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Sorrentino: “I tifosi della Roma mi hanno minacciato di morte”

Il portiere del Chievo Stefano Sorrentino ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Verona. Il numero uno veronese è tornato a parlare della gara giocata contro i giallorossi. Inoltre ha anche denunciato il comportamento di alcuni tifosi della squadra capitolina.

Queste le parole di Sorrentino: «A volte quando c’è confidenza l’avversario ti rende l’onore. A fine partita, dopo la Roma, mi sono scambiato la maglia con Florenzi che conosco bene. Lui, la sua, me l’ha lanciata: “Toh, Jašin, para pure questa”. La parata su Schick? Lì è uscito il mio lato un po’ folle. Palla deviata, ormai battuto, l’unica era quella mezza rovesciata. È andata bene e siamo tutti contenti per il punto».

Tornando alla respinta su Schick. Sul web gira un fotomontaggio dove l’accostano a Ed Warner, il portiere di Holly e Benji: «Il portiere pazzo scatenato, sì, da piccolo tifavo per lui. Dopo la Roma un giornalista mi ha detto che è stata una parata “da cartone animato”, quasi scusandosi. Ma per me è un onore, anzi».

Un utente Facebook si è lamentato sulla pagina della Gazzetta perché le tue parate gli fanno perdere le schedine: «Mi ha fatto il calcolo, cinque partite in cui non ho fatto segnare i suoi attaccanti. L’ho invitato a Verona a vedere il Chievo: gli regalerò i guantoni».

Cose che capitano solo nel calcio-social: «Quando ho iniziato io c’erano le lettere scritte, vero. È anche un lato positivo. Dopo la gara col Toro di novembre mi ha scritto una mia ex compagna di classe: suo figlio, portiere del vivaio del Torino e mio fan, aveva avuto un incidente in motorino col papà. Così sono potuto andarlo a trovare in ospedale. Dal virtuale è nato un incontro reale. Dopodiché i social bisogna saperli usare: c’è tanto odio. Penso a quei tifosi della Roma che in queste ore mi hanno minacciato di morte o augurato di tutto».

CLASSE ARBITRALE: DIACONALE LA TOCCA PIANO

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LEGGI ANCHE L’EDITORIALE DI DE BARI

Comunicato della Curva Nord: “Non rimarremo impassibili a questa vergogna”

A 24 ore di distanza a nessun laziale è sceso giù l’arbitraggio fazioso di Giacomelli a Lazio Torino. Per questo motivo la Curva Nord in serata ha diramato un comunicato.

“Una chiamata alle armi, come i vecchi i tempi – inizia così il comunicato della Curva Nord -. Adesso basta, non ci sono più giustificazioni. Chi vuole bene alla Lazio deve essere presente. Allo stadio, ma anche domani alle 16 a Formello per far sentire la vicinanza a questi ragazzi, al mister e alla società. Soprattutto per gridare il nostro sdegno contro questo sistema marcio che, ancora una volta, sta dimostrando di non volere la nostra Lazio tra le prime posizioni in classifica. Noi siamo quelli che ci siamo presi una scudetto davanti a via Allegri e siamo gli stessi che non rimarremo impassibili davanti a questa vergogna che fa del calcio non più uno sport, ma un meccanismo marcio e perverso. Il laziale si vede nel momento del bisogno? Bene, adesso è l’ora di dimostrarlo. Saremo più forti del nostro destino. Firmato: Irriducibili.

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LEGGI LE INCREDIBILI DICHIARAZIONI DI CAIRO

Cairo senza VARgogna: “Mi godo la vittoria e dico si al Var”

Durante i Gazzetta Sport Awards, il presidente del Torino, Urbano Cairo, è tornato a parlare della vittoria dei granata contro la Lazio

Cairo si gode il ritorno alla vittora del suo Torino con qualche frecciata nei confronti dei biancocelesti. Ecco le sue parole: “Loro penalizzati? Lo siamo stati anche noi contro il Bologna, ma sono cose che possono accadere. Dico si al Var perchè ha diminuito del 90% gli errori arbitrali. Perciò sta risultando uno strumento molto valido. Nel frattempo mi godo la bella vittoria del Torino contro la Lazio“.

L’ATALANTA PERDE UN TITOLARE IN VISTA DELLA LAZIO

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ATALANTA – Vittoria con sacrificio. Un titolare squalificato contro la Lazio

L’Atalanta si è imposta per 1-2 sull’ostico campo del Genoa. Allo Stadio Marassi i bergamaschi passano grazie alle reti di Ilicic e Masiello, che hanno ribaltato il vantaggio iniziale di Bertolacci

L’Atalanta di Gasperini non smette di stupire. Prima vittoria esterna in campionato per la Dea, sul difficile campo del Marassi, sponda rossoblu. I prossimi avversari della Lazio hanno disputato il match di martedì sera, dopo il rinvio di ieri per allerta meteo. Ilicic e Masiello hanno timbrato i gol della rimonta nerazzurra. Ma non è utto rose e fiori. Gasperini dovrà fare a meno del centrocampista De Roon per la sfida contro la Lazio. Il calciatore olandese era diffidato e durante l’incotro odierno ha ricevuto un cartellino giallo che farà scattare la squalifica. Buone notizie per la Lazio.

DISATTIVATO L’ACCOUNT FACEBOOK DI GIACOMELLI. CLICCA QUI

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FOTO – Disattivato l’account Facebook di Giacomelli. Coincidenza?

L’arbitro Giacomelli è nell’occhio del ciclone dopo la terribile direzione di gara in Lazio Torino. La squadra biancoceleste, così come i suoi tifosi, è inferocita con il direttore di gara. Il suo profilo facebook è stato preso d’assalto, ma ora non esiste più

Tu chiamale se vuoi… coincidenze. Riprendiamo Battisti con una leggera modifica. Da quest’oggi il profilo Facebook dell’arbitro Giacomelli è stato disattivato e non è più esistente. Il suo profilo, inoltre riportava foto di Totti che hanno messo in chiara luce la sua simpatia per i colori giallorossi. Ma ora, dopo lo scempio di ieri sera, tutto ciò è stato cancellato. La sua pagina disattivata e ciò fa crescere la cultura del sospetto. Adesso ci chiediamo: che cosa aspetta l’Aia a sospendere il direttore di gara per palesi difficoltà nell’arbitrare un incontro di calcio? Augurandoci che vengano presi provvedimenti, non possiamo non constatare l’ennesima strana coincidenza contro la Lazio.

Giordano incredulo: “Giacomelli incompetente. Mai viste cose del genere in vita mia”

Bruno Giordano non riesce a trovare le giuste parole per commentare lo scempio di Lazio Torino. L’ex bomber biancoceleste è incredulo e afferma di non aver mai visto una gara arbitrata in tal modo

Le parole di Bruno Giordano, ex attaccante della Lazio, a Radiosei: “Faccio fatica nella mia vita a ricordare una cosa del genere. Sapete che per amore di questa squadra sono sempre molto molto critico perché vorrei che la Lazio migliorasse sempre di più ma quello che ho visto ieri non ha spiegazioni. L’arbitro nonostante tutti i mezzi a disposizione ha fatto un disastro: quello è calcio di rigore e non espulsione di Immobile. Giacomelli è incompetente, non voglio pensare alla malafede ma solo all’incompetenza. Il fallo di mano in area di rigore deve essere sempre punito, pensare che un tocco di mano del pallone sia volontario è follia, significherebbe che il giocatore ha appositamente toccato il pallone con le mani, basti pensare a questo“.

STABILITE DATE ED ORARI DI LAZIO STEAUA BUCAREST

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EUROPA LEAGUE – Date e orari della doppia sfida Lazio Steaua Bucarest

La Uefa ha diramato poco fa un comunicato con date ed orari dei sedicesimi di finale di Europa League. La Lazio ha pescato, come sappiamo, lo Steaua Bucarest, dall’urna di Nyon. la prima partita in Romania, il ritorno all’Olimpico

La Lazio farà visita allo Steaua Bucarest il 15 febbraio ed il match si disputerà alle ore 21.05. Allo Stadio Arena Nazionale di Bucarest si giocherà la partita di andata dei sedicesimi di Europa League. Il ritorno è previsto la settimana dopo allo Stadio Olimpico. Sfortunatamente si giocherà alle ore 19.00, orario non molto comodo per chi lavora. Ma sicuramente non mancherà il calore da parte dei tifosi biancocelesti.

Steaua Bucarest – LAZIO (15 febbraio, ore 21.05, Arena Nazionale di Bucarest)

LAZIO – Steaua Bucarest (22 febbraio, ore 19.00, Stadio Olimpico di Roma)

117 ANNI DI INGIUSTIZIE, LEGGI IL FOCU SULLA LAZIO CONTRO TUTTI

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La Lazio ed il laziale: 117 anni da soli contro tutti

La storia della Lazio è fatta di molti momenti tristi e negativi. Le gioie, conquistate con il sudore e contro tutti, sono poche ma memorabili nella testa del tifoso biancoceleste. Forse il destino si è accanito contro di noi, o forse la Lazio è nata per soffrire e risorgere. Per trasmettere forza a chi non ne ha

Se si prova a ripercorrere i 117 anni di storia della Lazio, ci si imbatte in situazioni al limite del grottesco. Neanche il regista più in voga ad Hollywood avrebbe avuto la fantasia di costruire una trama come quella della storia dei biancocelesti. Nata come ideale nel lontano 9 gennaio 1900, si cercò di eliminarla nel 1927 con la fusione, che fortunatamente non ci fu. Lo scudetto negato del 1915 che, dopo 102 anni, ancora non è stato assegnato alla Prima Squadra della Capitale. Il primo scudetto vinto contro ogni pronostico e l’annata dopo il destino che ha smantellato una squadra che poteva dominare ovunque. La morte tragica, ed ancora irrisolta, di Re Cecconi; la malattia di Tommaso Maestrelli, la fine di una grande squadra. Il calcio scommesse con Bruno Giordano arrestato, il -9 che cercò di eliminarci dal mondo del calcio, l’impresa di Fascetti che zittì tutti i poteri forti. Poi ancora lo scippo dello scudetto del 1999 con quel fallo di Mirri su Salas che ancora grida vendetta. Lo scudetto conquistato nel 2000 dopo che hanno provato a farcela sotto il naso con quell’assurdo Juventus – Parma.

Calciopoli dove la Lazio fu accusata con un processo illegittimo che, a distanza di anni, ha fatto cadere ogni capo di accusa. Ed ora ecco il Var. Un disegno che, forse, parte da lontano, da quegli adesivi di Anna Frank che hanno messo tutti contro i biancocelesti. La Lazio non è mai stata amata dal calcio italiano. Eppure è Ente Morale, ma tutti se lo dimenticano. Come sempre uniti e compatti per difenderci da soli conto ogni malaffare dei poteri forti. Sempre e comunque FORZA LAZIO.

Marco Corsini

LEGGI IL NUOVO ATTACCO DI DIACONALE CONTRO GLI ARBITRI

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Arturo Diaconale: “Sono gli arbitri migliori al mondo. Se non è incompetenza allora cos’è?”

Il Responsabile della Comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale,  intervenuto ai microfoni di Radio24, è tornato a parlare della gara di ieri della Lazio con il Torino.

Queste le parole di Diaconale:“Parlo a nome di tutti i tifosi della Lazio. Chiediamo che questi errori non si ripetano più, vogliamo un campionato regolare. La tifoseria ci chiede di compiere degli atti di protesta. Ipotesi estrema: ritirare la Lazio dal campionatoC’è molta amarezza nell’ambiente, è una vicenda che ha dello scandaloso. Era un rigore solare che se fosse stato assegnato non avrebbe comportato il rosso a ImmobileQuello di ieri sera è solo l’ultimo anello di una catena di errori che sembrano costantemente diretti a penalizzare la LazioNon mi piace piangere e neanche il complottismo ma il diritto al sospetto va concesso. Qui non si parla di arbitri scarsi ma dei migliori al mondo. Ed allora se non è incompetenza che cosa c’è dietro?”.

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IL RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE BIANCOCELESTE E LA CULTURA DEL SOSPETTO

De Bari: “Unica nota positiva della serata il ritorno di Anderson”

Tra le tante chiacchiere che si stanno facendo intorno alle decisioni prese dall’arbitro Giacomelli in Lazio-Torino in seguito alla visione del Var c’è anche chi tenta di parlare di calcio giocato. Il giornalista Gabriele De Bari dalle colonne de Il Messaggero almeno tenta di farlo spostando l’attenzione sul positivo ritorno in campo di Felipe Anderson.

Queste le parole di De Bari“Nella triste serata dell’Olimpico l’unica nota positiva in casa biancoceleste è stato il ritorno in campionato di Felipe Anderson. Il brasiliano, che aveva giocato mezzora già in Belgio nella gara di Europa League, è stato schierato da Inzaghi quando la partita era ormai compromessa. Un tentativo estremo di rimettere in piedi il risultato e Anderson ha dato risposte importanti, illudendo il pubblico circa una possibile rimonta sul Torino che poteva contare anche sulla superiorità numerica. Ma non è bastato il suo apporto a salvare un incontro condizionato nettamente dalla svista di Giacomelli“.

E di seguito: Nel finale si è fatto male anche Luis Alberto, il migliore, bloccato da un problema muscolare che potrebbe farlo tornare soltanto a gennaio. Quindi, soprattutto in quest’ottica il recupero pieno di Anderson diventa importante. Senza lo spagnolo, l’elemento di maggiore qualità della Lazio, toccherà proprio ad Anderson prendere in mano il timone del gioco biancoceleste. Non gioca da quasi cinque mesi, è riposato e ha un grande desiderio di recuperare il tempo perduto e tornare protagonista. Magra consolazione per una partita che avrebbe potuto proiettare la squadra di Inzaghi al quarto posto. Il brasiliano però è tornato proprio nel momento di maggior bisogno delle sue giocate”.

DIACONALE E LA CULTURA DEL SOSPETTO

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI MARCHEGIANI

Diaconale: “Quando gli errori si ripetono nasce la cultura del sospetto”

Dopo le dure parole espresse ieri al termine della gara tra Lazio e Torino il Responsabile della Comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale torna a commentare quanto successo in campo.

Questo quanto dichiarato da Diaconale sul proprio profilo FacebookUn errore con la Roma, un errore con la Fiorentina, un errore con la Sampdoria, un doppio errore con il Torino. Quando gli errori diventano una catena continua scatta il diritto al sospetto. Che non è piagnisteo, complottismo o alibi per le proprie carenze ma la legittima richiesta di un campionato regolare, trasparente, corretto e non lo strumento per colpire chi non fa parte del coro. Parlo di Lazio? Certo. E la butto in politica calcistica? Certo. Perché ho troppa esperienza per non dare ragione al Cardinal Bellarmino quando diceva che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca“.

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Editoriale – Dopo Lazio Torino il calcio perde ancor più credibilità: un declino inesorabile

All’indomani della triste gara tra Lazio e Torino, oggi si assiste a un vero e proprio vespaio di polemiche. Tutti parlano e s’interrogano di quanto accaduto ieri sera allo stadio Olimpico.

Premetto che per me Giacomelli e Di Bello non devono essere radiati, ma quantomeno sospesi minimo per un anno. Un errore che a cui non ci si può nemmeno rivolgere alla giustizia ordinaria. In quanto la giustizia sportiva esula da quella civile.

L’amarezza di chi guarda al particolare anziché all’interesse generale

Malagò oggi ha fatto il “giro largo” perché molto probabilmente il problema non ha toccato la sua squadra del cuore. De Paola, direttore di Tuttosport, ha dato un bel 6,5 in pagella all’arbitro Giacomelli e, inoltre, c’è anche qualche genio che ci esorta ad andare tutti allo stadio per assistere a Lazio-Crotone. Come possiamo, però, regalare i nostri soldi (guadagnati onestamente) a un sistema che fa acqua da tutte le parti? Il calcio, come la politica, va male perché si pensa sempre al particolare anziché al bene generale. Diaconale, Tare, Inzaghi e Lotito lottano contro un sistema che, a questo punto inizia ad essere davvero criticabile. Errori su errori, sempre dalla stessa parte. Non è più possibile credere in questo gioco. Una Lega commissariata, dove la politica regna sovrana alla faccia dello sport più amato dagli italiani. Il sistema calcio fattura sempre di più grazie agli introiti derivanti dalla TV, ma così facendo, diventa un sistema da baraccone, buono da vedere in televisione in alternativa al Grande Fratello. La rabbia è tanta, e a noi non piace farci prendere per i fondelli. I nostri soldi sono puliti, frutto del nostro lavoro quotidiano e vorremmo avere uno spettacolo quantomeno all’altezza, in base ai più alti principi dell’etica sportiva. Ieri sera si è raggiunto un nuovo livello di ingiustizia sportiva e ormai allo stadio ci si va giusto per, con la consapevolezza che comunque è sempre tutto pilotato o manovrato. Nessuno riuscirà mai a scoprire gli altarini che si celano dietro alcune partite, ma quanto accaduto ieri è sotto gli occhi di tutti. Ci prendono in giro anche dalla Spagna. Da Calciopoli a oggi cosa è cambiato? Cambiano i personaggi ma il sistema è sempre lo stesso.

Cambiare lo status professionale degli arbitri

Perché non creare un’AIA con degli arbitri professionisti? Le giacchette nere, da regolamento non sono stipendiate ma rimborsate proprio in quanto figura non professionista. Ma secondo voi non è anomalo che nel calcio di oggi, dove girano milioni di euro, la figura dell’arbitro conserva ancora lo status di dilettante? Questi signori ricevono il loro rimborso (guai a parlare di retribuzione) direttamente dalla Lega Calcio, ovvero dai presidenti. Un po’ come i giudici che ricevono lo stipendio indirettamente dalla politica.

I Tifosi non hanno colpe il sistema è marcio

Errare è umano, ma il VAR nasce proprio per supportare il direttore di gara che attraverso l’ausilio della tecnologia dovrebbe evitare sviste clamorose come quelle di ieri sera. E invece niente, anche il VAR è manovrabile. Non bastava la mancata qualificazione dell’Italia dal Mondiale, ad aggravare la situazione ci si mette anche una Lega che va verso il commissariamento. Gli stadi sono vuoti. Ha ragione Lotito nel pensare che, forse, sarebbe giusto ritirare la squadra, ma anche lì esistono sanzioni. In conclusione, una cosa è certa: se il calcio va male non è per i tifosi. Fatevene una ragione. Il Tifoso è l’unico che paga e si sarà anche rotto di questa situazione. Siete poco credibili.

Davide Sperati

 

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Marchegiani su Giacomelli: “Rigore sacrosanto. Immobile ingenuo ma non violento”

Scandalo all’Olimpico. Per l’ennesima volta Lazio derubata e penalizzata dalle decisioni del direttore di gara di turno. Come conferma anche l’ex portiere Luca Marchegiani ai microfoni di Sky.

Dopo l’episodio di Massa nella gara con la Fiorentina la storia si ripete con Giacomelli e il Torino. Ancora una volta Var protagonista e nuovamente al centro delle polemiche. Questa volta prima il rigore negato ai biancocelesti, poi l’espulsione di Immobile. Due episodi scandalosamente interpretati dall’arbitro che nell’arco di 180 secondi ha rovinato la partita ergendosi a protagonista assoluto. Queste le parole di  Marchegiani: “Se proprio doveva esaminare uno dei due episodi avrebbe dovuto controllare il tocco di mano precedente. La scelta di non assegnare il rigore alla Lazio penalizza i biancocelesti. Immobile è stato ingenuo ma non violento. La cosa più giusta da fare credo sarebbe stata concedere il rigore e punire l’attaccante”.

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LAZIO TORINO – L’urlo della Curva Nord: noi siam corrente elettrica

Lazio Torino la potremmo definire una delle partite più inquietanti per il calcio italiano degli ultimi anni.

Una serata da dimenticare per i tifosi laziali, Giacomelli ha rovinato una partita in modo assurdo e vergognoso. Nonostante la Lazio avesse già subito torti arbitrali nelle precedenti tre partite: contro Roma, Fiorentina e Sampdoria, anche contro il Torino è stata derubata vergognosamente. Un rigore sacrosanto e solare non assegnato ai biancocelesti e l’allucinante espulsione di Immobile, reo di aver dato una spallata a Burdisso, che poi ammetterà di non esser mai stato colpito dal centravanti campano. Giacomelli è riuscito a commettere errori palesi nonostante l’aiuto del V.A.R che a questo punto non ha nessuna utilità, se non quella di pilotare le partite.

LA REAZIONE DEI TIFOSI

Giacomelli ha rovinato una serata che doveva esser di festa per i tifosi laziali. Questi ultimi, però, a loro volta faranno passare una brutta settimana all’arbitro triestino. Il fischietto ha già dovuto cancellare il suo profilo Facebook, presumiamo per i troppi insulti ricevuti. Durante la partita la Curva Nord ha smesso di sventolare le bandiere e ha ritirato tutti gli striscioni. Dopo il primo gol del Torino il direttivo della Curva ha abbandonato gli spalti per creare un corteo di protesta partito prima del triplice fischio della partita. Inutile sottolineare i cori rivolti a Giacomelli, poiché probabilmente sono stati sentiti da tutti. Un vecchio coro della Curva Nord, però, forse è stato il più significativo di tutti, in una serata in cui il popolo laziale si è ritrovato unito più che mai: Noi siam corrente elettrica, corrente molto forte...”

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De Martino: “Inzaghi ieri era molto amareggiato. La Roma si lamenta? Mi fa sorridere”

Il dirigente biancoceleste, Stefano De Martino, ai microfoni di Lazio Style Radio ha commentato la partita di ieri. Ecco le sue parole.

“Era impossibile non poter dire tutto quello che c’era da dire. Ci aspettiamo di fare un campionato regolare e non condizionato da fattori esterni. La squadra è stata allestita con sacrifici, il gruppo è fantastico e unito. Mister Inzaghi era molto amareggiato, non l’ho mai visto così: non solo perché è l’allenatore della Lazio, ma perché è un uomo innamorato del calcio ed ha sofferto e soffre una situazione come quella di ieri. E’ un uomo che è sempre stato pacato, non ha mai cercato alibi per giustificarsi. Anche con la Fiorentina avremmo avuto due punti in più se non ci fosse stata quella decisione alquanto dubbia. Con la Roma abbiamo perso per colpa nostra, ma anche lì stiamo ancora cercando i palloni scomparsi. Fanno sorridere le loro lamentele a Verona. Spero di non dover tornare su questioni del genere, ma che ci sia un campionato più tranquillo. Mi dispiace per la gente, per i tifosi, per coloro che ieri urlavano dagli spalti. E’ comprensibile – spiega De Martino – per tutto quello che abbiamo visto: tutti ci aspettavamo il rigore per la Lazio, come fu dato l’anno scorso a Parolo dallo stesso Giacomelli. Stessa cosa per Immobile, visto che Burdisso è andato contro Ciro, mentre quest’ultimo è andato avanti con il petto. Cosa che Burdisso stesso ha confermato.”

SUL VAR

“Sono favorevole al VAR, la tecnologia può essere d’aiuto per limitare l’errore dell’uomo ma va utilizzata con delle regole certe. Sappiamo che interviene per un fatto certo quando all’arbitro sfugge. Lui non lo vede, come una mischia in area o un tocco di mano, può succedere.. serve proprio per questo, aiutarlo a vedere qualcosa che in diretta non è riuscito a vedere. Nel caso di ieri, se la VAR contatta l’arbitro per avvertirlo della presunta testata di Immobile, deve avvisarlo anche del fallo di mano di Iago Falque. Se poi lui ha deciso diversamente e si è preso la responsabilità ha sbagliato due volte, perché è palese a tutto il mondo che il braccio era largo ed è rigore”

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Caressa: “Grave errore dell’arbitro non del VAR, ma nessun complotto contro la Lazio”

Il giornalista sportivo, Fabio Caressa, ai microfoni si Sky Sport ha analizzato l’arbitraggio di Giacomelli in Lazio Torino. Di seguito riportiamo le sue parole.

“In Lazio-Torino non ha fallito il VAR – spiega Caressa – ha fallito l’arbitro. Se l’arbitro si prende la responsabilità di dire che l’intervento, riguardante il rigore, non è volontario allora il Var non può intervenire ed è un grave errore dell’arbitro che ha visto e giudicato. Io capisco che le società si arrabbino, però francamente alcune dichiarazioni ogni volta sono le stesse, non solo nel caso della Lazio e quindi torniamo al discorso: chi è che le vuole penalizzare? Il Palazzo? Ma ora non c’è e le società di calcio non le vogliono commissionare”.

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Malagò difende l’indifendibile: “Il V.A.R è stata una grande conquista”

Durante la nona edizione del premio “Andrea Fortunato”, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato del V.A.R. Ecco le sue parole.

“La V.A.R è stata una grande conquista e oggettivamente ha attutito e diminuito i casi in discussione. C’è un tema da considerare – spiega Malagò – ossia quando applicarla e come interpretarla, ma questo non significa che uno debba aver paura della tecnologia”

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LAZIO SOCIAL – Luis Alberto: “Lottiamo fino alla fine contro ogni ingiustizia!”

E’ ancora scosso ma combattivo Luis Alberto all’indomani della sconfitta interna della Lazio contro il Torino viziata da un arbitraggio a dir poco modesto di Giacomelli e degli addetti VAR. Il centrocampista ha voluto compattare il gruppo tramite la sua pagina Instagram.

“LOTTIAMO FINO ALLA FINE!”

Luis Alberto ieri è uscito stremato dal campo dopo una partita contro il Torino dura e falsata da un arbitraggio a dir poco opinabile dell’arbitro Giacomelli. Il centrocampista spagnolo stamane ha cercato di caricare e compattare il gruppo biancoceleste. Lo ha fatto tramite un post pubblicato sulla propria pagina Instagram. Post che include una sua foto nell’atto di segnare il delizioso goal del momentaneo 1-2. Accanto alla foto una didascalia che lascia poco spazio alle interpretazioni: “Mi è rimasto l’orgoglio che abbiamo mostrato nelle difficoltà. Lottiamo fino alla fine e contro qualsiasi ingiustizia”. Noi lottiamo insieme a te Luis! Non molliamo mai!

 

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Lazio shock: incredibile idea di Lotito!

La sconfitta di ieri sera della Lazio contro il Torino, viziata dalle incredibili decisioni del direttore di gara Giacomelli e degli addetti VAR non sono proprio andate giù a Lotito e a tutto l’ambiente biancoceleste. Il presidente della Lazio starebbe pensando di prendere una decisione clamorosa.

LOTITO VUOLE RITIRARE LA SQUADRA?

LazioTorino è solo l’ultima di una serie di partite in cui la Lazio di Inzaghi e Lotito è stata pesantemente penalizzata dalle decisioni arbitrali. Dal derby contro la Roma, passando per la gara interna contro la Fiorentina e la trasferta di Genoa contro la Sampdoria, fino alla sfida di ieri sera. 4 gare consecutive in cui la mano arbitrale e quella degli addetti VAR hanno condizionato il risultato. Il mondo Lazio è scosso, ma gli ultimi rumours hanno davvero del clamoroso. Secondo quanto riportato pochi minuti fa da Sport Mediaset infatti, Lotito starebbe pensando di ritirare la squadra dal campionato di Serie A. Troppi, secondo il numero 1 biancoceleste, i torti subiti dal club nelle ultime giornate. In più il pensiero, come affermato ieri da Diaconale, che dietro tutte queste decisioni avverse ci sia un disegno premeditato. Provocazione o realtà? Si attendono sviluppi in merito…

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Jacobelli: “Quanto accaduto ieri è la dimostrazione che…”

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Xavier Jacobelli, direttore della versione web del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per analizzare la sconfitta di ieri sera della Lazio contro il Torino. Una sconfittacausata soprattutto dalle nefandezze dell’arbitro Giacomelli e del VAR.

GIACOMELLI INCOMPETENTE

“Ritengo che abbia brillato ancora una volta la mediocrità tecnica di alcuni arbitri ai quali piazzano davanti l’assistenza tecnica – spiega Jacobelli. Sciagura arbitrale che resta negli annali di questo campionato e che dimostra come la tecnologia sia d’importanza fondamentale se, e sottolineo se, gli arbitri sono all’altezza e hanno l’umiltà di ricorrere ad essa. Rigore solare non visto solo dal diretto interessato che aveva soltanto un modo di correggere la sua cantonata. Per non parlare poi di quanto è accaduto dopo. Evidente l’errore anche sull’espulsione. Doveva punire entrambi. Non mi sembra che Burdisso non abbia infranto il regolamento. Decisione totalmente sbagliata. La mediocrità tecnica di alcuni arbitri lascia senza parole. Giacomelli non dovrebbe arbitrare per un anno, allenandosi in solitaria davanti allo schermo. Forse dopo un anno di corso d’aggiornamento saprà svolgere il suo compito. Serie di errori imperdonabili che non possono essere commessi neanche in un torneo amatoriale”.

LAZIO DANNEGGIATA

“Gravemente danneggiata la Lazio nella sua corsa al vertice, e non è la prima volta. C’è soltanto un sistema. Si fermano gli arbitri e così come i professionisti vengano multati. Non ci sono alibi per giustificare quanto accaduto stasera. Questi arbitri per un anno devono stare a casa. Non ci vengano a dire che non hanno sostituti, li vadano a pescare. C’è un errore, bla bla bla. Gli errori di ieri sera dovevano essere corretti in tempo reale. I tifosi della Lazio? Non penserei alla malafede. Io credo invece alla mediocrità tecnica di arbitri che dirigono in Serie A”.

INTANTO IERI IL BARCELLONA IN SPEDIZIONE ALL’OLIMPICO>>>LEGGI IL MOTIVO

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