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L’ERBA DEL VICINO – Roma, anno nuovo vita nuova

Rudi Garcia, almeno per questo Natale, mangerà il panettone nella Capitale. La sua squadra, dal punto di vista del gioco, continua a non convincere ma almeno ritrova la vittoria. Tre punti importanti per il morale. Tre punti pesanti se rapportati alla sconfitta della capolista Inter. La Roma va in vacanza in ritardo di quattro punti dalla vetta della classifica occupata dai nerazzurri, a loro volta tallonati da Napoli e Fiorentina (-1) ed una ritrovata lanciatissima Juventus (-3). Cinque squadre raccolte in quattro punti. Mai campionato, nell’ultimo quinquennio, è stato cosi in bilico.

Delle pretendenti al titolo finale i giallorossi sembrano la compagine più in affanno. Tanti, forse troppi, i fattori di difficoltà che gravitano su Trigoria. Esterni ed interni. Che una società solida ed una squadra forte devono avere il coraggio di affrontare e la forza di risolvere. Assieme. Remando tutti nella stessa direzione. La sosta natalizia, in quest’ottica, può essere costruttiva. Soprattutto per fare gruppo. E ripartire. Perché la Roma ha un organico importante: non esprime un gioco di livello ma i singoli possono fare la differenza.

Anno nuovo, vita nuova” recita un antico proverbio per il quale ogni nuovo porta insieme a se speranze ed aspettative. Che sia di buon auspicio, soprattutto per i tifosi.

Simone Roselli

AMARCORD BIANCOCELESTE – 21 dicembre 2003: Lazio-Inter 2-1 (VIDEO)

La gara di campionato del 21 dicembre 2003 fra Lazio ed Inter è una partita a scacchi nella quale i biancocelesti, grazie a un maggior possesso palla, sviluppano le trame migliori ma le occasioni più grandi sono di marca nerazzurra. La difesa laziale con Negro e Couto spesso in affanno quando il pallone arriva dalle parti di Vieri fa rabbrividire i tifosi laziali. L’attaccante interista sfiora subito il gol con un perentorio colpo di testa su cross di Pasquale che termina di poco a lato. Il compagno di reparto Cruz si sacrifica molto per la squadra, un suo servizio in profondità mette Recoba in condizione di battere a rete ma Sereni è più reattivo e sventa la minaccia. Ancora Recoba pericoloso, il nerazzurro mette al centro una palla rasoterra che Sereni, a causa del terreno reso viscido dalla pioggia, non trattiene traendo in inganno anche Favalli e per Vieri mettere dentro è un gioco da ragazzi. La replica della Lazio non si fa attendere e dodici minuti dopo Stankovic, fischiato perché dichiaratosi futuro interista, su appoggio di Favalli mette al centro dove Corradi in acrobazia firma il pareggio. La ripresa, nonostante le mosse dei due tecnici, Oddi per Muzzi e Kily Gonzales per Recoba, si svolge su un sostanziale equilibrio. Cambiano i moduli ma non l’andamento dell’incontro, almeno fino al momento in cui l’ex Almeyda non perde la testa. L’argentino al minuto 24 del secondo tempo, appena ammonito, molto probabilmente provocato da Corradi reagisce in maniera folle e gli assesta una manata e subito dopo strappa il cartellino rosso dalle mani dell’arbitro Trefoloni. Ne segue una rissa con Almeyda intenzionato a farsi giustizia da solo e che prima di uscire dal campo ne combina di tutti i colori. Zaccheroni sostituisce Cruz e Pasquale con Martins e Okan. Mancini butta dentro Delgado e Zauri per Couto e Albertini e i due nuovi entrati in casa Lazio risulteranno gli uomini decisivi per la vittoria biancoceleste. Infatti su un’azione di rimessa il pallone viaggia da Stam a Favalli, e dal terzino al nuovo entrato Delgado che mette al centro dove Zauri – il secondo cambio appena apportato dal tecnico jesino – libero sul secondo palo insacca alle spalle di Toldo. Arrembante ma confusa la reazione interista, con la Lazio sempre pronta a colpire che si rende ancora pericolosa colpendo una traversa su punizione con Liverani.

IL TABELLINO

LAZIO: Sereni, Stam, Negro, Couto (67′ Zauri), Favalli, Muzzi (46′ Oddo), Stankovic, Albertini (81′ Delgado), Liverani, Fiore, Corradi. A disposizione: Casazza, Mihajlovic, Dabo, Gottardi. All.: Mancini

INTER: Toldo, Cordoba, Adani, Cannavaro, J. Zanetti, Almeyda, Emre, Pasquale (73′ Okan), Cruz (70′ Martins), Vieri, Recoba (46′ Kily Gonzales). A disposizione: Fontana, Gamarra, Lamouchi, Luciano. All.: Zaccheroni

Arbitro: Sig. Trefoloni (Siena)

Marcatori: 30′ Vieri, 42′ Corradi, 82′ Zauri

Note: espulso Almeyda al 70′. Ammoniti Almeyda, Fiore, Delgado, Favalli. Recuperi: 1′ p.t., 4′ s.t.

Spettatori: 17.200 paganti, incasso 519.430 euro. Abbonati 41.436 per una quota di 523.540,77 euro.

RASSEGNA STAMPA – Candreva: «Inter? Penso solo alla Lazio»

«Abbiamo fatto una grandissima partita contro una grandissima squadra. Questo deve essere un punto di partenza per l’anno nuovo». Parla così Antonio Candreva ai microfoni di Mediaset Premium Sport. «La sconfitta con la Sampdoria è stata immeritata, il passaggio di Coppa Italia ci ha dato più sicurezza. Abbiamo fatto una grande partita, con l’atteggiamento giusto e dobbiamo ripartire da qui. Abbiamo passato dei mesi difficili, è la vittoria di tutti e ce la meritiamo. L’interesse dell’Inter? Penso solo alla Lazio e sono concentrato solo su questa maglia», ha concluso il giocatore.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Inter-Lazio 1-2: Pioli ferma Mancini

La Lazio è tornata. Incassata la fiducia di Lotito nella cena di Natale, Pioli ringrazia sul campo andando a fermare l‘Inter aSan Siro grazie a una doppietta di Candreva e facendo rivedere a tratti la Lazio dell’anno scorso. Ringraziano anche le inseguitrici, compresa la Roma, che accorciano sulla capolista. Napoli eFiorentina sono a -1, la Juve a -3, la Roma a – 4. Cinque squadre in quattro punti: a gennaio, dopo la sosta di Natale, ripartirà un campionato entusiasmante. Pioli aveva ricevuto una bella boccata di ossigeno dopo la vittoria con l’Udinese che gli aveva dato la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia. Ora potrà passare un Natale sereno. La Lazio in campionato non vinceva dal 25 ottobre (3-0 al Torino). Per l’Inter è la seconda sconfitta in casa, finora aveva perso solo con la Fiorentina a San Siro.

CANDREVA SUBITO GOL –Pioli conferma per 10/11 la formazione che ha battuto l’Udinese in Coppa Italia: c’è solo Biglia che prende il posto di Cataldi a centrocampo. Mancini si affida a Icardi, supportato da Perisic, Jovetic e Biabiany nel 4-2-3-1. La Lazio inizia con personalità e sicurezza e dopo soli cinque minuti trova il vantaggio: Candreva su schema da calcio d’angolo fulmina Handanovic con un gran destro da fuori area. L’Inter non è la solita. Icardi e Jovetic non riescono a trovare lo spunto giusto. Il montenegrino calcia alle stelle una punizione da ottima posizione.

BELLA LAZIO, BRUTTA INTER – La squadra di Mancini è irriconoscibile, mentre la Lazio sembra tornata quella dell’anno scorso. Candreva e Felipe Anderson, i più temuti dal Mancio oltre a Biglia, si scatenano sulle fasce. A due minuti dalla fine del primo tempo i biancocelesti sfiorano il raddoppio, ma Murillo in qualche modo riesce a fermare Felipe Anderson, poi Candreva spara alto a due passi dalla porta. I primi 45 minuti si chiudono con un’Inter mai pericolosa.

CARDI SPIETATO – Al 53′ Mazzoleni assegna una punizione indiretta in area all’Inter per un retropassaggio di Radu che scatena le proteste dei biancocelesti. Il difensore sembra sbagliare lo stop, poi Berisha esce per evitare il calcio d’angolo. Il tiro di Telles da due metri dalla porta però si infrange sul muro laziale. L’Inter sottotono è sempre cinica e al primi tiro nella specchio colpisce con Icardi. Il Bomber argentino, in ombra per un’ora, scappa via sulla linea del fuorigioco su assist di Perisic e supera con grande freddezza Berisha in uscita.

FOLLIA MELO – La squadra di Mancini alza il ritmo alla ricerca della terza vittoria consecutiva ma a tradire il tecnico è uno dei suoi pupilli, Felipe Melo, che salta in maniera scomposta su Milinkovic-Savic in area, concedendo il rigore alla Lazio all’86’. Handanovic para il tiro dal dischetto di Candreva, ma sulla ribattuta l’esterno non perdona. Non contento del rigore concesso Felipe Melo si fa espellere a un minuto dalla fine per un intervento scomposto su Biglia. Due minuti dopo Milinkovic-Savic si prende ingenuamente il doppio giallo ristabilendo la parità numerica. I biancocelesti comunque riescono a resistere fino al 97′ e portano a casa tre punti preziosi per ripartire. Mancini da allenatore dell’Inter non aveva mai perso contro la sua ex Lazio.

Fonte : Il Corriere dello Sport

 

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Spirito giusto, abbiamo le qualità per tornare dove meritiamo”

“Sapevamo che per avere qualche possibilità di fare risultato contro una squadra forte come l’Inter dovevamo giocare da squadra. Da qualche domenica ho rivisto lo spirito giusto ma a volte non siamo stati premiati dai risultati, altre volte ci abbiamo messo del nostro. Stasera invece la squadra ha giocato bene, ha stretto i denti”. Il successo sull’Inter permette a Stefano Pioli e alla Lazio di guardare con più serenità alle ultime due sfide del girone d’andata, con un occhio al mercato di gennaio. “Sono soddisfatto per gli sforzi dei miei – ha continuato ai microfoni di Sky Sport -, alcuni erano alla quarta partita in dieci giorni e sono usciti dal campo stremati. Il nostro è un ambiente pieno di voci, di spifferi… Il giudizio dei giornalisti è legato solo ai risultati ma bisogna guardare anche il gioco. Qualche tempo fa c’erano anche problemi di atteggiamento ma già da un po’ non è più così. Ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare. La partita di stasera l’abbiamo preparata come al solito, sul nostro modo di stare in campo e sui nostri concetti. Per noi era una grandissima occasione di dimostrare che la squadra c’è e vuole superare questo momento”.

“I ragazzi – ha aggiunto Pioli – hanno messo in campo una prestazione importante perché ci credono. E quando ci credi giochi un buon calcio. Quando giocatori come Candreva o Felipe Anderson ci mettono questo impegno è un segnale per tutta la squadra. Abbiamo fatto partite non all’altezza dei nostri valori, ma anche in certe sconfitte come con l’Empoli o la Juventus la squadra ha giocato. Abbiamo cinque punti in meno in classifica rispetto all’anno scorso ma abbiamo le qualità per tornare dove la Lazio merita di stare. A gennaio dobbiamo rafforzarci, la società sa che ci sono delle esigenze tecniche da colmare. Le mie indicazioni le ho date e sono chiare. Sarà la societa’ ad occuparsene. La vera Lazio deve essere questa – ha concluso -. Dobbiamo ritrovare fiducia e continuità e indovinare una striscia di risultati positivi”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Il Buon Natale della Lazio

Bentornata Lazio. Blitz a San Siro contro la capolista Inter, vittoria da grande squadra che si ritrova nella notte più difficile. Dopo quasi due mesi, tre punti fondamentali per salvare la panchina di Pioli che ora aspetta un regalo dal mercato.

Intanto quello di Natale lo confeziona Candreva, segna all’inizio, poi il pareggio di Icardi che sfrutta uno dei pochi errori biancocelesti, ma lo stesso fantasista romano trasforma in due tempi un rigore fondamentale per rialzarsi, riaprire il proprio campionato e quello di tutte le pretendenti allo scudetto. Gli applausi stavolta sono meritati.

PIOLI PREFERISCE MILINKOVIC

Nel momento più difficile della sua esperienza romana il tecnico emiliano si affida ai suoi pretoriani. Lunga la lista degli indisponibili, oltre a Marchetti, i difensori Basta, De Vrij e Gentiletti, Kishna, Morrison, Lulic e Klose. Un’ecatombe, troppi assenti e così Pioli sceglie Matri al centro dell’attacco, in mezzo tocca al serbo invece di Cataldi. Mancini deve fare a meno solo di Ranocchia, si presenta con un 4-2-3-1 molto aggressivo puntando su Perisic, Icardi e Jovetic. A sorpresa stanno fuori Brozovic e l’ex romanista Ljajic, Prima della gara solito gemellaggio tra le due tifoserie (circa 500 laziali presenti), cori contro Roma e Milan e tutti felici.

LA PERLA DI CANDREVA

La Lazio che non ti aspetti, corta e aggressiva, Inter intimorita e rinunciataria anche se Berisha e bravo a fermare Perisic in uscita disperata. La partita capovolta comincia così, Biglia detta i tempi e rifinisce su angolo per la botta di prima intenzione di Candreva che fa secco Handanovic: biancocelesti in vantaggio. E non si fermano, perché la banda Mancini sembra stralunata e in sofferenza come raramente si è visto in questo campionato. Milinkovic lotta in mezzo alle linee e riesce spesso a mettere in difficoltà Miranda e Murillo, la coppia centrale più forte della serie A, persino Anderson dà la sensazione di rischiare qualche giocata delle sue. Insomma, un pressing forsennato che tiene l’Inter lontana per una buona mezz’ora. Poi sul finire del primo tempo Candreva ha sul destro il pallone del 2-0 ma lo sbaglia calciando nel secondo anello.

IL PAREGGIO DI ICARDI

Si riparte senza cambi, Mancini e Pioli confermano gli stessi undici mentre quasi 50.000 spettatori di San Siro caricano i nerazzurri al ritorno in campo. Biglia si prende subito un giallo pesante (salterà il Carpi) e Mazzoleni annuncia subito che la musica è cambiata. Al 7′ minuto si inventa un calcio di punizione a due in area di rigore, Radu sbaglia lo stop ma viene considerato passaggio indietro a Berisha: la botta di Telles viene respinta dalla barriera laziale. L’Inter spinge, Mancini butta dentro Brozovic e Ljajic, corregge gli errori iniziali e chiama l’assalto (fuori Biabiany e Jovetic). Passano pochi secondi e arriva il pareggio: errore in uscita, prima distrazione di Biglia e Icardi si infila tra i due centrali e batte Berisha.

APOTEOSI BIANCOCELESTE

Ora è tutta un’altra partita e Pioli cambia lo stremato Matri con Djordjevic ma non può sostitutire l’infortunato Mauricio per mancanza di difensori in panchina. Prova a uscire dal guscio la Lazio, ci prova Candreva su punizione, Anderson non coglie l’attimo. L’inter attacca, i biancocelesti provano a non chiudersi troppo e trovano un’occasione irripetibile: Melo stende Milinkovic in area, Candreva trasforma in due tempi contro super Handanovic. Siamo al 42′, c’è da soffrire ancora perché l’Inter non ci sta tanto. Mancio inserisce anche Palacio, Melo si fa espellere (rosso diretto) per tentato omicido contro Biglia, Milinkovic lo imita per doppio giallo (inutili entrambi, che ingenuità) ma la Lazio resiste e si regala tre punti d’oro.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – La Lazio ritrova se stessa e ferma la corsa dell’Inter

«Vogliamo fare il colpo», la Lazio sognava un’impresa a San Siro che mancava dal maggio 2013. E soprattutto cercava una vittoria che in casa biancoceleste non arrivava dal 25 ottobre contro il Torino. Pioli rischiava tutto e si giocava la panchina, ancora salda per la fiducia di Lotito ma in bilico di fronte ai nerazzurri primi della classe. Provarci con l’Inter al netto di troppi infortuni era già una missione impossibile di per sé – fuori Klose, Marchetti, Basta, Gentiletti, Lulic, Kishna e il lungodegente De Vrij – ma i biancocelesti sono scesi in campo mostrando il loro carattere con un 4-2-3-1 e Milinkovic-Savic preferito a Cataldi. E alla fine ce l’hanno fatta, battendo 2-1 l’Inter e fermando la corsa dei nerazzurri.

Il film della gara C’è voglia, cattiveria, aggressività biancoceleste tanto che in cinque minuti si vede la squadra più bella della stagione. Che sa approfittare di un calcio d’angolo per strappare addirittura il vantaggio, Biglia a calciare dalla bandierina, Candreva dai venti metri con una sassata a sfilare tra gli avversari e a beffare Handanovic. C’è concentrazione, attenzione, organizzazione biancoceleste tanto da arginare il gioco dell’Inter e smorzare le ripartenze sulle fasce. Zero emozioni, almeno fino alla fine del primo tempo, la Lazio ad accendere ancora gli animi. Felipe Anderson ritrova se stesso, in quello stesso stadio che esattamente un anno fa lo ha visto brillare, si beve tutti ma Murillo lo mura in extremis. Candreva non sa sfruttare quel pallone vagante e spedisce alle stelle. L’Inter torna a fare la prima della classe nel secondo tempo, la grinta biancoceleste sembra svanita. Il primo campanello d’allarme suona all’ingenuità di Berisha, ferma con le mani un retropassaggio di Radu, con la punizione nerazzurra all’interno dell’area. Telles fa strike sulla barriera laziale, tra le proteste di tutti. Il secondo campanello d’allarme stordisce la Lazio, in tre passaggi – Murillo, Perisic, Icardi – gli uomini di Mancini sono davanti a Berisha. L’imbucata del capitano è perfetta, l’argentino non sbaglia e pareggia i conti. Si gioca davvero poco nella ripresa, tanti falli e qualche nervosismo di troppo, le squadre sono stanche. Serve un lampo, il miracolo di Natale si manifesta a tinte biancocelesti, Milinkovic-Savic scarta un calcio di rigore dopo il fallo in area di Felipe Melo. Dal dischetto Candreva, come col Rosenborg sbaglia ma sulla ribattuta di Handanovic spedisce in rete per il vantaggio della Lazio. E’ il 40’ ma la partita è ancora lunga, saranno sette i minuti di recupero e due le espulsioni, prima il cartellino rosso se lo becca Felipe Melo – lui a condannare l’Inter, con un’entrata assassina su Biglia – poi Milinkovic-Savic per doppia ammonizione. E al triplice fischio ecco il colpo grosso, Pioli ci credeva davvero e i biancocelesti non lo hanno deluso. Un Natale col sorriso dopo tante critiche e risultati negativi, finalmente la vittoria in serie A dopo due mesi di astinenza. Ora la sosta, poi si può ripartire dall’impresa di San Siro.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Ritrovato lo spirito giusto» Lotito: «Grande prova di carattere»

Nel corso del programma “Serie A Live” in onda su Premium Sport, l’allenatore della Lazio Stefano Pioli dichiara: «Stasera sapevamo che per fare risultato contro una grande Inter dovevamo fare la miglior prestazione stagionale. La squadra è già da qualche settimana che sta giocando con il giusto spirito, alcune gare le abbiamo buttate via, a volte ci sono stati episodi sfortunati, ma sono molto contento. I ragazzi sono usciti stremati dal campo, è una vittoria fondamentale per noi. Risposta alle voci che parlavano di uno spogliatoio spaccato? Il nostro è un ambiente pieno di voci, di spifferi. Le vostre valutazioni si basano solo sui risultati non guardando le prestazioni. Abbiamo sempre lavorato bene, due mesi fa abbiamo avuto problemi di atteggiamento, ma già da qualche partita stiamo facendo bene sul piano dello spirito. La classifica però non ci piace ancora, dobbiamo lavorare ancora per migliorare. Abbiamo dimostrato che ci siamo, battendo una grande squadra su un campo difficilissimo. Quest’anno abbiamo giocato di più rispetto allo scorso anno, abbiamo avuto più infortuni, abbiamo 5 punti in meno rispetto a un anno fa e con un po’ più di fortuna avremmo potuto avvinarci ai numeri della scorsa stagione. La vera Lazio deve essere questa, adesso stiamo meglio, questa vittoria non risolve tutti i nostri problemi ma questa squadra ha le capacità per fare una striscia di risultati positivi. Nel mercato di gennaio ci saranno cessioni illustri? Noi dal mercato dobbiamo uscirne rafforzati, la società sa che ci sono delle esigenze tecniche da colmare, le mie indicazioni ci sono e sono chiare».

PRESIDENTE RAGGIANTE
«Quella di stasera è stata una grande prova di carattere, ai ragazzi e allo staff tecnico faccio i miei più sentiti complimenti per la prestazione di altissimo livello», così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, dopo la vittoria a San Siro sull’Inter.  «A Milano – prosegue il patron biancoceleste – abbiamo finalmente dimostrato il nostro reale valore, vincendo una gara difficile ma sicuramente alla nostra portata. Siamo ancora in corsa e la stagione è lunga: credo fortemente in questa squadra, mi auguro tornino a sostenerla, con entusiasmo, credendoci, anche i nostri tifosi».

Fonte : Il Messaggero

Lotito: “Questa è la vera Lazio. Spero che i nostri tifosi…”

Dopo la vittoria con l’Udinese, anche a seguito dell’importantissima impresa di Milano contro l’Inter arriva il comunicato ufficiale di Lotito:

“Quella di stasera è stata una grande prova di carattere, ai ragazzi e allo staff tecnico faccio i miei più sentiti complimenti per la prestazione di altissimo livello. Oggi abbiamo finalmente dimostrato il nostro reale valore, vincendo una gara difficile ma sicuramente alla nostra portata. Siamo ancora in corsa e la stagione è lunga: credo fortemente in questa squadra, mi auguro tornino a sostenerla, con entusiasmo, credendoci, anche i nostri tifosi

Sconcerti: “Higuain come Chinaglia”

Interpellato sul possibile tricolore a Napoli, il giornalista Mario Sconcerti ha detto su Sky: Higuain è l’uomo in più di questa Napoli, il fuoriclasse che nessun altra squadra ha. Mi ricorda Giorgio Chinaglia quando nel 1974 condusse la Lazio allo scudetto. Stessa forza fisica, stessa personalità. In quella stagione Chinaglia realizzò 24 reti in 30 gare, una media impressionante. Higuain potenzialmente è un attaccante da 30-35 reti stagionali”. 

LAZIOSOCIAL – La gioia ritrovata del gruppo testimoniata da Keita

La Lazio ritrova vittoria, morale, autostima e molto probabilmente anche l’unità di gruppo…lo testimonia anche Keita che, sul suo profilo instagram, esprime sutta la sua gioia per la vittoria contro la capolista Inter e si prepara insieme a tutti suoi compagni a vivere delle vacanze di Natale più serene: “Daje ragazzi! Si va in vacanza di Natale con la vittoria! Inter 1-2 Lazio“.

Poco dopo lo segue a ruota anche Patric, lo spagnolo rimarca la gioia ritrovata attraverso queste parole: “Siiiiiiiii equipoooooo! Siamo tutti insieme ragazzi!  Inter Milán 1-2“.

Daje ragazzi! Si va in vacanza di Natale con la vittoria! Inter 1-2 Lazio

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

CONFERENZA – Pioli: “Partita della svolta? Lo scopriremo a gennaio. Vittoria che ci dà serenità”

Finalmente Pioli può tornare a sorridere. Dopo il pari beffa contro la sampdoria, sono arrivate due vittorie consecutive. Udinese in Coppa Italia e Inter in campionato. Ora la sosta per recuperare qualche infortunato e soprattutto un mercato di gennaio alle porte da cui la Lazio dovrà uscire rafforzata. Ecco le parole di Pioli in conferenza:

Partita della svolta?

“Se è la svolta non lo so, ma sicuramente ci da una grande mano per uscire da un momento delicato. Questo lo sapremo dopo gli altri match a gennaio”.

Milinkovic meglio a centrocampo e Biglia arretrato…

Ho scelto Milinkovic per la sua fisicità e anche perchè mi servivano i suoi inserimenti. Peccato per l’espulsione. Anche Biglia grande partita e ha giocato bene davanti alla difesa“.

Mancini ha detto che la Lazio non ha fatto nulla

“Noi abbiamo vinto la partita perchè la squadra ha creato occasioni ma soprattutto è stata attenta. Inoltre anche a livello caratteriale siamo stati perfetti, aggressivi ma anche compatti”.

Più difficoltà nel secondo tempo

“Mi aspettavo un’Inter così perché sapevo che Mancini voleva colpire le nostre debolezze difensive. Noi però abbiamo lavorato molto in settimana per affrontare ogni tipo di modulo”.

Sorteggio Europa league

“Molto dipende da noi e da come arriveremo a febbraio. Sorteggio che poteva essere migliore ma anche peggiore”.

Vendetta dello scorso anno?

“Questa volta siamo usciti vittoriosi. Sono tre punti che ci danno fiducia e convinzione”.

Handanovic: “Volevamo vincere, sbagliato l’atteggiamento”

Al termine della partita vinta dai biancocelesti, il portiere nerazzurro Samir Handanovic, è intervenuto ai microfoni di Inter Channel ha così commentato la sconfitta: “Abbiamo sbagliato l’atteggiamento, è mancata la concentrazione, abbiamo proprio sbagliato l’approccio alla partita, ci è mancata la cattiveria giusta. Volevamo vincere ma sono stati degli episodi a decidere l’incontro. E’ stato un vero peccato perché con l’1-1 stavamo recuperando. Nel primo tempo è stata dura, è difficile giocare quando ti trovi sotto di un gol dopo appena cinque minuti. Nel secondo tempo l’avevamo riaddrizzata e volevamo vincere. E’ una sconfitta che ci deve servire da lezione. La sosta arriva nel momento giusto, possiamo riposarci e ricaricare le batterie”.

Handanovic ai microfoni di Mediaset Premium: “Sul rigore sono stato sfortunato, dispiace aver perso, per come abbiamo giocato un punto sarebbe bastato. Abbiamo sbagliato l’atteggiamento e dobbiamo imparare da questa partita. E’ una lezione che ci può far bene. Gli  scudetti non si vincono a dicembre ma al termine del campionato. Non ci sono scuse, abbiamo giocato male ma avremmo potuto anche prendere un punto stasera. Melo? Fa parte della squadra, si vince e si perde tutti assieme. Siamo un gruppo unito, quando si perde non è colpa del singolo. Voleva recuperare, è uno che sente tanto la partita. Sono cose che possono capitare, a volte può succedere”.

Handanovic a Sky: “Abbiamo sbagliato atteggiamento, siamo stati deconcentrati probabilmente. Abbiamo giocato male e perso meritatamente. Questa lezione ci servirà per il futuro. Melo? La squadra è fatta da tanti giocatori, si perde e si vince insieme. Bisogna essere sempre uniti. Melo sente molto la partita, altre volte ci ha aiutato tanto”.

Handanovic in zona mista: “Questa sera abbiamo sbagliato partita, anche un pari ci andava bene dopo aver recuperato dall’1-0. Avremmo anche potuto vincere ma il calcio è questo. Ora dobbiamo andare avanti e se siamo intelligenti, dobbiamo imparare la lezione per poter ripartire con la stessa umiltà di quando abbiamo iniziato la stagione“. Troppe distrazioni in settimana? “Anche altre cose non hanno funzionato, non è stata solo una questione di atteggiamento”. Cosa vi ha detto Mancini negli spogliatoi? “Ci ha fatto gli auguri e dato appuntamento al 28”. Eravate tutti arrabbiati però? “Si scende in campo per vincere ma ci sono anche gli avversari. Purtroppo oggi abbiamo sbagliato”Mancini ha detto che il Natale è rovinato: “Ha ragione, come dargli torto?” Come hai visto la Lazio? “La Lazio è una squadra che aveva tanti problemi, si sono messi ad aspettare le loro chance e sono stati bravi ad approfittare dei nostri errori. Comunque ci può stare di perdere qualche punto dopo tante vittorie”. Una Lazio in forma: “Siamo stati noi ad essere meno brillanti del solito”. Peccato per il rigore parato: “Dispiace per i gol incassati ma questo è il calcio”. Mancini ha detto di essersi accorto che qualcosa non andava già nel riscaldamento, cosa può essere?  “Non lo so, lui guarda il riscaldamento e io lavoro a parte, non posso guardarmi intorno”. Paura della Juventus? “I campionati si vincono al termine, credo che ci sia un gruppo di cinque squadre che possono lottare fino alla fine”.

 

 

 

 

 


CONFERENZA – Mancini: “Abbiamo perso per colpa nostra, la Lazio non ha fatto nulla”

E’ un Mancini affranto e allo stesso tempo arrabiato cper al sconfitta. L’Inter non ha giocato bene e si è complicata la vita da sola con un Felipe Melo disastroso. Il brasiliano ha condannato i nerazzurri con le sue ingenuità e Mancini parla di “Natale rovinato“. Nonostante tutto ha dichiarato: “Abbiamo perso per delle disattenzioni, ma siamo ancora primi in classifica e ad inizio stagione avremmo firmato per avere questa classifica“. Ma dietro la Juventus è a soli tre punti: “Il campionato è lungo e anche vincendo non sarebbe cambiato nulla“. Gli errori della squadra e di Melo hanno condannato l’Inter: “Ripeto, ci siamo condannati da soli, loro non sono stati superiori. E’ andata così, ma non colpevolizziamo Melo“.

Radu: “Abbiamo lottato come un’aquila! Biabiany? Veloce, ma io non sono mica lento…”

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Stefan Radu è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio al termine della vittoriosa trasferta di Milano contro la capolista Inter. 1-2 il risultato finale. Il veterano biancoceleste è apparso molto soddisfatto della prestazione della squadra: “Oggi abbiamo lottato come un’aquila, abbiamo volato come un’aquila. Siamo molto contenti di questi 3 punti, ci abbiamo creduto fortemente, sapevamo di poter portare questi 3 punti a Roma“. Stasera c’è stata l’ulteriore dimostrazione che il gruppo Lazio è compatto e unito verso un obiettivo comune: “La squadra c’è, c’è sempre stata e oggi abbiamo dimostrato che abbiamo ancora tanta voglia e di certo non abbiamo dimenticato come si gioca a calcio…speriamo di risalire la classifica e di continuare a giocare come abbiamo fatto oggi, soprattutto nel primo tempo“. Il difensore rumeno oggi aveva di fronte un avversario ostico e veloce come il francese Biabiany: “Ai giocatori veloci come Biabiany non devi concedere spazio, cercare l’anticipo e non farli girare, ma anche quando è riuscito a girarsi ho lottato e non mollato, non sono lento..(ride ndr)“. C’è grande euforia per questa vittoria meritata: “Siamo molto soddisfatti, sia io che il gruppo, non poteva andare meglio di così. Ottenere questi 3 punti alla fine dell’anno è molto importante. Anche l’anno scorso facemmo una grande partita andando in vantaggio di 2 gol, anche se alla fine pareggiammo. Evidentemente questo campo ci porta bene“.

Il difensore rumeno ha parlato anche ai microfoni di Mediaset Premium: “Abbiamo offerto una grande prestazione. E’ stata una settimana importante ed è da qui che dobbiamo ripartire nel nuovo anno. Rinforzi? Non lo so. Dobbiamo pensare a fare bene, a risalire la classifica in campionato e ad arrivare il più lontano possibile in Europa League.

Al termine della partita Stefan Radu in zona mista ha commentato così ai microfoni di Raidue i tre pesantissimi punti contro la capolista Inter: “Abbiamo fatto una bellissima prestazione questa sera, il primo tempo sinceramente potevamo segnare anche il secondo gol ma alla fine siamo contenti che abbiamo vinto contro la prima in classifica. Non so se l’Inter non è pronto per lo scudetto, noi eravamo in condizioni delicate e abbiamo dato tutto per andare via da qua con i punti”. I giocatori hanno dato un’impronta decisiva al futuro di Pioli, questa la replica del rumeno: “Noi solo con l’atteggiamento giusto e portando le vittorie possiamo tenere il nostro allenatore, noi siamo con lui e siamo al suo fianco fino alla fine”. Felipe Anderson e Candreva sono tornati decisivi: “Speriamo che dopo questa partita sono tornati (ride ndr). La fascia a Biglia? Crediamo tutti in Biglia, è il nostro capitano e andiamo avanti con lui, è una brava persona e merita di indossare la fascia”.

Pioli: “Giocata la miglior partita stagionale”. Poi sulla fiducia della società…

Una Lazio che sembra essersi ritrovata sbanca San Siro fermando la corsa dell’Inter, al termine del match contro la capolista interviene ai microfoni di Sky Stefano Pioli: “Abbiamo passato un momento difficile non esprimendo le nostre capacità, chiaro che continuare a vivere risultati negativi non era facile, ma la squadra sapevo che aveva le capacità per uscirne”. Sul momento difficile che sembra essere alle spalle dichiara: “Ho sempre sentito la fiducia della società e della squadra, so che nel mondo del calcio è abitudine mettere in discussione l’allenatore, ma io mi sono concentrato nel lavoro, sappiamo che la classifica non è ancora quella che vogliamo, dobbiamo lavorare tanto ma da stasera ne usciamo con più convinzioni“. Poi sulla partita giocata contro la capolista: “Stasera dovevamo e abbiamo fatto la miglior partita stagionale, abbiamo corso tanto con buona qualità e spirito di squadra, è stata una prestazione importante“. Sulla classifica attuale rispetto a quella della scorsa stagione con 5 punti in più ammette: “Pensavo di essere più avanti in classifica quest’anno ma giochiamo molto di più, abbiamo avuto molti infortuni, e ora dobbiamo dare continuità, cosa che non siamo mai riusciti a fare fino ad oggi. Adesso con la sosta recuperiamo energie fisiche e mentali dopo questo periodo difficile, ma poi dovremo immediatamente ricominciare facendo punti perché non possiamo stare cosi in basso in classifica. Infine sulla grande prova del gruppo dichiara: “Non è stata solo la partita di stasera dove la squadra ha dimostrato di sacrificarsi, ma per vincere con l’inter dovevamo raddoppiare gli sforzi e l’abbiamo fatto”.

E’ un Pioli raggiante ai microfoni di Mediaset Premium: “Sapevamo che oggi dovevamo fare la miglior prestazione annuale. Sono soddisfatto per il risultato, ma soprattutto per la prestazione. Abbiamo dimostrato su un campo difficile che la squadra c’è e vuole uscire da questo momento. E’ una vittoria pesante ed importante. Le voci sul mio conto? Il nostro ambiente ne è pieno. I cattivi risultati portano delusioni, nervovismi e malumori. Ma abbiamo sempre lavorato bene. La classifica però non è ancora quella che vogliamo. Con un po’ di attenzione e fortuna potevamo essere nella posizioni dell’anno scorso. Ma con questo atteggiamento possiamo risalire. Ne abbiamo le qualità e le capacità. Mercato? Dobbiamo uscire rafforzati. Ci sono delle esigenze da colmare”.

Mister Pioli è intervenuto anche sulle frequenze di LazioStyleRadio, rispondendo soddisfatto alle domande dei cronisti: “Quella di stasera è sicuramente la miglior prestazione stagionale. Dovevamo fare questo per ottenere il risultato. Di questa serata sono sicuramente importanti i 3 punti, ma è importante soprattutto la prestazione, una prestazione che ci dà la consapevolezza di poter fare ancora meglio“. Chi ha visto la partita ha ammirato una bella Lazio, una Lazio che a tratti ha anche divertito: “Sinceramente in panchina io faccio fatica a divertirmi, ma ho visto subito che la squadra c’era. Avevamo una grande occasione per dimostrare di essere all’altezza della situazione contro una squadra cosi forte. Abbiamo fatto bene, lottando fino alla fine, gli avversari si sono resi pericolosi soltanto in occasione del gol. Adesso dobbiamo insistere e continuare a trovare risultati positivi in campionato, questa non può essere la nostra classifica“. i ragazzi hanno fiducia nel loro Mister: “Io non ho mai smesso di credere in questa squadra. Abbiamo sempre lavorato bene e la cosa che mi dispiaceva era che non riuscivamo a mettere in campo il grande lavoro quotidiano. Da adesso guardiamo avanti consapevoli di dover fare ancora tanto, soprattutto in campionato. Adesso però è bene riposare perchè è stato un periodo difficile e faticoso. Alcuni giocatori hanno disputato 4 partite in 10 giorni. Grazie a loro e grazie a tutti i tifosi che ci hanno aiutato in questo periodo difficile. Auguro a tutti loro un buon Natale“. Chiosa finale sull’aspetto tattico e sulla scelta del centrocampo a 3: “La linea con 3 centrocampisti era la soluzione migliore per noi in questo momento. Ho schierato Milinkovic al posto di Cataldi, che pur avrebbe meritato di giocare, per un motivo di prestanza fisica. Il centrocampo a 3 ci permette di affrontare  meglio i due attaccanti centrali e di coprire meglio gli spazi. ma al di là del centrocampo tutta la squadra ha lavorato bene, rimanendo concentrata per tutti i 95 minuti“.

Hoedt: “Grande partita, abbiamo lottato come gruppo, siamo felicissimi!”

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A margine della splendida vittoria per 2-1 sul campo della capolista Inter, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio il giovane difensore olandese Wesley Hoedt, autore di una buonissima prova. Raggiante e soddisfatto, ha così parlato ai microfoni della radio ufficiale: “Questa è una partita molto importante per noi, volevamo vincere e ce l’abbiamo fatta, siamo molto contenti di questo“. La squadra ha dimostrato un grande carattere: “Abbiamo parlato tra di noi e come gruppo ci siamo messi in testa di lottare insieme dall’inizio alla fine per fare una grande partita. Ci siamo riusciti!“. Fin dall’inizio la Lazio è scesa in campo molto concentrata: “Abbiamo giocato in modo molto compatto fin dal fischio d’inizio, abbiamo concesso all’Inter solo un’occasione. Dobbiamo ancora migliorare, ma lottando fino alla fine siamo riusciti a disputare una grande partita. Questa era una partita fondamentale, nello spogliatoio eravamo tutti felicissimi di aver vinto“. La vittoria con l’Udinese potrebbe aver cambiato il volto della stagione biancoceleste: “Quella con l’Udinese è stata una partita importante, la partita della svolta, abbiamo trovato una grande prestazione ed è da quella prestazione che siamo ripartiti per affrontare la partita di oggi“.

Nebuloni, Sky: “Mancini aveva avvisato e Ausilio lo aveva previsto”

Troppe feste in casa Inter? Massimiliano Nebuloni su Sky ha analizzato l’incontro di questa sera a San Siro, svelando alcuni retroscena sulla conferenza stampa di ieri del tecnico interista: “Ieri Mancini in conferenza stampa lo aveva detto: non dobbiamo farci distrarre. Questa settimana tutte le squadre hanno fatto cene natalizie con gli sponsor. Ausilio ieri ha detto: non mi piace questo clima, troppa gente ad Appiano Gentile, non vorrei che ci distraesse. Si è creato un clima negativo e l’Inter ne ha pagato lo scotto. Quando invece tutti si aspettavano un allungo sulle rivali, che hanno vinto tutte”.

ECCO LE PAGELLE DI INTER-LAZIO

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ECCO LE PAGELLE DI INTER-LAZIO

INTER

Handanovic 7 – Ancora una volta si conferma come un portiere para rigori, ma sulla respinta non è fortunato perché la sfera arriva proprio sui piedi del centrocampista azzurro che realizza il due a uno definitivo.

Montoya 6 – Ancora titolare, sta guadagnando punti nelle gerarchie del Mancio. Marca bene Anderson quando staziona dalle sue parti e anche nella ripresa appare in buona condizione.

Murillo 6,5 – Fondamentale nel primo tempo l’intervento in scivolata su Anderson che poteva valere il doppio svantaggio.

Miranda 6 – Utile nelle chiusure, si fa valere anche in qualche disimpegno offensivo.

Telles 6 – Preferito a Nagatomo per contrastare i temibili esterni laziali, gioca a fasi alterne. Dal 88′ Palacio s.v.

Medel 5 – Insieme a Melo formano una coppia di mastini, ma sono poco abili nel creare geometrie per le ripartenze nerazzurre. Non bene anche nella seconda frazione.

Felipe Melo 4 – Il peggiore. Subito irruento nei confronti di Milinkovic, sin dai primi minuti di gioco lotta in mezzo al campo seppur con poca lucidità. Capitombola nella fase conclusiva del match, “regalando” il rigore alla Lazio e dopo qualche istante rimediare una sciocca espulsione per un brutto fallo su Biglia.

Biabiany 5 – Troppo basso nello scacchiere tattico proposto dal mister, non riesce a creare problemi alla catena di destra biancoceleste. Dopo diverse prestazioni entusiasmanti, stasera non gioca una buona partita. Dal 58′ Brozovic 6 – Il più in forma del centrocampo primo in classifica entra e dopo tre minuti la sua squadra trova il gol del pareggio.

Jovetic 5 – Concede troppa libertà di manovra al portatore di palla avversario (in questo caso Biglia), non rendendosi mai pericoloso né cercando la profondità, né in qualità di rifinitore. Dal 58′ Ljajic 5,5 – Non decisivo come le ultime uscite, non riesce mai a rendersi pericoloso.

Perisic 6 – Nel primo tempo fra i trequartisti interisti è, forse, il meno peggio. Cerca di puntare Konko dando la superiorità numerica, non sempre ci riesce, ma comunque ci prova. Nella ripresa serve a Icardi una grande palla per pareggiare il contro delle reti.

Icardi 6,5 – Poche le palle giocabili per il capitano dell’Inter durante i primi quarantacinque minuti. Nella ripresa, alla prima occasione utile non sbaglia, regalando il pareggio ai suoi.

All. Mancini 5,5 – Fermo restando, che il gol di Candreva cambia tutta l’impostazione tattica, non convince la scelta di lasciar fuori Brozovic, il giocatore più in forma del centrocampo nerazzurro. Nella ripresa corregge il tiro inserendo il croato e il serbo Ljajic, trovando subito il punto del pari. Regala un tempo alla Lazio e poi, per colpe non sue, subisce una sconfitta che brucia. Poteva andare a più quattro sulla seconda, invece rimane primo a più uno.

 

LAZIO

Berisha 6 – Bene per tutto l’arco dei novanta minuti, appare più sicuro del solito.

Konko 6,5 – Conferma il suo stato di grazia marcando a dovere Perisic sulla corsia di destra. Se non fosse per la sua poca affidabilità fisica (spesso infortunato), Abdoulay Konko sarebbe un giocatore più interessante.

Mauricio 6– Finalmente una prova degna durante la prima frazione, ma soprattutto nessun cartellino giallo ricevuto. Nella ripresa ha la colpa di farsi scappare Icardi sul filo del fuorigioco.

Hoedt 6,5 – Nel primo tempo nulla di problematico per il giovane olandese che mai come stasera riesce a superare un test molto probante. Finalmente un giocatore quantomeno all’altezza della situazione.

Radu 6,5 – Come i suoi colleghi della difesa, disputa un grande primo tempo. Bravo nei movimenti e nelle diagonali costringe Biabiany a cambiare fascia. Tiene un buon ritmo anche nella ripresa.

Milinkovic-Savic 5 – Il peggiore. Test complicato contro la cattiveria agonistica di Melo. Ancora una volta la sua prestazione è convincente, anche se deve maturare ancora molto: nel gol del pareggio si fa soffiare palla e poi, con Biglia già ammonito e squalificato per il prossimo turno, rimedia prima il giallo che lo porta alla squalifica, poi il rosso che decreta l’immaturità.

Biglia 6,5 – Ottimo il passaggio millimetrico per il destro di Candreva, gioca a tutto campo sostenendo ad ampio raggio tutta la manovra. Il cartellino rimediato nella ripresa gli costerà caro. Salterà il prossimo turno di campionato contro il Carpi.

Parolo 6 – Di nuovo su livelli apprezzabili, riesce a dare solidità alla mediana capitolina. Ottimo lavoro sporco al servizio della fase difensiva.

Candreva 7 – Il migliore. Dopo appena quattro minuti, realizza un gol bellissimo che gela i sostenitori nerazzurri. Nel finale del primo tempo ha la palla buona per realizzare una doppietta ma la sfera termina sopra la traversa. Seppur con minor furore agonistico, anche nella ripresa, dà l’idea di essere sempre nel vivo del match.

Matri 6 – Era dalla trasferta di Bergamo che non partiva titolare. Non segna ma di sicuro è meglio rispetto all’immobilismo di Djordjevic e l’inconsistenza di Klose. Dal 73′ Djordjevic 6 – Venti minuti di buona intensità per dare il cambio al compagno stremato.

Felipe Anderson 5,5 – Il peggiore. Qui lo scorso anno realizzò una fantastica doppietta. Le cose ora sono cambiate e non siamo più a raccontare le fantastiche giocate a cui ci aveva abituato. Dopo un discreto primo tempo, cala vistosamente nei secondi quarantacinque minuti. Dal 82′ keita s.v.

All. Pioli 6,5 – Il gol di Candreva lo aiuta a gestire un match delicatissimo per il suo futuro. Grazie anche a una prova super dei suoi giocatori più rappresentativi, riesce a portar via tre punti d’oro in quel di Milano.

Arbitro: Mazzoleni 6,5 – Nel primo tempo Felipe Melo poteva già essere ammonito per delle entrate, come al solito, al limite del regolamento. Nella ripresa da valutare meglio l’episodio che porta l’Inter a calciare una punizione dentro l’area piccola biancoceleste, per un retropassaggio di Radu per Berisha che blocca con le mani. Nessun dubbio sul rigore assegnato alla Lazio per il fallo di Melo su Milinkovic. Giuste le espulsioni per Melo e Milinkovic.
TABELLINO
INTER-LAZIO 1-2

Inter (4-2-3-1): Handanovic; Montoya, Murillo, Miranda, Telles (dal 88′ Palacio); Medel, Felipe Melo; Biabiany (dal 58′ Biabiany), Jovetic dal 58′ Ljajic), Perisic; Icardi. A disp. Carrizo, Berni, Dodò, D’Ambrosio, Santon, Juan Jesus, Nagatomo, Kondogbia, Gnoukouri, Manaj. All. Roberto Mancini

Lazio (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo; Candreva, Matri (dal 74′ Djordjevic), Felipe Anderson (dal 82′ Keita). A disp. Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Mauri, Oikonomidis, Cataldi, Onazi. All. Stefano Pioli

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo

Marcatori: 4′ Candreva (L), 58′ Icardi (I), 86′ Candreva (L)

Ammoniti: 48′ Biglia (L), 54′ Biabiany (I), 65′ Milinkovic (L), 90+1 Candreva (L)

Espulsi: 90′ Felipe Melo (I), 90’+2 Milinkovic (L)

LA CRONACA – Un super Candreva e una Lazio eroica sconfiggono l’Inter per 1-2

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Alla vigilia del match nessuno avrebbe scommesso su un risultato positivo della Lazio contro l’Inter. Eppure a volte i miracoli accadono. Il pallone è rotondo e tutto può accadere. Così è accaduto che una Lazio imbottita di riserve salga a San Siro e sconfigga i titolari dell’Inter capolista a l termine di una battaglia. Candreva trascinatore, difesa eroica e spirito di sacrificio immenso. Inter – Lazio 1-2

Primo tempo: Mancini e Pioli cambiano le carte in tavola all’ultimo minuto. I nerazzurri super offensivi con Biabiany – Jovetic – Perisic dietro a Icardi. Pioli decide di rilanciare Milinkovic a discapito di Cataldi. In avanti confermato Matri e fiducia incondizionata a Felipe Anderson. Si inizia con l’Inter che resta sorpresa dal pressing alto della squadra di Pioli. Un pressing che fa venire i brividi ai tifosi nerazzurri quando per poco Handanovic non si soffiare il pallone da Matri vicino la linea di porta. La Lazio sembra essere entrata col giusto piglio sul terreno di San Siro e, dopo che Berisha anticipa in uscita Perisic, passa in vantaggio al 5° minuto con Candreva. Angolo di Biglia battuto a sorpresa verso Candreva che si trovava al limite dell’area. Romoletto è spettacolare a colpire di controbalzo tenendo la palla bassa ma tesa lasciando di stucco Handanovic per lo 0-1 laziale. L’Inter subisce il colpo e non riesce a regaire. Tanto possesso palla ma nessuna occasione da gol. Ci provano Jovetic e Telles su punizione ma i tentativi sono fuori misura. La Lazio contiene senza difficoltà e allo scadere del primo tempo rischia di raddoppiare ancora con Candreva che manda alto da distanza ravvicinata, dopo una grande incursione di Felipe Anderson. 0-1 e tutti al riposo.

Secondo tempo: 45 minuti di fuoco quelli della ripresa tra Inter e Lazio. La partita si fa dura e fioccano le ammonizioni. A farne le spese sono Biglia (era diffidato) e Biabiany. I biancocelesti soffrono la reazione dell’Inter che trova il pareggio con Icardi al 60esimo che infila Berisha in uscita. Difesa infilata nel centro in velocità. A questo punto la partita si fa intensissima. Perisic ci prova di testa ma la palla va a lato. La Lazio sembra essere in bambola mentre l’Inter spinge sulle ali dell’entusiasmo. Ma all’83esimo accade quello che nessun laziale si aspettava. Melo salata in maniera scoordinata su Milinkovic in area di rigore e l’arbitro fischi la sanzione dagli undici metri. Sul dischetto va Candreva. Il suo tiro viene respinto da Handanovic ma il numero 87 si fa perdonare con il tap in vincente. Poco dopo espulso Melo per un calcio in faccia a Biglia. Poco dopo espulso anche Milinkovic (ingenuamente). 7 minuti di recupero non bastano all’Inter. La Lazio trionfa a San Siro per 1-2. Boccata d’ossigeno per Pioli.

Marco Corsini