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RICAVI SPONSOR SULLE MAGLIE – Lazio sesta, sorpresa sul podio. Ma in Premier è ben altra storia

E sponsor fu. Dopo 13 anni di gestione lotitiana finalmente la Lazio ha il suo sponsor sulla maglietta.

In realtà trattasi di un ritorno dato che la Sèleco campeggiava sulla maglia bandiera nella stagione 1982-1983. Un accordo di un anno con opzione per il secondo da 4 mln di euro annui. Una cifra che permette alla Lazio di collocarsi al sesto posto nella classifica dei club coi maggiori ricavi dagli sponsor sulle maglie. Al primo posto? Difficile da crederci, ma è il Sassuolo che incassa 18 mln dalla Mapei. Facile capire il motivo, è il patron Squinzi che si auto-finanzia. Al secondo posto c’è la Juventus che dallo sponsor Jeep guadagna 17 mln. Infine sul gradino più basso del podio c’è il Milan e i suoi 14 mln annui ricavati dalla Fly Emirates. Storica la Pirelli sulla maglia dell’Inter che versa nelle casse del club nerazzurro 12 mln all’anno. Al quinto posto, prima della Lazio, c’è il Napoli, cui acqua Lete paga 9 mln per comparire sulla maglia azzurra.

GLI SPONSOR DELLA PREMIER LEAGUE E DELLA LIGA

Numeri importanti quelli dei top club della serie A, ma che diventano irrisori se confrontati con quelli dei campionati esteri. Il club che guadagna di più dallo sponsor sulla maglia è il Manchester United che percepisce dalla Chevrolet 65 mln di euro. Seguito da Barcellona (60 mln), Chelsea (56 mln), Arsenal (42 mln) e Real Madrid (30 mln). Non è un caso che i più forti giocatori del pianeta giocano in Inghilterra o in Spagna. Per capire ancor di più la differenza di guadagno che c’è basti pensare che squadre minori come Crystal Palace e Bournemouth, entrambe sponsorizzate dalla società “Mansion Limited” che opera nell’ambito del gioco e proprietaria del sito casino.com, incassano da quest’ultima rispettivamente 5 mln di sterline (5,8 mln di euro) e 2 milioni di sterline (circa 2,3 mln di euro). Da questi dati risulta evidente come la serie A sia lontana anni luce rispetto ai maggiori campionati europei. Non a caso l’ultima squadra a sollevare un trofeo europeo è stata l’Inter nel 2010.

SQUADRA SPONSOR VALORE*
Sassuolo Mapei 18
Juventus Jeep 17
Milan Fly Emirates 14
Inter Pirelli 12
Napoli Lete 9
Lazio Seleco 4
Fiorentina Folletto 3.5
Torino Suzuki 2

*dati espressi in milioni di euro

Atalanta – Berisha: “Quarto posto sfumato, ora puntiamo al quinto”. Poi sul futuro…

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La Lazio, nell’ultima giornata di campionato, ha conquistato matematicamente l’ingresso in Europa. Un obiettivo importante, per il quale sta lottando anche l’Atalanta di Etrit Berisha.

Il portiere albanese, in prestito con diritto di riscatto ai bergamaschi proprio dai biancocelesti, ha voluto così fare il punto della situazione: “Quella con il Milan è la partita più attesa, ma quella più difficile. Il quarto posto è ormai sfumato (occupato dalla Lazio, ndr), l’obiettivo è il quinto. Dobbiamo e vogliamo raggiungerlo, ma sabato sarà dura“.

FUTURO

Infine sul proprio futuro, che sarà deciso al termine della stagione: “Io ho sempre detto e continuo a ripetere che qui sto benissimo, sia la città che la società mi fanno stare tranquillo. Mi piacerebbe restare. A fine anno io, il mio agente e la Lazio prenderemo la decisione migliore“.

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Keita, ecco l’offerta di Lotito per il rinnovo

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Le grandi prestazioni in questo finale di stagione hanno convinto Lotito: il patron sarebbe infatti pronto a fare un ultimo, si spera decisivo, passo per il rinnovo di Keita.

L’OFFERTA

Con i gol al derby, al Palermo e alla Sampdoria, il senegalese ha dimostrato di essere cresciuto e di essere diventato una freccia imprescindibile all’arco di Inzaghi. Il quale desidererebbe trattenerlo, ma, per accontentarlo, serve definire la questione relativa al rinnovo del contratto (in scadenza nel 2018). Sul calciatore gli interessi dall’esterno aumentano ogni giorno che passa, ultimo quello del Siviglia, tuttavia prontamente smentito dalla dirigenza della società spagnola. Per questo, Lotito – riporta stamane Il Messaggero – vorrebbe produrre nuovamente uno sforzo per convincere il senegalese a restare nella Capitale. Il presidente biancoceleste, scrive il quotidiano di via del Tritone, sarebbe intenzionato ad avanzare una proposta di adeguamento d’ingaggio pari 1,5 milioni di euro netti a stagione. Una cifra che forse ad inizio campionato sarebbe stata sufficiente per accontentare il calciatore, ma che ora, complici le prestazioni e le sirene di mercato, potrebbe non bastare. Se così dovesse essere e si arrivasse ad un addio, il principale indiziato per rilevare le prestazioni dell’ex Barça sarebbe il Milan, disposto a mettere sul piatto come contropartita il cartellino di Gianluca Lapadula. Chissà se basterà per convincere Lotito, la cui richiesta per privarsi del proprio gioiello non si schioda dai 30 milioni di euro.

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VIDEO – Bella come il sole, la figlia di Immobile canta “Vola Lazio vola”

A suon di goal ha conquistato l’intera tifseria. Ciro Immobile è il nuovo beniamino della Nord. Ma anche il calciatore e la moglie Jessica si sono innamorati dei colori biancocelesti

LA FIGLIA DI IMMOBILE CANTA L’INNO

Sul profilo ufficiale Instagram dell’attaccante, condiviso con la moglie, è apparso un dolcissimo e bellissimo video. La figlia della coppia canta l’inno “Vola Lazio vola” di Toni Malco. Di seguito la bellissima performance della bambina. Tantissimi applausi per lei.

 

Piccola aquilotta💙 #forzalazio⚪️🔵 #dajelazio #lazio

Un post condiviso da Ciro E Jessica (@ciroejessicaimmobile) in data:

Anche Scanzi (Il Fatto Quotidiano), elogia mister Inzaghi: “Darà del filo da torcere alla Juve”

Elogi a non finire per la Lazio e Simone Inzaghi. Il mister ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori e sta ricevendo il giusto tributo dopo un lavoro straordinario

SCANZI SI COMPLIMENTA CON INZAGHI

Andrea Scanzi de Il Fatto Quotidiano ha menzionato i biancocelesti nella sua rubrica intitolata “Ten Talking Points”. Lo straordinario cammino dell’armata biancoceleste non è passato inosservato, soprattutto dopo i 7 goal rifilati alla Sampdoria. Queste le sue parole: “Che meraviglia, la Lazio di Simone Inzaghi: bravo, bravi. Arrivo a dire che, nel pressoché scontato triplete, la Juve rischierà più con la Lazio che con il Real Madrid. Ne riparleremo”.

Rambaudi consiglia: “Contro la Juve servirà la gara perfetta”

Goleade a non finire per la banda Inzaghi. Un calcio che ricorda quello di Zeman per quanto riguarda la mentalità offensiva. Ne parla Rambaudi

LAZIO, CON LA JUVE PUOI FARCELA

Le parole di Rambaudi a Radiosei: “La Lazio è in crescita, abbiamo nuovamente visto un atteggiamento ed un approccio giusto. E’ stato raggiunto l’obiettivo, una buona maturità ed ora si deve pensare sempre a migliorare. Ieri ha vinto una gara contro una squadra un po’ in flessione mentale, ma non conta, è stata una superiorità schiacciante. Ora si pensi a mantenere il quarto posto ed affrontare al massimo la Juventus. E’ la più forte in tutto, per vincere serve la gara perfetta. Serve una gara perfetta a livello tattico, per poi esprimere le qualità di Keita e compagni. La gara con la Juventus arriva al momento giusto anche per questione di calendario, va preparata bene anche scegliendo bene chi deve giocare con la Fiorentina“.

ACCADDE OGGI – 9 maggio 1978: muore Peppino Impastato

Il 9 maggio del 1978 mentre l’Italia è sotto choc per il ritrovamento a Roma del cadavere di Aldo Moro in un piccolo paesino della Sicilia affacciato sul mare, Cinisi, a 30 km da Palermo, muore dilaniato da una violenta esplosione Giuseppe Impastato.

LA SUA STORIA

Ha 30 anni, è un militante della sinistra extraparlamentare. Sin da ragazzo si batte contro la mafia denunciandone i traffici illeciti e le collusioni con la politica. A far uccidere Impastato è il capo indiscusso di Cosa Nostra negli anni Settanta, Gaetano Badalamenti, bersaglio preferito delle trasmissioni della Radio libera che Peppino ha fondato a Cinisi dove passa l’intera giornata e l’intera notte dell’8 maggio 1978. La sera successiva però Peppino non si trova più. Gli amici si mettono a cercarlo. A casa non sanno niente di lui. E’ successo l’irreparabile: Peppino Impastato è stato ucciso. Dilaniato da una bomba piazzata sulla ferrovia Palermo-Trapani.

LE INDAGINI E IL FUNERALE

familiari e gli amici non hanno dubbi, ad uccidere Peppino è stato Gaetano Badalamenti, eppure le indagini prendono tuttaltra direzione. Si ipotizza il suicidio oppure che il giovane sia morto saltando per aria mentre preparava un attentato dinamitardo. Impastato è un terrorista o un suicida. Questo è l’ultimo oltraggio della mafia contro il giovane che ha osato sfidarla. Nessuna indagine viene fatta sull’esplosivo, mentre vengono portati in caserma e interrogati i suoi più cari amici. La scena del crimine viene alterata. Le prove, gli occhiali, le chiavi di Peppino Impastato, due pietre insanguinate sul luogo della morte, scompaiono nel nulla. Al funerale di Peppino Impastato si presenta spontaneamente una folla di giovani accorsi da tutta la Sicilia, ma la gente di Cinisi non si presenta, e lascia la famiglia sola.

 

PREMIER LEAGUE – Il Chelsea ad un passo dal titolo

Il Chelsea è a un passo dal titolo di campione d’Inghilterra, Antonio Conte è a una sola vittoria dalla storia. I Blues strapazzano a Stamford Bridge il Middlesbrough e lo condannano aritmeticamente alla retrocessione in Championship. Basterà infatti conquistare tre punti nelle prossime tre giornate per staccare definitivamente il Tottenham, fermato venerdì 1-0 in casa del West Ham.

Il match con il Boro si mette subito in discesa, nonostante l’assenza di Kante per infortunio. Al 23′ il Chelsea passa subito: lancio di Fabregas per Diego Costa, che da distanza ravvicinata batte Guzan per l’1-0. Il raddoppio arriva al 34′ grazie a un tiro-cross di Marcos Alonso che sorprende il portiere ospite. Il tris, che fa esplodere Conte, nella ripresa: l’assist è ancora una volta di Fabregas, ma il gol, il primo in campionato, è di Matic (65′). Sono sette i punti che separano il Chelsea dalla squadra di Pochettino: non resta che battere il West Bromwich, venerdì sera, in trasferta. Il WBA non ha più nulla per cui lottare, per Conte dovrebbe essere soltanto una formalità.

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Oddi: “Il lavoro di Inzaghi è fuori concorso”. Poi sulla finale tim cup…

La Lazio di Inzaghi, alla sua prima stagione intera sulla panchina biancoceleste, sta facendo strabuzzare gli occhi. Con l’obiettivo Europa centrato, adesso l’attenzione dei capitolini è rivolta esclusivamente alla finale tim cup con la Juventus. Di questo e molto altro ha parlato Giancarlo Oddi.

Oddi ha parlato ai microfoni di Radiosei: “Grande cavalcata della Lazio, Inzaghi è stato bravissimo. Nessuno credeva fosse possibile dopo ciò che è successo prima del suo avvento. Sembrava un tecnico di rimorchio invece ha fatto cose eccellenti, le scelte nel derby sono fuori classifica. Inoltre ha valorizzato i giovani, Strakosha per esempio da due partite lo vedo un portiere molto sicuro. Merita il rinnovo alle cifre giuste, non quelle attuali. Ad inizio stagione non si sapeva nulla di nulla. Lui è riuscito a compattare lo spogliatoio, la situazione Keita è emblematica. La società non deve farselo scappare. Inzaghi deve ringraziare la Lazio che l’ha fatto crescere allenando le giovanili. Ha fatto bene ed è arrivato in Serie A: ora anche la società deve essere riconoscente verso il proprio tecnico visto ciò che ha realizzato. Un giusto dare avere. Se dovesse andare via forse guadagnerebbe di più,  quindi in caso contrario gli farei un plauso perché darebbe importanza a sentimenti veri di appartenenza ai colori biancocelesti”.

FINALE TIM CUP

“La Lazio contro la Juventus deve fare la partita perfetta: entrare in campo con la voglia di dare il 200% necessario per superare i bianconeri che sulla carta sono più forti. In una sfida secca può succedere di tutto, come nella Supercoppa vinta contro l’Inter di Mourinho. I biancocelesti hanno la consapevolezza di essere forti quindi c’è la voglia di giocare: nella partita contro l’Udinese di qualche mese fa ero preoccupato dal punto di vista fisico, adesso invece la squadra sembra molto vogliosa. Se si andrà a Firenze con la carica vista ultimamente si potrà fare strike, visto che la Fiorentina ha problemi profondi. Contro la Sampdoria è stata una partita già indirizzata troppo facilmente dopo 10 minuti: non si può lasciare tutto quello spazio a Keita. Tolta la Juventus la Lazio davanti forse ha i giocatori più forti e gli avversari ancora non l’hanno capito. Immobile con Keita vicino non è il migliore in campo, mentre con il senegalese esterno si esprime meglio”.

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Quagliarella: “Fa male prendere sette gol, non è da Sampdoria”

Dopo la brutta figura rimediata con la Lazio prendendo 7 gol, Fabio Quagliarella si scusa con l’ambiente. Il valore della Sampdoria non può essere quello messo in campo ieri all’Olimpico contro i ragazzi di Inzaghi.

Queste le parole di Quagliarella ai tifosi doriani: “Fa male perdere così, non è da Sampdoria prendere sette gol. Contro la Lazio non ha funzionato nulla, ma la colpa è solo nostra: l’allenatore non c’entra. Siamo noi che scendiamo in campo e quindi siamo noi che chiediamo scusa ai tifosi per questa partita. Ora bisogna chiudere al meglio la stagione”.

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Agostinelli: “Non capisco perché gli altri allenatori non rispettano la Lazio”

Una Lazio scatenata spazza via la Sampdoria. Realizza la terza goleada stagionale dopo quelle a Pescara e Palermo. La squadra sta trovando la via della rete con una facilità estrema, sfruttando ogni minimo errore degli avversari.

Andrea Agostinelli è intervenuto ai microfoni di Radiosei: “In questa fase la Lazio è devastante negli spazi, ma se gli avversari insisteranno ad incontrarla con questi atteggiamenti poco attenti allora continuerà a divertirsi: non capisco perchè gli allenatori avversari non abbiano il giusto rispetto verso i biancocelesti. Il lavoro è di squadra, il merito di un Inzaghi, sicuramente superlativo, va spartito con tutto lo staff”. 

CAPITOLO PORTIERE E DIFESA

“Se Marchetti resterà è un discorso, se andrà via la società dovrà prendere un portiere esperto. Credo che lo Strakosha di oggi sia il titolare per la prossima stagione, ma visto che il ruolo del portiere è delicato si deve valutare bene la situazione. Alla fine dell’anno si potranno tirare le somme, le prossime partite saranno decisive. La difesa? Quando si prendono gol sul 5-1 o sul 2-0 in superiorità numerica sono dovuti alla deconcentrazione: non dovrebbe succedere, è un difetto, però solo le grandi squadre come la Juventus riescono ad evitarlo. In assoluto sono molto soddisfatto di come sta difendendo la squadra”.

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Tommasi: “Lotito favorito per la presidenza di B fa pensare”

Alla vigilia dell’assemblea elettiva della Lega B, il presidente della Lazio e patron della Salernitana Lotito si presenta da favorito per la presidenza. Il n.1 dell’Assocalciatori Damiano Tommasi sembra contrariato da questa soluzione.

Queste le parole di Tommasi: “Il ruolo di Lotito con la Salernitana fa pensare. Se la maggior parte delle società di Serie B lo vede presidente è quello l’evento, più che la sua candidatura. Sappiamo che Lotito non ha problemi di nessun tipo a essere presente nelle istituzioni anche senza avere ruoli. Credo che la Serie B venga da un presidente importante, che ha fatto cose importanti, tracciando un solco che la categoria farebbe bene a continuare a percorrere, perché Abodi ha dato tanto alla Serie B, visibilità riconoscibilità in un sistema in cui si pensava sarebbe rimasta schiacciata”.

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FOTO – Cataldi torna su Instagram dopo l’esultanza polemica

La vittoria contro l’Inter ha riportato ossigeno e punti in casa Genoa. Il calciatore dell’Under 21 Danilo Cataldi ha postato sulle sue pagine ufficiali la foto della sua gioia post partita.

Il post arriva tre settimane dopo quello pubblicato in risposta alle polemiche per la sua esultanza al gol di Pandev nella gara contro la Lazio. Anche questa volta tanti commenti con i tifosi genoani che lo applaudono e i laziali divisi tra chi lo aspetta e chi gli consiglia fortemente (per usare un eufemismo, ndr) di restare in Liguria. Tra i suoi followers, poi, tanti gli fanno notare che le immagini del profilo lo ritraggano ancora con la maglia del club capitolino. Immediata è arrivata l’inversione di tendenza di Cataldi che ha caricato le immagini con il Genoa e con la Nazionale Under 21. Giugno si avvicina e si deciderà anche il futuro del calciatore.

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Benitez: “Lazio fortunata quella notte al San Paolo”

Con la vittoria contro la Sampdoria la Lazio ha raggiunto i 70 punti, sfondando la soglia dei 69 toccata due anni fa nella fantastica notte di Napoli. Proprio quella partita trionfale per i colori biancocelesti, non è ancora andata giù all’ex allenatore dei partenopei Rafa Benitez.

Il tecnico del Newcastle Benitez, che proprio in quell’occasione salutò nel peggiore dei modi il pubblico del San Paolo, è tornato sull’argomento: “Credo che abbiamo fatto quel che dovevamo fare, sinceramente siamo stati sfortunati nell’ultima partita e in qualche gara: soprattutto contro la Lazio poteva finire la stagione con un altro successo, ma insomma è andata così”. Nonostante i due anni trascorsi, il boccone è ancora amaro da digerire.

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SERIE A – Lazio-Inter sarà il posticipo della 37^giornata

Con un comunicato diffuso sul proprio sito ufficiale, la Lega Serie A ha comunicato date orari per la 37a giornata di campionato. 

La Lazio sarà impegnata con l’Inter all’Olimpico, nel penultimo turno di Serie A. Quello contro i nerazzurri sarà il posticipo di domenica 21 maggio (20.45). Gli anticipi del sabato saranno Chievo-Roma (18) e Napoli-Fiorentina (20.45). Chiude la giornata di campionato, Pescara-Palermo, fissata per lunedì 22 alle 20.45.

Scritta minatoria al campo della Lazio Baseball. E ora la parola ai benpensanti (FOTO)

Lo striscioneUn consiglio, senza offesa, dormi con la luce accesae i manichini appesi davanti al Colosseo hanno suscitato sdegno tra tutta la stampa. Tutti si sono sbrigati a puntare il dito verso quella che sarebbe dovuta essere l’idea di un’improbabile minaccia dei tifosi della Lazio ai giocatori della Roma. Ma che invece si fosse trattato di uno sfottò e che si riferisse alla coreografia della Curva Nord negli ultimi derby non è interessato a nessuno.

Oggi però al campo della Lazio Baseball si è verificata la stessa circostanza: “Lazià dormi con la luce accesa”, firmato ASR. Certo non sarò la stessa cosa ma chissà se gli stessi benpensanti avranno da dire le stesse cose o se anche questo passerà in cavalleria come semplice goliardia.

L’ex Fernando Orsi: “Lazio e Roma in trionfo, milanesi allo sbando”

Romane sull’altare, milanesi nella polvere. Proprio su questo si è soffermato l’ex portiere della Lazio Fernando Orsi ai microfoni di Radio Radio:

“Le foto della giornata di ieri? Il trionfo delle romane, il flop delle milanesi e Spalletti. Le due squadre capitoline hanno dato un segnale importante. Clamorose invece le sconfitte di Milan e Inter, soprattutto quella nerazzurra. Infine, la faccia di Spalletti. Il tecnico toscano non ha retto la gestione di Totti. Inoltre sta pagando le conseguenze di una società particolare e soprattutto della situazione del capitano”.

 

Gascoigne: “L’anno più brutto della mia vita ma ora dimostrerò a tutti che sono cambiato”

L’indimenticato campione inglese Paul Gazza Gascoigne è intervenuto ai microfoni della trasmissione Good Morning Britain. L’ex stella della Lazio dopo aver intrapreso per l’ennesima volta la strada del recupero era caduto di nuovo nel baratro a causa della morte del nipote Jay Kerrigan. Giovane appena ventiduenne deceduto a causa della droga.

L’ex laziale, in buona forma, ha lanciato un messaggio ai suoi sostenitori: ”E’ stato l’anno più brutto della mia vita. Prima della morte di Jay avevo intrapreso la strada giusta. Poi ho ricominciato a bere. Pensando che un bicchiere dopo l’altro mi avrebbe aiutato a risolvere i problemi. Poi all’improvviso il blackout. Ora voglio dimostrare al mondo che sono cambiato”.

Il De Rossi che non ti aspetti: “In tanti anni di Roma mai stato in pericolo”. E sui manichini…

La Roma strapazza il Milan a San Siro e si riporta al secondo posto. Respinto l’attacco del Napoli che aveva sorpassato in classifica gli uomini di Spalletti. Dopo la netta vittoria dei capitolini è intervenuto ai microfoni di Roma Tv Daniele De Rossi. Il centrocampista giallorosso si è soffermato anche sulla vicenda dei manichini:

“Devo dire che in tanti anni che gioco con la Roma non mi sono mai sentito in pericolo. Inoltre vivo in centro e non ho mai avuto dubbi per questo. Merito anche dei tifosi biancocelesti. Sono sempre stato accolto bene, se avessi avuto solo il sentore di correre rischi sarei andato via. Ma non è mai stato così. Sicuramente quella dei manichini non è stata la loro coreografia migliore ma le cose bisogna capirle. In ogni gara non possiamo andare sotto la curva, fare gestacci e pretendere che non ci rispondano mai. Ma io vivo lo stesso tranquillo. Ci sarà occasione di incontrare quelli della Curva Nord, mi capita tutte le mattine. La prossima volta magari dovranno inventarsi qualcosa di più divertente e meno macabro”.

Inzaghi-Lazio: il rinnovo del contratto è a un passo. Termini e cifre…

Quasi fatta per il rinnovo di Simone Inzaghi. Stagione da grandi numeri per la Lazio: 70 punti, quarto posto e finale di Coppa Italia. Gran parte del merito va riconosciuto al tecnico piacentino per il gran lavoro svolto. Visti gli ottimi risultati conseguiti la società biancoceleste ha deciso di premiare l’allenatore proponendogli il rinnovo del contratto.

Inzaghi e il presidente Lotito venerdì scorso si sono incontrati e hanno raggiunto un accordo per un contratto di due anni con opzione sul terzo. Ingaggio annuale da 1 milione di euro bonus compresi per il tecnico. Nel contratto dovrebbero esserci delle clausole legate ai bonus che verranno chiarite quando il rinnovo verrà ufficializzato. Inoltre, come riporta Premiumsporthd.it , verranno raddoppiati anche gli stipendi dei suoi collaboratori.