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Luis Alberto furioso: “Informatevi prima di parlare”

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha da poco comunicato la lista dei convocati per i match di questa sera Lazio-Genoa. Fuori dai convocati Luis Alberto e Dusan Basta.

AGGIORNAMENTO ORE 20:20

Nessun problema disciplinare. Luis Alberto out per un infortunio. A rivelarlo è il giocatore stesso sui social: Un peccato non essere qui con i miei colleghi per un brutto colpo al ginocchio… Prima di pubblicare qualcosa informatevi la prossima volta. Forza Lazio”.

MOTIVI DISCIPLINARI?

Se per quanto riguarda l’assenza di Basta il motivo sarebbe di natura fisica, non sembra lo stesso per Luis Alberto. Dietro la mancata convocazione dello spagnolo ci sarebbero motivi disciplinari. Da Formello è filtrato il malcontento del trequartista per la sostituzione avvenuta dopo un’ora di gioco della gara vinta domenica contro l’Atalanta. Un malcontento espresso in maniera veemente nelle stanze di Formello, e che ha portato il tecnico e la società alla decisione di escluderlo dalla lista dei convocati.

 

TIM CUP, Lazio Genoa – Strakosha: “Sarà un Genoa arrabbiato ma noi siamo concentrati…”

A meno di un’ora dall’inizio del match il giocatore biancoceleste, Strakosha, ha rilasciato ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM le seguenti parole:

Oggi è un’occasione per far bene anche in Coppa Italia. Il Genoa è una squadra insidiosa: “Sì è una squadra arrabbiata, vorranno fare bene anche loro ma anche noi oggi vogliamo vincere. Come sto? Bene, sono molto contento della chance oggi. Devo essere concentrato e dare il mio meglio, poi vediamo“. Vittoria con l’Atalanta, domenica c’è la Juventus capolista, a ora c’è il Genoa. Bisogna pensare partita dopo partita: “Siamo concentrati. Pensiamo solo al Genoa poi penseremo alla Juve“.

Poco dopo ai microfoni di Rai 2 il portiere albanese ha ribadito: “La Coppa Italia è un nostro obiettivo. Vogliamo raggiungerlo”. La vittoria di oggi del Cesena contro il Sassuolo insegna come non bisogna mai fidarsi dell’avversario: “Certo. Tutti gli avversari sono forti e noi siamo concentrati al massimo per vincere questa partita”. La Coppa Italia è diversa dal campionato: “E’ molto importante per la città vincere la coppa. Quindi dobbiamo passare il turno”

FORMAZIONI UFFICIALI di SS Lazio-Genoa

Queste le formazioni ufficiali di Lazio-Genoa, ottavi di finale di Tim Cup. Roma, mercoledì 18 Gennaio ore 21, Stadio Olimpico:

LAZIO (4-3-3) –Strakosha; Patric, Wallace, Hoedt, Lukaku; Parolo, Biglia, Lulic; Lombardi, Djordjevic, Felipe Anderson. A disp. Marchetti, Vargic, Bastos, de Vrij, Radu, Leitner, Milinkovic, Murgia, Kishna, Immobile, Rossi. All. Simone Inzaghi.

Indisponibili: Morrison, Keita
Squalificati: –
Diffidati: –

GENOA (3-4-2-1) –  Lamanna; Munoz, Burdisso, Orban; Lazovic, Cofie, Rigoni, Laxalt; Pandev, Ocampos; Pinilla. A disp. Rubinho, Zima, Brivio, Gentiletti, Izzo, Edenilson, Cataldi, Morosini, Ntcham, Beghetto, Taarabt, Ninkovic. All. Ivan Juric.

Indisponibili: Veloso,  Biraschi, Perin, Simeone
Squalificati: –
Diffidati: –

Arbitro: Antonio Damato (sez. Barletta)
Assistenti: Paganessi – Lo Cicero
IV Uomo: Tagliavento

Signori: “L’incoronazione sotto la Nord? Fu qualcosa di pazzesco”. Sulla Lazio di oggi…

Il “Re del Gol” Beppe Signori torna a parlare e lo fa ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “La voce della Nord”:

SIGNORI ED IL SUO RAPPORTO CON IL DERBY

“Zeman mi ha visto in un’amichevole, feci due gol è lì che si è innamorato e mi volle a Foggia con lui, poi arrivai alla Lazio. Cosa fosse Roma l’ho capito al primo derby, quella era la partita più importante, in tutti quelli giocati ne ho perso solo uno 3-0. Solo chi lo gioca può capire da quello che succede nelle due settimane, quella precedente e quella successiva. E’ una partita speciale, il primo derby ero talmente teso che penso sia stata la peggior partita in serie A, avrò toccato al massimo 5 palloni. 

L’AMORE DEI LAZIALI

L’incoronazione sotto la Nord fu qualcosa di pazzesco. L’11 giugno del 1995 ero in Brasile con la squadra, uscì la notizia della mia cessione, io non partecipai alla trattativa, ho capito solo successivamente quanto accaduto a Roma, io in sostanza non sono mai stato ceduto nella mia idea. Quella protesta fu il riconoscimento più bello e che vale più di ogni ingaggio. Sono cambiati i tempi, è cambiato il calcio, ora non credo possa accadere una cosa del genere. Cragnotti ogni anno investiva per migliorare la squadra e nessuno voleva andare via perché diventavamo sempre più forti e si aveva la sensazione che si potesse vincere a breve. Il mio rapporto con la Nord è sempre stato speciale, sicuramente facilitato dal fatto che ho sempre fatto gol.

IL CALCIO DI OGGI 

“Il calcio senza tifosi non ha futuro ed è la cosa più triste per tutto l’ambiente, al giocatore piace la gente che va allo stadio, che lo incita, che lo acclama. Non si potrà tornare indietro, a quel calcio che si giocava tutti alle 14.30. Ne perde la passione e ne giova solo il business delle televisioni”. 

LA “CATIVA” INFORMAZIONE

“Pensare che io possa dire di tifare l’Atalanta è assurdo, a volte parlare con la carta stampata è un errore perché rispetto alla radio o alla Tv non si hanno le registrazioni. La Lazio la seguo sempre, mi viene spontaneo, ho affetto anche per le altre squadre con cui ho giocato”.

LA LAZIO DI INZAGHI

Questa Lazio è la squadra rivelazione, è un gruppo affiatato con delle qualità ottime. E’ una squadra tosta. Immobile sul gol in diagonale un po’ ricorda me, anche se fisicamente è diverso. Sta facendo gol ed è importante quello, è stato preso per segnare. Per giocare all’Olimpico o a San Siro devi essere un giocatore con gli attributi e lui sta dimostrando questo.”

Il capitano Pino Wilson ricorda Re Cecconi

Pino Wilson, il capitano del primo scudetto biancoceleste, nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Luciano Re Cecconi ha voluto ricordare il giovane compagno scomparso tragicamente attraverso una lunga intervista rilasciata alle colonne della Gazzetta dello Sport.

Queste le sue parole: “Ricordo perfettamente quella sera. Ero in ufficio e presi una telefonata. Dall’altro lato del filo la voce di Nando Vona, il nostro segretario. Sento: ‘E’ morto Cecconi’. Quello era il cognome del vice direttore della nostra banca. ‘Ma come, l’ho visto oggi pomeriggio?!’, gli risposi. Ci vollero una decina di secondi per chiarire l’equivoco. Corsi all’ospedale dove avevano portato Luciano, vi trovai il dottor Renato Ziaco, il nostro medico sociale, morto purtroppo anche lui otto anni dopo. ‘Lo vuoi vedere?’, mi chiese. Gli risposi di si. Era disteso su una lettiga, coperto da un lenzuolo. Aveva un forellino vicino allo sterno, così piccolo che quasi non si vedeva. Agghiacciante”.

Wilson ha 71 anni, quel giorno ne aveva 31. Il corpo che stava guardando era quello del suo compagno “Cecco“, che di anni ne aveva appena compiuti 28: “Trascorsi i giorni successivi nell’incredulità. Lo so che può sembrare un luogo comune, ma davvero non riuscivo ad accettare che potesse essere successa una cosa del genere. Rammento la sua gioia durante l’ultimo allenamento: era felice perché aveva capito che stava per tornare in campo dopo un lungo infortunio, me lo rivedo al bar con la sua faccia contenta. Luciano si bloccava di rado e per lui che era un combattente, abituato a dare tutto se stesso, era davvero pesante non poter giocare. Per questo era contentissimo”.

Invece, con quella Lazio di ribelli e ribaldi, impasto di genio, furore e passione, il destino usò la mano pesante. Tommaso Maestrelli, il «papà» che sapeva parlare a quei ragazzacci, se n’era andato un mese e mezzo prima, a soli 54 anni, per un cancro. Poi fu la volta di Re Cecconi: “Nel gioco moderno Luciano avrebbe fatto una bellissima figura. Sapeva stare in campo, non era solo un giocatore di corsa, aveva anche piedi buoni. Era la classica mezzala destra, per stare alla Lazio di oggi un Parolo ma con più continuità d’azione sulla fascia. Perché nella stessa azione potevi trovartelo in difesa a coprire e subito dopo lanciato nella metà campo avversaria, grazie a un dinamismo fenomenale. Con quel fisico bestiale, era un altro Benetti per intenderci, avrebbe potuto giocare tranquillamente altri cinque o sei anni. E sempre nella Lazio, perché lui apparteneva a quella maglia”.

Una squadra unica, con tanti giocatori che si dichiaravano apertamente di destra e giravano armati (“nella vita c’è un momento della stupidaggine, l’abbiamo passato anche noi”, ricorda il capitano). Una squadra divisa in clan (Chinaglia, Wilson e Pulici da un lato, Martini e Re Cecconi dall’altro: avevano anche spogliatoi diversi) durante la settimana ma che in campo diventava un blocco di granito: “Lui apparteneva all’altra fazione ma la morte di Maestrelli ci aveva unito, tanto che avevamo deciso di prendere casa nello stesso comprensorio. Una casa che Luciano non s’è potuto godere. Il segreto di quel gruppo era Maestrelli: arbitrava le partitelle d’allenamento, combattutissime e che a volte andavano avanti anche oltre il tramonto. Poi ci chiamava in cinque o sei da lui e sistemava le cose: sapeva come eravamo fatti, con il suo carisma riusciva a tenerci insieme. Così in ritiro si faceva gruppo, sempre. E siccome eravamo scaramantici, poteva capitare di vedere due volte lo stesso film, e nello stesso cinema, perché ci aveva portato bene. La domenica, poi, guai a chi toccava uno di noi. Credetemi, con la guida di Tommaso in quegli anni abbiamo ottenuto risultati impensabili. Un uomo di caratura d’oro puro”.

Uomini, appunto: Re Cecconi era soprannominato ‘il saggio’. Per me era ‘il trasparente’. E con questo aggettivo penso di aver detto tutto”. Un saggio cui non mancava il fegato per lanciarsi col paracadute: “Era stato Martini a iniziarlo. L’aveva chiesto anche a me e gli chiesi se era pazzo, per me era inconcepibile. Ricordo che una volta, per un’iniziativa dell’Unicef, atterrarono a Tor di Quinto, sul nostro campo di allenamento. Che matti”. Già, erano davvero strani angeli, come i loro compagni di squadra. Angeli di carne e ossa. Angeli neri, bianchi e celesti.

 

Lo Monaco: “I bianconeri con la Lazio non possono sbagliare”

Periodo impegnativo questo per la Lazio. Gli uomini di Simone Inzaghi, dopo la gara di questa sera di Coppa Italia all’Olimpico con il Genoa, domenica prossima nell’anticipo di campionato delle 12:30 saranno chiamati alla difficile trasferta in casa della Juventus. La squadra di Allegri arriva all’incontro con i biancocelesti dopo la sconfitta rimediata in casa della Fiorentina e per la compagine laziale non sarà facile uscire dall’impianto torinese con qualche punto. A dirsi certo di questo è l’ad del Catania, Pietro Lo Monaco, che intervenendo ai microfoni di Radio CRC ha dichiarato:

“In ogni gara la Juventus cambia gli uomini. A centrocampo non ha dei fenomeni ma giocatori di prima fascia. Ora però è tornato Marchisio. Credo che i continui cambi non facciano bene anche se si ha un organico importante. Le sconfitte subite sono già quattro. La Juve dovrà confermarsi e non può sbagliare contro la Lazio”.

Ferretti: “Coppa da non sottovalutare, la Lazio può arrivare fino in fondo”

Per parlare della squadra biancoceleste di Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 Stefano Ferretti. Secondo l’ex centrocampista la Lazio non deve sottovalutare la sfida di questa sera allo stadio Olimpico contro i liguri:

“Come tutti i tifosi biancocelesti ho un indelebile ricordo di Luciano Re Cecconi. Domenica si sono affrontate le due squadre che nell’arco di queste prime 20 giornate di Serie A si sono rivelate le sorprese della classe. E’ stato uno spareggio. La Lazio è arrivata meglio al match e ha saputo gestirlo; è sintomo di una grande crescita. L’Atalanta ha pagato qualche assenza, ma la squadra biancoceleste ha portato a termine una grande impresa.

Inzaghi ha la capacità di cambiare la squadra anche in corsa. I suoi ragazzi sono molto motivati e sanno interpretare vari moduli. La squadra biancoceleste ha dei giovani interessanti, ma peccano di cattiveria e cinismo.

Negli ultimi anni al calcio è mancata molto la tecnica, non si rischia più la giocata e lo spettacolo ne risente.

La Coppa Italia va giocata per arrivare fino in fondo. La partita non sarà facile per i biancocelesti. Il Genoa ha ceduto giocatori importanti, ma la formazione di Simone Inzaghi dovrà approcciare al match nel migliore dei modi. Da adesso in poi la competizione sarà importante, è un obiettivo importante per la Lazio: i biancocelesti hanno i mezzi per arrivare fino in fondo.

La Juventus non è imbattibile, tranne quando gioca con intensità e ritmo. I bianconeri sono una squadra ormai affermata in Italia e in Europa, la Lazio dovrà mettere in campo la partita perfetta per battere la formazione di Allegri. I biancocelesti sono più consapevoli dei propri mezzi, può accadere di tutto; la squadra di Inzaghi deve giocare il match con presunzione e orgoglio visto il campionato condotto finora”.

TIM CUP – PROBABILI FORMAZIONI di Lazio-Genoa

News Lazio:

Si torna al 4-3-3. Strakosha ha dimostrato di essere all’altezza nei panni di vice-Marchetti, a lui i guantoni da titolare. Il pacchetto arretrato vedrà ricomporsi la coppia Hoedtde Vrij. A sinistra è pronto Lukaku che ha smaltito la ricaduta alla caviglia destra, con Patric dall’altra parte a chiudere il quartetto. Il centrocampo è il reparto dove il mister nutre i maggiori dubbi: unico sicuro del posto è Alessandro Murgia. Il mister lo ha provato nel centrocampo a 3 sia da regista che da mezz’ala. Insieme a lui provati Milinkovic e Leitner, dovebbero agire ai suoi lati, anche se Lulic – squalificato per la partita con la Juve – potrebbe togliere il posto al tedesco, che cerca l’esordio nel blocco dei titolari. A meno che Inzaghi non decida di utilizzare il bosniaco come ala sinistra: in tal caso a rischiare sarebbe Kishna. In attacco, a parte il dubbio sull’out sinistro il resto del reparto avanzato è fatto.  Le altre due posizioni dovrebbero essere occupate da Djordjevic e Lombardi, con Rossi pronto ad entrare dalla panchina. Non convocati Basta e Luis Alberto.

News Genoa:

Dopo la sconcertante sconfitta di domenica contro il Cagliari i grifoni vogliono rifarsi in coppa contro la Lazio e riscattare la sconfitta subita in campionato su quello stesso campo. Simeone al centro dell’attacco, anche se Pinilla scalpita per una maglia. Ai suoi lati Ocampos e Ninkovic, con Rigoni che potrebbe essere retrocesso in mediana. A centrocampo confermato Cataldi, mentre in difesa dovrebbe riposare uno tra Munoz e Izzo. Lazovic torna dal primo minuto al posto di Ednilson. Ancora differenziato per Taarabt che, vista l’inattività degli ultimi mesi, è ancora alla ricerca della condizione ideale.

Queste le probabili formazioni di Lazio-Genoa, ottavi di finale di Tim Cup. Roma, mercoledì 18 Gennaio ore 21, Stadio Olimpico:

LAZIO (4-3-3) – Strakosha; Patric, de Vrij Hoedt, Patric; Milinkovic, Murgia, Lulic (Leitner), Lombardi, Djordjevic, Kishna. A disp: Marchetti, Vargic, Bastos, Radu, Hoedt, Biglia, Leitner, Felipe Anderson, Immobile, Biglia, Parolo, Rossi. All. Simone Inzaghi.

Indisponibili: Morrison, Keita
Squalificati: –
Diffidati:

GENOA (3-4-3) – Lamanna; Burdisso, Izzo, Gentiletti; Laxalt, Cataldi, Rigoni, Lazovic; Ocampos, Ninkovic, Simeone (Pinilla). A disp: Zima, Rubinho, Edenilson, Gentiletti, Munoz, Brivio, Cofie, Beghetto, Taarabt, Morosini, Pinilla, Pandev. All. Juric.

Indisponibili: Veloso,  Biraschi, Perin
Squalificati: –
Diffidati: –

Arbitro: Antonio Damato (sez. Barletta)
Assistenti: Paganessi – Lo Cicero
IV Uomo: Tagliavento

COPPA ITALIA – Sostituzione del quarto uomo, fuori Gavillucci, dentro…

Per la partita di stasera tra Lazio e Genoa, ci sarà un cambio per quanto riguarda il quarto ufficiale di gara.

Per il match di Coppa Italia di stasera, il quarto uomo precedentemente designato, Claudio Gavillucci, verrà sostituito da Paolo Tagliavento.

Ecco la nuova squadra arbitrale:

Arbitro: Antonio Damato (sez. Barletta)

Assistenti: Paganessi – Lo Cicero

IV Uomo: Tagliavento

 

Genoa – Cataldi, spunta il retroscena

Stasera sarà di scena la partita di Coppa Italia tra Lazio e Genoa. Tra i Grifoni c’è l’ex Danilo Cataldi. Spunta però un retroscena.

LOTITO-PREZIOSI: L’ACCORDO

Ha fatto clamore la cessione (seppur in prestito secco) di Danilo Cataldi al Genoa. Ironia della sorte la Lazio vedrà di fronte a sé proprio i Grifoni, e di conseguenza Danilo stesso. Stamani il padre del centrocampista ha dichiarato che non tiferà per il figlio, ma per la Lazio. Sembra però che non dovrà affatto avere questo conflitto morale. Secondo quanto riportato da RadioSei, Lotito e Preziosi avrebbero un accordo secondo il quale il classe ’94 non scenderà in campo contro la sua ex squadra. L’accordo è dato visto il sicuro ritorno del centrocampista a Formello. Perciò Sig. Cataldi non preoccuparti.

 

Quando il centrocampo ti fa vincere le partite, Parolo al top in Italia

Non solo Milinkovic-Savic, anche Marco Parolo è al top per WhoScored, in questo caso si tratta di interventi.

LAZIO CHE CENTROCAMPO…

Era solo ieri che elogiavamo Milinkovic-Savic che su WhoScored era stato inserito nella top 11 italiana ed europea, per l’ottimo rendimento contro l’Atalanta. Ma non solo lui. Punto forte di questa Lazio è senza dubbio la grinta che i calciatori mettono in campo. E in quale ruolo se non il centrocampo la grinta è fondamentale. Simbolo di questa rabbia e tigna è Marco Parolo.

E’ UNO SPORCO LAVORO MA MARCO DEVE PUR FARLO

A volte criticato per il poco contributo in zona gol, ma molti non vedono quanto la mezz’ala italiana lavori “dietro le quinte”. Crea, segna e distrugge gioco. Proprio in quest’ultimo ambito che Parolo è al top in Italia il centrocampista è il primo in Italia per tackle e anticipi. Con 106 interventi si porta avanti al Torreia (101), Kums (98), Izzo (95), Acerbi (94). Con questi numeri chi critica Marco dovrà pensarci un po’ di più.

Farris: “Difesa a tre? Scelta puramente offensiva”

Con la seconda gara del 2017 arriva anche l’analisi numero due da parte del Vice di Inzaghi, Massimiliano Farris, alla trasmissione “Zona Cesarini” on onda su Lazio Style Channel.

PERCHE’ DIFESA A TRE

La scelta della difesa a tre per il match contro l’Atalanta è stata molto criticata da alcuni tifosi della Lazio. Di questo e altro ha parlato Massimiliano Farris nella trasmissione in onda su Lazio Style Channel “Zona Cesarini”, dove ha analizzato il match di domenica: “La difesa a tre è stata una scelta offensiva, in modo tale che in fase di ripiegamento avremmo potuto portare più uomini in fase di possesso

FASE OFFENSIVA

Farris ha poi parlato dell’attacco : “Milinkovic ha giocato vicino ad Immobile, mentre Luis Alberto si è allargato di più. Felipe Anderson ha giocato a centrocampo per bloccare Spinazzola, dandogli poche possibilità di aggredire gli spazi. Milinkovic sta crescendo moltissimo. Ha capito il senso del sacrificio, è un centrocampista moderno“.

ULTIM’ORA – Terremoto, avvertita forte scossa anche a Roma

Scosse di terremoto avvertite anche a Roma, nella giornata odierna

AGGIORNAMENTO ORE 14:30 – Non si placa lo sciame sismico che da questa mattina sta colpendo l’Italia Centrale. Un’altra forte scossa, di magnitudo 5.1, è stata avvertita alle ore 14:30. La zona dell’epicentro è sempre tra L’Aquila e Rieti.

AGGIORNAMENTO ORE 11:30 – Una terza forte scossa di terremoto alle 11.26 è stata avvertita in tutta l’Italia Centrale, la magnitudo è 5.6. La terra ha tremato per diversi secondi anche a Roma.

AGGIORNAMENTO ORE 11:20 – Un’altra forte scossa, sempre con epicentro tra L’Aquila e Rieti, (Montereale), e di magnitudo 5.4, è stata avvertita alle ore 11:15. Si attendono aggiornamenti riguardo danni a cose o persone. Nel frattempo si segnalano crolli nelle zone già colpite dal sisma qualche mese fa. Intanto evacuate anche le linee A e B della metropolitana di Roma per accertamenti.

Una forte scossa è stata avvertita intorno alle 10.25 in centro Italia. La magnitudo, da quanto riporta l’Ansa, è 5.3 secondo le prime stime dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Il Sisma, è avvenuto tra l’Aquila e Rieti, e la scossa è stata sentita nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche, ed è stata avvertita anche a Roma.

 

Lazio-Genoa, la prima di Cataldi da avversario. Il commento del papà

Lazio-Genoa, partita importante per tanti giocatori poco utilizzati. Importante anche e soprattutto per Danilo Cataldi, alla prima da avversario allo Stadio Olimpico.

VERSO LA SECONDA DA TITOLARE

Questa sera, nella sfida valida per gli ottavi di finale di Tim Cup, Danilo Cataldi sarà ancora titolare nel centrocampo di mister Juric. Sarà la seconda consecutiva dal primo minuto per il centrocampista di Ottavia. L’esordio è stato disastroso (per la squadra, non per lui). Sul campo del Cagliari nel lunch match di domenica, il match è terminato 4-1 in favore dei sardi.

IL COMMENTO DI PAPA’

La sorte ha voluto che dopo appena una settimana dal suo trasferimento, Cataldi affrontasse la squadra del suo cuore. Nello stadio della sua città. Il papà del centrocampista, Francesco, contattato da Il Corriere dello Sport, non ha comunque dubbi riguardo quale squadra tifare: “Sono laziale, avrò modo in seguito di tifare per il Genoa e per Danilo”.

Keita stizzito per la sostituzione, il Ct Cissè lo bacchetta…

Con un secco 2-0 il Senegal ha battuto la Tunisia all’esordio in Coppa d’Africa. Per Keita un assist e buone giocate, ma anche una sostituzione che il classe ’95 non ha gradito.

IL COMMENTO DEL CT CISSE’

La sostituzione infatti, avvenuta dopo circa un’ora di gioco, non è stata presa bene dal ragazzo. Il Ct del Senegal, Cissè, ha così commentato ai media locali: “Ho 14 giocatori che hanno più di una Coppa d’Africa in carriera, questo non è il caso di Keita. Lui è giovane e di talento, ma è per lo più giovane. Quindi bisogna rivalutare il suo ruolo così da lasciarlo tranquillo e farlo crescere in questa Nazionale”.

GLI FA ECO IL DIRETTORE TECNICO

Il direttore tecnico Mayacine Mar fa eco alle parole del Ct della Nazionale senegalese, trovando però una giustificazione al comportamento di Keita: “Il desiderio di continuare a fare bene ha innescato in lui quel tipo di comportamento“.

Ruotolo: “Stasera Lazio favorita, ma il Genoa…” Poi su Simeone e Perin…

Bandiera rossoblu e recordman di presenze, Gennaro Ruotolo è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air”. Ha parlato della sfida di stasera in Coppa Italia che vedrà il Genoa far visita alla Lazio.

Che partita sarà stasera? “Dal Genoa ci si aspetta qualche reazione, anche se la partita di stasera sarà difficile. Il calcio spesso è imprevedibile e può regalare sorprese. La Lazio al momento ha una maggiore continuità e parte favorita. Anche in campionato si è vista una certa differenza tra le due formazioni. La Lazio è quarta non per caso, ma la partita sarà senz’altro tutta da seguire“.
Nella Lazio sta emergendo prepotentemente Milinkovic-Savic, con un temperamento simile a quello di Ruotolo calciatore. Che idea hai su questo calciatore? La Lazio ha dimostrato di credere molto nel serbo, ora sta a lui far vedere quanta voglia ha di crescere e di migliorarsi, dipende da lui consacrarsi come calciatore di livello assoluto e non solo come grande promessa“.
Nel Genoa invece il giovane del momento è Giovanni Simeone… “All’inizio al Genoa si era un po’ scettici su Simeone, non aveva impressionato tantissimo. Gli mancava qualcosa nonostante la grande corsa e determinazione. Adesso è cresciuto tantissimo soprattutto sul piano della finalizzazione, vede più la porta ed è diventato più concreto“.
Al Genoa Cataldi è arrivato per sostituire Rincon: “Si tratta di un giocatore già importante, con grande voglia di fare, di grande qualità nonostante la giovane età. Con tutto il rispetto però non credo sia il sostituto ideale di Rincon perché si tratta di una tipologia di calciatore piuttosto diversa. Cataldi è più un ragioniere del centrocampo, una mezzala o un playmaker, Rincon invece è più impetuoso. Può dare comunque una grossa mano al Genoa, ha voglia di fare e di giocare e questo è importante“.
A Genova le cessioni di gennaio hanno creato malumore? “E’ normale che la società debba pensare ai bilanci e a salvaguardare i suoi interessi. Conosco pochissimo Preziosi, ma ha dato una continuità al Genoa in Serie A che mancava da decenni. Al di là del risultato del singolo campionato il Genoa è sempre lì e questo i tifosi lo riconoscono, se poi in qualche stagione si potrà tentare il salto in Europa League mi auguro che non ci si tirerà indietro“.
Due giocatori rossoblu sono stati spesso accostati alla Lazio: il portiere Perin, ora gravemente infortunato e proprio Giovanni Simeone. Sono calciatori che potrebbero fare al caso della Lazio? “Perin è un giocatore di carattere, può sicuramente puntare a una squadra come la Lazio. Ha personalità e voglia di crescere ed è già un leader a ventiquattro anni, anche se ora dovrà fare i conti con questo nuovo grave infortunio. Anche Simeone è molto appetito sul mercato, sta crescendo a vista d’occhio. Non se ne sta accorgendo solo la Lazio, ma anche altri club“.
Su Simone Inzaghi: “Il mondo del calcio è strano, quest’estate stava andando a firmare per la Salernitana, poi è successo un po’ di tutto. Inzaghi è stato richiamato e ha dimostrato di saper ripagare la fiducia della società, nonostante all’inizio non facesse parte dei progetti del club“.
Il parere di Ruotolo su Immobile: “Conosco bene Ciro, è un attaccante che se è in forma sa essere un vero bomber. Ha la giusta cattiveria agonistica e alla Lazio sta ritrovando pienamente la sua dimensione“.
Nella corsa alle zone alte del campionato potrebbe esserci qualche sorpresa? “Vista la partita di Firenze non so se la Juventus saprà reggere fino alla fine, è sempre prima in classifica. La Roma è lì e sembra avere continuità, anche se il ritmo della Juventus negli ultimi anni non è stato sostenuto da nessuno. Anche Napoli, Lazio, Inter, Milan e Atalanta potrebbero fare grandi cose. Mi aspetto qualche sorpresa nella griglia dei piazzamenti finali”.

Pulici, nuova bordata al presidente Lotito: “Iniziative ridicole”

Il marketing Lazio sta facendo di tutto per convincere ad andare allo stadio Olimpico. E quindi dopo i mini abbonamenti, ieri il responsabile marketing Canigiani ha lanciato una nuova iniziativa. In occasione di Lazio Chievo che capita nel giorno del Capodanno cinese, i cittadini cinesi pagheranno 5 euro in Tribuna Tevere. Un’iniziativa che non è scesa giù a Pulici.

INIZIATIVA RIDICOLA

Felice Pulici è intervenuto a Radio Incontro Olympia per esprimere il suo disappunto: “Lo stadio vuoto? E’ un problema da risolvere. Manca l’amore da parte della società biancoceleste, che non riesce a coinvolgere i tifosi. Questa nuova iniziativa dei biglietti a cinque euro per i cinesi è ridicola. Si può parlare dell’Olimpico come uno stadio inadeguato, della televisione, dei prezzi troppo alti, ma il vero problema per cui i tifosi della Lazio non vanno più a sostenere la nostra Lazio è la gestione di Lotito”. 

LAZIO GENOA – I convocati di Inzaghi per la sfida di Tim Cup

Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di oggi contro il Genoa (ore 21:00) allo Stadio Olimpico di Roma.

Portieri

Marchetti, Strakosha, Vargic;

Difensori

Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti

Biglia, Felipe Anderson, Leitner, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti

Djordjevic, Immobile, Kishna, Lombardi, Rossi.

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Stefano Re Cecconi: “Grazie laziali!”

40 anni dopo è ancora vivido il ricordo di Luciano Re Cecconi, scomparso tragicamente perché sparato da un gioielliere. Contattato da Lazio Style Radio, il figlio Stefano ha voluto ringraziare i laziali per i tanti messaggi di commiato.

GRAZIE A TUTTI

Così ha parlato Stefano Re Cecconi: “Ringrazio tutti nonostante sia passato tanto tempo la gente ancora si ricorda. Il grande affetto dei tifosi della Lazio nei confronti della mia famiglia non è mai mancato e li porto sempre nel cuore”. Poi sulla sua lettera scritta al padre: “Non è facile scrivere una lettera indirizzata al proprio padre che verrà letta da tante persone. Io non sono un giornalista, non è stato semplice. Mi sono lasciato guidare dall’affetto che provo per i laziali, che sono la mia gente.

Papà ha dato gioia ed emozioni alle persone, si tratta di un privilegio per pochi. E sono felice che mio padre abbia fatto questo con i laziali. Ripeto, nella sfortuna sono stato fortunato: i lutti li hanno tutti. Nel mio caso è stato un lutto con una cassa di risonanza più fragorosa. La mia perdita e il mio dolore, fortunatamente, sono stati condivisi. Non riporta indietro nulla, ovviamente. Però è una cosa bella”.

LAZIO GENOA

Infine su Lazio e Genoa: “Se dovesse segnare il Genoa stasera, sarei contento se lo facesse Cataldi. Non posso dire che ho scambiato qualche parole con il padre di Danilo, ma mi ha fatto una bellissima impressione. Nella fila della Lazio mi piace Lulic, ho un debole per lui. A volte sbaglia molto ma dà sempre il massimo. Lo stimo. Con qualche Lulic in più in campo, qualche derby non l’avremmo perso… Ma non possiamo lamentarci”.

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CALCIOMERCATO – Asse Chelsea-Lazio. Gli inglesi tentano il (doppio) blitz

Arrivano folli notizie su un doppio blitz estivo. Secondo quanto riporta un portale inglese, il Chelsea sarebbe intenzionati ad un doppio bottino

L’INDISCREZIONE

Inglesi che provano a pungere in casa Lazio, in queste ore di mercato. In “trasferta” e in incognito dallo Stamford Bridge allo Stadio Olimpico, per osservare i prossimi colpi estivi. Un asse di mercato davvero interessante e che mette i brividi quello tra Chelsea e Lazio. Conte progetta e manda in spedizione per manovrare e tenere d’occhio i Felipe Anderson e Stefan de Vrij. L’obiettivo dei Blues è quello di rimandare il blitz in estate presentandosi a Formello con un’offerta bomba per Lotito.

INGLESI FOLLI

In Inghilterra, secondo quanto riporta il portale standard.co.uk, si parla di cifre sul piatto come 70 mln di euro per portarli entrambi a Londra. Per quanto riguarda la valutazione, è di 35 mln per uno. Antonio Conte è pronto ad accontentare le richieste di Lotito nonostante “l’indecenza” dell’offerta. Inutile dunque, ipotizzare una risposta della Lazio, in caso della follia del Chelsea.