Lazio Lokomotiv 2-0 alla fine del primo tempo. Infortunio muscolare per Ciro Immobile
Lazio Lokomotiv 2-0 alla fine della prima frazione di gioco. Poco prima del fischio finale, l’attaccante Ciro Immobile ha choesto il cambio a Maurizio Sarri. Il bomber ha accusato un fastidio alla coscia e ha preferito fermarsi immediatamente per evitare complicazioni. Il numero 17 è stato prontamente assistito dallo staff medico che ha fasciato la zona interessata. Domani ci saranno gli accertamenti del caso per stabilire l’entità dell’infortunio.
Lazio Lokomotiv – Prima gara in casa per la Lazio di Maurizio Sarri. Dopo la grande vittoria nel derby di domenica scorsa, oggi la compagine biancoceleste è obbligata fare risultato per continuare il percorso europeo.
Lazio Lokomotiv
Come di consueto, prima della gara è intervenuto il direttore sportivo Igli Tare che ha toccato diversi temi. “Teniamo tantissimo all’Europa League. Abbiamo allargato la rosa proprio per la competizione europea”. Su Strakosha che anche oggi – come la gara in Turchia – partirà titolare Tare non ha dubbi e fa i complimenti alla Curva Nord.
“Strakosha è un giocatore di esperienza, capita a tutti di sbagliare. Gesto bellissimo quello della Curva Nord, nemmeno lui se lo aspettava. Bisogna solo guardare avanti e stasera sono sicuro che farà una grande prestazione.“
Poi la domanda sul derby e sulle dichiarazioni dei romanisti che ancora rosicano per le tre pappine ricevute domenica pomeriggio. “Vincere il derby con la roma ti dà fiducia e sicurezza. ma allo stesso momento abbiamo bisogno di dare continuità ai risultati. Mourinho deve saper accettare la sconfitta.
Per me è una strategia comunicativa ma tutte le loro osservazioni sono inesatte: Zaniolo era in fuorigioco, il secondo giallo di Leiva non c’era perché un giocatore della roma gli ha fatto “ponte” e poi – infine – solo Irrati al Vas ha visto il rigore di Zaniolo.
Dopo quattro giorni ancora parlano del derby (riferito a Thiago Pinto), che anche oggi nella gara della formazione giallorossa, ha ricordato i “famosi torti” subiti.”
Luis Alberto nel mirino della Premier League: un club del massimo campionato inglese sarebbe fortemente interessato al numero 10 biancoceleste.
Luis Alberto nel mirino della Premier League. Non è per niente strano che lo spagnolo goda della stima di molti. Se l’è conquistata piano piano, grazie a prestazioni sempre più di livello, partita dopo partita. L’ultima in ordine di tempo quella sfornata nel derby: pur non essendo riuscito a bucare la rete giallorossa, ha infatti fornito ad Immobile la palla che, servita poi a Felipe Anderson, ha messo in ghiaccio il trionfale risultato finale. Un gioiello che va ad impreziosire ulteriormente lo scrigno con cui da tempo ormai sta deliziando i tifosi della Lazio. Ma non solo, almeno a sentire le ultime indiscrezioni di radiomercato. Sembra infatti che anche dall’Inghilterra ne stiano (ancora una volta) attenzionando il profilo.
Che da quelle parti hanno già avuto modo di assaggiare, seppur per breve tempo: il trequartista ha infatti militato nelle file del Liverpool. Un’esperienza, condivisa con l’attuale compagno Leiva, cui l’allora giovanissimo mise fine dopo appena un anno, complice la concorrenza di campioni del calibro di Gerrard e Coutinho. Adesso però è un giocatore diverso, più maturo, e nella terra d’Albione ritengono quindi giunto il tempo di un suo ritorno. Non nei Reds, ma nel Leicester: il cui allenatore è quel Brendan Rodgers che gli faceva da mentore già a Liverpool. E che, in questi anni, non ha mai smesso di seguirne l’evoluzione, con il sogno di poterlo un giorno riavere con sè.
Sarebbe stato proprio lui ad avanzarne la candidatura presso i dirigenti del club: l’idea del tecnico è infatti quella di aggiungerlo a Maddison e Tielemans per formare un centrocampo da sogno o quasi. Dal canto suo, Luis Alberto ne ricambia la stima, come da lui stesso confermato tempo fa ad un programma spagnola. In quell’occasione, il numero 10 affermò di essere andato al Liverpool proprio dopo aver saputo di essere stato richiesto da Rodgers. Il matrimonio poi, come noto, non è andato bene. Ma, come canta Antonello Venditti, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Non è detto dunque che i due non vogliano riscattare quell’esperienza negativa riprovandoci. Ovviamente, Lotito permettendo.
Sarri Mourinho, continuano gli strascichi post derby
Sarri Mourinho botta e risposta, continuano a stuzzicarsi i 2 allenatori capitolini. Dapprima ha iniziato Sarri che nella conferenza di Europa League è ritornato sugli episodi che hanno fatto infuriare lo Special One : “L’espulsione di Leiva? Lui non ha fatto fallo, semmai lo ha subito. Il rigore nel primo tempo? Zaniolo era in fuorigioco, non ci poteva essere. E poi il rigore nel secondo tempo lo hanno visto solo l’arbitro e il var. Io in due giorni non ho visto il contatto: se c’è, è Zaniolo che prende Akpa”. Non si è fatta mancare la risposta del portoghese anch’essa avvenuta nella conferenza europea, però della Conference League : “Di tutte la partite giocate all’Olimpico quella con la Lazio è quella che abbiamo dominato di più. Ci siamo sentiti grandi come non mai e abbiamo sentito l’avversario piccolo. Poi per carità conta il risultato e lo accettiamo”.
Sarri Lega Serie A è scontro, l’allenatore della Lazio si lamenta del calendario, la Lega risponde a tono
Sarri Lega Serie A è scontro, l’allenatore della Lazio come riporta il Corriere Dello Sport nella conferenza stampa di Europa League si è lamentato del calendario : “Devo ancora capire chi potrebbe aver bisogno di riposare. Anche perché la Lega ci ha messo una partita a 61 ore dopo la partita europea. Mi sembra una cosa fuori dal mondo. Ma hanno deciso così e bisogna adeguarsi“. La risposta della Lega Serie A non si è fatta attendere e ha risposto molto a tono : La Lega Serie A accoglie con stupore le dichiarazioni dell’allenatore Maurizio Sarri sulla programmazione della gara di campionato di domenica prossima tra Bologna e Lazio, successiva a un impegno europeo dei biancocelesti. Sorprende che un allenatore vincente in Italia e in Europa non ricordi che il Regolamento delle competizioni internazionali richiede almeno 48 ore di intervallo tra due partite, distanza ampiamente rispettata nello specifico. Lo stesso Sarri, inoltre, ha già vissuto diverse volte una situazione identica nella sua esperienza inglese quando, dopo le gare del giovedì di UEFA Europa Leaguecon il Chelsea, è sceso in campo spesso all’ora di pranzo della successiva domenica. A ciò si aggiunga che questo tipo di programmazione accade in ogni campionato, è già accaduta in Italia ed accadrà anche ad altre squadre di A nel prossimo mese di novembre”.
Poco più di 24 ore al fischio d’inizio di Lazio Lokomotiv Mosca, gara valida per la seconda giornata del gruppo E di Europa League. Il match segna il ritorno dei tifosi all’Olimpico in un palcoscenico internazionale. I tifosi dovranno presentarsi domani all’ingresso dello stadio all’orario stampato sul biglietto. I cancelli apriranno alle 18.30, calcio d’inizio alle 21.00.
Previsti 4 punti di accesso: Via dei Gladiatori per i possessori dei tagliandi Media, Sponsor Hospitality, Tribuna d’Onore, Autorità e Tribuna Monte Mario; Viale delle Olimpiadi per la Curva Sud; Piazza Lauro De Bosis per Tribuna Tevere e Distinti Sud Est; Via Nigra – Stadio dei Marmi per la tribuna destinata ai disabili in sedia a rotelle; Piazza Piero Dodi per Curva Nord e Distinti Nord Est e Nord Ovest. I tifosi dovranno esibire il biglietto in formato elettronico mediante telefono cellulare e il Green Pass, obbligatorio (a eccezione degli Under 12) per l’ingresso allo stadio.
LAZIO LOKOMOTIV MOSCA, LE SCELTE DI SARRI
In vista del match Maurizio Sarri sembra intenzionato a ricorrere al turnover alla luce dei numerosi impegni ravvicinati. Pertanto in porta toccherà a Strakosha, con Patric favorito su Luiz Felipe per una maglia da titolare al fianco di Acerbi. Sulla destra tornerà Lazzari, rimasto in panchina contro la Roma. In mediana probabile turno di riposo per Lucas Leiva e Milinkovic-Savic a beneficio, rispettivamente, di Cataldi e Akpa Akpro. Il tecnico potrebbe decidere inoltre di far tirare il fiato a Immobile e Pedro. Se così fosse a guidare l’attacco sarebbero Felipe Anderson, Muriqi e Moro. Di seguito le probabili formazioni:
LAZIO 4-3-3: Strakosha; Lazzari, Acerbi, Patric, Hysaj; Luis Alberto, Cataldi, Akpa Akpro; Felipe Anderson, Muriqi, Moro.
Il tecnico della Lazio Sarri, alla vigilia del match di Europa League contro la Lokomotiv Mosca, è intervenuto in conferenza e ha analizzato il momento della squadra. L’allenatore biancoceleste ha posto l’accento sulla necessità di mantenere motivazioni alte in vista dei prossimi impegni: “Giocare con le motivazioni al massimo per un’intera stagione è qualcosa che riesce solo ai vincenti. Il derby ha dimostrato che siamo una squadra di valore, ora sta a noi provare a mantenere a lungo un alto livello a partire dalla gara di domani“.
LAZIO SARRI, CAPITOLO DERBY
Sarri ha poi toccato l’argomento Derby partendo dalle polemiche giallorosse: “Il rigore non dato a Zaniolo non poteva essere concesso per fuorigioco del giocatore. Quello invece dato alla Roma mi lascia perplesso, non vedo il tocco“. Il tecnico ha poi detto la sua sulla sostituzione di Luis Alberto nel Derby, episodio non gradito dallo spagnolo: “Deluso dopo il cambio? Questo non mi importa, anzi è una reazione che mi piace. Se uno si arrabbia per la sostituzione per me è un segnale positivo. Luis ha grandi margini di miglioramento e da lui pretendo sempre il massimo”.
Il tecnico della Lazio Sarri LAZIO Sarri e Luis Alberto
Cataldi vola verso la consacrazione. Il centrocampista di Ottavia sembra pronto a ricevere direttamente dalle mani di Sarri le chiavi della squadra dei prossimi anni.
Cataldi verso la consacrazione. Il classe ’94 sta vivendo decisamente quello che si definirebbe un momento d’oro: dopo il gol valso il pari contro il Cagliari, si è ripetuto con due ottime prestazioni nelle successive apparizioni contro Torino e Roma. Sfida quest’ultima che tra l’altro ha vissuto da unico rappresentante in campo della Città Eterna. E se a ciò aggiungiamo la stima di Sarri, ce ne sarebbe davvero a iosa per lui di che essere orgoglioso. Il tecnico apprezza infatti tantissimo le sue doti e potrebbe concedergli un ruolo di primo piano nel suo scacchiere, anche per gli anni a venire.
Una circostanza che rappresenterebbe davvero il top per un ragazzo come lui, cresciuto con questa maglia indosso. E che, anche quando, per una ragione o per l’altra, è stato costretto a separarsene, non si è mai scoraggiato. Anzi, ad ogni rientro alla base ha sempre accompagnato un lavoro duro, mirato ad unico scopo: riprendersela per non mollarla più. E i risultati non sono mancati: dalla rete nel trionfale derby del marzo 2019 a quella che ha chiuso in cassaforte la Supercoppa a Riyad. E anche quest’anno la storia sarà presumibilmente la stessa: Danilo è pronto a mettersi sotto, ancora una volta. Deciso, in una squadra infarcita di campioni stranieri (o comunque non romani), a far risplendere di nuovo la luce della Capitale verace. Sulle orme, perchè no, dell’indimenticato capitano e leader Alessandro Nesta.
Le occasioni certamente non gli mancheranno: al momento infatti Leiva gli è davanti nelle gerarchie. Ma il brasiliano non è certamente un giocatore di primo pelo, va per i 35 anni e non è detto che riesca a sostenere per intero un calendario fitto e compresso come quello di quest’anno. All’occorrenza dunque Cataldi sarà pronto per fargli tirare il fiato. E a giocarsi le sue carte per, magari, addirittura soffiargli il posto. Le qualità, dal riuscire a tenere la barra dritta anche in situazioni di sacrificio, al saperla trasmettere anche ai compagni, al pari del suo spirito biancoceleste, ci sono. E potrebbero risultare decisive sotto questo punto di vista. Danilo ha davanti a sè davvero una grande occasione: sta a lui ora non sprecarla.
Squalifica Zaniolo, la rabbia dei tifosi della Lazio ed il precedente con Vavro
Squalifica Zaniolo, dopo la decisione del Giudice Sportivo di assolvere il gestaccio del calciatore della Roma esplode la rabbia in casa Lazio. I tifosi ritengono ingiusta la scelta del giudice soprattutto rigurdando un vecchio caso biancoceleste.
UN PESO E 2 MISURE : IL PRECEDENTE VAVRO
A far infuriare i tifosi laziali bisogna tornare alla stagione 2019, nella partita Fiorentina-Lazio. Denis Vavro rimedia un turno di squalifica per aver assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dei tifosi della Fiorentina. La sua rabbia in realtà è stata motivata dai fischi e dai “buu“ ai 2 ragazzi di colore in squadra : Caicedo e Lukaku. Nessun ripensamento per il giudice : Rosso e stop per un turno. Allora perché utilizzare una modalità di giudizio differente per Zaniolo ? Coerenza e giustizia lasciano il tempo che trovano.
Per la Roma derby da dimenticare: non solo la sconfitta ma anche le polemiche relative all’arbitraggio e il rischio squalifica per Zaniolo, evitato solo nella giornata di oggi. A questo, però, si aggiunge anche un’ulteriore problematica. Il club ha infatti optato per far risuonare l’inno giallorosso, all’Olimpico, prima del calcio d’inizio di ogni partita di campionato. Pertanto, nella sfida interna contro l’Udinese, il direttore di gara ha dovuto attendere, oltre l’inno della Serie A, la fine di quello della Roma prima di poter dare inizio al match. Alla luce dei fatti la Lega ha alzato la voce e, qualora l’episodio dovesse ripetersi, il club rischierebbe una multa.
In merito al gestaccio di Zaniolo squalifica richiesta a gran voce dal popolo laziale. Al fischio finale del Derby, il giocatore uscendo dal campo ha rivolto un gesto volgare ai tifosi biancocelesti. Un episodio che ha fatto discutere e non poco nelle ultime ore. Nella giornata di oggi è arrivato il responso definitivo del Giudice Sportivo che ha multato il giocatore di 10.000 euro. Quanto invece all’ipotesi squalifica, il giocatore è stato graziato e pertanto sarà disponibile in vista del prossimo turno, che vedrà i giallorossi impegnati in casa contro l’Empoli.
Scritta Roma nella coreografia del derby, svelato il mistero sulla decisione della Curva Nord.
La scritta Roma nella coreografia del derby è stata decisamente uno degli elementi che hanno suscitato più clamore in occasione della stracittadina. Era infatti un anno e mezzo che, causa pandemia, il pubblico e il suo spettacolo non coloravano gli spalti dell’Olimpico prima della partita più importante dell’anno. C’era dunque attesa per vedere cosa i ragazzi della Curva Nord si sarebbero inventati per vincere (ancora una volta) questa ‘sfida nella sfida‘ con i rivali di sempre. Sotto questo aspetto, il cuore del tifo Lazio negli anni ha abituato piuttosto bene, con vere e proprie opere d’arte esposte alla pubblica ammirazione. Ma la scelta effettuata per il match di domenica scorsa ha lasciato più di qualche perplessità.
All’aquila, dipinta su un telone a rappresentare non solo il club ma anche le legioni romane di età imperiale, è stato infatti unito un particolare decisamente inconsueto: il nome della città, scritto a caratteri cubitali con tutta una serie di cartoncini gialli. A completare il tutto, in basso, uno striscione: “La nostra città, la nostra Lazio, la nostra vita“. Queste parole già di per sè potrebbero bastare a chiarire il motivo della scelta, una sorta di replica agli sfottò dei rivali. I quali non mancano mai di deridere la primogenitura biancoceleste nella Capitale, evidenziando come essa non sia stata accompagnata dall’uso per la squadra del nome della città. Una posizione cui la Curva Nord ha voluto dare una risposta chiara: “Siamo noi i veri rappresentanti di Roma“. Adesso si attende solo di capire se il messaggio è stato recepito: sul momento, a giudicare dall’applauso ironico tributato all’opera, è sembrato di no. Magari quindi ci avranno pensato le parole del ‘dodicesimo in campo’ a farglielo mettere (definitivamente) in testa.
Romanisti e Mourinho contro Parolo, non è piaciuto il suo atteggiamento post derby
Romanisti e Mourinho contro Parolo. Terminato da 2 giorni il derby porta con se ancora alcuni strascichi, a mandare su tutte le furie la sponda giallorossa del Tevere è Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio e della Nazionale, ora giornalista presso Dazn. Non è piaciuto il comportamento post derby dove Parolo ha abbracciato il suo ex compagno Leiva e scambiato il cinque con altri suoi compagni ai tempi della Lazio. Anche se Parolo ha voluto chiarire la sua neutralità a molti ha fatto storcere il naso, lo stesso Mourinho intervistato da Dazn lo ha pizzicato : “Ciao Marco, complimenti per la vostra vittoria“.
Al termine di Lazio Roma Mourinho ha esternato tutto il suo malumore, con annesse polemiche, per la sconfitta della sua squadra
La lunga assenza dall’Italia ci aveva fatto dimenticare lo stile Mourinho dopo una sconfitta. Al termine di Lazio Roma Mourinho si è presentato ai microfoni delle emittenti televisive e in conferenza stampa con una faccia da funerale e allo stesso tempo con dichiarazioni fuori luogo. Ai microfoni di DAZN è andato in scena una vera e propria commedia strappalacrime con l’intento di giustificare una sconfitta che, nell’altra sponda, non avevano messo in preventivo. Poi se a segnare ci si è messo anche Pedro, la sconfitta ha fatto ancora più male.
ARBITRO INADEGUATO SECONDO IL PORTOGHESE
“…Il direttore di gara è stato decisivo, l’arbitro ha sbagliato, il Var pure e il secondo giallo a Leiva sarebbe stato importante…”, questo uno stralcio delle dichiarazioni del portoghese. Episodi troppo gravi per il neo tecnico giallorosso che non ha accettato minimaente la sconfitta. Cosa pensare? da un allenatore vincente quale è stato, costellata da una carriera che lo ha visto sedersi sulle panchine dei migliori club europei ed essendo nel pieno della maturità, ci si sarebbe aspettato un altro atteggiamento. Purtroppo questo è stato, per lui, il trionfo del non saper perdere e le lamentele in quel modo con quell’atteggiamento dinanzi a microfoni e telecamere non è etichettabile come “sportivo”. In casa giallorossa lo show poi è continuato con Zaniolo, ma quella è un’altra (brutta) storia. Caro Mou, un grande allenatore si riconosce anche nella sconfitta…
Entusiasmo alle stelle in casa biancoceleste all’indomani della vittoria nel derby contro la Roma. Gli uomini di Maurizio Sarri sono adesso attesi da un altro delicato impegno, Lazio Lokomotiv Mosca, valida per la seconda giornata di Europa League. La sconfitta all’esordio contro il Galatasaray ha relegato la Lazio, seppur dopo appena un turno, all’ultimo posto del gruppo E. Pertanto la sfida contro i russi, a 1 punto alla pari con l’Olympique Marsiglia, risulta importante per dare una risposta anche a livello internazionale. Il match, in programma giovedì 30 settembre allo Stadio Olimpico alle 21.00, sarà trasmesso su Sky Sport Uno, su Dazn e anche in chiaro su Tv8.
Sul Derby Lazio Roma Cesari è intervenuto a proposito dell’episodio che ha portato al 2-0 biancoceleste. Il gol del raddoppio nasce infatti da un presunto fallo su Zaniolo in area di rigore molto contestato dal popolo giallorosso. A tal proposito l’ex arbitro ha fatto chiarezza: “C’è un contatto tra Zaniolo e Hysaj, Guida lascia giocare e sull’azione successiva c’è il gol della Lazio. Nonostante il check del Var è stato commesso un grave errore. Il fallo consiste non tanto nella spinta dell’ex Napoli, quanto nel contatto tra i piedi, contatto da sanzionare assolutamente con il calcio di rigore. Pertanto il 2-0 della Lazio andava annullato“. Così Graziano Cesari nel corso di Pressing.
Di Canio tuona sul rigore alla Roma: dure parole dell’ex attaccante biancoceleste a Sky Sport.
Di Canio tuona sul rigore alla Roma. Al termine del derby, l’attuale commentatore sportivo si è soffermato su alcuni degli episodi che hanno caratterizzato la gara. Dal fronte giallorosso, allenatore Mourinho in primis, sono infatti arrivate numerose e feroci polemiche, in particolare sulla direzione dell’arbitro Guida. Parole cui ‘Paoletto’, attraverso i microfoni dell’emittente satellitare, ha voluto replicare, fornendo la sua visione anche un pò di tifoso biancoceleste.
Quanto al fallo di Hysaj su Zaniolo, si è detto d’accordo con i romanisti che hanno reclamato il rigore: “Poteva essere fischiato perchè procura un danno“, l’opinione dell’ex centravanti. Che fa notare come il difensore biancoceleste “frana addosso” all’attaccante giallorosso, il quale, spiega, in quel momento è “in controllo della palla“. Avviso totalmente diverso invece sul penalty concesso ai giallorossi, che, secondo Di Canio, “non c’è mai nella vita“. Analizzando il fallo all’origine, evidenzia infatti come Akpa Akpro non metta la gamba con cui Zaniolo viene a contatto nel calciare. Ma allora perchè l’arbitro lo ha dato? Di Canio su questo non ha dubbi: “Non vorrei fosse la solita compensazione“, ipotizza. Chiamando infine in causa anche il Var: “Avrebbe potuto mandare Guida a rivedere i due episodi. Che ci sta a fare?“.
Follia per il talento della Roma, Zaniolo, gestaccio al pubblico laziale. Rischia la squalifica ?
Un derby pieno di emozioni da ambe le parti con ritmi incandescenti anche nel dopo partita, dalle dichiarazioni senza peli sulla lingua di Mourinho al gestaccio di Zaniolo. Anna Falchi, ex modella con la fede biancoceleste mentre era in procinto di realizzare una storia Instagram, ha ripreso la follia di Zaniolo che con 2 gesti scurrili ha insultato i tifosi laziali in tribuna. Ora il calciatore della Roma, con tutte le immagini e video a referto rischia una lunga squalifica.
LAZIO ROMA Mourinho: “Quella di questa sera è stata una grande partita ma l’arbitro e il Var non si sono dimostrati all’altezza della situazione. Ci sono stati degli errori, questo è troppo. Credo che la Roma sia stata la migliore in campo, la sconfitta è arrivata per alcune leggerezze e questo non deve capitare“. Il tecnico giallorosso ha poi posto l’accento sulla necessità di reagire in vista dei prossimi impegni: “Errori difensivi? Non sono preoccupato, sono soddisfatto perché la squadra ha provato a rimetterla in piedi. Abbiamo saputo rischiare ma purtroppo non è bastato. Il calcio italiano è cambiato negli ultimi anni e questa è una cosa positiva. Adesso bisogna reagire alla sconfitta e voltare subito pagina”.
Lazio Roma pagelle: la squadra di Sarri vince il derby meritatamente nonostante un arbitraggio da rivedere.
Diamo i voti alla squadra biancoceleste: decisivi gli attaccanti di Sarri che non sbagliano un colpo. Lazio Roma pagelle del match.
LAZIO (4-3-3)
Reina 7 – Oggi molto sicuro, sempre sul pezzo: la sua difesa lo spaventa solo sui calci piazzati. Super parata su Zaniolo nel secondo tempo.
Marusic 6,5 – Sostituisce Lazzari dando maggior copertura: in questo ruolo per il momento è il migliore e Sarri l’ha capito.
Luiz Felipe 6,5 – Qualche palla di troppo persa ma oggi la concentrazione c’è stata. Meno sui calci piazzati.
Acerbi 6 – Anche lui come tutto il reparto ha sofferto sulle palle inattive ma la Lazio ha ampiamente meritato la partita.
Hysaj 6 – Si perde Ibanez sul primo gol della Roma: la marcatura in area non ha funzionato ma la sufficienza dopo un derby vinto non può mancare.
Milinkovic 7,5 – Svetta in area per il primo gol della Lazio, lotta come un leone a centrocampo: oggi ci ha messo tutta la sua personalità.
Leiva 7 – Miglior partita stagionale del brasiliano capace di recuperare mille palloni: non si passa dalla sua parte. Solo l’ammonizione lo ferma e fa partire la staffetta con Danilo. Al 62′ Cataldi 6,5- Gestisce la palla con tranquillità: Sarri si fida di lui. Scalate le gerarchie: il vice Leiva ormai è lui.
Luis Alberto 6,5 – Si estranea dal gioco ma sul terzo gol gol fa ripartire l’azione con un cioccolatino a Immobile. Comunque determinante. Al 70′ Akpa Akpro 6 – Entra in un momento molto delicato del match: a lui viene fischiato il fallo da rigore su Zaniolo che però non c’è.
Felipe Anderson 8 – Assolutamente imprendibile: gol, assist e mille km sulla fascia. Quando gioca così è una goduria.
Lazio Roma pagelle: Felipe Anderson il migliore in campo del derby
Immobile 7 – Oggi si trasforma in assistman: doppio assist prima per Milinkovic poi per Felipe Anderson. Peccato per l’assenza del gol: l’avrebbe meritato perché ha avuto minimo 4 occasioni nitide.
Pedro 7 – Gol dell’ex da applausi: a quanto era quotato? Zittisce i romanisti sugli spalti e sui divani: comanda lui.
All. Sarri 7 – Prima mezz’ora d’applausi per la sua squadra: 2-0 netto e pressing asfissiante. Derby vinto meritatamente: giallorossi tornano in partita solo grazie a un rigore inventato e il Var totalmente assente.