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Serie A Spadafora: “Lavoriamo per far ripartire e concludere il campionato”

Il ministro dello Sport Spadafora al lavoro affinché il campionato di Serie A possa ripartire e anche concludersi. Inizio il 13 giugno? Per il momento c’è ancora incertezza.

“Stiamo lavorando per fare in modo che una volta che il campionato riparta, possa anche concludersi. Dietro la prudenza, che è stata interpretata da qualcuno in malafede, c’era la necessità di farlo ripartire, ma in sicurezza. Ripartire il 13 giugno? Dare adesso, un mese prima, una data certa è impossibile. Sulla questione della quarantena obbligatoria per tutta la squadra qualora ci fosse anche un solo caso positivo, diventerebbe un problema per le squadre. Ma si può ragionare nei prossimi giorni, cioè nel momento in cui vediamo l’evoluzione della curva dei contagi. Il mondo del calcio alla fine in sostanza ci chiede di andare avanti o di essere noi ad assumerci la responsabilità di bloccare tutto per tutti la questione dei diritti tv. Il mondo del calcio non lo deciderà mai in autonomia. Nel mondo ci sono diverse posizioni. Anche i calciatori cercano di contattarmi per dirmi le loro preoccupazioni. Altri non vedono l’ora di ripartire domani mattina. Stiamo muovendoci con prudenza e stiamo cercando di fare quanto possibile nei tempi giusti per evitare la cosa peggiore, che tutto riparta e fra due-tre-quattro settimane tutto il paese sia costretto a rifermarsi, non solo il calcio”. Così Spadafora in un’intervista a “Casanapoli.net.

LA NOSTRA STORIA Jose Antonio Chamot

LA NOSTRA STORIA Il 17 maggio 1969 nasce a Concepción del Uruguay, in Argentina, Jose Antonio Chamot. Difensore roccioso, abile tecnicamente e buon colpitore di testa, l’anticipo era la sua arma migliore. Inizia a giocare nelle giovanili del Club Concepciòn. Dal 1988 al 1990 gioca nel Rosario Central. Nel 1990 il presidente Anconetani lo porta a Pisa. Nella stagione 1993/94 passa al Foggia e poi dalla squadra pugliese alla Lazio. In maglia biancoceleste Chamot disputa quattro stagioni vincendo la Coppa Italia nella stagione 1997-98. Nel 1998 viene ceduto all’Atletico Madrid. Dal 2000 torna in Italia e gioca per tre stagioni nel Milan. Nel 2003 passa al Leganés.  Nel 2004 torna al Rosario Central e vi resta fino al 2006, quando si ritira dal calcio giocato. Con la nazionale Argentina ha giocato 43 presenze segnando 2 gol. Ha preso parte a tre edizioni del campionato del mondo (Stati Uniti 1994, Francia 1998 e Corea del Sud-Giappone 2002), a una edizione della Copa América (Uruguay 1995), a una Confederations Cup (Coppa re Fahd 1995) e come fuoriquota con la nazionale olimpica ai Giochi di Atlanta 1996. Nella stagione 2009/10 è viceallenatore del Rosario Central. Dal 2011 è nello staff del River Plate. A dicembre del 2015 viene nominato responsabile del settore giovanile del Rosario Central. Nel 2017 è il vice e subentra a stagione in corso come allenatore ad interim. A settembre del 2018 ottiene la qualifica UEFA A di Coverciano che abilita all’allenamento di tutte le formazioni giovanili e delle prime squadre fino alla Serie C, e alla posizione di allenatore in seconda in Serie B e Serie A.


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Coronavirus, a Formello arrivano gli ispettori della Figc

La polemica sui presunti allenamenti della Lazio con partitelle tra calciatori ha portato la Figc a indagare. Infatti oggi a Formello sono arrivati gli ispettori per verificare il rispetto delle norme sul contenimento della diffusione del Coronavirus.

Dopo le parole del ministro Spadafora a cui ha fatto eco anche il Presidente del Coni Malagò sono arrivati i controlli a Formello. Gli ispettori della Figc hanno infatti assistito agli allenamenti della Lazio per verificare se effettivamente ci fosse o meno il rispetto delle norme anti contagio da Coronavirus. Gli ispettori si sono intrattenuti a colloquio anche con il presidente Lotito e poi hanno lasciato il centro sportivo. La Figc fa sapere che questa è solo la prima delle visite che effettueranno gli uomini della task force incaricati alla verifica. Sotto controllo anche altri club della massima serie italiana.

Legrottaglie: “Scudetto? La Lazio ha una marcia in più”

L’ex Juve Legrottaglie ha parlato della corsa allo scudetto ed espresso un suo parere sulla Lazio

In un’intervista pubblicata sul Corriere di Torino, l’ex bianconero ora allenatore del Pescara Nicola Legrottaglie ha parlato della lotta allo scudetto e ha espresso la propria opinione sulla squadra di Inzaghi. “Sulla carta”, ha detto il tecnico del Pescara, la Juve “è la favorita”, sebbene ci siano “troppe variabili da verificare dopo il lungo stop”. Sui biancocelesti ha ammesso che “per certi versi hanno qualcosa in più della Juventus”, spiegando che secondo lui “chi insegue a livello psicologico ha qualcosa in più rispetto a chi viene inseguito, che ha da perdere”. Legrottaglie ha affermato che tra Juve e Lazio “non vedo una squadra privilegiata rispetto l’altra” e sulla Champions “il fatto che il campionato francese abbia chiuso definitivamente i battenti rappresenta un bel vantaggio per i bianconeri”. In ogni caso tutto si deciderà se e quando il campionato ripartirà.
Strakosha out per infortunio: gli ultimi aggiornamenti

LAZIO Strakosha out per infortunio. Guerrieri unica alternativa

LAZIO Strakosha – Problemi in casa biancoceleste. Il portiere albanese ha infatti riportato un infortunio: Guerrieri unica alternativa

LAZIO Strakosha – Problemi per l’estremo difensore albanese, che nella giornata odierna ha riportato una frattura da stress al quinto metatarso. Stop, questo, che non dovrebbe però escludere il portiere biancoceleste dalla lista dei convocati per il 13 giugno, indicata come data probabile della ripresa. Allo stato attuale, anche alla luce dell’infortunio di Proto, bloccato in Belgio, l’unica alternativa è rappresentata dal giovane Guido Guerrieri.

STENDARDO SULLA RIPRESA DEL CAMPIONATO

 

Stendardo: “Lazio Real il mio apice. Campionato? Protocollo va modificato”

Guglielmo Stendardo ha la Lazio nel cuore e i tifosi lo ricordano con affetto. Ora è avvocato e si dedica al diritto sportivo. Le sue parole tra biancocelesti e coronavirus

Una volta era Willy, oggi chiamatelo avvocato Guglielmo Stendardo. L’ex calciatore della Lazio è oggi un affermato “uomo di legge“, precisamente nel diritto sportivo. Un volta appeso gli scarpini al chiodo, si è laureato a pieni voti in Giurisprudenza, portando avanti la sua seconda passione che ha dato il via alla sua nuova vita professionale. Durante la diretta Instagram sul canale del giornalista Giammarco Menga, l’ex difensore ha affrontato tantissimi argomenti, tra cui anche la Lazio. La squadra capitolina gli è rimasta nel cuore e con l’aquila sul petto ha disputato ben tre stagioni. Alla domanda di Menga su quale partita ricorda con più piacere, Stendardo ha ricordato Lazio Real Madrid.

IL CORONAMENTO DI UN SOGNO

Aver disputato Lazio Real Madrid per me è stato un sogno e la considero l’apice della mia carriera. Per me è stato un premio per essermi confermato a certi livelli che è sempre la cosa più difficile per un calciatore. L’atmosfera era fantastica e capisci la bellezza della Champions League quando inizia a sentire quella musichetta prima della partita. Ha anche un’altra importanza perchè è una delle ultime partite giocate dalla Lazio in Champions League ed è per questo che auguro a Inzaghi e alla squadra di tornarci presto“.

LA RIPRESA DEL CAMPIONATO

Mi auguro con tutto il cuore che la Serie A e tutto il movimento del calcio possano riprendere al più presto. Però ci sono dei punti sul protocollo che devono essere modificati perchè non si sposano bene con la ripresa dell’attività. E’ sbagliato dare la responsabilità al medico sociale e soprattutto deve essere differenziata la colpa dal dolo. Tutti faranno il possibile affinchè nessuno rischi il contagio, ma potrebbe capitare. Anche mettere tutta la squadra in quarantena stona con il far riprendere la Serie A. A quel punto se accadesse, sarebbe difficile continuare“. Dopo i dubbi di Gravina espressi ieri sera, anche Stendardo non sembra molto convinto del protocollo del CTS.

Malagò fa eco a Spadafora: “Lazio poco rispettosa, controlliamo”

Ancora polemiche sui presenti allenamenti della Lazio con le partitelle per il momento vietate dal Governo. Il Presidente del Coni Malagò fa eco al ministro Spadafora che aveva definito Lotito poco rispettoso delle regole. 

“La Lazio si allena già facendo partitelle? I fatti emergono dalle foto ma non so se corrispondono al vero. Mi è sembrata molto poco rispettosa delle regole del gioco. Non so se questo riguarda solo una squadra o anche altre. E’ giusto istituire un pool per controllare come fatto da Gravina, qui c’è un problema non solo di giustizia sportiva ma anche dello Stato”. Queste le parole di Giovanni Malagò.

Bilancio Roma, piangono i conti: è profondo rosso!

Bilancio Roma: la società ha pubblicato i dati finanziari al 31/03/2020. Cresce l’indebitamento complessivo: la mancata Champions ha creato un nuovo buco.

L’indebitamento totale è salito a quasi 279 milioni di euro con un incremento di circa 60 milioni rispetto a giugno 2019. La società ha convocato l’Assemblea per il giorno 26 giugno. A questo punto Pallotta è chiamato a correre ai ripari: cedere la Roma a Friedkin diventa la priorità ma dovrà scendere con il prezzo. I 700 milioni di euro proposti a dicembre sono un lontano ricordo: la crisi economica da Coronavirus impone una revisione al ribasso. La mancata Champions per due anni consecutivi (se non si dovesse terminare il campionato o la Roma non dovesse superare l’Atalanta in classifica) potrebbe essere decisiva.

Spadafora contro Lotito: “Non rispetta le regole, ci sono le immagini”

Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora contro Lotito: attaccata, neanche poco velatamente, la Lazio e il suo presidente sul rispetto delle regole negli allenamenti.

Dopo l’articolo del Corriere della Sera in cui si affermava che la Lazio avrebbe messo in piedi delle piccole partitelle tra gruppetti di giocatori arriva l’attacco del ministro. Dopo la smentita del medico biancoceleste Ivo Pulcini la polemica non si placa. Spadafora contro Lotito a Rete4: “Ieri abbiamo visto le immagini del solito presidente che ha fatto allenare la squadra insieme senza rispettare le regole. Se gli allenamenti non possono ricominciare come previsto ne riparliamo. Se ricominceranno gli allenamenti e la curva dei contagi non aumenta non vedo perché non si possa ripartire il 13 giugno”.

SERIE A Gravina sulla quarantena obbligatoria: “Fa paura, può incidere negativamente sulla ripresa”

Nuove perplessità stanno nascendo sul protocollo adottato dal Governo per la ripresa degli allenamenti e della Serie A. Gravina non lo trova soddisfacente

Il prossimo 13 giugno è prevista la ripresa del campionato italiano di Serie A. Una notizia tanto attesa che però non lascia ancora dormire sonni tranquilli. Infatti il protocollo adottato dal Governo su consiglio del CTS, non ha reso felice la FIGC. Quest’ultima ha avanzato dei dubbi circa alcuni punti e Gravina lo ha fatto presente. Intervistato da Rai 2, il presidente ha voluto sottolineare un punto di difficile applicazione: “C’è enorme difficoltà di trovare strutture ricettive disponibili e di conseguenza dobbiamo consentire gli allenamenti di gruppo a discapito di quelli individuali“. Ma non è l’unico punto che preoccupa di quelli presenti nel protocollo.

LA QUARANTENA A TUTTA LA SQUADRA FA PAURA

La responsabilità dei medici qualora ci sia un calciatore positivo non è andata giù ai medici sociali che non vogliono passare per capri espiatori. Nei giorni scorsi Castellacci, che rappresenta tutti i medici dei club, ha fatto capire come sia inopportuna questa iniziativa. La responsabilità deve essere di tutti e non di una singola persona. Ma oltre a questo, Gravina fa presente che la quarantena obbligatoria per tutta la squadra peserebbe come un macigno: “Stiamo adottando tutte le precauzioni, ma questa disposizione potrebbe mettere a rischio la ripresa della Serie A“. Infine chiusura sui playoff: “Ipotesi ancora non accantonata“.

LAZIO Correa: “Vittoria della Coppa Italia emozione incredibile”

LAZIO Correa — A un anno di distanza, il fantasista biancoceleste ha ricordato le emozioni della finale di Coppa Italia chiusa proprio dal suo sigillo

LAZIO Correa: “La vittoria della Coppa Italia è stata un’emozione unica, è trascorso un anno da quel giorno ma il ricordo è indelebile. Siamo soddisfatti di aver raggiunto un traguardo importante entrando a far parte della storia del club. Il mio gol? Stavamo soffrendo per l’assedio dell’Atalanta, ho visto Caicedo lanciare il pallone e ho iniziato a correre con le ultime energie che avevo. Ho visto Leiva correre verso di me e tutti ci siamo abbracciati, è stato un momento bellissimo. Questa vittoria è anche per tutta la gente che ha lavorato con noi supportandoci sempre”. Così il Tucu Correa ai microfoni della radio ufficiale biancoceleste.

 

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez: contratto super per l’attaccante

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez proseguono i contatti per portare l’attaccante a Roma la prossima stagione

CALCIOMERCATO LAZIO Luis Suarez – Il nome in cima alla lista dell’attacco biancoceleste è sicuramente il colombiano, come vi avevamo già anticipato la scorsa settimana e così continua ad essere. Manca l’accordo con il Watford di Pozzo, ma la Lazio è già pronta per l’assalto, potrebbe sbilanciarsi fino a 20 milioni pur di avere la punta per il prossimo anno. Come riporta il Corriere dello Sport, i biancocelesti avrebbero offerto un contratto quinquennale a 1,5 milioni a stagione contro i 300.000 che Luis Suarez percepisce in questo momento. Un contratto molto ricco per l’attaccante colombiano che spera di poter giocare con la maglia biancoceleste nella prossima stagione.

CALCIOMERCATO LAZIO Faraoni ritorna alla base? Ecco i dettagli

Di Vaio: “Vi spiego la differenza tra la Lazio di Cragnotti e quella di Lotito”

CALCIOMERCATO LAZIO Faraoni ritorna alla base? Ecco i dettagli

CALCIOMERCATO LAZIO Faraoni andò via prima di esordire in prima squadra nella massima serie con l’aquila sul petto

CALCIOMERCATO LAZIO Faraoni – L’esterno dell’Hellas Verona è cresciuto nelle giovanili biancocelesti  (1998-2010) prima di approdare all’Inter ed esordire con quella maglia. Prima dello stop, stava disputando un ottimo campionato tanto che, molte squadre hanno messo gli occhi su di lui, tra queste anche la Lazio. Già, la squadra biancoceleste, secondo Sky Sport, vorrebbe riportare alla base il classe 91′ e avrebbe già contatto la squadra clivense che per l’esterno chiede 6 miloni di euro. Ma la concorrenza sul giocatore è tanta, anche il Napoli vorrebbe inserire nella sua rosa il calciatore, lo segue da tempo e lo stima e proverà fino all’ultimo a chiudere l’affare. Nel caso tornasse, la Lazio potrebbe inserirlo nella lista tra i giocatori cresciuti nel vivaio giovanile.

SCUDETTO LAZIO Ravanelli: “Fu un segno del destino”

Coronavirus Pradé: “Sono stato male, Lotito e sua moglie mi sono stati vicino”

Di Vaio: “Vi spiego la differenza tra la Lazio di Cragnotti e quella di Lotito”

Di Vaio ha giocato per pochissimo tempo con la Lazio prima di diventare un’importante punta per il Bologna

Di Vaio ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta sulla differenza tra la Lazio di Lotito e la Lazio di Cragnotti: “La squadra attuale è stata costruita con il tempo. Sono stati molto bravi perché piano piano, hanno costruito una rosa importante senza fretta di far crescere la squadra nel giro di pochi mesi, in più non cedono grandi giocatori tutti insieme. Hanno fiutato anche diversi affari sfruttando l’occasione, come il caso di Immobile, sono riusciti a individuare Luis Alberto e portare in squadra Milinkovic e Leiva.

CRAGNOTTI

“Lui invece era più pratico, per costruire la squadra ci mise meno tempo e molti più soldi, però è anche vero che facendo così durò tutto di meno. Infatti ora la Lazio è una squadra con un’ottima costruzione e ha dato fiducia a un allenatore molto bravo e capace, come possiamo vedere la squadra è solido sia in campo che nello spogliatoio”.

SCUDETTO LAZIO Ravanelli: “Fu un segno del destino”

Anna Falchi: “La Lazio è fortissima ma anche umile”

SCUDETTO LAZIO Ravanelli: “Fu un segno del destino”

L’ex attaccante della Lazio ricorda la vittoria dello scudetto nel 2000

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, l’ex Lazio Fabrizio Ravanelli ha ricordato la vittoria dello scudetto nel 2000 e parlato di quello che fu un trionfo. “Un’emozione incredibile, fu un segno del destino che lo scudetto fosse decretato dalla mia città, Perugia, contro la mia squadra del cuore, la Juve”. Ravanelli, infatti, prima di entrare alla Lazio, ha vissuto buona parte della sua carriera con il club dei bianconeri. In ogni caso l’attaccante ha sottolineato che quel giorno la Lazio ha “vinto meritatamente” e che “fu una giornata straordinaria”.
Anna Falchi e l’amore per la Lazio

Anna Falchi: “La Lazio è fortissima ma anche umile”

Anna Falchi e l’amore per la Lazio: “Squadra fortissima ma sempre stata umile”

Intervenuta ai microfoni di Radio Sportiva, Anna Falchi ha parlato della sua passione per la Lazio elencando i punti di forza della squadra. La Lazio, ha spiegato la showgirl, è “una squadra fortissima, motivata, con un gruppo unito e molto coeso”. Ma ciò che apprezza di più dei biancocelesti è che “è sempre stata una squadra molto umile, non si è mai montata la testa, non ha parlato di scudetto”, ha detto. E su Inzaghi: “Grandissimo allenatore” che “ama questa squadra e la conosce fino in fondo”. Per quanto riguarda la ripresa del campionato, la Falchi ha riferito che spera di rivedere la Lazio in campo e che “il calcio è uno sport che appassiona tutti”.
Asl Roma 4 ringrazia la Curva Nord

FOTO Asl Roma 4 ringrazia la Curva Nord della Lazio

La Asl Roma 4 ha voluto ringraziare la Curva Nord della Lazio per l’impegno profuso in questo delicato periodo di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Coronavirus.

Con una lettera inviata alla Curva Nord della S.S. Lazio, la Asl Roma 4 ha voluto ringraziare lo zoccolo duro dei tifosi biancocelesti per la loro donazione in favore dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia. La Curva Nord biancoceleste si è infatti subito messa in moto in prima persona organizzando una raccolta fondi per l’acquisto di respiratori e materiale di protezione personale per il nosocomio civitavecchiese.

LA LETTERA

Questa la lettera inviata alla Curva Nord a firma del Direttore Generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle: “È con grande commozione che la nostra Azienda ha ricevuto la Vostra donazione. Desidero ringraziarVi per quanto inviato che è stato un aiuto prezioso per poter garantire una sanità di qualità in questo momento di vera emergenza. Sono certo che questo Vostro tangibile gesto vuole essere anche il riconoscimento e ringraziamento per tutti coloro che sono impegnati in prima linea contro la diffusione del Covid-19 perchè in questa incredibile guerra il vero esercito sono proprio loro. Colgo l’occasione per ringraziarVi ancora una volta e porgere i miei più cordiali saluti“.

 

 

Immobile, parla l’agente: “Napoli? Ciro sta bene a Roma”

Nella giornata odierna, l’agente di Ciro Immobile è intervenuto a proposito delle voci relative a un interessamento del Napoli per il bomber biancoceleste

Napoli interessato a Immobile? Bisognerebbe chiederlo a Giuntoli e De Laurentiis dovrebbe fare lo stesso con Lotito. Stiamo parlando del miglior centravanti italiano, in testa alla classifica dei bomber europei nella lotta per la Scarpa d’Oro. È probabile che ci sia l’interesse del Napoli come di altri club europei. In ogni caso la Lazio non ha intenzione di cederlo e Ciro è felice a Roma”. Così Alessandro Moggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss.

 

LAZIO – Il dottor Pulcini: “Violato il protocollo? Se fosse così mi dimetterei”

Nella giornata odierna è circolata la notizia della violazione del protocollo relativo agli allenamenti da parte della Lazio. Le parole del dottor Pulcini

A questo proposito è intervenuto il dottor Pulcini, responsabile sanitario del club biancoceleste: “Ho letto della vicenda e cerco di monitorare la situazione. Se fosse vero, potete immaginare le conseguenze, se la situazione sfugge al mio controllo sarei costretto a dimettermi. Sono stato smentito e credo ci sia una smentita ufficiale sulla presunta partitella di ieri. Per quanto riguarda l’immagine circolata, si tratta di una foto vecchia. Queste voci non corrispondono alla verità e arriverà comunicazione da parte della società”. Così il direttore sanitario della Lazio Ivo Pulcini, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, in merito alle indiscrezioni circolate oggi su alcuni organi di stampa sul fatto che la squadra stia già praticando in allenamento le ‘partitelle’ con più giocatori nonostante il divieto fino a lunedì prossimo.

Coronavirus Pradé: “Sono stato male, Lotito e sua moglie mi sono stati vicino”

Coronavirus Pradé, direttore sportivo della Fiorentina, ha raccontato la sua esperienza con il virus. Non sono mancati i ringraziamenti: tra questi anche quelli recapitati al presidente Lotito.

Coronavirus Pradé: il ds della Fiorentina ha raccontato di essere stato contagiato e di aver trasmesso il virus anche alla sua famiglia. Ecco le sue parole a Sky: “Voglio essere portavoce di alcuni concetti che credo che siano molto importanti. H contagiato la mia famiglia: mia moglie, mia figlia sono state male. Anche i miei suoceri sono stati ricoverati allo Spallanzani di Roma. Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine: il presidente Commisso mi chiamava tutti i giorni così come Joe Barone. Ringrazio i medici e gli infermieri per lo sforzo fatto. Non dimentico neppure le telefonate del presidente Lotito e di sua moglie Cristina, li ringrazio molto. Da sempre sono stato favorevole a tutte le misure di sicurezza: oggi più che mai dobbiamo tornare alla normalità rispettando il distanziamento sociale”.