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Sir Alex Ferguson torna sulla storica Supercoppa Europea persa contro la Lazio

Questa sera scenderanno in campo per la Supercoppa Europea il Manchester United e il Real Madrid. Prima di assistere alla sfida tra  Mourinho e ZidaneSir Alex Ferguson ha ricordato alcune delle sue esperienze nella manifestazione. Trofeo vinto anche con l’Aberdeen nel 1983. Il Manchester United se lo è aggiudicato nel 1991 battendo 1-0 la Red Star Belgrado, ma è stato sconfitto nelle finali successive contro la Lazio nel 1999 e lo Zenit San Pietroburgo nel 2008.

Questo il ricordo di Ferguson“Non vidi la Supercoppa come la cosa più importante. Ero a Monaco il venerdì sera ed abbiamo giocato il lunedì. Abbiamo avuto solo due giorni di preparazione. Quindi contro la Lazio e lo Zenit ho schierato molti giocatori giovani. Mi dispiace un po’ perché a differenza nostra la Lazio ha trattato il match come la finale di Coppa del MondoMi dispiaceva non aver dato seguito alle vittorie. Ma lo scopo era aggiudicarsi il campionato, vista la competizione  tra Liverpool, Tottenham, Arsenal, Manchester City e Leeds United”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DELL’AVV. MIGNOGNA SULLO SCUDETTO 1914-15 E SUL SIT-IN

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SCUDETTO 1914-15 – Avv. Mignogna: “Le carte le hanno, non possiamo aspettare in eterno”

Per fare il punto sulla situazione riguardante lo Scudetto 1914-15 è  intervenuto ai microfoni di Radio Sei l’Avv. Gian Luca Mignogna.

Queste le sue parole: Sono ormai più di due anni che stiamo andando avanti con la rivendicazione di questo scudetto. Fino all’estate scorsa tutto era filato liscio con una progressione inarrestabile, da agosto 2016 invece dalla FIGC è calato un silenzio che sta cominciando a fare rumore. Se non vado errato a marzo-aprile 2016 ci fu la nomina della Commissione dei Saggi, ho depositato i nostri Dossier in Federazione e poi c’è stato il parere positivo di tale Commissione che ha ritenuto giusta l’attribuzione ex aequo dello scudetto 1915 a Genoa e Lazio. Il 20 luglio 2016 Tavecchio espresse alcune perplessità sulle competenze a decidere, ma poi il 4 agosto successivo lui stesso affermò che tale competenza sarebbe stata del Consiglio Federale. Da allora non ci sono più state comunicazioni federali, probabilmente a causa del semestre bianco di presidenza Tavecchio che ha poi portato al suo secondo mandato. Dopodiché sono cominciate le varie frizioni tra gli organi istituzionali cui tutti da mesi stiamo assistendo, con la Lega Serie A che è stata commissariata e quella di B che risulta tuttora priva di presidenza e rischia lo stesso trattamento. Comprendiamo benissimo queste problematiche, ma certamente almeno un commento, un punto della situazione ce lo saremmo aspettato. Noi nutriamo ancora fiducia nelle istituzioni, ma non vorrei che questi attriti alla fine si consumassero sulla pelle dei tifosi della Lazio.

Sul sit-in in via Allegri: “Dal punto di vista procedurale e probatorio noi stiamo a postissimo, abbiamo presentato tutte le carte e l’istruttoria è assolutamente completa, comprovante ed in regola. Non possiamo aspettare in eterno. Con la rielezione di Tavecchio evidentemente qualche equilibrio in seno alla FIGC è cambiato, ma se la politica dovesse prevalere sul diritto faremo le nostre valutazioni e cercheremo di organizzare un sit-in davanti alla sede della FIGC per dimostrare che noi tifosi laziali teniamo allo scudetto del 1915, alle nostre ragioni giuridico/sportive ed alla storia della società biancazzurra. Io e tutto il comitato promotore non siamo contrari al fatto che la FIGC affronti gli eventuali altri casi controversi del calcio italiano, certo è però che il caso della Lazio 1914/15 rimane unico nel suo genere, perché si trattò di un campionato sospeso a causa degli eventi bellici in cui il titolo fu assegnato postumo al Genoa con tutta una serie di anomalie ed irregolarità: il provvedimento di assegnazione infatti non esiste e in pratica si è trattato di un’autoassegnazione. Ritengo che la Lazio debba assolutamente avere la precedenza, non credo sia giusto inserirla una sorta di sanatoria globale con eventuali altri contenziosi. Peraltro noi abbiamo già completato tutto l’iter, mentre altri club l’inizierebbero solo ora e non so nemmeno su quali basi. Non voglio entrare nel merito delle faccende altrui, ma se si cominciasse a riparlare del titolo del 1944 posso dire che sul quel campionato anche la Lazio avrebbe qualcosa da recriminare. Non appena il Consiglio Federale sarà stato reintegrato la questione deve assolutamente finire sul tavolo, non può passare altro tempo senza motivazioni specifiche. Anche perché poi le fazioni oppositrici ne approfitterebbero per cercare di metterci ancora i bastoni tra le ruote. Nessun timore, per carità. Non temiamo niente e nessuno, tant’è che siamo sempre riusciti a respingere ogni tentativo di sabotaggio. Ma col passare del tempo l’attesa diventa sempre più estenuante, entro la fine dell’anno o anche prima bisogna arrivare alla resa dei conti. Non smetterò di esercitare il ruolo di pompiere ma anche la mia pazienza ha un limite, da settembre in poi ci aspettiamo qualche sviluppo importante. Tengo comunque a precisare che la mia è stata una chiamata alle armi puramente simbolica, il sit-in che abbiamo in mente di organizzare sarebbe assolutamente pacifico e di rappresentanza. Peraltro in passato i tifosi della Lazio hanno sempre dimostrato di sapersi comportare, di essere innamorati della loro squadra e di poterla difendere con un affetto corretto, leale e spassionato. Noi comunque andremo avanti sempre più determinati, non molleremo mai di un centimetro”.

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Bacci: “Lazio squadra giovane ma esperta, può farcela”

Per parlare della squadra biancoceleste e della Supercoppa è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex centrocampista Roberto Bacci:

“Sono curioso di vedere la Lazio il 13 agosto, la squadra deve essere brava e attenta a non fare passi falsi. I giocatori biancocelesti sono giovani ma esperti, fanno la differenza. In questo momento la Juve non mi sembra nelle condizioni ottimali per il suo potenziale. Ha perso un giocatore importante come Bonucci in un reparto in cui la Lazio è molto veloce e pericolosa. Il calcio d’agosto è strano, la Lazio contro la Juve ha sempre giocato male, mi auguro che questa volta sia diverso.

La società è stata brava, negli anni, a trovare i giocatori giusti. Ha giocato in anticipo, basta pensare a Milinkovic, de Vrij, Keita. Ci ha visto più lungo rispetto ad altre squadre. La forza dei biancocelesti è la valorizzazione dei giocatori, la Lazio è una signora società.

In questa società ci devono essere giocatori che hanno fame e che sentono la Lazio nel cuore. Quando si indossa la maglia della prima squadra della Capitale si devono avere le palpitazioni e l’adrenalina che ti fa fare qualcosa in più e ti fa arrivare ad un certo livello.

Gli innesti si inseriscono facilmente in un gruppo affiatato come quello biancoceleste.

Felipe Anderson mi è sempre piaciuto, lui stesso non è consapevole delle sue potenzialità, è immenso. Il sistema di gioco è ottimo per lui.

Quando si va allo stadio deve essere una festa, e questo cambiamento di apertura verso i tifosi sicuramente invoglierà anche le famiglie. È un piacere condividere con i figli le gioie che ci trasmette la squadra del cuore”.

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Venturin: “Keita può andare via, ma dovrà essere sostituito al meglio”

L’ex centrocampista della Lazio, Giorgio Venturin, è intervenuto ai microfoni di TMW. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Keita può cambiare squadra. Per la Lazio è un punto di forza, ma dovrà essere sostituito al meglio. La squadra biancoceleste ha fatto molto bene l’anno scorso grazie all’abilità di Inzaghi.”

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SUPERCOPPA, KEITA PARTE DALLA PANCHINA >>> LEGGI QUI

SUPERCOPPA – Lazio, Keita partirà dalla panchina

Un fulmine a ciel sereno, Keita non partirà titolare contro la Juventus.

Pessimi rapporti tra dirigenti e procuratore, litigi con i compagni di squadra in allenamento, rapporto non facile con la tifoseria. Ecco i motivi per cui Balde Diao Keita in finale di Supercoppa contro la Juventus partirà dalla panchina. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, infatti, Inzaghi non schiererà in campo il senegalese anche perché sarebbe controproducente far giocare un calciatore che poche ore dopo potrebbe partire. Vedremo quale sarà la reazione del numero 14 biancoceleste se l’indiscrezione del Corriere della Sera verrà confermata. Dopo tanti anni, sembra essere tornato il caso Lotito-Pandev.

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SCUDETTO 1914/15 – I tifosi sono pronti a scendere in piazza

Riguardo lo scudetto del 1914-15 non sembra muoversi nulla, ma i tifosi biancocelesti non cessano di sperare e sono pronti ad aiutare l’avvocato Mignogna.

Aspettando la definizione dei quadri federali, dai piani alti della FIGC non ci sono novità per l’assegnazione dello scudetto 1914-15. La questione sembrava essere chiusa, si sarebbe risolto con un’assegnazione ex aequo con il Genoa. Adesso però non si muove più nulla, e i tifosi laziali vogliono far sentire la loro voce. Secondo quanto riportato da Il Tempo, infatti, è previsto nelle prossime settimane un sit-in pacifico per far si che il titolo venga assegnato alla Lazio.

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IL POST DI KEITA RISCATENA IL MERCATO >>> LEGGI QUI

FOTO – Orlando sollevato dopo l’operazione riuscita

E’ un Francesco Orlando piuttosto sollevato quello che sul proprio profilo Instagram si mostra sorridente e felice dopo l’operazione ai egamenti del ginocchio. Il peggio sembra esser passato per il giovane acquistato dalla Lazio e ora in prestito alla Salernitana. Per lui ora una lunga riabilitazione.

“DA OGGI INIZIA UNA NUOVA SFIDA”

“Operazione riuscita perfettamente….Ringrazio tutte le persone che in questi giorni mi sono state affianco con messaggi e chiamate…Da oggi inizia una nuova sfida per me e non vedo l ora di tornare a giocare su quel prato verde!!!”, la frase che campeggia sopra la foto che ritrae Orlando dopo l’operazione. Ecco la foto che lo ritrae sul letto della Clinica Paideia.

 

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Kishna-Benevento, accordo tra società, ma il giocatore…

Sembrava tutto fatto per il passaggio di Ricardo Kishna dalla Lazio al Benevento. Un prestito con diritto di riscatto in stile Cataldi, con il giocatore che ha anche visitato la città con il procuratore Raiola. E’ di oggi invece la notizia, riportata sulle colonne de Il Mattino, che l’olandese sarebbe restio dall’accettare la destinazione.

KISHNA PREFERISCE IL VERONA

Secondo quanto riportato dal quotidiano campano infatti, Ricardo Kishna preferirebbe trasferirsi al Verona. La città del nord Italia infatti, avrebbe la preferenza dell’olandese per la vicinanza a Milano, uno dei posti che più piacciono al classe ’95. Il Benevento e il suo allenatore Di Somma tuttavia, in procinto di tesserare un altro ex laziale, Alessandro Matri, non hanno perso del tutto le speranze, forti dell’accordo con la Lazio e con Mino Raiola.

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SUPERCOPPA – Qui Juventus: Sturaro in gruppo. Out Szczesny

Mancano solo 5 giorni al primo appuntamento ufficiale della stagione, la Supercoppa Italiana. Allo Stadio Olimpico domenica sera si affronteranno Juventus e Lazio, in una sfida che assegnerà la prima coppa stagionale. La Juventus si è ritrovata stamane a Vinovo per completare la preparazione in vista del match.

LA SEDUTA

Dopo le doppie sedute delle scorse settimane, la Juventus è tornata ad un solo allenamento al giorno e anche il termometro ha dato una tregua ai bianconeri che, questa mattina presso il Trading Center di Vinovo, hanno lavorato finalmente a una temperatura più che accettabile. Tempo mitigato anche da una breve pioggia. In gruppo da ieri è tornato Stefano Sturaro, il quale aveva saltato l’amichevole contro il Tottenham a causa di un affaticamento muscolare alla coscia sinistra. Il portiere polacco Szczesny prosegue invece con il lavoro personalizzato. Dopo una prima fase di tattica, la squadra si è dedicata alla parte fisico-tecnica.

La preparazione della sfida di domenica contro la Lazio proseguirà domani, ancora con una seduta presso il Training Center di Vinovo, in programma nuovamente al mattino.

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Perinetti: “Keita andrà alla Juve, ma vincerà Lotito…”

Il Direttore Genarale del Venezia e grande esperto di calcio e mercato, Giorgio Perinetti, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne di Tuttosport. Tra le altre cose ha parlato della lunga telenovela KeitaLazioJuventus, che non sembra per il momento trovare ancora sbocchi.

LA QUERELLE KEITA

Il presidente della Lazio è abilissimo – spiega Perinetti. Con lui il confronto non è mai facile. Anche con giocatori in scadenza va avanti per la sua strada a costo di rischiare di perderli. E’ un interlocutore di valore, che si fa rispettare. Sono comunque convinto che Keita alla fine andrà alla Juventus, ma vincerà comunque anche Lotito, perché sarà a una cifra più alta di quella proposta dai bianconeri”. 

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INTANTO KEITA TORNA A FARSI SENTIRE SU INSTAGRAM>>>LEGGI QUI

Mino Caprio: “Ormai noi laziali ci siamo rassegnati ai quinti e ai sesti posti”

L’attore e famoso doppiatore Mino Caprio, tifoso laziale, ha parlato del calciomercato della Lazio, dicendosi pessimista sul futuro biancoceleste.

Queste le parole di Caprio a Radiosei: “Sono un po’ perplesso su quanto sta accadendo. Ho notato che le notizie in tv su Keita sono sempre le stesse. Io penso che i giochi sono fatti e Lotito ha voluto procrastinare il tutto dopo la finale di Supercoppa. Ormai siamo in balia dei calciatori. Ovviamente non si doveva arrivare a questa situazione, ci si doveva muovere prima ma dato che la dirigenza della Lazio è di primo livello ci deve essere un motivo per cui si è arrivato a questo punto. Un motivo arcano ma sicuramente c’è”. 

Caprio che si dice pessimista sul futuro:Se diamo uno sguardo a lungo raggio non vedo un futuro e questo mi addolora. Penso che da un po’ di anni c’è una sorta di rassegnazione. Ormai il nostro obiettivo massimo è arrivare in Champions o vincere il derby, che è una logica provinciale. Ci siamo rassegnati ai quinti e ai sesti posti. A me piacerebbe vincere di nuovo lo scudetto. Noi continuiamo a tifare perché siamo malati di Lazio. Speriamo in Inzaghi, per fortuna che ce l’abbiamo. E’ competente e signorile, rappresenta lo spirito laziale. Speriamo che coi milioni di Keita arrivi uno più bravo e con la testa più matura e magari anche un altro giocatore”.

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CALCIOMERCATO – Inzaghi vuole fortemente Eder alla Lazio

L’intrigo di mercato tra Lazio Juventus e Inter continua. Keita vuole la Juve, ma i bianconeri no vogliono offrire più di 20 mln per un giocatore in scadenza. Al contempo l’Inter vuole Keita e Lotito sarebbe ben disposto di venderlo ai nerazzurri, ma il senegalese vede solo bianconero. In tutto questo Inzaghi sogna Eder.

Questo tira e molla dura da tutta l’estate, ma in tutto questo c’è anche il fattore Eder. Secondo quanto scrive il Messaggero, il tecnico Inzaghi vorrebbe fortemente l’italo-brasiliano, tanto da spingere la società a chiederlo come contropartita tecnica da inserire nell’affare Keita. Il nerazzurro percepisce un ingaggio da 1,8 mln a stagione, quindi rientrerebbe nei parametri lotitiani. Insomma un intrigo di mercato che ha ormai assunto i caratteri della telenovela. E INTANTO L’ALA BIANCOCELESTE SCRIVE UN POST CRIPTICO>>>LEGGI QUI

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Cribari: “Ci vorrà pazienza con Leiva. Keita diventerà un top player”

L’ex difensore biancoceleste Emilson Cribari ha parlato della Lazio a 360°.

Queste le parole di Cribari a supernews.it: “La società ha fatto benissimo a confermare Inzaghi dando così seguito al lavoro iniziato l’anno scorso. Le amichevoli, sebbene contino più che altro per ritrovare i ritmi partita e i meccanismi tattici, danno idea della forza del gruppo“. Su Lucas Leiva: “Ha grande esperienza ma il calcio italiano è molto diverso da quello inglese, motivo per cui ci vorrà un po’ di pazienza per lasciarlo ambientare. Come caratteristiche, Leiva è molto più difensivo di Biglia e questo può esser anche un aspetto positivo laddove il mister riesca a trovare gli equilibri senza perdere la forza offensiva“.

Su Keita:Un vero peccato perdere un giocatore di prospettive così importanti. per me, nei prossimi anni, diventerà tra i più forti d’Europa. Non conosco i motivi del suo eventuale addio ma dal punto di vista tecnico la Lazio perderebbe tanto. Caicedo? Potrebbe esser un bella sorpresa: sarà il tempo a dirlo…“.

Sul prossimo campionato: “Le milanesi si stanno rinforzando ma dovrebbero ritrovare anche quella mentalità vincente di un tempo e per me la Juventus parte favorita al titolo per l’ennesimo anno consecutivo. La Lazio ha delle grandi qualità e se affronterà ogni match come una finale potrà, senza dubbio, diminuire il gap con le prime finendo, così, per competere per i primi quattro posti. Io mi auguro che ciò avvenga perché il popolo biancoceleste merita di rivedere la propria Lazio in Champions“.

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SOCIAL – Keita, il post riscatena il mercato attorno al senegalese

Non darti mai per vinto, le grandi cose richiedono tempo”. Keita esordisce così in uno dei post del suo Instagram. Il senegalese, pubblicizzando una marca d’abbigliamento, all’improvviso pubblica questa frase sui social che si può riferire molto alla sua situazione di mercato.

Keita sogna la Juve e questo non è più un mistero: la sua volontà è chiara anche sui social. La sua volontà si scontra però con quella del presidente Lotito che non vuole cederlo alle condizioni dei bianconeri. Infatti l’offerta da 20 milioni di euro della Juve è stata rifiutata, ma la società bianconera è pronta al rilancio. L’obiettivo degli uomini mercato della Juve è quello di ottenere il sì di Lotito subito dopo la Supercoppa, quando ci sarà un nuovo contatto tra le parti. Per arrivare al lieto fine che spera Keita serve però un’offerta da almeno 30 milioni di euro come richiesto da Lotito. 

https://www.instagram.com/p/BXf695QjaYc/?taken-by=keitabalde14

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CALCIOMERCATO – Per il dopo Keita il ds Tare prepara la sorpresa

Il sogno della Lazio per il dopo Keita conduce ancora in Russia. L’idea di rifarsi avanti per Sardar Azmoun a gennaio o giugno non ha abbandonato il ds Tare e la società biancoceleste. Ora con il posto da extracomunitario occupato da Caicedo non c’è più la possibilità di stringere con il Rubin Kazan. I russi, che già hanno rifiutato 18 milioni, più avanti però potrebbero ripensarci.

In questo momento secondo Lotito e Tare non c’è alcuna fretta di sostituire Keita. Per ora basta Felipe Anderson nel 3-5-2 al fianco di Immobile. Ma non la pensa alla stessa maniera Inzaghi, con una competizione in più da affrontare (l’Europa League) e con la tentazione di tornare talvolta al 4-3-3. Per questo il tecnico spera che l’Inter si rifaccia avanti per Keita. Il tecnico biancocelete nel caso si aprisse una trattativa con i nerazzurri insisterebbe per avere il pupillo Eder. Quest’ultimo a differenza di Jovetic sarebbe compatibile con il tetto ingaggi biancoceleste. In Olanda insistono a parlare di un interesse dei biancocelesti per l’uruguagio Pereiro del Psv (14 milioni). L’impressione è che Tare smentisca un dopo Keita ma stia preparando la sorpresa.

LEGGI ANCHE LE ALTERNATIVE ALL’EVENTUALI PARTENZE DI KEITA E DE VRIJ

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Marchetti non molla, che sia ancora lui la chioccia di Strakosha?

Marchetti non vuole mollare, anzi, vuole tornare. Dopo il mea culpa fatto a fine stagione si era fatto da parte a causa dei ripetuti infortuni. Questa volta sembrava dovesse mollare definitivamente, aveva dato addirittura l’ok alla Lazio per trattarne la cessione. Ora però viste le circostanze non vuole essere un peso. Con le squadre che lo cercavano, Spal e Verona, non si è concretizzato nulla. C’è ancora tempo per eventuali trattative ma, nel caso dovesse restare, si aspetta con l’aiuto di Inzaghi di essere reintegrato.

Per superare i suoi malanni il portiere di Bassano del Grappa ha lavorato da solo negli ultimi giorni di luglio. Ora la Lazio ha terminato il ritiro e Federico spera di poter rientrare. Il titolare è Strakosha e non si discute. Come fa presente Il Messaggero, tra i due c’è un ottimo rapporto e l’ex cagliaritano lo vorrebbe solo aiutare. Del resto, invece di cercarlo altrove e buttare gli ultimi 3 milioni lordi di stipendio, Marchetti rappresenterebbe quel secondo di esperienza da affiancare all’albanese. Non sarà facile però per Federico superare i pregiudizi e far dimenticare i guai fisici degli ultimi due anni. Vicissitudini e parole fuori dal campo che hanno deteriorato anche il rapporto con Lotito. Inzaghi aveva tentato di difenderlo ma è stato tradito dalle sparizioni di Marchetti. L’idea è sempre quella di puntare su un altro cavallo di razza fra i pali. Non convince neanche Vargic come secondo, Guerrieri dovrebbe restare come terzo. Per avere un’idea chiara bisognerà aspettare gli ultimi giorni di agosto. Accantonato l’ex Bizzarri, costano troppo Karnezis e Consigli. Lo staff aveva suggerito anche Mirante. Nelle ultime ore è spuntato Yuri Lodygin, 27enne portiere di origine greche dello Zenit San Pietroburgo.

LEGGI ANCHE IL COMUNICATO DELLA LAZIO RELATIVO AI BIGLIETTI PER LA SUPERCOPPA

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CALCIOMERCATO – Dovessero partire Keita e de Vrij queste le alternative

La Lazio è sempre in attesa dell’evolversi delle situazioni legate a Keita e de Vrij. Il rischio però è grosso. Per la società biancoceleste l’ipotesi di perderli senza incassare un euro è un’eventualità da scongiurare assolutamente. La Juventus attende il momento giusto per affondare il colpo. Il club bianconero prenderebbe volentieri sia De Vrij che Keita a parametro zero.

Nel caso i due dovessero prendere la strada di Torino peer la Lazio serviranno sostituiti all’altezza. Secondo La Repubblica per sostituire Keita in cima alla lista dei desideri del tecnico laziale c’è Brahimi  del Porto. Resta da trovare un accordo con il club lusitano, che vorrebbe incassare almeno 20 milioni. Nel caso in cui dovesse partire de Vrij, invece, la Lazio  starebbe pensando a Rodrigo Caio, sul quale ci sarebbero anche Juventus e Roma.

LEGGI ANCHE DEI DUBBI DI INZAGHI PER LA SUPERCOPPA

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SUPERCOPPA – Dubbi per Inzaghi: con la Juventus difesa da inventare

Inzaghi ha scelto il 3-5-2. E la sensazione è che sarà questo il modulo anche nella finale contro la Juventus. Durante la preparazione estiva la Lazio ha mostrato spunti interessanti in tutti i reparti ma contro i bianconeri potrebbe già avere qualche incertezza in difesa.

Come evidenzia Il Corriere dello Sport il mister rischia di dover reinventare il reparto difensivo a causa di qualche infortunio di troppo. A pesare anche l’assenza di Bastos. L’angolano, infatti, seguirà la finale dalla tribuna a causa del cartellino rosso rimediato nell’ultima di campionato contro il Crotone. Da monitorare anche le condizioni di Radu e quelle di Hoedt. L’impiego di Wallace sembra scontato soprattutto dopo la bella prestazione con il Malaga. Inzaghi potrà contare anche su Basta, già testato nel terzetto arretrato sabato scorso e con il Napoli in campionato.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI GIORDANO

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SUPERCOPPA – Comunicato Lazio sui biglietti: “Ampia disponibilità in Distinti e Tevere”

Nel pomeriggio di ieri si era diffusa la notizia che per la Supercoppa di  domenica tra LazioJuventus erano terminati i biglietti per la tribuna Tevere e che i distinti Nord erano in netto calo. Ma le cose stanno andando piuttosto diversamente.

La Lazio attraverso un comunicato postato sul proprio sito ha voluto far chiarezza sulla reale situazione: «La S.S. Lazio comunica che, per la finale di Supercoppa TIM, Juventus-Lazio, in programma domenica 13 agosto 2017 alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, sono ancora disponibili tagliandi nei settori Distinti Nord-Est, Distinti Nord-Ovest e Tribuna Tevere».

LEGGI ANCHE LE ULTIME SU DE VRIJ

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CALCIOMERCATO – Keita-Juventus: se ne riparlerà dopo la Supercoppa

La Lazio tornerà a pensare al mercato solo dopo la Supercoppa contro la Juventus. Perché sono proprio i bianconeri quelli più vicini a Keita. Le ultime due settimane di mercato, dopo Ferragosto, saranno decisive per risolvere una trattativa che in ogni modo vedrà il laziale in uscita da Formello. La Juventus è rimasta l’unica vera pretendente al senegalese, ma solo alle proprie condizioni. Keita al momento non è una priorità, Marotta e Paratici sono alla ricerca di un centrocampista centrale e un difensore. L’attaccante ora potrebbe essere un lusso, a meno che non arrivi un’offerta fuori mercato per Cuadrado da almeno 25 milioni. A quel punto il discorso su Keita potrebbe cambiare.

Ma offerte roboanti per il colombiano non ne sono arrivate. Di conseguenza la trattativa per Keita resta in piedi ma in secondo piano. Anche perché, come fa presente Il Tempo, il rilancio dell’Inter non c’è stato. I nerazzurri hanno deciso di prolungare il contratto a Perisic e l’unica possibilità per tornare in corsa sarebbe la cessione di Candreva. L’ex biancoceleste è sempre seguito dal Chelsea di Conte. Altrimenti Spalletti, considerando che non ci saranno le coppe europee, sarebbe già coperto nel ruolo da un interprete importante. Un titolare della Nazionale che punta a fare i prossimi Mondiali. Il sostituto? Nessuno oppure Brahimi, Jovetic, Eder o anche un mister x.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DELL’AG. FIFA CARAVELLO SU KEITA

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