Home Blog Pagina 2128

CASO ADESIVI – Avv. Mignogna: “Deferimento che mi lascia sconcertato”

Per commentare il deferimento della Lazio per il caso adesivi l’avv. Mignogna è intervenuto ai microfoni di Radiosei.

LE PAROLE DI MIGNOGNA

“Secondo me oltre la leggerezza commessa nell’affiggere gli adesivi, la vera indignazione è nel clamore mediatico creato attorno alla faccenda. Soprattutto per la tempistica con la quale è stato sollevato. La questione non è emersa la sera della partita o la mattina successiva ma il lunedì pomeriggio, dopo l’ora di pranzo. Quando era in corso una riunione tra i presidenti per determinare i quadri della nuova Lega di A. Bisogna tenere conto di questa singolare coincidenza. Così come bisogna tenere in considerazione la convergenza di tanti poteri mediatici che si scagliano contro la Lazio. Il vento mediatico-istituzionale ci è contrario”.

SUL DEFERIMENTO

“Lo stesso deferimento della Lazio è qualcosa che mi lascia sconcertato. Il giorno successivo a una disfatta della Nazionale come questa subita i temi caldi dovrebbero essere altri. Invece arriva un deferimento che legalmente contesto. Nel comunicato si parla di incitazione all’odio razziale, quando invece riguardo l’animus tutto va accertato ed è ancora oggetto di indagine da parte della magistratura ordinaria. In caso contrario si arriverebbe ad emettere una sentenza direttamente attraverso il deferimento stesso”.

L’ELIMINAZIONE DELL’ITALIA DAL MONDIALE DI RUSSIA COSTA CARA ALLA FIGC

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI LOPEZ SUL DERBY

Dopo Tavecchio e Ventura il Presidente del Coni Malagò tuona anche contro Lotito

Dire che Giovanni Malagò sia leggermente infuriato per l’eliminazione dell’Italia sarebbe un eufemismo.

Dopo aver tuonato contro Tavecchio e Ventura il Presidente del Coni ne ha anche per il patron della LazioClaudio Lotito. Venuto a conoscenza del deferimento della società biancoceleste per la questione degli adesivi antisemiti e dell’archiviazione della questione del presidente ha espresso parole dure sul caso. Questo il pensiero del presidente Malagò: Il mancato deferimento di Lotito? Se commento si alza un altro polverone. Ogni giorno mi capitano sentenze di giustizia sportiva. Sicuramente ci saranno delle opinioni diverse su questa sentenza”.

VENTURA EMULA FONI

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

MAURI SVELA IL SUO FUTURO E RICORDA I SUOI DERBY PIU’ BELLI

Lucas Leiva veterano delle stracittadine all’esordio in Roma-Lazio

In poco più di tre mesi Lucas Leiva è riuscito a non far rimpiangere il suo predecessore Lucas Biglia. Anzi è quasi riuscito a cancellarne il ricordo tra i tifosi della Lazio che già applaudono a scena aperta il brasiliano quando recupera il pallone con il suo stile essenziale ma efficacissimo, per poi distribuirlo con la saggezza del veterano.

Mediano fondamentale negli schemi di Inzaghi, pilastro insostituibile davanti alla difesa. 1006′ in campo, è il nono giocatore più utilizzato in stagione. Poche prestazioni sono bastate per capire perché Roberto Mancini ha cercato di portarlo nelle proprie squadre. Inutilmente. Il Liverpool non ha voluto cedere Leiva. E, quando lo ha fatto, è stata bravissima la Lazio a cogliere al volo l’occasione. 5 milioni per un leader che in poche settimane ha conquistato tecnico, compagni e tifosi. Come dichiara La Repubblica un gran bel colpo davvero. Professionista esemplare, ha subito imparato l’italiano per farsi capire meglio e dare indicazioni in campo. Un guerriero capace di sorridere sempre, aiutare i giovani, chiamare dopo pochi giorni i compagni per nome perché anche questo fa squadra.

Ora Leiva è atteso dall’esame derby. Biglia ne ha sbagliati tanti, solo nell’ultimo del 30 aprile è stato tra i migliori in campo, dominando il rivale Nainggolan. Il brasiliano vuole lasciare il segno già al debutto con una prestazione sul livello delle due prove super contro la Juve. È curioso dell’atmosfera ma non ha paura di vivere una partita del genere. Il derby di Liverpool è altrettanto teso, rovente, affascinante. Con i Reds ne ha giocati 17, l’Everton è la seconda squadra che ha affrontato di più in carriera dopo il Chelsea (19). Ed è anche quella più battuta (9 volte). Sei i pareggi, solo due le sconfitte (e una espulsione). Insomma score positivo, da uomo-derby, anche se non ha mai segnato. La sua esperienza sarà importante anche sabato nonostante il contesto completamente diverso. Intanto si gode l’ennesimo attestato di stima. Il Mirror, giornale inglese, lo ha inserito nella top ten dei migliori brasiliani che hanno giocato in Premier.

ITALIA SVEZIA – L’eliminazione costa cara: FIGC nei guai

L’addio ai Mondiali di Russia costa caro alla FIGC. Con l’eliminazione degli Azzurri saranno più di 100 i milioni di euro che sfumeranno dalle casse della Federazione Italiana. Il mancato approdo dell’Italia alla manifestazione internazionale penalizza tutti. In primis la Federazione, poi gli sponsor, le aziende, e ancora di più la Fifa e il Mondiale stesso. Mondiale che sarà il più ricco della storia con 342 milioni di euro di montepremi. Ma che, senza gli Azzurri, sarà anche più povero. Non solo di storia ma anche di soldi, soprattutto quelli dei diritti televisivi.

SOLDI IN MENO ALLA FIGC DALLE TV

Nella classifica dei 50 eventi più visti in Italia 49 riguardano partite di calcio. L’unica eccezione è il Festival di Sanremo vinto da Giorgia. Ben 32 le partite dei Mondiali. La Nazionale in media raggiunge una audience di 8-12 milioni di spettatori (in Svezia ci sono in tutto poco più di 10 milioni di abitanti). Cifra che può sfondare i 20 milioni nelle partite più seguite di Europei e Mondiali. La mancata qualificazione costerà alla Figc una perdita di circa 100 milioni di euro rispetto al mondiale brasiliano. Rai e Sky allora versarono circa 180 milioni, questa volta senza l’Italia sarà difficile superare gli 80. La Rai paga 26,3 milioni l’anno ma il nuovo bando sarebbe stato al rialzo. Il Mondiale per il prodotto in chiaro vale più di quello delle pay tv. Inoltre nell’asta era previsto anche un inserimento di Mediaset.

QUESTIONE PREMI

Vero che la Federcalcio arrivava da due eliminazioni al primo turno, Sudafrica e Brasile, ma non essere proprio presenti è un danno ben più grave. Ognuna delle Nazionali partecipanti ai Mondiali in Russia percepirà 1,2 milioni. Superare i gironi comporterà quasi 7 milioni di euro. Arrivare ai quarti può valere oltre 15 milioni. Fino ad arrivare ai 24 milioni di euro per la finalista e i 32,5 per chi vince la coppa.

GLI SPONSOR

Gli accordi commerciali siglati dalla Federcalcio con Infront prevedono un minimo garantito sui 14 milioni di euro all’anno. Ma, dei 43 milioni di euro di introiti commerciali nel bilancio 2016, quasi la metà deriva dagli sponsor. Ora, dopo l’eliminazione, certi rapporti saranno difficili da mantenere o da rinnovare alle stesse condizioni. Nel 2016, grazie all’Europeo francese, la Figc fatturò 174 milioni, nel 2015 erano 153. Il Mondiale in Brasile portò a un aumento dei ricavi da sponsor del 19%. Ma senza l’Italia da tifare è previsto un drastico calo nella vendita delle magliette. Nel 2014 rappresentarono la metà dell’intero merchandising azzurro, circa 2,7 milioni di royalties. Il contratto con la Puma ha valenza fino al 2022 a quasi 20 milioni l’anno tra parte fissa (18,7) e variabile.

SCOMMESSE

Un Mondiale senza Italia pesa anche sulle casse dell’erario. Può arrivare a valere anche un milione di euro in meno per il Fisco. Questa la cifra ricavata dal gettito delle scommesse sugli azzurri all’Europeo francese, 19 dei quasi 268 milioni raccolti. Per la Figc l’Italia rappresenta l’11% del pil del calcio mondiale di uno sport che solo dalla Coppa del Mondo ricava oltre 4 miliardi di euro. La svalutazione in campo condanna l’Italia alla serie B calcistica. Ma il marchio azzurro da oggi, se non è già retrocesso sul mercato, lotta per salvarsi.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI LOPEZ SUL DERBY

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LA LAZIO PRIMAVERA NE FA 6 AL BENEVENTO

Veltroni: “La colpa non è solo di Ventura, è dell’intero movimento. Dopo Del Piero e Totti il nulla”

L’Italia esce con le ossa rotte dallo spareggio valevole per le qualificazioni ai Mondiali in Russia. La Svezia senza dover faticare più di tanto ha avuto la meglio sugli Azzurri di Ventura. Come sottolineato anche da Walter Veltroni ai microfoni di Rai Radio 1.

Una eliminazione che è uno smacco alla storia del calcio italiano e che comporta un danno di immagine non indifferente. Un’onta che non sarà facile da superare in una Federazione che sembra essere allo sbando. Ospite a Radio Anch’io Veltroni ha così commentato la sconfitta che ha portato all’esclusione della Nazionale dai Mondiali: “Immagino ci saranno conseguenze. Forse è la più grande catastrofe sportiva degli ultimi 60 anni nel nostro Paese. La colpa non può ricadere solo su Ventura. E’ l’intero movimento che ha problemi. Vero che i risultati non ci sono a livello di nazionale, ma anche per i club è la stessa cosa. E’ un problema che riguarda la gestione. Serve un nuovo presidente, un nuovo allenatore. Dopo Del Piero e Totti c’è un problema di fondo del calcio italiano. Manca autorevolezza”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI MAURI SUL DERBY

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LOPEZ PUNTA SUL GRUPPO PER VINCERE IL DERBY

Ventura emula Foni, il CT romanista che non si qualificò nel ’58

Dramma Italia, dramma italiano. Ieri sera la Nazionale azzurra non ha staccato il pass per i Mondiali in Russia. A giugno saremo costretti a seguire la competizione dal divano, invece che dagli spalti. Ventura il colpevole, ma c’è un precedente amaro

Dopo 60 anni l’Italia non parteciperà ai Mondiali di calcio. Il CT Ventura è riuscito nell’impresa negativa di emulare Alfredo Foni. Correva l’anno 1958 e gli azzurri non si qualificarono per i Mondiali che si disputarono in Svezia. La Nazionale italiana fu eliminata per via del secondo posto ottenuto in un girone dove prevalse l’Irlanda del Nord. Una disfatta, allora, senza precedenti. Curiosità: Alfredo Foni vinse da allenatore della Roma la Coppa delle Fiere nel 1961, competizione non riconosciuta dalla Uefa. Insomma, due macchie nella carriera del mister.

MAURI SVELA IL SUO FUTURO E RICORDA I SUOI DERBY PIU’ BELLI

SEGUICI SU TWITTER

Stefano Mauri: “Sarà un derby spettacolare. Futuro? Farà il direttore sportivo”

L’ex capitano della Lazio, Stefano Mauri, ha ricordato i suoi derby da calciatore e non vede l’ora di godersi quello di sabato prossimo. Le sue parole a Radiosei

Mauri ha inizialmente ricordato i suoi due derby più emozionanti: “Il derby che ricordo con particolare emozione è quello del 3-0 con i gol di Ledesma, Oddo e Mutarelli. Poi ovviamente il 26 maggio sono i ricordi principali. Il derby lo sentono di più i romani. Spesso trasmettono anche eccessiva carica al resto della squadra. Se sei nuovo non lo senti molto, ma basta vivere 2-3 anni a Roma per calarti in quelle pressioni. Mi gusterò questo derby, sarà certamente un grande spettacolo. La Lazio vista nella prima parte di campionato, sembra potersela giocare con tutti, bisogna vedere dove riuscirà ad arrivare. E’ un campionato particolare, tante squadre sono lì davanti, forse è meglio non perderla una partita del genere, piuttosto che provare a vincerla“.

LUIS ALBERTO E IL FUTURO DI MAURI

Non me l’aspettavo così bravo, è stato anche facilitato dall’assenza di Anderson. Con lui in forma sarebbe stato complicato trovare spazio. E’ stato un pizzico fortunato e poi bravo a fare la differenza in campo. A fine mese faccio l’esame per il ruolo di direttore sportivo, ma Tare non si deve preoccupare perchè è tra i migliori in circolazione. Per quanto mi riguarda sono pronto a valutare qualsiasi proposta da parte della Lazio“.

LOPEZ PUNTA SUL GRUPPO PER VINCERE IL DERBY

SEGUICI SU TWITTER

Lopez sul derby: “Inzaghi punterà sulla forza del gruppo”

Antonio Lopez, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per analizzare il derby che si giocherà sabato pomeriggio

Le parole dell’ex Lopez sulla stracittadina:Inzaghi preparerà il derby come lo scorso anno. Ne ho giocate di stracittadine: è una partita che tutti aspettano, è diversa da tutte le altre giornate di campionato. Il tecnico piacentino preparerà al meglio il match di sabato prossimo. Mi aspetto un grande spettacolo dalla partita: la Lazio sta facendo grandi cose e sta lottando contro ogni compagine, mentre la Roma ultimamente è in crescita”.

LA FORZA DEL GRUPPO

Il gruppo è la forza della formazione biancoceleste, mentre la squadra di Di Francesco tende a finalizzare solo con Dzeko. Immobile, invece, è perfetto per il modulo scelto da mister Inzaghi; il numero 17 biancoceleste concede la conclusione anche a calciatori come Milinkovic e Luis Alberto. Non trascurerei, all’occorrenza Nani: il lusitano potrebbe rivelarsi come la sorpresa della rosa biancoceleste. Simone Inzaghi sta monitorando al meglio il suo gruppo: in questa stagione, la Lazio può raggiungere grandi obiettivi lottando per le posizioni di vertice. Finora, i biancocelesti ci stanno stupendo domenica dopo domenica e, tanti calciatori, si stanno attestando a grandissimi livelli. Luis Alberto, Milinkovic, Leiva e Marusic, in particolare, stanno stupendo per le prestazioni offerte”.

LA LAZIO PRIMAVERA NE FA 6 AL BENEVENTO

SEGUICI SU TWITTER

PRIMAVERA – La Lazio di Bonatti gioca a tennis contro il Benevento

Lo scorso week end la Lazio Primavera non è scesa in campo per via della sosta. Per preparare al meglio la prossima sfida contro l’Atalanta, Bonatti ha organizzato un’amichevole contro i pari età del Benevento

Risultato tennistico per la Lazio Primavera. La squadra di Bonatti si è imposta per 6-3 contro il Benevento. L’amichevole si è disputata nel pomeriggio allo Stadio Fersini. Un’ottima sgambata per preparare al meglio la sfida alla capolista Atalanta. Mattatore di giornata è stato Maloku. Il calciatore, che è in attesa del transfer, ha siglato una doppietta. Le altre reti portano la firma di Rezzi e Bari.

L’HELLAS VERONA VUOLE DJORDJEVIC

SEGUICI SU TWITTER

CALCIOMERCATO – L’Hellas Verona piomba su Djordjevic

Si sta creando un asse sulla sponda Lazio – Hellas Verona. I due club, oltre all’affare Caceres, potrebbero chiudere anche un’altra operazione di mercato. Quella legata a Filip Djordjevic

Il difensore Caceres a gennaio sarà biancoceleste, dopo la prima parte a Verona in prestito. Per un calciatore che prenderà la strada di Formello, ce ne è uno che potrebbe prendere la via di Verona. Stiamo parlando di Djordjevic. L’attaccante serbo è ai margini del progetto Lazio e non viene preso in considerazione da Inzaghi. Così l’ariete potrebbe accettare le avances dell’Hellas. Secondo quanto riportato da hellasnews, il serbo è il primo obiettivo degli scaligeri per rinforzare il reparto offensivo a gennaio. Nella finestra di mercato invernale il numero 9 lascerà comunque la squadra capitolina.

NAINGGOLAN PARLA DEL SUO INFORTUNIO IN VISTA DEL DERBY

BALOTELLI DICE LA SUA SULLA LAZIO

SEGUICI SU TWITTER

Balotelli: “Inzaghi è molto bravo. Se verrei alla Lazio? Beh…”

Più volte accostato alla Lazio, Mario Balotelli ha finalmente trovato la sua dimensione a Nizza con cui in questa stagione ha realizzato già 9 reti, di cui una proprio contro i biancocelesti in Europa League.

Balotelli ha fatto una diretta su facebook con Damiano er Faina, noto influencer del web e tifoso laziale, in cui ha risposto alle domande dei suoi fans. Queste le sue risposte inerenti la Lazio: Simone Inzaghi è molto bravo. Keita? E’ troppo forte ma deve cambiare ragazza (ride, ndr). Se giocherei nella Lazio? Non lo so, adesso sto al Nizza… Bastos? E’ un giocatore forte. Carbonara o amatriciana? Dipende da quello che devi fare dopo”. Simpatico botta e risposta con er Faina che si è auspicato lo scudetto alla Lazio: “Adesso gliel’hai gufata“, ha ironizzato Super Mario. Poi quando Damiano ha parlato del “tradimento” di Kolarov passato alla Roma dopo il suo trascorso biancoceleste, Balotelli ha risposto: “Aleksandar è un amico, non me lo toccare!“.

SEGUICI SU TWITTER

 

QUI ROMA – Nainggolan: “Il mio infortunio richiede due settimane di stop, ma…”

Il centrocampista belga della Roma, Nainggolan, è a rischio per la stracittadina di sabato pomeriggio. Il calciatore della Roma è alle prese con un problema ai flessori, che sta tenendo in ansia il popolo giallorosso

Nainggolan verso il forfait, anche se tenterà il recupero in extremis. Il centrocampista di Di Francesco ha poco tempo per recuperare in vista della sfida contro la Lazio. In caso di assenza, questa peserà molto in casa giallorossa. Il pessimismo arriva direttamente dalle sue parole. Come riportato dal Corriere dello Sport, al suo procuratore avrebbe detto testuali parole: “Il mio infortunio richiederebbe due settimane di stop, ma sto tentando di tutto per recuperare“.

LEGGI LE ULTIME DA FORMELLO

SEGUICI SU TWITTER

SEGUICI SU FACEBOOK

Gran Galà AIC: snobbati Simone Inzaghi e i giocatori della Lazio

Sono stati resi noti oggi i nomi dei candidati del Gran Galà AIC. Premio che verrà consegnato come ogni anno il 27 novembre. Tra i candidati totalmente esclusi i giocatori della Lazio. Assente anche Simone Inzaghi, unico tecnico al momento ad aver vinto un trofeo aggiudicandosi la Supercoppa.

Prima di Inzaghi i colleghi Allegri, Sarri e Gasperini. Questa la lista completa dei candidati.

Portieri: Buffon, Donnarumma, Handanovic;

Difensori: Dani Alves, Chiellini, Conti, Alex Sandro, Barzagli, Bonucci, Caldara, Koulibaly;

Centrocampisti: Biglia, De Rossi, Hamsik, Kessie, Naiggolan, Pjanic;

Attaccanti: Belotti, Dybala, Dzeko, Higuain, Insigne, Mertens;

Allenatori: Allegri, Sarri, Gasperini;

Arbitri: Rizzoli, Banti, Orsato;

Miglior società dell’anno: Juve, Napoli, Roma.

IL MINISTRO DELLO SPORT DA’ RAGIONE A BUFFON

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

RIPRESI GLI ALLENAMENTI A FORMELLO IN VISTA DEL DERBY

Il Ministro dello Sport Lotti: “Ha ragione Buffon, calcio italiano da rifondare”

Anche il ministro dello sport, Luca Lotti, intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti al Coni, ha parlato della clamorosa eliminazione dell’Italia.

Queste le parole di Lotti: “Dal punto di vista sportivo oggi è una giornata tristissima. Dobbiamo rifondare completamente il mondo del calcio. Bisogna fare scelte che non si è avuto il coraggio di fare negli anni passati. Ora è il momento, serve una mano. Le parole di Buffon sono state chiare. Bisogna far ripartire il calcio in ogni senso. Non è che sappiamo di avere problemi per via della partita con la Svezia. Negli ultimi due Mondiali siamo usciti al primo turno, non si riescono ad eleggere i presidenti delle due Leghe di A e B. C’è tanto dietro e ci sarà molto da lavorare. Dobbiamo sfruttare questa occasione negativa per rifondare completamente il calcio italiano. Bisogna cogliere il momento per mettere a posto il calcio, dai settori giovanili alla Serie A. E’ anche un problema di cultura. Di come si insegna a fare calcio, di come si comportano in tribuna i genitori. E’ il caso di ripartire da lì fino alle massime serie. Epurazione totale? Tutti devono fare la loro parte. Come governo stiamo cercando di fare qualcosa con i diritti tv, per come vendiamo e raccontiamo il calcio all’estero. Bisogna ancora fare qualcosa”.

RIPRESI GLI ALLENAMENTI A FORMELLO IN VISTA DEL DERBY

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LE PAROLE DI TAVECCHIO SULL’ELIMINAZIONE DELL’ITALIA DAI MONDIALI

FORMELLO – Ripresa la preparazione per il derby: nazionali assenti ma Strakosha c’è

Dopo due giorni di riposo la Lazio è tornata a Formello per riprendere il lavoro in vista della stracittadina di sabato prossimo. Ancora fuori i giocatori convocati con le rispettive Nazionali.L’unico ad essere già tornato a disposizione di Inzaghi è Bruno Jordao. Il giovane portoghese si è riaggregato al gruppo.

Un giorno di riposo in più per Immobile e Parolo che da domani rientreranno alla base. L’attaccante napoletano è uscito malconcio dalla gara di ieri contro la Svezia e inoltre già risentiva di un fastidio muscolare. Domani verranno valutate le sue condizioni ma per il derby ci sarà. Da valutare anche Milinkovic, in campo per settantacinque minuti contro la Serbia in Korea del Sud. Tornerà però a disposizione solo giovedì. Attesi domani anche Luis Alberto, Lukaku e Murgia. Strakosha, dopo il problema muscolare, si è allenato con i compagni. Il portiere ha svolto senza problemi la seduta agli ordini di Grigioni con Vargic, Guerrieri e Rus. Anche de Vrij, rimasto a riposo nell’amichevole di sabato, ha lavorato in  gruppo. Lavoro differenziato per Felipe Anderson che viaggia verso la prima stagionale. Assente Wallace, ancora non recuperato del tutto. Per domani prevista una doppia seduta, ore 10.30 e ore 15. Poi la squadra si allenerà giovedì pomeriggio, infine venerdì alle 16.30 effettuerà l’ultima rifinitura pre-derby.

LE PAROLE DI TAVECCHIO SULL’ELIMINAZIONE DELL’ITALIA DAI MONDIALI

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LEGGI ANCHE L’ACCURATA ANALISI SUL CALCIO ITALIANO DEL NOSTRO FABRIZIO PIEPOLI

ITALIA SVEZIA – Tavecchio: “Amareggiati e delusi. Da domani si pensa al futuro”

Carlo Tavecchio ha parlato della cocente delusione per l’eliminazione dai Mondiali subita dall’Italia con la Svezia.

Il Presidente della Federcalcio è intervenuto all’Ansa. Queste le parole di Tavecchio: Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia. E’ un insuccesso che necessita di una soluzione condivisa. Ho già convocato per domani una riunione con le componenti federali. Bisogna sedersi a un tavolino, fare una analisi attenta e approfondita. Ecominciare a provvedere alle scelte future”.

LEGGI ANCHE L’ACCURATA ANALISI SUL CALCIO ITALIANO DEL NOSTRO FABRIZIO PIEPOLI

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

JESSICA IMMOBILE PARLA A CIRO

Il calcio italiano è morto. Colpa di Ventura? Anche, ma le radici del male sono più profonde

0

Ieri sera si è consumata un vera e propria tragedia sportiva. E’ morto il calcio italiano. La Nazionale dopo oltre mezzo secolo non si è qualificata ai mondiali di Russia 2018.

Un vero choc per molte generazioni che hanno sempre visto gli Azzurri disputare un mondiale. E basta fare i moralisti dicendo che è solo un gioco e che ci sono problemi ben più gravi in Italia. Lo sappiamo tutti… non c’è bisogno di ricordarcelo ogni giorni. Ma non mi si venga a dire che il calcio è l’oppio dei popoli quando in tv fa ascolti record Grande Fratello Vip. Ma tornando alla Nazionale, ieri si è toccato il punto più basso degli ultimi 60 anni.  L’Italia calcistica è morta dopo una lunga malattia iniziata 10 anni fa, quando dopo la vittoria del Mondiale la Federazione (con la complicità dei club) ha fatto una serie di errori che nel corso degli anni si sono rivelati letali. Andiamo ad analizzare quali sono questi errori che hanno comportato il lento deterioramento del nostro calcio.

UN RINNOVAMENTO MAI AVVENUTO

-L’Italia calcistica è morta quando al potere è salito Tavecchio presidente della FIGC. Quando dopo la decisione di Abete di non ricandidarsi, tutti chiedevano un rinnovamento e invece nel 2014 è stato eletto Tavecchio che all’epoca aveva 71 anni. Serviva un volto giovane e pulito, mentre è stato messo a capo del calcio nostrano un uomo con ombre sul suo passato. Un personaggio che si è ritrovato dalla Lega Pro alla serie A in uno schiocco di dita;

-Quando dopo calciopoli, eccetto Moggi e qualche arbitro, sono rimasti tutti ancorati alle proprie poltrone. Come se Moggi avesse fatto tutto quel pandemonio da solo;

ESTEROFILIA

-Quando le società hanno riempito i vivai di stranieri. Basti pensare che l’attuale rosa della Lazio Primavera conta 16 calciatori stranieri e 13 italiani.;

-Quando sono state fatte quelle regole farlocche sugli extracomunitari facilmente aggirabili. Vedi ad esempio quando la Lazio ha acquistato lo svincolato ex Milan Lo Ameth per poi girarlo al Naxxar Lions nel giro di 24 ore per tesserare Caicedo. E’ stato preso d’esempio la Lazio perché è la realtà più vicina a noi, ma la Roma aveva utilizzato lo stesso escamotage precedentemente.

-Quando gli allenatori nostrani hanno iniziato a scimmiottare il tiki taka perdendo la nostra splendida tradizione difensiva. Non è un caso che la difesa della Nazionale sia composta da over 30. Viva Simone Inzaghi e il suo calcio all’italiana!

-Quando ci sono giocatori che fingono infortuni per non rispondere a una convocazione o per tornarsene prima dal proprio club. Non ci scordiamo che il tanto criticato Immobile (unico a concretizzare le rare sortite offensive) ha giocato 180′ nonostante un ginocchio malconcio e ad una settimana dal derby.

STADI VECCHI E VUOTI

-Quando è stata allontanata la gente dagli stadi con regole assurde (vedi legge Maroni) tese a favorire le pay tv;

-Quando nel 2017 la maggior parte delle squadre italiane ancora gioca in stadi obsoleti ricostruiti a fine anni ’80 mentre in tutto il mondo hanno stadi di ultima generazione. Tutto in nome di quella maledetta burocrazia;

Adesso è il momento di una svolta, chi ha causato tutto questo deve andare via. Non è giusto che sia solo Ventura – che per carità ha grosse responsabilità – a pagarne le conseguenze. Il calcio italiano non ha bisogna di qualche effimera legge pedissequa, ma di una vera e propria rivoluzione.

Fabrizio Piepoli

SEGUICI SU TWITTER

Jessica Immobile parla a Ciro: “Un sogno svanito, sei sempre il mio campione”

Tanta delusione e rammarico anche in casa Immobile dopo la mancata qualificazione per l’Italia ai Mondiali del 2018.

“Nei momenti belli e in quelli difficili. Soffri tu, soffro io. Rimane tanta tristezza, tante lacrime. Un sogno svanito. Poche parole dette…bastavano i nostri occhi per capirci. Sei il mio campione…sempre!!!Sei riuscito a farmi vivere emozioni indimenticabili. GRAZIE. Ti amo”, con queste parole Jessica, moglie di Ciro Immobile, ha voluto consolare suo marito dopo la partita. Ecco il post apparso questa mattina sul suo profilo Instagram:

 

 

 

 

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

LAZIO, ECCO LA DECISIONE DEL PROCURATORE FEDERALE SULLA QUESTIONE ADESIVI >>> LEGGI QUI

Malagò: “Se fossi in Tavecchio mi dimetterei. Ventura? Vi spiego…”

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è intervenuto ai microfoni di TMW per parlare della Nazionale. Di seguito riportiamo le sue parole.

“La delusione umana è clamorosa, c’è grande amarezza. Un uomo di istituzioni deve ascoltare tutti ma poi ragionare di buon senso -spiega Malagò – secondo le norme. Dal ’58 non eravamo fuori dal Mondiale, se dobbiamo dirla tutta all’epoca andavano sedici squadre e ora decisamente molte di più. La finestra era più stretta allora di adesso che ci sono più possibilità. Si viene da un periodo dove la Nazionale non ha fatto grandi risultati.

SU TAVECCHIO

“Ho sentito Carlo Tavecchio stamattina, era doveroso, chiedendogli le sue intenzioni. Domani alle 16 c’è un incontro con i rappresentanti delle sue componenti, i rappresentanti delle varie leghe anche se quelle di A e B non hanno vertici salvo questioni commissariali in cui peraltro in una è lui stesso. E’ padrone, sulla base di quello che ho detto, di assumersi le responsabilità. Se mi chiedete cosa farei al posto suo, mi dimetterei. Così facendo, si attesterebbero le cose buone fatte: le squadre giovanili stanno crescendo, si sta sdoganando la VAR che ieri poteva magari anche essere d’aiuto anche se c’erano episodi dubbi da una parte e dall’altra”

SU VENTURA

“Non credo che le sue dimissioni siano il punto. Di fatto Ventura non ha il rinnovo, che si dimetta al 15 novembre o tra 20 giorni o un mese, cambia poco. Le dimissioni? Non c’è obbligatorietà. Figure per sostituire Tavecchio eventualmente? Ci porremo il problema se ci saranno le dimissioni. Un colpo duro per l’Italia a livello economico dopo il no a Roma 2024? Ci sono editorialisti ed economisti che hanno fatto esercizi di quantificazione di questi danni. I giocatori hanno dato il massimo. Complimenti a San Siro quando si sono messi a cantare l’inno negli ultimi minuti. Futuro ct? Sarà una componente fondamentale ma non l’unica”.

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

LAZIO, ECCO LA DECISIONE DEL PROCURATORE FEDERALE SULLA QUESTIONE ADESIVI >>> LEGGI QUI

D’amico ironico: “Facciamo venire qualche altro straniero in Serie A”

L’ex attaccante della Lazio, Vincenzo D’Amico, ai microfoni di TMW ha commentato la mancata qualificazione dell’Italia ai mondiali. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Credo che il motivo di fondo sia l’endemica e non nuova mancanza di giocatori di livello – spiega D’Amico – troppo pochi per formare una squadra importante. Facciamo venire qualche altro straniero in Italia! Non ne abbiamo abbastanza di formazioni Primavera con metà dei titolari stranieri? Almeno nel settore giovanile evitiamo. Il problema è che il cancro è talmente avanzato che correre ai ripari è molto difficile. Abbassare il numero di stranieri è la soluzione prospettata, ma quelli che ci sono? È chiaro che nel settore giovanile qualcosa bisogna pur fare. Dopo il Sudafrica, presidente e allenatore si sono dimessi. Non so cosa farà Tavecchio, ma non credo abbia questa idea”.

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

LAZIO, ECCO LA DECISIONE DEL PROCURATORE FEDERALE SULLA QUESTIONE ADESIVI >>> LEGGI QUI