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LA NOSTRA STORIA Tanti Auguri ad Alen Boksic

Il 21 gennaio del 1970 a Makarska, in Croazia, nasce Alen Boksic. La sua carriera calcistica inizia nelle fila dell’Hajduk Spalato nel 1987. Nel 1991 vince il suo primo trofeo nella finale di Coppa Nazionale di Jugoslavia, successo conquistato proprio grazie a una sua marcatura.

Nel 1991 Alen Boksic si trasferisce al Cannes in Francia ma, a causa di un infortunio, gioca solamente una partita. L’anno dopo passa all’Olympique Marsiglia dove vince il titolo di cannoniere e lo scudetto. Nella stessa stagione si aggiudica la Champions League battendo in finale il Milan. Nella stagione 1993/94, a novembre, viene acquistato dalla Lazio per 15 miliardi di lire. L’esordio con la squadra capitolina avviene il 7 novembre 1993 a Napoli, dove i romani si impongono per 2-1. Boksic diventa subito determinante e i tifosi iniziano a sognare grandi traguardi. Nel 1995/96 ha diversi contrasti con Zdenek Zeman.

La stagione successiva per 14 miliardi di lire passa alla Juventus dove vince Scudetto e Coppa Intercontinentale. A Roma però il presidente Sergio Cragnotti continua a stravedere per lui e lo riporta in biancoceleste. Nella capitale resta ancora per tre anni contribuendo al raggiungimento di tanti successi. In tre stagioni, infatti, vince due Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, la Supercoppa Europea, la Coppa delle Coppe e lo Scudetto nel 2000. Nello stesso anno viene ceduto al Middlesbrough. Due anni dopo, ad appena 32 anni, si ritira dal calcio giocato.

LA NAZIONALE

Nel 1990 viene convocato ai Mondiali di Italia ’90 con la nazionale della Jugoslavia. Nella Croazia colleziona 40 presenze e 10 reti. Prende parte ai campionati europei in Inghilterra del 1996. A causa di un infortunio è costretto a saltare i mondiali del 1998, mentre prende parte ai campionati mondiali del 2002 in Giappone/Corea. Nel 2012 viene nominato team manager della Nazionale croata.

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LA NOSTRA STORIA L’indimenticabile Giuliano Fiorini (VIDEO)

Il 21 gennaio 1958 nasceva a Modena l’eroe per eccellenza della Lazio dei -9: Giuliano Fiorini. Inizia la carriera nel Bologna esordendo a diciassette anni in Serie A.

La stagione successiva viene mandato in prestito al Rimini. Quindi una stagione al Brescia per rientrare poi alla casa madre nel campionato 1977-78. Nel 1978-79 si trasferisce al Foggia e l’anno dopo al Piacenza in serie C1, dove vince la classifica cannonieri con 21 reti. Torna così a Bologna, dove resta per tre stagioni, prima di passare al Genoa. Nel 1985 Giuliano Fiorini arriva alla Lazio.  Nel 1987, con la squadra biancoceleste penalizzata di 9 punti, segna all’Olimpico il goal che permette alla Lazio di arrivare agli spareggi di Napoli per restare in Serie B nella partita vinta per 1-0 contro il L.R. Vicenza.

Centravanti generoso, pur rimanendo in biancoceleste solo per due stagioni viene ricordato come simbolo di combattività e ostinatezza nel voler salvare la Lazio nonostante i 9 punti di penalizzazione avuti in seguito a una discussa decisione della giustizia sportiva. Dopo la rete realizzata al Vicenza il suo pianto e la sua corsa verso i tifosi sono uno degli episodi più belli e importanti della storia biancoceleste. Nel 1987 passa al Venezia, poi al Siena e infine alla Ternana. Gravemente malato ai polmoni scompare prematuramente a soli 47 anni. Muore a Bologna il 5 agosto del 2005 a causa di un tumore ai polmoni. In occasione di Lazio-Messina, del 2005-2006, Paolo Di Canio pone in memoria di Fiorini quella che era stata la sua maglia sotto lo striscione “Anche tu nel paradiso degli eroi… ciao Giuliano”.

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Lazio-Parma, Inzaghi: “Sfida importante che rappresenta tanto per noi”

Le parole di Inzaghi alla vigilia della gara per gli ottavi di finale di Coppa Italia

Alla vigilia della partita degli ottavi di finale di Coppa Italia che vedrà schierate Lazio e Parma Mister Inzaghi è carico. Dopo la vittoria di venerdì scorso contro la Roma la squadra è ora pronta a dare il massimo anche domani sera all’Olimpico. “Veniamo da un’ottima prestazione nel derby, ma quello che maggiormente mi interessa è che abbiamo una sfida importante in una competizione che in questi anni ha rappresentato tanto per noi. Ci teniamo, ma è normale che farò determinati cambi e voglio verificare alcuni dei giocatori che hanno giocato meno“, ha dichiarato il tecnico biancoceleste . Sul campo ci saranno però dei grandi assenti: Luis Alberto, che si è dovuto operare ieri d’urgenza per un’appendicite acuta e dovrà stare fermo per almeno dieci giorni e Luiz Felipe, che ha dei gravi problemi alla caviglia e dovrà a sua volta essere operato. “Ci mancherà per diverso tempo, ieri non è stata un’ottima giornata, abbiamo avuto notizie non buone anche per quanto riguarda la caviglia di Luiz Felipe, che a sua volta non giocherà per diverso tempo“. In forse anche Immobile e Caicedo; a centrocampo Escalante e Akpa Akpro sostituiranno Leiva e Luis Alberto, in difesa Parolo sul centrodestra con Hoedt e Acerbi a completamento. In porta Strakosha, a sinistra il recuperato Fares. “Dobbiamo pensare una partita alla volta“, ha proseguito Inzaghi. “Cosa mi aspetto? Sarà una gara insidiosa, giochiamo contro un avversario che domenica ha pareggiato con il Sassuolo. Dovremo fare una partita da Lazio per arrivare ai quarti di finale“, ha concluso il mister della Lazio.

Luis Alberto ringrazia i tifosi: “Grazie dei messaggi, presto tornerò in campo”

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Lo spagnolo grato per i messaggi di sostegno e di vicinanza che ha ricevuto nelle ultime ore

Roma, clinica Paideia. All’indomani dell’operazione di appendicite Luis Alberto sta bene e sta lentamente riprendendosi. Il giocatore ha ringraziato sul suo account social tutti coloro che gli sono stati vicini in queste ultime ore. Questo il testo del post, accompagnato da una foto che lo ritrae sorridente nel letto dell’ospedale: “Grazie a tutti per i vostri messaggi e per esservi preoccupati. Sto già riposando e recuperando, presto mi rivedrete in campo lottando con i miei compagni“. Luis Alberto si è sentito male ieri ed è stato operato d’urgenza. Dovrà stare a riposo per circa 15 giorni.

ROMA: Fonseca a rischio. Diversi nomi in caso di esonero

Settimana nerissima in casa Roma. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia per mano dello Spezia, Fonseca sarebbe a rischio esonero

Buio pesto in casa Roma: prima la sconfitta per 3-0 nel derby, quindi l’eliminazione dalla Coppa Italia. Ieri i giallorossi hanno perso 2-4 contro lo Spezia ma, come se non bastasse, è arrivata anche la sconfitta a tavolino a causa del sesto cambio effettuato dai giallorossi. Settimana nerissima a Trigoria e Fonseca in bilico. La stagione è lunga e non è compromessa ma il rischio esonero esiste. Nelle scorse ore si è tenuto un vertice della dirigenza per discutere del futuro del tecnico portoghese. In caso di esonero sono diversi i nomi che circolano per sostituirlo: su tutti quelli di Allegri, Sarri e Spaletti, per il quale si tratterebbe del terzo ritorno in giallorosso. Sabato la Roma affronterà nuovamente lo Spezia, stavolta in campionato, ma a prescindere dall’esito della gara il futuro di Fonseca rimane in bilico. 

Luiz Felipe shock: stagione finita per il difensore brasiliano

Luiz Felipe, volato in Germania per un controllo, ha ricevuto brutte notizie sullo stato della sua caviglia e sarà costretto a operarsi

La caviglia destra lo tormenta dall’amichevole contro il Frosinone di settembre. Da lì una serie di alti e bassi che non hanno mai permesso a Luiz Felipe di trovare la giusta condizione. Il responso del consulto in Germania è stato negativo: l’operazione è necessaria per rimettere a posto la caviglia. Lo staff medico biancoceleste ha consigliato al giocatore di stringere i denti fino a fine stagione seguendo una terapia conservativa, ma il classe ’97 ha deciso di sottoporsi subito all’intervento. I tempi di recupero si aggirano intorno ai 3 mesi, per cui è estremamente probabile che la sua stagione sia finita qui. Brutte notizia per Simone Inzaghi che, già nella serata di ieri, aveva perso Luis Alberto, operato d’urgenza di appendicite. Lo spagnolo però dovrebbe star fermo per circa 10 giorni. I problemi sopraggiungono in difesa dove il tecnico, per rimpiazzare Luiz Felipe, dovrà probabilmente reinserire in lista Dennis Vavro.

Lazio Luis Alberto operato d’urgenza per appendicite: i tempi di recupero

Lazio – Luis Alberto operato d’urgenza per appendicite, ma nulla di preoccupante, il mago sta bene e ora osserverà un periodo di riposo

Lazio: Luis Alberto operato d’urgenza per appendicite. Lo spagnolo aveva postato le foto sul suo profilo Instagram che lo mostravano all’interno della propria abitazione mentre giocava con la figlia, ma a quanto pare dopo qualche ora si è sentito male ed è stato portato d’urgenza alla clinica Paideia dove è stato operato. L’intervento è perfettamente riuscito, ma i tempi di recupero non gli permettono di scendere in campo domani contro il Parma e domenica con il Sassuolo. Inzaghi spera di riaverlo il 31 gennaio contro l’Atalanta. Solitamente per un’operazione del genere si varia tra i 7-13 giorni di riposo.

Roma è record: 2 sconfitte in una sola partita, sul campo e a tavolino

Roma è record – la squadra giallorossa raggiunge un altro importantissimo record da aggiungere al suo albo

Roma è record dei record – Per la prima volta nella loro storia, sono riusciti a perdere 2 volte in un’unica partita. Un’impresa davvero ardua e impossibile ma sono riusciti a centrare raggiungendo un record. A Trigoria è evidente che siano nel caos più totale, il derby sembrerebbe aver lasciato strascichi davvero importanti, tanto da far entrare in campo la squadra e subire 2 reti nel giro dei primi 15 minuti come venerdì sera. Fonseca ha perso la sicurezza che prima dell’Inter sembrava farne da padrone, non riesce più a impostare la formazione cambiando anche i cambi… a proposito dei cambi… con quelli di ieri sono diventati la barzelletta dei tifosi italiani.

UN ALTRO TAVOLINO E 2 RECORD

Già, perché dopo aver acciuffato il pareggio sul 2-2 la partita è andava avanti ai supplementari e qui è accaduto un vero e proprio macello e caos per la Roma. Dopo appena 2 minuti dall’inizio del primo tempo supplementare, Mancini già ammonito, commette un fallo ingenuo e becca la seconda ammonizione con conseguente espulsione. Ma non è tutto, i giocatori dello Spezia si sbrigano nel battere il calcio da fermo e lanciano il loro attaccante Galabinov con un tiro lungo che riesce a scavalcare tutti i giocatori giallorossi rimasti immobili. A questo punto Pau Lopez decide di uscire dalla porta ma liscia clamorosamente il pallone e falcia Galabinov, l’arbitro non può che estrarre il secondo rosso nel giro di 20 secondi. Così arrivano 2 espulsioni in neanche un minuto, un altro record per i lupacchiotti.

Caos più totale

Ma non è finita, sono costretti a far entrare un portiere ma, se Pellegrini continua a suggerire che due cambi sono errati perché si raggiungerebbe quota 6 sostituzioni, dalla panchina continuano a comunicarli che è giusto e va bene così. Allora la Roma con già 4 cambi effettuati, decide di far entrare Ibanez e Pau Lopez arrivando così a 6 sostituzioni. Da questo momento in poi per la Roma sarà sconfitta a tavolino, infatti i cambi da effettuare sono al massimo 5, la regola del sesto nei supplementari era terminata il 31 dicembre 2020, evidentemente dalla panchina non erano aggiornati e così è costato un 3-0 al tavolino. Ma non è finita, perché se la sconfitta era ormai assicurata lo Spezia ha deciso di metterci del suo raggiungendo la vittoria anche sul campo realizzando altre 2 reti in entrambi i tempi. Alla fine la Roma ha perso 2-4 sul campo e 0-3 a tavolino, insomma record su record… il derby colpisce ancora. Questo è il secondo tavolino in una stagione, iniziano a essere troppi.

Mughini rivelazione sulla Ferilli: “Simbolo della Roma? Da piccola tifava Lazio”

Mughini rivelazione sulla Ferilli che sostiene sia stata laziale da piccola per poi cambiare fede calcistica negli anni avvenire

Mughini rivelazione sulla Ferilli per la sua fede calcistica da piccola – Non bastava il ko per 3-0 contro la Lazio ad amareggiare i tifosi della Roma, ci si è messa anche la sconfitta in Coppa Italia contro lo Spezia per un 4-2 sul campo e un probabile 3-0 a tavolino ad aver fatto traballare i cuori della Roma. Ma non è tutto, infatti durante il programma Tiki Taka, Mughini ha aperto a una notizia clamorosa, infatti ha rilanciato sul fatto che la Ferilli, simbolo della Roma, non sia romanista o meglio non lo sia sempre stata.

LE SUE PAROLE

“La Ferilli il simbolo della Roma? Ai miei tempi sapevano tutti che fin da bambina tifasse per la Lazio, era una cosa risaputa da tutti, ve la do come notizia certa”. Ricordiamo infatti che in una vecchia intervista del 1994, l’attrice dichiarò di essere “burina e laziale” per poi diventare magicamente della Roma negli anni a venire… insomma per la Roma l’ennesima batosta nel giro di pochissimi giorni.

LAZIO – Rinnovo Inzaghi: raggiunta l’intesa con Lotito

VIDEO – Rizzitelli vittima di Striscia la Notizia

LA NOSTRA STORIA – Tanti auguri all’ex biancoceleste Luciano Zauri

Il 20 gennaio 1978 a Pescina, in prov. di L’Aquila, nasceva Luciano Zauri. Difensore cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta. Esordisce in Serie A nella stagione 1996-1997. L’anno seguente passa in prestito al Chievo Verona. Nella stagione 1998-1999 torna in nerazzurro dove resta per cinque campionati, due in B e tre in A, ottenendo anche la prima convocazione in Nazionale.

Nel 2003 Zauri viene acquistato dalla Lazio, assieme al compagno di squadra Ousmane Dabo, per 2,7 milioni di euro dopo che i bergamaschi erano retrocessi nella serie cadetta. Con i biancocelesti resta fino al 2008 disputando 132 partite e realizzando 4 reti. Nel mercato estivo passa in prestito alla Fiorentina per 400.000€ con diritto di riscatto prestabilito a 3 milioni per l’anno successivo ma al termine della stagione la società viola non esercita il diritto di riscatto e quindi rientra alla Lazio. A luglio 2009 viene ceduto a titolo temporaneo con diritto di opzione per la compartecipazione alla Sampdoria. Terminato il prestito ritorna alla Lazio ma il 19 agosto torna di nuovo nella squadra ligure in prestito con diritto di riscatto.

A luglio 2011 rientra per l’ennesima volta alla Lazio, dopo che la Samp, retrocessa in Serie B, non esercita il diritto di riscatto. Nel dicembre del 2011 spalma l’ingaggio e prolunga il suo contratto con la Lazio fino al 30 giugno 2013. Il 31 gennaio dello stesso anno passa a titolo definitivo al Pescara. A fine stagione 2013-2014 si ritira dal calcio giocato. In maglia biancoceleste in tutto ha disputato sei stagioni vincendo la Coppa Italia del 2003-04 e quella del 2012-13. Appesi gli scarpini al chiodo nell’estate 2014 viene nominato dal Pescara nuovo allenatore della formazione Berretti e l’anno successivo ricopre il ruolo di collaboratore tecnico. L’anno dopo ricopre il ruolo di collaboratore tecnico. Ruolo che svolgerà successivamente anche nell’Udinese al fianco di Massimo Oddo. Nel luglio 2018 torna a Pescara come allenatore della Primavera.

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Il figlio di Paparelli: “Basta con le offese verso mio padre, la Roma deve intervenire”

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Lo sfogo del figlio di Vincenzo Paparelli, stufo delle invettive ancora rivolte verso suo padre “I morti vanno lasciati in pace

Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, il tifoso laziale ucciso da un razzo lanciato in curva all’Olimpico nel 1979, ha lanciato oggi un appello. La sua è una voce carica di rabbia e tristezza. Dopo 40 anni infatti, ancora si leggono striscioni e si ascoltano cori contro suo padre, specie durante il derby. E dopo la vittoria della Lazio di venerdì scorso, che ha battuto la Roma per 3-0, sono comparsi di nuovo degli insulti sui social rivolti a Vincenzo Paparelli. Il figlio Gabriele, esasperato, ha lanciato una forte dichiarazione ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Non ne posso più, adesso basta, ho il sangue che mi ribolle. Voglio vivere la morte di mio padre in pace con la mia famiglia. Ero felicissimo dopo il successo di venerdì, poi però mi sono imbattuto nell’ennesima scritta infamante verso mio padre. Ho tanta rabbia e delusione dentro, sono ormai 40 anni che giro con una bomboletta spray in macchina per cancellare ogni tipo di scritta sui muri della città contro mio padre. Ho querelato migliaia di persone, provvedimenti che però non hanno portato risultati; a questo punto gradirei che sia la Roma ad intervenire, che mi invitasse a parlare o che faccia un comunicato ufficiale. Non ne posso più, non tollererò altro, sono arrabbiato e deluso. I morti vanno lasciati in pace”.

LAZIO – Al via le prove tattiche in vista del Parma: out Immobile

Archiviato il derby, in casa Lazio è tempo di concentrarsi sul match di Coppa Italia contro il Parma

Questa mattina la squadra si è ritrovata a Formello per sostenere le prove tattiche in vista del match di giovedì contro il Parma, valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Nell’ottica di un calendario fitto e ravvicinato, Simone Inzaghi farà ricorso al turnover concedendo un po’ di riposo a chi nell’ultimo periodo è stato costretto agli straordinari. Tra questi Ciro Immobile, assente oggi a Formello e con tutta probabilità out contro il Parma per tornare al meglio nel match contro il Sassuolo. Assente anche Luiz Felipe, volato in Germania per sottoporsi a dei controlli alla caviglia destra che gli causa fastidio da settembre. Allo stato attuale è probabile che il brasiliano sia costretto a fermarsi per un po’ nel tentativo di recuperare definitivamente dal problema. La sensazione è che in Coppa Italia al suo posto possa giocare Parolo in difesa a scapito di Patric, che probabilmente verrà utilizzato in campionato. Il reparto sarà completato da Hoedt e Acerbi con Strakosha tra i pali. Di seguito tutte le info sul match di Coppa Italia: Lazio Parma.

VIDEO – Rizzitelli vittima di Striscia la Notizia

Hanno caratterizzato l’attesa del derby di Roma le parole di Ruggiero Rizzitelli, finito nel mirino di Striscia la Notizia

L’ex attaccante della Roma, nei giorni che precedevano il derby della Capitale, ha parlato della partita definendola un’amichevole contro una piccola squadra. Tutto molto esilarante, se non fosse che la piccola squadra in questione, la Lazio, ha sconfitto i giallorossi con un secco 3-0. Rizzitelli, in seguito alle sue dichiarazioni, è finito vittima di Striscia la Notizia che, nella rubrica “Striscia lo Striscione” curata da Cristiano Militello, ha dedicato un piccolo spazio alla gufata dell’ex giallorosso. Dopotutto, si sa, chi la fa l’aspetti. Di seguito il video:

CLICCA QUI (DAL MINUTO 3.02) https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/striscialanotizia/inter-juve-tutte-le-gufate_F310547901096C16

LAZIO – Rinnovo Inzaghi: raggiunta l’intesa con Lotito

Rinnovo Inzaghi – Nella giornata di ieri il tecnico e Lotito si sono incontrati per discutere del rinnovo. Raggiunto un accordo triennale 

Rinnovo Inzaghi – La questione ha tenuto banco nelle ultime settimane in casa biancoceleste e la notizia era nell’aria. Il Derby vinto contro la Roma ha definitivamente sancito il prolungamento del matrimonio tra la Lazio e il tecnico. Nella giornata di ieri si è svolto un incontro tra le parti e, stando a quanto riportato da Radiosei, sarebbe stato raggiunto un accordo triennale fino al 20204. Inzaghi andrebbe a percepire 2.5 milioni a stagione ed eguaglierebbe il record di 8 anni consecutivi sulla stessa panchina, record di Carlo Ancelotti al Milan. Adesso manca solo l’ufficialità, attesa nei prossimi giorni. Il matrimonio però sembra destinato a continuare. Lazio-Inzaghi: è vero amore.

 

Lazio problema Luiz Felipe: in Germania per un controllo alla caviglia

Lazio problema Luiz Felipe – Il brasiliano potrebbe saltare non solo la sfida di Coppa Italia ma anche quella contro il Sassuolo

Lazio problema Luiz Felipe, per lui potrebbero esserci problemi alla caviglia che gli impedirebbero di giocare diverse partite. Dopo le ultime buone notizie ne arriva una che non mette di buono umore l’ambiente Lazio. Il brasiliano dopo le convincenti prove contro Parma e Roma è volato il Germania per effettuare un controllo alla caviglia che ormai lo tormenta da inizio stagione. Proprio contro la Roma ha giocato la sua 100ima partita con la maglia della Lazio, sarebbero potute essere di più se non avesse sempre qualche problema fisico che lo tormenta. Ed è proprio questo che preoccupa, il brasiliano aveva il controllo in Germania programmato già per l’inizio di gennaio ma a causa dei moltissimi impegni della squadra ha dovuto rimandare ma questa volta non ce l’ha fatta a resistere ed è partito. Non avrebbe giocato contro il Parma in Coppa Italia e quindi ha deciso di approfittarne, ora però, resta da capire se il problema lo costringerà a saltare la sfida contro il Sassuolo e la prima del ritorno contro l’Atalanta.

Lazio Reina: “La vittoria? Nessuno puntava su di noi”

Roma il derby lascia strascichi: i tifosi fuori Trigoria chiedono di cancellare il derby

Roma il derby lascia strascichi importanti, i tifosi sono ancora amareggiati per l’amara sconfitta senza neanche provarci

Roma il derby lascia strascichi anche in vista delle prossime partite di campionato dove la squadra di Fonseca voleva candidarsi allo scudetto insieme a Milan e Inter. Ora però dopo la sconfitta nel derby senza mai essere presenti sul campo le cose si sono leggermente dimensionate e i tifosi non hanno preso bene questa partita. Infatti questa notte fuori Trigoria è apparso uno striscione in cui invitava i calciatori a riprendere subito il cammino interrotto senza pensare alla brutta sconfitta: “Il derby un’onta da cancellare… fuori le pa..e, continuate a lottare!”. Con questo messaggio i tifosi vogliono dimenticare il derby cercando di non perdere altri punti per strada che in questa stagione con tutte le squadre attaccate potrebbero essere fatali. Oggi ci sarà già una piccola prova, la Roma affronterà in Coppa lo Spezia e se dovesse andare più avanti, in semifinale potrebbe avere proprio una doppia sfida contro la Lazio.

Lazio Reina: “La vittoria? Nessuno puntava su di noi”

Lazio Reina è sempre più protagonista di questa squadra, lo spagnolo ha conquistato mister e tifosi

Lazio Reina era arrivato per fare il vice Strakosha aiutandolo a crescere ma piano piano lo spagnolo ha preso piede tra i titolari diventando il difensore numero uno della porta biancocelste. Ecco le sue parole a Radio Marca

DERBY E TITOLARITà

“Siamo usciti vittoriosi da una partita che in questa città si sente particolarmente è una rivalità importante. Poi il 3-0 è stato un risultato a sorpresa visto che loro partivano da favoriti. In questo momento sono davanti a noi e hanno fatto un campionato più regolare. Ovviamente il derby è una partita a sé e non ci sono mai favoriti ma gli scommettitori puntavano su di loro. Preferisco giocare ed essere protagonista in campo, è differente vincere dei titoli dal campo o dalla panchina. Ma questo è uno sport di gruppo e anche l’ultimo calciatore è importante. La Juve ha ancora un passettino in più rispetto le altre ma ora ha più competizione, moltissime squadre puntano a stare in alto lottando con loro, ci siamo anche noi tra queste”.

LA LAZIO E LA CITTà

“Volevo continuare a essere protagonista dopo la mia mezza esperienza a Birmingham dove la cosa più importante era la salvezza. Ho firmato per la Lazio sapendo che ci sarebbe stata una competizione sana. Ammetto che sto giocando più partite di quanto immaginassi e spero che le cose continueranno in questo modo. Purtroppo con il Covid non siamo riusciti a visitare molto la città, siamo rimasti più a casa casa rispetto all’andare in giro. Comunque per quello che abbiamo visto, Roma è una bellissima città, ha tanta storia e angoli meravigliosi”.

Lazzari: “Il derby la mia miglior partita alla Lazio”

La Lazio di Simone Inzaghi alla caccia di un sogno europeo

Il ritorno della Lazio in Champions League dopo 13 anni ha rappresentato per gli uomini di Simone Inzaghi la qualificazione agli ottavi di finale. Un risultato che come dimostrato dal livello attuale della competizione era tutt’altro che scontato. Basti pensare alle eliminazioni delle altre squadre con maggior blasone internazionale come l’Inter o lo stesso Napoli, senza dimenticare le difficoltà incontrate dalla Juventus di Cristiano Ronaldo durante le ultime due edizioni.

La sfida contro i campioni d’Europa del Bayern Monaco

Manca ancora un mese però alla doppia sfida contro i campioni in carica del Bayern Monaco di Lewandowski e compagni, motivo per cui la squadra biancoceleste dovrà pensare di arrivare al meglio a questa importante sfida stagionale. Naturalmente i pronostici per il passaggio ai quarti di finale della Lazio sono tutti a sfavore della formazione di Inzaghi, che tecnicamente è una squadra underdogs, data come sfavorita nel doppio confronto. Questo però non deve scoraggiare, anche perché durante le ultime edizioni abbiamo spesso assistito a eliminazioni di grandi squadre, abituate a vincere, contro realtà emergenti. Si pensi ad esempio al Tottenham di Pochettino, ma anche alla Roma di Di Francesco, che riuscì a eliminare addirittura il Barcellona di Lionel Messi, ma i precedenti si sprecano e tra questi risulta anche quello della Juventus eliminata durante la scorsa stagione dal Lione di Rudy Garcia. Negli ultimi anni sono state molte le squadre date come favorite che sono state eliminate anzitempo, come lo stesso Liverpool di Klopp durante la passata edizione, il Real Madrid di Zidane e lo stesso Manchester City di Pep Guardiola. Tuttavia c’è da dire che il Bayern Monaco, statistiche o meno, resta un avversario davvero difficile da incontrare in una fase a eliminazione diretta di Champions.

Le quote per la gara d’andata contro il Bayern

La Lazio però avrà il tempo per impegnarsi al meglio e partendo appunto dalla posizione privilegiata di squadra sfavorita. La vittoria della Lazio in termini di calcio scommessa per la gara di andata è data a 5.25, il pareggio a 4.33, mentre la sconfitta a 1.57. Una quota che ci indica la dimensione di come sia difficile questo passaggio di turno per la Champions League. In campionato invece Immobile e compagni, subito dopo il derby capitolino, saranno impegnati contro il Sassuolo di De Zerbi, l’Atalanta di Gasperini e il Cagliari di Di Francesco. Sampdoria e Bologna saranno invece le sfide che faranno da sfondo all’impegno contro il Bayern Monaco. L’obiettivo attuale è quello di ottenere il maggior numero di vittorie e di punti, per tornare ai vertici della classifica, come era accaduto durante la passata stagione, quando la Lazio specialmente prima del lockdown aveva espresso un ottimo calcio, mettendo in difficoltà anche i campioni d’Italia in carica della Juventus di Maurizio Sarri. Quest’anno ci sono stati risultati un po’ alterni, anche se negli scontri diretti la Lazio può migliorare sensibilmente il proprio score. La stagione, per quanto riguarda il campionato 2020-2021 è ancora piuttosto lunga, visto che c’è tutto il girone di ritorno da disputare, prima degli impegni che dovrebbero portare agli Europei del 2021, che verranno recuperati durante il prossimo giugno.

LA NOSTRA STORIA Tanti auguri a Mauro Tassotti

Il 19 gennaio 1960 nasce a Roma uno dei più forti difensori italiani: Mauro Tassotti. Terzino destro cresciuto nelle giovanili della Lazio.

Nel 1978, agli ordini di Roberto Clagluna, Mauro Tassotti si aggiudica con la Primavera la prima storica Coppa Italia di categoria della società biancoceleste. Il 5 novembre 1978 a diciotto anni contro l’Ascoli fa il suo esordio in prima squadra. Durante la sua permanenza nella squadra romana giocò due partite nella Nazionale Juniores, 5 – con una rete – nella Nazionale Under 21 e due nella Nazionale Olimpica. Resta tre stagioni in maglia biancoceleste.

LA CARRIERA IN ROSSONERO

Nell’estate del 1980 viene ceduto per motivi economici al Milan. Con Franco Baresi, Paolo Maldini e Alessandro Costacurta, ha formato la difesa rossonera tra la fine degli anni ottanta e la metà degli anni novanta vincendo di tutto. 4 scudetti (1988, 1992,1993,1994), 2 Coppe dei Campioni e la Champions League del 1994, alzata con la fascia da capitano al braccio a causa dell’assenza in finale di Franco Baresi, nel suo palmarès. Debutta in azzurro a 32 anni partecipando ai Mondiali del 1994. Dopo appena sette partite disputate termina la sua carriera in nazionale a causa di una gomitata rifilata a Luis Enrique – che gli costerà 8 giornate di squalifica – nei quarti di finale contro la Spagna. Nel 1997, a 37 anni, si ritirò dal calcio giocato.

LA CARRIERA DA ALLENATORE

Appesi gli scarpini al chiodo allena per cinque stagioni la Primavera del Milan conquistando per due volte il Torneo di Viareggio. Nella stagione 2000/01 subentra a Zaccheroni insieme a Cesare Maldini sulla panchina della prima squadra rossonera. Nella stagione seguente diventa l’allenatore in seconda di Carlo Ancelotti e lo rimarrà per otto stagioni, poi lo sarà anche di Leonardo e di Allegri. A giugno 2015 con la nomina ad allenatore dei rossoneri di Siniša Mihajlović non è più vice allenatore. Da luglio ricopre un ruolo di osservatore. Il suo nuovo compito è quello di seguire da vicino la crescita dei giovani rossoneri che vengono mandati in prestito. A luglio del 2016 rescinde consensualmente il contratto in scadenza nel 2017 lasciando così il Milan dopo 36 anni per seguire come allenatore in seconda l’ex milanista Andriy Shevchenko sulla panchina della Nazionale ucraina.

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Lazzari: “Il derby la mia miglior partita alla Lazio”

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Le parole di entusiasmo dell’esterno biancoceleste dopo la brillante performance del derby


Manuel Lazzari è entusiasta della sua performance durante il derby della Capitale di venerdì scorso, dove ha fornito due assist decisivi al gol. Il giocatore ha infatti dichiarato: “Contro la Roma è stata la mia miglior partita da quando sono alla Lazio. Tutta la squadra ha giocato un grande derby, è stata una vittoria netta. Siamo contenti e questo successo ci darà una grande spinta“, ha dichiarato oggi ai microfoni di Lazio Style Radio. “Il derby ha dimostrato che la Lazio c’è ed è viva. Non molleremo“. L’esterno biancoceleste ha poi portato il discorso su come ha vissuto l’inserimento nella squadra. “Lo scorso anno ho fatto fatica ad ambientarmi, ho pensato di non essere all’altezza. Rispetto all’anno scorso però sono cresciuto molto mentalmente, la Lazio è una squadra incredibile e le aspettative su di me sono sempre state alte. Quest’anno sono più libero di testa e mi sento meglio fisicamente“. Sugli obiettivi futuri Lazzari non ha dubbi: “Devo credere di più nelle mie qualità sotto porta. Essendo esterno preferisco passare il pallone, non mi viene in mente di calciare: devo lavorare su questo punto di vista”. Altro sogno è quello di essere convocato in Nazionale: L’azzurro è un sogno. Tutti vogliono far parte di quel gruppo. Voglio continuare ad offrire ottime prove con la Lazio in modo da guadagnarmi la chiamata“.