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Radu, 10 anni di Lazio. Contro il Genoa saranno 300 le presenze in biancoceleste

Arrivato nel mercato invernale della stagione 2007/2008, Stefan Radu è ormai uno dei senatori della Lazio. Lunedì contro il Genoa il rumeno toccherà quota 300 presenze

Arrivato nel mercato invernale della stagione 2007/2008, Stefan Radu è ormai uno dei senatori della Lazio. Da quel momento il difensore classe ’86 ne ha fatta di strada. Tenace, grintoso, pronto al sacrificio e a lottare su ogni pallone: così in breve si può riassumere l’identikit del numero 26 biancoceleste, che della Lazio ha fatto una fede, oltre che una seconda famiglia. Dopotutto il giocatore ha più volte dichiarato la sua intenzione di chiudere la carriera a Roma, ma a giudicare dalle prestazioni, il ritiro può ancora attendere.

Lunedì, in occasione del match contro il Genoa, Radu raggiungerà quota 300 presenze in maglia biancoceleste. Nel mirino adesso Mauri e Ledesma, rispettivamente fermi a 303 e 318 presenze, e perché no, magari anche le 394 presenze di Favalli e il fascino di un nuovo record potrebbero spingere il rumeno a dare ancora tanto alla causa. Di evoluzioni Radu ne ha fatte tante, da terzino sinistro in una difesa a 4, passando alla posizione di esterno di centrocampo in un 3-5-2, fino all’attuale ruolo cucito per lui su misura da Simone Inzaghi, ossia quello di centrale difensivo nella difesa a 4. La curva lo ama, la società lo rispetta e lui ha ringraziato dando l’anima ogni qualvolta venisse chiamato in causa. Rinnovo alle porte?  Questo l’auspicio dell’ambiente. Non resta che attendere gli sviluppi futuri.

FIORE INCENSA LA LAZIO 

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Fiore: “La Lazio è la migliore candidata al terzo posto. C’è tanta qualità”

A tre giorni dal match tra Lazio e Genoa, in programma all’Olimpico nel monday night della 23esima giornata, Stefano Fiore ha elogiato i biancocelesti e presentato la gara

A tre giorni dal match tra Lazio e Genoa, in programma all’Olimpico nel monday night della 23esima giornata, l’ex Stefano Fiore ha elogiato i biancocelesti e presentato la gara ai microfoni di RMC Sport. “La Lazio sta disputando una stagione straordinaria. A inizio campionato in pochi avrebbero scommesso sui biancocelesti. Oltretutto credo che nemmeno la società avesse messo in conto di potersi trovare in terza posizione a questo punto del campionato. Inzaghi sta facendo un ottimo lavoro e ha disposizione giocatori di grandissima qualità. Su tutti Milinkovic è quello più difficilmente sostituibile dal punto di vista tecnico.

Il tecnico piacentino ha la possibilità di scegliere tra tante valide soluzioni. La squadra ha grande compattezza a centrocampo e un potenziale offensivo di prima fascia. Ritengo che la Lazio sia la favorita per il terzo posto tra le candidate. Probabilmente andava migliorata qualcosa in difesa e credo che l’acquisto di Caceres sia stato determinante in questa direzione. Bastos ha sempre fatto il suo, ha prestanza fisica ed è bravo nell’uno contro uno, ma talvolta si concede qualche disattenzione di troppo. Da questo punto di vista l’uruguaiano può offrire più esperienza. Quella contro il Genoa è una partita non semplice, da non sottovalutare. Credo che la Lazio sia favorita ma i rossoblu con l’arrivo di Ballardini hanno cambiato marcia e proveranno a dire la loro”.

LE PAROLE DI MAURI SU INZAGHI 

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Mauri: “Inzaghi sta facendo un grandissimo lavoro, ha grandissimi meriti. Immobile?…”

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Anche da lontano, Stefano Mauri non ha mai smesso di seguire la Lazio. L’ex capitano ha ancora un grande legame affettivo con i colori biancocelesti, di cui questa mattina ha voluto commentare il momento, soffermandosi inoltre su alcuni singoli.

Queste le parole di Mauri ai microfoni di ‘Elle Radio’: “Inzaghi ha grandissimi meriti nell’aver creato un gruppo coeso in cui tutti si sacrificano per il compagno. Al di là degli elementi utilizzati il risultato non cambia, dunque questo è il segnale che si sta facendo un grandissimo lavoro“.

LUIS ALBERTO

Quando è arrivato sembrava una meteora, invece ora sta dimostrando di essere un giocatore dalle caratteristiche uniche. É stato bravissimo a non mollare e a farsi trovare pronto quando Simone l’ha chiamato in causa, tenendolo sempre motivato. É bravissimo a non dare riferimenti ai difensori giocando tra le linee e le sue qualità tecniche sono indiscutibili“.

IMMOBILE

É un attaccante dalle grandissime qualità, che partecipa anche alla fase difensiva dando un grande contributo nella fase di non possesso. É bravissimo ad attaccare la profondità, è un giocatore che si è dimostrato completo ed è stata brava la società a trovare un degno sostituto di Klose quando quest’ultimo ha deciso di smettere”.

GIOCHINO

Al termine dell’intervista, Mauri si è sottoposto a un simpatico giochino in cui si chiedeva di rispondere ad una parola con un’altra collegata: “26 maggio? Apoteosi. Coppa? Vinta. Nazionale? Rimpianti. Curva Nord? La migliore. Compagno di squadra? Amico. Senad Lulic? 26 maggio. Felicità? Lazialità!”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI PERIN (GENOA)

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GENOA – Perin: “Contro la Lazio non sarà facile. Un pronostico? Beh…”

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Il portiere del Genoa Mattia Perin ha detto la propria sulla prossima sfida di campionato contro la Lazio.

Sarà Mattia Perin a difendere i pali del Genoa nel posticipo di campionato di lunedì sera contro la Lazio. Una gara in cui entrambe le squadre faranno di tutto per mettersi alle spalle, con i tre punti, le sconfitte subite nel turno precedente. A confermarlo, in barba alla scaramanzia, proprio il portiere e capitano dei rossoblu, ai microfoni di ‘Primocanale’: “Non sarà facile contro la Lazio, ma se proprio devo dirlo mi sento che vinceremo noi“. Chissà cosa ne diranno i biancocelesti di questa ‘previsione’…

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI MURGIA

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Murgia: “Con il Genoa partita importante, ma sarà difficile. Per la Champions…”

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Al termine della tappa odierna del tour Lazio nelle scuole, il centrocampista biancoceleste Alessandro Murgia ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti.

Queste le parole di Murgia, che si è soffermato sulla prossima sfida contro il Genoa: “È una partita molto importante, i rossoblu hanno cambiato allenatore da poco e stanno giocando molto meglio. Come sempre sarà difficile, ma noi scenderemo in campo e ce la metteremo tutta. Il mio percorso? Io sono tranquillo, so di far parte di un gruppo di giocatori molto forti. Quando arriverà la mia occasione darò il massimo, intanto mi alleno al meglio. La squadra? Il clima nello spogliatoio è sereno, siamo un bel gruppo, stiamo facendo belle cose, ma abbiamo ancora fame e voglia di arrivare più in alto. Vogliamo ottenere i risultati che ci siamo prefissati. Continuiamo a giocare partita dopo partita, poi vedremo cosa succederà a fine anno. Obiettivi? Per la Champions dovremo lottare contro Inter e Roma, hanno entrambe ottimi allenatori e giocatori, è difficile dire quale sarà la squadra più difficile da superare. Leiva? E’ un giocatore immenso. Da lui c’è solo da imparare, giorno dopo giorno rubo sempre con gli occhi. Quindi lo ringrazio per tutto ciò che sto imparando“.

LA GIORNATA

È sempre un’emozione particolare, – prosegue poi il centrocampista a ‘LSC’ – mi ricordo quando andavo io a scuola. Loro sono felici di vederci, ma lo siamo anche noi di partecipare a queste iniziative. Sono sempre rimasto con questa maglia e spero di rimanere qui. Non ho saputo spiegare bene cosa significhi un trasferimento. Lazio-Genoa? Sarà una gara difficile, loro attraversano un bel momento, si sono ripresi, hanno giocatori di livello. La prepariamo al meglio e daremo il massimo. Il gruppo unito? Sentiamo la forza, la sfruttiamo al meglio, continuiamo con questo spirito e la voglia di arrivare in alto. La mia carriera scolastica? Io sono ragioniere, prima avevo fatto lo scientifico e poi mi sono laureato“.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DEI BIANCOCELESTI ALL’IST ‘PERLASCA’

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TOUR SCUOLE – Manzini, Felipe Anderson, Murgia e Wallace all’Ist ‘Perlasca’

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Riparte “Dalla scuola allo stadio“, il tour della Lazio nelle scuole di Roma e provincia. Quest’oggi è toccato all’Istituto Comprensivo ‘Giorgio Perlasca‘, dove hanno presenziato Murgia, Wallace e Felipe Anderson, accompagnati dal team manager Manzini. Queste le loro parole in risposta alle domande degli studenti.

MANZINI – “Siamo noi che ringraziamo voi. I giocatori riversano il campo il vostro entusiasmo. Se faremo qualcosa di buono nelle prossime partite sarà anche grazie a voi”.

FELIPE ANDERSON – “Invidia o rabbia per un compagno? Questa domanda è tua (ride, ndr)? Difficile dire di non avere mai avuto rabbia, anche quando un compagno sbaglia. Ma può succedere a tutti, anche a me. Non bisogna arrabbiarsi in campo. Invidia no, grazie a Dio, mai avuto invidia di un compagno. Stiamo facendo tutti bene, compreso me, voglio bene ai miei compagni. A scuola ero bravissimo, la saggezza è la cosa più importante e che nessuno può toglierti. A scuola uno impara a comportarsi fuori, i professori vanno ascoltati, insegnano cose fondamentali per la vita. A volte non riusciamo a dormire, perché la partita va male e non siamo riusciti a fare bene. Ma dobbiamo guardare avanti e pensare al futuro. Il mio idolo? Ronaldo il fenomeno. Cosa provo a stare alla Lazio? È Bello, ormai è la quinta stagione. Ogni anno è stato diverso, ora è l’anno che stiamo sognando di più. Siamo lì, le cose vanno bene, siamo uniti, sono felice e spero di raggiungere i nostri obiettivi stagionali

MURGIA – “Se è difficile cambiare squadra? Sono felice e contento di essere qui, non so se penserò mai di andare in un’altra squadra. Qualora dovesse succedere non penso sarà difficile integrarsi, nel calcio è semplice fare amicizia. È uno sport che porta unione. Tanti stranieri? All’inizio non è semplice, poi si crea un feeling naturale. A scuola ero abbastanza bravo, è stato importante, mi sono diplomato. È importante lo sport ma anche avere cultura, saper prendere delle decisioni. Ho iniziato e finito di studiare, ero bravino, dovete pensare sia allo sport sia alla scuola. Se mi aspettavo così il calcio? Sì, anche se ancora devo scoprirlo. Ho segnato un gol importante, ho coronato un sogno, questo mi dà la forza per andare avanti. É la cosa più bella. Essere un esempio per i bambini, renderli felici, per noi è una gioia. Questo sport è il nostro lavoro, lo facciamo con piacere, vedere felici voi fa felici anche noi

WALLACE – “Abbiamo rispetto degli avversari. Poi però dobbiamo fare del nostro meglio in campo. Difficile per un calciatore povero arrivare a certi livelli? Per noi è difficile, abbiamo iniziato da poveri, non è mai facile anche solo raggiungere il campo. Non avevamo soldi per il biglietto del treno o dell’autobus. Devi avere fortuna, devi dimostrare di avere qualità, qualcuno ti deve vedere e credere in te. Abbiamo fatto di tutto per arrivare fino a qui e ora non dobbiamo fermarci ma migliorare ancora. A scuola andavo benino, volevo sempre giocare con gli amici. I professori mi dicevano sempre ‘Walllaaace, devi stare attentoooo’. Comunque quello che studiamo è quello che ci portiamo dietro per tutta la vita. Senza scuola è tanto difficile, soprattutto in Brasile. Bisogna studiare e imparare”.

LEGGI ANCHE LA SCALATA DI GUERRIERI

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Guerrieri scala posizioni e convince Inzaghi, superato Vargic

Guido Guerrieri è stato il terzo portiere fino a questo momento e non è stato mai impiegato neanche un minuto

Guerrieri era uno dei portieri più promettenti del panorama italiano. Il quasi ventituenne non è riuscito mai a scendere in campo in questa stagione. Dopo la stagione passata a Trapani fatta di alti e bassi è tornato alla Lazio senza incidere. Però ora le cose sembrano cambiate. La società nel mercato di gennaio non ha acquistato nessun portiere e non ha reintegrato Marchetti. Vista l’esclusione di Vargic dalla lista dell‘Europa League, il secondo portiere e vice Strakosha, diventa lui. La società crede in lui infatti gli ha rinnovato da poco il contratto in scadenza rinnovandolo fino al 2021. In estate si è messo a disposizione di Grigioni lavorando sodo e dopo questi mesi di allenamenti duri finalmente Inzaghi ne ha visto la crescita e ha deciso di premiarlo. Mai una lamentela o una critica fuori posto è rimasto sempre in silenzio concentrandosi sul lavoro per questo il mister potrebbe premiarlo già nella partita dei sedicesimi di Europa League. I tifosi laziali non vedono l’ora di vederlo all’opera.

LEGGI IL POST DI CHALANOGLU CHE FA UNA PROMESSA AI MILANISTI

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LAZIO MILAN – Chalanoglu si scusa per il gol sbagliato e promette…

Milan – Lazio è finita 0-0 nonostante i biancocelesti abbiano creato molto, ma Chalanoglu ha avuto una nitida palla gol 

Il giocatore del Milan Hakana Chalanoglu è entrato nel secondo tempo e si è reso protagonista di un’occasione davvero importante per i rossoneri. Infatti dopo il miracolo di Strakosha, gli è finito il pallone sui piedi al centro del dischetto completamente solo. Il centrocampista però calciando non ha preso la porta nonostante tutti pensassero che avrebbe segnato visto la facilità del tiro. Allora il turco tramite il proprio profilo twitter pubblica una foto con delle scuse facendo notare il rammarico: “Avrei potuto segnare, siamo ancora in corsa per la finale, ci rifaremo a Roma”, fa una promessa ai tifosi milanisti. Il ritorno si giocherà il 28 febbraio all’Olimpico e in quella partita si deciderà la finalista.

GUARDA IL VIDEO DIVERTENTE DI IMMOBILE E JESSICA CON GLI AUTOGOL

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VIDEO – Immobile e Jessica protagonisti nel video de Gli Autugol

Ciro Immobile e la moglie Jessica, sono stati i protagonisti del video fatto da Gli Autogol

Immobile e Jessica infatti sono stati invitati per girare il video in cui si parla dell’asta di riparazione del fantacalcio. All’interno del video è presente anche Fabio Quagliarella. Un momento fatto di risate e spensieratezza per Ciro viste le tante partite che dovrà affrontare in questo mese. Il video dura circa 5 minuti in quei le risate sono al centro del progetto. Finalmente un giocatore della Lazio protagonista in qualcosa in cui si scherza e ci si diverte senza troppi pensieri. Ecco il video:

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA A CACERES

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Caceres si racconta: “Ho parlato con Gonzalez. Lotterò per questa maglia”

Martin Caceres, il neoacquisto biancoceleste si presenta così ai suoi nuovi tifosi tramite un racconto della sua vita a Lazio Style Channel

Le parole di Caceres:

Da bambino ho iniziato a giocare per divertirmi come tutti. Sono andato a giocare con un club del mio quartiere e lì ho iniziato a correre dietro il pallone. Hanno visto però che me la cavavo e allora sono andato in prova con il Defensor Sporting. Sono rimasto oltre dieci anni, ho debuttato a 18 e ho avuto la fortuna di indossare quest’unica maglia per tutta la mia carriera in Uruguay. Sono sempre stato difensore: come ora terzino o centrale, ma sempre difensore. Non ho preferenze, mi è capitato di giocare in tante posizioni. In Nazionale faccio anche il terzino sinistro, ovunque gioco comunque do il mio meglio”.

Il soprannome – “È importante ricevere la fiducia della squadra, tutti ti guardano e vogliano capire chi sei. È stato un bel traguardo. A 19 anni sono diventato capitano e mi trovavo bene pur non essendo tra i club più importanti del paese come il Penarol o il Nacional. Ero piccolo, avevo più o meno dieci anni. Portavo sempre i capelli lunghi, leggermente più corti di ora. Un giorno avevo i pidocchi e mia madre li tagliò a zero, da lì in poi allora hanno iniziato a chiamarmi ‘pelato’”.

BARCELLONA

“Ho vissuto calcisticamente un percorso molto importanto. Al di là delle vittorie ho giocato con campioni che mai avrei potuto immaginare di incontrare. Sono stato compagno di Messi, Henry ed Eto’o e ho giocato contro Cristiano Ronaldo. Da piccolo non me lo sarei aspettato, invece ho avuto la fortuna di diventare un grande calciatore. Sono soddisfatto di aver giocato in Spagna, Italia e Inghilterra: è stato tutto molto veloce, neanche mi sono accorto di quello che ho fatto”. Poi il Barcellona: “È stato un anno magnifico. Ho vinto la Champions League, un trofeo che potresti pensare di non sollevare mai. Io invece l’ho alzato al cielo a 20 anni insieme alla Copa del Rey e il campionato. Ho vinto anche con la Nazionale, sempre molto importante per noi uruguaiani”.

I ricordi – “La Juventus è la squadra che ricordo di più visti i tanti anni passati a Torino. Sono stato anche due stagioni al Siviglia, dove pur non avendo vinto ho passato un periodo magnifico in cui ho imparato tante cose. Ora sono arrivato alla Lazio e cercherò di indossare questa maglia nel miglior modo possibile. Da sudamericano ho la Garra (letteralmente artiglio, la grinta, ndr). Con il passare degli anni ho imparato tanto anche in marcatura, ogni squadra mi ha lasciato qualcosa rendendomi diverso dagli altri”.

I COMPAGNI

 Nel 2007 sono andato in prestito dal Villarreal al Recreativo Huelva, una squadra che era in lotta per la salvezza. È stato il mio primo anno in Spagna: avevo 20 anni e arrivavo in Liga dopo il periodo in Sudamerica. Ho passato un anno magnifico, ho segnato anche qualche gol e l’anno dopo mi ha preso il Barcellona. Nonostante l’obiettivo della salvezza, è un periodo che mi porto dentro”. Chi ricorda con affetto tra i suoi compagni: “L’anno al Barcellona ha fatto la differenza per il mio percorso di crescita. Parliamo di un grandissimo club in cui giocavo al fianco di compagni da cui potevo imparare molto come Pique che aveva già giocato nel calcio inglese, Abidal che ha fatto una carriera magnifica o Dani Alves che arrivava dal Siviglia e aveva una qualità pazzesca. 

“Ma è soprattutto da Rafa Marquez che ho appreso cose che non avrei mai pensato. Aveva un piede incredibile, una visione del calcio che gli altri non avevano. Poi di certo anche Puyol, il capitano e il punto di riferimento della squadra”.

ALLA JUVENTUS

Il 2009 è stato bello per tutti. Per me era il primo in Italia e ancora non parlavo benissimo la lingua. La stagione non è finita come volevamo, ma ho avuto la fortuna di giocare anche qui con tanti compagni forti. Poi ho trovato il primo gol in Serie A proprio contro la Lazio (ride, ndr). Ho avuto la pubalgia prima del Mondiale del 2010 e sono tornato in Spagna al Siviglia, una squadra molto importante. Il ritorno alla Juventus è stato positivo. Già alla prima esperienza mi ero trovato molto bene e, una volta tornato, ho fatto del mio meglio. Ho segnato una doppietta al Milan in Coppa Italia ed è stata una stagione di grandi soddisfazioni, culminata con la vittoria dello Scudetto dopo molto tempo. Ero in prestito con diritto di riscatto”.

Il riscatto –

“La Juventus poi mi ha comprato e sono stato lì più di 5 anni: me li sono goduti alla grande, ho potuto giocare in un grande club e con ottimi giocatori. Il secondo anno abbiamo vinto il secondo titolo di fila. Segnai anche al Napoli dopo aver trovato il gol in passato già contro Milan e Inter. La cosa più importante era però vincere lo Scudetto. Al rientro dall’infortunio al ginocchio, entrai a Madrid contro il Real. Perdemmo, ma fu molto bello tornare a giocare contro una squadra del genere. Alla fine vincemmo anche il terzo scudetto di fila, ormai era l’obiettivo principale per noi. La squadra era talmente forte che cercavamo di vincere ogni trofeo, compresa la Supercoppa a Shanghai con la Lazio. Poteva essere qualunque squadra, l’importante era fare di tutto per trionfare noi”.

Il ritorno in Italia – “Volevo cambiare dopo aver assaporato il campionato spagnolo e italiano, il migliore in assoluto. Tutti parlano del calcio inglese, poi essere lì e giocarlo è tutta un’altra cosa. Ho fatto tante partite al Southampton e mi sono trovato bene. Ora ho avuto la fortuna di tornare in Italia grazie alla Lazio e darò il mio meglio. Il calcio spagnolo è senza dubbio più dinamico, non c’è la tattica italiana. Quello inglese invece è un misto, l’importante è ‘andare a manetta’”. 6 mesi con il Verona: “Ringrazio l’Hellas per questi sei mesi, mi hanno dato la fiducia per tornare in Italia e da parte di Pecchia quella per scendere in campo con continuità. Mi sono trovato benissimo e ho segnato diversi gol tra cui quello alla Juventus, molto importante e strano visti i tanti anni passati in bianconero”.

IN NAZIONALE

“Ho giocato con l’Under 20 e poi subito nella Nazionale maggiore. Ho fatto tante partite, ho vinto una Coppa America nel 2011 e ho partecipato anche ai Mondiali. È bello giocare in Europa con il proprio club, ma difendere i propri colori è la cosa migliore che possa esistere. In Sudafrica ero giovane e al primo Mondiale, vedere tutto quello che c’è intorno è stata un’esperienza molto bella”.

Poi sulla Coppa America: “È stato l’unico trofeo che ho vinto in Nazionale. Giocavamo in casa dell’Argentina e li battemmo ai quarti, sconfiggendo tanti giocatori importanti. Tirai io l’ultimo rigore, fu un piccolo passo per arrivare alla finale col Paraguay. Tabarez mi ha sempre convocato. Ogni volta che c’è la possibilità allora vado in Nazionale perché quella maglia è la più bella da indossare. L’Uruguay comunque non mi manca molto, se non la famiglia, gli amici e i genitori. In Italia sto benissimo”.

Muslera e Gonzalez –

 “Sosa non lo conosco molto bene, so quello ha fatto alla Lazio. Alvaro (Gonzalez, ndr) invece lo conosco dai tempi del Defensor: io ero un ragazzino e lui giocava già in prima squadra. Mi portava a casa in macchina e siamo stati tanti anni in Nazionale insieme. Anche con Muslera ho avuto un rapporto molto stretto, avevamo lo stesso procuratore. Dopo tanti anni è normale avere un legame così, quello con loro è molto bello. Avevo parlato con Alvaro che mi aveva raccontato del club, con Nando no perché lo avevo incontrato solo in Nazionale. Di compagni comunque ne ho avuto tanti, ma posso considerare veri amici solo quelli dell’Uruguay. In Europa ho cambiato tante squadre, anche se certamente negli anni alla Juve ho avuto dei rapporti forti”.

ALLENATORI

Gol bellissimi non ne ho mai fatti, il più importante è stato il rigore all’Argentina”. Gli allenatori: “In Uruguay ho avuto un rapporto molto bello con un allenatore che mi portava a casa da bambino, lo ricordo con piacere. Così come Da Silva, il mio primo allenatore nella prima squadra del Defensor. È stato lui che mi ha fatto debuttare tra i professionisti. In Europa ho imparato tantissimo con Guardiola, cose che da giovane non avrei mai potuto capire. In Italia poi Conte è stato molto importante: sembra cattivo, ma ama questo sport e te lo fa comprendere. Allegri anche è una bella persona e un ottimo allenatore: è più simpatico, ama più scherzare”.

La Lazio e la famiglia – “Ho due figli: Martina di 11 e León di 3. Sono in Uruguay e quando c’è la sosta vado a trovarli”. Alla Lazio un solo obiettivo“È un club molto importante in Europa e nel mondo. In questo ultimo periodo sta facendo benissimo, ha un’ottima classifica. Cercheremo di fare il meglio e vincere più partite possibili. Quando sono arrivato i compagni mi hanno accolto subito benissimo: è un bel gruppo e proverò a dare il mio contributo”. Sul derby: “Spero di giocarlo, i compagni non me ne hanno ancora parlato. So che è una partita molto calda qui a Roma, se dovessi scendere in campo mi auguro di fare del mio meglio. Un gol? Volentieri (ride, ndr)”.

Il papà di Luiz Felipe: “Vi racconto come è arrivato alla Lazio”

Luis Felipe ha stupito tutti. Il giovane brasiliano, schierato da Simone Inzaghi in semifinale contro il Milan, dinanzi ai titolati rossoneri ha disputato una grande partita tanto da non far rimpiangere il titolare de Vrij.

La buona prestazione del difensore della Lazio ha acceso su di lui l’interesse degli addetti ai lavori. Il papà, Silvio Marchi, ha parlato del suo ragazzo ai microfoni di SSLazioBrasil.com“E’ un ragazzo d’oro! Ha iniziato a giocare a Colina, la piccola città di circa 15mila abitanti dove è nato, in una scuola chiamata Colina Atlético. Un giorno andarono a fare un’amichevole con l’U20  dell’Ituano e portarono ‘Fefe’, che aveva ancora 13 o 14 anni. Giocò 15 minuti contro giocatori di 20 anni. Poi Juninho Paulista (campione del mondo nel 2002 e manager del club rubo-negro, ndr) ha chiesto a Luiz Felipe di tornare la settimana seguente per fare un provino. Test che poi ha superato. Ha giocato dai 14 ai 18 anni all’Ituano, misurandosi con il Campionato Paulista, nella Coppa Paulista e nella Serie D brasiliana. In seguito è stato accompagnato a fare provini in Europa, in squadre come Manchester City, Manchester United e PSG. Ha fatto un provino anche  alla Lazio, dove oggi sta molto bene ed è felice!”.

L’AG. DI BESSA PARLA DELL’INTERESSE DELLA LAZIO PER IL SUO ASSISTITO

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LE PAROLE DI DABO SU INZAGHI E LA CORSA ALLA CHAMPIONS

L’ag. di Bessa (Genoa): “La Lazio si è informata ma poi…”

Dopo essere spesso stato accostato alla Lazio negli ultimi tempi il centrocampista Daniel Bessa è passato al Genoa.

L’agente del giocatore, Giovanni Brachini, è intervenuto ai microfoni di gazzamercato.it. Il procuratore ha parlato della trattativa che ha portato Bessa al Genoa e degli interessamenti di altre società: “Il primo club a interessarsi a lui è stato il Torino. C’era un interesse da parte del tecnico ma poi è cambiato l’allenatore e con lui le esigenze. Altre squadre interessate erano Bologna e Lazio, che però non ha insistito. Poi Sampdoria, Cagliari e Genoa. Quest’ultima ha voluto di più e l’operazione si è concretizzata”.

LE PAROLE DI DABO SU INZAGHI E LA CORSA ALLA CHAMPIONS

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LEGGI LE PAROLE DELL’EX LOPEZ SULLA SQUADRA BIANCOCELESTE

Dabo: “Inzaghi non mi sorprende”. E sulla corsa Champions…

L’ex centrocampista biancoceleste Ousmane Dabo ha parlato della Lazio e della corsa alla Champions.

Dabo, intervenuto ai microfoni di RMC Sport, ha dichiarato: “La Lazio? Quando si riesce a fare bene dipende da tutto un insieme di cose. La società ha lavorato bene sul mercato portando gente come Luis AlbertoImmobileMilinkovic-Savic e tanti altri. Poi Simone ha fatto bene, è uno dei migliori allenatori in Italia. Non mi sorprende la sua bravura. Già quando giocava guardava tutte le gare, conosceva tutti i giocatori e parlava di tattica. L’Inter? E’ difficile possa arrivare in Champions perché la Lazio sta facendo bene e la Roma ha un organico forte“.

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IL PROGRAMMA DEL SETTORE GIOVANILE

Lopez: “Lazio squadra completa e di livello”

Per commentare la gara di Coppa Italia e parlare della squadra biancoceleste l’ex Antonio Lopez è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3.

Queste le parole di Lopez“Il pareggio di Milano mi ha soddisfatto. In campo ho visto una Lazio molto forte. Il Milan nella prima parte di gara è stato costretto a difendersi e i biancocelesti hanno avuto difficoltà a trovare la rete. Gli uomini di Inzaghi sono scesi in campo per vincere, mentre la squadra di Gattuso è stata più attenta a difendersi. La Lazio sta mettendo in mostra una mentalità da grande squadra e lo ha dimostrato anche a San Siro. 

Gli uomini di Inzaghi hanno provato a portarsi in vantaggio. Se la gara si fosse sbloccata l’incontro sarebbe diventato sicuramente più interessante. Felipe Anderson ha grandi doti ma può dare sicuramente qualcosa di più. L’attaccante brasiliano ha bisogno di fiducia per esaltarsi e per mettere in evidenza le sue doti da fenomeno. Il numero 10 è un grandissimo calciatore, deve solo migliorare sotto il punto di vista caratteriale. 

Luiz Felipe è stato impeccabile, ha portato a termine una prestazione sopra le righe sostituendo un grande giocatore come de Vrij. Il difensore brasiliano ha i tempi giusti, ha grande vitalità ed è riuscito a fermare un attaccante come Kalinic. Anche Martin Caceres ha offerto una buona prova. La Lazio ora può vantare una rosa completa e di livello. Mister Simone Inzaghi ha plasmato un grande gruppo compiendo un vero miracolo. Il tecnico piacentino è un grande allenatore ed è riuscito ad istituire una squadra compatta e unita. In questo contesto di armonia, tutte le individualità riescono ad esprimersi ai massimi livelli. Il lavoro della Società, inoltre, è stato molto importante.

Lunedì il Genoa sarà molto arrabbiato dopo la sconfitta casalinga con l’Udinese. I grifoni lotteranno fino alla fine, ma la Lazio è forte e credo possa riuscire ad ottenere una vittoria”.

IL PROGRAMMA DEL SETTORE GIOVANILE

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FIGC COMMISSARIATA: BERBARDO CORRADI TRA I COMMISSARI

SETTORE GIOVANILE – Il programma del weekend dei giovani

Il primo weekend del mese di febbraio si divide tra sabato 3 e domenica 4, scendono in campo tutte le aquile del Settore Giovanile biancoceleste

Di seguito il programma del weekend nel dettaglio.

– PRIMAVERA 1, 18^ Giornata, All.: Andrea Bonatti

GENOA-LAZIO

– UNDER 17, Girone B, 17^ Giornata, All.: Valerio D’Andrea

LAZIO-CHIEVO VERONA

– UNDER 16, Girone B, 17^ Giornata, All.: Fabrizio Fratini

CITTADELLA-LAZIO

– UNDER 15, Girone B, 17^ Giornata, All.: Tommaso Rocchi

CITTADELLA-LAZIO

– GIOVANISSIMI FASCIA B ELITE, Girone B, 20^ Giornata, All.: Marco Alboni

LAZIO-FORTITUDO ACADEMY

– GIOVANISSIMI PROVINCIALI FASCIA B, Girone I, 14^ Giornata, All.: Leonardo Fratangeli

SANSA-LAZIO

LAZIO-GRIFONE MONTEVERDE

 

FIGC COMMISSARIATA, BERBARDO CORRADI TRA I COMMISSARI

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FIGC e Lega A commissariate. Un ex laziale tra i commissari

Anno zero per il calcio italiano. La FIGC e la Lega Calcio sono state commissariate ed inizierà un periodo di 6 mesi in cui si faranno le riforme e si sceglierà il nuovo CT della Nazionale italiana

Malagò guiderà la Lega A, mentre Fabbricini guiderà la FIGC. Queste le nomine e saranno loro che dovranno riformare e rifondare il calcio italiano. Tra i commissari presenti anche Costacurta e l’ex laziale Bernardo Corradi. La scelta ardua sarà trovare anche il nuovo CT dell’Italia. Tra i papabili, il ritorno di Antonio Conte, Ancelotti, Mancini, che sembra essere il favorito, e Ranieri.

PERINETTI ELOGIA INZAGHI E TARE

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Perinetti: “Lazio fortissima, al Genoa servirà un’impresa”. Poi elogia Tare ed Inzaghi

Il ds del Genoa, Giorgio Perinetti, è già proiettato alla sfida della prossima settimana tra i rossoblu e la Lazio. Si giocherà di lunedì sera. Elogia Tare ed Inzaghi

Perinetti è preoccupato per il suo Genoa, in vista della sfida all’Olimpico contro i biancocelesti di Inzaghi. La Lazio è in ottima salute, nonostante lo stop di Milano, ed è affamata di punti per continuare a sognare un posto in Champions League. Intervistato da radiosei, il ds si è così espresso: “A noi del Genoa servirà una vera e propria impresa per uscire indenni dall’Olimpico. Cercheremo di fare la nostra partita anche se non sarà facile. La Lazio è fortissima ed ha una rosa di qualità, nonostante le assenze di Milinkovic e Lulic. Simone Inzaghi sta svolgendo un lavoro eccezionale, ha il dna dell’allenatore. Un altro valore aggiunto è Igli Tare, Secondo me, insieme a Sabatini, è il ds migliore d’Italia. Sa individuare i giovani talenti che sono sconosciuti ai più. E’ un grande talent scout“.

LEGGI LA LISTA UEFA DELLA LAZIO PER L’EUROPA LEAGUE. BOCCIATURA IN DIFESA

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MILAN LAZIO – “Expect The Unexpected”, Luiz Felipe Ramos MVP

Stadio San Siro, la scala del calcio italiano, ieri in scena l’andata della semifiale di Tim Cup tra Milan e Lazio. Simone Inzaghi ha schierato al centro della difesa il brasiliano Luiz Felipe Ramos al posto dell’acciaccato de Vrij. Ed è stato proprio lui il migliore in campo

The most valutable player of the match is Luiz Felipe Ramos. Il centrale difensivo biancoceleste è stato autore di una prova maiuscola contro i rossoneri. Dalle sue parti non si è mai passato ed il malcapitato Kalinic non ha mai trovato lo spunto giusto, rimanendo sempre lontano dalla porta difesa da Strakosha. Il brasiliano è sceso in campo con una cattiveria agonistica incredibile in aggiunta ad una concentrazione superlativa. Ha diretto la difesa della Lazio come il miglior maestro d’orchestra, ha anticipato gli attacchi avversari come un veterano leggendo alla grande ogni trama offensiva degli avversari. E’ stata una sorpresa graditissima che ha fatto ricredere sia alcuni tifosi scettici che gli addetti ai lavori, che preferivano Wallace nella gara di ieri. Ed invece eccolo qui il classico “expected the unexpected” in salsa brasiliana. Lui sulle stesse orme di Strakosha: da panchinaro alla Salernitana, a risorsa per la Lazio. Buena suerte Ramos!

Marco Corsini

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EUROPA LEAGUE – La Lazio consegna la lista con alcune novità

La Lazio ha consegnato la lista dei calciatori che prenderà parte all’Europa League, a partire dalla sfida contro lo Steaua Bucarest. Ci sono alcune novità

E’ stata diramata la lista dei calciatori che prenderanno parte all’Europa League. Il mister Simone Inzaghi ha operato dei cambi rispetto a quella originaria presentata a settembre. Escluso il portiere Vargic, dopo la disastrosa prova contro lo Zuelte. Inserito il nuovo acquisto Martin Caceres, presenti anche Patric e Crecco. Di seguito la lista definitiva.

Portieri (2)

– Strakosha – Guerrieri

Difensori (10)

– Basta – Bastos – Caceres – de Vrij – Lukaku – Marusic – Patric – Radu – Ramos – Wallace

Centrocampisti (8)

– Crecco – Di Gennaro – Leiva – Lulic – Luis Alberto – Milinkovic – Murgia – Parolo

Attaccanti (4)

– Caicedo – Felipe Anderson – Immobile – Nani

In lista B: Armini, Cirillo, Miceli, Petricca, Rezzi e Spurio.

 

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QUI GENOA – Izzo di nuovo in gruppo. Bessa subito a disposizione

Lunedì la Lazio affronterà il Genoa nel Monday Night della quarta giornata di campionato. I rossoblu dell’ex Ballardini hanno inizato la preparazione alla partita. Le ultime da Pegli

Il Genoa ha iniziato a pensare alla sfida alla contro la Lazio che si giocherà lunedì prossimo. Agli ordini del mister Ballardini, il Grifone ha svolto un lunedì con una doppia seduta di allenamento. Dopo la prima colazione, i vcalciatori si sono ritrovati a Pegli per una serie di esercizi fisici ed atletici. Nel pomeriggio la squadra si è concentrata sull’aspetto tattico, con una serie di video dei biancocleesti. Ballardini ha potuti riabbracciare il difensore Izzo. Il calciatore ha smaltito l’infortunio e si è messo a disposizone del mister. Resta da capire la sua tenuta atletica e se potrà essere convocato per il match di lunedì. A Pegli presente anche il nuovo acquisto Daniel Bessa. Il centrocampista è stato prelevato dal Verona nella sessione di mercato invernale, in prestito e sarà subito utilizzato, probabilmente, da Ballardini.

BONINSEGNA ELOGIA LOTITO

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