Home Blog Pagina 1820

Il combattuto rapporto tra il Var e le big della nostra Serie A

La pausa del campionato permette di tracciare un primo bilancio sull’utilizzo del Var. Il Corriere dello Sport ha pubblicato una lunga analisi su come si sono comportati gli arbitri con l’aiuto della tecnologia.

In tutto le chiamate corrette dei direttori di gara con l’utilizzo del Var sono state 58 su 84. Scorporando i dati per ogni singola squadra si scoprono numeri interessanti. Questi quelli relativi alle big del nostro campionato.

NAPOLI E JUVENTUS

La squadra di Sarri ha avuto solo quattro episodi. Il primo con il Sassuolo, il secondo con il Milan, il terzo con la Sampdoria. In tutti e tre i casi gli arbitri hanno preso la decisione più opportuna. Non viene considerato il mani di Mertens a Crotone: l’arbitro Mariani non ha visto l’episodio e quindi non c’è stato il ricorso al Var. Quindici invece i casi riguardanti i bianconeri. In otto il Var ha determinato una chiamata corretta, in sette una decisione sbagliata. La partita più ricca di episodi è quella di Udine finita 2-6 per i bianconeri: nei quattro episodi in cui è stata chiamata in causa la tecnologia l’utilizzo è sempre stato sbagliato.

INTER E LAZIO

Entrambe le squadre hanno avuto due episodi riletti con il Var che si sono rivelati sbagliati. Per quanto riguarda le chiamate positive i nerazzurri sono a quota cinque, i biancocelesti a quattro. Uno di questi casi riguarda proprio lo scontro diretto della 19esima giornata: al 62′ Skriniar tocca con il braccio la palla dopo una scivolata nella sua area di rigore. L’arbitro Rocchi prima assegna il rigore ma poi si corregge con l’utilizzo del Var.

ROMA E MILAN

Anche qui i numeri sono molto simili: nove chiamate corrette per entrambe. Due quelle sbagliate per i giallorossi, tre per i rossoneri.

SCUDETTO 1915: L’HASHTAG DIVENTA VIRALE

SEGUICI SU TWITTER

GARLASCHELLI ANALIZZA IL MOMENTO LAZIO

CALCIOMERCATO – Fiorentina-Badelj: il ds biancoceleste Tare alla finestra

Prima che riprenda il campionato si svolgerà un confronto tra i dirigenti della Fiorentina, Milan Badelj e il suo agente. Il ds biancoceleste Tare alla finestra.

Scopo dell’incontro, come riporta La Nazione, proporgli un’ultima volta il rinnovo del contratto. Il no da parte del giocatore è quasi scontato, quindi in estate sarà libero di accasarsi altrove a costo zero. Il ds Tare da tempo ha mostrato un serio interesse per le prestazioni del calciatore viola. E, a detta dei ben informati, al momento la Lazio è nettamente favorita sulle altre pretendenti. Un affare a basso costo e il profilo giusto per la linea mediana dei biancocelesti. Per il momento l’arrivo del centrocampista croato è ostacolato dalle norme ma il piano del ds biancoceleste sarebbe quello di reintegrare in rosa Federico Marchetti al posto di Ivan Vargic. Il croato verrà ceduto lasciando il posto al suo connazionale. Nel frattempo su Instagram il centrocampista Walace, già accostato in passato al club capitolino, ha commentato con una serie di applausi la foto del connazionale  Felipe Anderson, in cui il laziale festeggia il compleanno del club. Un segnale per la dirigenza biancoceleste? Il giocatore in Germania non è riuscito ad ambientarsi ed è fuori dai piani dell’Amburgo. Potrebbe tornare d’attualità in caso di mancato arrivo di Badelj.

RINNOVO DE VRIJ: SPUNTA LA PETIZIONE DEI TIFOSI

SEGUICI SU TWITTER

INFO E PREZZI DI MILAN-LAZIO DI TIM CUP

Lotito: “Orgogliosi di appartenere a questa società. La Lazio un punto di riferimento…”

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito parla della squadra durante il festeggiamento per i 118 anni

Lotito era presente al Circolo Canottieri per festeggiare la Lazio con lui Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva.
Queste le sue parole: “La Lazio è diventata punto di riferimento per tanti giovani, questo è un gruppo bellissimo, esempio di sacrificio e voglia di emergere. Come sappiamo, non conta solo il denaro ma bisogna sapere spendere bene, investire e puntare non solo sul calciatore ma anche sull’uomo. Amo sempre dire che abbiamo importato una nuova filosofia: allenare fisico e mente, allietando lo spirito. Servono molte qualità, da me sempre citate e fatte notare di moralità e compatibilità economica, su questo non ho mai sbagliato. Molte squadre molto più blasonate di noi hanno investito molto denaro e sulla carta risultavano più forti. Oggi invece stanno raccogliendo molto meno rispetto a quello investito perché non hanno puntato sulle persone. Noi investiamo sull’uomo, sulla nostra storia e ringraziamo i tifosi. Siamo una famiglia allargata che viaggia di pari passo, con molte difficoltà, ma sempre con orgoglio di appartenere alla Lazio e ai suoi valori. In questa società non interessa solo il materiale, ma vogliamo che la società in cui viviamo cambi grazie ai nostri valori”.

SEGUICI SU FACEBOOK

Tra gli arbitri e gli addetti ai lavori diversi pareri contrari al Var

Dirigenti, allenatori, ex giocatori, arbitri. Questi i vari componenti del numeroso partito anti-Var. Le polemiche delle ultime settimane in Italia hanno riacceso il dibattito sulla “moviola in campo”.

Gli errori commessi durante Crotone-Napoli e CagliariJuventus, dopo quelli fatti più volte a danno della Lazio, hanno in qualche modo aiutato i conservatori che vorrebbero un passo indietro. A livello internazionale la prima grande polemica scoppiò al Mondiale per club, con il Real Madrid che, da Zidane a Bale, mostrò le proprie perplessità malgrado fosse stato salvato proprio dal video nella semifinale contro l’Al Jazira, alla quale venne annullato il 2-0 in fuorigioco. Collina, pochi giorni dopo, precisò che non era affatto scontato l’utilizzo del Var al Mondiale. La decisione sarà presa a marzo dall’Ifab, il board che stabilisce le regole del calcio. Se in Russia ci si dovesse affidare solo all’occhio umano il progresso verrebbe bloccato. E a quanto pare molti direttori di gara ne sarebbero felici.

LE PAROLE DI DIACONALE SUL 118° COMPLEANNO DELLA LAZIO

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LEGGI ANCHE LE ULTIME SU CACERES

La bandiera con il volto di Aldrovandi di fatto vietata negli stadi

Il 25 settembre 2005 il diciottenne Federico Aldrovandi, studente di Ferrara, perse la vita mentre rientrava dopo una serata trascorsa con alcuni amici in un locale di Bologna.

IL CASO

Fatale fu una colluttazione con dei poliziotti di pattuglia a poche centinaia di metri da casa sua. Una serata maledetta costata ai quattro poliziotti prima una condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione (nel luglio 2009) e poi una condanna confermata dalla Cassazione (nel giugno 2012) a 6 mesi per applicazione dell’indulto. Un caso tornato purtroppo alla ribalta nell’ultimo mese. L’elemento scatenante risale a Roma-Spal 3-1 dello scorso 1 dicembre, quindicesima giornata di Serie A. Le forze dell’ordine in quell’occasione impedirono ai tifosi ospiti di entrare nel settore a loro riservato con una bandiera raffigurante il volto di Federico Aldrovandi. Per tutta risposta i sostenitori ferraresi rimasero in silenzio e senza sventolare bandiere per tutta la partita.

LA SPAL E IL CALCIO

I pensieri fissi di Federico (che nel cassetto dei ricordi conservava tante foto con la maglia a strisce biancoblù) e suo padre Lino, che a maggio, per la storica promozione in Serie A, aveva dedicato a suo figlio una struggente lettera postata su Facebook. Questo il testo:

“’Cos’ha fatto oggi la Spal papà?’
Era una domanda che Federico usava spesso farmi, ogni domenica sera, prima di quel maledetto 25 settembre 2005. Era una domanda che guarda caso mi poneva solo quando la Spal vinceva, perché conosceva la mia forte passione per quei colori bianco e azzurro, compagni a me inseparabili dall’età di 6 anni. Sorrido ora a ripensarlo, e soprattutto a quella domanda che oggi Federico mi rifarebbe più che mai, per farmi felice. Guardo questa immagine con quei colori ad avvolgergli il cuore, ascoltando una famosa e bella canzone che parla di un cielo pieno di stelle…, e mi viene forte la voglia di abbracciare i ragazzi della Curva Ovest con Pietro in testa, da sempre cuore e anima di quei colori, e non solo. Di questa città, la città di Federico, che non potrò mai smettere di amare, senza dimenticare minimamente tanti “altri” colori, che da quell’assurda maledetta domenica mattina di 12 anni fa hanno impreziosito quel percorso comune, verso una piccola giustizia, per rispetto di quella parola troppe volte lesa e calpestata in questa nostra Italia, che risponde al nome di ‘vita’. Penso a tante cose mio ‘piccolo per sempre’, e a quello che non è stato e di quello che avremmo potuto fare insieme…, pur nei dolori e nelle ‘gioie’. Ma bisogna andare avanti, e stasera più che mai anche con un sorriso, per l’avverarsi di un sogno di una favola sportiva, la promozione in serie A della mia (nostra) Spal, ringraziando chi l’ha realizzato. Questa notte guarderò con calma, come ogni notte, il cielo pieno di stelle, nell’attesa però di ascoltare magari ancora quelle parole, da quella voce. Quella voce forse arriverà, anche se maledettamente sarà portata solo dal vento.
Buona notte Federico.
Buona notte dolce c……a di un tempo.
Buona notte stelle…
Buona notte…

Lino”.

LA MOTIVAZIONE DEL DIVIETO

Parole d’amore di un padre nei confronti del proprio figlio. Stridenti con il modo in cui il giudice sportivo Pasquale Marino ha definito la ragione del divieto di introduzione negli stadi di bandiere con il volto di Federico inteso come “comportamento provocatorio nei confronti delle forze dell’ordine”.

LA SOLIDARIETA’ DELLE ALTRE TIFOSERIE

Dal 25 settembre di 13 anni fa il volto di Federico Aldrovandi è diventato l’icona di un cold case all’italiana. Il veto posto ai tifosi della Spal allo stadio Olimpico di Roma ha rappresentato la scopertura del vaso di Pandora. Diverse tifoserie (Atalanta, Parma, Prato, Robur Siena, Sampdoria, Torino e Viareggio) sono state multate e hanno incassato diffide per aver imitato per solidarietà i colleghi estensi. In occasione di Roma-Spal la Questura capitolina aveva offerto una spiegazione tecnica dei fatti: “Quella bandiera non era autorizzata in quanto nessuno aveva chiesto l’autorizzazione per l’ingresso”.

GENOVA

Testimonianze di vicinanza alla famiglia Aldrovandi, che hanno vissuto il loro momento più tangibile in occasione di Sampdoria-Spal 2-0, giocata sabato scorso a Genova. Nonostante il controllo serrato di bandiere e stendardi i tifosi doriani sono riusciti a esporre uno striscione dedicato a Federico: “Per qualcuno un provocatore per noi un ragazzo”.

LA LEGISLAZIONE

Può uno striscione essere vietato con tanta semplicità? La legislazione in materia è complicata e soggettiva nelle interpretazioni. Una testimonianza recente è arrivata durante Napoli-Atalanta di martedì scorso per i quarti di finale di Coppa Italia. Alcuni tifosi bergamaschi hanno esposto una bandiera con l’immagine dello studioso Marco Ezechia Lombroso, noto come Cesare, che nella seconda metà dell’800 era stato il padre delle teorie razziste anti-meridionali. Ebbene quell’immagine è rimasta in bella vista per tutta la partita.

IL MESSAGGIO DI ILARIA CUCCHI

Può invece l’immagine di Federico Aldrovandi rappresentare una provocazione? Un interrogativo sollevato sui social anche da Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, anche lui protagonista di un’altra vicenda giudiziaria ben nota. Su Facebook Ilaria aveva espresso la sua vicinanza ai genitori di Federico  proprio dopo la partita della Spal a Roma. Questo il testo:

“Federico Aldrovandi aveva 18 anni appena compiuti.
Sappiamo tutti come è morto.
La bandiera con il suo volto non è stata fatta entrare allo stadio per la partita Roma-Spal.
Io sono con lui. Senza di lui io non sarei mai arrivata fin qui.
Roma è la mia città, e io amo la mia città, ma io sto con Aldro.
Un abbraccio a Patrizia e Lino”.

“PAPA’ CHE HA FATTO LA SPAL?”

Nell’epoca in cui il calcio vuole rilanciare la propria dimensione sociale riportando le famiglie allo stadio fanno rumore le parole rilasciate a La Repubblica da Lino Aldrovandi. Suo figlio Federico non c’è più da 12 anni e quattro mesi e ora il suo volto non può nemmeno essere ricordato negli stadi. O almeno questo quanto verificatosi negli ultimi mesi: “I ragazzi della Spal e delle altre tifoserie introducono negli stadi assieme al volto di Federico un messaggio di pace e di fratellanza. Non c’è violenza, non c’è odio, non c’è alcun sentimento negativo.  Ogni multa della Figc è una coltellata al cuore. Il problema è pensare che il volto di Federico divida. Quando ho visto la bandiera, ho pianto. Chiedeva: ‘Papà, che ha fatto la Spal?’.

LE PAROLE DI BROCCHI SUL COMPLEANNO DELLA LAZIO

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

OLTRE ALLO SQUALIFICATO RADU UN ALTRO LAZIALE ENTRA IN DIFFIDA

SCUDETTO 1915 – L’hashtag dell’Avv. Mignogna diventa virale

L’Avv. Mignogna ha fatto il punto a Radiosei sull’hashtag lanciato nel web per portare lo scudetto 1915 alla Lazio ex aequo con il Genoa.

“Questo hashtag è già tra i top. Questa idea è nata proprio in collegamento con Radiosei: ora è diventato virale. Molte sono infatti le persone che lo stanno condividendo. L’utilizzo dei social ha una grande importanza e nel giorno del 118 anniversario dalla fondazione della Lazio era importante il lancio. Tutti devono postarlo, deve andare oltre i nostri confini regionali. E’ l’unico modo per continuare a parlare dell’assegnazione dello scudetto 1915. Il 29 gennaio sarà eletto il nuovo presidente federale, il cui consiglio sarà chiamato a decidere in via definitivo dopo il parere positivo della commissione dei saggi. La mia personale sensazione è che questo scudetto rappresenti la vera patata bollente in ambito federale. Ora ci saranno le elezioni, chi sarà eletto dovrà esserlo con una certa convergenza, noi dobbiamo essere pronti a farla affrontare. Per cento lunghissimi anni la documentazione è stata nascosta, ora non può più essere ignorata”.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

GARLASCHELLI ANALIZZA IL MOMENTO LAZIO>>>CLICCA QUI

RINNOVO DE VRIJ – Spunta la petizione dei tifosi per la firma

Il rinnovo di de Vrij stenta ad arrivare e allora anche i tifosi provano a scendere in campo.

Dopo Inzaghi e i compagni di squadra tra cui Strakosha anche i tifosi provano a convincere de Vrij a firmare il rinnovo con la Lazio. L’olandese è in scadenza di contratto il 30 giugno 2018 e tentenna sul rinnovare. In ballo offerte di ingaggio più elevate e anche la clausola rescissoria che vorrebbe mettere Lotito giudicata troppo elavata. Ecco allora che sul web è apparsa una petizione dei tifosi affinché avvenga la fumata bianca. Riusciranno i nostri eroi nel loro intento? Si attendono novità a breve.

 

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI 

INFO E PREZZI DI MILAN-LAZIO DI TIM CUP>>>CLICCA QUI

Fusco, ds Hellas: “Caceres? Ecco quando mi ha comunicato la sua scelta”

Ormai è ufficiale: Martin Caceres è un nuovo giocatore della Lazio.

Sull’addio all’Hellas Verona dell’uruguayano, si è esposto il ds dei veneti, Filippo Fusco. Il dirigente, intervenuto ai microfoni di Sportitalia, ha chiarito i motivi di questa decisione di Caceres che la società ha dovuto subire: “Martin veniva da due anni dove aveva giocato poco, ha sottoscritto con noi un contratto di un anno, poi è arrivata l’offerta di un club importante come la Lazio. La decisione l’ha presa il ragazzo: dopo Napoli mi ha comunicato la decisione di trasferirsi nel club di Lotito”.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

INFO E PREZZI SU MILAN-LAZIO DI TIM CUP>>>CLICCA QUI

TIM CUP – Info e prezzi sui biglietti della semifinale d’andata Milan-Lazio

Ecco le info sui biglietti della semifinale d’andata di Tim Cup Milan-Lazio prevista mercoledì 31 gennaio ore 20:45.

Da nostre indiscrezioni apprendiamo notizie riguardo la sfida di semifinale d’andata Tim Cup Milan-Lazio. 

Dalle ore 12 di mercoledì 10 gennaio a giovedì 18 gennaio:

Vendita riservata agli abbonati al campionato: ciascun abbonato, indicando il codice della propria carta Cuore Rossonero, potrà acquistare in vendita riservata fino a un massimo di 4 biglietti, in qualsiasi settore* dello stadio disponibile all’acquisto;

Dalle ore 12 di venerdì 19 gennaio:

Vendita libera
*Nota: la vendita inizierà a Secondo Anello chiuso.
I residenti nella Regione Lazio possono acquistare un biglietto solo se titolari di Fidelity Card (Tessera del Tifoso)

Punti Vendita:

– con il servizio di eticketing
– presso la biglietteria di Casa Milan
– nei TicketOne abilitati
– presso tutte le
– alle casse dello stadio, aperte solo il giorno della partita

Si raccomanda di acquistare i biglietti soltanto sui canali di vendita autorizzati. Il Milan non risponde per danni o frodi subite a seguito di acquisti effettuati su siti web non autorizzati.

Biglietti Settore Ospiti: la vendita dei biglietti di Settore Ospiti (Terzo Anello Verde) inizierà alle ore 12 di venerdì 19 gennaio ed è riservata ai possessori di Fidelity Card (Tessera del Tifoso).

LISTINO PREZZI

1 ANELLO INTERO                                                                             INTERO                   UNDER 16/OVER 65*

TRIBUNA D’ONORE ROSSA                                                               € 190

POLTRONCINE ROSSE (P,R)                                                              € 170

POLTRONCINE ROSSE (N,O,S,T)                                                      € 130

1 ANELLO ROSSO (A,B,H,I,L,M,V,Z)                                                 € 110                                      € 60

LATERALE ROSSO (X,Y,J,K)                                                                € 65                                       € 40

TRIBUNA D’ONORE ARANCIO                                                          € 110

POLTRONCINE ARANCIO CENTRALI 159,161, X                          € 90

POLTRONCINE ARANCIO 157,163                                                     € 60                                       € 30

1 ANELLO ARANCIO 155,156,165,166                                                € 40                                        € 25

1 ANELLO ARANCIO da 149 a 154 da 167 a 172                               € 40                                        € 25

1 ANELLO BLU                                                                                        € 30                                        € 20

1 ANELLO VERDE                                                                                  € 30                                        € 20

2 ANELLO** (la vendita inizierà a secondo anello chiuso)

2 ANELLO ROSSO                                                                                  € 40                                        € 25

2 ANELLO ARANCIO                                                                            € 40                                        € 25

2 ANELLO BLU                                                                                       € 30

2 ANELLO VERDE                                                                                 € 30

3 ANELLO

3 ANELLO ROSSO

3 ANELLO BLU

3 ANELLO VERDE (SETTORE OSPITI)                                            € 25

 

 

 

De Martino: “Il compleanno della Lazio spaventa alcuni”. Poi sulla Lega B…

Il capo ufficio stampa della Lazio Stefano De Martino ha parlato a Radiosei del compleanno della Lazio ma non solo.

“118 anni sono tanti, siamo vecchietti. Ieri ho seguito i festeggiamenti di Piazza della Libertà, è un compleanno che ci inorgoglisce e spaventa altri. Quello di oggi è ancora più importante per quello che sta accadendo in Italia e all’estero per i meriti della Lazio che stanno facendo il giro del mondo”. Poi De Martino sul post della Lega Serie B (leggi la nostra esclusiva): “Vado controcorrente, ringrazio la Lega B per il pensiero e gli auguri alla Lazio, perché quelli della serie cadetta sono stati anni hanno segnato l’essere tifosi di tanti di noi. Non rinneghiamo la nostra storia. Questa credo che sia la Lazio più forte dell’era Lotito, ha giocatori che vengono osservati da tutto il mondo. Si è creato un gruppo importante grazie ad anni di lavoro duro, è il frutto dell’impegno di tutti”.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

GLI AUGURI DEI GIOCATORI BIANCOCELESTI>>>CLICCA QUI

 

COMPLEANNO LAZIO – Gli auguri di tutti i giocatori biancocelesti

La Lazio compie 118 anni: i giocatori della Prima squadra della capitale hanno voluto fare tanti auguri alla società biancoceleste.

Tutti i giocatori più rappresentativi della squadra che sta facendo sognare i tifosi laziali hanno augurato un buon compleanno alla Lazio. Non potevano mancare Ciro Immobile, Felipe Anderson e il grande sergente Milinkovic Savic. Ci sono poi all’appello anche il mago Luis Alberto che con le sue giocate sta deliziando la piazza. E poi ancora i difensori compreso il portiere Strakosha sempre più una sicurezza e autore di parate importanti. E infine anche la moglie di Lulic che, con una foto insieme al marito in vacanza, ha voluto far sapere che non si sono certo dimenticati della ricorrenza. Di seguito una carrellata di foto e post con tutti gli auguri. 118 volte ancora auguri Lazio nostra!

 

 

https://www.instagram.com/p/BdtMtr6BqVZ/

https://www.instagram.com/p/BdtWAu6hA7u/

https://www.instagram.com/p/Bdu-GbAnKlg/?taken-by=sandra_lulic

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

GUIDO PAGLIA SUI BIANCOCELESTI E INZAGHI>>>CLICCA QUI 

Paglia: “Vi svelo la mia emozione più grande”. E su Inzaghi e il mercato…

Nel giorno del 118° compleanno della società capitolina l’ex capo della comunicazione e delle relazioni esterne della Lazio di Cragnotti, Guido Paglia, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia.

AMARCORD PAGLIA E LEGA SERIE B

“La Lega di B ci fa gli auguri? Questa è l’acidità dei romanisti. Evidentemente chi si occupa della comunicazione deve essere uno di questi rosiconi. Buono, buono. Il momento più emozionante di questi 118 anni? Non posso negare il primo Scudetto. Il ricordo di quel campionato in cui ce ne fecero di tutti i colori, venendo da anni difficili, fu una soddisfazione straordinaria. La Coppa Italia 1998 mi viene in mente per il gol di Nesta. Fu una cosa straordinaria. Da lì cominciò la grande cavalcata di quella Lazio straordinaria di Sergio Cragnotti. Alla rete di Albertini ho pensato la stessa cosa che pensai al gol di Weah: ‘Vabbè, andrà così’. Ero un po’ abbacchiato”.

SULLA LAZIO DI INZAGHI

“Il genio di Inzaghi mi stupisce ogni partita. Dai cambi alle sostituzioni. È straordinario il recupero e il rilancio di Luis Alberto ci dà la dimostrazione di quanto sia meticoloso l’allenatore.  Simone poi è anche laziale. Da quanto chiedevamo profili laziali dopo l’epurazione degli anni passati? Lui è laziale. Io me lo ricordo spaurito all’arrivo a Roma e vederlo oggi mi dà una grande soddisfazione. Grazie a Roberto Mancini, lo volle fortemente lui. Si scontrò con Cragnotti per portarlo nella Capitale”.

SUL MERCATO

“Mercato? Arriva Caceres,  calciatore molto esperto. L’ho seguito molto al Verona. Rispetto a Wallace e Bastos, lui non ha amnesie. Profilo importante. Col il ritorno di Felipe Anderson e speriamo l’assenza di sfortuna circa le condizioni di Nani, la Lazio è una formazione di livello. Sul futuro rimane l’incognita Lotito sulle compravendite. Prima di fare un discorso sul ciclo dovrei sapere come va a finire il campionato e come va a finire la campagna acquisti estiva”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI GARLASCHELLI

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

118° COMPLEANNO: LE PAROLE DELL’EX RAFFAELE SERGIO

ESCLUSIVA – La Lega Serie B risponde all’ira dei laziali

Il post sulla pagina facebook della Lega Serie B con gli auguri di buon compleanno alla S.S. Lazio ha creato non poche polemiche nel mondo biancoceleste. La redazione di laziochannel.it ha intercettato in esclusiva il gestore della suddetta pagina per avere dei chiarimenti in merito.

Il post della Lega Serie B è sembrato ai più uno scherno nei confronti della società capitolina che comunque va fiera della sua storia e della sua partecipazione anche alla serie cadetta. La scritta recitava:

Dopo le polemiche sollevate, il post è stato prontamente rimosso. Il social manager della pagina, ai nostri microfoni, ha dichiarato quanto segue: “Il post è stato rimosso per evitare ulteriori polemiche. I nostri auguri non volevano essere offensivi. Al contrario volevano celebrare una squadra gloriosa che in passato abbiamo avuto la fortuna di ospitare nel nostro campionato. Lo stesso è avvenuto lo scorso 17 ottobre con l’Atalanta e il 3 dicembre con il Torino”. A questo punto noi ci chiediamo perché lo stesso augurio non è stato fatto alla Juventus il 1 novembre o al Milan il 16 dicembre. E poi ci aspettiamo lo stesso “riguardo” per la Roma che è stata la prima squadra della Capitale a militare in cadetteria.

Marco Corsini e Sara Mariani

RIPRODUZIONE RISERVATA SE NON PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE laziochannel.it

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

ANCHE PAGLIA DICE LA SUA SUL POST DELLA DISCORDIA>>>CLICCA QUI

 

Garlaschelli: “Amo questi colori”

Nel giorno del 118° compleanno del più antico club capitolino l’ex attaccante biancoceleste Renzo Garlaschelli è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.

Questo l’intervento di Garlaschelli“Ricordo bene il momento in cui mi venne comunicato di essere stato ceduto alla Lazio. Neppure ci credevo: avrei giocato al fianco del grande Giorgio Chinaglia.

All’inizio non fu semplice perché pagammo molto il salto di categoria. Con il tempo, invece, abbiamo scritto pagine importanti della storia di questa squadra. All’inizio eravamo una sorpresa del campionato, poi ci siamo confermati ai vertici. Nell’annata 1972/73 avevamo messo in mostra un ottimo calcio, peccato solo per le partite contro Juventus e Napoli che condizionarono le sorti del nostro torneo. Il pubblico ci ha sempre dimostrato affetto e vicinanza. La stagione successiva avevamo fatto tesoro delle precedenti gare ed avevamo messo in campo una maggiore dose di astuzia. Chinaglia si infuriava se non riusciva a segnare.

Io sono rimasto per un decennio in biancoceleste nonostante svariate vicissitudini. L’ho fatto per l’attaccamento e l’amore per questi colori. Il mio più grande rimpianto è quello non aver giocato la Coppa dei Campioni ma sono comunque fiero di quello che ho fatto.

La partita che ricordo con più piacere è la gara casalinga contro il Foggia che ci ha portati a vincere il tanto meritato Scudetto. Il gol a me più caro, invece, è il primo segnato in Serie A.

Quest’anno stiamo vedendo una grande Lazio. La compagine biancoceleste ha tutte le carte in regola per disputare un grandissimo campionato, sono certo che arriverà molto lontano”.

118° COMPLEANNO: LE PAROLE DELL’EX RAFFAELE SERGIO

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

LE PAROLE DI BIAVA SUL COMPLEANNO DELLA LAZIO

 

Sergio: “La Lazio è una grande famiglia”

L’ex difensore biancoceleste Raffaele Sergio in occasione dei 118 anni festeggiati oggi dalla società capitolina è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3.

LE PAROLE DI SERGIO

“Quando indossavo la maglia biancoceleste sentivo di appartenere a una grande famiglia. Voglio rivolgere tanti auguri a tutti i tifosi della Lazio ed all’intero mondo biancoceleste, ma soprattutto vorrei fare i miei complimenti al Club biancoceleste per il lavoro svolto fino a oggi. Simone Inzaghi conosce la Lazio ormai da 20 anni, è a conoscenza dei pregi e dei difetti della piazza”.

INZAGHI COME MAESTRELLI

“Comprende alla perfezione le dinamiche della Capitale. Maestrelli era come un padre per i calciatori biancocelesti e, in tal senso, mi sembra che anche il tecnico piacentino si stia dirigendo verso questa strada. Inzaghi ha sposato un progetto unico che coinvolge l’intero Club. Ne vedo pochi di questo tipo: è necessario fare i complimenti alla squadra biancoceleste”.

SULLA ROSA BIANCOCELESTE

Caceres è un ottimo difensore, può ricoprire ogni posizione del reparto, è molto forte anche tecnicamente e negli ultimi mesi si è ben espresso con la maglia dell’Hellas Verona. La rosa biancoceleste è molto competitiva, vanta ottimi esponenti per ogni ruolo e in questo momento, anche a livello di spogliatoio, è stato trovato il giusto equilibrio”.

SUL PROSSIMO IMPEGNO

“Il primo pensiero ora è il Chievo Verona in campionato, mentre in Coppa Italia credo che la Lazio possa centrare la finale. Anche il Milan vorrà ottenere tale qualificazione, non sarà facile, ma i biancocelesti possono certamente tagliare un traguardo simile. Grazie all’organico di cui dispone, infatti, la formazione capitolina è in grado di lottare su tutti i fronti. Qualificarsi per la Champions League sarebbe molto importante. Sono molto fiducioso riguardo il raggiungimento di tale obiettivo”.

SU INZAGHI

“L’acquisto più importante che potrebbe consentire l’accesso dei biancocelesti nella massima competizione europea è rappresentato da Simone Inzaghi. Quest’ultimo ha gestito al meglio il proprio gruppo, ha dato tantissimo alla Lazio e ha tutte le carte in regola per diventare un grandissimo allenatore. Il tecnico piacentino è molto preparato e, in fase di preparazione, riesce sempre a leggere con prontezza le sfide che si appresta ad affrontare”.

SU STRAKOSHA

Thomas è un portiere che vanta ogni qualità necessaria. L’estremo difensore albanese è uno dei tanti giovani calciatori biancocelesti ad esser stati lanciati nel grande calcio da Simone Inzaghi
.

LE PAROLE DI BIAVA SUL COMPLEANNO DELLA LAZIO

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

GIUDICE SPORTIVO – UN CALCIATORE SALTERA’ LAZIO CHIEVO

Biava: “La gioia del 26 maggio è indescrivibile, ho bellissimi ricordi della Lazio”

L’ex difensore laziale, Beppe Biava, in occasione dei 118 anni festeggiati quest’oggi dalla Lazio ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio.

“Sabato scorso a Ferrara ho visto una bella Lazio. Fare cinque gol in trasferta in Serie A non è mai facile – spiega Biava – la Lazio ha portato a casa un risultato eccezionale. Questa squadra, per quanto dimostrato in queste prime 20 giornate di Serie A, può arrivare fino in fondo in campionato. È una squadra che gioca bene, ha facendo partite eccellenti ed ha ancora la sfida con l’Inter da recuperare. Se mantiene questo tipo di gioco, questa voglia e queste prestazioni, la Lazio sarà una seria candidata per chiudere il campionato nelle prime quattro posizioni. Quando ripenso alla mia esperienza alla Lazio ho bellissimi ricordi, sono stati quattro anni e mezzo importanti per me; sono orgoglioso di aver fatto parte di questa Società di questa squadra e di aver avuto questi tifosi al mio fianco. Porterò sempre questi colori nel cuore. Quel 26 maggio eravamo andati un po’ tutti sopra le righe. È stata la ciliegina sulla torta. Vincere la Coppa Italia battendo i rivali cittadini è indescrivibile, una gioia immensa. A ripensarci vengono i brividi. È stata la vittoria dei tifosi, della squadra e della Società. Lulic è l’eroe di quella partita e continua a dimostrare la sua lazialità. Merita gli elogi e le cose belle che si sono susseguite nella sua carriera. Ho sempre tenuto come ricordo la prima, la seconda e la terza maglia di ogni stagione, così come quelle delle partite nelle quali ho segnato, ed ovviamente quella della finale di Coppa Italia: hanno un valore affettivo importante per me. Sono un bel ricordo. Ogni tanto apro la scatola, le tiro fuori e le guardo con piacere. Mia figlia si è affezionata a questa squadra. Mio nipote, invece, è tifosissimo. Va a scuola con la maglia della Lazio, i suoi preferiti sono Milinkovic ed Immobile. È l’unico biancoceleste della classe, qui da me al nord ci sono molti interisti e milanisti”.

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

GIUDICE SPORTIVO – UN CALCIATORE SALTERA’ LAZIO CHIEVO

Pancaro: “Orgoglioso del mio passato a Roma, porto nel cuore la Lazio”

L’ex calciatore della Lazio, Giuseppe Pancaro, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Ben 118 anni ricchi di bei momenti e di straordinarie storie. Ho avuto la fortuna di passare 3 anni della mia vita alla Lazio, dove mi sono tolto delle grandissime soddisfazioni. La Lazio la porto nel cuore. Oggi la squadra di Inzaghi è bella da vedere. Rende orgogliosi i propri tifosi, gioca veramente bene. È riuscita a riaccendere l’entusiasmo di tutti. Penso che questa squadra sia allo stesso livello di Juve e Napoli. Poi è logico che questi tre club abbiano peculiarità diverse, ma tutti hanno qualcosa in più rispetto agli altri. La Lazio ha grande tecnica, fisicità, è disarmante come riesca a trovare la via del gol con grande facilità. Immobile sicuramente ha grandi meriti, ma è assolutamente agevolato dalla squadra. L’attaccante biancoceleste è un grande finalizzatore”.

SULLO SCUDETTO

“Io avevo un rapporto bellissimo con Eriksson, percepivo la sua stima. Anche per questo motivo in quegli anni sono riuscito a dare qualcosa di più rispetto alle mie possibilità. Il mio ricordo più bello? La vittoria dello scudetto. La Lazio mi ha dato la possibilità di coronare questo sogno. Quando ci penso ancora mi emoziono. Chi impara a vivere la città capisce l’importanza del derby. Sono orgoglioso del mio passato a Roma”.

CACERES

Migliorare questa squadra e questi giocatori è molto difficile. Quindi faccio i complimenti a Tare, che si sta dimostrando un dirigente di grandissimo livello. Caceres riempirà il reparto difensivo, può ricoprire diversi ruoli. A mio parere è un acquisto veramente utile“.

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

GIUDICE SPORTIVO – UN CALCIATORE SALTERA’ LAZIO CHIEVO

Generale Vaccaro, il nipote: “Tifare Lazio significa rappresentare Roma”

Il nipote dello storico Generale Vaccaro, Alessandro Paco Vaccaro, ha parlato ai microfoni de Il Tempo in occasione dei festeggiamenti che la Lazio compie per i suoi 118 anni.

Ecco le parole di Alessandro Vaccaro: “Quando al Centenario della Lazio ho visto la gigantografia in Tribuna Tevere, ho realizzato definitivamente. Lui è nato nel 1892, è stato il dirigente sportivo che ha vinto di più dal ’30 al ’39. Con l’Italia si è portato a casa due Mondiali e una medaglia olimpica di calcio. Che significa essere il nipote del Generale Vaccaro? La lazialità sicuramente, ma anche il concetto di rappresentare Roma, perché lui nel tempo è riuscito a sviluppare politiche sportive in ambito calcistico. Nel 1927 evitò la fusione con la Roma, io ad ogni derby alzo gli occhi al cielo e lo ringrazio. In quel periodo arrivarono altre persone con l’idea di fondere più società. Mio nonno disse chiaramente “va bene, basta che si chiami Lazio”. Foschi invece spingeva affinché prendesse il nome Roma. A quel punto il Generale si oppose. Io sono cresciuto con i racconti di mio padre sulla fusione impedita: nonno era un uomo di sport, ma soprattutto amava i tifosi, li considerava linfa vitale”.

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

GIUDICE SPORTIVO – UN CALCIATORE SALTERA’ LAZIO CHIEVO

 

Brocchi: “Quando si ha la fortuna di vestire questi colori…”. Poi sui singoli

Dopo il post di questa mattina sul suo profilo Instagram, Cristian Brocchi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per fare gli auguri alla Lazio e parlare dello splendido momento della squadra di Inzaghi.

LA MAGLIA CON L’AQUILA SUL PETTO…

“Indossare questa maglia porta con sé un grande senso di responsabilità: si rappresenta in campo il popolo laziale. Quando si ha la fortuna di vestire questi colori, in campo si deve sempre dare il tutto per tutto”.

IL MOMENTO DELLA LAZIO

“Seguo la Lazio anche se sono in ritiro in Cina con il Jiangsu Suning. L’augurio che posso fare a tutto il popolo biancoceleste è che si riesca a fare ancora di più rispetto a quanto si stia facendo ora. Il grandissimo lavoro che sta svolgendo da Simone Inzaghi ed i suoi ragazzi è sotto gli occhi di tutti. Questa squadra ha al suo interno molti giocatori di qualità: il merito va al mister, che sta riuscendo a far rendere al meglio ogni singolo elemento a sua disposizione. Gli opportuni complimenti vanno fatti anche all’intera Società per l’ottimo lavoro svolto: è riuscita a dare al gruppo cambi di altissimo livello, che stanno rispondendo nel migliore dei modi”.

LUIS ALBERTO

“Ho parlato già lo scorso anno di Luis Alberto, ma non ero ancora in grado di fornire un giudizio definitivo sul giocatore. Quest’oggi invece affermare che finalmente si sta dimostrando uno di quei calciatori capaci di fare la differenza e cambiare le sorti della stagione. Tare sin dall’inizio mi ha parlato dello spagnolo come di un giocatore delle qualità importanti, ed il DS difficilmente sbaglia. È stato davvero un gran colpo, mi congratulo ancora con lui”.

IMMOBILE

“Immobile è al momento all’apice della sua carriera, ha delle qualità tecniche che, abbinate alla all’attuale serenità mentale, gli consentono di compiere grandi cose. Se continua così, potrà davvero ambire in alto”.

CACERES

“Caceres è un giocatore di esperienza mondiale e con una personalità unica. Anche se si tratta di un difensore, è riuscito già a segnare ben tre reti in questa Serie A con la maglia del Verona in questi sei mesi. Si tratta di un acquisto giusto e mirato per colmare quel qualcosa che mancava nel reparto arretrato e per preparare la squadra ai numerosi impegni che dovrà affrontare”.

INTANTO OLTRE ALLO SQUALIFICATO RADU UN ALTRO LAZIALE ENTRA IN DIFFIDA>>>LEGGI QUI

Giudice Sportivo – Confermato lo stop a Radu. E un titolare entra in diffida…

La notizia era già nota a tutti, ma oggi è arrivata la conferma dal comunicato del Giudice Sportivo. Stefan Radu sarà costretto a saltare la prossima sfida in campionato della Lazio, contro il Chievo. Ma c’è anche un titolarissimo che entra in diffida.

MILINKOVIC IN DIFFIDA

Questo il comunicato apparso sul sito biancoceleste.
A seguito dei verdetti sportivi maturati nell’ultima giornata, il Giudice Sportivo ha rilasciato le proprie decisioni riguardo quest’ultimi match. Tra le fila biancocelesti sono arrivate tre sanzioni. Stefan Radu ha ricevuto la quinta sanzione stagionale nell’ultima gara di campionato e, a quest’ultimo, è stato comminato un turno di squalifica. A Sergej Milinkovic, invece, è stata recapitata la quarta ammonizione stagionale e, di conseguenza, il centrocampista serbo è entrato ufficialmente in diffida. Infine, Luiz Felipe ha ricevuto la prima sanzione del suo campionato.
Il centrocampista serbo, pedina fondamentale dello scacchiere di mister Inzaghi, dovrà stare dunque  molto attento: dopo il Chievo infatti la Lazio andrà a Milano per sfidare il Milan, nella prima delle due sfide in soli tre giorni tra le due squadre.

GLI ALTRI SQUALIFICATI IN SERIE A

Sono 6 (oltre a Radu) i giocatori squalificati per un turno dopo la 20/a giornata del campionato di Serie A: Marten De Roon (Atalanta), Jacopo Sala (Sampdoria), Davide Astori (Fiorentina), Daniel Bessa (Verona), Jordan Marcel Veretout (Fiorentina) ed Ervin Zukanovic (Genoa). Tra gli allenatori stop di una giornata per Gian Piero Gasperini dell’Atalanta.

E INTANTO ARRIVANO GLI AUGURI DI TANTI EX BIANCOCELESTI>>>LEGGI QUI

LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER