Home Blog Pagina 2458

Bentornato Felipe Anderson: “Ho realizzato un sogno, ora voglio pensare solo alla Lazio”

Subito titolare. Felipe Anderson è tornato da Rio questa mattina da campione olimpico: capello biondo platino e medaglia d’oro al collo. I sogno di è realizzato, ora la testa è solo alla Lazio. Felipe vuole ripagare la Lazio per l’opportunità che gli ha dato per questo non vede l’ora di scendere in campo contro la Juventus. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate ai cronisti presenti:

“Sono contento di aver vinto l’Olimpiade. Era il mio sogno così come di tutto il Brasile, dai giocatori alla gente. Siamo riusciti a raggiungere questo traguardo molto importante. Sono molto felice e ho festeggiato già con la mia famiglia, ma ora voglio pensare alla Lazio. Contro la Germania in finale è stata la notte più bella della mia vita. I miei cari erano allo stadio e tutti i tifosi cantavano. Siamo entrati nella storia. Tutti i compagni alla Lazio mi hanno fatto le congratulazioni, comunque ci sentivamo quotidianamente perché volevo sapere come andava il ritiro. Non vedo l’ora di abbracciarli. Sono molto carico e ho lavorato tanto in Brasile. Sono grato alla Lazio per avermi concesso questa opportunità. Adesso voglio solo concentrarmi sulla Lazio e pensare ad allenarmi duramente già da oggi. Non so se sarò già in campo con la Juventus, questa decisione spetta al mister ma io sono pronto. Spero quest’anno di regalare una grande gioia ai tifosi biancocelesti, tutti vogliamo vincere.”

 

CALCIOMERCATO – Lotito tenta l’impresa: Dirar alla Lazio e Keita al Monaco

AGGIORNAMENTO DEL 23/08 ORE 9 – E’ praticamente fatta per Dirar, quasi 5 milioni al Monaco per l’esterno marocchino, che potrebbe arrivare a Roma già mercoledì dopo aver disputato il ritorno del preliminare Champions. Per – secondo quanto riporta Radiosei – la Lazio sta cercando di inserire nella trattativa per Dirar il cartellino di Keita (molto apprezzato nel principato di Monaco). Il club Francese ci sta ma, alla luce della situazione del senegalese a Formello, adesso gioca al ribasso. Lotito Si dovrebbe accontentare di 14/15 milioni per il suo giocatore, un affare complessivo da circa 20. Lotito la reputa un’offerta bassa rispetto alla sua valutazione di 30 milioni, ma è con le spalle al muro. Chissà che non cede col passare del tempo, pure per scongiurare nuove cause all’orizzonte. Le prossime ore saranno decisive.

Prosegue la caccia da parte della Lazio per il sostituto di Antonio Candreva. Il club biancoceleste sta sondando vari terreni, ma sembra abbia finalmente deciso su chi puntare. Stiamo parlando del marocchino Nabil Dirar, esterno del Monaco, squadra francese di Ligue 1.

La trattativa potrebbe finalmente decollare nel finire di questa settimana. Infatti, come riportato dal sito gianlucadimarzio.com, la Lazio attenderà il ritorno Champions di mercoledì tra i francesi e il Villareal. Dopo ogni giorno potrebbe essere quello buono per il sospirato trasferimento in biancoceleste.

Chiara Insidioso: Falcioni senza ritegno

Maurizio Falcioni, impaziente di ottenere un nuovo sconto di pena, ha revocato la nomina al suo avvocato Giacomo Marini «colpevole» di «non aver fatto niente, anzi (!)». Con una lettera di poche righe Falcioni ha allontanato il legale che riuscì nell’impresa di far ridurre di quattro anni in appello la pena inflitta in primo grado per aver massacrato a pugni e a calci (con ai piedi le scarpe antinfortunistica) la fidanzata, all’epoca 19enne, Chiara Insidioso.

Era il 3 febbraio 2013. Il Falcioni chiese un bicchiere d’acqua per la ragazza ai vicini di casa, allarmati per il rumore, spiegando che la ragazza era caduta per le scale. Sotto effetto di cocaina, come poi dichiarato dal magistrato, venne arrestato e condannato in primo grado a venti anni. Dal carcere di Velletri, dove è stato trattenuto dopo il suo arresto raccontò di essersi pentito, di pensare sempre a Chiara, di voler scontare la sua pena. Ma, in attesa della Cassazione e impaziente di fronte ai tempi lunghi della giustizia, nonostante la pena ridotta a sedici anni ha tolto l’incarico al suo avvocato.

Come spiegato dallo stesso Marini: «Sono rimasto stupito dal comportamento del mio cliente, ritenevo che la decisione della Corte d’appello avesse tenuto conto anche delle istanze della difesa. Era mia intenzione fargli fare un percorso di recupero presso istituti o enti specializzati. Il mese scorso avevo perfino raccolto informazioni su alcuni centri di recupero per uomini violenti, ma ciò non sarà possibile, quanto meno con il mio intervento. Per il resto non intendo rilasciare altri commenti su una situazione già dolorosa e grave per noti motivi». L’ultimo incontro tra i due era avvenuto circa un mese fa. All’avvocato Falcioni era apparso nervoso perché «non si faceva niente e niente cambiava». Sperava in un’ulteriore riduzione di pena, mentre Chiara, dopo undici mesi di coma e una riabilitazione in corso all’istituto Santa Lucia, è costretta a vivere su una sedia a rotelle con le capacità mentali di una bambina di pochi mesi. La decisione della Corte d’appello di accogliere le istanze della difesa riducendo la pena all’uomo «sinceramente pentito» scatenò la rabbia dell’opinione pubblica. In Cassazione si vedrà se la strategia di Falcioni gli farà guadagnare un ulteriore sconto di pena.

Pochi giorni fa Chiara Insidioso è stata trasferita dal Santa Lucia, dove aveva raggiunto i giorni massimi di degenza, a Casa Iride, una struttura che ospita pazienti in stato vegetativo persistente e che offre assistenza per 24 ore al giorno. La ragazza venne colpita da Falcioni più volte alla testa anche quando era a terra esanime. I calci furono talmente violenti che i medici furono costretti a ricostruire il cranio della ragazza con una placca e a intervenire più volte per tentare di rimediare ai danni cerebrali. Oggi Chiara lotta per raggiungere nuovi traguardi: alimentarsi senza l’aiuto di una macchina, comunicare con lo sguardo, muovere le dita. Ormai ridotta a un vegetale sopravvive su una sedia a rotelle, incapace di esternare il disappunto che prova nei confronti di chi, senza alcun motivo, l’ha condannata a una vita da vegetale e ora senza il minimo ritegno continua a chiedere sconti di pena.

FOCUS – Da Carpi-Lazio ad Atalanta-Lazio, la squadra di Inzaghi ha un’identità

Una partita come Atalanta-Lazio sembra essere un omaggio all’entropia, al bello della casualità nel gioco del calcio. Eppure, in un’estate passata a piangere sul latte versato (Bielsa), molti laziali si sono scordati di quello che c’era ancora in frigo (Inzaghi).

Inzaghino è da quest’estate che lavora a testa bassa, un po’ come il secchione al quale nessuno fa caso a scuola. Poi però tutti gli chiedono i compiti. Lui, con quella faccia da bravo ragazzo te li passa, ma lo vedi che pensa che basterebbe davvero poco per studiare e fare bella figura come lui.

E allora studiamo: tra la Lazio derelitta e rassegnata del finale della scorsa stagione e questa che si è presentata incerottata ma piena di speranze a Bergamo all’esordio del nuovo campionato, un filo conduttore c’è. A vedere Carpi-Lazio, partita ininfluente per i biancazzurri già fuori dall’Europa, ma tragica per gli emiliani retrocessi di fatto con quel ko, si potrebbero sovrapporre le azioni che hanno costruito il successo dei biancazzurri contro la squadra di Gasperini.

Allora ci furono Felipe Anderson e Candreva a fare il bello e il cattivo tempo sulle corsie esterne. Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia erano Kishna e Lombardi, e questo può essere un fattore positivo in più. Come dire che anche mutando al ribasso la qualità degli interpreti, il risultato non cambia. La Lazio di Inzaghi, si era visto anche in amichevole al Borussia Park contro il Monchengladbach, non è esente da sofferenze difensive. In caso di pressione offensiva avversaria tende a schiacciarsi anche un po’ troppo: è il rischio di tenere la squadra corta,  per poi trovare il break giusto e ripartire.

A Modena contro il Carpi, così come tre mesi dopo a Bergamo contro l’Atalanta, la Lazio l’ha fatto sistematicamente. Domenica sera i “ballbreaker“, per dirla alla maniera degli AC/DC, erano addirittura tre: Parolo, Biglia e Milinkovic-Savic, tutti in grado di interrompere e far ripartire l’azione, dote fondamentale d’altronde per qualsiasi interprete in un centrocampo a tre.

Se si resiste alla pressione avversaria, il fronte offensivo viene letteralmente ribaltato: con un attaccante come Ciro Immobile in grado di dare una profondità che solo con Klose la Lazio aveva ottenuto in fase d’attacco negli ultimi anni, l’effetto viene addirittura amplificato. Kishna e Lombardi sono stati come due elastici lanciati come coltelli nel burro dello sbilanciatissimo baricentro tattico atalantino. “Risucchiare” nella propria metà campo gli avversari quando si hanno in rosa contropiedisti doc è un trucco vecchio ma sempre efficace, soprattutto se si hanno i calciatori adatti per fatto. Per questo la scelta dei prossimi esterni sarà fondamentale: se la Lazio supererà limiti e tentennamenti di sempre e individuerà i profili giusti, gli orizzonti della squadra di Inzaghi potrebbero allargarsi all’improvviso.

Fabio Belli

Sagra della Tellina a Ostia

Dal 23 al 28 agosto, nel caratteristico Borghetto dei Pescatori a Ostia, si tiene la 53ª edizione della Sagra della Tellina. Una vera e propria festa per gli amanti dei gustosi e tradizionali spaghetti alle telline e di  altre specialità marinare (bruschette di mare, fritti di pesce, insalate di mare, souté).

Nella piazzetta del Borghetto dei Pescatori verranno ospitati numerosi eventi di animazione, cabaret e musica dal vivo. Tra i vari artisti Massimo Bagnato, il compositore Alberto Laurenti e la sua Rumba de Mar, la cartoon cover band i Cristiani d’Avena, le cover band Cosmos – Oscar Billa, The General Brother, L’Altra Faccia dei Re e Discoring. Tutti i giorni previsti balli e animazione latino americana con Locos Latinos.

Sabato 27 agosto alle ore 16.00 si svolgerà la suggestiva Processione e il Matrimonio con il mare. Appuntamento per tutti davanti la chiesa San Nicola di Ostia. Una barca raggiungerà il largo all’altezza del Pontile di piazza dei Ravennati, dove verrà celebrato il rito con una bagnina di Ostia, Carola, che si tufferà per lasciare in acqua una corona di fiori e donare una fede nuziale alla statua della Madonna sulla barca.

ACCADDE OGGI – Rodolfo Valentino, il primo divo della storia del cinema

Rodolfo Valentino è uno dei più grandi “sex-symbol” maschili che Hollywood abbia mai conosciuto. Nato a Castellaneta il 6 maggio 1895, Valentino è il personaggio cinematografico per cui milioni di donne in tutto il mondo hanno sospirato, sognando di passare almeno qualche momento in sua compagnia. La sua fama di amatore dello schermo rischia di essere riduttiva per un uomo che è stato un vero attore, elegante e sensibile.

Eppure il culto e la leggenda dell’immigrato Rodolfo Guglielmi che, nato povero nell’Italia del Sud, arriva nel 1915 in America in cerca di fortuna sono iscritti con forza nella storia del divismo cinematografico. La sua è stata una vita difficile all’inizio: dopo aver dormito per qualche periodo  sulle panchine al Central Park di New York, viene assunto come lavapiatti in un night-club e, grazie alla sua prestanza e alle sue doti di ballerino, inizia anche a fare l’accompagnatore di attempate signore danarose. Quando una di queste per lui uccide il marito, Valentino, spaventato, scappa in provincia lavorando come ballerino nella compagnia teatrale di Al Jolson. Qui viene notato da un attore che lo raccomanda ad Hollywood e così, il fascinoso Rodolfo Valentino (nome ormai assunto come pseudonimo dal Guglielmi) nel 1919 debutta sullo schermo. Nel 1921 viene notato da una talent-scout di nome June Mathis, la quale propone alla Metro Goldwyn Mayer di farne il protagonista della pellicola di genere avventuroso “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” (The Four Horsemen of the Apocalypse, 1921), di cui rimarrà memorabile la scena in cui balla un appassionante tango.

Nonostante il successo ottenuto Valentino verrà impiegato solo come comprimario in film di poco conto. Fin quando la Paramount lo ingaggerà offrendogli un vantaggiosissimo contratto come protagonista de “Lo sceicco” (The Sheik, 1922). A partire da questo film diventerà il prototipo dell’amante straniero portatore di fascino, tutto impomatato, occhio rapace e strategia sessuale all’insegna della passività. Intanto l’attore, dopo un infelice matrimonio neanche consumato con l’attrice lesbica Jean Acker, aveva cominciato un’appassionata quanto tormentata storia d’amore con la stilista Natacha Rambova. Nel giro di pochi anni sarà il seduttore sedotto in “Sangue e arena” (Blood and Sand, 1922), e un Robin Hood della steppa ne “L’aquila nera” (The Eagle, 1925); infine lo si vede nel doppio ruolo del giovane sceicco e di suo padre ne “Il figlio dello sceicco” (The Son of the Sheik, 1926), girato quando la Rambova (che nel frattempo era divenuta sua moglie) lo aveva lasciato e il fisico cominciava a dare i primi segni di cedimento. Rodolfo Valentino sarebbe morto prima della proiezione di quest’ultimo film, il 23 agosto 1926, a causa di una peritonite, a soli trentuno anni.

Italia Under 16, convocato la giovane promessa biancoceleste

Buone notizie per il vivaio della Lazio. Il mister dell’Italia Under 16, Daniele Zoratto, ha diramato la lista delle convocazioni per il prossimo raduno. Tra questi figura il difensore della Lazio Under 17, Nicolò Armini. Per il difensore è l’ottava convocazione azzurra consecutiva. Un nuovo campione si sta formando dalle parti di Formello? La Lazio spera…

LAZIO PALLAMANO – Scelto lo stadio per le gare interne

Dopo tanta riflessione la Lazio pallamano ha scelto la “casa” per le sue partite interne. Nella nuova stagione sarà il palazzetto del Palaramise ad ospitare le gare della Serie A2. Il palazzetto è situato in zona Settecamini a Largo Davanzati.

Il debutto ci sarà il 15 ottobre contro il Pescara. L’intento della squadra è quello di riconquistare immediatamente la massima serie.

 

Dalla Spagna, Cerci alla Lazio!

Non solo Dirar, ma anche Cerci sarebbe vicinissimo alla Lazio. Almeno secondo le voci che giungono dalla Spagna. Infatti la Lazio sta lavorando su più fronti per regalare gli innesti chiesti da Simone Inzaghi. Il reparto offensivo, sulle fasce è incompleto ed ha bisogno di rinforzi.

Secondo il portale fichajes.net, Cerci avrebbe accettato la Lazio e sarebbe atteso nella Capitale per la firma del contratto. Operazione che si baserebbe sul prestito oneroso, con la partecipazione dell’Atletico Madrid per quanto riguarda l’ingaggio. Si attendono conferme e o smentite al riguardo…

SERIE A – Le statistiche totali dopo la prima giornata

E’ finalmente partita la Serie A. La nuova stagione ha già regalato sorprese alla prima giornata. Ma anche pioggia di gol e “papere” dei portieri. Insomma non è mancato assolutamente nulla. Vediamo insieme le statistiche totali dopo la prima giornata di campionato:

Partite giocate: 10/380
Minuti giocati: 958 minuti
Gol segnati: 32
Marcatori: 26 giocatori diversi
Numero giocatori iscritti: 661
Stranieri iscritti: 352
Percentuale tiri in porta: 50%
Rigori: 4
Palle perse: 557
Palle recuperate: 392
Ammonizioni: 42
Espulsioni: 1

Ballotta: “Con la Juventus sarà difficile ma non c’è niente di scontato”

L’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta è intervenuto ai microfoni di Tuttojuve.com per parlare del prossimo incontro di campionato tra la formazione torinese e la Lazio, gara in programma sabato prossimo allo stadio Olimpico di Roma:

“Conosciamo tutti la forza della squadra di Allegri quindi anche se ieri i biancocelesti hanno vinto a Bergamo quello di sabato sarà un incontro molto delicato. Ieri sera i biancocelesti sono stati anche fortunati ma hanno ottenuto i tre punti disputando una buona gara lontano da casa. Non credo ai risultati delle prime partite, molte squadre ancora devono essere completate. Mi auguro che giocando a Roma sugli spalti ci siano tanti tifosi biancocelesti, con il loro calore e il loro incitamento potrebbero aiutare molto la squadra di Inzaghi. La Juve è forte e non sarà facile fermarla ma niente si può dare per scontato, la speranza c’è sempre”.

Lombardi, cuore di papà: “Tanti sacrifici, ho sempre creduto in lui!”

Cristiano Lombardi è l’orgoglio di papà Ezio, un uomo che ha compiuto sempre grandi sacrifici affinchè suo figlio potesse fare della sua passione il proprio lavoro.

Sacrifici ripagati, con un pensiero fisso al fratello più grande scomparso a cui il giovane Cristiano ha dedicato con tutto il cuore il suo gol all’esordio in Serie A. Non sta nella pelle per la gioia papà Ezio, contattato dai microfoni di gianlucadimarzio.it: “Ho rischiato di morire! Non ce l’aspettavamo. Sensazioni indescrivibili, bisogna provarle. Tanti sacrifici, l’ho conclusa così. Come il coronamento di 14 anni di sacrificio. Mio, suo, di sua madre. Di tutta la famiglia“. Ezio Lombardi ha sempre creduto nelle qualità del figlio, anche nei momenti più difficili: “Ho sempre visto in lui le qualità per fare il calciatore. Più il tempo passava, più gli dicevo di crederci. A Trapani non si è capito cos’è successo, lo volevano a tutti i cosi. Esordì con gol anche lì, ma non gliel’hanno riconosciuto. Ha fatto panchina, è stato un po’ sfortunato. In alcuni situazioni era titolare, ma la squadra perdeva con 5 gol di scarto e sembrava che fosse colpa sua“. Poi la buona stagione ad Ancona lo scorso anno: “Sì, decisamente. Certo, cambiavano modulo spesso. Cristiano non è un giocatore da 3-5-2. Ma è andata bene. Ad inizio estate Cristiano era con le valigie in mano: “Non c’erano offerte, poi…Inzaghi gli ha mandato un sms, diceva che l’avrebbe chiamato in ritiro. Ha avuto fortuna, ha sfruttato la sua chance. Il calcio è così, da una possibile Lega Pro ti ritrovi all’esordio in Serie A”. Un sogno per un tifoso laziale doc come lui: “Laziale da sempre, ha quei colori sulla pelle, lo dimostra l’esultanza“. I ringraziamenti sono proprio per mister Inzaghi: “Lo ringrazio con tutto il cuore, sia lui che Tare. Ha sempre creduto nel suo talento, gli ha fatto firmare un lungo contratto fino al 2019”. Futuro? “Non lo so, non è il mio lavoro. Spero rimanga alla Lazio, può dare una mano”. Infine, l’aneddoto : “Giovedì mi chiama, Keita si era fatto male e Inzaghi gli aveva dato il fratino. E’ partita da lì…”

PAIDEIA – Accertamenti per Basta. Il serbo sicuro: “Con la Juve ci sarò”

Controlli in Paideia questo pomeriggio per Dusan Basta. Il terzino serbo ha raggiunto alle 17 la clinica romana per degli accertamenti per via della solita fascite plantare, una problematica che il giocatore si porta dietro da qualche mese. Il numero 8 biancoceleste continuerà a giocare con l’aiuto di un plantare speciale, ma vuole intanto capire quale tipo di terapia applicare al problema fisico. Non è assolutamente a rischio la sua presenza contro i Campioni d’Italia della Juventus o almeno è questo che lui ha ribadito ai cronisti presenti: “Ci sarò contro la Juve”. Inutile dire che il sospiro di sollievo è enorme sopratutto per Simone Inzaghi che non può permettersi ulteriori assenze in vista del delicato match di Sabato pomeriggio (ore 18, Stadio Olimpico).

Il comunicato di risposta all’ag. di Keita da parte della Lazio

Questo il comunicato apparso sul sito biancoceleste in risposta alle parole di Calenda, l’ag. di Keita:

“In riferimento alle dichiarazioni del procuratore di Keita, Roberto Calenda, la società tiene a sottolineare come i referti medici siano inequivocabili e non consentano alcun tipo di interpretazione.

La S.S.Lazio non ha alcun bisogno di recuperare il consenso dei tifosi attraverso le vicende di Keita, ma ha bisogno che i propri giocatori dimostrino, non con le parole ma con i comportamenti ed i fatti, la loro professionalità dentro e fuori dal campo”.

Delio Rossi: “Senza distrazioni il successo biancoceleste sarebbe stato più largo. Bravo Lombardi, non era…”

Per commentare il successo ottenuto ieri sera dalla Lazio con l’Atalanta ai microfoni della trasmissione Laziali on air è intervenuto l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi.

Si aspettava una partita del genere? “A dire il vero sì. Il campionato inizia ora ed anche la squadra bergamasca ha cambiato molto, anche loro hanno un nuovo allenatore e avevano tanta voglia di iniziare bene tra le mura amiche. Il risultato finale non rispecchia ciò che si è visto durante l’incontro, se i biancocelesti non avessero avuto delle disattenzioni la vittoria sarebbe stata più larga”.

Sul tecnico biancoceleste: Inzaghi oltre ad avere lavorato con la Primavera, ha giocato per tanto tempo con la Lazio e conosce bene l’ambiente, quindi è a conoscenza delle necessità del club. Nella gara a Bergamo si è visto quanto sia importante l’asse centrale in una squadra: con de Vrij, Biglia e Immobile, che può essere un nuovo punto di riferimento per tutta la squadra, è un’altra storia”.

Su Lombardi: “Esordire ieri sera non era facile per nessuno, Lombardi ha mostrato di avere molta personalità, segno che bastone e carota funzionano sempre. Poi dipende dal carattere del ragazzo, alcuni giovani vanno incitati e stimolati, altri vanno tenuti con i piedi per terra”.

Su Keita: “E’ una situazione simile a quella di tanti calciatori che non si rendono conto del talento che il Signore gli ha donato. Un giocatore deve essere bravo anche nel farsi gestire bene, avere intorno le giuste compagnie e persone che possano permettergli di gestire nel miglior modo possibile le proprie qualità. Il comportamento è fondamentale nella crescita di un giovane, poi bisogna anche essere bravi nel gestire la situazione economica. Se non hai la testa quello di perdersi è un rischio molto grande”.

Su PeruzziAngelo è una persona di grande carisma, parla poco ma quando lo fa lo fa con ragione. Inoltre è un campione del mondo e ha vinto diversi scudetti. E’ molto intelligente e il suo lavoro semplificherà quello di Inzaghi, sono certo che i due possano convivere bene senza prevaricazioni dei ruoli. In più potrà essere un punto di riferimento per i giocatori e per l’ambiente. Al club biancoceleste è stato sempre rimproverato di non valorizzare personaggi che hanno fatto tanto per il club. Una personalità come quella di Peruzzi può essere importantissima per questa causa”.

Sul mercato: “Nonostante la vittoria di ieri la Lazio ha bisogno di rinforzi. Bisogna sempre tentare di migliorare, non muoversi sul mercato sarebbe un grande errore. Bisogna ancora coprire quei ruoli che sono rimasti scoperti”.

Nel prossimo turno la Juventus: “Nelle prime giornate si può capire poco, può succedere di tutto. Serviranno cinque-sei giornate per iniziare ad avere le prime indicazioni veritiere. La sfida tra le due squadre arriva troppo presto per considerarlo un test vero. Se le cose per la Lazio dovessero andare male non bisogna pensare che la squadra è da buttare, né in caso di successo bisognerà esaltarsi dimenticando le cose che non vanno”.

Onazi si complimenta con Felipe Anderson su Instagram

Per complimentarsi e salutare l’ex compagno di squadra Felipe Anderson il nigeriano Eddy Onazi (ora in Turchia al Trabzonspor) ha postato una foto su Instagram con la seguente scritta: Tanti complimenti a mio fratello e amico per aver fatto la storia del suo paese dopo aver vinto la medaglia d’oro olimpica. Che Dio ti benedica fratello, mi mancherai ma ci incontreremo di nuovo. Ti auguro ogni bene, amico“.

Parole che hanno reso felice il calciatore brasiliano che ha risposto così: Mi mancherai fratello“.

Rio 2016 – Il medagliere Olimpico

Si sono concluse questa notte le Olimpiadi di Rio. A farla da padroni nel medagliere olimpico sono stati gli Stati Uniti che si sono aggiudicati 121 medaglie totali, di cui ben 46 d’oro.

Seconda in classifica la Gran Bretagna con 27 ori e terza la Cina (seconda in termini di medaglie totali) arrivata a 70 podi. Gli Stati Uniti si sono aggiudicati 17 medaglie (stesso numero di ori) in più rispetto a Londra 2012, la Cina ne ha vinte 19 in più ma è scesa nel numero di ori vinti (38 a Londra, 26 oggi). Quarta la Russia con 56 medaglie di cui 19 ori, calo dovuto soprattutto alla squalifica per doping di diversi atleti russi. Quinta la Germania anche se con 2 medaglie totali in più e due ori in meno rispetto a quattro anni fa. L’Italia nel medagliere è nona. La delegazione azzurra pareggia il numero di podi ottenuti a Londra: 28 (8 ori come alle precedenti Olimpiadi). Risultato soddisfacente in quanto il Coni si era prefissato l’obiettivo di raggiungere almeno 25 medaglie. Infine il Brasile: i padroni di casa si sono aggiudicati 19 medaglie (portando da 3 a 7 gli ori conquistati). Terminata così la splendida kermesse brasiliana la sfida è già lanciata: appuntamento per tutti a Tokio 2020.

CASO KEITA – Il comunicato dell’agente Calenda

Il caso Keita è una grana destinata a durare ancora a lungo in casa Lazio ed ogni giorno la telenovela sulla vicenda del senegalese si arricchisce di nuovi episodi.

A prendere la parola oggi è stato l’agente del classe ’95, Roberto Calenda, che tramite un comunicato ha voluto esprimere la propria opinione su questa situazione che sta diventando decisamente insostenibile: “Il comportamento dei dirigenti della Lazio è inspiegabile. Invece che tutelare un loro patrimonio ne mettono in discussione la parola scatenando un processo pubblico contro il giocatore. Keita si è fatto male in allenamento. Purtroppo né Peruzzi né i suoi 5 membri dello staff sanitario hanno avuto l’accortezza di accompagnare Il giocatore in clinica dove i medici, terminato l’esame strumentale, gli hanno detto di rimanere a riposo per alcuni giorni visto il leggero trauma distorsivo al ginocchio. Keita potrebbe rientrare in gruppo in settimana per prepararsi alla prossima partita con la Juventus. Il problema è che l’allenatore ha deciso misteriosamente di non proteggere il suo giocatore ma di attaccarlo pubblicamente mettendone in dubbio la parola. In più si è aggiunto l’attacco dell’addetto stampa che invece che cercare di sistemare ha rincarato la dose. Keita non ha disertato nulla, visto che non è stato convocato per infortunio e dal momento che non ha saltato alcun allenamento presentandosi regolarmente per fare terapie. Il risultato è: tutti contro Keita, ingiustamente! La realtà invece dice che il calciatore, da professionista qual è, non intende mancare di rispetto a nessuno. Certo non può nemmeno giocare se ha male al ginocchio. In conclusione per Keita non ci sono trattative in corso. Per cui lui non ha alcun motivo per non giocare. Anzi, vuole scendere in campo perché nonostante la differenza di vedute , lui alla Lazio tiene e anche tanto. Per questo dico che una società dovrebbe aiutare il suo attaccante invece che attaccarlo pubblicamente con il solo scopo di recuperare il sostegno di tifosi delusi e amareggiati ed in continua protesta“.

ESCLUSIVA – Risolto il mistero: ecco perché Morrison non è stato convocato a Bergamo

La notizia dell’esclusione di Keita ha catturato l’attenzione mediatica di Atalanta Lazio, ma in pochi hanno notato l’assenza tra i convocati di Ravel Morrison. Ieri si era parlato di una scelta improvvisa e misteriosa voluta da Inzaghi, che nulla aveva a che vedere col calciomercato, ma così non è. Infatti, secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, in realtà si è trattata di un’auto-esclusione dato che è stato lo stesso giocatore a chiedere a mister Inzaghi di non inserirlo nella lista per Bergamo. Morrison sta trattando con un club inglese ed è ormai certa la sua partenza per buona pace di chi sognava di vederlo esplodere in maglia biancceleste. Non è una sorpresa, da tempo su twitter traspariva il suo desiderio di tornare in Premier League.

Lombardi: “Dovevo andare in prestito, ma le cose cambiano…Si riparte da qui!”

Per favore, adesso non svegliatelo. Ancora non ci crede Cristiano Lombardi, gol all’esordio in Serie A con la maglia della Lazio ieri sul campo dell’Atalanta.

L’attaccante esterno classe ’95 è stato gettato nella mischia dal primo minuto da Simone Inzaghi, e ha ripagato il suo ex mister della Primavera con un’ottima prestazione coronata dal gol del momentaneo 0-3. Il giorno dopo la serata che ha cambiato il suo destino, il giovane ha voluto nuovamente mostrare tutta la sua gioia attraverso una foto ed un post pubblicato tramite il proprio profilo Instagram: “Sensazioni uniche, non mi sarei mai potuto aspettare tutto questo, ho lavorato giorno dopo giorno con la consapevolezza che sarei andato di nuovo in prestito. Le cose cambiano a volte la vita ti regala delle carte da giocare, e sta a te dimostrare a te stesso e a tutti che puoi farcela. Si riparte da qui, da questa notte magica, lavorando duramente per farci trovare pronti anche sabato!!!“.