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Poli: “La Lazio è sulla strada giusta per fare qualcosa di importante. Caceres?…”

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Dopo la vittoria pre-sosta sulla Spal, la Lazio è pronta con la giusta dose di entusiasmo a tornare in campo per volare alto anche in questa seconda parte di stagione. Sul momento dei biancocelesti è intervenuto l’ex Fabio Poli.

Queste le parole di Poli ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’: “Nell’ultima partita la Lazio ha trovato una vittoria facile. Troppa differenza con la SPAL. La Lazio è sulla giusta strada, può fare qualcosa d’importante. Chissà se ci fosse stata una VAR equa. Per ora la tecnologia è stata utilizzata in modo strano, sembra quasi che gli arbitri si vogliano far male da soli”.

CACERES

Sarà una questione di stimoli. I grandi giocatori li trovano da soli. La Lazio stessa, per nome e blasone, può darteli. Mi auguro che stia bene fisicamente e mentalmente. Quando tu vieni via dalla Juve e poi ti ritrovi al Verona, vuol dire che sei un po’ cambiato. È un sudamericano, a una certa si deve regolare un po’ se vuole fare bene“.

DE VRIJ

Ti dà tranquillità l’accordo. La società ha fatto vedere di essere una realtà importante nel nostro campionato. Questa è una grande motivazione“.

ZONA CHAMPIONS

Le squadre sono quelle. Juventus e Napoli forse sono più avanti per lo Scudetto, dunque dietro ci sono Lazio, Roma e Inter. Non ne vedo altre. Chi sarà più decisivo? Io farei il nome di Simone Inzaghi, per quello che è riuscito a costruire. La Lazio, come gruppo, è forte. Ci sono poi qualità importanti. Milinkovic credo sia la ciliegina sulla torta. Difficile però dire chi ha fatto meglio“.

MERCATO

Credo che la Lazio non abbia bisogno di nulla. O compri un giocatore straordinario, o qualcuno che nessuno conosce. In alternativa, finisci così il campionato e poi programmi tutto la prossima estate“.

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FIGC – Diaconale difende Lotito e se la prende con Federazione e giornalisti

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Anche Arturo Diaconale ha voluto dire la propria sulla vicenda della mancata candidatura di Lotito a presidente FIGC.

Queste le parole di Diaconale in una nota pubblicata sul sito ufficiale biancoceleste: “Scrivo queste considerazioni spogliandomi del ruolo di responsabile della S.S. Lazio e rientrando nei miei panni tradizionali di giornalista con lunga esperienza di analista politico alle spalle. Mi colpisce come la maggior parte dei giornalisti sportivi che seguono sui principali media nazionali le intricate vicende della Figc abbia scoperto che l’unico nesso di quanto sta avvenendo per la scelta del successore di Tavecchio al vertice del calcio italiano sia il cosiddetto “antilotitismo“.

LOTITO-LOLITA

Cioè una alleanza tra le più diverse componenti della Figc non per un progetto di innovazione, di rilancio e di sviluppo dell’organismo che dirige e controlla lo sport più popolare ed amato del paese. Ma, molto più semplicemente ed anche pedestremente, per contrastare e colpire Claudio Lotito, dipinto nelle maniere più disparate, da Attila distruggitore ad ammaliatrice Lolita (il gioco di parole Lotito-Lotita) del calcio nazionale, da gaffeur per Sinagoghe e dintorni a ducetto incapace di fornire sogni ai tifosi, da manovratore occulto e palese di politica, agenzia delle Entrate, nomine federali e vicende calcistiche varie a frenetico manovratore in contemporanea di sei telefonini per meglio sfogare la propria incontenibile bulimia verbale“.

NESSUNA MOTIVAZIONE CONCRETA

A colpirmi in particolare, però, non è l’alleanza “contra personam”, che è un fenomeno tipico del modo di fare politica e giornalismo degli ultimi tempi, ma l’assenza totale di una qualsiasi motivazione concreta, realistica e positiva posta a fondamento dell’“antilotitismo viscerale”. Alla base dell’alleanza, in sostanza, non c’è alcun progetto ma solo una serie di pregiudizi legati non alle attività di un personaggio che si è costruito da solo ed è riuscito a conquistare traguardi di grande rilevanza in tutti i settori in cui è stato ed è impegnato, ma solo agli aspetti esteriori di un uomo che non rientra nei canoni del conformismo imperante del politicamente corretto“.

NON HA SBAGLIATO UNA SCELTA

L’aspetto più singolare di questo “antilotitismo viscerale” vuoto di qualsiasi contenuto è che più si manifesta e più ingigantisce e rinforza nell’opinione pubblica l’immagine del personaggio che si vuole colpire ed affondare. Lotito sarà pure Attila ma ha salvato la S.S. Lazio dal fallimento e l’ha portata a competere con i massimi club italiani ed europei. Lotito sarà pure Lotita ma senza aver bisogno di un Nabokov non ha sbagliato una scelta (da Tare a Inzaghi, da Peruzzi al parco giocatori) nel rafforzare una società in passato considerata la cenerentola del calcio romano“.

MEGLIO LUI CHE…

Lotito sarà pure gaffeur, ducetto, divoratore di telefonini, amante del latinorum e della buona tavola, ma è riuscito a diventare nel giro di poco più di un decennio l’uomo che può vantare i maggiori successi personali nel calcio nazionale. Sarà pure, come ha scritto Roberto Beccantini, il “peggio del meglio ed il meglio del peggio” dell’italiano medio. Ma intanto c’è, conta, pesa ed è l’unico che ha idee, progetti ed energie da investire per la ripresa del calcio. Certo, è italiano, con tutti i pregi ed i difetti dell’italiano. Ma chi l’ha detto che non sia meglio per il nostro calcio avere a che fare con un italiano di questo stampo piuttosto che con cinesi, americani o con qualche soggetto incapace di diventare un personaggio di rilievo o ancora lontano da un simile traguardo?“.

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Re Cecconi, 41 anni dopo: il ricordo della Lazio

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Anche la Lazio ricorda l’anniversario della morte di Luciano Re Cecconi

Sono passati 41 anni dalla morte di Luciano Re Cecconi. Un tragico scherzo del destino, che, a soli 28 anni, ha tarpato per sempre le ali a uno dei protagonisti dell’indimenticabile primo scudetto della Lazio. E proprio la società biancoceleste ha voluto ricordare l’anniversario con una nota sul proprio sito ufficiale.

Quarantuno anni fa, a soli 28 anni, ci lasciava Luciano Re Cecconi, centrocampista della Lazio dal 1972 e Campione d’Italia nella stagione 1973/74. La sua tragica scomparsa colpì l’ambiente biancoceleste e, ancora oggi, il ricordo dell’Angelo biondo è più che mai vivo nei cuori e nelle memorie laziali“.

LEGGI ANCHE IL RECORD ‘INTERNAZIONALE’ DELLA LAZIO

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Una Lazio…’internazionale’: nuovo record per la squadra di Inzaghi

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Record…’internazionale’ per la Lazio di Simone Inzaghi.

La Lazio bagna ogni angolo del globo, è proprio il caso di dirlo. Nell’antica Grecia l’avrebbero definita una squadra ‘cosmopolita‘, composta da uomini provenienti da paesi diversi ma cittadini di un’unica patria. O di un’unica maglia, in questo. Ben 18 le nazioni rappresentate nella squadra di Inzaghi – considerando anche i fuori rosa –. A partire, ovviamente, dall’Italia, di cui è originaria la maggior parte dei biancocelesti.

IL MAPPAMONDO BIANCOCELESTE

Si passa poi al Brasile, che ha dato i natali a Felipe Anderson, Lucas Leiva, Wallace, Luiz Felipe e Mauricio, e all’Uruguay di Caceres. Da qui si fa ritorno in Europa, precisamente quella dell’Est, da dove arrivano Radu, Vargic, Lulic, Basta, Milinkovic, Marusic e Strakosha, provenienti rispettivamente da Romania, Croazia, Bosnia, Serbia, Montenegro e Albania. Si vira poi verso sinistra, arrivando prima in Portogallo (Nani, Pedro Neto e Bruno Jordao), poi in Spagna, terra d’origine di Luis Alberto e Patric, seguendo infine i contorni del Belgio (Lukaku) e dell’Olanda (de Vrij). E non si possono dimenticare nemmeno l’Angola e l’Ecuador, dove sono nati Bastos e Caicedo, la Colombia (Perea), l’Australia (Oikonomidis) e il Senegal, di cui è cittadino Tounkara.

RECORD

18 nazioni dunque, che fanno della Lazio una squadra ‘internazionale’ come nessun’altra, nè in Italia nè tra i principali club europei. Un gruppo diviso sul planisfero, ma unito sotto un’unica grande bandiera: quella biancoceleste.

LEGGI ANCHE IL PERICOLO ‘GIALLO’ PER LA LAZIO

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Pericolo giallo a casa Lazio, due centrocampisti titolari diffidati

Domenica finalmente torna il Campionato e la Lazio sta preparando la sfida contro il Chievo

Come già sappiamo la Lazio da domenica dovrà affrontare due mesi di fuoco, 16 partite in 57 giorni (in caso di passaggio agli ottavi) e questo metterà seriamente alla prova la squadra di Inzaghi. Nella sfida di domenica contro il Chievo, Inzaghi chiederà ai suoi centrocampisti di giocare con molta calma e di giocare in modo intelligente e pacato. Perché su due calciatori incombe la diffida. Milinkovic e Leiva sono entrambi diffidati e qualora venissero ammoniti salterebbero il match di recupero di mercoledì contro l’Udinese e visto il periodo di forma di quest’ultima sarebbe meglio scongiurare questo episodio.

POSSIBILE PANCHINA

Secondo il Corriere dello Sport, Inzaghi domenica lascerà i due centrocampisti in panchina per evitare la diffida e salvaguardarli per i big match contro il Milan di Campionato e Coppa Italia. Conoscendo Inzaghi li schiererà entrambi chiedendo però un riguardo per le entrate. Cercando di non intervenire in modo scellerato evitando così di prendere il giallo e saltare la partita contro l’Udinese. Qualora non venissero ammoniti, la stessa cosa si potrebbe ripetere contro la stessa Udinese a quel punto i due potrebbero saltare poi il match contro il Milan. Insomma queste diffide non ci volevano in un periodo così impegnativo… Inzaghi sarà in grado di calmare i suoi.

LEGGI LE PAROLE DI PUCCIARELLI SULLA SFIDA TRA LAZIO – CHIEVO

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Pucciarelli: “Dimenticare le sconfitte e ripartiamo contro la Lazio”

Domenica ci sarà Lazio – Chievo una sfida importante per i biancocelesti

Manuel Pucciarelli, l’attaccante del Chievo è già nell’ottica della partita e lo dimostrano le sue parole
Le parole di Pucciarelli: “Partite complicate, ma non mi preoccupo perché guardo ogni squadra allo stesso modo. Siamo carichi e nei giorni di vacanza ci siamo riposati bene. Possiamo fare la nostra partita mettendo in difficoltà gli avversari. Di sicuro siamo più arrabbiati noi di loro, inoltre dobbiamo lasciarci alle spalle i punti persi per strada. Dobbiamo dimostrarlo già contro la Lazio, anche se la mancanza di Inglese e Castro si farà sentire”.

Momento Chievo – “Avrei voluto qualcosa di più, ma le somme le tireremo alla fine. Fermo restando che sono soprattutto un attaccante che lavora per la squadra, non sono Inglese. Ora senza di lui (fermo per una leggera distorsione al ginocchio destro, salterà Lazio e Juve, ndr) tutti noi ci sentiamo più responsabilizzati. Davanti alla porta dovremo essere ancora più cattivi. Non voglio restare solo la punta che lavora per la squadra, voglio di più”.

LEGGI LE PAROLE DI CORVINO SU BADELJ

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Corvino: “Abbiamo proposto il rinnovo a Badelj, se non rinnoverà credo andrà…”

Pantaleo Corvino il d. g. della Fiorentina ha parlato alla Gazzetta dello Sport di uno dei suoi calciatori, Badelj

Badelj è un obbiettivo della Lazio che verrà preso in considerazione a giugno quando il suo contratto sarà terminato visto la decisione di non rinnovare con la Fiorentina. Del calciatore croato ha parlato Corvino
Le parole di Corvino: “Io e il mio d.s. Carlo Freitas, bravissimo, abbiamo un ottimo rapporto con lui e gli proporremo il rinnovo, ma se partirà per me andrà alla Roma. Occhio però. Ormai non abbiamo più bisogno di vendere per forza. Questo vale anche per Chiesa. La famiglia Della Valle ama la Fiorentina e in passato ha saputo dire no anche alle cessioni di Toni e Mutu che sembravano già fatte. Le cose sono cambiate.”

LEGGI LE PAROLE DI ANTONELLI

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Antonelli: “La Lazio è piacevole da vedere. Su De Vrij invece…!

Stefano Antonelli è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it parlando della Lazio e di De Vrij

La Lazio sta entusiasmando tutti e sta facendo parlare di se per il calcio giocato ma anche per la questione rinnovo De Vrij.
Le parole di Antonelli: “La squadra che mi ha entusiasmato di più è la Lazio, una squadra bella da vedere. Ha quattro o cinque calciatori straordinari in una rosa totalmente valida. Di tutto quello che abbiamo immaginato all’inizio, la Lazio è quella che si è mossa meglio fin dall’estate”.  Su De Vrij aggiunge: “Tutto lascia presagire che ci sia un accordo, poi che questa intesa possa portare ad un’uscita è un altro discorso. De Vrij era un ottimo calciatore, ma è in Italia che si è completato. Nel rinnovare, l’olandese dà un segnale di ringraziamento alla Lazio. Però significa anche mettere un prezzo d’uscita in caso di arrivo di qualcosa di straordinario per giocarsi una carta più ambiziosa. Detto questo, la Lazio è già una ‘cosa’ seria”.

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Manfredini: “La Lazio può ambire allo Scudetto”. E su Caceres…

Il doppio ex Christian Manfredini ha fatto il punto sulla situazione in casa Lazio. Intervenuto ai microfoni di Radiosei ha parlato a lungo della squadra di Inzaghi, soffermandosi sul nuovo arrivo Martin Caceres.

Queste le parole di Manfredini“Il Chievo è sempre stata una squadra difficile da incontrare ma credo che la Lazio farà bottino pieno. I biancocelesti sono più forti. Inoltre stanno facendo benissimo. Caceres è un grande colpo, può dare tanto alla squadra. Con la squalifica di Radu potrebbe anche partire subito titolare. Non credo che la Lazio interverrà ancora sul mercato. Non è facile muoversi a gennaio. La squadra di Inzaghi può ambire allo scudetto, magari non lo vincerà ma può lottare fino alla fine. Con la gestione Lotito la squadra è sempre cresciuta. Un lavoro costante che ha portato a questa squadra. I giocatori della Lazio hanno dato tantissimo e posso dare ancora di più. Hanno trovato la giusta quadratura, la giusta intesa. Mi piacerebbe vedere di più Lukaku, un giocatore che ha forza, passo e voglia. Sul Var non sono d’accordo. Servirebbe solo per il gol-no gol o per i falli di reazione ma non per le azioni di gioco”.

CURVA NORD: LA STAMPA TURCA OMAGGIA GLI IRRIDUCIBILI

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DIACONALE SUL RINNOVO DI DE VRIJ

VIDEO – Patric: “Concentrati sul girone di ritorno. Con allegria e tanto lavoro il futuro sarà migliore”

Dopo la settimana di vacanza i giocatori della Lazio si sono ritrovati al centro sportivo di Formello per riprendere la preparazione in vista della gara con il Chievo Verona. Lo spagnolo Patric dopo ulteriori due giorni di riposo si è riunito ai compagni.

Al termine della seduta pomeridiana Patric ha pubblicato su Instagram un video dell’allenamento accompagnandolo con un augurio per il futuro: “Primo allenamento dopo la sosta di Natale, ora ci concentriamo sul girone di ritorno del campionato. A questo 2018 chiedo salute per tutti. Il resto verrà sempre e solo con l’allegria ed il lavoro. Perché il futuro è incerto, però se daremo tutto di noi stessi sicuramente sarà migliore”.

FOTO – Lazio… e poi ancora, ancora amore, amor per te

Nonostante la sosta del campionato di Serie A la Lazio sembra non aver mai staccato la spina. I ragazzi di Inzaghi dopo appena due giorni di lavoro sono già concentrati sul prossimo impegno con il Chievo Verona.

 Al termine della seduta pomeridiana Luis Alberto e Thomas Strakosha hanno postato delle foto su Instagram che testimoniano tutta la loro abnegazione alla causa nel raggiungimento degli obiettivi stagionali della squadra capitolina. Il primo ha postato una foto in bianco e nero senza alcun commento dove l’unica cosa a colori è la maglia della Lazio, come a sottolineare che sia solo quella l’unica cosa importante.

Il portiere albanese invece ha postato un’immagine con la scritta “Forza Lazio sempre”.

https://www.instagram.com/p/BeD1Tg0BDEb/?utm_source=ig_embed&utm_campaign=embed_ufi

LEGGI ANCHE L’AMARCORD DI HANDANOVIC

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LAZIO SOCIAL – Patric preso in giro da Leiva e Luiz Felipe

La Lazio ha ripreso la preparazione in vista della gara con il Chievo. Anche Patric si carica per il girone di ritorno.

Lo spagnolo in un post pubblicato sul suo profilo ufficiale di Instagram ha scritto: “Primo allenamento dopo la sosta di Natale, ora ci concentriamo per il girone di ritorno del campionato. Per questo 2018 come sempre chiedo salute per tutti. Il resto verrà sempre e solo con l’allegria e il lavoro. Perché il futuro è incerto però se diamo tutto di noi stessi sicuramente sarà migliore”. Per lui infatti il 2018 non è iniziato nel migliore dei modi visti i problemi alla schiena ma Patric si augura che possa proseguire meglio. Oggi in allenamento si è ben destreggiato e ha anche segnato un bel gol. Nei commenti spiccano quello di Lucas Leiva con un “Bomber” e Luiz Felipe Ramos con “Ti sei impazzito fratello” che non si aspettavano davvero queste prodezze da parte di un difensore e allora ci scherzano su.

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FOTO – Curva Nord: la stampa turca omaggia gli Irriducibili

Ricordate il gesto che i tifosi della Curva Nord fecero nella trasferta di Nizza? Anche in Turchia lo hanno elogiato.

Il gesto è stato infatti molto simbolico e significativo e di certo non poteva passare sotto traccia. I tifosi più attenti ricorderanno la maglia “F**k Isis” indossata lo scorso ottobre dagli ultras della Curva Nord nella trasferta di Nizza. Il portale sportivo turco tribunsel.com ha reso omaggio agli “Irriducibili” con un post su Twitter: “Lo stadio, luogo dove diverse persone si uniscono sotto lo stesso senso comune”. Finalmente una buona parola nei confronti della tifoseria laziale troppo spesso tacciata di essere razzista e antisemita.

 

https://twitter.com/tribunselcom/status/953298116886876160

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Handanovic: “E’ stato bello allenarmi con Peruzzi e Ballotta alla Lazio”

Amarcord dell’attuale portiere dell’Inter Samir Handanovic che ricorda il suo breve trascorso alla Lazio.

Ai microfoni di Inter Tv, lo sloveno ha ricordato i suoi trascorsi in biancoceleste: “A Treviso ho perso il posto anche un po’ per colpa mia. L’esperienza mi è servita. Poi a gennaio sono andato alla Lazio a fare il terzo portiere dietro Peruzzi e Ballotta. Mio padre ha l’età di Ballotta. Mi sono allenato con loro, è stato bello anche se non giocavo”. Handanovic ha all’attivo una sola presenza con la Lazio. Si tratta del campionato di Serie A 2005/2006 in occasione di Lazio-Parma 1-0 grazie alla rete decisiva di Tommaso Rocchi.

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Diaconale: “La Lazio non è più un punto di partenza. Su de Vrij…”

Ai microfoni di Radio Incontro Olympia il portavoce della Lazio Arturo Diaconale ha fatto il punto sui temi più caldi in casa Lazio.

Lotito l’ho sentito, era soddisfatto e contento dell’intervista uscita ieri. Se fosse diventato il numero uno in Figc non credo che io sarei stato presidente della Lazio, c’è anche il figlio. Però con Lotito fuori dalla Lazio, la squadra ci avrebbe perso”. Poi ancora Diaconale sulle elezioni Figc: “Non riesco a fare previsioni. Chiunque sarà dovrà tenere conto dell’attivismo e della capacità di Lotito: magari non aggrega il 100% però ha alle spalle un consenso importante. Lotito sconta anche i pregiudizi ingiustificati che si sono creati intorno alla sua figura negli ultimi anni. La logica vorrebbe che c’è bisogno della sua capacità, esperienza, competenza”.

RINNOVO DE VRIJ

“Non mi occupo delle questioni di mercato ma il mio auspicio è che continui a giocare nella Lazio. E’ una colonna della nostra difesa e anche un ottimo ragazzo. L’annuncio poi lo darà Tare e il presidente, sicuramente non io”.

LA NUOVA VISIONE DELLA LAZIO

“Quando sono arrivato nella Lazio, l’opinione prevalente era che i migliori giocatori volessero andare via. La squadra biancoceleste non era un punto d’arrivo ma un punto di passaggio. Questa cosa è finita, anzi si è invertita. Oggi sono rimasto colpito dalla presentazione di Caceres che ha definito la Lazio un punto in cui ripartire, rilanciarsi, tornare ad essere un giocatore da squadra ai massimi livelli. È cambiata la percezione tra i giocatori della Lazio, molto più alta e importante”.

BLOCCO DEL TRAFFICO IN LAZIO-CHIEVO

“Non ci sono ancora novità per domenica. In passato ci sono state delle deroghe e mi auguro che possano valere anche questa volta altrimenti diventa difficile andare allo stadio. Non è giusto creare disagi ulteriori a chi vuole andare a vedere la partita”.

LAZIO CLUB

“Per prima cosa sono desolato e dispiaciuto per la scomparsa di Rosaria Romani ed è necessario che domenica venga ricordata. Quella dei Lazio club è un’iniziativa che lei stava curando con grande attenzione e passione e per onorare la sua memoria mi auguro che venga portata avanti. I club sono un’ossatura importante della tifoseria e garantiscono una tenuta molto forte del rapporto tra società, squadra e tifosi”.

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FOTO – de Vrij: il rinnovo non è ufficiale ma i laziali già lo ringraziano

Il rinnovo di De Vrij (leggi la nostra esclusiva) sembra essere molto vicino ma i laziali già lo hanno inondato di messaggi di ringraziamento ringraziamento nonostante non ci sia ancora l’ufficialità.

“Stefan ‘facce sto favore”, “E ora vinciamo insieme”: questo il clima attorno a de Vrij. Il rinnovo del difensore della Lazio, proprio nel momento in cui avrebbe potuto scegliere un nuovo club perché vicinissimo alla scadenza contrattuale, viene osannato sui social network. Letteralmente invase le foto Instagram del difensore: l’ultima, datata 2 giorni fa, quando era ancora in vacanza a Dubai, è piena di ringraziamenti.

LE REAZIONI

Non importa che il rinnovo sia stato tutto ufficializzato o meno, i tifosi già scrivono: “Grande Stefan per il rinnovo”, “Grazie Stefan”. Il difensore è stato subissato di richieste di rinnovare, GIF con firme, penne, controfirme. Anche i compagni di squadra, da Felipe Anderson a Strakosha, in varie Stories su Instagram hanno fatto di tutto per convincerlo a restare.

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SERIE A – Il rapporto dell’Uefa evidenzia le crepe del calcio italiano

Il rapporto Uefa evidenzia i maggiori problemi della Serie A rispetto agli altri maggiori campionati.

I dati derivano da un’analisi di FinancialSport presi dall’Uefa per stilare un confronto internazionale sulle leghe europee. I numeri sono tutt’altro che incoraggianti per il calcio del Bel Paese che avrebbe bisogno di riforme serie e risposte immediate. Si può vedere come l’Italia sia all’ultimo posto come incidenza delle entrate sul fatturato del 2015-2016 nella top 20 delle leghe. Incidenza negativa anche degli stipendi e del debito netto sul fatturato: per quanto riguarda gli stipendi la Serie A è superata solo dalla Ligue 1 di un punto percentuale (69% invece di 68%) mentre il debito del campionato italiano è del 63% molto maggiore degli altri campionati principali.

ALTRI DATI NEGATIVI

Il calcio italiano è inoltre il paese con più bassa crescita (21%) dopo Premier League, Bundesliga e Liga che raddoppiano, triplicano e quadruplicano il dato. Anche il numero degli spettatori allo stadio non può far sorridere: è l’Inter la prima squadra italiana al 18 posto, degli altri club italici nemmeno l’ombra nella top 20. La situazione è quindi abbastanza chiara: il calcio italiano ha bisogno di riforme e di un manager sportivo. Tavecchio è ormai alla porta della presidenza della Lega Serie A e Figc e la nomina del nuovo presidente può essere decisiva. Il cambiamento è fondamentale anche alla luce dell’eliminazione dal mondiale di Russia 2018 dell’Italia. Se non ora quando?

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Crespo: “In passato sono stato vicino alla Roma ma…”

Hernan Crespo: un passato da bomber biancoceleste ma vicino anche a vestire la maglia giallorossa della Roma.

Hernan Crespo è stato protagonista della storia della Lazio ma ha raccontato di essere stato vicino alla Roma in passato. Intervenuto ai microfoni di TeleRadioStereo ha infatti svelato questi retroscena: “Io vicino alla Roma? Sì tante volte, tornavo dal Chelsea e, prima di approdare all’Inter, Spalletti mi voleva alla Roma. Alla fine si è fatta avanti l’Inter e sono rimasto lì tre anni vincendo tre scudetti consecutivi. Dopo questo triennio c’è stata la possibilità di tornare ai vecchi discorsi con la Roma, ma hanno preferito virare su John Carew”.

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Condò (SkySport): “La Lazio ha giocatori meravigliosi. Il suo segreto è…”

Qualcuno a Sky si è accorto della forza della Lazio di Inzaghi: questi gli elogi dell’opinionista Paolo Condò.

“Quello di questa stagione è un campionato diverso: per adesso è davvero vivo. Mentre la Juventus ha mantenuto un livello altissimo, ci sono stati altri club che si sono avvicinati. La Lazio è un esempio chiaro in questo senso. Quattro squadre si sono avvicinate e fino a poche settimane fa c’era l’impressione che tutte potessero arrivare fino in fondo. Negli ultimi turni, poi, Napoli e Juve hanno preso il largo ma il campionato continua ad essere bello”. Poi Condò, intervenuto ai microfoni di Radiosei, analizza la Lazio: “Rimpianti per i torti arbitrali? Penso che l’arbitro al VAR deve avere il potere di prendere le decisioni. Per quanto riguarda i torti subiti dalla Lazio sottolineo quello subito con il Torino soprattutto. Nessun torto subito con l’Inter in occasione del rigore revocato. Diciamo che in quella circostanza, Inzaghi abbia un po’ ciurlato nel manico (ride, ndr). Conservo dei dubbi per il rigore concesso a Pezzella in Lazio-Fiorentina, ma capisco i dubbi e la rabbia di Inzaghi. A me piacciono le direzioni arbitrali coerenti e che lascino correre il gioco”.

LA ROSA DELLA LAZIO

“La Lazio ha dei giocatori meravigliosi, non si deve parlare solamente di arbitri. Milinkovic non ha limiti, favoloso, sarà una grande mezzala del calcio europeo. Luis Alberto è la grande sorpresa, la sua qualità era sconosciuta, mentre l’insulto più grave è che Immobile non faccia il Mondiale. Come faccio poi a non citare Strakosha. Simone (Inzaghi, ndr) è stato coerente con l’inizio della sua carriera da calciatore quando Materazzi lo fece giocare nonostante l’età tenera. Nella Lazio ha pagato questo debito ed ha fatto lo stesso. Leiva? Diverso da Biglia, ma il giocatore che ti permette di giocare con quel tipo di difesa. Lui ti toglie due palle gol a partita. Mi piace molto come copre la fascia Marusic. E’ evidente che Tare sia il segreto della Lazio, così come lo è Paratici della Juventus”. 

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Semioli (ex Chievo): “Lazio da Champions, Inzaghi mi ha stupito”

Terminata la sosta nel fine settimana riprende la Serie A. Domenica ospite della Lazio sarà il Chievo Verona di Rolando Maran.

Per parlare della sfida dell’Olimpico e del campionato in corso è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia l’ex centrocampista della squadra veronese Franco Semioli: “Il Chievo ha sempre fatto brutte sorprese alla squadra biancoceleste. Anche nella scorsa stagione è successo. Però la Lazio mi ha stupito molto, soprattutto Inzaghi. Il mister è una persona competente, mastica calcio e ha una grande squadra. Sarà la rivelazione di questo campionato”.

Sul campionato: “Quest’anno finalmente è bello e competitivo. Tutte le gare vengono giocate a viso aperto. Anche la Juventus, e questa è una novità, commette passi falsi. In più c’è un grande Napoli che pratica il miglior calcio d’Italia. Anche se credo che alla fine saranno i bianconeri a spuntarla. Poi c’è la Lazio”.

Sulla lotta ai posti Champions: “Credo che chi resterà fuori sarà l’Inter. I nerazzurri hanno dei cali, la Lazio invece è molto più continua. Anche la Roma sta perdendo colpi ma si riprenderà”.

DE MARTINO A TUTTO TONDO

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