Lazio quinta vittoria consecutiva fuori casa per la squadra di Inzaghi, che allunga così la striscia positiva
Lazio quinta vittoria consecutiva fuori casa – I biancocelesti aggiungono un altro tassello al loro momento splendido, non solo hanno raggiunto le 9 vittorie consecutive, ma ben 5 sono arrivate in trasferta. Non solo è la prima squadra in Italia ad avere questa striscia positiva, ma lo anche in Europa davanti a squadre come Manchester City, Barcellona, Psg, Bayern e Liverpool. Quest’ultima superata grazie alla vittoria ottenuta ieri al 91′ minuto, la Lazio si porta così a 5 vittorie consecutive lontane dall’Olimpico, mentre la squadra che sta stupendo tutta l’Inghilterra, il Liverpool è ferma a quota a 4, a -1 dai biancocelesti.
Lazio Immobile sempre più nella storia di questa società. Continua a segnare e a gonfiare la rete
Lazio Immobile sempre più nella storia – L’attaccante di Torre Annunziata dopo 4 partite di digiuno è tornato al gol portando la Lazio alla vittoria. Oggi è sceso in campo non al meglio della condizione, infatti, veniva da giorni tra alti e bassi a causa dell’influenza. Ciro on fire, con la doppietta realizzata oggi, si porta a 19 reti in 17 partite, un bomber assoluto sempre più capocannoniere della Serie A e il primo posto in classifica nella scarpa d’oro condiviso con Lewandowski, entrambi a quota 38 punti.
Ora Ciro è a quota -1 dal raggiungere Bruno Giordano nella classifica dei gol segnati dai bomber con la maglia laziale, sicuramente riuscirà a superare questo nuovo traguardo continuando a scalare i record biancocelesti. Chinaglia occupa la terza posizione e dista 15 gol, se il numero 17 dovesse continuare con questo ritmo, potrebbe raggiungere anche un altro pezzo di storia biancoceleste.
1 Piola 159 gol 2 Signori 127 gol 3 Chinaglia 122 gol 4 Giordano 108 gol 5 Immobile 107 gol 6 Rocchi 105 gol
Balotelli il comunicato della Lazio per i cori ricevuti dal giocatore che ha chiesto l’intervento dell’arbitro
Balotelli il comunicato della Lazio – Balotelli, ha accusato i tifosi laziali per i presunti cori razzisti nei suoi confronti durante la partita di ieri. Nel primo tempo, Mario ha chiesto all’arbitro di fermare la partita per aver sentito dei buu razzisti nei suoi confronti. Dallo stadio però, non sembrano esserci stati nei cori razzisti ma solo insulti per il calciatore, la società ha diramato un comunicato ufficiale prendendo posizione:
“Come sempre avvenuto in passato, la S.S. Lazio si dissocia nella maniera più tassativa dai comportamenti discriminatori messi in atto da una sparutissima minoranza di tifosi nel corso della partita con il Brescia. La Società ribadisce ancora una volta la condanna nei confronti di simili ingiustificate intemperanze e conferma intento di perseguire giudiziariamente chi di fatto tradisce la propria passione sportiva provocando una grave lesione alla immagine della società e della squadra biancoceleste”.
LA NOSTRA STORIA Pasquale Vivolo nasce a Brusciano (NA) il 6 gennaio 1928. Era soprannominato ‘Bibi’. Trasferitosi a tre anni a Cremona inizia a giocare nella parrocchia del quartiere di San Bernardo.
Qui Vivolo è notato da Renzo Pasini, allora osservatore della squadra dilettantistica Victor, antagonista della Cremonese, che lo ingaggia subito. Finita la guerra la Victor è inglobata dalla Cremonese e ammessa al campionato di serie B. Il suo primo maestro nelle giovanili fu Renato Bodini. In seguito suoi allenatori furono Defendi, Villini ed Ercole Bodini con cui Vivolo esordisce nel campionato 1947/48. La Juventus, su suggerimento dell’osservatore Virginio Rosetta, lo acquista. In bianconero disputa quattro campionati, dalla stagione 1949/50 a quella 1952/53.
Il 26 ottobre 1952 a Stoccolma segna il goal del pareggio al suo esordio in Nazionale nella partita contro la Svezia. Con la Juventus vince due scudetti e due Coppe Italia. Nel 1953 passa alla Lazio per settanta milioni che Costantino Tessarolo, Presidente della Lazio, pagherà nonostante un deficit societario di duecentotrenta milioni di lire. La scelta risulterà vincente perché Pasquale Vivolo sarà uno dei protagonisti di quella squadra che in cinque campionati, dal 1953/54 al 1957/58, arriverà due volte terza dietro le potenze del nord.
Vivolo è una pedina fondamentale per tutti gli allenatori biancocelesti. Alla fine del campionato 1957/58 il prof. Leonardo Siliato, presidente della società, è costretto a puntare sui giovani per motivi economici. Vivolo, a soli ventinove anni, si trasferisce al Brescia in serie B. A fine stagione abbandona il calcio. Tornato a Cremona si rivela un ottimo imprenditore in campo industriale. Si è spento improvvisamente il 18 novembre 2002 nella sua città d’adozione. A suo nome intitolati diversi tornei giovanili di calcio.
LA NOSTRA STORIA Aimone Lo Prete nasce a Roma il 6 gennaio 1906. Nella stagione 1928/29 fa parte dell’organico senza scendere mai in campo in partite ufficiali.
Lo Prete inizia a giocare nel 1921 nel Vittoria. Nel 1923 passa all’Alba. Nel 1927/28 si trasferisce alla Virtus Goliarda, da dove lo preleva la Lazio. Nel 1929/30 viene ceduto al Palermo dove resta fino al 1935/36. Successivamente si trasferisce in Etiopia, ad Addis Abeba, per lavoro. Qui gioca nei campionati locali con una squadra di emigranti italiani.
Squadra fondata e allenata dal celebre portiere laziale Ezio Sclavi. Con questa squadra, l’O.P.R.A.R.E., vince per tre volte il campionato locale. Nel 1958 diventa allenatore della squadra giovanile della Lazio che partecipa al Torneo di Cannes e dei Giovanissimi C. Ad agosto dello stesso anno passa, come allenatore in seconda, al Catania.
La Befana del 6 gennaio del 1998 veste biancoceleste. Non tutta Roma però festeggia la ricorrenza: gioie e sorrisi per i tifosi della Lazio e quattro ‘pacchi’ dono per quelli giallorossi che però certamente non ne saranno felici.
Sul campo, per questo derby di andata dei quarti di finale di Coppa Italia, due squadre con stati d’animo completamente differenti: da una parte il gruppo biancoceleste di Sven Goran Eriksson formato da giocatori eccezionali che danno del tu al pallone con una semplicità disarmante; dall’altra la squadra di Zeman, un gruppo spavaldo che però se attaccato negli spazi che lascia si scioglie come ghiaccio al sole. Troppo forte la Lazio per questa Roma. Tutto risulta semplice per la coppia Mancini-Boksic che fa letteralmente impazzire la retroguardia giallorossa.
Pronti via e ai biancocelesti bastano due minuti per portarsi in vantaggio. Candela si spinge in avanti tentando l’alleggerimento ma si fa rubare palla dal Mancio che smista verso Almeyda, il pallone da quest’ultimo arriva a Boksic che mette dentro firmando l’1-0 e il suo quarto gol in altrettanti incontri. La Roma, nonostante tutto il tempo a disposizione per riequilibrare la gara, parte lancia in resta alla ricerca di un immediato pareggio ma l’unico risultato ottenuto è quello di lasciare delle sterminate praterie dove i biancocelesti hanno saputo infilarsi e dove hanno scorazzato per tutto l’incontro affondando con la velocità dei suoi uomini come un coltello nel burro.
Mancini ha incredibilmente sbagliato delle favorevoli occasioni mentre Boksic al 32′ si guadagna il rigore del 2-0 che viene trasformato da Jugovic. I giallorossi disputano un buon primo tempo ma, per quanto costruito, raccolgono davvero poco, a parte il rigore del momentaneo 2-1 trasformato da Balbo dopo un atterramento di Cafu da parte di Nedved. Dopo l’intervallo Eriksson sostituisce Marchegiani – acciaccato – con Ballotta e Almeyda con Venturin. Zeman, da parte sua, inserisce Gautieri al posto di Paulo Sergio, infortunato alla testa. Gautieri, tra l’altro, non porta alcun apporto alla squadra tanto che Zeman pensa bene di spedirlo in anticipo negli spogliatoi per inserire Vagner, lasciando in panchina gente come Delvecchio.
Nella ripresa il copione non cambia. La Roma tenta di far male ma è la Lazio a menare le danze: è Mancini al 75′ a mettere al sicuro il risultato con un pallonetto calibrato che scavalca Konsel e, dopo altri 5 minuti, è la volta di Fuser che su punizione batte l’estremo difensore giallorosso e fissa il risultato finale sul 4-1. A questo punto i giallorossi perdono la testa e a pagare per tutti è Balbo che viene espulso all’arbitro Rodomonti. Il 4-1 finale punisce oltremodo i giallorossi rendendo quasi superflua la gara di ritorno e esalta i biancocelesti che si apprestano con facilità a superare il turno e a conquistare una meritata semifinale.
Note: giornata soleggiata, terreno in perfette condizioni. Espulso all’80’ Balbo per gioco violento. Ammoniti Pancaro, Nedved, Grandoni, Di Francesco, Petruzzi per gioco scorretto, Cafu per comportamento non regolamentare. Recuperi: 3′ p.t., 5′ s.t.
Spettatori: 49.260 per un incasso di Lire 1.312.870.000.
Dura presa di poszione da parte di Super Mario nei confronti dei tifosi laziali presenti allo stadio. Durante Brescia Lazio Balotelli è stato oggetto di alcuni cori
Al termine di Brescia Lazio Balotelli, attaccante delle Rondinelle, si è scagliato contro i tifosi biancocelesti. Durante il primo tempo, l’attaccante ha voluto che l’arbitro fermasse il gioco per aver sentito alcuni cori etichettati, secondo il numero 45, come razzisti. Dopo l’annuncio dello speaker, la situazione è tornata alla normalità. Ma poco fa Balotelli ha rincarato la dose tramite il suo profilo Instagram con queste parole:
SS Lazio centoventi anni dopo, il villaggio sarà aperto fino al 12 gennaio
Centoventi anni dopo incontriamoci in Piazza della Libertà, il villaggio biancoceleste che celebrerà i 120 anni, aprirà ufficialmente i battenti domani, lunedì 6 gennaio, nel luogo storico dove la Lazio fu fondata. Al taglio del nastro saranno presenti autorità della Regione Lazio, ente che ha sostenuto l’iniziativa, della SS Lazio Polisportiva, Cristiano Sandri e Arturo Diaconale in rappresentanza della SS Lazio Calcio. L’iniziativa, realizzata intorno alla Palazzina della Fondazione Sandri al centro di Piazza della Libertà, offrirà ai tifosi biancocelesti e a tutti i visitatori numerose sorprese per un vero e proprio bagno di lazialità.
Negli stand si potranno ammirare testimonianze della lunga e gloriosa storia della Lazio, curati dalla Lazio Motociclismo, Lazio 100, da Lazio Fan Shop, dal Centro Studi Nove Gennaio, con la collaborazione del Comitato Consumatori Lazio e dall’ Associazione Lazio Museum. Fra i reperti storici le riproduzioni delle maglie storiche del 1900, 1904, 1915 e 1920. Fra le attrazioni dell’evento ci sarà l’”immersive room” all’ interno della quale si potrà interagire con video a 180 gradi tridimensionali, musica ed immagini uniche delle imprese sportive della Lazio, con lo scopo di far rivivere la storia del glorioso club, conoscerne i personaggi ed emozionarsi quasi da protagonisti. Intorno alla piazza saranno allestiti tre striscioni commemorativi dedicati allo scudetto del 1915, a Silvio Piola e a Lucio Battisti. Una giornata speciale sarà quella dell’Epifania. Il 6 gennaio, a partire dalle 14.00 tutti i bambini presenti riceveranno la calza della Befana biancoceleste e potranno divertirsi con spettacoli di animazione e magia. Il mago Pinko intratterrà grandi e piccini con un coinvolgente spettacolo di giochi di prestigio e di magia. Nel corso di tutto il pomeriggio i bambini verranno coinvolti in giochi ed iniziative a loro dedicate.
Numerosi i contributi che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento fra le quali la Regione Lazio, nelle persone del Presidente Nicola Zingaretti, il I Municipio di Roma, la Curva Nord, l’Associazione Sodalizio Lazio, i Gate 51 Lazio, la Lazio Motociclismo, la Lazio Ciclismo, la Lazio Atletica, la Fondazione Sandri, L’Avvocato Gianluca Mignogna Presidente del Comitato Consumatori Lazio nonché promotore della rivendicazione dello scudetto del 2015, Emiliano Foglia della Associazione Lazio Museum, la voce narrante Mino Caprio, Mirko Borghesi. L’ingresso per il pubblico sarà gratuito per tutti i giorni di apertura.
La vittoria dei biancoceelsti ha strozzato la gioia di alcuni addetti ai lavori. Brescia Lazio su SkySport è stata trasmessa con una telecronaca poco piacevole
Sponda di Caicedo tiro di Immobileeeeeeee, gol della Lazio per l’1-2 finale. I biancocelesti si sono presi con audacia e un pizzico di fortuna tre punti pesantissimi sulle Rondinelle. A bocce ferme e dopo aver esultato, i tifosi laziali si sono chiesti: ma a che telecronaca abbiamo assistito? Brescia Lazio su SkySport non ha avuto un commento superpartes dal duo Marinozzi – Fernando Orsi. “Brescia meritatamente in vantaggio”, si è sentito pronunciare dopo il gol di Balotelli. L’attaccante è stato autore di una buona partita, ma dipinto come un fenomeno è stato un pochino troppo. Ci è dispiaciuto ascoltare i commenti di Fernando Orsi, ex portiere della Lazio, troppo di parte a favore dei padroni di casa. Elogi a non finire per Tonali (giustissimi, ha giocato un grandissimo match), per Super Mario, frecciatine alla Lazio per il gioco troppo lento e povero di iniziativa, senza sottolineare l’assenza pesante di Luis Alberto. Insomma fino al gol di Immobile è stato un elogio per i blu di casa. Poi ci ha pensato Ciro Immobile a mettere le cose in chiaro. Si, Lazio fortunata può darsi, ma anche più forte di chi non la vuol vedere nei piani alti della classifica. Per il prosieguo, ci auspichiamo telecronache meno faziose e più realistiche.
Record uguagliato: Inzaghi raggiunge Eriksson con 9 vittorie consecutive in campionato come la Lazio della stagione 98-99.
“Al record della Lazio di Eriksson ci tenevamo e fa piacere averlo raggiunto, anche se la vittoria di oggi era importante soprattutto per la classifica”. Simone Inzaghi raggiunge Eriksson e a Sky, dopo la vittoria di Brescia, parla della 9/a di fila in campionato che uguaglia la striscia del collega svedese nella stagione ’98-’99. “La squadra ci ha creduto fino alla fine – aggiunge commentando l’ennesimo gol dopo il 90′ – sapevamo che era una partita difficile, contro un avversario che aveva fatto una lunga preparazione durante la pausa natalizia”.
BRESCIA LAZIO Milinkovic è intervenuto al termine della sfida vinta al fotofinish dai biancocelesti sulle Rondinelle.
BRESCIA LAZIOMilinkovic: “Alla fine siamo andati tutti dentro per provare a far goal. Sicuramente dovevamo provare a farlo prima per finire con più tranquillità. E’ bello vincere all’ultimo minuto, anche se a me non piace tanto, vorrei stare più tranquillo…Oggi abbiamo giocato un po’ lenti, nel secondo tempo il Brescia si era messo bene in difesa. Poi abbiamo provato qualche cross al centro e finalmente abbiamo trovato il goal alla fine. Scudetto? Deve rimanere una parola a parte, noi guardiamo partita dopo partita. Come abbiamo fatto queste vittorie consecutive dovremo farne altre. Contro il Napoli sarà difficile, ma abbiamo tutta la settimana per prepararla.
BRESCIA LAZIO Mister Inzaghi è intervenuto ai microfoni dei cronisti al termine della sfida del Rigamonti, ennesima vinta in zona Cesarini dai biancocelesti. 1-2 il finale doppietta di Immobile.
BRESCIA LAZIO Inzaghi: “Era una partita non semplice e lo sapevamo. Il Brescia in inferiorità si è difeso molto bene e noi avevamo qualche problema a trasmettere la palla. E’ una vittoria importante soprattutto per cominciare bene il 2020. Ho giocatori che stanno bene, la squadra ha fatto quello che avevamo provato, sono molto soddisfatto. Era una partita molto insidiosa, onore ai ragazzi perchè è una vittoria importantissima. Abbiamo cambiato qualcosa in corsa dopo che loro si erano messi 5-3-1. Noi in quel frangente dovevamo esser più bravi a muovere la palla velocemente, in questo anche il campo non ci ha aiutato. Goal in zona Cesarini? E’ diventata una costante, ma è perchè la squadra ci crede sempre e non molla mai. Bravo Ciro! Ora dobbiamo continuare. Infortuni? Correa sembra avere un indurimento al polpaccio, speriamo nonn sia nulla di grave perchè per noi è un giocatore importantissimo“.
Brescia Lazio le pagelle: ecco i voti della nostra redazione alla prima partita del 2020 dei biancocelesti.
Strakosha 6 – Non può nulla sul tiro di Balotelli, l’errore è del suo compagno di reparto Luiz Felipe. Per il resto non deve compiere interventi complice l’inferiorità numerica del Brescia.
Luiz Felipe 5,5 – Si fa uccellare da Balotelli facendosi scavalcare da un pallone vagante con l’italiano che trafigge Strakosha. Oggi meno sicuro del solito.
Acerbi 6 – Fracesco oggi è sembrato più in difficoltà del solito, battibecca con Balotelli che ha praticamente innervosito tutti ma non molla mai. Esce alla grande nella ripresa.
Radu 5,5 – Il romeno è apparso un pò spaesato nell’area, viene innervosito dagli avversari e si fa ammonire nella ripresa dopo un tunnel subito. Inzaghi non ci pensa due volte e lo tira fuori. Al 59′ Jony 6 – Entra con voglia, la squadra lo serve spesso: i suoi cross non sono così precisi come nel caso di Cagliari e l’incornata finale di Caicedo.
Lazzari 6,5 – Un motorino inesauribile, dalla sua parte arrivano sempre pericoli. Nella ripresa viene servito meno ma questo ragazzo si è preso con merito la fascia destra della Lazio.
Parolo 6 – Chiude bene tutte le linee di passaggio del Brescia a centrocampo. Viene ammonito e Inzaghi lo cambia per precauzione. Al 59′ Cataldi 6 – Danilo non è al meglio causa influenza ma dà il suo contributo in regia: i palloni di inizio azione passano tutti dai suoi piedi.
Correa 5,5 – Oggi è apparso svogliato e sicuramente fuori ruolo: fa quello che può al posto di Luis Alberto squalificato ma è apparso un pesce fuor d’acqua.
Milinkovic-Savic 6 – Non la sua migliore partita ma di testa e di fisico è sempre il primo della classe. Svetta in area e crea pericoli nelle palle da fermo.
Lulic 6 – Il capitano comincia bene la gara tentando un grande tiro a giro al 15′ poi si spegne alla distanza per la fatica fisica. Al 76′ Anderson s.v.
Immobile 7,5 – Due palloni toccati e due gol: Ciro non era in giornata oggi, causa influenza, ma è comunque decisivo.
Caicedo 7 – Si procura il rigore nel primo tempo e provoca l’espulsione del Brescia, fa l’assist per il gol decisivo di Ciro. La pantera colpisce ancora.
Inzaghi 8 – I suoi suonano la nona vittoria consecutiva: a Brescia non era facile visto che gli avversari correvano come forsennati. Fa i cambi giusti tirando fuori gli ammoniti vedendo la partita sempre più maschia. I suoi ragazzi lo premiano al 91′ con un altra vittoria preziosissima: raggiunto Sven Goran Eriksson.
NAPOLI Altra assenza pesante contro la Lazio? Gattuso sempre più nei guai a pochi giorni dalla sfida dell’Olimpico contro i biancocelesti.
NAPOLI Altra assenza pesante contro la Lazio? Non è iniziato proprio nel migliore dei modi il 2020 per gli uomini di Gattuso. Che domani sera(ore 20.45) affronteranno al San Paolo l’Inter senza Dries Mertens. L’attaccante – riporta Sky Sport – ha infatti accusato un problema all’adduttore, che lo terrà ai box almeno fino a metà della prossima settimana. In queste ore, Mertens è partito per il Belgio, sua terra natia: qui si curerà al meglio, nella speranza di tornare nel più breve tempo possibile a disposizione dell’ex tecnico del Milan. Che comunque conta di recuperarlo per la sfida di sabato prossimo 11 gennaio contro la Lazio. Una sfida delicata, che gli azzurri dovranno affrontare già privi di Koulibaly. E, in caso di recupero, con un Mertens non al 100% della propria condizione.
Come volevasi dimostrare gol e spettacolo nell’incontro tra la Lazio del pratico Zoff e il Foggia di Zeman: 5-2 il risultato finale. Pesante nei confronti dei rossoneri che, nonostante l’inferiorità numerica per quasi un’ora di gioco, meritano comunque applausi per la prova sostenuta sul campo.
Sin dall’inizio le squadre danno a intendere ciò che l’incontro potrà offrire. Azioni su azioni, continui ribaltamenti di fronte che lasciano gli spettatori con il fiato sospeso perché, sia da parte della Lazio che del Foggia, si ha l’impressione che il gol debba arrivare da un momento all’altro. Infatti, passano appena 10 minuti ed è subito gol: Bacci serve sulla destra Doll, il tedesco si libera per il tiro e con una botta spettacolare porta in vantaggio i biancocelesti. Trascorrono appena tre minuti e si illumina Zemanlandia, sinistro dal limite di Shalimov dopo una sponda di Petrescu, palla sotto l’incrocio alle spalle di Orsi – sostituto del febbricitante Fiori – ed è subito 1-1.
La partita è sempre più spettacolare, le azioni continuano a susseguirsi senza un attimo di tregua. Al 16′ la squadra di Zoff si porta di nuovo in vantaggio. Questa volta è l’altro tedesco Karl Heinze Riedle che con un imperioso stacco di testa su cross di Bergodi insacca alle spalle del portiere foggiano Mancini. Subito dopo è ancora la Lazio a sfiorare la marcatura con Ruben Sosa che davanti all’estremo difensore del Foggia spreca la più semplice delle occasioni. Rossoneri però che non demordono, anzi, al 21′ raggiungono la parità. È ancora Shalimov dopo una combinazione Petrescu-Kolivanov a mettere dentro. Partita di nuovo sul binario del pareggio e tutto da rifare.
Il Foggia continua a giocare di rimessa lanciando nelle praterie lasciate aperte dai biancocelesti le frecce del proprio arco. Il trio Kolivanov-Baiano-Signori impegna seriamente e di continuo la retroguardia laziale. Al 34′ però Sosa parte in slalom e con un perfetto assist serve Riedle, l’attaccante alza la palla a palombella per scavalcare Matrecano che blocca la sfera con le mani. Cesari, il direttore di gara, estrae il cartellino rosso ed espelle il centrale rossonero. Zeman corre ai ripari e inserisce Napoli al posto di Kolivanov. Nonostante l’inferiorità numerica il Foggia continua a macinare gioco come niente fosse.
Shalimov nel ruolo di moderno centromediano metodista sventaglia suggerimenti e si propone spesso come tiratore aggiunto nei varchi lasciati aperti da Baiano e Signori. Al 38′ a rompere l’equilibrio è ancora Riedle che con un altro stacco di testa su traversone del connazionale Doll porta di nuovo in vantaggio i suoi. Nella ripresa Zoff nel tentativo di arginare le iniziative di Codispoti lascia negli spogliatoi Sclosa e inserisce Stroppa. Ripresa sulla falsariga del primo tempo fino all’81’ quando è proprio Stroppa, in seguito a una azione di sfondamento, a realizzare il gol del 4-2. Ma non è finita qui perché passano appena due minuti ed è Sergio a fissare il risultato sul definitivo 5-2.
IL TABELLINO
LAZIO: Orsi, Bergodi, Sergio, G. Pin, Corino, Soldà, Bacci, Doll, Riedle (78′ Neri), Sclosa (46′ Stroppa), Sosa. A disp.: Roma, Vertova, Melchiori. All. Zoff
FOGGIA: F. Mancini, Codispoti, Grandini, Shalimov, Matrecano, Consagra, Kolyvanov (34′ T. Napoli), Petrescu (71′ Rambaudi), Baiano, Barone, Signori. A disp.: Rosin, Porro (I), Musumeci. All. Zeman
Quello che il Brescia si aspetta, è un inizio anno con il botto per dare continuità a un mese di dicembre che con 7 punti conquistati in quattro partite, ha rimesso la squadra di Corini in corsa per la salvezza. L’ostacolo proposto dalla sfida di domani alle 12.30 è però doppio: il primo è la Lazio che vola sulle ali dell’entusiasmo e delle ambizioni da scudetto, il secondo è uno stadio di casa nel quale il Brescia stenta (solo 4 punti fatti, peggior rendimento interno del campionato). Per preparare questa partita, la squadra è stata anche quattro giorni in ritiro a Roma durante la sosta: “Sono contento – dice Corini – perché la squadra ha capito lo spirito del ritiro, quei giorni ci hanno permesso di lavorare bene su tutti gli aspetti tecnico-tattici. Di certo c’è stato tanto rammarico per i due punti persi a Parma, ma possiamo riprenderceli, dobbiamo essere sempre arrabbiati”. Quella contro la Lazio “oggettivamente sarà una partita complicata, è una squadra che esprime un calcio di alto livello e che negli ultimi 6 mesi ha vinto due coppe. Ma ci sentiamo pronti”. Quanto al rendimento casalingo, “nella mia gestione ci sono due partite nelle quali abbiamo lasciato qualcosa per strada: il livello delle nostre prestazioni deve sempre essere molto alto”. Tornando alla Lazio, mancheranno Luis Alberto e Leiva: “Di certo sono due giocatori fondamentali: se Inzaghi schiererà Correa interno, giocherà con due punte fisiche. Mi aspetto questa alternativa, altrimenti mi aspetto Parolo vertice basso se non ci sarà Cataldi”. Al Brescia invece mancherà Corini, squalificato: “Sono dispiaciuto perché non me lo meritavo, la squadra mi mancherà ma con il mio vice Lanna sarà in buonissime mani”. Domani andrà in scena la sfida Balotelli-Immobile: per Mario potrà essere uno stimolo in più? “Balotelli – dice Corini – in questo momento ha l’atteggiamento giusto e dimostra senso di responsabilità: non deve essere solo un finalizzatore ma anche qualcosa in più.
BRESCIA LAZIO Conferenza di Mister Inzaghi alla vigilia della delicata trasferta del Rigamonti. La sfida è in programma domani alle ore 12:30.
BRESCIA LAZIO Conferenza di Simone Inzaghi da Formello
Negli occhi di tutti ci sono le vittorie di Cagliari e la Supercoppa. Vedremo la stessa Lazio nel 2020?
“Lasciamo un 2019 pieno di soddisfazioni, abbiamo vinto due coppe in cinque mesi e mezzo. Ma adesso dobbiamo riattaccare subito, domani abbiamo una partita non semplice, con una squadra che sta bene e ha un allenatore che fa giocare molto bene le proprie squadre”.
Piedi a terra e partita per partita?
“Noi dobbiamo essere consapevoli del nostro valore, ma allo stesso tempo umili. Le insidie sono dietro l’angolo. Domani bisognerà fare una partita da vera Lazio. Serve il 120% da parte di tutti”.
Domani giocherai senza Luis Alberto e Leiva, con Cataldi non al 100%. A che Lazio stai pensando?
“Ho il dubbio di Cataldi: Danilo ha avuto un risentimento. Ieri l’ho visto abbastanza bene, senza problematiche avrebbe sicuramente giocato. Lui mi ha detto di sentirsi bene. Mancano 20 ore e valuterò insieme a lui e allo staff. In caso ho alternative. Il ruolo di Luis Alberto possono farlo in tanti: Parolo, Berisha, Lulic, Jony, anche Correa”.
Come sta Immobile?
Immobile ha avuto un attacco febbrile durato però solo 36 ore. Stamattina si è allenato regolarmente, come ieri. Potrà tranquillamente essere della partita”.
In cosa è migliorata maggiormente la Lazio?
“Penso che nei miei giocatori sia cresciuta l’autostima, c’è grandissima fiducia. Questo percorso va avanti e ci ha già regalato serate memorabili. Abbiamo lasciato nel migliore dei modi il 2019, dobbiame continuare. L’avversario è in salute”.
Hai un desiderio per il 2020?
“Il desiderio è quello di vivere ancora serate come quella di Riyad. Vincere un trofeo così importante è sempre bello. Mi sarebbe piaciuto alzare la coppa davanti ai nostri tifosi…”.
L’obiettivo è cambiato?
“Il nostro obiettivo è quello di ragionare partita per partita. Ai miei ragazzi ho chiesto consapevolezza dei propri mezzi, ma allo stesso tempo umiltà e spirito di sacrificio. Anche le altre stanno correndo”:
Come hai trovato i giocatori a livello mentale?
“Li ho visti bene. Probabilmente avevamo tutti bisogno di staccare un po’ la spina. Dopo il primo giorno insieme ai nostri splendidi tifosi abbiamo fatto cinque sedute nel migliore dei modi. Domani la squadra cercherà una partita importante. Mancheranno Leiva e Luis Alberto, giocatori importanti, ma io ho grande fiducia in tutti”.
Come hai visto Balotelli?
“Ha grandi qualità e si è rimesso in gioco a Brescia. Dopo tanti anni fuori ha avuto bisogno di riadattarsi, ma adesso sta crescendo come tutta la squadra. Sarà un osservato speciale”.
Mercato? Che ne pensa di Escalante?
“Con la società c’è perfetta sintonia sul mercato. Stiamo guardando ma siamo consapevoli di avere un’ottima rosa. Escalante è un buon giocatore. So che la società lo sta monitorando, ma non per adesso.Vedremo cosa succederà alla fine dell’anno”.
FORMELLO LAZIO Luis Alberto assente, la soluzione è a sorpresa.
FORMELLO LAZIO Luis Alberto assente? Nessun problema per Inzaghi, che invece ne approfitta per sperimentare. Per sopperire all’assenza dello spagnolo (squalificato insieme a Leiva), il tecnico aggiunge una punta e peso in zona gol. Una soluzione a sorpresa quella adottata alla vigilia della trasferta di Brescia. Una Lazio iperoffensiva, con Correa arretrato sulla linea dei centrocampisti e Caicedo partner di Immobile davanti. Tutti insieme i tre attaccanti, con il Tucu che agirà come mezzala sinistra. Milinkovic e Parolo (in regia) dovranno invece aggiungere protezione alla squadra. Solo panchina dunque per Cataldi: questa mattina il classe ’94, al secondo allenamento di fila in gruppo, è stato infatti provato tra le alternative. Presentava una fasciatura al polpaccio destro, affaticato durante la settimana.
Scelte fatte dunque, anche se per l’ufficialità occorrerà attendere gli attimi a ridosso della gara. Sulle fasce saranno confermati Lazzari a destra e Lulic a sinistra. Come pure, in difesa, la linea a tre delle ultime uscite ufficiali: Luiz Felipe vincerà infatti il ballottaggio con Patric e affiancherà Acerbi e Radu. Per una Lazio che, dopo essersi presa il terzo posto, non vuole accontentarsi di difenderlo, ma punta ancora più in alto.
PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Correa, Lulic; Caicedo, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Bastos, Patric, Silva, Marusic, Cataldi, Berisha, Jony, Anderson, Adekanye. All.: Inzaghi.
CALCIO MERCATO LAZIO In arrivo Escalante: colpo a sorpresa messo a segno dalla società biancoceleste.
CALCIO MERCATO LAZIO In arrivo Escalante. Argentino, è il tipico colpo ‘a sorpresa’ cui la società biancoceleste ci ha ormai abituati. Il club del presidente Lotito avrebbe messo le mani sul centrocampista, che dal 2015 milita in Spagna, nell’Eibar. Squadra con cui ha collezionato in questi anni 148 presenze totali e 10 reti. Classe 1993 e scuola Boca Juniors, Escalante ha al suo attivo anche un’esperienza in Italia: nella stagione 2014-15 ha infatti giocato con il Catania, tra i cadetti. In scadenza a giugno 2020, arriverà a parametro zero la prossima estate. Per lui sarebbe pronto un contratto di quattro anni, con un ingaggio da 1,5 milioni di euro annui.