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LAZIO RENNES Conferenza Caicedo: “Rinnovo? Il mister crede in me”

LAZIO RENNES Conferenza Caicedo — A poco più di 24 ore dal fischio d’inizio, l’attaccante ecuadoregno è intervenuto in sala stampa e ha presentato il match

LAZIO RENNES Conferenza Caicedo: “Perché ho deciso di rinnovare? Lo devo al mister: lui crede in me e mi ha fatto credere nel progetto. Sono qui per il club ma soprattutto per Inzaghi. Sono molto contento, devo continuare a lavorare con la stessa mentalità. Mi sento pronto. Al di là di chi giochi, la squadra funziona bene perché il gruppo è lo stesso da diverso tempo. Noi attaccanti ci esprimiamo tutti allo stesso modo. Domenica abbiamo giocato un’ottima partita e dobbiamo proseguire su questa strada. Mi trovo bene sia con Correa che con Immobile. Abbiamo un buon rapporto sia dentro che fuori dal campo. Insieme ci troviamo sempre molto bene, per me è perfetto condividere con loro il reparto. Credo nei nostri obiettivi, altrimenti non avrebbe senso lavorare. Crediamo in tutto quello che facciamo: il mister è chiamato a fare delle scelte e noi siamo con lui. Dobbiamo sistemare la classifica in Europa, ma in campionato abbiamo preso una buona strada. Domani ci aspetta una buona opportunità per vincere e migliorare la graduatoria del girone. 

Il mio obiettivo è sempre aiutare la squadra e farmi trovare pronto. Il primo anno è stato difficile l’ambientamento dalla Spagna in Italia. Nel secondo anno ho trovato più spazio e questa deve essere la mia stagione. Ho sempre sentito la fiducia del mister e penso di poter crescere ancora. Quest’anno ho una grande opportunità per dare continuità al mio rendimento della scorsa stagione. Sono in una società nella quale non ho mai percepito fenomeni di razzismo e non voglio parlare di ciò che accade al di fuori della nostra realtà. A volte gioco come seconda punta. Il mister dà libertà e fiducia al suo reparto offensivo, mi piace giocare sia come prima punta, sia come spalla dell’attaccante. Fati è un giovane come il tipo del Rennes che sta facendo molto bene. Il Rennes vanta giocatori importanti, di gamba e di esperienza. Dobbiamo farci trovare pronti in vista del match di domani. Sono felice di essere in un club così importante come la Lazio. Non pensavo di restare qui per così tanto tempo, ma il mister mi ha dimostrato la sua fiducia e mi ha convinto a restare a Roma. Ringrazio la Società ed i miei compagni perché senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. La Nazionale è un capitolo chiuso della mia vita, ho dato tutto e di più per il mio Paese ed ora sono in pace con la mia coscienza”. 

LAZIO RENNES Conferenza Inzaghi: “Conta solo vincere. Serve continuità”

LAZIO RENNES Conferenza Inzaghi — Alla vigilia del match, il tecnico biancoceleste è intervenuto in sala stampa e ha presentato la sfida, in programma domani alle 21.00 all’Olimpico

LAZIO RENNES Conferenza Inzaghi: 

Domani conta solo vincere? 

Sì, per noi è una finale perché veniamo dalla sconfitta in Romania, quindi ho parlato coi ragazzi, di solito le finali le affrontiamo nel modo giusto. Li ho messi in guardia, è fondamentale fare punti contro una squadra forte e organizzata“.

La Lazio ha lavorato sul cinismo. Si lavora anche sugli altri reparti?

Senz’altro,  credo che le squadre forti debbano portare tutti i giocatori in rete. Ci stiamo lavorando. Sono contento che domenica abbiano segnato gli attaccanti e i centrocampisti, col Parma aveva segnato Marusic. Dobbiamo crescere, ci aspettiamo i gol da parte di tutti. 

C’è bisogno di continuità, come si trova?

“Dovremo fare una grande prestazione, sarà una gara fisica, troveremo una squadra abbastanza chiusa, che ha ottimi giocatori di ripartenza. Dovremo avere una buona gestione della palla, sono insidiosi. Manca l’allenamento di domani, cercherò di fare la formazione migliore per il Rennes”.

Il Rennes è la squadra più insidiosa del girone?

Siamo capitati in un girone complicato. Il Cluj aveva già tante partite sulle gambe. Il Celtic e il Rennes hanno la storia dalla loro parte. Il Celtic vince regolarmente il proprio campionato, il Rennes ha battuto il Psg in Supercoppa, abbiamo tutte le possibilità per passare il girone”.

Si aspetta di più dai nuovi acquisti? Quando si vedranno in campo con più continuità?

Domenica è stata una coincidenza, gli acquisti li abbiamo fatti, sono soddisfatto di loro. Lazzari si è inserito subito perché viene dallo stesso campionato, ora si sta alternando con Marusic che ci sta dando garanzie. Ma sono contento di Manuel. Gli altri vengono da un altro Paese, tutti gli stranieri che vengono da fuori hanno bisogno di un periodo di inserimento. Stanno apprendendo la lingua più velocemente di quanto pensassi, ora devono accelerare. Domani potrebbero trovare spazio. Per quello che vedo in allenamento sono molto speranzoso”.

La Lazio non vince da tante partite in Europa. È un caso o c’è stato un problema con l’approccio?

Non vinciamo in Europa da tre partite. Le ultime due del girone scorso eravamo già qualificati, abbiamo fatto delle scelte, non erano state considerate come gare. Col Siviglia le vorrei rigiocare con un organico a disposizione, a Siviglia eravamo in 12, avevamo tanti infortunati. Per Cluj c’è rammarico, abbiamo giocato 45′ bene, sappiamo come è finita. Vogliamo invertire la tendenza, domani vedremo come giocheremo, sapendo che affronteremo una squadra fisica. Serve la vera Lazio”.

La Lazio non ha snobbato mai l’Europa League. Ma quest’anno il campionato è una priorità?

Non è nella mia mentalità, preparo partita dopo partita e cerco di fare il massimo, lo abbiamo dimostrato negli anni con l’Europa League, la Coppa Italia e campionato. Poi ho bisogno di vedere i nuovi in determinate partite. La crescita passa per gli allenamenti ma tanto per alcune partite. Non regalo niente, quando vedo concentrazione durante la settimana in allenamento penso che un calciatore possa farlo anche in gara”.

FROSINONE Nesta verso l’esonero. Decisivo…Lotito

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FROSINONE Nesta verso l’esonero. E a scrivere l’ultima parola sul destino del tecnico, ex Lazio, potrebbe essere proprio il patron biancoceleste Lotito.

FROSINONE Nesta verso l’esonero. Appena cinque infatti i punti conquistati in sei partite: troppo poco per la società ciociara, che starebbe ripensando al futuro in panchina dell’ex difensore della Lazio. Una decisione in tal senso verrà presa al termine della prossima sfida di campionato, che vedrà i canarini opposti, domenica all’Arechi, alla Salernitana di Lotito. Proprio l’altra squadra del patron biancoceleste potrebbe dunque decretare la fine dell’avventura in giallazzurro di Nesta.

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LAZIO Immobile a caccia di Inzaghi per la vetta europea

LAZIO Immobile a caccia di Inzaghi per diventare il miglior bomber europeo laziale

LAZIO Immobile a caccia del record che il suo mister Inzaghi detiene con la Lazio in Europa. Già, Simone è a quota 20 gol mentre Ciro è fermo a 9 gol. In mente ha di ottenere un altro record con la maglia laziale, dopo aver scalato la vetta nei gol in Serie A e con la maglia della Lazio, ha intenzione di entrare ancor di più nella storia dell’aquila. Ha nel mirino queste partite di Europa League, la sfida di domani per lui sarà molto importante. Due stagioni fa, fu capocannoniere con 10 gol insieme ad Adruiz, oggi vuole ottenere lo stesso risultato. A un solo gol di distanza c’è Casirighi, 10, a 11 gol Chinaglia e Kozak e poi entrambi a 12 Nedved e Rocchi. Dopo di ché non gli rimarrà che il suo mister, quel mister che ritiene essere un fratello maggiore, deciderà comunque di batterlo? Per ora il suo obbiettivo è fare più gol possibili nei gironi partendo già dalla sfida di domani contro il Rennes.

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CORREA RINNOVA

LAZIO Correa rinnova, tutto fatto: i dettagli

LAZIO Correa rinnova il contratto grazie alle sue prestazioni, al momento non si parla di nessuna clausola rescissoria

LAZIO Correa rinnova – Dopo l’ottima prestazione nel finale di campionato, la Lazio ha deciso di blindare il suo gioiello argentino con un nuovo contratto. Nella giornata di ieri, l’agente e Tare, si sono incontrati per discutere del suo rinnovo concludendo così l’affare. El Tucu prolungherà il suo contratto con scadenza 2022 fino al 2024 e andrà a guadagnare ben 2 milioni di euro a stagione. Manca solo l’annuncio ufficiale e poi la Lazio e Correa saranno ulteriormente legati per continuare insieme l’avventura.

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LE PAROLE DI GRENIER DEL RENNES

EUROPA LEAGUE Rennes Grenier: “La Lazio è la favorita”

EUROPA LEAGUE Rennes Grenier e la sua squadra ce la metteranno tutta ma credono che la Lazio sia superiore a loro

Grenier ha indossato la maglia della Roma due stagioni fa giocando solamente 6 partite. Ora veste la maglia del Rennes prossimo avversario in Europa League dei biancocelesti, EUROPA LEAGUE Rennes Grenier ecco le sue parole sulla sfida:

“Contro di noi ci sarà una squadra ben organizzata, in panchina hanno un allenatore che sa come utilizzare al meglio i suoi giocatori visto che ne conosce le qualità ed è riuscito a ottenere ottimi risultati in questi anni. Molti sono giocatori di esperienza quindi riescono a dare di più sia sul piano fisico che mentale. Sicuramente dovremmo controllare e avere un occhio di riguardo per Immobile, Milinkovic e Luis Alberto. Quest’anno ha iniziato sottotono nonostante meritasse di più visto le sue potenzialità. Ha perso la prima di Europa League e quindi tenterà di reagire in casa in tutti i modi. Ha battuto il Genoa 4-0, noi siamo un gruppo molto equilibrato ma loro restano i favoriti”.

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LE PAROLE DI LOTITO

FESTA DEI NONNI Auguri ai nonni… ma soprattutto a quelli biancocelesti

Oggi, 2 ottobre, è la Festa dei Nonni. Figure stupende e leggendarie, reali e irreali allo stesso tempo. Le persone più vicine, sia con il cuore che con la testa, a tutti quelli che ora sono fanciulli. Quei personaggi che dopo tanti anni di vita vissuta custodiscono nei loro occhi e nella loro mente la storia e la verità. Ogni nonno è Grande, ma lasciatecelo dire, i più Grandi sono i nonni della Lazio.

Quelli che in una domenica qualsiasi, in più di un secolo di storia, hanno accompagnato e condotto nell’Olimpo della passione molti giovani. Fanciulli rapiti da quel pallone che rotola instancabile, affascinando e facendo sognare chiunque gli si avvicini. I nonni, quelle persone dolcissime che ci hanno insegnato cosa significhi amare incondizionatamente lasciandoci travolgere da una passione infinita che unisce passato, presente e futuro, in nome di un sogno comune. Quella stessa passione che univa e continua a unire dopo più di un secolo un popolo. Che conserva eventi passati, pensieri e ricordi di un tempo che fu. Immagini sbiadite di vecchie istantanee rubate a un attimo di “Amore”. Un Amore diverso dalla solita unione tra individui. Quell’Amore che ti sconvolge, ti trasforma, ti porta a pensare che nulla può essere più grande: l’Amore per la Squadra del Cuore. Nel nostro caso, l’Amore per la Lazio.

In 119 anni di storia sono tanti i ragazzi che sono stati al suo fianco. Milioni di appassionati che sotto la sua bandiera e nel suo nome hanno trascorso anni e anni uniti in un unico abbraccio. Senza alcuna distinzione, ne’ di colore, ne’ di religione e tanto meno sociale. Tutti uguali ma al tempo stesso tutti unici. Tutti diversi l’uno dall’altro, ma uniti in un solo corpo e in una sola anima per l’Amore nei nostri colori. Tanti di quei ragazzi che, con il passare del tempo, sono ora diventati Nonni.

GRAZIE NONNI

E’ a loro che dobbiamo ringraziare se ancora oggi, dopo tanti anni, anche noi possiamo vivere attimi indimenticabili che potremo a nostra volta raccontare ai nostri nipotini. Quei bambini che un domani, travolti dalla nostra stessa passione, prenderanno il nostro posto a fianco di tanti altri ragazzi come loro rendendo immortale la nostra Società. Perché si sa le persone cambiano ma la Lazio no, perché lei è la storia di un Amore eterno… quell’Amore che ci unisce da tanto tempo e che non avrà mai fine.

Grazie Nonni, grazie per averci insegnato cosa sia la vita ma soprattutto… Grazie per averci insegnato ad amare e a rispettare la prima e unica squadra della Capitale, la Lazio.

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Lotito: “I buu’ non sempre sono atti discriminatori.”

“Non sempre l’espressione ‘buu’ corrisponde effettivamente a un atto discriminatorio o razzista. Ricordo quando ero piccolo, spesso persone non di colore, che avevano la pelle normale, bianca, gli facevano ‘buu’ per scoraggiarlo a segnare il gol davanti al portiere. Andrebbe interpretato”. Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, a margine del consiglio federale della Figc che ha discusso anche l’approvazione delle linee guida per dotare i club di nuovi strumenti contro violenza e atti di razzismo nelle curve. “Noi abbiamo tanti giocatori di colore, non penso che la Lazio faccia distinzione del colore della pelle. I comportamenti della Lazio da questo punto di vista sono sotto gli occhi di tutti.”

LAZIO Anche Parolo verso il rinnovo: i dettagli

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LAZIO Anche Parolo verso il rinnovo: i dettagli.

LAZIO Anche Parolo verso il rinnovo. Il centrocampista è uno dei recordman della rosa biancoceleste in questo inizio stagione in fatto di presenze: ben 321 i minuti collezionati in campionato, insieme a tre presenze da titolare. Che sia per fare il vice Leiva o la mezzala, a lui non importa. Ed è anche tra i più importanti nello spogliatoio, uno dei leader cui Inzaghi ha affidato la gestione del gruppo. Insomma non se ne può fare a meno. Anche per la sua serietà, con cui compensa l’età avanzata allenandosi sempre al massimo. Motivi che stanno spingendo la società a decidere sul suo futuro. Alla scadenza del suo contratto (il prossimo giugno) non manca più moltissimo, per cui si sono avviati gli approcci per capire se c’è possibilità di proseguire insieme. Nelle intenzioni dei vertici, gli 1.4 milioni a stagione attualmente percepiti non dovrebbero essere adeguati, mentre la durata del contratto verrebbe prolungata per una stagione, fino al 2021.

Un’operazione che si inserisce nella gestione della transizione della vecchia guardia. Anche Lulic per esempio ha il contratto in scadenza nel 2020, ma per lui di rinnovo ancora non se nè è parlato. Parolo invece può farcela a strappare un altro anno di conferma. A Roma sta bene, è una colonna della Lazio, con cui ha superato le 200 presenze. E già in questa stagione potrebbe toccare lo stesso traguardo in campionato: al momento è a quota 169, quindi gliene mancano solo 31. Inzaghi inoltre lo tiene fra i suoi punti fermi, tra quelli che più lo hanno aiutato nella gestione dello spogliatoio. I presupposti insomma ci sono tutti. Adesso non resta che aspettare ancora qualche settimana per capire se la Lazio e Parolo avranno deciso (di comune accordo) di proseguire il loro viaggio insieme.

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LAZIO Caicedo ha rinnovato: ecco i dettagli, a breve l’ufficialità

LAZIO Caicedo ha rinnovato il suo contratto con i biancocelesti, manca ancora l’ufficialità che arriverà a breve

LAZIO Caicedo ha rinnovato – L’ecuadoriano ha rinnovato il proprio contratto con la Lazio. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, l’attaccante ha messo la firma sul proprio rinnovo dopo un lungo colloquio durato tutta l’estate. Il panterone aveva tutta l’intenzione di rimanere e prolungare il suo contratto e alla fine ce l’ha fatta. Rinnovo fino al 2022 arricchendo leggermente l’ingaggio andando a guadagnare 2 milioni di euro più bonus rispetto agli 1,8 che percepisce adesso. Un rinnovo voluto da entrambe le parti, perché la Lazio ha rifiutato in estate, tutte le offerte arrivate per il numero 20 nella speranza di arrivare presto al rinnovo e così è stato. Inzaghi crede molto nella punta e non manca mai nel fargli i complimenti, ha grande stima di lui e lo ha voluto confermare a tutti i costi.

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CORREA IN ATTESA DEGLI ESITI

LAZIO Correa a rischio stop: attesa per gli esiti

LAZIO Correa a rischio – L’attaccante ha effettuato dei test per valutare le condizioni fisiche, a breve si saprà l’esito

LAZIO Correa a rischio – L’argentino potrebbe incorrere in un piccolo stop che gli farebbe saltare diverse partite. Sicuramente salterà la sfida di giovedì in Europa League contro il Rennes, al suo posto giocherà Caicedo. Durante la partita contro il Genoa, il numero 11 ha lasciato il campo anzitempo il campo per un fastidio muscolare alla coscia sinistra. Ieri non si è allenato con il resto della squadra, effettuando dei controlli per valutare la situazione, ora la Lazio e Inzaghi sono in attesa degli esiti per sapere se sarà una cosa lieve o dovrà rimanere ferma per qualche tempo. La Lazio domenica affronterà il Bologna, dopo ci sarà la sosta per le Nazionali.

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LE PAROLE DI D’AVERSA

Lazio D’Aversa reputa i biancocelesti una delle migliori squadre

Lazio D’Aversa parla dei biancocelesti rammaricato per la sconfitta ottenuta in precedenza ma mettendo la squadra tra le più forti

Due settimane fa all’Olimpico, la Lazio ha affrontato il Parma uscendo dal campo con una vittoria, il primo successo ottenuto in casa. Ieri lallenatore dei ducali in conferenza stampa, è ritornato sul match disputato contro i biancocelesti. Lazio D’Aversa le sue parole:

“Cosa abbiamo imparato dalla partita contro la Lazio? Che noi riusciamo a farci condizionare dal risultato. L’altro giorno hanno fatto ben 4 gol contro il Genoa. Noi contro di loro non abbiamo giocato bene nel secondo tempo, mentre nel primo qualcosa era venuto fuori, anzi se avessimo catalizzato le occasioni ottenute a quest’ora parleremmo di altro. Bisogna anche valutare l’avversario che si ha di fronte in alcune situazioni e reputo la Lazio una tra le tre-quattro squadre migliori”.

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LA NOSTRA STORIA – Carlo Sassi, l’uomo della moviola

Il primo ottobre 1929 nasceva a Milano il giornalista Carlo Sassi. Da ragazzo tentò la carriera di giocatore ma con esiti non esaltanti. Nel 1946 firma per l’Angerese, squadra che in quel periodo disputava il campionato di serie C. Per motivi di studio e di lontananza dopo qualche tempo rinuncia al contratto e si ritira dal calcio professionistico.

Militerà ancora per quattro stagioni (l’ultima alla Gaviratese) tra i dilettanti, dopodiché entra a lavorare in banca dove resta per nove anni. Dal 1960 passa a lavorare alla Rai. Fin dall’inizio collabora a La Domenica Sportiva” e grazie a lui venne introdotta la moviola. Attraverso questo nuovo dispositivo elettronico le azioni salienti delle partite di cartello possono essere mostrate al rallentatore, analizzate e discusse. La moviola nacque il 22 ottobre 1967 per il gol fantasma di Gianni Rivera in un derby milanese. Nei primi anni Carlo Sassi selezionava gli episodi, questi venivano commentati da Bruno Pizzul e in seguito li analizzava di persona. E’ stato curatore della Domenica Sportiva e della moviola fino al 1991. L’anno successivo sempre per la RAI conduce con Sandro Ciotti Quasi Gol” e dal 1993 affianca Fabio Fazio e Marino Bartoletti in Quelli che il calcio” prima su Rai 3 e poi su Rai 2 fino al 2001.

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ACCADDE OGGI 17/12/1989, Udinese-Lazio 0-2: i primi passi verso il futuro

Vacanze di Natale ’89. Non è uno dei primi film della saga dei Vanzina, solo un ricordo di quando la Lazio muoveva i suoi primi passi per ritornare grande alla fine dei terribili anni 80 (al rogo chi osa rimpiangerli calcisticamente). E quel periodo natalizio fu incredibile. Alla vigilia di Capodanno ci fu lo storico tre a zero contro il Napoli di Maradona, ma ancora prima la Lazio di Beppe Materazzi aveva mosso un altro importante passo tornando alla vittoria in trasferta dopo tre mesi.

Dopo il blitz in casa del Milan, mai più ripetuto fino ai giorni nostri, la Lazio vince una sfida complessa su un campo difficile. E’ un’Udinese che lotta per salvarsi ma che, un quella Serie A così ricca, vanta individualità come Garella in porta, Sensini in difesa e Banca e Abel Balbo in attacco. Niente male, ma la Lazio è solida e a un quarto d’ora dalla fine sfrutta un’altra autorete per fare bottino pieno in trasferta. Dopo Paolo Maldini, è Vanoli a infilare la propria porta per una Lazio però sicuramente più brillante della partita difensiva giocata a San Siro. Arriverà anche il raddoppio di Gabriele Pin. Poi, dopo Natale, la grande festa contro il Napoli: per l’Europa bisognerà aspettare altri tre anni, ma quelli furono i primi passi di una squadra che nel decennio successivo sarebbe diventata la più forte del mondo per un paio di stagioni.

Fabio Belli

IL TABELLINO

UDINESE – LAZIO 0-2

Marcatori: 76′ Vanoli (aut), 86′ Pin.

UDINESE: Garella, Paganin, Vanoli, Bruniera, Sensini, Lucci, Mattei, Iacobelli (56′ Orlando), Branca (56′ De Vitis), Gallego, Balbo. A disp.: Abate, Galparoli, E.Oddi. All. Mazzia.

LAZIO: Orsi, Bergodi, Sergio, Icardi, Gregucci, Soldà, Di Canio, Troglio (69′ Pin G.), Amarildo, Sclosa, Sosa (56′ Bertoni). A disp. Sassanelli, Nardecchia, Beruatto. All. Materazzi.

Arbitro: Beschin (Legnago).

 

FORMELLO Lazio verso il Rennes con il dubbio Correa

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FORMELLO Lazio verso il Rennes con il dubbio Correa: le ultime dal quartier generale dei biancocelesti.

A Formello Lazio subito al lavoro in vista della seconda partita del girone di Europa League. La seduta, in programma alle 11.30, inizia con il riscaldamento per tutta la squadra, poi come di consueto divisa in due gruppi. Da una parte chi ha affrontato il Genoa, dall’altra chi è rimasto a riposo o è entrato a gara in corso. Mentre il primo troncone svolgeva corsetta blanda in scarpe da ginnastica, il secondo si sottoponeva a lavoro tecnico con esercitazioni di possesso palla e partitelle a campo ridotto. Uniti a questo gruppo anche Durmisi, Casasola e Djavan Anderson, segno che anche giovedì Inzaghi adotterà un robusto turnover, con tanti giocatori ieri rimasti in panchina.

A partire dalla difesa, dove il perno centrale Acerbi sarà affiancato da Vavro e Bastos. Confermato dunque il reparto dell’esordio europeo, con Luiz Felipe e Radu che godranno di un turno di riposo. A destra si rivedrà Lazzari (al posto dello squalificato Marusic), mentre a sinistra Jony dovrebbe spuntarla su Lulic. Lo spagnolo dovrà ripetere la buona prova contro il Cluj, offuscata dall’errore sul gol dell’Inter. In mezzo toccherà invece a Parolo insieme a uno tra Cataldi e Berisha, mentre per la mezzala Milinkovic potrebbe restare fuori a vantaggio di Luis Alberto, escluso in Romania. Davanti infine agiranno Immobile e Caicedo. Correa ha infatti saltato la seduta mattutina per un problema all’adduttore della coscia sinistra. Uscito ieri dal campo zoppicando, verrà valutato nelle prossime ore.

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VERSO LAZIO RENNES – Momento no per la formazione transalpina

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VERSO LAZIO RENNES – Vediamo come stanno i prossimi avversari dei biancocelesti in Europa League.

VERSO LAZIO RENNES – Neanche il tempo di godersi il rotondo successo sul Genoa, che per i biancocelesti è già tempo di pensare alla seconda giornata di Europa League. Avversario, di scena giovedì sera all’Olimpico, il Rennes, reduce da un momento tutt’altro che entusiasmante in Ligue 1. Dopo un inizio di campionato molto promettente, nelle ultime cinque giornate sono state raccolte 2 sconfitte e 3 pareggi. E proprio con un segno X è coinciso l’ultimo impegno, in quel di Marsiglia: in vantaggio nel primo tempo grazie all’ex Milan Niang, nella ripresa gli uomini di Stephan hanno subito la rimonta ad opera di Caleta-Car. Un 1-1 finale decisamente non soddisfacente, anche perchè prosegue la striscia negativa del club transalpino: l’ultima vittoria risale infatti allo scorso 25 agosto (2-0 in casa dello Strasburgo).

In serata ha giocato anche il Cluj, avversaria della Lazio nella prima giornata di EL. I romeni hanno regolato il Gaz Metan con un secco 3-0, effetto delle reti di Vinicius, Boli ed Emrani. I romeni giovedì se la vedranno con il Celtic nell’altra gara del Gruppo E.

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Radu segna dopo 3 stagioni e la Serie A ci scherza su

Radu segna dopo 3 stagioni e fa gioire i compagni increduli dopo aver visto il suo gol

Radu segna dopo 3 stagioni – Sono passate esattamente tre stagioni dall’ultima volta in cui Stefan timbrava il tabellino dei marcatori. L’ultima volta fu: Lazio-Fiorentina 3-1. In quell’anno siglò ben due reti, l’altra arrivò alla quarta giornata, Lazio-Pescara 3-0, quel giorno il romeno giocò da capitano. Ieri il numero 26 è tornato a gioire e ha provato una forte emozione. A inizio anno la sua avventura con la Lazio era ormai giunta al capolinea per motivi non dichiarati, poi invece, grazie al suo amore per la maglia ha cercato di rimediare in tutti i modi per trovare un punto d’incontro. Alla fine ha vinto, ce l’ha fatta, è rimasto con la Lazio, casa sua, la sua squadra. Perché Stefan ama la Lazio, l’aquila e i tifosi, ormai si sente un romano e laziale. Ieri per lui quindi è stata una grande gioia vedere il suo tiro mancino finire sotto l’incrocio dei pali.

Ma c’era qualche giocatore che dopo aver visto il gol, è rimasto parecchio perplesso, parliamo soprattutto di Lulic che si mette le mani sulla testa dopo aver visto il pallone finire dentro la rete. Già, non se lo sarebbe aspettato nessun un gol dal difensore, anche la Lega prende in giro questa scena, ecco cosa scrive: “Che gol per Stefan Radu… Senad Lulic non ci crede. 😄 “. Neanche Milinkovic credeva al gol realizzato, anche lui con le mani in testa dopo aver visto il bolide, una squadra che crede nelle potenzialità di tutti verrebbe da dire…

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Una Lazio da applausi contro il Genoa

Una Lazio da applausi quella che si è vista ieri all’Olimpico

Una Lazio da applausi – Si era vista un’ottima squadra anche mercoledì a San Siro ma quella, a differenza di quella vista ieri, non ha saputo canalizzare le occasioni avute ed è stata poco attenta sull’unica occasione dell’Inter. C’è stata una partecipazione da parte di tutti i giocatori, che uniti hanno raggiunto la vittoria, certo, senza dimenticare la differenza tra Genoa e Inter, due squadre opposte. Ma contro i genoani, si è vista una squadra unita, concentrata e vogliosa dei tre punti e del gol.

Merito di questa vittoria anche di Strakosha, il portiere dopo le ultime critiche, ha reagito al meglio facendo due-tre parate importanti che hanno permesso alla Lazio di non subire gol e salvare il risultato. Si è rivisto anche il ritorno dei quattro tenori che insieme hanno incantato i tifosi. Milinkovic è tornato al gol, Luis Alberto l’ha sognato ma il Var gli e l’ha negato, Correa non ha avuto occasioni mentre Immobile questa volta l’ha buttato dentro. Ciro ora si trova capocannoniere insieme a Zapata e Berardi, con 5 gol in 6 partite. Sorpresa anche da parte di Radu che torna al gol dopo anni. La giornata è stata poi incorniciata dall’abbraccio di Ciro a Inzaghi, pace siglata sia in campo che fuori, un momento emozionante per tutti.

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LE PAROLE DI IMMOBILE

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Emilio Caprile

LA NOSTRA STORIA Emilio Caprile nasce a Genova il 30 settembre 1928. Nella stagione 1945/46 inizia a giocare nelle giovanili del Genoa 1893.

Caprile era nella rosa che partecipò alla Coppa Città di Genova, torneo che nei primi mesi del 1945 sostituì il campionato per via della guerra. Competizione vinta dai genoani che all’ultima giornata sorpassarono i rivali del Liguria. Ciascun vincitore ricevette un premio di 20.000 lire dal futuro presidente Antonio Lorenzo. Debutta in Serie A a soli 17 anni con il Genoa. Nel 1946 passa alla Sestrese. L’anno dopo è nelle file del Legnano dove resta una stagione.

Nel 1948 passa alla Juventus con cui vince uno scudetto. Nel 1949 si traferisce all’Atalanta dove resta due stagioni. Nell’estate 1951 torna alla Juventus. Nel 1952 arriva alla Lazio per 33 milioni di lire. In maglia biancoceleste gioca due stagioni, la seconda solo nel Campionato Cadetti. A novembre del 1953 passa in prestito al Como. L’anno dopo milita nel Legnano e vi resta fino al 1958. Chiude la carriera nella Margheritese nel 1959. Durante la carriera ha disputato anche quattro partite in Nazionale.

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LAZIO GENOA ANDREAZZOLI: “Loro superiori sotto tutti i punti di vista”

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Lazio Genoa Andreazzoli rende merito ai biancocelesti che oggi hanno sconfitto la sua squadra sotto tutti i punti di vista.

“Abbiamo perso meritatamente contro una squadra che si è dimostrata più forte sotto tutti gli aspetti”. Lazio Genoa Andreazzoli si è espresso così al termine della partita: “Abbiamo creato occasioni importanti, ma se non riusciamo a concretizzare vuol dire che abbiamo delle carenze – ha osservato il tecnico dei liguri – Abbiamo perso il filo del gioco e l’atteggiamento delle prime partite, dopo Cagliari abbiamo smarrito qualche sicurezza: dobbiamo puntare sul collettivo e non sulle individualità. Oggi potevamo fare di più dal punto di vista tecnico, il risultato è pesante, gli avversari sono stati superiori per organizzazione, carattere, gestione e risolutezza, non hanno avuto le nostre indecisioni. Peraltro andare sotto con la Lazio è la situazione peggiore perché è una squadra che riparte benissimo in contropiede”.

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INZAGHI ESULTA PER LA SUA LAZIO CONTRO IL GENOA