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ACCADDE OGGI La salvezza passò dal Bentegodi: 20 febbraio 2005, Chievo-Lazio 0-1

Quella che era una trasferta lieta grazie ad un’ottima serie positiva, nelle ultime due stagioni ha regalato pochi sorrisi alla Lazio. Durante la gestione Pioli in Chievo-Lazio sono arrivati uno scialbo pareggio 0-0 e soprattutto il clamoroso 0-4 di un anno fa, per quello che probabilmente fu l’inizio della fine per quanto riguarda la gestione del tecnico emiliano.

Il precedente più ricco di pathos al Bentegodi riguarda però probabilmente la sfida del febbraio 2005. Primo anno di gestione Lotito, dopo il sussulto-derby la Lazio di Papadopulo inanella risultati deludenti e la classifica si fa preoccupante. Una boccata d’ossigeno è arrivata già la settimana prima grazie ad una prodezza di Fabio Liverani e a una vittoria all’ultimo minuto contro l’Atalanta. A Verona però non si può sbagliare: la squadra si stringe attorno allo zoccolo duro dei veterani, con Bazzani in coppia offensiva con Tommaso Rocchi.

L’uomo del destino però sarà anche in questo caso Fabio Liverani: non come match winner come contro l’Atalanta, ma nelle vesti da assist-man che gli sono più congeniali. Lancio perfetto per Rocchi, che fulmina la difesa avversaria e realizza il gol che permette alla Lazio di sbancare il Bentegodi. Nel finale da far west conteranno i nervi dei senatori: il Chievo la chiuderà in nove per le espulsioni di Brighi e Baronio (tu quoque, Roberto), nella Lazio sarà Fernando Couto (e chi altrimenti?) a prendere anticipatamente la via degli spogliatoi. Ma i tre punti, che si riveleranno vitali a fine stagione, sono già in cassaforte.

Fabio Belli

IL TABELLINO

Marcatore: 76′ Rocchi.

CHIEVO: Marchegiani (46′ Marcon), Mensah, Moro, Mandelli, Malagò (79′ Cossato), Brighi, Zanchetta (43′ Baronio), Lanna, Pellissier, Tiribocchi, Semioli. A disposizione: Potenza, Sammarco, Franceschini, Luciano. Allenatore: Beretta.

LAZIO: Sereni, Oddo, Siviglia, Fernando Couto, Zauri, A.Filippini, Giannichedda, Liverani, E.Filippini, Bazzani (89′ Dabo), Rocchi (82′ Pandev). A disposizione: Casazza, Talamonti, Seric, Manfredini, Muzzi. Allenatore: Papadopulo.

Arbitro: Sig. G.Rocchi (Firenze).

Note: espulsi all’81’ Brighi per ingiurie, all’84’ Baronio e all’86’ Couto entrambi per gioco violento. Ammoniti: Brighi, Moro, Malagò e Rocchi per gioco scorretto, Siviglia per proteste, Giannichedda per comportamento non regolamentare. Recuperi: 3′ p.t., 3′ s.t.

Immobile parla l’agente: “Napoli? C’è solo la Lazio”

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Il bomber biancoceleste sempre più legato ai colori della Prima squadra della Capitale. Immobile parla l’agente che smentisce un ritorno di fiamma del Napoli.

“Ciro nutre affetto per il Napoli, in passato non nego che ci sia stato qualcosa. Ora però è il momento di andare avanti, sono convinto che la Lazio possa fare una buonissima stagione”, ha commentato il suo agente, Marco Sommella, ai microfoni di Radio Marte. Immobile e la Lazio: un matrimonio sempre a più lungo termine.

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CANIGIANI FA IL PUNTO SUGLI ABBONAMENTI

ABBONAMENTI Canigiani: “Superata quota 19.700. Novità sui parcheggi”

ABBONAMENTI Canigiani, responsabile del marketing biancoceleste, ha parlato ai microfoni di LSR. Di seguito riportiamo le sue parole.

ABBONAMENTI Canigiani: ““Dalle ore 10 di domani sarà possibile confermare il proprio parcheggio per lo Stadio Olimpico di Roma o, altrimenti, di acquistare un pass per posteggiare la propria auto nei pressi dell’impianto. Per quanto riguarda la Campagna Abbonamenti, abbiamo superato al soglia delle 19.700 sottoscrizioni e speriamo di arrivare preso ai 19.800 per poi raggiungere la quota dei 20.000 che rappresenta un po’ l’obiettivo che ci eravamo prefissati, ovvero quello di superare questa soglia ed incrementare, in questo modo, il dato dello scorso anno. A chi fosse interessato consiglio di sottoscrivere l’abbonamento prima del match casalingo con il Parma per evitare la sovrapposizione tra la vendita delle fidelizzazioni e la vendita dei singoli biglietti per il match con la formazione crociata”. 

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LAZIO, LE PAROLE DI IGLI TARE >>> LEGGI QUI

FORMELLO LAZIO Ripresa corta per un Inzaghi soddisfatto

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FORMELLO LAZIO Ripresa corta per un Inzaghi soddisfatto.

FORMELLO LAZIO Ripresa corta per un Inzaghi soddisfatto. Il tecnico stamattina lavora ancora senza i nazionali: gli azzurri Acerbi e Immobile, primi a rientrare, non hanno infatti lavorato in campo coi compagni. Torneranno a farlo domani (ore 16). Insieme a loro, anche i vari Strakosha, Vavro, Luiz Felipe, Bastos, Marusic, Berisha, Milinkovic e Correa: tutti pronti per iniziare le prove tattiche anti Spal. Stamattina invece, dopo due giorni di riposo, Inzaghi fa svolgere ai suoi solo un’ora di sgambata. Riscaldamento, esercitazioni sul possesso palla con tre mini-formazioni e una breve parte atletica: questo il programma prima del rientro negli spogliatoi. Niente partitella finale dunque per i giocatori, il cui lavoro nell’ora e un quarto in campo ha lasciato soddisfatto il tecnico. Presenti in gruppo anche i Primavera Kalaj e Falbo. Ma soprattutto Lukaku: il belga, al lavoro con i compagni da una settimana, adesso punta ad essere convocato. Per rivedere il campo dovrà aspettare, visto che la condizione non è ancora al top, ma almeno è riuscito a completare una seduta dopo ben 7 mesi.

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SERIE A Doppietta biancoceleste sul podio dei veterani.

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SERIE A Doppietta biancoceleste sul podio dei veterani: ecco di chi si tratta.

SERIE A Doppietta biancoceleste sul podio dei veterani. Due infatti i giocatori della Lazio che occupano i primi tre posti della classifica dei calciatori con più stagioni consecutive nel massimo campionato con la stessa maglia. Primo in graduatoria Stefan Radu, in coabitazione con lo juventino Giorgio Chiellini. Per entrambi l’esordio in Serie A con le attuali squadre risale alla stagione 2007-2008. Ben tredici annate consecutive dunque per i due. Che strappano la leadership di questa classifica a Daniele De Rossi, che ha detto addio alla Roma dopo 18 anni. Sul podio sale anche Senad Lulic, alla sua nona stagione consecutiva essendo sbarcato alla Lazio nel luglio 2011. Doppio record insomma, che dimostra come, in un calcio dove le bandiere vanno a scomparire, la Lazio resta un sinonimo di fedeltà e attaccamento alla maglia.

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Lazio Zeman crede in te: “E’ già avanti, mi incuriosisce di più”

Lazio Zeman ecco le sue parole sulle possibili sorprese del Campionato iniziato 2 giornate fa, dove ha visto la Lazio mettere in mostra le sue doti offensive e fino a ora anche difensive:

Lazio Zeman al Corriere dello Sport:

Chi mi incuriosisce? Beh, hanno tutti dei motivi diversi, però ovviamente ci sono sempre le cinque-sei, ovvero quelle che hanno terminato la passata stagione in queste posizioni, ma devo dire anche il Milan e soprattutto la Lazio. Come squadra è già avanti rispetto le altre ha la consistenza tecnica per continuare in più ha cambiato meno e ha dimostrato fin da subito un ottimo calcio”.

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LAZIO TARE: “Mi piacerebbe lottare per lo Scudetto”

LAZIO TARE a 360° ha raccontato la sua avventura nella Lazio, sogni e speranze della società e la chiamata del Milan

LAZIO Tare ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport parlando dell’obbiettivo dei biancocelesti, sull’interesse estivo del Milan nei suoi confronti e di Milinkovic, ecco le sue parole:

Champions: “L’abbiamo sempre sfiorata negli ultimi 4-5 anni, anche io la vorrei raggiungere con una certa fretta, significherebbe tanto per tutti quanti, siamo già a buon punto“.

Vogliamo portare la Lazio a grandi livelli, già lo è, visto che quando mi reco all’estero sento che la nostra squadra ha un nome importante. Se dovessi andare via da questa società, ci penserei bene, perché qui ho creato qualcosa d’importante e bello, insieme a tutti quanti. La questione tra Inzaghi e Lotito è durata tanto? No, non penso, hanno solo riflettuto. Infatti poi il mister ha rinnovato e voleva firmare per più di un anno, la sua volontà era rimanere, alla fine è stata la scelta giusta per entrambi”.

Giocatori: “Correa a breve firmerà il rinnovo, anche Milinkovic allungherà il suo di un’ulteriore anno con un piccolo ritocco, lui ha già un contratto importante. Non bisogna cambiarli troppo, ma giusto il minimo, con Luis Alberto ci vedremo quando sarà il momento giusto, lo consideriamo molto”.

Mercato: “Se fosse partito Milinkovic sarebbe arrivato sicuramente Yazici o un altro nome che avevo già individuato. Serjei è uno dei migliori centrocampisti, 100 milioni? Beh lui fa parte di un mercato a parte. Llorente ci era stato offerto, ma non c’erano le condizioni per prenderlo, abbiamo già il nostro sistema e avrebbe cambiato le cose”.

Riconoscimento: “Ho sempre saputo che c’era pregiudizio nei miei confronti, la scelta di nominarmi diesse è nata in un momento molto delicato. Aveva tutto tranne un senso. Lotito ci aveva visto lungo. Mi sono sempre detto “il tempo sarà galantuomo”. Ho giocato 9 anni in Germania, dove tutto ciò che si sta cercando di fare in Italia è in vigore da 25 anni. Ho avuto un punto di riferimento“.

Scudetto: “La Juve è la Juve. L’Inter, con Conte, ha aumentato la consapevolezza da outsider. Il Milan ha investito, l’Atalanta non è da sottovalutare. Napoli e Inter stanno dietro la Juve e le dico una cosa. Devo ammettere che mi piacerebbe essere dentro questa lotta perché sono consapevole che possiamo giocarcela con tutti. Tra l’altro abbiamo inserito un premio per lo Scudetto“.

Capitolo Milan: “Sacchi mi ha chiamato per farmi i complimenti, devo dire che sono stato molto orgoglioso di riceverli perché mi piaceva molto, adoravo il suo calcio. Boban e Maldini mi sono sempre piaciuti come giocatori, poi Zvone lo conoscevo. Ho visto da vicino il loro lavoro, però sono rimasto perché la mia è stata una scelta d’amore. Non potevo andare via dalla Lazio, era la scelta sbagliata. Ho deciso con il cuore e non con i soldi”.

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Nicola Ciccolo

LA NOSTRA STORIA Nicola Ciccolo nasce a Taranto il 10 settembre 1940. Anche il fratello Ennio (nato nel 1942) ha giocato in Serie B con il Messina. Negli anni ottanta divenne consigliere comunale del Partito Socialista Democratico Italiano a Verona.

Dal 1957 al 1963 Nicola Ciccolo milita nel Messina, dove esordisce in serie B. Nel 1959 partecipa con l’Under 21 ai Giochi del Mediterraneo vincendo la medaglia d’oro. Nella stagione 1962/63 passa al Verona. Il campionato successivo passa all’Inter dove vince la Coppa dei Campioni. Nel 1964/65 gioca nel Mantova e l’anno dopo si trasferisce alla Lazio. In maglia biancoceleste disputa una sola stagione prima di trasferirsi al L.R. Vicenza, dove gioca per sei campionati.

Nel 1972 torna al Verona. Dal 1973 al 1978 gioca nel Chievo. Infine chiude la carriera a Legnago nella stagione 1978/79. Conclusa la carriera da calciatore diventa allenatore nelle categorie minori del Veneto. Nel 1974 inizia con l’allenare il Chievo. Resta sulla panchina dei clivensi per cinque stagioni ottenendo la promozione in Serie D alla prima. Dopo il campionato di Serie D 1977-78 lascia la panchina. Oggi vive a Verona.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Fortunato Loddi

LA NOSTRA STORIA Fortunato Loddi nasce a Roma il 10 settembre 1950. Dopo l’esordio con la Fortitudo, nella stagione 1971/72 gioca in serie D prima all’OMI e poi per due anni nel V.J.S. Velletri.

Nel 1974/75 Fortunato Loddi passa alla Lazio che ha appena vinto il suo primo scudetto. Partecipa al ritiro estivo a Pievepelago. A ottobre passa in prestito al Sorrento in Serie C. Torna alla Lazio nell’estate del 1975. Chiuso dall’esplosione di Bruno Giordano a ottobre si trasferisce definitivamente al Lecce in serie C. Nell’ottobre del 1979 passa al Pisa, poi alla Nocerina, alla Virtus Casarano e alla Gioventù Brindisi.

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LAZIO Wilson: “Immobile mi ricorda Chinaglia”

LAZIO Wilson — Nella giornata odierna, l’ex capitano biancoceleste ha elogiato Ciro Immobile all’indomani del gol contro la Finlandia, paragonandolo a Giorgio Chinaglia

LAZIO Wilson ai microfoni di Radiosei: “Ieri Immobile ha segnato un bel gol, come ci ha abituati negli anni. Lui è così, non fa mai gol semplici. Ha giocato bene e ha segnato, sarebbe stato ingeneroso escluderlo nuovamente dalla formazione titolare. Nel primo tempo si è mosso tanto e ha interagito con i centrocampisti dimostrando grande voglia e disponibilità a mettersi in gioco. Poi il gol l’ha ripagato di tutto facendogli ritrovare la serenità. Per questa sua indole, il centravanti campano mi ricorda un altro attaccante il cui umore dipendeva dai suoi gol, Giorgio Chinaglia. Quando non segnava poi non stava bene e il suo umore ne risentiva. Il gol di ieri è un’importante iniezione di fiducia per Immobile. Sono davvero felice per lui”.

LAZIO Canigiani svela gli ultimi dati sugli abbonati. Poi avvisa i tifosi

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LAZIO Canigiani svela gli ultimi dati sugli abbonati. Poi avvisa i tifosi.

LAZIO Canigiani svela gli ultimi dati sugli abbonati. Poi avvisa i tifosi. A undici giorni dal termine della campagna, il responsabile marketing è intervenuto per fare il punto della situazione. Queste le sue parole, ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3: “Abbiamo superato la soglia dei 19.700 abbonati, stiamo procedendo verso i 19.800. Speriamo di raggiungere presto le 20.000, obiettivo che ci eravamo posti per arrivare almeno al numero di abbonamenti che avevamo lo scorso anno. La vendita per sottoscrivere la tessera è aperta fino al 20 settembre, ma consiglio, a chi è interessato, di abbonarsi prima perché durante gli ultimi giorni la vendita degli abbonamenti si sovrapporrà con la vendita della partita contro il Parma“. 

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FINLANDIA ITALIA Acerbi festeggia la vittoria sui social

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FINLANDIA ITALIA Acerbi festeggia la vittoria sui social: le parole del difensore biancoceleste.

FINLANDIA ITALIA Acerbi festeggia la vittoria sui social. Ne ha ben donde il difensore biancoceleste, che a questo risultato ha potuto partecipare grazie all’infortunio di Chiellini. E che lo hanno con una grande prestazione (l’ennesima), oltre che con un gol sfiorato con una botta dalla distanza. Dalla Lazio alla Nazionale la storia dunque non cambia: con il leone in campo, la solidità alla difesa è garantita. E ciò non poteva che lasciarlo soddisfatto, come ha mostrato sul suo profilo Instagram: “Seconda vittoria consecutiva ed era ciò che volevamo. L’abbiamo portata a casa con una grande prova di carattere! Un altro passo avanti verso il nostro obiettivo“.

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LAZIO Milinkovic è tornato: primo per chance create in Serie A

LAZIO Milinkovic è tornato – Il serbo in queste due giornate sembra essere quello di due anni fa

LAZIO Milinkovic è tornato – Lo davano tutti per partente, con le valigie in mano ogni giorno del calciomercato, invece il sergente è rimasto a Roma, alla Lazio. In questo campionato è partito alla grande, tornando sui livelli di due stagioni fa, quando incantò tutti con le sue giocate e prodezze. Infatti Milinkovic è il giocatore risulta il giocatore della Serie A che è riuscito a mandare in tante occasioni davanti la porta i compagni. Sono 5 le giocate, in due partite, che hanno portato i giocatori biancocalesti davanti al portiere per un occasione da gol. Il giocatore del Bologna Orsolini si tiene vicino a Milinkovic. Inoltre è primo per i duelli aerei vinti. Sono state giocate solamente due giornate, ma SMS ha già deciso di bruciare le tappe e portare la Lazio a conquistare questa qualificazioni che ormai manca da anni.

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ITALIA IMMOBILE

ITALIA IMMOBILE Parla del gol e degli obbiettivi della Lazio

ITALIA IMMOBILE è riuscito finalmente a sbloccarsi con la Nazionale, questo per lui è un ottimo inizio

ITALIA IMMOBILE – Ieri dopo due anni di digiuno, Ciro Immobile è riuscito a sbloccarsi a livello personale gonfiando la rete con la maglia della Nazionale Italiana. Il numero 17 ha portato avanti gli azzurri con la rete dell’0-1, poi sono stati raggiunti su rigore ma Jorginho ha riportato il risultato sull’1-2 grazie a un altro rigore assegnato all’Italia. La mancanza del gol in Nazionale per Ciro è stata una vera e propria sofferenza, questo ha inciso un pochino anche sulle prestazioni con la Lazio. Ecco le sue parole a RaiSport al termine della partita:

“Devo ammettere che non segnare con questa maglia mi pesava molto. Ha pesato molto anche la mancata partecipazione al Mondiale. Non ho vissuto neanche un bel periodo con la Lazio nella passata stagione. In questi giorni si sono dette tante cose sul mio conto ma sono rimasto concentrato e credo di aver fatto una buona partita. Sto lavorando bene e sto tornando ai miei livelli, ho segnato sia con la Nazionale che con la Lazio, ora sono contento. Devo ringraziare la mia famiglia per essermi stata vicina in questi momenti difficili e soprattutto a mia moglie che ha partorito da poco. Lazio? Abbiamo iniziato bene, tante squadre lotteranno con noi per arrivare in Champions, ne siamo consapevoli, ma questo è un nostro obbiettivo. Siamo molto contenti che Inzaghi sia rimasto con noi”.

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LAZIO FORZA 7

LA NOSTRA STORIA L’attaccante Giuseppe D’Avino

LA NOSTRA STORIA Giuseppe D’Avino nasce a Salerno il 9 settembre 1927. Cresciuto nella squadra della sua città nel 1946/47 passa alla Nocerina. La stagione seguente è alla Torrese (già Savoia).

Viene acquistato dalla Lazio nella stagione 1948/49. In maglia biancoceleste esordisce in serie A ma non trova molto spazio. Nell’estate del 1949 viene ceduto e ritorna alla Salernitana. Come contropartita il club biancoceleste riceve il portiere De Fazio, che poi diventerà cognato dello stesso D’Avino. Un anno a Salerno per poi passare all’Empoli dove resta però una sola stagione. Nel 1951 si trasferisce al Catanzaro dove mette radici e rimane fino al 1957a Salerno. È proprio con i giallorossi calabresi che, in una partita contro la Salernitana, realizza il gol partita con un tiro da centrocampo trafiggendo il cognato De Fazio. L’episodio fa infuriare il portiere che per anni non gli rivolge più parola. Chiude la carriera nella Palmese nel 1960. È deceduto a Salerno il 12 marzo 2011.

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FINLANDIA ITALIA Probabili formazioni – Un laziale dal 1′

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FINLANDIA ITALIA Probabili formazioni – Uno dei due laziali convocati potrebbe giocare dal 1′.

FINLANDIA ITALIA Probabili formazioni – Stasera a Tampere (ore 20.45, diretta tv Rai1) gli azzurri avranno una grandissima occasione per allungare in maniera decisiva in testa al girone J. In caso di vittoria, la qualificazione a Euro 2020 potrebbe già a ottobre, nel corso del doppio impegno con la Grecia all’Olimpico e il Liechtenstein in trasferta. Ciò nonostante, il ct Mancini opererà qualche cambio rispetto all’undici visto in Armenia. Su tutti, il deludente Chiesa, che lascerà il posto a El Shaarawy, mentre Verratti (squalificato) sarà sostituito da Sensi. Ballottaggio invece per la mezzala destra tra Pellegrini e insidia Barella. In avanti, a dispetto delle dichiarazioni della vigilia, dovrebbe essere confermato Belotti al centro, con Immobile in panchina. Dovrebbe invece giocare dal 1′, al fianco di Bonucci, l’altro laziale Acerbi.

PROBABILI FORMAZIONI

FINLANDIA (4-4-2): Hradecky; Raitala, Arajuuri, Toivio, Uronen; Lod, Kauko, Kamara, Soiri; Tuominen, Pukki. All. Kanerva.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi (Izzo), Bonucci, Acerbi, Emerson Palmieri; Pellegrini (Barella), Jorginho, Sensi; Bernardeschi, Belotti, El Shaarawy. All. Mancini.

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LA NOSTRA STORIA L’ex portiere Riccardo Budoni

LA NOSTRA STORIA Riccardo Budoni nasce a Roma l’8 settembre 1959. Cresce nelle giovanili del Teramo facendo il suo esordio in Serie C nella stagione 1977-1978.

L’anno dopo Riccardo Budoni diventa il portiere della Primavera della Lazio. Nel 1979 conquista la Coppa Italia di categoria. Nel finale di stagione esordisce in Serie A per via delle squalifiche per il calcioscommesse che colpiscono anche il portiere Massimo Cacciatori.

A fine stagione passa al Siena. L’anno seguente si trasferisce ad Empoli. Nella stagione 1982/83 è al Brescia. L’anno dopo passa al Piacenza per poi far ritorno tra le rondinelle. In seguito gioca nella Massese per poi chiudere la carriera nel 1988 nello Spezia. A carriera finita gioca nella Lazio Master Calcio a 5, con cui vince un titolo nazionale nel 1997. La sua carriera è proseguita nel Calcio a 5 sia come calciatore che allenatore.

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ACCADDE OGGI – Gianni Brera, colui che è stato probabilmente il più grande giornalista sportivo italiano

L’8 settembre 1919 nasceva a San Zenone Po, in provincia di Pavia, da Carlo e da Marietta Ghisoni, Giovanni Luigi Brera, in arte Gianni. Lasciato il paese natio, a quattordici anni si trasferisce a Milano dalla sorella Alice (di professione maestra), dove si iscrive al liceo scientifico. Fu un promettente centromediano delle squadre giovanili del Milan ma la passione per il calcio non procedeva di pari passo con gli studi e così il padre e la sorella gli imposero di smettere di giocare e di spostarsi a Pavia, dove terminò il liceo e si iscrisse all’Università.

Nel 1940 Brera frequenta Scienze politiche, svolgendo vari lavori per pagarsi gli studi. Non fa in tempo a laurearsi che scoppia la seconda guerra mondiale. Costretto a partire soldato, diventa prima ufficiale e poi paracadutista, scrivendo in questa veste alcuni articoli per diversi giornali di provincia. Notato per la sua bravura dagli ambienti del giornalismo, viene chiamato per alcune collaborazioni giornalistiche al “Popolo d’Italia” e a “Il Resto del Carlino”, testate importanti anche se controllate dal regime fascista, mentre Brera fu sempre un fervente antifascista. Il suo disagio all’interno delle redazioni è forte e palese e diventa ancora maggiore quando, fra il 1942 e il 1943, le operazioni militari intraprese dal regime cominciano ad andare male. In quei due anni muoiono la madre e il padre, lui si laurea e in seguito si sposa. Inoltre parte per Roma per assumere il ruolo di redattore capo di “Folgore”, la rivista ufficiale dei paracadutisti. In piena resistenza partecipa attivamente alla lotta partigiana in Val d’Ossola.

A guerra finita, nel 1945, riprende l’attività di giornalista per la “Gazzetta dello Sport”. In pochi giorni comincia a organizzare il Giro d’Italia di ciclismo che avrebbe preso il via nel maggio successivo, quello che doveva essere il “Giro della rinascita”, il ritorno del Paese alla vita dopo i tragici avvenimenti bellici. Direttore del giornale era Bruno Roghi, tra i giornalisti Giorgio Fattori, Luigi Gianoli, Mario Fossati e Gianni Brera, che fu nominato responsabile del settore atletica leggera. Per occuparsi di questo sport studiò a fondo i meccanismi neuro-muscolari e psicologici del corpo umano e le competenze acquisite, unite a un linguaggio fantasioso e geniale, hanno contribuito a sviluppare la sua grande capacità di raccontare il gesto sportivo con passione e trasporto. Nel 1949 scrisse il saggio “Atletica leggera, scienza e poesia dell’orgoglio fisico”. Nello stesso anno, dopo essere stato corrispondente da Parigi e inviato per la Gazzetta alle Olimpiadi di Londra del ’48, fu nominato, a soli trenta anni, condirettore del giornale assieme a Giuseppe Ambrosini. In tale veste fu presente alle Olimpiadi di Helsinki del ’52, dominate nel calcio dall’Ungheria e nell’atletica dal ceco Zatopek, che vinse una gara memorabile nei cinquemila metri stabilendo il record del mondo. Nonostante avesse ereditato dal padre le idee socialiste Gianni esaltò l’impresa di Zatopek per ragioni tutte sportive con un titolo in prima pagina a nove colonne. Questo gli attirò nel clima politico di allora l’ostilità degli editori, i Crespi, contrariati che si fosse dato tanto risalto a un comunista. Nel 1954 dopo aver scritto un articolo poco compiacente sulla regina britannica Elisabetta II e provocando una polemica Gianni Brera si dimise, con decisione irrevocabile, dalla “Gazzetta”.

Lasciato il giornale compì un viaggio negli Stati Uniti e al suo ritorno fondò un settimanale sportivo, “Sport giallo”. Poco dopo Gaetano Baldacci lo chiamò al “Giorno” per assumere la direzione dei servizi sportivi. Qui si distinse subito per l’anticonformismo, non solo politico. Nuovi erano lo stile e il linguaggio, più vicini al parlare quotidiano, e l’attenzione dedicata ai fatti di costume, al cinema, alla televisione, oltre un grande spazio dedicato allo sport. Brera seguì le grandi corse ciclistiche, il Tour de France e il Giro d’Italia, prima di dedicarsi al calcio, senza smettere però di amare il ciclismo, su cui ha scritto “Addio bicicletta” e “Coppi e il diavolo”, stupenda biografia di Fausto Coppi, del quale fu amico fraterno.

Nel 1976 tornò come editorialista alla “Gazzetta dello Sport”. Intanto, continuava a curare sul “Guerin Sportivo” la rubrica Arcimatto, mai interrotta e mantenuta fino alla fine. Chiusa la parentesi di editorialista alla “Gazzetta”, passa di nuovo al “Giorno” e poi, nel ’79, al “Giornale nuovo”, fondato da Indro Montanelli dopo la sua fuoruscita dal “Corriere della sera”, dove cura i servizi sportivi. Brera tentò anche l’avventura politica candidandosi alle elezioni politiche del ’79 e dell’83 nelle liste del Partito Socialista, da cui si allontanò in seguito, per presentarsi nell’87 con il Partito Radicale.

Nel 1982 venne chiamato da Eugenio Scalfari alla “Repubblica”. Precedentemente aveva iniziato anche una collaborazione saltuaria e poi fissa con la trasmissione televisiva “Il processo del lunedì”, condotta da Aldo Biscardi. Moltissime in seguito sono state le sue apparizioni televisive come ospite e opinionista in programmi sportivi e perfino come conduttore sull’emittente privata Telelombardia. Il 19 dicembre 1992, al ritorno dalla rituale cena del giovedì, immancabile appuntamento con il gruppo dei suoi amici, sulla strada tra Codogno e Casalpusterlengo, il grande giornalista perse la vita in un incidente. Aveva 73 anni.

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Michele De Nadai

LA NOSTRA STORIA Michele De Nadai nasce a Milano l’8 settembre 1954. Cresce nelle giovanili del Milan. Nel 1973 passa per due stagioni nel Lecco in serie C.

Nel 1975 Michele De Nadai torna al Milan dove esordisce in serie A. La stagione seguente passa al Monza. Nel 1977 si trasferisce alla Roma dove resta per quattro campionati. Nel 1981 passa alla Lazio in uno scambio con Perrone. Gioca due stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1983 si trasferisce alla Pistoiese e l’anno dopo alla Salernitana dove, alla fine della stagione 1985/86, chiude la carriera. Finito di giocare diventa allenatore. Nella stagione 1987/88 guida il Latina e nel 1990/91 l’Ostia Mare. In seguito abbandona ogni attività lavorativa nel calcio. Risiede a Roma in località Acilia.

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La Lazio Motociclismo fa tappa a Jenne

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La Lazio Motociclismo fa tappa a Jenne: il racconto della giornata.

La Lazio Motociclismo fa tappa a Jenne. Questo il racconto della giornata: Domenica 1 Settembre, malgrado le premesse, un caldo sole ed un clima tipicamente estivo ha accompagnato i motociclisti biancocelesti a Jenne alla 2 edizione della “Anzio-Jenne, moto passeggiata sulla via della Transumanza” organizzata dal Motoclub I Neroniani di Anzio.

Nella suggestiva cornice di questo antico borgo, dai più definito la perla della Valle dell’Aniene, oltre 150 motociclisti si sono riuniti in piazza Vittorio Emanuele dove, davanti la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, è stata impartita ai presenti la Santa Benedizione dal Parroco Don Gaetano Maria Saccà.

Tra i tanti che hanno partecipato e contribuito all’evento ricordo: ASI Umbria Motociclismo, l’Associazione Moto Terapia, i Brutti in Piega di Lido dei Pini, i Doriani di Valmontone, il Gold Wing Club Italia, gli HP Bikers di Roma, gli Italian Bikers di Nettuno, i Motociclisti Littoriani Liberi, il Motoclub Centauromenium di Taormina, il Motoclub In Moto Per Passione di Anzio, il Motoclub Valle di Suessola ed i Motopatitori di Latina.

“Sono davvero felice – dichiara il Presidente Agostino Cassoni – nonostante il meteo incerto tanti motociclisti partendo da Anzio hanno fatto con noi l’intero percorso e tanti ci hanno raggiunto qui a Jenne. Ringrazio di cuore Don Gaetano, che malgrado gli impegni ha pazientato per impartire a tutti noi la Santa Benedizione ed il sindaco Giorgio Pacchiarotti, che insieme alla Pro-Loco, ha contribuito alla realizzazione della manifestazione. Come si dice in questi casi non c’è due senza tre… vi aspettiamo il prossimo anno,ciao a tutti!”.

La Sezione Agonistica tornerà protagonista in pista Domenica 22 Settembre quando, nel Circuito del Mugello, si disputeranno due gare del Campionato Italiano Velocità. La squadra gestita dal Team Manager Luca Lommi è al lavoro per ottenere il miglior risultato possibile, il pilota Francesco Cocco è al top della preparazione atletica e la nostra BMW S1000RR preparata dalla struttura tecnica Bmax Racing è a punto. Tutto è pronto per l’assalto ad un posto sul podio finale, 3 gare ed avremo il verdetto definitivo.

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