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Diritti TV – I big match anche sulle piattaforme web

L’Antitrust per la concorrenza e l’AgCom per la televisione, vogliono che i big match della Serie A vadano anche sulle piattaforme web, che non sono considerate “accessorie” rispetto a quelle tradizionali”. Ci si prepara a una vera e propria svolta nel mondo dei diritti tv.

Come riporta La Repubblica, Lega Calcio e Infront, dovranno guardare anche la “questione” Internet. Impossibile far finta di nulla. I Garanti chiedono pari dignità tra operatori web e della tv. In sostanza, perché trasmettere sul pc Chievo-Spal o un Crotone-Pescara mentre le pay-tv o digitale terrestre possono mandare Milan-Juve? In parole più semplici, bar o pizzerie non saranno costrette ad accettare i prezzi imposti dalla sola Sky, da Discovery, da Mediaset Premium o Netflix. Tutti editori che non potranno predisporre offerte esclusive per gli esercizi commerciali. Ecco che quindi potrebbe esserci a breve una vera e propria rivoluzione del web per i diritti tv.

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Tavecchio: “C’è bisogno di una riduzione delle squadre”

Il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, ha parlato a margine dell’evento Kick Off della necessità di alcune riforme.

Queste le dichiarazioni di Tavecchio: “L’obiettivo è far capire ai campanili italiani che una riduzione delle squadre professionistiche di almeno un 30% va fatta. Le riforme sono un progetto di non facile attuazione. Una di queste è legata ad una mia idea. Noi abbiamo molte squadre professionistiche, più di quelle che possiamo sopportare. Se facciamo i paragoni con le altre nazioni d’Europa, ben più numerose anche come abitanti, e ben più ricche, abbiamo delle differenze abissali”.

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CALCIOMERCATO – Lazio, è Selke il sostituto di Djordjevic

La Lazio è pronta a rinforzarsi sul mercato estivo per fare una grande Europa League. Il rafforzamento passa dall’attacco: al posto di Djordjevic è caccia ad un vice Immobile.

Secondo quanto riportato da Il Tempo la Lazio dirà addio a Filip Djordjevic in estate. Nel ruolo di vice-Immobile la società starebbe seguendo Davie Selke, attaccante classe ’95 poco utilizzato dall’RB Lipsia.

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SERIE A – La Roma passa con “fatica” al Bentegodi

Alla Roma basterà battere il Genoa all’Olimpico per assicurarsi il secondo posto e la qualificazione alla fase a gironi della prossima Champions League. La squadra di Spalletti infatti vince in rimonta sui clivensi.

Nonostante sia passata due volte in svantaggio, i giallorossi hanno battuto il Chievo Verona 5-3 al Bentegodi in virtù di un secondo tempo perfetto.
Le doppiette di El Shaarawy e Salah hanno deciso il match. La Roma, in attesa di Napoli-Fiorentina di stasera e di Juventus-Crotone di domani, si porta a +4 sulla terza in graduatoria e a -1 dalla capolista.

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FOTO – Immobile e il nuovo tatuaggio su Instagram

Un tatuaggio all’altezza del cuore dedicato alla sua famiglia. Ciro Immobile mostra la nuova opera ai fan su Instagram.

Ciro Immobile ha pubblicato sulla propria pagina Instagram un’immagine con il suo petto nudo in primo piano e il tatuaggio-tributo alla moglie Jessica e alle sue bambine.

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FORMELLO – Inzaghi punta sul 3-5-2: nuova chance per Luis Alberto

Penultima giornata di campionato. La Lazio domani sera all’Olimpico affronterà l’Inter. Con un pari la squadra di Inzaghi conquisterebbe matematicamente il quarto posto. Obiettivo richiesto dal tecnico biancoceleste durante la conferenza stampa odierna.

Contro i nerazzurri il tecnico biancoceleste sembra voler puntare sul 3-5-2. Fra i pali Thomas Strakosha nonostante l’influenza che lo ha colpito negli ultimi giorni dovrebbe essere presente. L’alternativa è Vargic, sarebbe il debutto stagionale. In difesa torna de Vrij, al suo fianco Wallace e Hoedt. A centrocampo in regia Biglia con ai lati Milinkovic e Luis Alberto. Una nuova chance per lo spagnolo che dovrebbe sostituire l’infortunato Parolo. Sulla fascia destra agirà Felipe Anderson, sulla sinistra Senad Lulic. L’alternativa potrebbe essere Patric sulla corsia sinistra. Davanti il duo Keita-Immobile.

Il tecnico bianconero Allegri torna sulla finale di Coppa Italia

Il sogno della Juventus di conquistare il Triplete ha compiuto il primo passo. Mercoledì contro la Lazio i bianconeri hanno conquistato la Coppa Italia. Domani probabilmente sarà la volta dello scudetto. Poi la squadra di Allegri per compiere l’impresa dovrà attendere la finale di Champions contro il Real Madrid in programma il 3 giugno. L’allenatore bianconero durante l’odierna conferenza stampa è tornato sulla gara con la Lazio:

Siamo usciti dalla Coppa Italia con un’ottima condizione a  livello mentale. La vittoria della Coppa è un risultato straordinario. Vincere tre Coppe Italia credo non l’abbia fatto nessuno. Questo successo ci ha dato una forza importante per affrontare la partita di domani. Perché tutte le partite sono diverse a seconda dei momenti della stagione. Juventus-Crotone di quattro mesi fa magari non è come quella di domani. Ma la squadra è presente. A differenza di prima della partita con la Roma ha fatto due allenamenti. Domani faranno una grande partita e credo che domani ci sarà lo Scudetto”. 

Lo spagnolo Luis Alberto ha convinto Inzaghi e il ds Igli Tare

Le ultime prove di Luis Alberto hanno confermato le certezze della Lazio al momento dell’acquisto. Nelle ultime gare lo spagnolo ha dimostrato di aver compreso i meccanismi della squadra. Ora si è integrato nel migliore dei modi. Le voci riguardanti una sua eventuale partenza a fine stagione sono ormai dimenticate. Le qualità dell’ex Siviglia non sono in discussione. Le ha messe in mostra con il Genoa (dove ha anche segnato) e a Firenze (dove ha fornito un’ottima prestazione da titolare). Ha fatto un’ottima impressione a Inzaghi e Tare. Il ds ha parlato con lo spagnolo e i suoi agenti, convincendo il giocatore a mostrare il suo reale valore tra le file biancocelesti.

Per ora Luis Alberto è sceso in campo nove volte in totale, impreziosite da due assist e una rete. Appena 315 minuti fra campionato e Coppa Italia. La qualità si è vista. Ora che Tare lo ha convinto a restare potrebbe diventare l’uomo in più per la prossima stagione. Infatti, come riporta il Corriere dello Sport, l’anno prossimo potrebbe alternarsi a Milinkovic-Savic. Del compagno gli manca la fisicità, ma a livello di velocità e tecnica è considerato un calciatore di valore assoluto.

CALCIOMERCATO – La Lazio per muoversi attende novità da de Vrij

Il calciomercato della Lazio dipende dalle mosse di Stefan de Vrij. Il difensore olandese ancora non si esprime definitivamente sul proprio futuro ma la sua intenzione sembra essere quella di non prolungare il contratto in scadenza nel 2018. Si sente pronto al salto di qualità. In passato scelse la Lazio e il campionato italiano per maturare tatticamente, ora vorrebbe un top club. Per ora però non ci sono trattative concrete. Difficile instaurare un dialogo dopo aver ascoltato le pretese del presidente Lotito. Inter e Manchester United restano alla finestra. Le condizioni fisiche del calciatore sono un elemento che desta preoccupazione. Come sottolinea il Corriere dello Sport il centrale olandese delle ultime undici gare ne ha saltate tre e ha chiesto la sostituzione cinque volte su otto. In pratica in due mesi ha giocato soltanto tre partite.

De Vrij non potrà mai più essere un giocatore da 60 partite a stagione. Lo sa bene la Lazio come gli altri club interessati. Per questo è complicato pensare che possano arrivare offerte da 25-30 milioni come vorrebbe il presidente biancoceleste. Chelsea ed Everton hanno chiesto informazioni. In Spagna piace all’Atletico Madrid e l’alleanza con Jorge Mendes potrebbe facilitare l’affare. Invece sembra che l’agente portoghese abbia presentato un’offerta da 27 milioni di euro per Wallace (Real Madrid?). Nei prossimi mesi potrà succedere di tutto. de Vrij qualora non arrivasse una proposta ritenuta convincente potrebbe anche decidere di lasciare la Lazio a parametro zero.

Mercato biancoceleste: il borsino di chi resta e chi parte

Si è tenuto ieri a Formello un incontro tra Simone Inzaghi e i dirigenti della Lazio. Probabilmente le parti avranno parlato del rinnovo del contratto del tecnico. Sicuramente avranno parlato di calciomercato e programmazione.

IL MERCATO DIPENDE DAGLI OBIETTIVI

Il tecnico piacentino ha un ottimo gruppo a disposizione e, come riporta il Corriere dello Sport, la sua intenzione è quella di confermare 16-17 giocatori. I giovani continueranno a crescere ma dovrà essere allargato il ventaglio dei titolari. Sempre che l’obiettivo della Lazio sia almeno il quarto posto (nella prossima stagione varrebbe la Champions League) e una partecipazione da protagonista in Europa League.

I BIANCOCELESTI IN FORSE

La priorità è la conferma dei big della rosa. Bisogna capire se verranno confermati Lucas Biglia, Stefan de Vrij e Balde Diao Keita, oppure se bisognerà trovare dei sostituti. Dei tre l’unico sicuro sembra essere l’argentino, mentre sugli altri due persistono molti dubbi. In forse anche Federico Marchetti: la conferma di Thomas Strakosha gli ha chiuso la strada. Nel caso la prossima estate dovesse arrivare l’offerta giusta potrebbe partire. Al suo posto un collega esperto ma che offra più sicurezze dal punto di vista fisico.

I CALCIATORI IN PARTENZA

Incassare dalle cessioni e lasciare libero chi rappresenta un esubero. Questa la missione del ds Igli Tare. Filip Djordjevic e Mamadou Tounkara sono sul mercato. Anche Danilo Cataldi non rientra nei piani e sarà ceduto. Il ds albanese dovrà coprire diversi ruoli. Per completare la rosa servono un portiere, un difensore centrale, un centrocampista, un attaccante esterno e una punta centrale. Cinque acquisti mirati che dovrebbero permettere alla Lazio di restare competitiva.

INTER – I convocati da Vecchi per la trasferta con la Lazio

Domani ore 20.45 Lazio e Inter si affronteranno all’Olimpico nel posticipo della 37^ giornata di Serie A. L’allenatore dei nerazzurri ha stilato la lista dei convocati per la trasferta capitolina.

Questi i 24 nerazzurri convocati dal tecnico Stefano Vecchi per LazioInter.

Portieri: 1 Handanovic, 30 Carrizo, 46 Berni, 97 Radu.

Difensori: 2 Andreolli, 17 Medel, 20 Sainsbury, 21 Santon, 24 Murillo, 33 D’Ambrosio, 40 Vanheusden, 55 Nagatomo, 94 Yao.

Centrocampisti: 5 Gagliardini, 6 Joao Mario, 19 Banega, 77 Brozovic.

Attaccanti: 8 Palacio, 11 Biabiany, 23 Eder, 44 Perisic, 87 Candreva, 96 Barbosa, 99 Pinamonti.

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Jessica Immobile: “Peccato per la finale contro la Juventus”

Tra i tanti ospiti di Matrix Chiambretti ieri sera c’era anche Jessica Immobile. La moglie dell’attaccante biancoceleste ha partecipato insieme a Micaela Persico, fidanzata di Daniele Rugani, al blocco dedicato alle “Wags di Coppa”. Jessica si rammarica per la sconfitta della Lazio con la Juventus.

Piero Chiambretti ha stuzzicato Jessica Immobile a cominciare dal suo atteggiamento allo stadio: “Quando lo insultano in tribuna un po’ mi agito, ma poi mi calmo. Ciro mi dice sempre di non reagire e io seguo i suoi consigli. Dopo la finale c’è tanta tristezza, quando arrivi alla gara decisiva speri di alzare il trofeo. Come l’ho consolato? Io mi sono addormentata subito (ride, ndr)”. Jessica racconta anche il loro primo incontro e, a distanza di tre anni dal loro matrimonio, le cose vanno a gonfie vele: “Ci siamo conosciuti in un ristorante di un amico a Pescara e da allora non ci siamo più lasciati. Io volevo laurearmi in criminologia, che era la mia passione, ma non credo alle storie a distanza. Anche Ciro la pensa come me e mi ha detto che dovevo andare con lui. Io mi sono fidata, ho lasciato tutto e l’ho seguito. Come marito merita un 10 e come casalingo anche un 11. Il numero di maglia? Io sono nata il 17, ma è stato un caso perché lui già indossava quel numero a Pescara. Era destino che dovesse incontrarmi”.

PASSATO AL TORINO

Chiambretti ha anche chiesto a lady Immobile come mai abbiano lasciato la squadra granata: “Non lo so, diciamo che è top secret (ride). Ciro porterà per sempre nel cuore Torino. È stato un anno e mezzo fantastico anche perché quando stai bene in campo, stai bene anche fuori. Siamo abituati a spostarci e anche le bambine non soffrono il cambiare città”.

VITA DI COPPIA

Jessica ha dribblato le domande intime della vita in camera da letto celandosi dietro un no comment, ma ha detto del marito: “Ciro è geloso a prescindere e non è contento quando posto le foto o i video mentre mi alleno o in costume. Poi è napoletano e questo accentua un po’ il tutto. Diciamo che lo faccio arrabbiare un po’ (ride, ndr)”.

MOGLI AL SEGUITO OPPURE NO?

Immobile era tra i convocati della sfortunata avventura dell’Italia nel Mondiale del 2014. L’allora ct Prandelli venne criticato per aver permesso alle mogli di seguire in Brasile i propri mariti. Jessica, a sorpresa, si schiera dalla parte della critica: “Le mogli non dovrebbero seguire la squadra la sera prima delle partite anche perché spesso ci sono i bambini piccoli e c’è comunque dello stress. I giocatori dovrebbero concentrarsi solo sulla partita”. 

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CONFERENZA – Inzaghi: “Chiederò a Lotito di trattenere i più forti”

Simone Inzaghi, alla vigilia di Lazio-Inter, torna in conferenza per parlare della gara di campionato che potrebbe dare ai biancocelesti il quarto posto matematico.

Queste le parole di Inzaghi in confrenza: “Con la Juve era una finale di coppa, un percorso esaltante e strepitoso. Sapevamo che incontravamo la regina delle squadre. Non siamo stati perfetti come serviva ma ci abbiamo provato. Domani c’è l’Inter dobbiamo voltare pagina, capitolo Juventus chiuso come ho detto ieri alla squadra. Abbiamo due gare difficili con Inter e Crotone, dobbiamo arrivare quarti perche’ tra quarti e quinti c’è una bella differenza”.

CONDIZIONI DELLA SQUADRA

“Ieri qualcuno è rimasto a riposo, oggi ci sarà l’allenamento alle 17. Rimarremo qui in ritiro stasera e cercheremo di recuperare tutti i giocatori possibili (tranne Marchetti, Lukaku e Parolo ndr)”.

STRAKOSHA

“Strakosha ha dimostrato di avere grande personalità, ci ha dato molta sicurezza. E’ un portiere molto affidabile. Credo che sarà riconfermato sicuramente il prossimo anno”.

MERCATO LAZIO

“Al di là del rinnovo di contratto, la mia ambizione è fare un bel campionato e Europa League. Voglio evitare di avere i problemi che ci sono nel secondo anno alla Lazio. Dobbiamo pianificare insieme alla società, una volta arrivato il rinnovo, e trattenere i giocatori più importanti di questa stagione. Per aprire un ciclo è necessario trattenere i giocatori migliori e spero che questo possa accadere.  I giocatori forti hanno richieste importanti ma io farò in modo di trattenerli parlandone con la società. Se vanno via giocatori importanti devono essere sostituiti non con delle promesse perche’ è normale che questi hanno bisogno di periodi più lunghi di adattamento”.

SCELTE ANTI-INTER

“L’inter ha giocatori incredibili anche in panchina, noi dobbiamo essere pronti perche’ vorranno riscattarsi. Sarà la nostra ultima partita all’Olimpico, vorremmo salutare i nostri tifosi con una grande prestazione. Siamo stati una squadra intensa che non ha mai mollato e non ha mai dato nulla di scontato soprattutto con le squadre di bassa classifica. Luis Alberto è un giocatore importante si è inserito benissimo da gennaio e può essere un tassello in più per la prossima stagione. E’ stato difficile rinunciare a Felipe Anderson o Keita ma devo pensare all’equilibrio di squadra. Domani deciderò se giocheranno insieme Immobile, Keita e Anderson”. 

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Stankevicius: “Ecco quello che consiglierei ad Adamonis”

Due stagioni alla Lazio, poi valigia in mano: prima Gaziantepspor, poi Hannover 96 e Cordoba. Infine, il ritorno nel Belpaese. Marius Stankevicius ha infatti vestito la maglia del Robur Siena.

Intervenuto ai microfoni dei media lituani, l’ex difensore capitolino Stankevicius è stato interrogato a riguardo dei connazionali attualmente impegnati in Italia. Oltre a Adamonis, portiere della primavera della Lazio, Stankevicus si riferisce anche a Vykintas Slivka, centrocampista dell’Ascoli, Titas Krapikas della Samp e Tomas Švedkauskas, al Catanzaro in prestito dalla Roma: “Non ho avuto modo di parlare con loro. Possono fare esperienza, devono essere felici di giocare in queste grandi squadre. Devono capire però che c’è ancora una lunga strada da percorrere per raggiungere la prima squadra. Sappiamo che in diverse occasioni ci sono stati giovani stabilmente impegnati nei tornei giovanili e anche piuttosto vincenti, ma che poi nel calcio professionistico hanno incontrato problemi. E’ necessario impegnarsi per raggiungere certi livelli”. 

ESPERIENZA IN LEGA PRO

“E’ stato difficile, era la prima volta che giocavo in quel campionato. Non è stato facile adattarsi. Inferiore il campionato, minore la qualità. C’è voluto del tempo per abituarsi al nuovo gioco e alla mentalità della squadra. Ho cercato, per quanto possibile, sfruttando la mia esperienza”. Sui motivi di questa decisione: “Volevo giocare più vicino a casa, più vicino alla famiglia. Inoltre questa esperienza mi ha permesso di conoscere diverse sfumature del livello più basso del campionato italiano, incontrare altri giocatori e una nuova piazza. Dopo tutto, più il livello è alto e più il calcio è meno insidioso”.

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CONFERENZA – Vecchi: “Dobbiamo finire bene la stagione con la Lazio”

Stefano Vecchi è alla guida dell’Inter da due settimane da quando Pioli è stato esonerato dalla dirigenza nerazzura. Alla vigilia della sfida contro la Lazio l’allenatore parla in conferenza stampa per analizzare il momento.

LAVORO SETTIMANALE

“La squadra ha dimostrato che non vuole finire in questo modo. Abbiamo lavorato meglio rispetto alla scorsa, probabilmente perché si sono abituati ai nostri modi di lavorare”.

GABIGOL

“Gabigol ha bisogno di giocare, è un ragazzo che qui ha fatto fatica perché davanti a lui ci sono giocatori importanti come ad esempio Eder, titolare dell’Italia ma che qui spesso sta fuori. Lui ci ha messo anche del suo, quindi anche il fatto di demotivarsi in quanto si aspettava di giocare ha inciso, ma è un normale percorso di un giovane che comunque ha qualità”.

METODI DI ALLENAMENTO

“Abbiamo fatto uno sforzo per tenere la squadra dal punto di vista mentale, dato che fisicamente i ragazzi fanno sempre quello che gli chiedi. Bisogna però provare a superare i propri limiti ed in questo momento fatichiamo in questo, non riusciamo ad accettare lo sforzo dal punto di vista mentale, serve incitamento e richiamo all’attenzione in ogni situazione. Fisicamente stiamo bene, al di là del gioco espresso contro il Sassuolo abbiamo spinto e corso molto, mi auguro che  domani si riesca a mettere in campo. Succede spesso che l’aspetto mentale incida in questo modo, è una cosa che crea problemi nel tempo. I ragazzi comunque ci tengono, succede non solo con i ragazzini. Questa è una stagione storta che va finita bene”.

ALLENATORE

“L’Inter merita il miglior allenatore del mondo, è sicuro: ora tocca a me cercare di motivare il gruppo e portare a termine la stagione nel modo migliore possibile. Abbiamo pochi giorni a disposizione nei quali cercheremo di dare tutto, ordine e disciplina”.

LAZIO

“Ho visto la finale di Coppa Italia e appunto per quella sconfitta non sappiamo cosa ci possiamo aspettare. Con la Fiorentina giocò una Lazio rimaneggiata, ma al momento stanno facendo un campionato importante oltre le aspettative, dimostrando che dentro quella squadra ci sono anche giocatori importanti, sia titolari che riserve”.

OBIETTIVO EUROPA LEAGUE

“La squadra dal punto di vista tattico è superiore al Sassuolo, dobbiamo cercare di dare qualcosa in più, non possiamo finire così la stagione: ho cercato di motivare i ragazzi anche dal punto di vista personale, cercando di motivarli sull’orgoglio”.

CAMBIARE ASSETTO DI GIOCO

“Contro il Sassuolo ho visto una squadra con carattere, che ci ha provato fino alla fine e che ha spinto nel modo giusto. Abbiamo fatto un errore grave che ci è costato lo 0-1, abbiamo colpito un palo, quindi siamo riusciti a reagire bene, nonostante l’ambiente non semplice. Purtroppo il risultato non ha rispecchiato i dati statistici, che evidenziavano un nostro predominio. Siamo l’Inter, ma non per questo possiamo pensare di giocare partite semplici, soprattutto contro squadre come la Lazio che non ha niente da perdere. Al momento non abbiamo la sicurezza di una squadra che sa cosa fare al 100%”.

LA PROPRIETA’

“Ho parlato con Steven Zhang, Ausilio, Zanetti e Gardini. Ci sono tutti vicini e sanno che non siamo in una sitauzione facile. So che io e il mio staff siamo stimati, quindi da parte nostra vorremmo regalargli qualcosa di positivo”.

MOTIVAZIONI DEL GRUPPO

“L’Inter ha perso gli obiettivi da poco, ci vuole anche tempo per metabolizzare, cosa che noi non abbiamo avuto. Il Sassuolo sono 5 anni che giocano insieme, sanno appoggiarsi nei momenti di difficoltà ed hanno un’organizzazione che qua c’è in modo parziale visto che non c’è stata un’identità ed una continuità tecnica. Loro hanno giocatori abituati a fare l’impresa, per noi invece è un impresa cercare di venire fuori da queste situazioni”.

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Cagni: “Inzaghi non ha valutato bene la finale”. Poi fa un pronostico su Lazio-Inter

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Gigi Cagni è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Incontro Olympia.

Il tecnico del Brescia è partito dalla sua avventura con le rondinelle, conclusa con la conquista della salvezza: “L’inizio è stato una follia. Ho accettato senza conoscere la squadra pur conoscendola attraverso la televisione. Trovando una situazione come quella, nella mia città, ho fatto un azzardo. Una follia abbinata alla passione forte“.

Cagni si è poi soffermato sui ‘laziali’ Stefano Mauri e Franjo Prce, approdati a Brescia a gennaio: “Stefano è stato veramente un grande aiuto, soprattutto all’inizio, insieme a Caracciolo, Pinzi, Blanchard e Arcari. Loro mi hanno dato una grossa mano sul campo e nell’entrare nella testa dei ragazzi. Erano avvantaggiati nel comprendere le mie idee. Franjo invece è andato discretamente bene all’inizio, poi si è fatto male alla caviglia. Professionalmente è eccezionalmente. Ragazzo splendido che deve imparare alcune cose. Ha un futuro, deve avere un po’ più personalità. È timido, ma è giovane. Col tempo riuscirà ad averla“.

Sulla Finale di Coppa Italia: “Per raggiungere la Juventus ci vuole qualcosa di diverso. Anche Inter e Milan non ce la faranno per i prossimi due-tre anni, almeno. È dispiaciuto molto che Simone abbia detto che i bianconeri hanno vinto per gli episodi. Non ha valutato molto bene la partita. La Juventus ha fatto dei gol, ne poteva fare altri, ma poteva certamente anche prenderne uno“.

Infine, sulla sfida di domani con l’Inter: “Secondo me, toccatevi pure, non c’è storia. Per la Lazio intendo. Non c’è proprio partita. L’avevo detto dall’inizio dell’anno che la Lazio sarebbe stata la grande sorpresa del campionato. Inter e Milan sono la grande delusione. Il Milan è più forte dell’Atalanta. L’Inter se cambi tre allenatori in un anno diventa difficile“.

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Liverani: “Lazio, ecco cosa serve per alzare l’asticella”. E sul futuro di Inzaghi…

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Per parlare del momento della Lazio, dalla finale di Coppa Italia persa contro la Juventus agli ultimi due impegni di campionato contro Inter Crotone, è intervenuto, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, Fabio Liverani.

Sono partite fatte da episodi. Quando tu giochi con la Juventus arrabbiata per aver perso una gara importante, difficilmente ti ritrovi un avversario che sbaglia l’approccio. Hai preso il palo, loro alla seconda volta il gol, alla terza il raddoppio. Lì la gara era finita, a prescindere da un possesso palla più alto nella ripresa. Inzaghi l’aveva preparata cercando di tenerla in bilico almeno per 45 minuti con le ripartenze, inserendo poi l’arma Felipe Anderson nella ripresa. Il gol preso quasi subito ha cambiato le cose. La Juventus te l’ha permesso con Keita subito e basta. Trovando la rete è mancata la profondità e i tre dietro dei bianconeri hanno l’esperienza per capire le caratteristiche degli avversari“.

Poi, sul futuro del tecnico biancoceleste: “Ripartirà dalla Lazio. Ha fatto cose straordinarie partendo dal caos Bielsa. Ha dato entusiasmo e qualità alla squadra. È un allenatore legato a questa gestione da sempre e credo ci sarà un giusto riconoscimento. Io? Sono in scadenza al 30 giugno. La mia priorità è la Ternana. Credo non ci sia problema nel continuare insieme. Bisogna solo incontrarsi per vedere se tutto collima“.

Un commento poi sulla scenografia della Nord in Finale: “Qualcosa di straordinario. Hanno riportato grande tifo. Un’opera degna della finale. I tifosi hanno dato un segnale forte che speriamo possa mantenersi durante tutto il prossimo anno“.

Sul mercato: “Strakosha ha avuto una crescita esponenziale. Da quando ha iniziato, a prescindere dalla Juventus, non ha fatto rimpiangere Marchetti. Devo dire che Grigioni, che conosco, è molto bravo, e abbia sicuramente contribuito. Per la prossima stagione conta lo stimolo dei giocatori e il budget. Se si vuole alzare l’asticella bisognerebbe mantenere la rosa attuale o comunque i top e prendere qualcuno che possa farti rimanere fra le grandi. Il quarto posto del prossimo anno vale la Champions League, però torneranno in auge l’Inter e il Milan“.

Infine, sulla salvezza raggiunta con la Ternana: “L’entusiasmo rimarrà ancora un po’ visto che non ci sono impegni ufficiali. La prossima settimana faremo ancora qualcosa per festeggiare insieme alla gente dopo tanta sofferenza. Ci sono dei punti fondamentali in questa cavalcata. La parola ‘miracolo’ la lasciamo per altri ambiti. Possiamo parlare di grande impresa calcistica. I primi giorni l’impatto è stato molto psicologico più che tattico e tecnico. I ragazzi erano veramente a terra, non avevano stimoli, non avevano speranze. Sembravano aver chiuso il campionato con due mesi e mezzo di anticipo. Io gli ho fatto capire che sarebbero stati due mesi e mezzo terribili pensandola così. In quel momento, il 6 marzo, forse stavano messe peggio solo il Pescara e il Palermo in Serie A. La risalita è stata durissima, insidiosa, visto che certe volte anche il pareggio era un bicchiere mezzo vuoto“.

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Lotito: “Se fossi eletto presidente della Lega B, sarei costretto a…”

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Avrà luogo giovedì prossimo l’assemblea per eleggere il presidente della Lega Serie B. Tra i candidati anche Claudio Lotito, che, in caso di elezione, dovrebbe mutare la sua posizione all’interno dell’organigramma della Salernitana – club di cui è proprietario con Marco Mezzaroma -.

A confermarlo lo stesso patron anche della Lazio, ai taccuini de Il Mattino: “Se ricoprirò ruoli istituzionali in termini formali e sostanziali sarei costretto a cedere. Sono sempre stato molto chiaro nella mia vita. Non amo i sotterfugi. In quel caso (elezione a presidente di Lega, ndr) per me la Salernitana sarebbe un capitolo chiuso. Se lascerebbe anche Mezzaroma? Non credo, ma di questo non abbiamo parlato“.

Un’elezione che comunque non andrebbe ad inficiare i ruoli già ricoperti da Lotito: “Sono nelle condizioni di potere eventualmente ricoprire gli incarichi istituzionali a norma di statuto, formalmente non sono presidente e neppure amministratore delegato della Salernitana“.

Sui motivi della scelta, poi aggiunge: “Non è una cosa scontata e neppure semplice. Si tratta di capire e di fare una scelta tra l’interesse collettivo e il personale. Non è facile: se vuoi fare crescere il sistema però sei costretto a fare delle rinunce. Sofferte. Parlo di posizioni personali che non sono solo materiali, ma affettive ed empatiche. Parlo di un problema globale, mentale e affettivo. Da presidente di Lega non potrei certo andare a vedere solo la Salernitana, ma tutte le squadre di B. Nell’interesse collettivo. Purtroppo alle volte nella vita bisogna anche avere la capacità di rinunciare“.

Infine, sui motivi della sua candidatura: “È un’iniziativa che non è partita da me, ma da alcuni miei colleghi che hanno ipotizzato l’idea della mia candidatura: io ho dato una disponibilità di massima per spirito di servizio. Esclusivamente per il sistema calcio che non si regge più in piedi e non certo per me o per i miei interessi. Anzi“.

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Calisti: “Lazio presuntuosa con la Juventus. Bravo Strakosha”. Poi critica Milinkovic e de Vrij

Ospite della trasmissione 1900 Tv Ernesto Calisti. L’ex terzino della Lazio ha parlato della finale di Coppa Italia contro la Juventus.

Sulla finale: “Se la Lazio fosse stata più precisa forse la partita sarebbe potuto terminare diversamente. Non ho capito l’impiego di Parolo. Non si può regalare un cambio dopo un quarto d’ora. Neanche la sostituzione di Radu mi è piaciuta. Ci siamo disuniti lasciando troppi spazi agli avversari. Forse la Lazio ha peccato di presunzione. E’ stato bravo Strakosha a limitare i danni. Una squadra come la Juve devi aggredirla con i tempi giusti, cosa che la Lazio non ha fatto”.

Critico nei confronti di Milinkovic-Savic: “Nel calcio moderno tutti devono interpretare bene le due fasi. Neanche lui mi è piaciuto. Doveva abbassarsi”.

Infine su de Vrij: “E’ uno dei difensori più forti in circolazione ma ultimamente ha commesso troppi errori. Probabilmente non è al massimo della forma fisica. Resta comunque un giocatore di grandissimo livello. Io lo terrei, anche se sarà difficile farlo restare”.

Felipe Anderson: promessa d’amore e vittorie ai tifosi biancocelesti

Le lacrime dei giocatori, la squadra sotto la Curva Nord a ricevere l’abbraccio dei tifosi. «Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai», urlavano i circa 30mila laziali al termine della gara persa. Una prova di stima, di fedeltà in un gruppo che durante la stagione ha regalato tante soddisfazioni. Della sera della finale resta l’amarezza di aver perso un titolo all’ultimo momento. Uscire sconfitti dal match decisivo fa senza dubbio male. Però qualcosa di positivo c’è: i sostenitori della Lazio hanno avuto testimonianza di quanto la squadra tenga a questi colori.

Felipe Anderson tramite Facebook ha inviato un messaggio d’amore ai propri tifosi: «Voglio vincere titoli con la maglia che amo, per regalare una gioia a tutti voi. Grazie di tutto, vi amo». Una dichiarazione che allontana tutte le voci di calciomercato che vedono il talento brasiliano coinvolto.