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“Sul terreno dove Lotito vuole costruire c’è rischio di esondazione”

“Sul terreno dove Lotito vuole costruire c’è rischio di esondazione”

“Evidentemente c’è una vera vocazione nei dirigenti delle due società calcistiche romane, quella di invadere, in variante al Piano Regolatore, le aree a rischio di esondazione del Tevere, tutelate dal Piano dell’autorità di bacino e preziose per salvaguardare l’equilibrio idrogeologico della città. L’Amministrazione capitolina non può essere il notaio di interessi immobiliari che usano lo sport per portare avanti operazioni urbanistiche che altrimenti non sarebbero proponibili”. Lo dichiara, in una nota, Cristina Grancio, capogruppo del Misto in Assemblea capitolina e vicepresidente della Commissione Urbanistica, in merito “al progetto del centro polisportivo della S.S. Lazio nell’ansa del Tevere di Castel Giubileo, comprensivo di 220 mq di edificazioni, con un centro commerciale, residenze, alberghi, uffici e strutture sanitarie”. “Continuare ad occupare le aree golenali libere – prosegue la consigliera – significa esporre tutta la città al rischio di gravi eventi idraulici, soprattutto in prospettiva del cambiamento climatico che sta modificando sostanzialmente le caratteristiche delle precipitazioni piovose. Vorrei inoltre segnalare ai dirigenti della SS Lazio che le aree a ridosso del Tevere sprofondano al ritmo di 3-4 millimetri all’anno, come sanno bene alla nuova Fiera di Roma, dove parte degli edifici è stata dichiarata inagibile dopo solo sei anni. Insomma la Lazio non ripeta gli errori/orrori dei cugini giallorossi e l’Amministrazione capitolina dica chiaramente che va chiusa l’epoca delle deroghe al Piano regolatore della città.”.

LAZIO Immobile: “Per la Champions serve maggiore continuità”

LAZIO Immobile — Nella giornata odierna il centravanti campano è intervenuto in conferenza, presso il centro tecnico federale di Coverciano, e ha analizzato il momento dei biancocelesti: “Siamo partiti a rilento, ci manca continuità, quello step in più che ci possa far stare con le grandi. È il campionato più difficile degli ultimi anni, non ci sono più squadre materasso e partite facili. Tutte vogliono dire la loro e lo stanno facendo bene: sono tre anni che lottiamo per la Champions e non la raggiungiamo. Al di là della vittoria in Coppa Italia bisogna far meglio in campionato. Quale delle due gare vorrei giocare con la Nazionale? Vorrei sempre giocare e segnare. Chiaro, considerato che contro il match contro la Grecia si gioca a Roma, vorrei mettere in difficoltà il mister per giocare nel mio stadio”.

Lazio Immobile dipendente? Ecco cosa dicono i numeri

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Lazio Immobile dipendente? Ecco cosa dicono i numeri.

Lazio Immobile dipendente? A quanto pare, sembra proprio di sì. L’attaccante biancoceleste è tornato il bomberone di due stagioni fa, mostrando quanto sia fondamentale per questa squadra. A confermarlo, forse l’unica cosa in questo mondo che non mente mai: i numeri. Che parlano chiaro: se King Ciro scende in campo, si segnano in media 2,1 reti a gara. In caso contrario, il dato scende fino ad un misero 0,9. Le apparizioni dal 1′ del numero 17 sono sempre coincise con almeno un gol realizzato e un assist fornito. Un trend che ha subito uno stop solo contro l’Inter, dove però Immobile è partito dalla panchina. Insomma, dati che dimostrano quanto il capocannoniere della Serie A sia fondamentale per una squadra che dà il suo meglio in avanti. E pensare che, sotto il profilo delle presenze, dopo 7 gare di campionato, il carnet è meno ricco rispetto alle tre stagioni precedenti. Ad oggi Immobile ha collezionato infatti 517’ in campo. Nel 2017 furono 616’, nel 2018 630’, nel 2019 569’. Un minutaggio che il bomber ha condito con 7 gol con due doppiette, alla Sampdoria e al Bologna. Quasi il doppio rispetto all’anno scorso, quando ne aveva segnate solo 4. Leggermente meglio ha fatto nell’annata dei record (2017-2018), con 9 centri. Una strada che la Lazio e i suoi tifosi sperano che Ciro possa percorrere di nuovo quest’anno.

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Lazio Correa ha sbagliato, ma ora bisogna aiutarlo: la squadra è con lui

Lazio Correa ha sbagliato il rigore che avrebbe regalato alla Lazio i tre punti, ma ora bisogna stargli vicino, tutti sbagliano

Lazio Correa ha sbagliato ha voler tirare il rigore nonostante il rigorista fosse Luis Alberto e il tiro dal dischetto significasse portare a casa i 3 punti dopo una partita importante. Ormai il Tucu ha sbagliato e bisogna perdonarlo. L’argentino poco dopo Inter Lazio, ha perso la nonna e voleva omaggiarla con una buona prestazione segnando anche un gol. Per questo aveva deciso di calciare il rigore e i compagni, gli e l’hanno lasciato fare nonostante non spettasse a lui. Ha chiesto di poterlo battere e Inzaghi con il supporto di Luis Alberto (secondo rigorista dopo Immobile) sono stati ben lieti di concedergli questa chance. Tutta la squadra si è unita intorno a lui consolandolo e difendendolo anche durante le interviste, ti riprenderai gli dicevano. Ora avrà la sosta per riflettere e ripartire alla grande.

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IN TRASFERTA NON DAI IL MEGLIO

Lazio in trasferta rendi poco: solo 4 punti

Lazio in trasferta non riesci a imporre il tuo gioco a differenza di quando ti trovi in casa

Lazio in trasferta fin’ora hai conquistato solamente 4 punti, 3 sono arrivati alla prima giornata con la Sampdoria, dopo di ché sono arrivate 3 sconfitte e un pareggio: Spal, Cluj, Inter e Bologna. Invece all’Olimpico il trend è diverso, sono arrivate ben 3 vittorie su 3: Parma, Genoa e Rennes. Bisognerà trovare una soluzione e cercare di vincere anche quando non si gioca all’Olimpico, le partite in trasferta diventeranno molto importanti per gli obbiettivi biancocelesti

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LAZIO La Uefa apre procedimento disciplinare per Lazio Rennes

LAZIO La Uefa apre procedimento disciplinare per ciò che ha visto durante la partita di Europa League disputata giovedì scorso allo stadio Olimpico

LAZIO La Uefa apre procedimento – La Uefa ha deciso di aprire un provvedimento disciplinare nei confronti della Lazio dopo la partita in casa contro il Rennes di giovedì scorso. Secondo la Uefa, alcuni tifosi biancocelesti, avrebbero fatto il saluto romano, ecco il comunicato:

“Sono stati avviati procedimenti disciplinari a seguito della partita della fase a gironi della UEFA Europa League tra S.S. Lazio e Stade Rennais FC (2-1), disputata il 3 ottobre in Italia. Accuse a carico di S.S. Lazio: – Comportamento razzista – Art. 14 del Regolamento Disciplinare UEFA (DR). L’organo di controllo, etica e disciplina UEFA si occuperà di questo caso nella riunione del 17 ottobre”.

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TANTI PUNTI PERSI, RAMMARICO LAZIO

LA NOSTRA STORIA L’attaccante Engelbert Koenig

LA NOSTRA STORIA Engelbert Koenig nasce a Vienna, in Austria, l’8 ottobre 1920. In alcune fonti è citato come Henglebert, detto Buby. Figlio di Engelbert, suo omonimo e allenatore di Milan, Messina e Foligno.

Koenig inizia a giocare nel 1939/40 nel First Wien. Nel 1940/41 si trasferisce alla Fiorentina. Dopo una stagione passa al Catania. La Lazio lo acquista nell’estate del 1942. Gioca cinque stagioni in biancoceleste. Nell’estate 1946 viene ceduto al Napoli per 4,5 milioni di lire ma, non ottenendo il milione per lui, rifiuta il trasferimento.

Dopo aver saltato la fase iniziale della stagione 1946/47 ed essersi riappacificato con la dirigenza biancoceleste torna in squadra alla 5^ giornata di Campionato. Nel 1947 passa alla Sampdoria. La stagione successiva è al Genoa (primo scambio tra le due squadre genovesi). Nel 1950 passa al Messina in serie B dove conclude la carriera. È deceduto a San José, in Costarica, il 23 novembre 1997.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Ugo Ciabattini

LA NOSTRA STORIA Ugo Ciabattini nasce a Napoli l’8 ottobre 1908. Dalla stagione 1926/27 gioca due stagioni con la Lazio.

Nella stagione 1931/32 Ciabattini gioca nel Marino. Poi dall’ottobre 1932 è nella STER e, da militare, con la Avieri Ciampino. Sergente aviatore pilota, il 4 marzo 1936 muore in guerra nel cielo di Dessiè in Africa orientale.

Una lapide nell’atrio dell’Istituto Tecnico Galileo Galilei di Roma lo ricorda tra i Caduti, in quanto ex studente della scuola. Il campo sportivo di Montelibretti, a Passo Corese, è intitolato a lui. Decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.

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LA NOSTRA STORIA L’indimenticato Aldo Biscardi

L’8 ottobre 2017 si è spento a Roma il noto giornalista e conduttore televisivo Aldo Biscardi. Fu l’ideatore del programma ‘Il processo del Lunedì’.

Aldo Biscardi, 86 anni, era originario di Larino in provincia di Campobasso. Laureato in giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli. Passò subito al giornalismo. Nel 1952 divenne collaboratore del quotidiano Il Mattino. Nel 1956 passa al Paese Sera, diventando caporedattore. Viaggia in tutto il mondo come inviato speciale seguendo gli avvenimenti sportivi internazionali. Dal 1958 ha seguito tutti i mondiali di calcio. Arriva alla Rai nel 1979 come caporedattore e vi resta fino al 1983, raggiungendo la carica di vicedirettore del TG3. Nel 1980 lancia su Rai 3 ‘Il Processo del Lunedì’, trasmissione di dibattiti sul mondo del calcio, soprattutto sulla Serie A. Vincitore di diversi premi, ha intervistato personaggi politici, del mondo della cultura e dello spettacolo. Dalla stagione televisiva 2008/2009 oltre a condurre il Processo svolgeva il ruolo di inviato per ‘Quelli che….il calcio’.

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Francesco Fonte

LA NOSTRA STORIA Francesco Fonte nasce a Roma l’8 ottobre 1965. Cresce nelle giovanili della Lazio. Il 30 aprile 1977 è chiamato a rappresentare la Società per l’inaugurazione del busto di Tommaso Maestrelli nel Centro Sportivo di Tor di Quinto.

Dal 1983 al 1986 Francesco Fonte gioca per tre stagioni in prima squadra. In autunno passa al Barletta dove trascorre una stagione prima di passare al Monopoli. Nel 1988 milita nel Bari. La stagione successiva è a Foggia. Dal 1990 al 1995 gioca nell’Avellino. Nel 1995 si trasferisce al Benevento. L’anno dopo gioca nel L’Aquila. Dal 1997 al 1999 è alla Battipagliese. Passa infine per una stagione al Martina. Dopo essere rimasto fermo per tre anni dal 2003 al 2005 torna in campo con la maglia del Fasano. Vive a Monopoli, città d’origine della moglie, dove gestisce uno stabilimento balneare.

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IL RAMMARICO Lazio, quanti punti persi per i gol sbagliati

Arriva la seconda sosta causa Nazionali ed un primo bilancio in casa Lazio. Il rammarico per una classifica che poteva essere migliore

Primi bilanci in casa biancoceleste, dopo il pari amaro contro il Bologna. La squadra di Simone Inzaghi è una giostra con alti e bassi che ha mostrato due facce diverse: spumeggiante tra le mura dell’Olimpico, incerta fuori casa. Qual è la vera Lazio ancora non lo sappiamo, il tempo ce lo dirà. Di certo balza agli occhi, analizzando queste prime 7 gare, come la squadra non ha portato a casa i punti e le vittorie che avrebbe meritato. Un po’ per sfortuna, un po’ per meriti delle squadre avversarie. Di seguito le partite “sfortunate”:

LAZIO ROMA 1 – 1 : la squadra biancoceleste ha colpito quattro pali in una partita dominata in lungo e in largo. Gol falliti a tu per tu con il portiere avversario, egoismo e mancanza di cinismo sotto porta. Persi 2 punti

SPAL LAZIO 2 – 1 : una sciagurata trasferta dove la squadra biancoceleste è passata in vantaggio, ha colpito un palo, fallito il raddoppio. Nella ripresa un calo mentale inspiegabile che ha portato gli avversari a ribaltare la partita. Un suicidio perfetto. Persi 3 punti

INTER LAZIO 1 – 0 : Handanovic ha detto di no, parando l’imparabile a Correa. L’argentino ha però sulla coscienza quel tocco sotto andato in curva fallendo un’occasione ghiottissima. Poi l’errore di Jony sul gol di D’Ambrosio. Si poteva uscire indenni dal Meazza. Perso almeno 1 punto

BOLOGNA LAZIO 2 – 2 : Cali di concentrazione in difesa hanno regalato due gol ai felsinei. Immobile l’ha ripresa due volte, ma poi lo sciagurato rigore sulla traversa di Correa ha tolto i tre punti alla Lazio. Peccato. Persi 2 punti

In totale lasciati per strada 8 punti che, togliendo la sconfitta contro l’Inter che ci può stare, fa scendere il bottino dei punti persi a quota 7. Con gli 11 in cascina avremo potuto avere 18 punti in classifica. Secondo posto ad un punto dalla Juventus. Che peccato.

CELTIC LAZIO, NUOVE DISPOSIZIONI PER LA VENDITA DEI TAGLIANDI

LAZIO Giordano: “Due passi avanti e due indietro. Serve continuità”

LAZIO Giordano — Nella giornata odierna, l’ex bomber biancoceleste ha detto la sua sul pareggio di Bologna e ha analizzato il momento della squadra

LAZIO Giordano ai microfoni di Radiosei: “Il pareggio di ieri è il risultato giusto, al di là degli episodi. La squadra fa due passi in avanti e due indietro, bisogna migliorare. Serve quella continuità che al momento manca. Ci sono giocatori come Luiz Felipe che sembrano arrivati a un buon livello e poi si smentiscono. Non si possono alternare cose giuste e sbagliate anche nella stessa partita. Non è ammissibile, questa squadra non regge i livelli importanti”.

Acerbi: “Squinzi uomo di grande valore. Prego sempre per lui”

Questa mattina, Francesco Acerbi ha presenziato alla cerimonia funebre per l’ultimo saluto a Giorgio Squinzi

Queste le parole di Acerbi ai microfoni di Sky Sport: “Dovevo esserci, gli devo molto. Giorgio Squinzi era una persona riconosciuta da tutti per i suoi grandi valori. È il minimo essere qui, non potevo mancare per salutare l’ultima volta il dottore. Ha sempre detto le cose chiaramente e tutti gli hanno voluto bene. Mi è stato anche vicino fin da subito, nonostante non ci conoscessimo benissimo all’inizio. Ho parlato spesso con lui prima di andare alla Lazio. Lui non voleva che partissi, ma come un padre ha lasciato andare il figlio quando ha compiuto di 18 anni. Prego sempre per lui”.

LAZIO Canigiani spiega la novità per la trasferta a Celtic. E non solo…

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LAZIO Canigiani spiega la novità per la trasferta a Celtic. E non solo…

LAZIO Canigiani spiega la novità per la trasferta a Celtic. Il responsabile del marketing biancoceleste fa chiarezza sugli ultimi sviluppi sulla gara di Europa League, in programma al Celtic Park di Glasgow giovedì 24 ottobre. Queste le sue parole ai microfoni di ‘Lsr’: “E’ stato messo a disposizione un altro blocco di biglietti per la partita contro il Celtic. Quindi c’è ancora possibilità per i tifosi biancocelesti di acquistare il biglietto. Non ci sarà un solo settore messo a disposizione per i tifosi della Lazio, per questo la vendita è a blocchi: per rispettare la volontà della squadra che ci ospiterà“.

Dopo la sosta, il campionato riparte con un big match: “Per quanto riguarda il campionato, ora ci sarà una settimana di sosta e poi si ripartirà con una sfida molto importante contro l’Atalanta.  A breve partirà la vendita dei biglietti per questa partita“. Chiosa infine sullo Store ufficiale nel centro di Roma: “L’inaugurazione del negozio in centro? Siamo molto vicini all’apertura”.

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CELTIC LAZIO Importante novità per i tifosi che vogliono andare in Scozia

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CELTIC LAZIO Importante novità per i tifosi che vogliono andare in Scozia.

CELTIC LAZIO Importante novità per i tifosi che vogliono andare in Scozia. A renderlo noto la stessa società biancoceleste, in un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale.

La S.S. Lazio comunica a tutti i propri sostenitori interessati alla trasferta in Scozia del prossimo 24 ottobre che, dalle ore 12:00 di oggi lunedi 7 ottobre verranno messi in vendita nel circuito Ticketone ulteriori biglietti per il settore ospiti“.

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ACCADDE OGGI 7 ottobre 2012, Pescara-Lazio 0-3: la caccia alle aquile e la mattanza dei delfini

Il Pescara torna in Serie A dopo 19 anni, nel 2012, e il primo pensiero dei tifosi abruzzesi è sempre il solito, la sfida con la Lazio. Una rivalità sentita quasi a senso unico, ma che nelle partite allo stadio Adriatico si fa più che mai tangibili. Nella settimana precedente al match, vengono diffusi in città dei manifesti con un tipico cacciatore pescarese che punta col fucile il volo di un’aquila. “La caccia è iniziata”, il macabro messaggio.

La Lazio non se ne cura troppo. La nuova gestione del tecnico all’inizio sconosciuto ma poi sempre più apprezzato Vladimir Petkovic comincia a portare i suoi frutti, e la vittoria interna col Siena ha cancellato il primo momento no della stagione, la doppia sconfitta subita contro Genoa e Napoli.

A dispetto dell’ambiente caldo, la Lazio in campo passeggia: prima una punizione da distanza siderale di Hernanes sorprende Perin, poi ci pensa Miro Klose, ispiratissimo in quella che sarà una delle sue migliori stagioni in biancoceleste. Doppietta e partita chiusa già in meno di un tempo. E dalla caccia alle aquile, si passa alla mattanza dei delfini: brutte immagini, ma non abbiamo di certo cominciato noi.

Fabio Belli

IL TABELLINO

7 ottobre 2012, PESCARA-LAZIO 0-3

Marcatori: 5’pt Hernanes, 25’pt Klose, 36’pt Klose.

PESCARA: Perin, Balzano, Capuano, Terlizzi, Bocchetti, Blasi (1’st Jonathas), Colucci, Cascione, Caprari, Vukusic (21’st Abbruscato), Celik (11’st Quintero). Panchina Pelizzoli, Falso, Romagnoli, Soddimo, Bjarnason, Nielsen, Brugman. Allenatore: Stroppa.

LAZIO: Marchetti, Konko (15’st Cavanda), Dias, Biava (40’st Cana), Lulic, Candreva, A. Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Mauri, Klose (27’st Floccari). Panchina Bizzarri, Carrizo, Ciani, Scaloni, Stankevicius, Zauri, Onazi, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic.

Arbitro: De Marco di Chiavari

 

Bologna-Lazio 2-2, gol e highlights: Correa fallisce rigore nel finale

Bologna-Lazio 2-2, gol e highlights: Correa fallisce rigore nel finale

Bologna Lazio 2-2

Con Mihajlovic regolarmente in panchina grazie l’ok dei medici, il Bologna si porta due volte in vantaggio prima con Krejci e poi con Palacio. In entrambi i casi Immobile riprende i rossoblù. Nel secondo tempo cartellino rosso per Leiva (doppia ammonizione) e Medel (fallo da ultimo uomo su Correa).
All’88° Correa fallisce un calcio di rigore.

Bologna Lazio gol e highlights

https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2019/10/06/bologna-lazio-risultato-gol.html

BOLOGNA LAZIO Immobile: “Felice per i gol ma avrei voluto i 3 punti”

Bologna Lazio Immobile a Lazio Style Radio commenta così la sua doppietta di oggi e il titolo momentaneo di capocannoniere

Bologna Lazio Immobile:

“Abbiamo affrontato una squadra ben messo in campo che non ci faceva ripartire, soprattutto nel primo tempo, con l’espulsione di Lucas ci è scattato qualcosa e siamo riusciti a fare meglio nonostante non fossimo in svantaggio ed era positiva come cosa. Sicuramente ho sentito il mister dire che ci manca qualche punto e l’avevo detto anche io tempo fa. Sono contento per i due gol ma non sono soddisfatto, anzi per niente perché avrei voluto e preferito vincere. I tre punti ci sarebbero serviti, ci resta l’amaro in bocca, tocca andare avanti e ora ci sarà la sosta”.

“Quando ci rivedremo tutti, dovremo vedere i punti negativi che ci sono stati. Io sto bene, i miei compagni mi mettono in condizione di esprimermi a meglio, abbiamo vinto la partita importante contro il Rennes e avremmo voluto vincere anche oggi. Ovviamente la partita di giovedì ci ha stressati e questo un po’ ha influito oggi. I tifosi anche oggi ci sono stati vicini, erano in tanti e sono contento. Sono felice di come sta andando, i miei compagni mi stanno aiutando a tornare quello di due anni fa e sono contento. Le ultime due partite in Nazionale le abbiamo giocate io e Belotti, entrambi siamo andati a rete, dobbiamo dare solo continuità, ovviamente era pesante non segnare ma fortunatamente con la Finlandia mi sono sbloccato”.

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BOLOGNA LAZIO Inzaghi spiega la scelta di Correa rigorista

BOLOGNA LAZIO Inzaghi è intervenuto ai microfoni di SkySport al termine della partita giocata al Dall’Ara e terminata con il risultato di 2-2.

BOLOGNA LAZIO Inzaghi: “E’ stata una partita sofferta, ma la squadra ha tenuto bene il campo. Il Bologna ha corso tanto, è una squadra organizzata. Anche in 10 noi non ci siamo disuniti e siamo rimasti in partita, ma c’è rammaico per le ultime due occasioni. Visto ciò che abbiamo creato forse avremmo meritato di più. La fase difensiva? Dovremo analizzare tutto e porre rimedio. Sul primo goal c’è stata anche la loro abilità, sul secondo dovevamo uscire in anticipo. Oggi la prestazione c’è stata, sapevamo che il Bolgona sarebbe partito forte e così è stato. Abbiamo reagito dopo i goal subiti. I ragazzi erano rammaricati per questo riultato. Il rigore di Correa? I rigori li sbaglia chi li calcia. Immobile è il nostro rigorista. Luis Alberto, Correa e Jony si allenano per tirarli in caso di sua assenza. In quel momento il Tucu si è preso la responsabilità, aveva tanta voglia e gliel’ho lasciato tirare, ero fiducioso. In allenamento solitamente sbaglia molto poco, ma purtroppo oggi ha preso la traversa…Correa deve continuare a lavorare su questa strada e sono sicuro tornerà molto presto al goal. Sinisa? E’ stato un bellissimo incontro. Purtroppo non ci siamo potuti abbracciare ma è come se lo avessimo fatto. E’ un’amicizia che dura da vent’anni. Sarà una lunga battaglia per lui ma sono sicuro ne uscirà. Il cambio di Immobile? In dieci dovevo riorganizzare la squadra e Ciro aveva giocato 90 minuti giovedì, ho puntato sulla freschezza di Correa. Questo ciclo di partite è stato dispendioso, ma forse ci manca qualche punto”.

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Immobile esce sempre. Perché non ha tirato Luis Alberto il rigore?

Immobile esce sempre, così non va. è da poco terminata Bologna Lazio e questo pareggio sa di beffa. Lazio brava nel reagire, recuperando per due volte lo svantaggio, ma il rigore fallito da Correa all’ottantottesimo spiana la strada a due valutazioni. La prima è capire perché il nostro bomber, capoccannoniere del campionato esce spesso? Anche oggi, dopo l’espulsione di Leiva al 59′, il mister ci ha messo appena due minuti per decidere che Immobile andava tolto. Ok il momento critico della decisione d’urgenza, però qui sta diventando una costante. Di solito l’attaccante viene sostituito quando non segna, non quando sta in palla ed ha appena realizzato una doppietta. Di solito lo si fa uscire quando il risultato è in cassaforte e gli si vuole far prendere la standing ovation dal pubblico pagante. Correa ha retto il reparto da solo, ma non ha uno spiccato senso del gol. La seconda valutazione è capire perché il rigore l’ha calciato Correa (che fra l’altro aveva già sciupato una ghiotta occasione appena due minuti prima) e non Luis Alberto che è stato a parlare con Parolo che cercava di convincerlo ad andare sul dischetto. In una grande squadra nulla deve essere lasciato al caso e non si può gestire così un calcio di rigore a due minuti dal termine. Oggi sono stati due punti persi, che potranno essere decisivi nella corsa alla Champion League.