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Furio Focolari stempera gli entusiasmi in casa Lazio: “Così non va!”

Cresce l’entusiasmo nell’ambiente biancoceleste dopo la conquista della Supercoppa. I ragazzi di Inzaghi sono tornati ad alzare il trofeo dopo ben otto anni. Tifosi ed addetti ai lavori sono tutti concordi nell’esaltare le gesta della Lazio. Ma non è proprio così per tutti.

Il noto giornalista e tifoso biancoceleste Furio Focolari dai microfoni di Radio Radio però stempera i facili entusiasmi: “I tifosi della Lazio devono giustamente avere entusiasmo, ma la Lazio non è da quarto posto. La rosa non può reggere il doppio impegno con l’Europa League. La vittoria in Supercoppa non deve trarre in inganno. Keita? Ha sbagliato tutto. Se avesse avuto delle ragioni prima, adesso è nel torto. Non capisco come possa averlo consigliato Calenda. Peccato per come è finita, questa storia andava risolta prima”.

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Operazione Lukaku: Lazio al lavoro per non ripetere un nuovo caso Keita

Lazio al lavoro per blindare il difensore belga Jordan Lukaku. L’assist vincente fornito a Murgia nella gara di Supercoppa non è passato inosservato. E la dirigenza capitolina, alla luce delle sue prestazioni, si è messa all’opera per prolungare il suo accordo.

Arrivato a Formello nella scorsa stagione per 6 milioni di euro ha il contratto in scadenza nel giugno 2019. La società però dopo i casi Biglia, de Vrij e Keita vorrebbe muoversi prima per non farsi trovare impreparata. Come riporta Il Messaggero, l’accelerata del giovane ventiduenne nella partita di domenica ha permesso alla Lazio di alzare un trofeo che mancava da 8 anni. Lukaku, nonostante i frequenti infortuni, è diventato l’idolo dei tifosi La sua forza fisica e la sua velocità hanno sorpreso lo stesso mister Inzaghi che ora non può più far a meno delle sue corse sulla fascia e dei suoi interventi. I mancati rinnovi di Keita e di Biglia, oltre a quello forse in dirittura d’arrivo di de Vrij, serviranno da lezione per il futuro.

LEGGI ANCHE LA CLASSIFICA DEI PREZZI IN SERIE A: SORPRESA LAZIO

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ABBONAMENTI – La classifica dei prezzi della Serie A. Sorpresa Lazio

Sale la febbre per l’inizio della nuova Serie A. Grazie ai dati di CupoNation andiamo a vedere squadra per squadra quanto costa essere un tifoso abbonato allo stadio. I prezzi sono riferiti ad abbonamenti senza riduzioni o sconti legati a prezzi in prelazione.

Con un costo minimo di 540 € per un posto in curva, la Juventus è al primo posto di questa speciale classifica dei prezzi degli abbonamenti delle squadre di A. Seconda piazza invece per il Napoli di De Laurentiis. La Spal si attesta sorprendentemente al terzo posto nonostante la politica societaria di ritoccare i prezzi per la protesta dei tifosi.

La Lazio si attesta al settimo posto con un costo medio di 260 € sotto Napoli e Roma ma sopra le due milanesi. Bisogna dire che negli ultimi anni i prezzi della Lazio sono leggermente aumentati rispetto ad una fase in cui sono stati costanti e vicini ai 200 €. Nonostante questo il costo dell’abbonamento dei biancocelesti rimane competitivo.

Sampdoria e Sassuolo invece a pari merito presentano il prezzo più basso del campionato, 170 € per l’intera stagione.

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LEGGI ANCHE L’ANALISI TATTICA DELLA SUPERCOPPA DI MISTER DE COSMI>>>CLICCA QUI

De Cosmi: “Lazio padrona del campo con la Juve. 3-5-2 perfetto”

Roberto De Cosmi, allenatore della Lazio Women, è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Channel per commentare la vittoria in Supercoppa e la prima di campionato con la Spal.

“Battere la Spal domenica, nella gara d’esordio della nuova Serie A, darebbe un segnale alla tifoseria, al Società e al gruppo. Tutti stanno lavorando in maniera impeccabile. Il risultato della finale di Supercoppa è stato frutto della coesione, la ciliegina sulla torta”. Così ha esordito Roberto De Cosmi alla tv ufficiale della Lazio. “Le avversarie di agosto sono sempre le più ostiche, le gare estive sono ricche di insidie ma la squadra è concentrata. Vincere contro la Spal e fare risultato a Verona con il Chievo consentirebbe ai biancocelesti di iniziare il campionato con il piede e la mentalità giusti”.

MODULO INZAGHI

“Inzaghi cambia in corsa, la sua è una squadra tatticamente difficile da affrontare. Lo scorso anno si è partiti con il 4-3-3, finendo poi con il 3-5-2, che da equilibrio e il giusto atteggiamento. Quest’ultimo modulo sarà il cavallo di battaglia dei prossimi mesi. D’altra parte in rosa ci sono i giocatori giusti per attuarlo. Il gruppo ha il coraggio e la determinazione per lottare pallone su pallone. Gli esterni sono un valore aggiunto per equilibrio tattico, dinamismo e capacità di scivolare in linea con i tre difensori centrali, mutando così l’assetto difensivo con 4 o addirittura 5 elementi; questo è frutto di un lungo lavoro iniziato già ad Auronzo”. 

JUVENTUS-LAZIO

“Domenica sera, la Juventus era partita fortissimo, provando a coglierci di sorpresa per poi gestire la gara. Gli uomini di Inzaghi sono stati bravi a difendersi, anche grazie ad uno Strakosha che è stato super. Superato lo scoglio inziale, la squadra ha fatto densità in mezzo al campo, senza dare punti di riferimento in attacco, pressando alta e usando coraggio e determinazione. Per 80 minuti la Lazio è stata padrona del campo, finché la Juventus non ha riequilibrato il parziale con due giocate di Dybala. Per fortuna alla fine è arrivato l’urlo liberatorio grazie a Murgia”.

LA TATTICA

Lucas Leiva sa distruggere l’azione avversaria e fa ripartire i compagni. Ha giocato in regia, contrastando Dybala. Bravo anche Parolo in fase di non possesso. Il brasiliano mantiene la posizione e dà equilibrio tattico, Inzaghi ne ha sfruttato le caratteristiche. Luis Alberto ha dimostrato qualità, giocando con serenità e spensieratezza. In fase difensiva è stato un’imperforabile cerniera, insieme a Milinkovic ed Immobile, che inibiva le fonti di gioco juventine”.

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Badelj: “Sarà dura lottare con la Lazio per l’Europa”

Era stato accostato alla Lazio durante la prima fase di calciomercato come sostituto di Biglia poi non se ne è fatto più nulla. Milan Badelj sarà un punto fremo del centrocampo della nuova Fiorentina di Stefano Pioli. Il croato – come si legge sulla Gazzetta dello Sport – ammette di temere la Lazio per un posto in Europa.

“Dobbiamo essere onesti: sarà molto complicato duellare con Lazio, Torino, Atalanta e Sampdoria”. La Fiorentina è tra le squadre che rincorrono l’Europa grazie anche alla permanenza di Badelj: “Pioli mi ha lasciato tranquillo senza mettermi pressione addosso. Se ho scelto di rimanere alla Fiorentina è anche merito suo. Fin dal nostro primo incontro si è comportato da uomo vero. Qui c’è un futuro, la sfida mi piace. Rinnovo? In questo momento non è un tema di discussione. Ma io sto bene alla Fiorentina. Milan? E’ stato più vicino di altri. Ma non vicinissimo“. 

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CALCIOMERCATO – Hoedt-Southampton ci siamo. Intanto lui a Formello…

La Lazio è pronta a cedere alle lusinghe del club inglese del Southampton. Infatti a Formello è stata recapitata dalla nuova proprietà cinese un’offerta davvero importante per Wesley Hoedt. Per Lotito si tratterebbe di una plusvalenza record visto che l’olandese è approdato in biancoceleste a parametro zero.

Trovano sempre più conferme le indiscrezioni rilanciate dai principali media britannici, Daily Mail in testa, a partire dal primo agosto. Il difensore laziale Hoedt avrebbe già salutato i suoi vecchi compagni e nelle prossime ore dovrebbe raggiungere l’Inghilterra. Il Southampton lo aspetta: i Saints avrebbero formalizzato un’offerta tra i 15 e i 20 milioni. Ora si aspetta solo di mettere tutto nero su bianco. L’olandese è pronto a ripartire dalla Premier League.

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LAZIO SPAL – Ecco l’arbitro della prima in Serie A. Novità assoluta

La Lega Calcio ha comunicato gli arbitri per la prima giornata della Serie A Tim 2017/2018.  Il fischietto designato per la sfida tra la Lazio e la Spal, in programma domenica sera alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, è il signor Rosario Abisso (sez. Palermo).

LA SESTINA

A coadiuvare l’arbitro siciliano nella prima sfida dei biancocelesti nella Serie A 2017/2018 ci saranno gli assistenti Costanzo e Di Iorio. Il IV Uomo sarà Saia, mentre gli addizionali Calvarese e Di Martino.  La gara verrà giocata domenica 20 agosto alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma.

PRECEDENTI E STATISTICHE CON L’ARBITRO ABISSO

Il direttore di gara siciliano non ha mai diretto finora la Prima Squadra della Capitale in nessuna gara ufficiale o amichevole. Rosario Abisso, però, ha già arbitrato in due circostanze la Spal. Ciò è avvenuto nel campionato di Serie B. Il bilancio di queste due partite parla di una vittoria della formazione estense, contro il Latina, e di una sconfitta contro il neopromosso Benevento. Una novità assoluta quindi per la Lazio.

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Pinelli (Mediaset): “Keita assente a Formello? Mossa prevedibile”. Le ultime…

In casa Lazio continua a tenere banco il caso Keita. Ieri il senegalese non si è presentato a Formello per l’allenamento pomeridiano e intanto continuano le dichiarazioni al veleno del suo procuratore Calenda. Per fare ancora una volta chiarezza sulla situazione, ai microfoni di Radiosei è intervenuto l’esperto di mercato di Sport Mediaset Pietro Pinelli.

“NON PRESENTARSI A FORMELLO? MOSSA PREVEDIBILE…”

“La mossa fatta ieri da Keita è stata molto prevedibile. Nella dichiarazioni fatte da Calenda non capisco nemmeno tutta questa paura di affrontare i tifosi. Ieri a Formello ce n’erano pochi e per la maggior parte bambini. E’ stata solo una scusa. Si è adeguato a questa ultima moda dei giocatori, che per cercare di forzare la mano alla società non si presentano all’allenamento. Vediamo oggi pomeriggio cosa succede, ma credo che la vicendo proseguirà su questa falsariga. Keita ormai è fuori, poi vedremo se Lotito otterrà ciò che vuole a livello economico o se il giocatore passerà un anno in tribuna”.

CONTRATTO E PREZZO

“Credo la Lazio abbia fatto un passo verso Keita per il rinnovo del contratto, a cifre che la società ritiene adeguate. E’ una situazione difficile, mancano solo 15 giorni alla fine del mercato, siamo alla resa dei conti. Finalmente capiremo chi ha bleffato e chi invece ha detto cose vere in questa vicenda. Lo scorso anno ad Auronzo ricordo che Keita correva intorno al lago da solo e passandomi vicino ha sentito che dicevo che il prezzo del suo cartellino era di 25 milioni. Lui mi rispose che il prezzo era troppo alto. Quindi credo lui e Calenda abbiano già in testa quale sia il prezzo del giocatore. Non si ragiona in questo modo. Comunque credo alla fine Lotito riuscirà ad ottenere dalla Juventus quanto chiede”.

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Luiz Felipe ha convinto Inzaghi: resta alla Lazio

Lo scorso anno la Lazio lo aveva acquistato dalla Serie D brasiliana, per poi dirottarlo a Salerno in prestito. Luiz Felipe, difensore brasiliano classe ’97, in Campania si è giocato bene le sue chance, collezionando 7 presenze condite da una rete. Giovane, inesperto, ma con grandi margini di miglioramento, si è presentato ad Auronzo di Cadore sicuro che la Lazio lo avrebbe rispedito in prestito per crescere. Le cose però, sembrano essere cambiate.

HA CONVINTO INZAGHI

Inzaghi infatti, secondo quanto riportato oggi da Il Corriere dello Sport, è rimasto piacevolmente colpito da Luiz Felipe. Il giovane difensore ha lavorato a testa bassa giocandosi le sue chance, e il tecnico biancoceleste ne ha apprezzato le qualità e la tenacia. Alberto Bollini lo avrebbe voluto nuovamente in prestito nella sua Salernitana, ma Inzaghi sembra aver posto il veto. Sarà il brasiliano infatti il sesto centrale della rosa della Lazio per la prossima stagione. Sesto dicevamo, o forse addirittura quinto, dato che la partenza di Wesley Hoedt direzione Inghilterra sembra sempre più probabile. Luiz Felipe si è giocato bene le sue carte ed è pronto a continuare a crescere e sorprendere.

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Jankovic: “Quest’anno mi aspetto tanto da Milinkovic, vi spiego perché…”

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Ha vestito le maglie di Palermo, Genoa e, nelle ultime tre stagioni, dell’ Hellas. Bosko Jankovic è quindi uno che il campionato italiano lo conosce bene. Parlando di quello che prenderà il via tra pochi giorni, il centrocampista serbo, attualmente svincolato, si è soffermato anche sul connazionale biancoceleste Milinkovic-Savic.

Queste le parole di Jankovic ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’: “Sergej ha fatto un bel campionato lo scorso anno. Il primo anno in A ha giocato tutte le partite e per noi che arriviamo dall’Est non è facile entrare subito nei ritmi del calcio italiano. È bravo tecnicamente e fisicamente, parliamo di uno dei più forti. Mi aspetto tanto da lui“.

E INTANTO UN EX BIANCOCELESTE ELOGIA INZAGHI

Crespo elogia Inzaghi e la sua tattica contro la Juventus

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Si stanno letteralmente sprecando in questi giorni, dopo la vittoria della Supercoppa, gli elogi, i complimenti e gli attestati di stima per Simone Inzaghi. L’ultimo arriva da Hernan Crespo.

Il successo sulla Juventus sembra aver consacrato definitivamente il tecnico biancoceleste. Il quale, grazie ad un vero e proprio capolavoro tattico, ha condotto i suoi ragazzi al trionfo, e adesso si gode il momento senza dimenticare però che tra circa 72 ore ci sarà un nuovo impegno, l’esordio in campionato contro la Spal. Intanto, il piacentino incassa anche i complimenti di un altro ex Lazio, suo compagno di reparto. Si tratta di Hernan Crespo, il quale ha dichiarato: “Simone è bravo, e contro la Juventus ha fatto un capolavoro“.

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Abbonamenti e Spal, tra i tifosi è sempre più Lazio-mania

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Sono sempre più numerosi i tifosi che si stringono intorno alla Lazio in vista di questo inizio di stagione.

Tanta voglia di lei. Una canzone, questa dei Pooh, che sembra essere stata scritta apposta per la Lazio di Simone Inzaghi. La cui grande vittoria, al di là della Supercoppa, è proprio questa: aver riportato dalla propria un ambiente, appena un anno fa, in piena contestazione dopo il ‘no’ di Bielsa. Oggi, invece, Immobile e compagni possono godere del sostegno di una tifoseria più unita e compatta che mai. A testimoniarlo, il confronto con la campagna abbonamenti di 12 mesi fa: se infatti ad inizio settembre le tessere staccate erano appena 4mila, oggi hanno già superato le 10mila unità. Un dato che certamente non arresterà la sua crescita, vista la sempre più probabile proroga anche oltre il 20 agosto dei termini di acquisto.

E grandi numeri si prevedono anche per il debutto in campionato contro la Spal: i tagliandi venduti sono già tantissimi e non si esclude che, di qui a domenica sera, quando avrà luogo il match, si possa arrivare ad un nuovo sold out. Insomma, nessuno sembra volersi perdere neanche un minuto di questa stagione che si preannuncia fantastica.

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Pioli: “La Supercoppa il mio più grande rimpianto. Di Lotito e Tare penso che…”

E’ stato alla guida della Lazio dal 2014 al 2016. Ma, fra tante partite disputate con i colori biancocelesti, per  Stefano Pioli il rimpianto più grande è proprio legato a un’altra finale. Quella della Supercoppa Italiana persa contro gli stessi rivali. Il tecnico emiliano intercettato dai microfoni del Corriere dello Sport è tornato a quei tempi. Inoltre ha detto la sua su Lotito, Tare e Inzaghi.

Le parole di Pioli sulla Supercoppa“Non sono sorpreso dalla vittoria in Supercoppa della Lazio, non poteva durare in eterno la maledizione Juventus. Era successo anche a me di affrontare i bianconeri in finale di Supercoppa Italiana. Quella sconfitta è ancora oggi il mio più grande rimpianto perché a quell’ambiente sono rimasto legato”.

Poi su presidente, ds e allenatore: Lotito è un presidente originale ma che ha sempre lavorato bene. Tare un ds atipico, capace di individuare giocatori di qualità e di livello. Inzaghi? La seconda stagione è sempre più complicata, ma l’ha cominciata nella maniera migliore conquistando un trofeo”.

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“Gli altri parlano, io porto i fatti”, da LoTirchio a LoTitolo

Da LoTirchio a LoTitolo. O come preferirebbe il buon e umile Claudio una sorta di Deus ex machina della Lazio dell’era moderna.

L’ASSO DI COPPE

La Supercoppa Italiana appena conquistata è il quarto trofeo vinto sotto la sua gestione. Ciò fa della Lazio il quarto club più titolato negli ultimi quattordici anni dietro solo a Inter, 15 trofei, Juventus 12, e Milan 6. Un vero e proprio asso di Coppa, si direbbe, visto che nel suo palmares ci sono due Coppe Italia e due Supercoppe. E tutto ciò spendendo un decimo, se non ancora meno, delle tre società sopracitate. Ma anche di altre che di soldi ne hanno investiti diversi come la Fiorentina, il Napoli e soprattutto la Roma degli americani. Doppia soddisfazione per chi negli ultimi anni è stato spesso al centro delle polemiche per il suo modo di fare e di agire. Però, al di là delle controversie sul tema politico-federale e di altre questioni, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E, come riporta Il Messaggero, per niente contestabili perché ottenuti con chiarezza e contro tutto e tutti.

GLI UOMINI GIUSTI

«Gli altri parlano, io porto i fatti», uno dei suoi principali leitmotiv. E come dargli torto visti i risultati in relazione agli investimenti fatti. È vero che la squadra è stata altalenante in campionato mancando spesso il sospirato salto di qualità ma lo è altrettanto che la sua squadra ha vinto quattro coppe su nove finali disputate. Più una partecipazione in Champions, una ai preliminari e ben sette partecipazioni all’Europa League, con un quarto di finale con il Fenerbahce nel 2013 che ancora grida vendetta per lo sciagurato arbitraggio dello scozzese Collum. Un cammino niente male per una società fin troppo criticata. Per non parlare poi della scelta degli uomini, come il ds Igli Tare, anche lui spesso criticato ma autore di colpi del genere di Biglia, de Vrij, Felipe Anderson, Milinkovic-Savic o Lukaku.

LA DIFFERENZA CON IL PASSATO

Il bello viene ora perché, nonostante casi scottanti come quello di Keita, manca davvero poco per lottare ad altissimi livelli. Qualcuno teme che venga replicato ciò che successe nel 2009 quando la Lazio vinse la Supercoppa ma rischiò in campionato. Ma quella con l’Inter fu una gara diversa rispetto a quella con la Juve. Con i nerazzurri Ballardini non meritò di vincere e fu molto fortunato. La Lazio di Inzaghi invece ha dominato e meritato di vincere con la Juve. La differenza non è poca.

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Roberto Calenda: “Keita esasperato. Tante promesse, pochi fatti”

Ieri pomeriggio Keita non si è presentato alla ripresa degli allenamenti della Lazio a Formello. Dopo essere stato depennato dalla lista dei convocati per la Supercoppa tra il senegalese e il club biancoceleste siamo al totale braccio di ferro.

LAZIO FURIBONDA

L’avvocato del club, Gian Michele Gentile, ha fatto chiaramente capire che saranno richiesti provvedimenti disciplinari. Già l’anno scorso Keita si era presentato in ritardo al ritiro di Auronzo, chiamandosi poi fuori dalla prima di campionato adducendo problemi fisici non riscontrati dallo staff medico. Alla fine si trovò una quadra. Ora però la vicenda è più delicata. Per avere delucidazioni sulla questione La Gazzetta dello Sport ha interpellato Roberto Calenda, l’agente del calciatore.

PERCHE’ KEITA NON SI E’ PRESENTATO

«Il ragazzo è esasperato per una serie di comportamenti del club e non è più disposto a sopportare. Sono arrivate anche le scritte offensive sui muri a Formello, evidentemente alimentate dalle dichiarazioni fuorvianti con le quali la Lazio sta gestendo la vicenda».

COSA SI E’ ROTTO

«Pur giocando poco (ma sono 31 le presenze, con l’assenza per la Coppa d’Africa, ndr), l’anno scorso ha realizzato 16 gol. Ha 22 anni, l’età giusta per cominciare a raccogliere i primi frutti del suo talento e del suo impegno. Dopo la stagione con Pioli, aveva chiesto di essere ceduto. II club gli ha promesso un posto in squadra con Inzaghi e un contratto da top player: ma nessun nuovo contratto gli è stato proposto».

L’OFFERTA DELLA LAZIO

«Solo a giugno ci è stata recapitata per email una proposta informale di rinnovo. Ma mentre il presidente quando parla della sua cessione valuta Keita come un top player il compenso proposto per il rinnovo contrattuale è quello di un giocatore come tanti. C’è qualcosa che non quadra. Dopodiché, Keita aveva detto al presidente e al mister che a prescindere dalla vicenda contrattuale avrebbe dato il 100% per la Lazio fino alla scadenza, come è giusto che sia”.

L’ESCLUSIONE

“Per tutta risposta, non è stato neppure convocato per la finale di Supercoppa. Non è stato lasciato in panca per scelta tattica dell’allenatore in quella partita come può accadere: non è stato proprio convocato. Il che è un segnale molto brutto per un giocatore che ha fatto quel che ha fatto per la Lazio e che, nonostante tutto, si era fatto trovare perfettamente pronto per quella partita. Il ragazzo ci è rimasto molto male e ora la società ne paga le conseguenze».

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FOTO – Olanda: tre gli “italiani” convocati, due sono biancocelesti

Trentadue i convocati dal Commissario Tecnico dell’OlandaDick Advocaat, per il doppio impegno contro Francia e Bulgaria. Le gare, valevoli per le qualificazioni ai Mondiali del 2018 che si svolgeranno in Russia, verranno giocate rispettivamente il 31 agosto e il 3 settembre.

Tre gli ‘italiani’ convocati dall’Olanda: Stefan de VrijWesley Hoedt e Kevin Strootman. I due difensori biancocelesti potrebbero quindi formare il muro difensivo degli Orange.

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Xavier Jacobelli: “Alla corte di Allegri sarebbe dura per Keita”

Xavier Jacobelli è intervenuto ai microfoni di TMW Radio. Il Direttore del Corriere Dello Sport ha commentato le questioni di mercato relative a de Vrij e a Keita.

Le parole di Jacobelli su de Vrij“La Lazio ci ha visto lungo a prendere il centrale olandese subito dopo il Mondiale in Brasile a un costo relativamente basso. Lotito è stato chiaro, non lo venderà quest’estate. L’olandese in forma è uno dei migliori difensori in circolazione”.

Su Keita: “La decisione di non convocare Keita per la Supercoppa mette la Lazio in una posizione di forza. Ma io mi chiedo se il senegalese sia il giocatore adatto per la Juventus, considerando che Cuadrado è rimasto a Torino. Inoltre ci sono anche BernardeschiDouglas Costa e Pjaca che sta recuperando dall’infortunio. Non vedo un posto da titolare per lui”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI AZMOUN SULL’OFFERTA DELLA LAZIO

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Ibrahimovic torna al Manchester United: per lo svedese doppia mansione

Zlatan Ibrahimovic vicino alla firma con il Manchester United. Per lo svedese, che ha giocato sotto la guida di Mourinho già la stagione scorsa, un ritorno sorprendente.

Il ritardo di questo nuovo contratto è dovuto solo all’infortunio subito ad aprile da Ibra. Uno stop che, come ricorda  lo terrà fermo fino a fine 2017. Niente però che preoccupi il tecnico portoghese che vuole a tutti i costi il suo centravanti. Anzi tutt’altro, Mourinho sta pensando di proporgli un doppio ruolo. Non solo giocatore ma anche suo aiutante nei rapporti con la squadra. Incarico che, una volta appesi gli scarpini al chiodo, aprirebbe a Ibrahimovic le porte di un futuro da tecnico.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI INZAGHI SUL CASO KEITA

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SPAGNA – Il Real Madrid si aggiudica la Supercoppa

Supercopa al Real Madrid, la decima della sua storia. Dopo il 3-1 della gara di andata la partita di ritorno è solo una passerella sino al momento di alzare il trofeo. La sfida del Bernabeu, dominata dai blancos, finisce 2-0. Specchio fedele della crisi in cui annaspa il Barcellona, orfano di Neymar. Per Zidane il settimo trofeo alzato su nove competizioni da quando è alla guida delle merengues.

L’annunciata “pañolada” di protesta contro la maxi-squalifica di Cristiano Ronaldo si traduce in qualche fazzoletto agitato, con il sottofondo di un coro che non decolla mai. Non c’è rabbia da sfogare per i tifosi madridisti, in questo periodo di trionfi in serie. Passano appena 4 minuti e il Real si porta in vantaggio: sinistro di Asensio, Ter Stegen incerto ed è 1-0. Il ventunenne pupillo di Zidane, in stato di grazia, si iscrive al club dei fenomeni capaci di segnare al Barça in entrambe le gare della Supercopa. Prima di lui l’impresa era riuscita solo a Zamorano nel ’93, Raul nel ’97 e Cristiano Ronaldo nel 2012. Il raddoppio, sempre nella prima metà di gara, è firmato da Benzema. Nel secondo tempo timidi segnali di ripresa dei blaugrana che centrano due legni ma il risultato non cambia. Al triplice fischio finale gran festa e tripudio per la premiazione dei pluri-campioni.

IL TABELLINO

Real Madrid-Barcellona 2-0

Real Madrid (4-3-3): K.Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modrić, Kovacić (62′ Casemiro), Kroos (80′ Dani Ceballos); Lucas Vázquez, Benzema, Asensio (74′ Theo Hernández). All. Zinédine Zidane

Barcellona (3-5-2): ter Stegen; Mascherano, Piqué (50′ Semedo), Umtiti; Sergi Roberto, Rakitić, Busquets, André Gomes (72′ Deulofeu), Alba (78′ Digne); Messi, L.Suárez. All. Ernesto Valverde

Marcatori: 4′ Asensio (R), 39′ Benzema (R)

Arbitro: José María Sánchez Martínez

Ammoniti: 89′ L.Suárez, 90+3 Mascherano

Espulsi: nessuno

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Usain Bolt invitato per un provino dal presidente del Burton Albion

Il leggendario pluriolimpionico Usain Bolt ha sempre dichiarato di tifare per il Manchester United per cui perché non tentare. O almeno questa è  l’idea di Ben Robinson. Il presidente del Burton Albion ha deciso di invitare il campione al ‘Pirelli Stadium’. L’impianto dove  gioca le partite casalinghe la terza squadra di Manchester, militante in Championship (la Serie B inglese).

Il numero uno del club inglese ha convocato Bolt per un provino per vedere se è possibile esaudire il suo sogno di diventare un calciatore professionista. A riportarlo è il Sun, al quale il presidente Robinson ha dichiarato: “Io e Nigel Clough saremmo molto interessati e vorremmo offrirgli questa possibilità. Ha fatto grande l’atletica e oltretutto è molto veloce. E poi basta vedere Adam Gemili (frazionista della 4X100 inglese, oro ai recenti Mondiali, ndr). Lui quando era ragazzo giocava a pallone”.

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