più a mio agio perchè facciamo un calcio offensivo. Ora siamo terzi ma puntiamo in alto, voglio vincere ogni trofeo possibile. Il mio sogno è portare la Lazio in Champions League. Nella capitale mi trovo a mio agio e ho un attimo rapporto con tutti i miei compagni. Mi sono sentito in colpa per aver sbagliato il penalty contro il Bologna, ma tutti i miei compagni, lo staff e i tifosi mi sono stati vicini. Per questo li ringrazio“.

PARLA ANCHE MILINKOVIC, TRA SOGNO CHAMPIONS ED ELOGI A IMMOBILE

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FORMELLO Torna Lulic ma manca un altro big

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FORMELLO Torna Lulic nel secondo allenamento settimanale. Tutti in campo al Fersini alle 15:30, esclusi i nove impegnati con le Nazionali.

FORMELLO Torna Lulic dopo l’assenza di ieri. Il capitano regolarmente in campo con il resto dei biancocelesti dopo il giorno di permesso accordato con la società. Ovviamente assenti i Nazionali, oltre agli infortunati Radu e Marusic. Entrambi dovrebbero tornare in campo per la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassulo dopo la sosta. Non c’è invece Luis Alberto, ma non c’è preoccupazione per la sua assenza. In gruppo i Primavera Gustavo Cipriano (il difensore era già stato aggregato ieri), Kalaj e Raul Moro. Attività di messa in moto in avvio per i biancocelesti che, successivamente, hanno svolto delle esercitazioni sul possesso palla, incentrate sul gioco orizzontale. Successivamente corsa intermittente in due blocchi per la squadra, prima di concludere la seduca con una partitella finale a campo ridotto. Domani è prevista una seduta mattutina.

INTANTO MILINKOVIC PARLA DAL RITIRO DELLA SERBIA>>>LEGGI QUI

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Milinkovic: “Obiettivo Champions. Immobile? Uno dei migliori”

Un goal per sbloccarsi, riprendersi la Lazio e volare in Serbia per riprendersi anche la Nazionale. Milinkovic-Savic vuole tornare a comandare in biancoceleste. Il Sergente ha concesso un’intervista ai media serbi dal ritiro della Nazionale.

Milinkovic ha parlato molto di Nazionale e delle Qualificazioni per Euro 2020 (“Il nostro destino dipende dal Portogallo, quindi faremo del nostro meglio per vincere e poi vedremo cosa faranno i lusitani“), per poi soffermarsi sulla Lazio: “Abbiamo iniziato a giocare bene, ottenendo quattro vittorie consecutive in campionato. I risultati non sono arrivati in Europa League, ma ora è il momento di pensare alla Serie A dove l’obiettivo è quello di arrivare tra le prime quattro. L’obiettivo è sempre questo, negli ultimi anni l’abbiamo fallito, ma in questa stagione abbiamo la qualità per centrarlo. Immobile? Ciro è uno dei migliori attaccanti in Italia e lo dimostra sempre. Spero che faccia sempre più goal e assist”.

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INTANTO LOTITO SI SCAGLIA CONTRO IL TIFO VIOLENTO>>>LEGGI QUI

LAZIO Lotito contro il tifo violento: “Io ancora minacciato”

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LAZIO Lotito contro il tifo violento. Il patron biancoceleste si sfoga in un’intervista a ‘Libero’.

LAZIO Lotito contro il tifo violentoPer combatterli, vivo sotto scorta. Sono criminali che fanno soldi con il calcio. Io ho sempre operato con una netta separazione tra il ruolo del Presidente e quello dei tifosi: loro sono appassionati che devono sostenere la squadra con il cuore nel rispetto delle regole. Il Presidente invece è custode del patrimonio storico e sportivo della società senza scendere a patti e compromessi e senza farsi condizionare nelle scelte gestionali e strategiche».

MINACCE 

“Inoltre sono stato il primo ad arginare i delinquenti azzerando i benefits: niente abbonamenti e biglietti gratis, basta con le trasferte pagate dalla Lazio. Da una parte questo mio comportamento ha consentito alla società di interrompere un connubio censurabile sotto tutti i punti di vista, dall’altra parte ha acuito minacce e intimidazioni nei miei confronti, ed ancora oggi sono costretto a vivere sotto scorta. Ho dovuto sopportare negli anni e continuo a sopportare tutt’oggi una forte azione di dissenso, con strumenti leciti ed illeciti, che ha limitato la libertà personale mia e della mia famiglia”.

D’ANGELO 

“Ho fortemente voluto una figura professionale di altissimo livello quale quella del Prefetto D’Angelo. Proprio in considerazione della mia ferma decisione di stare sempre dalla parte delle istituzioni e della legalità. Grazie ad una proficua collaborazione quotidiana siamo in grado di poter dar risposte immediate ad ogni iniziativa volta a destabilizzare la credibilità e la serenità dei giocatori e del club e tesa a minare l’immagine della società anche all’estero”.

EMERGENZA VIOLENTI 

“Per lungo tempo in passato è stato sottovalutato il fenomeno dei violenti che, comunque, oggi rappresentano una minoranza rispetto a chi sostiene la propria squadra del cuore con passione autentica e nel rispetto dei valori dello sport e della legalità”.

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