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CORONAVIRUS Romelu Lukaku: “A gennaio eravamo già tutti ammalati”

CORONAVIRUS Romelu Lukaku: “A gennaio eravamo già tutti ammalati ma nessuno di noi ha fatto i test”.

Intervistato da Kat Kerkhofs sulla pagina instagram di ‘Vier’, Lukaku ha alzato una grossa polemica a proposito del coronavirus. In occasione della gara di gennaio a San Siro Inter Cagliari l’attaccante ha dichiarato: “Siamo tornati dalle vacanze di dicembre e 23 giocatori su 25 erano malati. Giocavamo in casa e dopo 25 minuti Milan Skriniar ha dovuto abbandonare il campo. Non poteva continuare a giocare ed era sul punto di svenire. Tutti avevano tosse e febbre. Durante il riscaldamento prima della gara sono diventato molto più caldo del solito. Erano anni che non avevo la febbre. Non abbiamo mai fatto il test per il coronavirus, quindi non saremo mai certi di aver contratto o meno il virus”.

LEGA SERIE A – VOTO UNANIME DA PARTE DELLE SOCIETA’: SI ALLA RIPRESA DEL CAMPIONATO

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Antonio Rizzolo

LA NOSTRA STORIA Antonio Rizzolo nasce a Orvieto (TR) il 22 aprile 1969. Cresce nelle giovanili della Lazio diventando Campione d’Italia Primavera nella stagione 1986/87. Gioca tre stagioni in maglia biancoceleste. Convocato per il Torneo Mondiale della FIFA gioca due partite nella Nazionale Juniores. Conta una presenza nell’Under 20. Tre presenze (più tre convocazioni) nella Nazionale Under 21.

Nel 1989 Antonio Rizzolo passa al Pescara. In seguito gioca con Atalanta, Padova, Palermo, Lecce in prestito, di nuovo Palermo, Reggiana, Ascoli, Ternana, Albacete, Avellino, Sestrese, Lecco, Pisa, Latina, Cisco, Monterotondo con cui chiude la carriera nel 2003. Successivamente, nel 2008, guida gli Allievi Nazionali dell’Arezzo e poi la squadra Berretti. Nella stagione 2009/10 allena gli Allievi Nazionali dell’Ascoli. L’anno dopo è sulla panchina del Città di Castello. Nella stagione 2013/14 è vice allenatore del Gubbio. Agli inizi di ottobre 2015 è il vice di Angelo Adamo Gregucci nell’Alessandria. Nella stagione 2018-2019 entra nello staff tecnico di Angelo Gregucci all’U.S. Salernitana e la stagione dopo ne diventa l’allenatore della Primavera.

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LEGA SERIE A – Voto unanime da parte delle società: sì alla ripresa del campionato

Nella giornata odierna si è tenuta l’assemblea della Lega Serie A alla quale hanno preso parte, in videoconferenza, tutti i 20 club. Le società hanno votato all’unanimità per concludere la stagione 2019/20, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento. In tal caso le gare si svolgeranno nel massimo rispetto delle norme a tutela della salute e in conformità ai protocolli medici a tutela dei giocatori e degli addetti ai lavori.

Ruben Sosa: “Difficile ipotizzare una ripresa. Lazio? Merita quella posizione in classifica”

Nella giornata odierna, l’ex centravanti di Lazio e Inter Ruben Sosa è intervenuto a proposito dello stop del calcio. Quindi ha detto la sua sul campionato italiano e ripercorso la propria carriera

Ruben Sosa: “È difficile dire quando si possa riprendere, in Europa sta succedendo di tutto e anche i giocatori potrebbero correre molti rischi. In Uruguay stiamo rispondendo bene alla quarantena anche se viviamo in una situazione surreale e molto complicata. Sono arrivato a Milano con Pellegrini e sono andato via il primo anno di Moratti, in nerazzurro ho trascorso 3 anni bellissimi. Avevo la possibilità di trasferirmi sia al Real Madrid che al Borussia Dortmund, i tedeschi erano una squadra molto forte e mi volevano nonostante le mie condizioni fisiche non ottimali. Fu un’annata positiva, vincemmo il campionato e segnai anche diverse gol. Mi sono divertito molto nel mondo del calcio, adesso mi piace lavorare con i giovani e scoprire nuovi talenti. Sono ambasciatore nel Nacional e mi occupo di scouting, un paio di volte a settimana alleno i ragazzi individualmente. Alla Lazio mi sono trovato molto bene con Riedle, il tedesco le prendeva tutte di testa e io gli giravo intorno. Con Schillaci mi sono divertito parecchio, abbiamo fatto tanti gol, eravamo piccoli e furbi, avevamo un grande feeling nel gioco rasoterra. Lazio e Immobile? Lui è un grandissimo attaccante, l’ho visto l’anno scorso e sta facendo molto bene. La Lazio sta disputando un campionato straordinario e credo meriti quella posizione di classifica. Mi piace moltissimo come giocano e quest’anno possono dare filo da torcere alle altre. Ora bisogna vedere come si comporteranno durante la ripartenza”. Così l’ex attaccante uruguaiano ai microfoni di Taca la Marca. 

Lazio parla Anna Falchi: “Giusto riprendere, i ragazzi vorranno farsi valere”

Lazio parla Anna Falchi: la showgirl e conduttrice grande tifosa laziale è favorevole alla ripresa del campionato ed è ottimista per la sua squadra del cuore.

Lazio parla Anna Falchi ai microfoni di Rai Radio2: “Campionato? Sono favorevole alla ripresa. Ovviamente nei tempi giusti e con tutte le accortezze igienico-sanitarie e a porte chiuse. Monitorando costantemente i calciatori e lo staff penso che è una cosa che si possa fare. Lancio un appello alle televisioni private: le partite tutte in chiaro così noi stiamo a casa e ci godiamo il calcio. La Lazio? Abbiamo buoni motivi per voler ricominciare: stavamo facendo bene e per un anno che andava tutto alla grande succede questa tragedia. Sicuramente i calciatori avranno voglia di farsi valere sul campo”.

Burioni: “Io? Tifo Lazio! Calcio? Al momento senza tifosi, mi dispiace”

Burioni ha dichiarato la sua squadra del cuore e del Covid19

Il virologo Roberto Burioni è intervenuto in diretta su Instagram nell’appuntamento serale di Pierluigi Pardo

“Tifo Lazio, ma questo lo sanno tutti. Al momento non voglio parlare di calcio, perché quand’è iniziato tutto ho deciso di fare un voto e di non parlarne.  Purtroppo il calcio sarà senza pubblico, impensabile al momento immaginarlo con i tifosi, non avremo questo piacere. Non si può prevedere da qui a giugno cosa potrà succederà, ci vorrebbe la palla di vetro e la scienza non può fare magie, saremmo tutti felici di vedere le partite. Stiamo migliorando, in terapia intensiva ci sono meno ricoverati, stiamo in una fase calante. Gli italiani sono stati bravissimi, ora bisognerà prepararsi a ricominciare a vivere, ma ancora con qualche precauzione”.

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui dell’Ajax: la nuova idea per la fascia

Crespo: “A Roma pazzi per il calcio. Vi svelo un aneddoto”

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui dell’Ajax: la nuova idea per la fascia

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui potrebbe essere la giusta alternativa sulla fascia destra

CALCIOMERCATO LAZIO Mazraoui – Il Psg ha messo gli occhi su Marusic, al momento nulla di concentro se non un interessamento, ma se dovesse affondare il colpo, la Lazio si ritroverebbe senza sostituto di Lazzari, perciò si sta guardando intorno. Spunta il nome dell’esterno Mazraoui dell’Ajax, è olandese, classe 97′ e ha già 76 presenze tra l’Eredivise e le coppe. Inoltre è molto duttile, può giocare sia in una difesa a 4 o in un centrocampo a 5 grazie alla sua ottima velocità. Ha il contratto in scadenza nel 2022 e in caso di cessione di Marusic, la Lazio potrebbe prendere seriamente in considerazione l’idea di acquistare questo giocatore.

Crespo: “A Roma pazzi per il calcio. Vi svelo un aneddoto”

CORONAVIRUS Spadafora: “La Serie A non si illuda, difficile ripartire”

Crespo: “A Roma pazzi per il calcio. Vi svelo un aneddoto”

Crespo è stato alla Lazio dal 2000 al 2002, raggiungendo anche il primo posto nella classifica marcatori nella prima stagione

Hernan Crespo, è stato uno degli attaccanti più forti della Lazio, l’argentino, faceva impazzire le difese. Durante una diretta su Instagram con l’altro ex compagno Bobo Vieri. L’argentino, ha parlato del suo arrivo alla Lazio e al calore ricevuto dai tifosi biancocelesti:

“Il mio arrivo è stato entusiasmante, spettacolare. Mi trovavo in un albergo al centro, ero arrivato da poco da Parma, allora nell’attesa, ho deciso di non aspettare in camera ma di andarmi a fare un giro per Roma, per vedere subito la città. Beh, dopo pochissimi negozi, mi sono reso conto che non potevo girare tranquillamente, così mi sono rifugiato in un negozio, non potevo uscire. Alla fine ho chiamato la polizia, ma proprio in quel momento ho capito che la situazione a Roma sarebbe stata così, sono pazzi per il calcio”.

CORONAVIRUS Spadafora: “La Serie A non si illuda, difficile ripartire”

SCUDETTO LAZIO 1914/1915 – Federsupporter sta con il Genoa, Mignogna replica duramente!

LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Egidio Fumagalli

LA NOSTRA STORIA Egidio Fumagalli nasce a Monza il 21 aprile 1937. Cresciuto nella Doria Monza dal 1954/55 gioca nelle giovanili del Milan. Passa alla Novese in prestito e l’anno dopo a titolo definitivo.

L’arrivo alla Lazio

Nel 1958 Fumagalli viene acquistato dalla Lazio. Giunto a Roma vince la Coppa Italia del 1958 e una Coppa dell’Amicizia (per nazioni) nel 1960. Disputa in tutto quattro stagioni in maglia biancoceleste. Nel 1961 viene ceduto al Novara e l’anno dopo è alla Salernitana. In disaccordo economico con i campani per il reingaggio a novembre del 1963 torna alla Lazio dove prende parte ad alcune amichevoli. La società capitolina lo tessera di nuovo ma gioca solo nel campionato De Martino. Nel 1964 si trasferisce a Frosinone dove chiude la carriera. Si stabilisce a vivere nella stessa Frosinone dove muore il 9 gennaio 2015.

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CORONAVIRUS Spadafora: “La Serie A non si illuda, difficile ripartire”

A Tg2 Post il ministro dello Sport, Spadafora, ha parlato della situazione del calcio e della ripartenza della Serie A, minando molte certezze degli ultimi giorni

Nel pomeriggio la Lega Calcio aveva ribadito la propria posizione di riprendere a giocare e di concludere la stagione. Negli ultimi giorni questa idea si era rafforzata parecchio nell’ambiente, ma questa sera sono arrivare le dichiarazioni di Spadafora che hanno minato le ultime certezze. Durante la trasmissione Tg2 Post, il ministro dello Sport ha commentato così le voci sulla ripresa del campionato: “Mercoledì mi incontrerò con le varie leghe per analizzare la loro proposta, ma ad oggi non posso assicurare nulla. La Serie A non si deve illudere e non so neanche se dopo il 4 maggio possano riprendere gli allenamenti. Al momento con quasi 500 morti al giorno il campionato diventa l’ultimo dei problemi. Bisogna garantire la sicurezza e la salute di tutti“.

SCUDETTO 1915, DURA REPLICA DI MIGNOGNA AL GENOA

SCUDETTO LAZIO 1914/1915 – Federsupporter sta con il Genoa, Mignogna replica duramente!

Hanno alzato un polverone mediatico le dichiarazioni di Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter, che si è schierato dalla parte del Genoa nella rivendicazione della Lazio dello scudetto per ex aequo del 1914/1915. Pronta la replica dell’Avvocato Mignogna.

Riportiamo di seguito il comunicato ufficiale dell’Avv. Mignogna

Come altri, anche il sottoscritto ha avuto modo di leggere le dichiarazioni inopportune, infondate e pretestuose espresse in data 19 aprile 2020 dalla Federsupporter, sul sito Pianeta Genoa 1893, a commento della rivendicazione dello Scudetto 1915 da parte del sottoscritto, del Comitato Promotore e della tifoseria laziale. Come lascerebbe intendere la sua denominazione, la Federsupporter dovrebbe operare nell’interesse esclusivo dei tifosi, per cui la stessa sarebbe chiamata a condividere e non ad opporre qualsivoglia tematica, come quella concernente il campionato 1914/15, nell’ambito della quale sono emersi documenti inediti ed elementi probatori atti a dimostrare che per oltre cento anni è risultata tradita proprio la buona fede dei tifosi.

Certamente nessuno si aspettava, né tantomeno auspicava, che la Federsupporter si schierasse a favore della rivendicazione laziale, ma è altrettanto indubbio che nessuno si sarebbe mai immaginato che le parole espresse dal suo presidente, sedicente laziale, anziché mantenersi su un livello di terzietà, si sarebbero indirizzate addirittura “contro” la Storia della Lazio ed i diritti che la stessa vanta nei confronti del campionato sospeso dall’insorgenza della prima guerra mondiale. La circostanza che la Federsupporter abbia ritenuto di formalizzare le “proprie dichiarazioni” attraverso il sito ufficiale della Fondazione Genoa, inoltre, è apparsa non soltanto artificiosa, strumentale ed inconferente, poiché chiaramente finalizzata a supportare la battaglia dalla stessa condotta nei confronti della attuale presidenza della S.S. Lazio, ma oltremodo falsa, tendenziosa e mistificatoria laddove con tali “dichiarazioni” si è affermato che la rivendicazione dell’assegnazione ex aequo dello Scudetto 1915 si sarebbe sostanziata con “la richiesta formulata inizialmente da un gruppo di tifosi e, successivamente, dallo stesso Presidente della Lazio”, atteso che tale affermazione si palesa illecitamente sottesa, da un lato, a delegittimare l’attività storico/giuridica sin qui svolta dallo scrivente procuratore e dal comitato promotore, che è stata portata avanti senza alcun mandato e/o investimento del presidente Claudio Lotito, nonché, dall’altro, a ventilare “ad opponendum” un insussistente conflitto di interessi di quest’ultimo (consigliere federale) nel timore che, in caso di assegnazione, possa indirettamente fregiarsi di un successo giuridico/sportivo che risulterebbe di portata storica.

L’altrui libertà di pensiero è sacrosanta, quand’anche espressa in campo avverso poiché evidentemente inascoltata in casa propria, ma la Federsupporter ed il suo presidente, invero, hanno perso una grossa occasione per dimostrare la propria “competenza per materia” laddove hanno inteso acriticamente condividere le posizioni del cosiddetto “Comitato Scientifico” della Fondazione Genoa, senza rendersi affatto conto che le stesse sono già state smentite dai recenti rinvenimenti documentali sul torneo meridionale 1914/15 e dai contenuti dell’Annuario Ufficiale della Figc 1926-1927 e senza valutare l’eventualità che a breve le posizioni genoane potrebbero rivelarsi definitivamente “stralciate” attraverso la pubblicazione delle ulteriori risultanze attualmente all’esame dello scrivente procuratore.

Il presidente della Federsupporter, infine, ha affermato che la ricostruzione della Fondazione Genoa ha esposto “una realtà obbiettiva che dovrebbe essere accolta anche dai tifosi laziali, coinvolti anche inconsapevolmente, all’inseguimento di uno scudetto bellico, per di più ex aequo, che darebbe prestigio solo all’attuale presidenza del Club”. Beh, che dire a tal riguardo? Sono parole che si commentano da sole, ma che la società, la polisportiva, la tifoseria laziale e i discendenti della Lazio 1914/15, ognuno per quanto di propria competenza, certamente saranno in grado di valutare, soppesare e tenere a mente a futura memoria. Per i motivi sopra esposti, ex ultimis, resta riservata ogni più adeguata azione legale presso le competenti sedi giudiziarie.

Roma, 20 aprile 2020

Avv. Gian Luca Mignogna

Coronavirus, non ce l’ha fatta la mamma dei gemelli Filippini

Una notizia toccante a cui facciamo sempre più fatica ad abituarci: la morte per Coronavirus. Non c’è l’ha fatta la mamma dei gemelli Filippini.

La signora Teresa non ce l’ha fatta: la mamma dei gemelli Filippini è morta a causa del Coronavirus. La signora, residente nel bresciano, viveva in una delle regioni più colpite dal virus. A dare la notizia il figlio Emanuele sul proprio account Instagram. A corredo di una foto ricordo ha scritto: “Ciao Mamma… Mi hai insegnato tanto”. La redazione di laziochannel non può far altro che dare le più sincere condoglianze alla famiglia e in particolare ad Antonio ed Emanuele che hanno onorato la maglia della Lazio e non solo.

Acerbi: “Zaniolo mi fa impazzire. Vi svelo il mio futuro”

Francesco Acerbi: “Zaniolo mi fa impazzire, vi svelo il mio futuro”.

Acerbi, intervistato in diretta Instagram sulla pagina ‘Che fatica la vita da bomber’, parla del giallorosso Zaniolo e del suo futuro: “Tra i giovani italiani mi fa impazzire Zaniolo. Ha grande forza fisica e tiro. È un bell’animale. Anche Tonali è un ottimo giocatore. Ci sono tanti bravi giocatori, quello che fa la differenza è la costanza”. Giovani che il trentaduenne difensore laziale ha conosciuto nella Nazionale di Mancini: “Il rinvio dell’Europeo? All’inizio ho pensato a una questione di destino. Ci tenevo, ma non sono uno che si piange addosso. Farò di tutto per esserci”. Sulla quarantena forzata ammette: “Adesso sono un po’ stufo. Si vede un po’ di luce per quanto riguarda il calcio. Notizie certe non ce l’ha nessuno, qualche indicazione c’è ma dipende se il Governo darà il via libera”. Il sogno è tornare in campo per finire il campionato e giocarsi le chance di vincere lo scudetto. Il suo pensiero va a Ciro Immobile: “Con lui è nata un’amicizia, lo coccolo sempre, gli dedico attenzione. In partita gli dico ‘tocca a te far gol’, oppure ‘oh Ciro, è ora’. E poi dopo, per caso o per fortuna, segna davvero. È successo due volte di fila”. Sul futuro: “Come mi vedo? Mi vedo stanco. Credo che farò l’allenatore. Mi piace stare col gruppo, insegnare. Nella mia testa c’è quest’idea”.

GRAVINA: “SPERIAMO CHE A GIUGNO SI POSSA GIOCARE”

Gravina – Speriamo che a giugno si possa giocare.

Intervenuto nella trasmissione di Fazio “Che tempo che fa”, il presidente della federazione giuoco calcio, Gabriele Gravina ha dichiarato che secondo lui, l’ipotesi di giocare a giugno possa essere un’idea possibile.

“Qui siamo di fronte a due gruppi di pensiero: chi vorrebbe smettere e chi invece vuole provare a giocare. Gruppo di cui io faccio parte. La speranza è questa. Poi c’è anche un discorso di opportunità che bisogna considerare. Noi valutiamo in base anche anche a quello che dicono i medici. Speriamo che, anche a fronte delle notizie positive che arrivano dagli ospedali, si possa ripartire per giugno.”

LAZIO Acerbi racconta la sua amicizia con Immobile

LAZIO Acerbi parla della sua grande amicizia con Ciro Immobile e dei suoi piani per il futuro.

Intervistato nel corso di una diretta Instagram su “Che fatica la vita da bomber”, il difensore biancoceleste Francesco Acerbi ha parlato del suo rapporto con Ciro Immobile e della sua esperienza con la maglia della Lazio, accennando anche ad alcuni dei suoi progetti futuri. Sull’amicizia con Immobile, Acerbi ha detto: “E’ nata già dall’anno scorso questa grande amicizia”, aggiungendo: “Lo coccolo sempre, gli do tante attenzioni e poi mi fa vincere anche le partite. E’ venuto tutto spontaneo: il bacino oppure quando in partita gli dico ‘Ciro, è ora di fare gol!’, e lui dice ‘Sì, sì” e poi dopo qualche azione lo fa. E’ già accaduto più volte, anche quando la partita era in bilico”. Sulla sua carriera futura: “Penso farò l’allenatore, mi piace stare con il gruppo e insegnare. La mia testa è questa”, ha commentato, “poi vedremo cosa accadrà”.

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Diaconale contro Malagò: “Fa il Marchese del Grillo…”

Diaconale torna a parlare: stavolta gli interessati del suo post Facebook sono Massimo Cellino, presidente del Brescia, e Giovanni Malagò, presidente del Coni.

Cellino e Malagò: Marchesi del Grillo

Auguri di pronta guarigione al presidente del Brescia Massimo Cellino che, rientrato nella sua città dopo aver passato la Pasqua con la famiglia in Sardegna ha scoperto di essere affetto da coronavirus. Auguri a lui ed ai suoi famigliari con l’auspicio di incontrarlo come sempre frizzante e combattivo quando, a campionato finalmente ripreso, la sua squadra verrà ospitata allo Stadio Olimpico. Gli auspici e gli auguri non sono in contraddizione con la considerazione che la sua richiesta di vedere interrotto e concluso il campionato a causa della propria malattia debba essere interpretata come una singolare pretesa: “Tutti fermi perché io sono malato”.

Cellino, comunque, non sembra essere il solo ad avere una concezione da Marchese del Grillo della propria persona. Una tendenza del genere sembra aver colto ultimamente anche il presidente del Coni Giovanni Malagò che, in una intervista, pur ribadendo di voler riconoscere l’autonomia del calcio, è intervenuto con tutto il peso della sua autorità di massimo rappresentante dello Sport nazionale, per sostenere che il campionato venga chiuso senza l’assegnazione dello scudetto, cioè con la cristallizzazione della classifica attuale.
Secondo il presidente del Coni una scelta del genere costituirebbe un grande segnale di ordine morale e l’avvio di una fase di profonda innovazione del mondo del calcio. Tanto più, sempre a stare alle parole di Malagò, che la sua è una proposta che gli viene sollecitata da tanta gente interessata a capire come potrà cambiare il mondo del calcio nel dopo-coronavirus.

Nell’impossibilità di sapere chi sia la gente che propone a Malagò di premere per la mancata assegnazione dello scudetto e quindi dell’individuazione di chi dovrà retrocedere e chi andare in Champions League, una domanda sorge spontanea. Ma a chi spetta disegnare il futuro dello sport italiano dopo il coronavirus se non al presidente del Coni ed a tutti i principali operatori dei tanti settori sportivi e di quelli del calcio in particolare (dato che il calcio è il motore economico dell’intero comparto?). Speriamo che Malagò non pensi di delegare questo compito ad un governo che ha colori amici, ma che mai come in questo momento sembra avere la necessità di appoggiarsi ai tecnici ed ai competenti!

Lazio parla Strakosha: “Lo stop potrebbe incidere ma teniamoci pronti”

Lazio parla Strakosha: il portierone biancoceleste pronto a ripartire sul campo per centrare un sogno e naturalmente sconfiggere il virus.

Lazio parla Strakosha a Sky Sport: “Stavamo facendo benissimo e siamo orgogliosi della nostra posizione in classifica. Lo stop al campionato di due mesi potrebbe incidere, anche se questo riguarda tutte le squadre, non solo la nostra. Sto cercando di rimanere allenato attraverso dei lavori in palestra. In più faccio qualche esercizio con la palla in giardino. Coronavirus? In questo momento siamo concentrati tutti a combatterlo e a sconfiggerlo. Io devo molto all’Italia, mi hanno accolto qui da ragazzino. Il gesto di Edi Rama (primo ministro albanese) di mandare aiuti riflette proprio la voglia degli albanesi di aiutare l’Italia così come è stato fatto con noi. Nel nostro piccolo anche noi calciatori dobbiamo aiutare le persone che hanno bisogno. È brutto vedere le persone che soffrono”.

 

LA NOSTRA STORIA Il portiere biancoceleste Archimede Nardi

LA NOSTRA STORIA Archimede Nardi nasce a Roma il 19 aprile 1916. Era soprannominato ‘Breccoletta’.

Cresciuto nella Spes dal 1932 al 1937 gioca con la Roma. Nel 1937/38 Nardi entra a far parte della Squadra Riserve della Lazio. Durante un derby di Campionato subisce un serio infortunio. Nel 1938 è militare. Si distingue nelle gare atletiche del III Raggruppamento classificandosi al secondo posto nel salto in alto.

Comunque prende parte con la Lazio a una partita del campionato riserve. Nelle stagioni 1939/40 e 1941/42 milita nella Salernitana. Nel 1942/43 gioca nel Dopolavoro Littorio. Nel periodo bellico gioca nell’Avia nel 1943/44 e nel Trastevere nel 1944/45.

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LAZIO Domani Immobile correrà in Formula 1

Domani Ciro Immobile correrà in Formula 1. Ecco dove guardare la gara, orari e canale per la diretta del Gp.

Dopo la partecipazione alle due gare della Race for the World, il mondiale virtuale di Formula 1 organizzato dal ferrarista Leclerc per raccogliere fondi da devolvere nella battaglia al Coronavirus, domani Ciro Immobile parteciperà al GP virtuale della Cina. L’attaccante della Lazio, grande appassionato di motori, se la dovrà vedere con piloti del calibro di Leclerc, Norris, Sainz, Albon e l’italiano Antonio Giovinazzi. Immobile sarà al volante dell’Alpha Tauri e partirà dalla 5a fila, alle spalle di Russel e Latifi. Sarà possibile guardare la gara di domani in diretta su Sky Sport F1canale 207 a partire dalle ore 19.

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Luiz Felipe al Barcellona? Dalla Spagna dicono ‘no’

Negli ultimi giorni il nome di Luiz Felipe è stato prepotentemente accostato dagli organi di stampa al Barcellona. Dalla Spagna oggi rimbalza la voce che il brasiliano sia stato scartato dalla società blaugrana.

Luiz Felipe al Barcellona? Secondo quanto riporta oggi El Mundo Deportivo questo matrimonio non s’ha da fare. Il quotidiano spagnolo ha riferito che il Barça stava effettivamente seguendo il 23enne, ma gli osservatori, pur ritenendolo un buon giocatore, lo hanno considerato insufficiente per il livello che i tecnici stanno cercando in quella posizione. Il percorso della Lazio verso il rinnovo di contratto di Luiz Felipe quindi diventa più agevole. La società punta ad un prolungamento dell’accordo con adeguamento dell’ingaggio e l’inserimento di una clausola di rescissione di 40 milioni di euro circa. Sul giocatore comunque rimane forte l’interesse di società inglesi e tedesche.

INTANTO DIACONALE ATTACCA SPINELLI>>>LEGGI QUI